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Le due chiese
A livello sociale la Chiesa è super-presente contro aborto ed eutanasia e per la difesa della vita dal concepimento alla morte naturale, per il matrimonio indissolubile, contro le sperimentazioni in bioetica. Invece è del tutto assente sui grandi drammi che riempiono le pagine dei giornali e le televisioni: i clandestini, i delitti efferati, la perdita del lavoro, l'ingiustizia sociale. A parte vaghi e generici appelli, la Chiesa in Italia sembra distante e lontana dai problemi del presente. Due spettri gemelli prendono sottobraccio la Chiesa cattolica in Italia. Il primo chiama in causa il rapporto con la politica e la società. Si è sviluppato dopo la dissoluzione del partito cattolico negli anni Novanta e con la scelta dei vescovi di tenere direttamente le fila dei rapporti con la politica e le istituzioni, fino a fornire indicazioni concrete di voto. Rapporti e indicazioni che hanno privilegiato in maniera strumentale l'elettorato cattolico nell'area politica di centro-destra, ma hanno avuto l'effetto di un silenzio fragoroso sulla crisi etica della vita pubblica e sociale del paese. Il secondo spettro soffia potente per cancellare la strada nuova aperta dal Concilio Vaticano II. Nel lontano 1965 si era delineata l'importanza di un diverso e consapevole ruolo dei laici, invece negli ultimi vent'anni è stata ratificata la subalternità dei laici rispetto alle scelte e alle decisioni prese dal vertice dell'episcopato. -
L'insegnante facilitatore. Una nuova frontiera
Il ""mal di scuola"""", così diffuso tra gli studenti, si fa largo sempre più anche tra gli insegnanti. Le classi sono formate da gruppi difficili, compositi, dove spesso i freni si allentano fino a provocare situazioni aggressive o veri e propri abusi. Anche gli insegnanti sono in crisi. La domanda è: """"hanno perso la voglia di imparare cose nuove, oppure hanno solo un gran bisogno di rigenerarsi, di recuperare fiducia e ricaricare le batterie?"""". Questo libro non offre un'analisi della crisi. Più modestamente, ma forse anche più efficacemente, vuole avanzare una proposta di cultura e metodo per concepire buone pratiche possibili. Non come una formula magica adatta per tutte le situazioni, ma come un percorso per attraversare le situazioni complesse, i conflitti intricati, i """"banchi"""" di prova reali che ogni giorno si riproducono in aula. La chiave è ripensare il ruolo dell'insegnate come un facilitatore. È un metodo che richiede una valenza sociale ed educativa, un nuovo sapere complesso."" -
Papà al nido. Come far giocare insieme papà e bambini
Padri non lo si è ma lo si diventa. E il nuovo padre è sempre più chiamato a interpretare il gesto maieutico, la ""funzione ostetrica"""" di aiuto alla nascita del figlio, """"tirare fuori"""" dal figlio la sua vera natura e vocazione. Non più quella di """"mettere dentro"""" al bambino valori, norme, regole e rappresentazioni già precostituite di ciò che un figlio dovrebbe essere e diventare, in linea con i voleri degli adulti e della società che lo ha generato. Ecco, allora, un manuale completo per nidi che vogliano accogliere papà desiderosi di mettersi in gioco nella scoperta del proprio figlio. Ecco un papà che prova a fare la pizza con la pasta di pane, un altro che suona la chitarra, un altro ancora che si dà al giardinaggio. Un papà che narra e anima una storia, un altro che propone la costruzione di un acquario con materiali di recupero, con i pesci di cartoncino e le alghe di carta crespa o velina. Un altro padre conduce il gruppo alla costruzione della casa di legno degli scoiattoli, ma c'è anche chi allestisce un percorso motorio ad ostacoli."" -
La fede ribelle
