Sfoglia il Catalogo ibs014
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 9521-9540 di 10000 Articoli:
-
Gilgames. Il re, l'uomo, lo scriba. Ediz. ampliata
Questo libro vuole accompagnare il lettore nel Poema di Gilgames passo dopo passo, seguendo lo sviluppo degli avvenimenti e svelandone i retroscena di carattere rituale, magico, religioso e storico, scavando in una realtà distante da noi per consuetudini morali ed etiche e tuttavia vicinissima per gli altissimi valori psicologici ed estetici che rappresenta. Vuole mostrare a chi intende avvicinarsi oggi al testo del Gilgames qual è il retroterra culturale che ha generato un poema di tale profondità e lo straordinario fascino della realtà cui il testo continuamente allude. Allo stesso tempo mostrerà le vie che portarono alla scoperta in Occidente di questa perla letteraria del mondo sumero-babilonese e le discussioni accanite che ne seguirono. Ancora oggi, a distanza di migliaia di anni da quella creazione, noi ci scopriamo coinvolti dalle avventure dell'antico sovrano di Uruk, entusiasmati dal suo eroismo, commossi dalla sua disperazione, affranti dai suoi fallimenti. E non riusciamo proprio a percepire come estraneo questo giovane e misterioso re, capace di esaltazione e di lacrime, di uccidere e di amare, di sognare e di pregare. Un re, un dio, che è il prototipo dell'uomo che fugge da se stesso, il paradigma della vanità degli sforzi degli uomini contro il destino e la morte, e molto altro ancora... -
Anoressia. Le patologie del comportamento alimentare
Cosa spinge una ragazza a smettere di mangiare nella ricerca estrema di una magrezza che non la soddisfa mai? Cosa ne spinge un'altra ad abbuffarsi per poi vomitare tutto? Perché si mangia così tanto, fino a raggiungere livelli di obesità dannosi per la salute? L'anoressia e la bulimia sono tra le principali cause di morte per malattia mentale. L'obesità è un problema di proporzioni epidemiche e in continuo aumento. Particolarmente preoccupante è poi l'obesità dei bambini. Con un linguaggio semplice e diretto il testo illustra cosa accade nella mente di chi ha un comportamento alimentare alterato. Queste malattie gravemente invalidanti, a volte letali, sono curabili con la psicoterapia, affrontando le cause profonde che le hanno determinate. Oltre alle moderne modalità di diffusione mediatica, vengono esplorati mondi 'affini' come quelli della moda, della danza, delle palestre, specificando anche quanto delle diete alternative, di cui tanto si parla, sia da accettare o rifiutare. -
Dismorfofobia. Quando vedersi brutti è patologia
Cosa si nasconde dietro la convinzione, ostinata e incomprensibile per gli altri, di essere brutti? Quando una preoccupazione per il proprio aspetto fisico smette di essere normale e diviene malattia? E come affrontare l'orrore che queste persone provano verso se stesse tanto da rovinarsi la vita fino all'isolamento e a farsi del male? La dismorfofobia sta assumendo una dimensione sociale sempre più evidente, come dimostrato dalla larga diffusione di interventi di chirurgia estetica non più solo tra attrici, modelle e personaggi pubblici, ma anche tra persone comuni di tutte le età. Trattamenti che si rivelano spesso frustranti e fallimentari perché si cerca di correggere un presunto difetto fisico invece che intervenire a livello psicologico. Questo libro, grazie a un metodo scientifico ma con un linguaggio accessibile a tutti, spiega perché la bruttezza fisica in realtà non esiste e come con la psicoterapia sia possibile ritrovare la propria bellezza unica e originaria. -
Coricarsi e morire
Uno spaccato della Turchia tra la fine degli anni Trenta e gli anni Sessanta, che non si ferma in superficie, ma va a fondo del processo di modernizzazione, portandone a galla i traumi e le contraddizioni.rnrnChiusa in una stanza al sedicesimo piano di un albergo di Ankara, una donna, Aysel, decide di abbandonarsi alla morte. Un abbandono volontario, consapevole, che la conduce a ripercorrere la propria vita. Educata secondo gli ideali di civiltà e progresso sui quali le élites repubblicane avevano eretto la neonata nazione turca, Aysel dovrà combattere strenuamente contro i pregiudizi della generazione di padri, che mal comprende la modernità