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Storia della paternità. Dal pater familias al mammo
Ricchissima è la letteratura sul rapporto madre-figlio. Molto più scarsa quella sulla relazione tra un padre e la sua prole. Elemento di spicco nell'organizzazione della famiglia e della società tradizionale, un padre oggi deve necessariamente ripensare il suo ruolo, a cavallo tra due opposti eccessi: essere assente o diventare un ""mammo"""", un surrogato della presenza femminile. Ma quella della paternità è in realtà una questione complessa e sfaccettata, non riducibile a questi pochi cliché. Per questo Maurizio Quilici, giornalista che da anni si occupa dell'argomento e presidente dell'Istituto di Studi sulla Paternità, ha analizzato più di quattromila anni di storia alla ricerca dei diversi significati che la figura paterna ha assunto nel tempo: dalla mitologia greca al ruolo misterioso che ricopriva nella cultura etrusca, dalla centralità nell'antica Roma al modificarsi della sua funzione sociale col cristianesimo, dalla nuova educazione illuminista alla nascita della psicoanalisi e alla definizione del """"complesso di Edipo"""", fino alla seconda metà del Novecento con le contestazioni giovanili, l'emancipazione femminile e la recente """"rivoluzione paterna"""". Un viaggio nella tradizione culturale europea, raccontata dalla parte del capofamiglia: a volte affettuoso genitore, altre padre-padrone, complice o antagonista dell'altra metà del cielo. Ma sempre - per assenza o eccessiva presenza - una figura fondamentale con cui fare i conti."" -
Aria
Australia, anni Settanta. Arielle, detta Plum, è un'adolescente sgraziata e senza amici. Alle spalle ha una famiglia tutto sommato ""normale"""": due fratelli maggiori che adora, Cydar e Justin, una madre affettuosa ma non troppo intelligente, un padre tenero e vagamente infelice. Cydar studia all'università """"qualcosa che ha a che fare con il microscopio"""", vive in una specie di dependance piena di acquari, è caustico, taciturno, riflessivo; Justin, il maggiore dei tre, è invece più distratto, più solare. A un tratto nella vita di Plum irrompe, come un soffio d'aria, Maureen Wilks, la giovane donna che da qualche anno è la loro vicina di casa e che ora pare voglia diventare sua amica. Maureen ha trentasei anni, un figlio di quattro e un marito sempre assente; è bella, sa come ci si vendica, come ci si fa amare. La spinge qualcosa che Plum, smarrita nelle fragilità dei suoi pochi anni, non conosce né può capire. Se vedesse più in là, se riuscisse a intuire, sarebbe forse ancora in tempo. Ma Maureen è mossa da una volontà di vivere ferrea, che non ammette ostacoli."" -
Sorry
Sembra non ci sia mai il tempo di fermarsi e chiedere perdono. Le responsabilità mancate finiscono così col languire nella nostra zona grigia, pronte a mordere quando crediamo siano state finalmente prescritte, dimenticate. ""Sorry"""" è il nome di un'agenzia che offre un servizio proprio in questi casi, facendo in modo che qualcun altro bussi alla porta delle vittime delle nostre piccole crudeltà e per nostro conto chieda scusa, risarcisca, chiuda la partita ancora in corso. La parcella andrà pagata poi a Kris, Wolf, Rauke e Tamara quattro giovani berlinesi che, in una sera come tante, hanno confezionato l'idea. In breve, le richieste si moltiplicano e la vita cambia, i quattro entrano in un giro d'affari che permette loro di acquistare un'elegante villa ai margini di Berlino, sulle sponde di un lago. Ma non ci si può liberare per conto terzi di una colpa; né è possibile capire da dove, realmente, quella stessa colpa abbia avuto inizio. E nell'attimo stesso in cui i quattro si ritrovano davanti al corpo martoriato di una donna sono già in trappola, costretti in un percorso orchestrato per confonderli e farli cadere in cui ogni mossa è già un errore, ogni tentativo di liberarsi una morsa che non dà pace. Dalla necessità di capire chi sia l'artefice di una tale violenza, perché abbia ucciso e perché abbia ora bisogno dei loro servizi """"d'agenzia"""", partirà un filo che si snoderà lungo un labirinto costellato di impossibili vie d'uscita."" -