Nessuno conosce ""il punto di vista di Dio"""". Quindi non è legittima la pretesa dell'uomo di farsi Dio. Per questo bisogna opporsi all'attitudine che induce a sostituirsi a Dio, rigettare la ragione propensa a creare nuove schiavitù, rispondere a un potere che si va disumanizzando. Si ritiene, specialmente nel contesto italiano in cui il cattolicesimo è maggioritario, che la religione predisponga ad un atteggiamento accomodante se non addirittura connivente rispetto al potere. Ma così si rendono marginali tutti quegli aspetti del cristianesimo che muovono da un'irriducibile conflittualità col potere. Per questo si è spesso trascurata la rilevanza di una critica religiosa del potere - anche di matrice cattolica - che ha svolto invece una funzione sociale e politica importante. Proprio muovendo da presupposti religiosi, questa critica ha saputo contrastare il potere, ogniqualvolta abbia rivestito i panni del totalitarismo e dell'autoritarismo. Nell'opporsi a queste due tipologie di potere degenerato, la critica religiosa ha individuato come suo bersaglio sia le deviazioni imputabili alle chiese e ai cleri, sia quelle dovute a certi approcci politico-ideologici. Il perno intorno cui ruota questo volume, inconsueto e spiazzante, è l'analisi del fattore religioso o della religiosità come critica del totalitarismo e dell'autoritarismo."" -
Contro la meritocrazia
"Questo nostro mestiere, che i grandi professori (non a caso chiamati maestri) hanno fatto con passione e rigore, è un compito sociale. Non siamo venditori della merce 'sapere' e neppure i fornitori di un servizio. Siamo, o dovremmo essere, parte di una comunità di liberi e uguali, che ha lo scopo, uno scopo che più degno e importante non si può: accompagnare giovani donne e giovani uomini a diventare cittadini colti e competenti, persone 'verticali', con la schiena dritta, capaci di pensare e di ribellarsi alle ingiustizie, e capaci di farlo perché competenti e istruiti, capaci di sviluppare le loro capacità, i loro talenti, di proteggere le differenze, le relazioni, la cura, e i cui risultati devono dipendere, in ultima istanza, dai loro meriti.""""" -
Ascolta il mio suono. Giochi sonori per la prima infanzia
Sin dal grembo materno i bambini imparano ad ascoltare le voci esterne. Dopo la nascita, poi, sanno riconoscere le voci consuete e produrre suoni (gorgoglii, lallazioni) che diventano spesso un modo per esprimere il proprio sé e richiamare l'attenzione dell'adulto sul loro bisogno. Il suono diventa una vera e propria forma di comunicazione. E l'ascolto un'esplorazione dell'ambiente. Eppure, questa esplorazione non è affatto agevolata. Gli ambienti di vita sono spesso caratterizzati da caos e confusione: telefonini, tv, clacson, urla degli adulti. È importante, quindi, costruire contesti nei quali i bambini possano esplorare i suoni educativi e stimolanti. Ecco allora il percorso proposto in queste pagine, che non richiede materiali particolari se non qualche strumento musicale e oggetti costruiti. Ascolta il mio suono suggerisce le esperienze che si possono fare con i bambini dei nidi, degli spazi gioco e dei centri prima infanzia. In queste tipologie di servizi è importante strutturare un tempo e uno spazio perché, sollecitando nei bambini la scoperta del proprio udito, si liberi la loro creatività. Creare contesti stimolanti di ascolto ma anche di sperimentazione di suoni, mettendo al centro il bambino e la sua competenza di scelta, significa, per l'adulto educatore, non pianificare ma vivere la proposta pedagogica nell'esperienza diretta, unica ed esclusiva, con i bambini. Solo così si scopre che l'autonomia del bambino e la consapevolezza educativa dell'adulto possono arricchirsi. -
Caro Giobbe
