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26 racconti
6 racconti. Non si anticipa nulla in un titolo come questo. Nessuna concessione al lettore, se non sollecitarne la curiosità a scoprire, a mano a mano che la lettura procede, il mondo raccontato attraverso la sensibilità di una poetessa che per la prima volta ha ceduto alla prosa. Bozzetti di vita contemporanea, con un'attenzione particolare alle realtà meno appariscenti e usuali, frammenti narrativi che hanno l'andamento di una favola, storie che sembrano affacciarsi su di una dimensione sconosciuta. Come se un mondo invisibile vi si palesasse in filigrana e si scoprisse solo attraverso una lettura iniziatica. Fascino, dunque. Ignoto. A volte un pizzico di suspence. Un mondo in bilico tra realtà e ombre, tra conscio e inconscio, in una cucina narrativa maliziosamente provocatoria. Tale quale l'autrice. -
Il giardino delle storie intrecciate
Questo è un libro di racconti nato dall'abitudine a sbirciare gli altri, a far finta di niente e tendere l'orecchio, a fissare la gente sui pullman, a osservare le cose più piccole, a immaginare antiche bellezze o future vecchiaie. A immaginare insomma le vite degli altri. La città regala storie belle e fatte su un piatto d'argento. E se la realtà è carente, seguendo gli indizi, basta la fantasia. Sono nati così questi undici racconti, legati da fili sottili e intrecciati. Ruotano intorno ai giardini La Marmora, un posto qualsiasi nel centro di Torino, dove l'autrice incontra davvero, o magari inventa, i suoi personaggi. -
Come i bambini. Infanzia, pubertà e adolescenza. La pedagogia relazionale in pratica per genitori ed adulti in genere
Un manuale pedagogico nuovo, pragmatico e alla portata di tutti che affronta il tema della crescita suddiviso nelle sue fasi essenziali: Coppia e gravidanza; Prima infanzia (0-3 anni); Infanzia (3-10 anni); Pubertà (10-14); Adolescenza. Di facile comprensione e mirato ad offrire suggerimenti pratici... -
Nel campo petroso delle domande
Il libro si compone di due parti distinte: la prima è costituita da una sorta di diario che scandisce il tempo di vita e si interroga sul senso degli avvenimenti, in un continuo flusso di coscienza, un modernissimo monologo interiore in cui si rivela l'anima inquieta e visionaria del suo autore. Il testo proviene dall'archivio personale di Siro de Padova ed è da lui affidato alla Casa Editrice Helicon. La seconda parte è dedicata a Cesare Zavattina, conterraneo di Siro de Padova, di cui l'autore traccia un originale ritratto umano e letterario, in virtù di una rara e fortunata frequentazione. -
E guardo il mondo da un oblò
"Da dove veniamo e chi siamo ma, soprattutto, dove andiamo? Abbiamo una reale possibilità di intervento sul percorso in essere o siamo soltanto gli spettatori ignari di un cinema multisala che qualcuno ha allestito a nostro uso e consumo? Siamo il ramo in balìa del fiume o siamo il fiume che lo trasporta? Undici storie a tratti inquietanti - pur con quella ironia di fondo che è una caratteristica dell'autrice - dove le canzoni, fin dal titolo, ritornano con una fantasia che è un pensiero ricorrente fatto di accenni lievi di musiche e note, per affrontare i grandi interrogativi dell'esistenza con un sorriso.""""" -
Poveri pensieri e grande amore
In quest'ultimo lavoro Maria Vincenza Cairo dimostra le sue multiple capacità di scrittura esplicitando sempre il suo grande sentimento che non può stare chiuso solo nel suo cuore ma che gli altri, soprattutto i suoi cari, devono conoscere e ricordare per sempre. Amore verso la famiglia, i figli, i genitori e i parenti tutti e ha una squisita delicatezza anche per gli animali e per le cose inanimate come si avverte nelle novelle. In esse rivela una sorprendente fantasia ed è commovente per l'intento buono che le anima e le conduce sempre ad un finale dolce e appassionato dove trionfa sempre l'amore. -
Alla scoperta del Colosseo. Tra mito e realtà