L' ipotesi di Copenhagen. Sulle orme di Mosè
Una stradina di campagna deserta, un'auto che taglia l'ennesima curva, la tranquilla escursione di un ciclista tragicamente interrotta. Sembra la più classica delle morti accidentali quella del cardinale St. Pierre, archivista del Vaticano, che avrebbe dovuto incontrare il pontefice nella residenza estiva di Castel Gandolfo per un colloquio segreto. Non tutti, però, la pensano così. Al commissario Dominici non piace la fretta con cui il cardinale Ottolenghi, il potente prefetto della Congregazione della Fede, vorrebbe liquidare il caso. Theo St. Pierre, poi, il fratello della vittima, archeologo di fama, di motivi per dubitare ne ha uno più grande: la cartellina che il fratello ha depositato presso un notaio, tre pergamene le quali, dando dell'esodo biblico una versione diversa da quella tramandata, minerebbero le fondamenta delle tre grandi religioni del Libro. È l'inizio di un'azione incalzante, di una catena di omicidi che da Roma e Parigi si snoda fino a un monastero del Monte Athos e a un obelisco sul Tamigi, da Akhenaten, il faraone che instaurò il culto di un unico dio, a un centro di fisica quantistica. Un viaggio tra misteri antichi e moderni in cui Theo è affiancato da intriganti femmes fatales e osteggiato da chi è spaventato dalla sua ricerca: l'Opus Dei, lo Stato d'Israele, il governo degli Stati Uniti e il Gruppo Bilderberg, l'enigmatica organizzazione che controlla la finanza e la politica mondiale. -
L' ultimo danzatore di montagna
Chuck Kinder conduce il lettore nel suo paese d'origine, il West Virginia, una ""terra di leggendari danzatori di montagna, distillatori di alcol fuorilegge, coltivatori di marijuana, incantatori di serpenti, clan vendicativi, nani misteriosi e uomini-falena"""". Immerso in quel mondo senza tempo, Kinder ripercorre i luoghi della sua infanzia vagabondando sullo sfondo di un paesaggio rurale costellato di personaggi tanto emarginati quanto vitali: sono, i suoi, racconti di ubriacature e di notti di sesso e di figure che hanno fatto la storia della Virginia, primo tra tutti quello dell'indimenticabile Jessico White, l'ultimo danzatore di montagna, un pazzo assurdamente convinto di essere la reincarnazione del grande Elvis."" -
Ignazia
Marettimo, l'ultima delle Egadi, con le sue notti avvolte nel silenzio rotto solo dalle onde che schiaffeggiano la costa. In una comunità che vive della pesca del tonno, nel 1900 nasce Ignazia. Dopo pochi anni il padre s'imbarca per l'America in cerca di fortuna, si risposa e si arricchisce. La bambina intanto cresce e con innata vitalità e misteriosa saggezza anima la vita dell'isola. Osservando le iscrizioni sulle lapidi impara a scrivere, divora i libri della sacrestia, calcola direzione e velocità delle correnti marine. Tiene la corrispondenza con i mariti oltreoceano, istruisce i bambini e con fare quasi magico risolve contrasti familiari. Fin quando dall'America arriva l'eredità del padre e con essa, finalmente, una scuola per i marettimari. E un bel giorno, sull'isola, approda anche un maestro che escogita per i suoi quattro alunni un nuovo gioco: una bottiglia, lanciata in mare con un messaggio per i bambini di un'isola sconosciuta, ritorna sempre indietro con una risposta. È la scoperta di un mondo oltre Marettimo. Come un folletto benevolo Ignazia continua a tessere trame incantate per il suo piccolo regno, finché il destino la riconsegna, secondo un'usanza del luogo, alle acque dell'isola. Scandita dalla vita del mare, dall'eco degli eventi del continente e del Nuovo Mondo - il passaggio della cometa di Halley, la guerra, lo sbarco sulla luna - questa storia intreccia personaggi fiabeschi e reali, ancorati a una terra aspra che evoca la nostalgia propria delle cose lontane, perdute. -
Standing army. DVD. Con libro