Se la sofferenza non ha attraversato la tua vita, sicuramente questo libro non è per te! Se il dolore ha scavato lunghi solchi, forse questo libro non è per te! Se comunque decidi di leggerlo perdonami se qualche parola o evocazione ti potrà ferire: il rispetto infinito che si deve alla sofferenza esigerebbe solo silenzio e sospensione assoluti. ""Carissimo Giobbe, quando viene a mancare l'oro della forza, l'argento della fiducia in se stessi, il bronzo delle piccole sicurezze, basta che rimanga viva l'invisibile fede nella vita come compito per apprenderne il mistero e l'arte di soffrire, senza impazzire di dolore o cedere alla funesta rassegnazione che sarebbe peggiore dello stesso morire. Il compito di ogni uomo e donna sulla terra è quello d'imparare a resistere alla grande tentazione di trasformare - per se stessi e per gli altri - l'intera esistenza in una fossa di macerazione nella rabbia e nel rammarico. Nessun dolore e nessuna sofferenza sono per se stesse un inferno, per quanto le pene e le angosce lo facciano talora sentire e pensare, ma il rammarico lo è e, come dice l'amico fedele e provato, il suo """"verme non muore"""". Come è avvenuto per te, caro Giobbe, vorrei anche per me che un diluvio di grazia, dopo un diluvio di guai, riporti la terra del mio cuore ad un rinnovato, ma non identico splendore."" -
Pensavano fosse amore... Famiglie in frantumi
Ancora una volta nessuno dei due ha ragione o torto, ancora una volta quel senso di nausea che mi prende nonostante sia da trent'anni avvocato matrimonialista, quell'impotenza ad ergersi al di sopra delle parti per stabilire chi è il buono, chi il cattivo, chi è la vittima, chi il carnefice, unita alla consapevolezza che non esiste una verità assoluta, ma che ogni essere umano ha la sua e bisogna averne rispetto. -
A scuola con le emozioni. Un nuovo dialogo educativo
"La scuola sta vivendo una fase complicata, contraddittoria, emergenziale. Tutti, più o meno, sono scontenti di come funziona. Ognuno, tanto o poco, si prodiga per cambiarla. La scuola, infatti, saturata da problematiche sociali, rischia di smarrire il suo compito di luogo deputato all'apprendimento se al suo interno non convergono prestazioni sociali e psicologiche che, con continuità, l'affianchino nella cura dei giovani. L'arrivo in massa degli alunni stranieri l'ha messa di fronte alla diversità non solo culturale, ma anche linguistica e relazionale. L'aumento dei ragazzi """"difficili"""" l'ha sottoposta a scenari dove violenza, bullismo, rivalità hanno affossato il valore dei legami sociali e umani che connotano negativamente il gruppo classe. La pluralità degli stili educativi l'ha resa impopolare tra madri e padri che, stanchi e demotivati, molte volte non hanno la forza di allearsi con gli insegnanti. La frequente mancanza di formazione nei professionisti dell'insegnamento ha reso sterile, meccanico, burocratico un fare scuola che è poco gradito sia agli alunni che ai loro genitori. La noia impera perché non circolano emozioni. Per contrastare questa triste indifferenza, queste pagine raccolgono spunti che ridanno vitalità alla vita della classe. In comune i docenti, pedagogisti, consulenti, psicoterapeuti ed esperti che hanno contribuito alla stesura del testo, testimoniano la convinzione che sia necessario incrementare, promuovere, salvaguardare la scuola." -
Il benessere nelle emozioni. Manuale del metodo biosistemico
Un altro libro sulla psicoterapia e sul counseling? Non ce ne sono già abbastanza? No, perché questo propone un'idea ""immodesta"""". Non si limita a introdurre i principi generali, ma suggerisce di esplorare gli ambiti di applicazione del Metodo biosistemico. La varietà è impressionante. Il Metodo biosistemico può aiutare la donna oppressa, l'insegnante nella classe, la persona morente e la famiglia, l'educatore confuso davanti ad un adolescente rabbioso, il conduttore di una riunione di lavoro. Ancora, il sorprendente uso della biosistemica in piscina e i principi della biosistemica che emergono nell'aikido in cui Tori e Uke ('forza attiva' e 'forza recettiva') corrispondono al simpatico e al parasimpatico nella biosistemica. Come dai tredici tasti di un pianoforte è possibile generare suoni infiniti, così questo metodo di base, corrispondente alle funzioni fondamentali del cervello, può generare tante variazioni di competenza. Infatti, nella biosistemica, la parte """"bio"""" si riferisce alla dinamica del cervello e del corpo totale, la parte """"sistemica"""" fa riferimento alla complessità di sistemi e sottosistemi che sono attivati. Quindi la totalità della biosistemica è molto complessa. Ogni metodo di aiuto porta in avanti questa nozione fondamentale: dalle difficoltà, dai problemi, dall'incertezza e dalla solitudine possono venire i nostri nuovi passi di rinnovamento e crescita. La biosistemica integra corpo e mente per favorire una nuova vitalità nella vita quotidiana."" -
