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Settimo contributo alla bibliografia vichiana (2001-2005)
Come i volumi che l'hanno immediatamente preceduto, relativo all'arco di un quinquennio, questo settimo contributo alla bibliografia vichiana si segnala per la registrazione di una presenza sempre più chiaramente globale e transculturale del pensiero del filosofo napoletano. Trovano infatti posto nell'opera, non solo i testi apparsi su riviste elettroniche, ormai universalmente equiparate a quelle cartacee, ma le molte testimonianze di una diffusione del pensiero di Vico ben oltre i confini europei: basti citare la prima edizione della Scienza nuova in ebraico, la prima traduzione in cinese di un'opera di Vico effettuata direttamente dall'originale latino, in questo caso, trattandosi delle Orazioni inaugurali e non attraverso la mediazione delle versioni inglesi, nonché i primi studi su Vico in lingua slovena e in lingua turca. -
Fenomenologia dello spirito. Vol. 2
La consapevolezza del poderoso tentativo hegeliano di pensare la vita e insieme la valutazione critica delle sue difficoltà e irrisolte contraddizioni hanno contrassegnato la penetrante ""interpretazione di Hegel"""" di Enrico de Negri, avviata con le sue ricerche sulla nascita della dialettica e la formazione del sistema. Dalla profonda prospettiva ermeneutica nutrita da una ricca conoscenza delle fonti teologiche, filosofiche, letterarie; dall'aver saputo compiere il circolo dalla periferia al centro avvicinandosi il più possibile al cuore sia dell'intenzione speculativa sia della soggettività di Hegel, nasce la grandezza, unicità e ineguagliabilità della sua traduzione della Fenomenologia dello spirito, di cui ha saputo restituire, assieme alla potenza del pensiero, lo stile fluente, sovrabbondante, ma anche pieno di salti, della scrittura, per cui ha adoperato la bella immagine di """"una selvaggia fontana di pensiero"""". Una traduzione che è di per sé un significativo documento della cultura filosofica italiana del Novecento e ha costituito e continuerà a costituire la via regia per avvicinarsi alla filosofia hegeliana e quindi tout court alla filosofia."" -
Eresie e devozioni. La religione italiana in età moderna. Vol. 1: Eresie.
La raccolta di questi saggi e ricerche di Adriano Prosperi si articola in tre volumi: I. Eresie; II. Inquisitori, streghe ed ebrei; III. Devozioni. Il tema intorno a cui ruotano queste ricerche è quello delle incertezze e dei conflitti che si ebbero tra '400 e '600 intorno alla religione e che riguardarono in modo particolare la cultura e la società italiana della prima età moderna. Si va dalla cultura umanistica del '400 agli echi italiani delle correnti di riforma europee del '500 dominate da Erasmo da Rotterdam e da Lutero, non senza trascurare le tendenze religiose del mondo popolare e le forme della devozione di pie donne e di ristretti circoli spirituali. Una attenzione particolare è dedicata alle forme di quell'intervento inquisitoriale per il controllo e la repressione delle devianze eterodosse alle quali dobbiamo non solo la maggior parte delle fonti storiche in materia ma anche alcuni caratteri storici della moderna religione italiana. -
Napoleone e le donne. Protagoniste, alleate, nemiche
Questo volume raccoglie gli atti di un convegno internazionale tenutosi a Roma, il 9-10 novembre 2006, e promosso e organizzato dalla Fondazione Primoli, in collaborazione con vari altri Enti. Il tema non è certo nuovo, ma è stato ripreso con un taglio diverso. Senza escludere del tutto l'aspetto amoroso, su cui fin troppo si è insistito, si è cercato di ricostruire più in generale il confronto di Napoleone con la femminilità nelle sue varie forme di rapporto, familiare, coniugale, politico, sociale, nell'ambito del suo più vasto e concitato confronto e scontro col mondo. Quindi, la madre, le sorelle, le due consorti, un'amante ""esemplare"""" (Maria Walewska), un'avversaria politica, e non solo (Mme de Staël). E ancora il mondo del salotti e della società letteraria femminile, e l'educazione e le condizioni anche giuridiche della donna. Un convegno dunque al femminile: questa ne è stata almeno l'impostazione. Ma senza dimenticare che ad avere anche in questo campo la prima e l'ultima parola, è stato sempre lui, Napoleone."" -
Eresie e devozioni. La religione italiana in età moderna. Vol. 2: Inquisitori, ebrei, streghe.