imposta dall'alto, per adeguare se stessa al modello di 'donna emancipata' promosso da Kemal Atatürk. Seppur a fatica, riuscirà a svincolarsi dal ruolo di moglie e madre imposto dalla morale tradizionale e a realizzare le proprie ambizioni personali. Ma quando Engin, uno dei suoi studenti, irromperà nella sua vita, l'apparente idillio in cui vive sarà irrimediabilmente rotto. L'emancipazione femminile promossa dalla nuova Turchia, l'inclusione della donna nello spazio pubblico sono state raggiunte ma a un caro prezzo: la negazione del suo corpo e la soppressione di qualsiasi altra aspirazione che non rientri nel perimetro tracciato dai riformatori kemalisti. In questo romanzo Adalet Agaoglu costruisce un percorso insieme personale e corale, sofferto e commovente, ma pervaso da tagliente ironia. Autobiografia, romanzo epistolare e autoanalisi si fondono in uno stile nervoso e multiforme che si dilata e si comprime come la nozione del tempo. -
Attacchi di panico. Il corpo che grida
Profondo senso di insicurezza e vergogna; angoscia e timori per la propria salute; sensazione di essere continuamente in balìa di un nemico che può colpire in ogni momento e ovunque: così vive chi soffre di attacchi di panico. È vero che sono una malattia con una base organica ereditabile? È vero che la cura consiste fondamentalmente nell'imparare a gestire e controllare il sopraggiungere degli episodi? Dobbiamo, quindi, rassegnarci a convivere con tale problema e con l'uso continuativo dei farmaci, oppure esiste una terapia per la guarigione? E qual è quella veramente efficace? Gli autori intendono rispondere a tutte queste domande, inserendosi nel già ricco dibattito sull'argomento, con la proposta di una diversa, originale lettura del problema che nella loro prassi professionale si è mostrata efficace. Il testo è arricchito dai racconti di numerosi casi clinici che evidenziano la dinamica psichica all'origine dell'attacco di panico. -
Gramsci per la scuola. Conoscere è vivere
La scuola, l'acquisizione della conoscenza, l'importanza della cultura: questi sono per Gramsci i temi che costituiscono l'essenza stessa della politica. Ne ha scritto moltissimo, ma questo inestimabile patrimonio di idee è andato disperso: strumentalizzato e spesso cancellato. Così come è stata cancellata la sua critica radicale all'ideologia religiosa, responsabile di aver condizionato la formazione degli italiani. D volume si pone l'obiettivo di recuperare l'organicità originaria del pensiero gramsciano, mostrandone la sua straordinaria attualità. Gramsci dice ai politici che hanno bisogno di cultura, agli intellettuali che devono essere politici, a tutti, come lui fa per l'intero arco della sua vita, che devono studiare e cercare, sempre. Contro la confusione, l'estemporaneità e l'indefinitezza delle ultime proposte per la scuola, scoprire e leggere Gramsci significa incontrare un pensiero non scisso tra teoria e prassi, potentemente coerente e contraddistinto da un interesse profondo per l'essere umano. Recuperare e restituire le idee di Gramsci sulla conoscenza che è vita, sulla storia degli esseri umani che è sempre progresso, sul sapere che non è mai facile, significa opporsi alla rassegnazione e all'idea della impossibilità di un cambiamento. -
La scienza e l'Europa. Il primo Novecento
Prima l'ascesa, luminosa. Poi la rapidissima caduta, disastrosa. Tutto nei primi anni del Novecento. Il lungo rapporto tra la scienza e l'Europa tocca il suo apice all'inizio del XX secolo, quando nel continente si verifica una seconda, grande rivoluzione scientifica che riguarda i fondamenti della matematica, lo sviluppo della fisica relativistica e quantistica, la sintesi neodarwiniana in biologia. La visione che l'uomo ha dell'universo che lo circonda viene modificata radicalmente, come mai forse era avvenuto in passato. Eppure questa rivoluzione viene prodotta mentre l'Europa entra in crisi, dilaniata dalla lunga guerra civile che la sconvolge per trent'anni: dal 1914, anno di inizio della prima guerra mondiale, al maggio 1945, quando termina la seconda guerra mondiale. Alla fine di questa catastrofe l'Europa ha perduto la sua leadership militare, economica e culturale nel mondo. Anche l'asse scientifico del pianeta si è spostato altrove, dopo che per tre secoli e più il piccolo continente ha mantenuto il monopolio mondiale della ricerca. Perché la crisi? In questo quarto volume della fortunata serie ""La scienza e l'Europa"""", Pietro Greco ci fornisce in maniera chiara e quanto mai appassionante la risposta: l'Europa - e in particolare la Germania -non ha saputo governare la modernità, fondata sulla conoscenza scientifica, che essa stessa ha prodotto. Ha rotto il suo secolare rapporto privilegiato con la scienza."" -
