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Figure del surrealismo italiano. Savinio, Delfini, Landolfi
Questo libro si propone di rispondere alla domanda concernente l’esistenza, in Italia, di una letteratura di stampo surrealista. Seppure il surrealismo in Italia non abbia mai preso una forma definita come in Francia, alcune importanti influenze e una certa vicinanza e aderenza alla poetica surrealista sono evidenti negli autori trattati, Alberto Savinio, Antonio Delfini e Tommaso Landolfi, ma anche nell’esperienza artistica e letteraria della scuola metafisica, che gioca un ruolo precursore nella definizione dei paradigmi teorici del surrealismo sia in Francia che in Italia. Ognuno degli autori trattati è stato messo in dialogo con la letteratura surrealista francese, in particolare in relazione ai lavori teorici di André Breton: la natura spezzettata che la relazione tra la letteratura italiana e il surrealismo francese ha assunto è ciò che ha portato a prediligere un’indagine che trovasse i suoi punti di origine negli scricchiolii che risuonano tra le pagine, prediligendo le «spie» all’interno del testo che consentono di acquisire una leggibilità totale dell’opera proprio partendo da piccoli indizi rivelatori. -
Maledetti
Pianosangro, Aspromonte, primi anni ’50. Don Mico, a capo di una potente famiglia criminale, tiene a battesimo Michele, giovane contadino che nell’affiliazione all’onorata società intravede la via del proprio riscatto. La seconda guerra mondiale ha accresciuto l’antica miseria, nella quale attecchiscono i germi della ribellione: due giovani, tra cui Luca, fratello di Michele, lottano per difendere i contadini dalle angherie dei latifondisti. Le lotte contadine, per il popolo, sono l’occasione per affrancarsi dallo status di coloni e per ridare un ruolo sociale agli emarginati e ai reduci di guerra. -
«Cara Nerissa...». Lettere di Gabriele d'Annunzio a Zina Hohenlohe Waldenburg (1907-1921)
Muovendo dalle lettere di Gabriele d’Annunzio a Zina Hohenlohe, dal poeta ribattezzata Nerissa, il saggio lascia intravedere nuovi “frammenti” di vita dannunziana, l’ufficiale quanto la privata, lungo il periodo compreso tra il 1907-1908, quando lo scrittore dimorava alla Capponcina, e il 1921, anno del doloroso rientro da Fiume. Nel mezzo, il cruciale 1915 che vede d’Annunzio prender stanza a Venezia e installarsi alla Casetta rossa, l’affascinante dimora sul Canal Grande degli amici Zina e Friedrich Hohenlohe Waldenburg Schillingsfürst, ora esuli a Lugano. All’interno d’una tipologia d’analisi incrociata, il saggio si è avvalso di tutte le fonti utili a ricostruire la vicenda del poeta e tanto bene quella dei proprietari della Casetta rossa. -
Storia intellettuale degli Stati Uniti: miti e identità in 25 ritratti
La teologia e l'illuminismo in una nuova nazione, la lotta contro lo schiavismo e la difesa di questa istituzione, le trasformazioni economiche e le particolarità della struttura di classe e il posto della minoranza afroamericana sono, in questo studio, visti e analizzati attraverso venticinque ritratti di intellettuali di grande rilievo, sia uomini che donne, conservatori, liberali o radicali, che hanno elaborato il loro pensiero dall'interno della politica del loro paese. -
È granata il colore del bene. Una favola per il grande Torino
"L’Angelica Football Club di Su"""" perde l’ennesima finale di Champions. La Coppa con le Ali resta sulla scrivania di Belzebù, presidente della """"Infernale Football Club di Giù"""". Dio, assai amareggiato, sfoga la sua frustrazione sulla sua badante Rita, la santa dai miracoli impossibili. Tra un caffè e l’altro Dio decide di richiamare in sede Tino Des, l’angelo del destino, per un consulto. Al cherubino chiede di “scendere” in Piemonte per indagare sulle abilità dei calciatori del Grande Torino, la più forte squadra di calcio del mondo. L’idea è di “convocarli” per la prossima finale, nella speranza di riportare sulla sua scrivania, dopo sette secoli, la Coppa con le ali." -
L'universo immaginario di Alberto Moravia. Secondo paradigma
Anche in queste pagine, come nel precedente paradigma, allargando la prospettiva sono state esaminate forme, figure e fantasmi. Sovrapponendo frasi ricorrenti e immagini, ripetizioni, associazioni, similitudini e metafore, relazioni consce e involontarie - sempre sovrabbondanti - sono emersi nessi strutturali. -
Cartoline d'effimera eternità
Questa raccolta di poesie si inserisce nel filone della precedente, la estende e la completa; e, come la precedente, immortala attimi di vita, pensieri d’un momento, cristallizzati su un foglio di carta, quasi fossero fotografie rapite all’oblio del mondo. Sono cartoline d’effimera eternità: in esse si troveranno scorci di sensazioni, monconi di riflessioni e la consapevolezza – talvolta granitica, talvolta solo sfiorata – della condizione umana in una realtà «evanescente, secca, sconosciuta e distante». -