Alla scoperta del Colosseo: un affascinante viaggio nel mondo del più grande anfiteatro della storia romana con le sue curiosità, le sue storie, i suoi protagonisti, gli animali impiegati, i gladiatori... L'autore vi farà scoprire i trucchi usati dai Romani per costruire questo gigante della storia, in cosa consistevano realmente gli spettacoli offerti, quali animali si impiegavano, che fine facevano le loro carcasse una volta uccisi, chi erano gli spettatori, come si eseguivano le condanne a morte e cosa succedeva nei sotterranei... senza tralasciare ovviamente i grandi e indiscussi protagonisti dei giochi: i gladiatori. Chi erano e da dove venivano? Perché dovevano combattere? Perché era tradizione tenere l'elmo in testa prima di essere uccisi? Dove finiva il loro sangue una volta morti? Si darà anche uno sguardo agli errori del film ""Il gladiatore"""" a partire dal famoso gesto del pollice in giù..."" -
Il trenino che sogna il mare. Pegaso in cerca di amici
In un paesino di montagna vive Pegaso, un trenino che sogna di vedere il mare. La sua vitalità, insieme alla sua voglia di sognare, lo trasporta sempre in un mondo parallelo ma, puntualmente, si trova sempre lì, in quella stazioncina di montagna... -
Condannati da un sorriso
La grande storia in cui è ambientata la narrazione la conosciamo: sono gli anni della barbarie nazista, delle persecuzioni, dei campi di sterminio, della Shoah, gli anni oscuri di quel secolo breve che ci sia moda poco lasciati alle spalle, funestato - così appare - dalla follia umana, che tuttavia non sembra scomparsa con il volgere del secolo e del millennio. La storia dunque la conosciamo, eppure il nuovo romanzo di Marzi riesce a presentarla in una luce nuova e con una prospettiva insolita. (...) -
Dante sulle rive della Moscova. Viaggio tra gli «ambasciatori della cultura italiana» e altri itinerari tra Moscova e Vistola
Questo libro può essere considerato un'altra tappa del viaggio che l'autore ha intrapreso nei territori dell'ex impero sovietico, che lo ha portato prima in Armenia e Nagorno-Karabakh, poi sul confine russo-polacco, tra Danzica e Kaliningrad. Tuttavia in questo caso cambia, almeno in parte, la prospettiva. Il più importante dei tre racconti di viaggio, qua raccolti, è dedicato alla piccola ma attivissima comunità dei rappresentanti delle istituzioni culturali e scolastiche italiane a Mosca, ""fotografati"""" in una stagione particolarmente propizia per la loro attività, l'autunno del 2015, in concomitanza quindi con le commemorazioni, tenutesi nella capitale russa proprio in quelle settimane, per i 750 anni dalla nascita di Dante."" -
Pensieri, pensieracci, pensierini
"Conosco Roberto Nastagi (Nast.Ro), da molti anni. La nostra conoscenza fu occasionale; come quelle che si fanno in paese, mentre si prende un caffè. Di lui mi rimase impressa l'arguzia del linguaggio, la prontezza di allacciarsi all'argomento, cogliendo, di esso, un aspetto inconsueto e brillante; ho detto """"brillante"""" non per essere ridondante di aggettivi; le parole sono come le cose; alcune, meglio di altre, riflettono una luce vivace che le fa splendere, con quella intensità dinamica, propria dell'intelletto. (...)"""" (Giacomo Giovannetti)" -
Satyagraha. Insistenza alla verità
"Tutti i draghi della nostra vita sono principesse che stanno aspettando di vederci agire con bellezza e coraggio, in tutto ciò che ci spaventa vive l'essenza più profonda di noi stessi"""" (Anna Tamai)" -
Incomprensioni
Opera complessa, di ampia vastità, che denota una conoscenza di non limitata dimensione. È questa l'ideale situazione per bene valutare quanto ci attornia. Lo sguardo capta il vero nell'oggi e nel passato, con giusta rispondenza ed ha facile accesso persino nelle previsioni di un futuro. Testo singolare questo, che denota la vasta esperienza di Piero S. Costa, e la sua raffinata personalità, come riscontrato nei passaggi vari dei testi presentati. -
I sogni del cinema italiano. Tra registri e dive
Non c'è dubbio che il grande cinema italiano del secondo dopoguerra, che incoronò veri e propri artisti, da Roberto Rossellini a Federico Fellini, da Marcello Mastroianni a Ugo Tognazzi, da Anna Magnani a Sofia Loren, sia stato il miglior cinema del mondo. Paola Olivieri Alfinito dedica il suo appassionato saggio a quella breve ma intensa stagione, e lo fa con documentate testimonianze che permettono di rivisitare un periodo fondamentale della nostra storia recente e di presentarlo e farlo conoscere al pubblico più giovane. -
L' arcobaleno sulla collina