Depressione. Quando non è solo tristezza
«Ho sognato che camminavo a fatica, molto lentamente, perché avevo sulle spalle uno zaino pieno di pietre». Cos'è la depressione e da dove nasce? Tristezza e depressione sono la stessa cosa? La depressione è una condizione 'naturale' presente in tutti gli esseri umani o è una patologia? In tal caso, esiste una cura? Questi e molti altri sono gli interrogativi cui il testo intende rispondere attraverso una nuova chiave di lettura e interpretazione. Le autrici, escludendo l'origine biologica e rifiutando ogni idea di ereditarietà, propongono uno studio sulla depressione come malattia della mente non cosciente in cui l'immagine interna è andata incontro a una lesione più o meno grave. La trattazione scientifica chiara, esauriente e alla portata di tutti è arricchita dal racconto di casi clinici e da un capitolo finale in cui emerge come da sempre artisti, scrittori e, in epoca moderna, il cinema abbiano affrontato il tema della depressione, offrendo così al lettore una panoramica completa su una malattia che ormai non è più incurabile. -
Giallo Van Gogh
Auvers, luglio 1890. Vincent Van Gogh rientra dal campo dove si è recato a dipingere, barcollando, ferito a morte. Suicidio? Incidente? Eccesso di follia? Nessun testimone ha mai levato il velo sulle circostanze esatte del colpo di pistola che l'ha ucciso. Recentemente, alcuni storici americani hanno sostenuto la tesi dell'omicidio, punto di partenza di questo romanzo. La storia ripercorre gli ultimi due anni di vita dell'artista, tanto tormentati quanto prolifici - trascorsi nella Casa Gialla ad Arles in compagnia di Gauguin, all'istituto per alienati di Saint-Rémy e infine a Auvers-sur-Oise -, e risponde alle domande sulla sua tragica fine. Chi è responsabile della sua morte? Perché è stato ucciso? Mostrando Vincent Van Gogh alle prese con il suo tempo, disperato di sentirsi così diverso dalle persone che lo circondano e dai suoi compagni pittori, schernito da tutti, solo e totalmente preso dal suo impulso creativo, questo libro vuole rendere giustizia a un uomo e un artista eccezionale, che la sua epoca ha condannato a morte. -
La scienza e l'Europa. Dal secondo dopoguerra a oggi
L'Europa emerge distrutta dalla seconda guerra mondiale. Il suo ruolo nel mondo ha subìto un drastico ridimensionamento, ha perso il monopolio pressoché assoluto che aveva detenuto per secoli nella produzione di nuova conoscenza scientifica e di innovazione tecnologica, perché non ha saputo gestire quella modernità che aveva contribuito a creare. Ma dopo il conflitto, malgrado la 'cortina di ferro' che la divide, l'Europa riparte con rinnovata vitalità, seguendo un percorso di unificazione di cui la scienza è, ancora una volta, il collante culturale. Non a caso la prima istituzione comune che gli europei creano è il Cern, il grande laboratorio di fisica delle particelle di Ginevra. Per tutto il secondo Novecento lo sviluppo economico nella parte occidentale del continente si accompagna a una notevole espansione dei diritti civili e a una rinnovata eccellenza scientifica. La nuova globalizzazione trova, tuttavia, impreparata l'Europa. L'Unione Europea, in particolare, non riesce a tenere il passo del Nord America e dell'Asia orientale nella ricerca e nell'innovazione. Il welfare, che aveva caratterizzato il periodo precedente, di conseguenza ristagna. L'Unione si sente una 'fortezza assediata' ed eleva barriere. Nascono nuovi movimenti nazionalistici che mettono in discussione i capisaldi della democrazia. Le analogie con la prima parte del XX secolo sono molte. Riuscirà l'Europa a evitare gli errori del passato? Prefazione di Giulio Giorello. -
Amore e psiche. Ediz. illustrata