Lettere familiari
Le Lettere familiari di Antonio Genovesi, edite inizialmente da Domenico Forges Davanzati e riedite negli anni sessanta del secolo scorso da Gennaro Savarese, assumono un’importanza fondamentale per la conoscenza dell’abate salernitano, illustrano il suo pensiero filosofico, le valutazioni del mondo agrario e le critiche alla vita della capitale. Dalle lettere emerge il ritratto di Genovesi e il suo ruolo di riformatore meridionale con una fitta rete di corrispondenti. Non mancano le osservazioni e i riferimenti ai grandi studiosi dell’Illuminismo. Con un saggio introduttivo di Nicola D'Antuono. -
Viaggio attraverso lo spazio «mostruoso». Dal dibattito filosofico alla narrativa di Don DeLillo
Il libro conduce il lettore in un viaggio virtuale nello spazio reso mostruoso dalla mano dell’uomo. L’esplorazione parte da giudizi astratti filosofici, fino ad approfondire il rapporto uomo/natura/spazio sul piano architettonico e pittorico, cercando di mostrare, attraverso esempi concreti, come tale sodalizio, inizialmente virtuoso, si sia nel tempo modificato ai danni dell’intero ecosistema. -
Versi (1905)
Il recupero della poesia di Lalla Vicoli Nada (1883-1978) attraverso il volume ""Versi"""" (1905), con lettera-prefazione di Gabriele d’Annunzio, ci riporta al clima del primo Novecento, a quella dimensione crepuscolare molto più diffusa di quanto si creda avendo in mente i centri canonici di quel movimento, dalla Roma di Corazzini alla Torino di Gozzano. In tutta Italia, invece, specialmente in provincia, era in atto un po’ ovunque l’assordante rivoluzione silenziosa di una poesia con i suoi collegamenti simbolisti e le aperture europee, mentre la parola poetica si trasformava in uno strumento per cantare il disagio dell’uomo contemporaneo. Lalla Nada, che viveva a Morrovalle nelle Marche, a pochi chilometri da Recanati, scrive versi i cui temi non si distaccano da quelli comuni ai poeti di quella condizione."" -
Camillo & son. Vita e morte di due grandi giornalisti tra Italia e America
«Durante è un cercatore e ricercatore d'eccezione; ricostruisce la biografia dei Cianfarra con una dedizione e una mole documentaria impressionanti» – Il VenerdìrnrnIl racconto, basato su una imponente documentazione d'archivio, delle vite di Camillo e Camille Maximilian Cianfarra, padre e figlio, giornalisti tra Italia e America. Due storie personali che incrociano la grande storia con tutti i suoi protagonisti. Unite da una comune passione e da un tragico destino. Nel nome della libertà. -
John Dewey politico della crisi. Scritti scelti
Una produzione di vario tipo, e di natura non strettamente accademica: discorsi, pamphlet, scritti polemici, editoriali. La pubblicazione di questa raccolta, selezionata, tradotta e introdotta da Matteo Santarelli con un saggio introduttivo di Giovanni Maddalena. -
L'evoluzione economica dell'Abruzzo. Uno sguardo su settant'anni di cambiamenti
Scopo di questo volume è quello di analizzare l'andamento dell'economia abruzzese dal dopoguerra ad oggi. Sono essenzialmente tre le fasi che caratterizzano questo lungo periodo di storia economica: l'arretratezza, il passaggio verso una economia industriale e i grandi cambiamenti nello scenario economico. La globalizzazione, la tecnologia e la concorrenza dei paesi emergenti sono tutti fattori che contribuiscono a interrompere il circuito virtuoso dell'economia abruzzese. Il diffuso utilizzo di grafici e tabelle favorisce la lettura e l'interpretazione delle questioni trattate e rende il testo accessibile anche ai non addetti ai lavori. -
Vedovella celeste e altri racconti
Racconti scelti dall'autore tra quanti ha composto in un ampio arco di anni, prove ispirate a una ricerca attenta della qualità stilistica e ricche di una costante e implicita ironia, con qualche felice incursione nel genere assurdo e paradossale. -
Heidegger e Levinas. Percorsi antropologici tra ontologia e etica
Il saggio ""Heidegger e Levinas. Percorsi antropologici fra ontologia e etica"""" affronta due filosofi ineludibili, Heidegger e Levinas, caratterizzati da itinerari di riflessione articolati, che si presentano antitetici per molti aspetti. Eppure entrambi, nel loro percorso decostruttivo e restitutivo, pur nella loro diversità, costituiscono importanti declinazioni contemporanee di ciò che ha segnato fin dall’inizio il discorso ontologico/etico; infatti la colpevolezza del finito e il suo necessario destino di tramonto segna la filosofia occidentale e il detto di Anassimandro ne costituisce l’aurorale e destinale esplicitazione: in lui l’ontologia nei suoi albori subisce anche una declinazione etica che la segna. Forse, prima ancora dell’imporsi dell’ontologia, sottolineato da Levinas, in realtà si è realizzata un’autocomprensione etica dell’ontologia, che la segnerà, con diverse modalità, nella sua storia profonda, fino ai nostri giorni. Le riflessioni di questo saggio ne cercano la traccia in Heidegger e in Levinas, nelle tematiche dei loro percorsi filosofici."" -