Una ricerca a prova d'aula. Per una revisione transculturale del curricolo di italiano e di letteratura
Oggi occorre un nuovo ordine della letteratura da studiare in classe. Non sono le stagioni, né i generi e nemmeno il ritorno alle origini della letteratura a dettare i gradi di questa organizzazione. Ma è un nuovo racconto che parte dalle nostre origini, quelle profonde e vere (l'universo), prosegue con la realtà nella quale viviamo (il mondo) e chiude sulla coscienza di chi siamo noi (la specie umana). -
Crescere. Che storia! Il racconto per accompagnare lo sviluppo del bambino
Questo testo, originale nel suo genere, vuole essere uno strumento snello, agevole e, soprattutto, operativo, per quanti si ripropongono di divenire autori delle storie dei loro piccoli, creando racconti inediti e originali ma artigianalmente modellate sulle esperienze del loro bambino. Racconti utilizzabili, quindi, da genitori, nonni, baby-sitter, insegnanti, operatori sociali, sanitari, culturali e volontari che operano in contesti individuali o anche di piccolo e grande gruppo. Perché una storia è molto più che uno strumento di animazione e gioco. È un meraviglioso mezzo per apprendere come decodificare le emozioni aggrovigliate e i simboli profondi della vita. -
Guai a me se non annuncio il Vangelo
Chi gliela dà oggi la ""buona notizia"""" ai poveri? Parlare oggi di evangelizzazione vuol dire riprendere in mano il Vangelo, vivere come è vissuto Gesù, che volle essere povero e visse con i poveri. Non si tratta di presupporre la fede come un fatto ovvio, ma di situarla nel vissuto degli uomini e delle donne di oggi perché aprano i cuori alla speranza e sappiano viverla in una carità operosa. Con una parola inconsuetamente audace, franca, autentica, un vescovo, ormai libero nello spirito e nella fede, scrive queste pagine ai suoi confratelli perché non sprechino l'imminente occasione di cambiamento rappresentata dal sinodo che si terrà nell'ottobre 2012. Questa lettera, niente affatto retorica, si trasforma così in un bilancio serrato ed essenziale delle tante, troppe riforme ancora inevase dalla chiesa. Degli appuntamenti mancati con i bisogni spirituali profondi di questo tempo. Casale non omette nulla. Nemmeno i richiami alla forma esigente della testimonianza: """"Dobbiamo cominciare noi Vescovi insieme al Papa a dare l'esempio. Al termine del Concilio, molti vescovi chiesero che la Chiesa riscoprisse la gioia della povertà evangelica. La rinuncia al fasto esteriore e ai titoli onorifici, la scelta della vita semplice e senza lusso, la condivisione della povertà di tanta gente sono ancora un traguardo lontano."" -
Economia felice. Educare i bambini a uno stile di vita consapevole
Cos'è l'economia? Domanda difficile. A seguire gli studiosi, potremmo dire che studia il modo in cui gli individui, le imprese, le autorità pubbliche e le altre organizzazioni compiono le loro scelte sulle risorse limitate a disposizione. La risposta diventa più semplice, anche per i bambini, se scopriamo come l'economia abbia a che fare con le cose che usiamo per giocare e per vivere. Oggi alla parola ""economia"""" sempre più spesso sono associate espressioni come crisi, disoccupazione, povertà, sprechi, rifiuti, inquinamento. Parole tristi. Per scoprire che anche i singoli comportamenti possono generare grandi cambiamenti, di cui anche i bambini possono essere protagonisti. Per vincere la paura della scarsità, la strada è più semplice di quanto si possa immaginare e inizia col ripensamento del nostro modo di consumare, di produrre rifiuti, di