Dalla fine della seconda guerra mondiale a oggi, gli Stati Uniti hanno tessuto una gigantesca ragnatela di basi militari che si espande in tutti e cinque i continenti. Ma perché paesi come Germania, Italia e Giappone ospitano ancora migliaia di soldati statunitensi? Perché gli USA continuano a costruire strutture militari in ogni angolo del globo? Che impatto hanno le basi sulle popolazioni locali? E qual è la posizione del presidente Obama su questo scottante argomento? A tali interrogativi risponde Standing Army, un'inchiesta a trecentosessanta gradi che unisce alle parole di esperti internazionali, quali Noam Chomsky, Gore Vidal, Chalmers Johnson ed Edward Luttwak, le scioccanti testimonianze di chi è toccato in prima persona dalla presenza americana nel proprio paese. -
Baciami sul collo. Manuale per uscire con un vampiro
Ti sei forse innamorata di un vampiro? Frequenti il suo stesso gruppo (sanguigno)? Ti attira e spaventa quel suo sguardo glaciale? Credi di non piacergli abbastanza? Anche se la pelle del vampiro è traslucida e quasi trasparente, non è affatto facile capire cosa pensi o provi. A volte sta solo cercando di nascondere i suoi veri sentimenti, così da evitare di doverti poi mordere sul collo e succhiare il sangue. Questo divertentissimo manuale, ricco di esercizi, disegni, immagini illustrazioni che lo rendono ancora più accattivante, è pieno di consigli utili che ti aiuteranno a conquistare il vampiro dei tuoi sogni e a capire, attraverso una serie di test e di quiz, se sia o meno veramente interessato a te. -
New moon. Il backstage del film
Le immagini imperdibili e tutti i retroscena dal set del film più atteso dalle community di fan di tutto il mondo. Un modo per esplorare la lavorazione del film tratto da ""New Moon"""", il romanzo che ha entusiasmato milioni di lettori, attraverso il suo fondamentale compendio fotografico. Questo volume racconta la trasposizione fotografica del mondo mozzafiato di Stephenie Meyer, realizzata dal regista Chris Weitz e dal suo team creativo. Con immagini inedite, interviste e racconti personali, Mark Cotta Vaz conduce il lettore dietro le quinte, a fianco del regista, del produttore e degli scenografi, e svela così dall'interno la creazione del film."" -
Bright star. Vita breve di John Keats
Sulla scia di un rinnovato interesse per la figura di John Keats, ""Bright Star"""" ripercorre l'ultimo periodo della vita del poeta, diviso fra difficoltà economiche e travagliate vicende familiari. Con una costruzione narrativa a salti, frammentata, che imita e riflette la natura complessa dello stesso Keats, è ricostruita la personalità di un uomo che, affascinato dalle potenzialità della parola, si ritrovò, proprio in quello stretto giro di anni, a meditare sulle contraddizioni della vita. In questo ritratto intimo che è prima di tutto resoconto esistenziale, l'incontro con personaggi come Shelley, Wordsworth, Coleridge, passa attraverso lo sguardo di un giovane di origini modeste ma dotato di una sensibilità speciale. La volontà di realizzare un'opera che fosse sintesi perfetta del suo pensiero si intreccia nel libro con episodi anche tragici riguardanti il destino dei fratelli, mostrando quanto momenti di esaltazione e momenti di sconforto si alternassero incessanti nella mente del poeta destinato a così breve esistenza. Anche l'amore per Fanny, in cui culmina il desiderio di una comunione tra anime e una sorta di complicità non solo affettiva, intesa ideale e spesso in bilico tra ossessione e indifferenza, diventa qui ulteriore momento di riflessione."" -
L' imbroglio J.T. Leroy. La vera storia dietro i libri di culto di J.T. Leroy