Taccuini inediti
Quasi nascosti tra le carte del Fondo Angeli-Dennis di Vancouver, i ""Taccuini inediti"""" di Gabriele Rossetti (Vasto, 1783 - Landra 1854) rappresentano una delle più significative esperienze di ricerca condotte nell'ultimo decennio dal Centro Europeo di Studi Rossettani. Tra i Fondi Preraffaeliti nel mondo, quello della British Columbia è, senza dubbio, ricettacolo di materiale in gran parte da esplorare e catalogare, soprattutto nella sezione di Italianistica."" -
Amor sacri. Il rimosso dell'occidente ormai planetario
Il maschile e il femminile come tutti gli opposti, essendo complementari, si cercano sempre, rimanendo comunque opposti. L’uno: semplice e prevalentemente esteriore; definibile, afferrabile; fallico e identitario; aggressivo perché limitato. L’altro: pervaso da un piacere intimo e diffuso; non definibile, contraddittorio, inafferrabile, illimitato; diveniente come la natura che ama nascondersi e custodire il suo segreto. Il libro, attraverso la libera rielaborazione e l’analisi critica di opere letterarie, filosofiche, psicoanalitiche e cinematografiche, riflette con sguardo inusuale sul donde e il dove dell’uomo occidentale, sul suo carattere e il suo destino.“Il peccato originale non sta nell’aver ceduto a Eva tentatrice. Ma nel maschile rifiuto della reciprocità con il libero desiderio femminile. Nel separarsi, quindi, dalla natura attraverso la civiltà del dominio: sulla natura e sulle donne”. -
Uccidimi
Questa raccolta è divisa in tre sezioni: ""Uccidimi"""", """"Soldati"""", """"Viandanti"""". Ciascuna rimanda a tematiche diverse e pone uno o più interrogativi. Il primo racconto è tratto da una storia vera: si può commissionare a qualcuno il proprio omicidio senza programmare né un quando né un dove esso avverrà? Che legame si stabilisce fra la vittima ed il suo potenziale assassino? Chi avrà il coraggio, o l’incoscienza, di sparare e chi il coraggio di farsi uccidere? E poi, chi chiamiamo soldato? Il mercenario prezzolato d’ogni luogo e tempo, destinato alla solitudine, il bambino senza più infanzia, combattente sotto ogni bandiera e dentro ogni confine, ovvero l’inconsapevole esecutore di ordini rimasto senza difesa, vittima del fuoco amico? E ancora: dove va veramente un viandante, quali frontiere esplora, rischiando di smarrirsi?"" -
Le conseguenze della memoria. Note da una permanenza in Abruzzo
Il percorso del pensiero, raffigurato e illuminato dalle immagini pulitissime di Marco Pallini, acquarellista lancianese, profugo nella sua terra, non è di tipo descrittivo e consecutivo, ma si svolge tra continui flashback culturali, usati a rinforzo del discorso formativo di fondo, mai normativo o didascalico, ma impresso in ogni pagina, nelle sonorità acquatiche dell'""Acqua che pensa"""" o del """"Lessico fluviale"""" o nelle rifrangenze di culture altre, o in vicinissime memorie territoriali come in """"Lo straniero"""", gestite come fionde, vettori creativi, fino alla proposizione finale di un progetto concretamente sperimentato di riabilitazione ambientale, che, in fondo, giustifica la pubblicazione stessa del testo."" -
Ignazio Silone o la Logica della privazione. Atti del Convegno Internazionale di Studi Caen (7 Febbraio 2019) Pescina (23-24 Agosto 2019)
Prendendo le mosse da una consolidata attività di collaborazione tra il LASLAR («Lettres, Arts du Spectacle, Langues Romanes») dell'Université de Caen (Normandia) e il Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze Sociali dell'Università “G. d'Annunzio” di Chieti-Pescara, questo volume raccoglie i frutti di un comune progetto di ricerca intorno all' “immaginario pauperistico” nell'opera di Silone, realizzato anche con il sostegno del Centro Studi “Ignazio Silone” di Pescina. La questione del realismo siloniano, già molto discussa in sede critica, trova un saldo fondamento non solo nella rappresentazione meticolosa del mondo subalterno dei cafoni ma anche nella prospettiva politico-esistenziale del suo riscatto. Si tratta di un programma che fa leva, quasi invariabilmente, su una logica del dépouillement e della “privazione”, della destrutturazione dei falsi miti e delle incrostazioni pseudoculturali che opprimono la vita degli uomini, per rilanciare la centralità di valori “archetipici” come la giustizia, l'amore, l'amicizia, la solidarietà.