"La storia che sto per narrare si svolse in un tempo lontano: a quel tempo popolavano i boschi splendide fate e giovani dèi, i palazzi rilucevano di diaspro e d'oro e fatti meravigliosi potevano avvenire in un lampo. Non sappiamo dove, né chi fu, a raccontarla per la prima volta; l'abbiamo sentita da cento e cento narratori ovunque nel vasto mondo: in Cina, in India, in Persia e in Turchia. In fondo all'Africa, all'incrocio dei due mari, la raccontano gli zulu, più su, tra le coste e il deserto, i bèrberi. Grecia, Italia, Francia e Spagna, le terre intorno alla foresta nera, quelle sulle rive del Baltico, quelle bagnate dal Mare del Nord... e tanti altri paesi ancora ha percorso la nostra storia. Una volta inventata, da qualche parte in un tempo remoto al lume delle prime lucerne, o chissà, tante volte in luoghi diversi e distanti tra loro, fu trasportata dal suono delle voci di viandanti, marinai, mercanti, contadini e saltimbanchi ovunque nel vasto mondo."""" (Dal Prologo)" -
Dipendenza da sostanze. Un mondo senza sogni
L'utilizzo di sostanze ha sempre accompagnato la storia dell'uomo: non predilige fasce di età né epoca storica o cultura. Gli autori, con uno stile semplice e discorsivo, propongono una lettura del fenomeno passando in rassegna le cosiddette 'nuove sostanze' a fianco di quelle storicamente conosciute ed evidenziando quei fattori psichici, trattati in chiave psicodinamica, che ne portano all'uso: se ogni droga è funzionale allo specifico 'problema' di chi la utilizza, drogarsi in verità nasconde la rinuncia disperata a trovare una risposta valida in se stessi e nei rapporti con l'altro. Il testo è arricchito da casi clinici, da percorsi tratti dalla storia della musica e della letteratura, dal racconto di libri e film, che aiuteranno a comprendere come ci si ammala, ma anche come si possa uscire 'dal tunnel, attraverso un percorso di cura e di conoscenza profonda di sé, l'unico vero 'sballo'. -
Un giorno ti ho parlato d'amore
Una musica in testa, un indirizzo in tasca e i piedi per andare. Calo è un ragazzo di ventidue anni alla ricerca della sua strada, del suo posto nel mondo. Come un rotolacampo ha bisogno di staccarsi dalle radici per nascere e non morire. Intraprende così una sfida con se stesso, con il suo corpo: zaino in spalla, inizia un viaggio verso l'Inghilterra e Land's End. Ripiegato nella tasca del giubbotto, custodisce un biglietto, con un nome e un indirizzo, che sua madre gli ha dato prima della partenza. Anche se lui non lo sa ancora, in quel biglietto è scritta la sua mèta. Nel suo viaggio Calo decide di portare con sé pochi oggetti, tra cui un libro del «più grande autore vivente», Cormac McCarthy, e un taccuino, sul quale annota i suoi pensieri, i versi di una canzone e una lista degli esseri umani incontrati, tanto improbabili quanto veri: una donna a bordo del suo tir, un tunisino che gli apre la sua casa, un'anziana custode di cimiteri, una ragazza che studia il linguaggio delle piante e un vecchio navigatore. E Sara, un'apparizione fugace come un miraggio ma forte come solo il desiderio può essere. Da loro, Calo imparerà come la gentilezza possa spuntare le armi all'aggressività e all'egoismo, e come per trovare casa nel mondo bisogna essere ospiti educati e curiosi. -
Il re dei rovi
A Buenos Aires un famoso Autore di fumetti è stato assassinato. Al suo funerale partecipano i parenti, i fan, la stampa e l'OFAC, l'infame polizia segreta. Ma c'è anche qualcun altro. Quattro uomini vestiti in modo inusuale: Tariq il Moro, un cavaliere medievale, Saigon Blake, un pirata delle guerre dell'oppio, Metnal, un vampiro di origine maya che dà la caccia alle creature scappate dall'inferno, e Flint Moran, un cacciatore delle praterie, ma del futuro. Nessuno presta attenzione a loro tranne Milo, il becchino. Da dove provengono questi quattro uomini? È possibile che siano i personaggi dei fumetti dell'Autore? E sono così improbabili come sembra? Milo, insieme al suo amico Bava, cercherà di scoprire il mistero che lega questa incredibile apparizione alla morte dell'autore, dietro cui sembra esserci la terribile OFAC. Figueras attraversa linguaggi e generi narrativi diversi, dal romanzo d'avventura al fantasy, intrecciando memorie salgariane e temi epici propri del fumetto, per rappresentare una realtà sorprendente e sfaccettata. Un omaggio a Héctor Oesterheld, celebre fumettista argentino, autore de ""L'Eternauta"""" - capolavoro che ha segnato un'epoca e più di una generazione anche in Italia -, desaparecido durante la dittatura, così come le sue figlie, tutte uccise dai militari, la cui immagine rivive nelle quattro ragazze rapite alle quali i protagonisti cercheranno di salvare la vita. Una storia di amicizia e di lealtà, che lascia il lettore con la certezza che un altro mondo, anzi, altri mondi sono possibili."" -