La raccolta di questi saggi e ricerche di Adriano Prosperi si articola in tre volumi: I. Eresie; II. Inquisitori, streghe ed ebrei; III. Devozioni. Il tema intorno a cui ruotano queste ricerche è quello delle incertezze e dei conflitti che si ebbero tra '400 e '600 intorno alla religione e che riguardarono in modo particolare la cultura e la società italiana della prima età moderna. Si va dalla cultura umanistica del '400 agli echi italiani delle correnti di riforma europee del '500 dominate da Erasmo da Rotterdam e da Lutero, non senza trascurare le tendenze religiose del mondo popolare e le forme della devozione di pie donne e di ristretti circoli spirituali. Una attenzione particolare è dedicata alle forme di quell'intervento inquisitoriale per il controllo e la repressione delle devianze eterodosse alle quali dobbiamo non solo la maggior parte delle fonti storiche in materia ma anche alcuni caratteri storici della moderna religione italiana. -
Papa Benedetto XV. La Chiesa, la grande guerra, la pace (1914-1922)
Benedetto XV - Giacomo Della Chiesa (1854-1922) - è il papa del primo conflitto mondiale. Di fronte ai tragici eventi egli si impegnò fortemente con la sua azione pastorale, umanitaria e politica, al fine di propugnare i caratteri più alti e nobili del cristianesimo: l'amore, la giustizia, la solidarietà, la pace, l'aiuto anche materiale, da opporre ad una guerra da lui definita ""inutile strage"""" e propiziare un'organizzazione dell'Europa e del mondo come consorzio di nazioni capace di un equilibrio interno al fine dello sviluppo di un'umanità libera, senza contrapposizioni di razza o di nazionalità, unita nella ricerca della giustizia sociale e del progresso. Prospettò con grande tenacia la Conciliazione fra la Chiesa e lo Stato in Italia, gettando le basi per quanto si realizzerà un decennio dopo la sua precoce morte. Favorì nell'ambito missionario lo sviluppo delle chiese locali e propiziò le condizioni politiche che permettessero il superamento dei protettorati delle nazioni europee in Asia."" -
La tradizione della patria. Vol. 1: Letteratura e Risorgimento da Vittorio Alfieri a Ferdinando Martini.
Nel cuore del libro di Marino Biondi, vibra la corda aurea del Risorgimento, quella garibaldina, e a Garibaldi, alla sua storia e al suo mito, in particolare all'impresa dei Mille, è dedicato il saggio più vasto del volume. Questo primo tomo, di una ricerca che ha voluto intitolarsi a ""La tradizione della patria"""", si colloca consapevolmente entro una linea di solido storicismo letterario nel tentativo di ricostruire, da Alfieri a Martini, la vocazione all'unità e all'onore di patria di alcune figure esemplari della nostra storia fra Settecento e Ottocento. Il volume, che sarà completato da un secondo tomo su Carduccianesimo e storia d'Italia, nasce dentro un dibattito politico, irradiato dalla stampa di questi ultimi mesi, affollato di voci variamente allarmate sulle obiezioni mosse da più parti, dal Nord al Sud, all'Unità del paese, e alla sua effettiva legittimità e tenuta."" -
Famiglia e memoria a Firenze. Vol. 1: Secoli XIII-XVI.
L'autore propone, rivisitati e ampliati, i suoi tre importanti saggi su Giovanni Morelli che, con i suoi ""Ricordi"""", è tradizionalmente uno dei più frequentati esponenti della memorialistica familiare fiorentina. Quale corredo essenziali nell'ottica della ricerca sui libri di famiglia, i tre saggi sono seguiti dall'edizione delle altre parti del codice del Morelli, alcune delle quali finora inedite. La prima parte del volume comprende invece nove interventi che Pandimiglio ha dedicato alla tematica dei libri di famiglia, segnatamente fiorentini, tra 1985 e 1994, da considerarsi propedeutici al secondo volume."" -
L' economia e la scienza. Il rinnovamento della cultura economica tra Cinque e Seicento
Nell'età del Rinascimento e della Rivoluzione scientifica la struttura del sapere occidentale è stata sottoposta a profonda ridiscussione. In quel quadro generale di ridefinizione delle radici della conoscenza è da collocarsi, come emerge da questo volume, la rifondazione delle conoscenze economiche. Ciò avvenne a diversi livelli della società coeva. Lo studio di Germano Maifreda mette in luce i presupposti e i risultati del rinnovamento della cultura economica della prima età moderna collocandoli alla confluenza di tre processi storici di lunga durata: le trasformazioni introdotte dall'età umanistico-rinascimentale e dalle esplorazioni transoceaniche, l'elezione della conoscenza scientifica della natura a parte integrante del sapere occidentale (con continue interferenze tra il nuovo metodo scientifico e le conoscenze e rappresentazioni economiche) e i mutamenti valoriali interni del ceto mercantile occidentale, inevitabilmente legati alla nuova rappresentazione dell'operatore economico professionale nel nuovo scenario internazionale. -
Letteratura e filologia tra Svizzera e Italia. Studi in onore di Guglielmo Gorni. Vol. 1: Dante: la Commedia e altro.