Nel gennaio del 2006 il ""New York Times"""" rivela che dietro le fattezze del misterioso J.T. Leroy si nasconde il volto di Savannah Knoop. I lettori ne sono sbalorditi: l'ex gigolò gay dei camionisti, consacrato da pubblico e critica come l'enfant prodige della narrativa americana, era impersonato in realtà da una ragazza di San Francisco; a scrivere i libri era invece la cognata, Laura Albert. L'imbroglio J.T. Leroy è la vera storia di Savannah Knoop e della sua bizzarra doppia vita. Ed è la storia dell'abbandono della sua precedente, precaria identità di emarginata, per rivestire invece i panni di una star osannata da artisti e celebrità del calibro di Courtney Love, Madonna, Winona Rider, Calvin Klein, Gus Van Sant. Per la prima volta, Savannah racconta la sua verità. Di come essere stata percepita come un ragazzo le abbia regalato una sicurezza e un'autostima prima impensabili. Del suo lancinante affaire con Asia Argento. Del tentativo di sfuggire al controllo della Albert sul suo personaggio ponendo dei limiti al gioco e, finalmente, realizzando l'impossibilità di portare avanti un'esistenza congelata nel perimetro angusto di una finzione."" -
Caos a Bruges
Sono tornati: il commissario Pieter Van In, un burbero dal cuore tenero e una passione smodata per la birra Duvel; il suo assistente, il perspicace Versavel; e, dulcis in fundo, la bella e sfrontata Hannelore Martens, sostituto procuratore. Un trio formidabile, qui nuovamente all'opera di fronte a una serie di crimini che seminano il panico nella borghese e sonnolenta Bruges e che daranno occasione al ""politicamente scorretto"""" Van In di giocare un brutto tiro agli esponenti più altolocati della città, fino a svelare un passato sul quale si allunga la nera ombra del nazismo. Al termine di una notte glaciale un turista tedesco, ferito a morte, muore tra le braccia di un poliziotto. Quando, tra i suoi effetti personali, Van In scopre una foto della statua La Madonna con il bambino di Michelangelo, da secoli proprietà della città, gli appare evidente che in questo omicidio c'è qualcosa che non torna. Poco dopo, qualcuno tenta di far saltare in aria i monumenti di Bruges. Ma il commissario è impegnato a fare tutt'altro: qualcosa che non piacerebbe affatto a Hannelore, qualcosa che nessuno dovrà mai riferirle..."" -
Basta zercar. Sinistra, traslochi, Partito Democratico
Un affastellarsi di luoghi comuni, ecco come rischia d'essere dipinta l'Italia di oggi. Un'immagine del Bel Paese inventata da noi stessi, salvo restarne schiavi: il genio del lavoro e della creatività, isolate manifestazioni d'eroismo. Le maschere di Sordi e Villaggio. Le icone di Falcone e Borsellino. E poi Ferral e Ducati, Armani e Dolce&Gabbana. I miti della velocità o della bellezza, quasi a marcare l'assenza di normalità. Costretti a scegliere tra santini e canaglie. Orfani dell'abitudine mediana. Seguendo questa direttrice abbiamo perso irrimediabilmente qualcosa. Il senso comune. L'opinione pubblica. Una qualche capacità di autocritica. Ecco perché Gianni Cuperlo esponente del Partito Democratico - fa un passo indietro e ripensa alla storia recente dell'Italia e del centrosinistra, chiedendosi cosa si poteva fare (e cosa può ancora esser fatto) per restituire a entrambi un'idea del paese e alcuni valori condivisi. Una riflessione appassionata, un bilancio sincero su una parabola politica che non è conclusa e che - se capace di rinnovarsi - può avere ancora parecchio da dire. A cominciare da quei problemi nazionali (le distanze tra Nord e Sud, la sicurezza, il senso civico e le regole sociali) che decideranno, nel bene o nel male, dell'avvenire di tutti. -
Il senso delle cose
"Per sfuggire all'ignoto, l'uomo ha inventato delle cosmogonie, delle teologie, delle mitologie, e poi delle teorie, delle concatenazioni di cause ed effetti. E se qualcosa resta irriducibilmente enigmatico, ci si sforza di attribuirgli nonostante tutto un senso, in un modo o nell'altro. Si inventano quindi parole diverse per dissimulare questa impossibilità di spiegare le cose. Si parla di Destino, Dio, Caso: questa è in primo luogo la funzione del religioso, poi quella della scienza, in ogni caso quella del potere"""". Partendo da questa riflessione, Jacques Attali confronta il suo punto di vista con quello di alcuni importanti intellettuali del nostro tempo e si concentra sulle mille sfaccettature del vivere quotidiano: dalla condizione della donna a quella del consumatore in rapporto al mercato, dalle trasformazioni nel campo della famiglia a quelle nel lavoro o nelle arti, dalle nuove sfide del diritto a quelle della politica." -