Tecnocrazia e democrazia. L'egemonia al tempo della società digitale
Nata dal progressismo di sinistra e dall'intento di costruire una 'democrazia sostanziale', la tecnocrazia è uno dei grandi progetti politici e sociali del nostro tempo e uno dei meccanismi fondamentali sul quale si basa il funzionamento del mondo globale. Definita spesso come 'governo degli esperti' o 'governo dei tecnici', da fatto politico la tecnocrazia diventa oggi, sempre più, fatto sociale. Un 'governo della tecnica' che, fuoriuscito dai ristretti confini dello Stato, invade le nostre vite attraverso le tecnologie digitali, l'intelligenza artificiale e l'onnipresenza degli algoritmi. Nessun regime politico e sociale della modernità ha mai potuto fare a meno di questa grande forza, nonostante la sfiducia crescente dell'opinione pubblica nelle capacità degli esperti di contribuire a risolvere i problemi e delle scienze sociali (prima fra tutte l'economia) di offrire soluzioni orientate verso l'interesse generale.È davvero pensabile una società democratica che faccia a meno del contributo degli esperti? Il progressismo, che ha inventato la tecnocrazia, può riprendere slancio ripensando il rapporto tra competenza, sovranità popolare e società? È a partire da queste e da altre domande sviluppate nel libro che è forse possibile ridare slancio alle nostre democrazie ferite. -
Abuso di alcol. Quando bere affoga il sentire
«L'allarme. Teenager, troppo alcol, già ubriachi a 11 anni», «Sette ragazzi in overdose da alcol. 'La moda è sballare senza droghe'», «Teenager stregati dall'alcol»: sempre più spesso leggiamo titoli di questo genere, e sempre più numerosi sono i casi di giovani e giovanissimi che finiscono in pronto soccorso a rischio di coma etilico. Gli adulti appaiono in difficoltà nel gestire e comprendere situazioni che sembrano complesse e i ragazzi rischiano di essere considerati sempre e tutti irresponsabili e pericolosi. L'uso e l'abuso di alcol, dalle epoche più antiche, hanno accompagnato la vita degli esseri umani, tanto che stabilire il limite tra uso tradizionale e uso patologico è continuamente oggetto di studio in ambito medico, psichiatrico, sociologico e politico. Ma è proprio vero che l'abuso alcolico è un problema legato alla giovane età? L'alcolismo e il binge drinking sono un vizio, una moda, un sintomo o una malattia? A queste e ad altre domande, il testo risponde utilizzando un linguaggio semplice che facilita la visione da più prospettive di un tema dibattuto, fornendo preziose indicazioni per la prevenzione e la cura dell'abuso e della dipendenza da alcol. -
Left 2016- 2017
Dalle memorie dell'infanzia, all'adolescenza e la Resistenza, agli inizi da giovane psichiatra nell'Italia degli anni Sessanta, e poi in Svizzera nella clinica di Binswanger, fino alla scoperta della pulsione e della fantasia di sparizione, ai libri della teoria della nascita e all'Analisi collettiva, con l'afflusso spontaneo di migliaia di persone che chiedevano l'interpretazione dei sogni. C'è l'intera vicenda umana e professionale di Massimo Fagioli racchiusa tra le righe di Left 2016/2017, l'ultimo volume della collana dedicata ai suoi scritti per la rubrica ""Trasformazione"""" sul settimanale Left, in uscita a oltre due anni di distanza dalla scomparsa avvenuta il 13 febbraio 2017. Nel 2016 per i quaranta anni dell'Analisi collettiva l'Aula magna dell'Università di Roma La Sapienza ospitò un convegno internazionale nel quale psichiatri, fisici e storici si confrontarono lungamente su questa speciale esperienza che ha coinvolto moltitudini di persone, di tutte le età, provenienza ed estrazione sociale, condotta da Fagioli per oltre 40 anni in un ampio studio privato a Roma. Ed è su questa realtà di ricerca """"unica e irripetibile"""" che si concentrano gli articoli raccolti in Left 2016/2017: scritti rigorosamente a mano, con la penna stilografica, come amava fare Fagioli, prima di essere stampati, esprimono l'identità e la fantasia di un genio, medico psichiatra e artista, che ha segnato con il suo percorso un tratto fondamentale della storia del pensiero del nostro tempo."" -