vivere le relazioni sociali e affettive. Si parte da azioni pratiche e concrete che diventano consuetudini familiari. Scoprire insieme ai bambini un mondo nuovo, quello della decrescita, dell'ecologia, dell'autoproduzione, delle relazioni con gli altri. Il libro, corredato di riflessioni e attività pratiche per educatori, insegnanti, bibliotecari, genitori, nasce come un percorso educativo per nuove pratiche di uno stile di vita consapevole. Un kit di attività per giocare con bambini e ragazzi, per riflettere insieme, fare crescere la consapevolezza che il futuro di questo pianeta è nelle loro mani."" -
Partire dal futuro. Promuovere l'Avvento
"C'è, nella storia, una continuità secondo ragione, che è il futurum. È la continuità di ciò che si incastra armonicamente, secondo la logica del prima e del dopo. Secondo le categorie di causa ed effetto. Secondo gli schemi dei bilanci, in cui, alle voci in uscita, si cercano i riscontri corrispondenti nelle voci in entrata: finché tutto non quadra. E c'è una continuità secondo lo Spirito, che è l'adventus. È il totalmente nuovo, il futuro che viene come mutamento imprevedibile, il sopraggiungere gaudioso e repentino di ciò che non si aveva neppure il coraggio di attendere. In un canto che viene eseguito nelle nostre chiese e che è tratto dai salmi si dice: 'Grandi cose ha fatto il Signore per noi: ha fatto germogliare i fiori tra le rocce!'. Ecco, adventus è questo germogliare dei fiori carichi di rugiada tra le rocce del deserto battute dal sole meridiano. Promuovere l'avvento, allora, è optare per l'inedito, accogliere la diversità come gemma di un fiore nuovo, come primizia di un tempo nuovo. Cantare, accennandolo appena, il ritornello di una canzone che non è stata ancora scritta, ma che si sa rimarrà per sempre in testa all'hit parade della storia.""""" -
Il codice psicosocioeducativo. Prendersi cura della crescita emotiva
L'azione educativa è una complessa alchimia tra più menti. Almeno due persone, infatti, sono sempre presenti nella scena dell'incontro e ciascuna di queste ha dentro di sé un fitto intreccio di appartenenze definite da copioni affettivi che risalgono ai suoi antenati. Ogni figlio coniuga in sé due stirpi e ogni nonno è l'unione - a sua volta - di due ceppi, e così via risalendo la catena intergenerazionale. Educare è, dunque, operare con la parola, con il corpo e con l'azione, in un intricato contesto di vincoli e legami, alcuni dei quali sono presenti nel campo affettivo attuale e altri provengono dal campo emotivo più remoto. Nessuno è, dunque, solo mentre educa. Siamo ciò che ora stiamo vivendo, ma anche ciò che proviene dalla notte dei tempi; siamo ciò che mostriamo, ma anche ciò che nascondiamo in rifugi più o meno blindati della nostra sfera psichica. Sulla base di questa convinzione, presentiamo in queste pagine il modello d'intervento psicosocioeducativo, che abbiamo sperimentato nel gruppo familiare, nei gruppi in formazione, nelle classi scolastiche, nelle équipe della tutela minori, tra gli operatori consultoriali, i professionisti della cura, per la preparazione degli psicoterapeuti, per le supervisioni cliniche. Il principio base è semplice: nessuna regola, le competenze si sviluppano dalle proprie esperienze. Nessuna prescrizione, ma, capitolo dopo capitolo, il lettore viene condotto nel mondo psichico e quindi affettivo, al sentire sociale e quindi relazionale. -
Welfare come diritto. Scenari e sfide del servizio sociale professionale