"Romanzo d'evasione"""" definisce l'autrice questo suo lavoro, che del """"giallo"""" ha tutte le caratteristiche più importanti, anche se l'incognita è soprattutto nei personaggi che vengono presentati nella loro quotidianità più modesta, quasi banale. Procedendo nella lettura, però, ci si accorge che chi scrive, ha poi mescolato le carte, tanto da far nascere dubbi sulla vera individualità di quelle stesse persone. Questo fa parte del gioco. Chi è la protagonista, per esempio, la ragazzina, che cerca se stessa e che ci appare sotto una luce sempre diversa? E le persone che le stanno intorno potranno mai darle le certezze che lei pretende da loro? Le esperienze che dovrà vivere sono tante naturalmente: servono a condurre per mano il lettore per le strade che lo porteranno... da Firenze a Bologna, dall'Algeria all'America. La nostra vita, anche se si dipana fra traversie misteriose e complesse, c'insegna che è con l'amore e la comprensione più generosa verso le persone e il mondo che ci circonda che possiamo arrivare a conoscere il nostro vero io." -
Esercizi di scrittura
(...) ""Esercizi di scrittura"""" è il titolo dell'ultimo lavoro della Vettori; opera della quale ci apprestiamo a ragguagliare il lettore. Nella comune accezione l'esercizio è quell'addestramento transitorio cui si sottopone chi vuol raggiungere un determinato risultato, in una qualsiasi disciplina; oppure è uno stato di chi, avendo padronanza delle proprie risorse e capacità, ne fa l'uso specifico e qualificato. Gli """"Esercizi di Scrittura"""", di cui la Vettori ci dà ampia ragione, nella """"Premessa dell'Autrice"""", noi li ascriviamo allo """"stato di padronanza delle capacità espressive"""", molto bene concertate e dette con la naturalezza di chi sa dire le cose. Questi """"Esercizi"""" sono così ben scritti, così ben congegnati che metterci le mani è un po' come arruffare, con mano profana, un cassetto dove le ragazze degli anni sessanta disponevano i loro capi di abbigliamento: profumati di spigo, ben accomodati e dai colori tenui; o dipingere un paesaggio della terra di Siena alla maniera dei Fauves. (...)"" -
I colori dell'anima
Dalla raccolta di poesia dal metaforico e simbolico titolo ""I colori dell'anima"""" di Anna Funiciello, emergono chiaramente a vario titolo e secondo tematiche importanti, immagini liriche provenienti ab imis dal nucleo dell'anima della poetessa che ci consegna la sua parola catartica, liberatrice e luminosa. Ma dal fluire dei versi è possibile cogliere anche una visibilità ontogenetica culturale e fideistica, quale segno metafisico trascendentale creazionista, sinceramente avvertito come si può riscontrare in varie liriche dell'opera stessa, a cominciare dall'incipit con la lirica """"Colori"""", con le metafore delle quali si segna l'apoteosi del colore assegnandogli vari significati."" -
Caravaggio e l'amore. Esperimenti di racconti
Caravaggio, ossia la rivisitazione in chiave narrativa di Michelangelo Merisi attraverso nove racconti. Seppure separati fra di loro, essi si intersecano fino a formare una sorta di romanzo a tasselli. Il Caravaggio alla ricerca dell'immagine di Dio fatto arte, giungerà all'amore di una donna, che è ben più della metafora femminile, a concepire quell'essenza dell'artista che ha cercato per tutto un dettagliato percorso. Non a caso approderà all'autentica dinamica dell'amore del creativo proiettato verso la perfezione della sua opera. -
La collina dei gigli 2
"... La magica realtà dei protagonisti, alcuni nuovi altri già conosciuti nel precedente volume, ci trasporta tra piroette di entusiasmo, bagliori di gioia e melodia di sogni ad occhi aperti nella meraviglia dell'esistenza..."""" (Giulia Tarquini)" -
La storia del mio funerale
In un autoritratto lirico, Guido da Verona si presentava come celibe, benché non lo fosse affatto. Con un'anima di antenato. Antipatico a se stesso in modo superlativo. E in rotta con i filosofi e con gli apostoli di ogni fede. Ottimo ballerino di tango, poliglotta e fratello di chiunque stesse contro la moltitudine, si miniava libertino, fumatore di prelibati sigari e uomo tenacemente deciso a scegliere come logica della vita ""quella di non averne alcuna"""". Ma soprattutto nomade errante diceva d'essere, amatore della strada, della primavera e del profumo dei rosai, non meno che dei puri-sangue, della poesia e del gioco del baccarà. (...)""