Costa occidentale
New York, fine anni Trenta. Annie Gianfala è un'adolescente sola e squattrinata, orfana di madre e abbandonata da un padre pittore che si dedica, da anni, unicamente alla propria arte. Ma Annie ha un sogno, una direzione: vuole andare a Ovest, come i pionieri un secolo prima di lei e come lei venuti dal nulla, dalla polvere delle strade, dall'aria salata del mare. In autostop raggiunge così la California, dove viene fagocitata da una Hollywood feroce e splendente come un miraggio nel deserto. Si sposa con un marinaio che poche ore dopo le nozze le comunicherà la sua imminente partenza verso la lontanissima Murmansk: passata in poche ore dal conforto di un amore all'abbandono, Annie si lascerà allora sedurre da chiunque possa, in qualche modo, tornarle utile. Così facendo rinasce e si reinventa, strana creatura a metà tra l'ammaliatrice consumata e la fanciulla da cogliere in fiore: gli uomini la adorano e lei li accoglie, con un distacco che va al di là del disprezzo. Fino a quando non farà ritorno nella Costa orientale, i sogni ormai spenti in ricordi gualciti, da dimenticare. -
Un mattino oltre il tempo
1988. Liang Haoyuan e Xie Zhiqiang sono due diciottenni cinesi che vivono in un'area rurale della Cina. L'uno introverso e sognatore, l'altro deciso e pragmatico, sono uniti da una sincera amicizia e dall'amore per la poesia e la libertà: li attende tuttavia una vita senza sorprese, simile a quella dei loro padri. Quando tuttavia, contro ogni aspettativa, i due ragazzi riescono a essere ammessi in un'importante università, ha inizio per loro una nuova vita: il campus, i nuovi compagni, le appassionanti lezioni di poesia del giovane professor Kan. Giungono intanto le prime notizie dei cortei e dei sit-in a Pechino: partecipare, schierarsi, diviene per entrambi una necessità. Il viaggio verso la capitale diventa così un vero e proprio rito di passaggio; piazza Tian'an men è già piena di studenti e di lavoratori che scandiscono slogan, discutono, stabiliscono nuove alleanze. Ogni cosa appare magnifica e irreale mentre dilaga, ingenuamente, l'illusione di una rivoluzione pacifica. Poi, il massacro. È la fine di un sogno, concepito prima ancora di aver compreso fino in fondo il reale disegno di quanto si sarebbe voluto sovvertire; e l'inizio di una vita di esilio, di assenza da sé e dagli altri, oltre che di un non sopito desiderio di riscossa. ""Un mattino oltre il tempo narra di una profonda, inossidabile amicizia tra due adolescenti troppo presto diventati adulti. Ma è anche la cronaca, vivida e chiara, di una delle pagine più tragiche della storia di una grande nazione."" -
La prigione di neve
Asta ha sette anni. Il fratello Orion, nove. Le loro giornate sono scandite dai ritmi dei programmi TV, delle letture della Bibbia, di un manuale scolastico e del Big Movie Book. Il loro mondo si articola intorno a questi tre ""testi sacri"""", dalla mattina, quando la madre Loretta esce per andare al lavoro, fino a sera, quando torna a casa. Abbandonati all'universo degli oggetti da cui sono circondati, i piccoli sono prigionieri delle fissazioni maniacali della donna, che per loro ha inventato e perfezionato un sistema di protezione dal mondo reale. La scansione perfetta e monotona del tempo all'interno della casa in cui ogni mattina lei li chiude a chiave contribuisce così a edificare una cortina di menzogne: le finestre sono schermate perché fuori c'è la peste, la gente è quasi tutta morta, i corpi accatastati nelle strade sono preda di orribili bestie. Un universo che Loretta ha costruito secondo la grammatica di un incubo infantile, dal quale non ci si può salvare che isolandosi. Ma ecco, una sera, l'impensabile: la madre non fa ritorno. I bambini l'aspettano per due giorni. Sono affamati. Si spingono così fino alla stanza di lei e scoprono un passaggio che li conduce fuori. E il grande salto verso il mondo esterno, le sue strade sgombre di cadaveri, la sua illimitata libertà. Un mondo diverso da quello dei libri e del cinema, nelle dimensioni delle cose, negli odori, nel significato dei segni. Forse peggiore di quello che si sono lasciati alle spalle. O forse no."" -