Sotto la pressione della crisi economica mondiale, il processo di erosione e delegittimazione del welfare ha subito un'accelerazione fatale che tende a scardinare una delle più importanti conquiste istituzionali dei sistemi sociali e politici dal dopoguerra a oggi. L'ipoteca sul welfare, accesa da politiche rigoriste sulle quali incombono colossali speculazioni finanziarie, rischia di rovesciare un caposaldo delle democrazie occidentali, che ha assicurato l'equilibrio e la coesione, la crescita economica e lo sviluppo dei diritti di cittadinanza. Questo è il rischio. Anzi la sfida: dimostrare la vitalità del welfare come progetto generatore di opportunità e non come vulnus endemico dei sistemi sociali. Assumendo una diversa prospettiva, i contributi raccolti in queste pagine propongono una visione produttiva del sistema di tutela dei diritti civili e sociali che chiamiamo Stato Sociale. Non certo in termini di difesa autorefenziale o per mera contrapposizione di principio rispetto alle ricette di messa in liquidazione a buon mercato. Le riflessioni proposte accompagnano all'esplorazione del modello attuale, con una forte matrice regionale, che, nonostante i suoi limiti e malgrado l'endemica esiguità delle risorse disponibili, sviluppa un complesso di interventi, progetti, piani e programmi di lavoro con ricadute positive dirette su una quota significativa della popolazione italiana. E con effetti positivi indiretti sull'intero sistema-Paese... -
Pietre di scarto
Fino a quando nelle nostre città la costruzione del regno non sarà organizzata dagli amici del cambio, dagli appassionati della rivolta, dai poveri che si ribellano, dai condannati alle piccole croci quotidiane, da chi vi rimane schiacciato sotto, da chi è ingiustamente spogliato di tutto come Cristo, da chi viene abbeverato con l'aceto e il fiele di una vita insostenibile, avremo sempre aurore senza mattino. E i macigni continueranno a ostruire i nostri sepolcri, lasciandoci privi di una memoria spiritualmente eversiva. Queste pagine sono dedicate a loro, pietre scartate dai costruttori che fanno le sorti della Storia. Il loro anelito di vita muta in serbatoio di speranze questa allucinante vallata di tombe che è la terra. -
Desideri sostenibili. Sistemi di relazione per crescere tra aspettative e delusioni
Le passioni e i desideri sono le guide fondamentali della vita. Il corso della vita di ciascuno di noi è segnato, infatti, da ideali, ambizioni, sogni romantici, illusioni di sicurezza, di libertà e potere, di invulnerabilità. Sogni e aspirazioni disegnano la storia universale, incrociando o separando i destini di ogni persona. Eppure, esiste un agente comune che riguarda tutti e corrisponde al bisogno di amore, di risposte affettive e legami significativi soddisfacenti. Ma, allora, se è condiviso il desiderio di amare ed essere amati, perché i rapporti sono così complicati, a volte impossibili? Cosa accade tra le persone quando la relazione s'inceppa? La complessa realtà sociale non facilita la vita di coppia e le interazioni quotidiane: nei rapporti tra le persone spesso si aprono interrogativi e conflitti che rischiano di provocare squarci esistenziali e portano ad allontanarsi reciprocamente. Questo libro individua gli elementi utili per evitare sprechi di affettività e per affrontare i problemi che riguardano i legami che a tutti appaiono come irrinunciabili. Inoltre, queste pagine suggeriscono un percorso di riflessione e ricerca sulle condizioni che possono favorire la qualità dei rapporti quotidiani per tutelare le nostre istanze affettive. Nell'infinito gioco di nessi, le azioni che portano a stringere o sciogliere legami, che rendono sostenibili i nostri e altrui desideri, non ci sollevano, in nessun modo, dalle responsabilità che abbiamo per costruire e conservare o viceversa. -
L'acqua dalla luna. Dieci anni di percorsi terapeutici in comunità
Questo è il mio significato di testimonianza: ancora una volta rispondere al bisogno di ognuno di noi di ricordare e farsi ricordare. E troppo spesso la storia delle persone che vivono la sofferenza emozionale è stata dimenticata e persa così come troppe volte oggi si perde di vista l'importanza fondamentale di chi ogni giorno si accinge ad un lavoro duro, sottovalutato, sottopagato come quello dell'educatore, dell'infermiere, dell'operatore sociale. Questo è il mio modo: dovere e onore nel fare questo mi accompagnano e mi aiutano nel difficile compito di descrivere dieci anni di ""Rocca"""".""