Dimmi tutto ciò che senti. Le più belle lettere d'amore a Giulia
Questa raccolta di lettere di Antonio Gramsci a Giulia Schucht mette in primo piano il rapporto d'amore che è stato al centro della vita dell'autore dei Quaderni del carcere. Le lettere selezionate risalgono soprattutto ai primi tempi dell'innamoramento e del rapporto. Già da queste prime lettere si intuisce la particolare natura di una relazione in cui Gramsci si immerge con passione, senza remora alcuna. Se poi, come sostiene Gramsci, la capacità di amare è essenziale per chi si dedica alla politica e vuole cambiare le condizioni di vita dei più svantaggiati, il lettore può trovare in queste pagine la sorgente di alcune idee cardine del pensiero gramsciano e seguire le linee di un disegno politico che non ha avuto seguito. Un pensiero che è attualissimo e che possiamo riscoprire attraverso i suoi scritti. Quelli teorici, dei Quaderni, e questi intimi, personali, delle lettere a Giulia. Facendo emergere l'uomo Gramsci, con i suoi slanci, le sue debolezze, le sue tristezze e i suoi entusiasmi si corre il rischio che l'immagine più diffusa dell'intellettuale e del politico sardo perda qualche fronda d'alloro. Ma è troppo importante offrire al lettore un documento in cui si possa toccare con mano il legame vitale tra sentire e comprendere. È quello stesso sentire con cui Gramsci si rivolgeva a Giulia, pur lontana e chiusa nel suo silenzio sofferente. Per lui è sempre stata una «donna viva», non idealizzata, e questo rapporto d'amore, ci piace pensare, forse gli ha dato la forza, stando in carcere, di resistere, elaborando pensieri originali. -
Lynn Margulis. La scoperta dell'evoluzione come cooperazione
Quando nel 1967 la giovane biologa Lynn Margulis riuscì a pubblicare il suo primo importante articolo sull'origine delle cellule mitotiche venne sommersa da una marea di critiche, anche molto velenose. Non solo non si scoraggiò, ma continuò imperterrita a studiare il vasto e ignorato mondo dei microrganismi, convinta che in essi risiedesse la chiave dell'evoluzione del nostro pianeta e di tutte le forme di vita che lo abitano. Sostenne con caparbietà che la cooperazione, piuttosto che la competizione, costituisse il motore della selezione naturale e tolse alle mutazioni casuali il ruolo chiave nella speciazione. Gradualmente riuscì a dimostrare che tutte le cellule possono funzionare e dare origine a nuove specie grazie alla simbiosi con antichissimi batteri. Oggi, che la sua teoria rivoluzionaria è universalmente accettata e che, grazie alla microscopia elettronica e al sequenziamento del DNA, ha fatto fare un balzo in avanti alle teorie evolutive di Darwin, è più che mai opportuno che anche il nostro paese conosca da vicino Lynn Margulis, una scienziata ribelle. -
Obesità e sovrappeso. Un corpo per nascondersi
L'obesità è ormai un fenomeno epidemico a livello globale e i dati più preoccupanti riguardano proprio le nuove generazioni. In questo testo sono esposte le principali ipotesi formulate per 'spiegare' perché una persona arrivi a fare delle abbuffate o a piluccare tutto il giorno fino a ingrassare a dismisura. È una ribellione alla società che predilige l'apparire anziché l'essere e che equipara la bellezza alla magrezza? L'obeso è una persona poco funzionante, pigra e indolente, come un forte stigma sociale spesso propone? Oppure la causa va cercata nella genetica? Le autrici del volume arrivano alla constatazione che il comportamento alimentare che porta a un sovrappeso è solo la punta dell'iceberg di qualcosa da indagare nel pensiero non cosciente: un'alterazione dell'identità della persona, avvenuta precocemente, di cui spesso l'eccesso ponderale è l'unico sintomo. Un corpo in cui nascondersi, che si è ingigantito non solo per sentirsi meno malati, ma per sentire meno.