Questa miscellanea di studi in onore di Guglielmo Gorni - curata da Maria Antonietta Terzoli, Alberto Asor Rosa e Giorgio Inglese - raccoglie in tre volumi organici i contributi di colleghi e allievi delle università e delle istituzioni alle quali Gorni è stato legato in maniera particolare. I saggi affrontano con sostanziali novità esegetiche, ricorrendo a metodi e approcci disciplinari diversi, temi e testi di letteratura italiana ed europea: dalle Origini alla contemporaneità, dalla letteratura romanza a quella italiana a quella francese, dall'ecdotica alla metrica, dalla storia della lingua alla linguistica teorica. Al primo volume, dedicato a Dante e alla sua fortuna, ne segue un secondo che percorre la storia letteraria italiana e europea dal Duecento alla fine del Settecento; il terzo volume affronta argomenti di letteratura otto-novecentesca e si chiude con saggi di prosodia e di linguistica teorica e storica. La varietà e l'estensione cronologica degli argomenti trattati riflettono la molteplicità e la vastità di interessi di uno studioso senza pregiudizi di scuola o di correnti. -
La tradizione della patria. Vol. 2: Carduccianesimo e storia d'Italia.
Il volume, secondo tomo di una ricerca sulla letteratura risorgimentale e il mito della patria italiana, esplora l'ultima avventura pubblica di un letterato e poeta, Giosue Carducci. È una indagine della sua mente critica e della sua tardiva ma intensa vocazione politica. Un Carducci rivisitato nella sua versione politico-strategica, con un ampio profilo del letterato nella sua versione in prosa. Il libro è anche una storia della fiorente scuola universitaria carducciana, avviata fin dal 1860, attraverso una serie di profili e ritratti di discepoli e allievi, una schiera scolare di eccellenza, nella quale Giovanni Pascoli resta l'unico che sappia distinguersi, non solo per genio poetico, ma per l'assillo di continuare in proprio, la missione del dotto. -
Eresie e devozioni. La religione italiana in età moderna. Vol. 3: Devozioni e conversioni.
La raccolta di questi saggi e ricerche di Adriano Prosperi si articola in tre volumi: I. Eresie; II. Inquisitori, streghe ed ebrei; III. Devozioni. Il tema intorno a cui ruotano queste ricerche è quello delle incertezze e dei conflitti che si ebbero tra '400 e '600 intorno alla religione e che riguardarono in modo particolare la cultura e la società italiana della prima età moderna. Si va dalla cultura umanistica del '400 agli echi italiani delle correnti di riforma europee del '500 dominate da Erasmo da Rotterdam e da Lutero, non senza trascurare le tendenze religiose del mondo popolare e le forme della devozione di pie donne e di ristretti circoli spirituali. Una attenzione particolare è dedicata alle forme di quell'intervento inquisitoriale per il controllo e la repressione delle devianze eterodosse alle quali dobbiamo non solo la maggior parte delle fonti storiche in materia ma anche alcuni caratteri storici della moderna religione italiana. -
De statu primi hominis ante lapsum disputatio