Dita mignole
Romania anni Novanta. Il Muro è caduto da poco e il regime di Ceausescu si è completamente dissolto. In una tranquilla cittadina di montagna, all'interno di un sito archeologico viene scoperta una fossa comune. A chi appartengono le ossa che affiorano dal terreno? Alle vittime di una pestilenza risalente a secoli prima o piuttosto di un'esecuzione di massa perpetrata durante gli anni bui del totalitarismo? E perché le falangi delle loro dita mignole sono sparite? Poliziotti, giornalisti, ex detenuti politici, comuni cittadini si riuniscono intorno al grande sacrario sfidandosi a colpi di ipotesi bizzarre, finché dall'Argentina una squadra di antropologi criminali, specialisti in ""los desaparecidos"""", è chiamata a esprimere il verdetto finale. Sullo sfondo di queste indagini, dove una vicenda tragica finisce per assumere i toni della farsa, una ridda di personaggi strampalati è protagonista di storie che oscillano tra il fiabesco e il surreale. C'è Petrus, un giovane archeologo afflitto dall'ulcera; Eugenia Embury, l'eccentrica vedova di un petroliere inglese, che vive circondata dai gatti e legge il futuro nelle carte; sua nipote Josephina con la quale Petrus intreccia di nascosto una storia d'amore; Onufrie, un monaco eremita e umile servo della Madonna, che nasconde sotto il cappello un imbarazzante segreto; il fotografo Saga e il suo stravagante dromedario Aladin; e poi l'ex detenuto politico Titu Maeriu, il procuratore militare Spiru..."" -
Scendo. Buon proseguimento
"Anche il linguaggio, soprattutto quand'è quello di una madre che scrive alla figlia, sa fare carezze e diventare affettuoso, talora così tenero da condurre alla commozione"""". Così, nel suo testo d'apertura, Vito Mancuso introduce questo libro insolito, intimo, curioso, una sorta di romanzo epistolare, testamento spirituale di una donna che, pur vicina alla fine, fa dell'ironia la sua forza e la sua ancora di salvezza. Attraverso la cronaca di eventi piccoli e talvolta piccolissimi, l'insieme di questi microtesti racconta per frammenti gli ultimi tre anni della vita dell'autrice: il parallelo progredire di una sindrome che priva a poco a poco della parola (restituendola però sulla pagina in forma potenziata) e la genesi, l'elaborazione, la stesura dell' """"Ultima estate"""". Nelle mail, difficoltà, infermità, dolori, procedono di pari passo con l'affermazione di sé e il successo pubblico, vissuti dallo spazio ristretto di una stanza dove la malattia e la conseguente decisione di negarsi al mondo hanno confinato la scrittrice. Avanza intanto il blocco fisico e l'incapacità di comunicare se non per iscritto. Nella strenua difesa della propria integrità di fronte al decadimento patologico, lo stile diventa un valore irrinunciabile, mantenuto intatto dalla prima all'ultima mail. Precisazioni al limite del maniacale, citazioni colte, modi di dire familiari e alcune poesie si alternano con naturalezza e a emergere prepotente è un black humour che stupisce e insieme diverte." -
Canzoni per la scomparsa
"Era l'estate della sua Chevrolet Chevette, di J.P. e dei capelli lasciati crescere"""". Era l'estate in cui, senza alcun preavviso, la diciottenne Kim Larsen scomparve da Kingsville, Ohio. Era insieme alla sorella, con la quale festeggiava l'arrivo della bella stagione con un bagno al fiume prima di cambiarsi e andare al lavoro. Poi, il nulla. Dietro di sé, una ridda di ipotesi e poco più. Uno spazio vuoto nel quale coloro che le erano più vicini, che più le volevano bene, ripercorrono quell'ultimo giorno con un'angosciosa sensazione di vertigine: per la sorella, i genitori, gli amici, Kim è un fantasma, e loro lo specchio della sua assenza. In una corsa senza meta, Stewart O'Nan segue le mosse dei propri personaggi attraverso i luoghi e i non-luoghi della provincia americana, in un affresco corale di voci e di contesti."