I testi che compongono la disputa De statu primi hominis ante lapsum rappresentano uno degli esiti più complessi e interessanti della Riforma radicale del Cinquecento. Nata in occasione dell'incontro a Basilea nel 1577 tra due esuli italiani per motivi di fede, Francesco Pucci e Fausto Sozzini, la controversia intorno alla natura immortale di Adamo si rivelò subito di difficile soluzione. Il suo carattere non puramente teologico spinse i contendenti a difendere due concezioni dell'uomo e della natura globalmente diverse e a confrontarsi con problemi di grande rilievo, come le conseguenze del peccato, l'esistenza della ragione naturale, il rapporto tra l'uomo e la natura, la salvezza del genere umano e in particolare dei bimbi, fino a sfiorare implicitamente la riflessione sui fondamenti della tolleranza. Il testo latino è qui corredato da una serie di strumenti (note, indici, nota critica) che ne facilitano la lettura complessiva o l'analisi di parti, anche in funzione dei temi affrontati -
Il metodo degli umanisti
Il metodo degli umanisti, pubblicato a Firenze da Remigio Sabbadini nel 1922 presso Le Monnier, voleva essere, secondo le intenzioni dell'autore, il lavoro conclusivo dei propri studi, sulla base di una vita dedicata alla ricerca su singoli autori (Aurispa, Panormita, Guarino, e tanti altri noti e meno noti), alla valorizzazione di singoli manoscritti (le ìbricioleî umanistiche), alla pubblicazione di inediti e all'allestimento di edizioni critiche. Sabbadini, professore di Letteratura latina ed editore di Virgilio, può essere considerato il vero e consapevole fondatore degli studi umanistici, ai quali, partendo proprio dalla sua formazione di classicista, ha saputo fornire autonomia e consistenza. Dopo i due fondamentali volumi de Le scoperte dei codici latini e greci ne' secoli XIV e XV (1905, 1914, rist. a cura di E. Garin, Firenze 1967), dopo Storia e critica di testi latini (1914, 19712) e dopo la monumentale edizione dell'Epistolario di Guarino Veronese (1915-1919), lo stesso Sabbadini aveva voluto riunire nel volume Il metodo degli umanisti le sue considerazioni, tutte scaturite da specifiche ricerche, su come gli umanisti studiavano, leggevano, insegnavano. La presente edizione, preceduta da una premessa a cura di Concetta Bianca, ripropone il testo de Il metodo degli umanisti, sciogliendo le numerose sigle e abbreviazioni presenti nelle note, in modo da rendere più agevole la lettura di quest'opera fondante per gli studi umanistici. -
Minacciare con le immagini. Tintoretto: gli affreschi scomparsi della «Casa Barbariga» e la svolta ideologica del patriziato veneziano
Lo studio è volto a ricostruire e capire un ciclo pittorico ormai irrimediabilmente consumato dal tempo, ridotto a una muta larva su una vecchia foto, a esili ombre graffite sulla facciata della veneziana ""Casa"""" dei Barbarigo di San Trovaso, incapace ormai di restituire una pur minima traccia degli squillanti colori dei quali l'aveva ornata, a metà Cinquecento, il genio di Iacopo Tintoretto. Ombre tuttavia sufficienti per avviare una raccolta di indizi e poi di prove sul loro contenuto figurativo, per ricostruirne la struttura e l'iconografia, per coglierne il significato iconologico, per dare ad esse un senso nel quadro delle esigenze di autorappresentazione e delle ambizioni del committente. Un gioco di pazienza che servirà a riportare alla luce i perduti affreschi di palazzo Barbarigo: non certo nella loro dimensione estetica e visiva, perduta ormai per sempre, ma nei messaggi ideologici che ad essi erano stati affidati; non per quello che erano, insomma, ma per quello che volevano essere. Un documento per capire non tanto l'unicità dell'estro di Tintoretto quanto la storia di Venezia."" -
Scritti di storia della letteratura italiana. Vol. 3: 1972-1998.
È il terzo dei cinque volumi che raccoglieranno gli scritti di storia della letteratura italiana di Carlo Dionisotti. Attraverso quest'opera si dà finalmente una definitiva sistemazione dell'eredità culturale di uno dei più grandi maestri del Novecento italiano. Dalla Premessa: ""Dionisotti è stato, insieme con pochissimi altri, il restauratore della filologia e della letteratura umanistica e rinascimentale. L'erudizione propugnata da Dionisotti era principalmente proiettata a scandire le zone di passaggio della letteratura italiana, le connotazioni socio-culturali delle varie tipologie di testi, i rapporti del latino col volgare, facce diverse di una medesima lingua, le codificazioni dell'idioma nuovo e i suoi snodi nel fluire dei secoli: la letteratura italiana dunque come inscindibilmente legata con la storia della sua lingua""""."" -
Il diavolo e il magistrato. Il trattato Du sortilege (1627) di Pierre de Lancre
Pierre de Lancre (1553-1631), viene ricordato soprattutto per la sua opera Tableau de l'inconstance des mauvais anges et démons, che gli valse la stima di Enrico IV, il quale lo incaricò di indagare, nella regione del Labourd, su presunti casi di stregoneria, compito che lo portò ad una febbrile attività inquisitoriale. Minore attenzione è stata dedicata alle sue ultime opere soprattutto il Du Sortilege, tanto che si arrivò a dubitare dell'esistenza di quest'ultima opera o la si credette perduta. Questo volume analizza proprio il Du Sortilege: nello scritto emergono sortilegi e malefici di ogni tipo, sempre messi in atto con l'aiuto di Satana e ad essi si accompagnano una massa di personaggi curiosi e pittoreschi. Accanto alla strega e all'indemoniata, si presentano agli occhi del lettore, atei, libertini, riformatori, indovini, saludadores, adepti di misteriore sette, impostori che predispongono sortilegi e talismani. Eresia e magia si uniscono in questo volume, che ha il merito di illustrare un importante periodo storico, ma anche di mettere in evidenza la scrittura di De Lancre, per scoprire così un letterato non privo di gusto. -
Il cigno d'argento. Antologia di madrigali e canzoni per liuto inglesi (1588-1624)
I volumi di madrigali pubblicati in Inghilterra alla fine del Cinquecento e al principio del Seicento, contengono una splendida 'collezione' di poesie scritte durante il periodo d'oro della letteratura inglese, molte delle quali ancora sconosciute al grande pubblico. In questo volume viene presentata un'ampia selezione di madrigali e di canzoni, tradotte per la prima volta in italiano. Un campionario di poesie sull'amore in tutte le sue forme, con descrizioni realistiche, allusioni, doppi sensi osceni, scabrosità di termini, e come connotato preminente, il senso di realismo, di positività tipico di una società in progresso e di una borghesia emergente. Oltre ai madrigali propriamente detti, sono stati inclusi consigli morali, filastrocche paesane, canti di soldati e di marinai, canti di taverna, di venditori di strada, di preti, cortigiani, medici, avvocati ed un esempio di un canto in onore di Elisabetta. Viene perciò proposto quello straordinario impasto di poesia aulica, popolare, rustica, spontanea, che alla fine del Cinquecento fa del madrigale inglese e della canzone per liuto un unico di impareggiabile fascino. -
Storia della filosofia
"Nello stendere questa breve sintesi della storia del pensiero occidentale ci si è proposti di offrire in forma semplice e chiara una visione dello svolgimento della filosofia a chi, non addotrinato, venga preso dal desiderio di conoscere lo sforzo con cui, in circa tre millenni, l'uomo ha cercato di raggiungere una più adeguata consapevolezza di sé, della sua attività, del suo significato e del suo compito, nella totalità del reale. Questa profonda armonia che, oltre i tempi, le vicende e i dissidi, pacifica gli uomini di buona volontà che voglion conoscere se stessi e vivere secondo la raggiunta saggezza; questa filosofica pace, che è il simbolo dell'unità del vero e dello spirito che lo cerca, vorrebbe essere la premessa e la conclusione di questo modesto lavoro."""" (dall'Avvertenza dell'autore)" -
Commedie
Il teatro sveviano, pur presentando innegabili punti di contatto con la narrativa, presenta nel suo complesso una maggiore dipendenza dai modelli del teatro borghese contemporaneo. Nelle opere della maturità e della vecchiaia i due generi, teatro e romanzo, si avvicinano, sviluppandosi ambedue da una tematica unica, una critica sotterranea del quadro reale della famiglia italiana che Svevo corrode dall'interno, nei modi di un'affettuosa rappresentazione della 'infelicità' domestica. L'edizione critica del teatro di Italo Svevo, che qui si presenta, vede la luce nell'ambito dell'Edizione Nazionale dell'Opera omnia di Italo Svevo. Essa rispetta scrupolosamente il dettato dell'autore, senza contaminare redazioni diverse (soprattutto le stampe postume, particolarmente infide, perché con ogni probabilità rimaneggiate da altri). Mancando per la maggioranza dei testi riferimenti così sicuri da determinare il periodo di composizione, ci si attiene prudentemente alla cronologia meno improbabile, fondata sui pochi indizi interni, non sempre incontrovertibili.