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Che tipo di ciclista sei? Con maglietta taglia M. Con Segnalibro
Che tipo di ciclista sei? rnUn Sognatore che pedala con la testa tra le nuvole?rnUn Salitomane che colleziona dislivelli come figurine? rnUn Mangia&Bevi che pedala solo per avere la possibilità di mangiare e bere quello che vuole?rnUn Tecnico entusiasta che non finirebbe mai di mettere a punto la bicicletta? rnUn Comodista che si sforza di fare meno fatica possibile?rnUn Avventuriero che ama spingersi nelle lande più desolate?rnUn Hipster più attento al look che al cycling? rnrnDieci sono le tipologie di ciclisti raccontati e illustrati in questo libro e riportati su una originale t-shirt dedicata che completa questo kit per gli amanti dei pedali. rnOgnuno riconoscerà il proprio modo di andare in bicicletta, tra spunti, ironia e sferzate di colore.rnIn allegato anche un segnalibro. -
Che tipo di ciclista sei? Con maglietta taglia L. Con Segnalibro
Che tipo di ciclista sei? rnUn Sognatore che pedala con la testa tra le nuvole?rnUn Salitomane che colleziona dislivelli come figurine? rnUn Mangia&Bevi che pedala solo per avere la possibilità di mangiare e bere quello che vuole?rnUn Tecnico entusiasta che non finirebbe mai di mettere a punto la bicicletta? rnUn Comodista che si sforza di fare meno fatica possibile?rnUn Avventuriero che ama spingersi nelle lande più desolate?rnUn Hipster più attento al look che al cycling? rnrnDieci sono le tipologie di ciclisti raccontati e illustrati in questo libro e riportati su una originale t-shirt dedicata che completa questo kit per gli amanti dei pedali. rnOgnuno riconoscerà il proprio modo di andare in bicicletta, tra spunti, ironia e sferzate di colore.rnIn allegato anche un segnalibro. -
Che tipo di ciclista sei? Con maglietta taglia XL. Con Segnalibro
Che tipo di ciclista sei? rnUn Sognatore che pedala con la testa tra le nuvole?rnUn Salitomane che colleziona dislivelli come figurine? rnUn Mangia&Bevi che pedala solo per avere la possibilità di mangiare e bere quello che vuole?rnUn Tecnico entusiasta che non finirebbe mai di mettere a punto la bicicletta? rnUn Comodista che si sforza di fare meno fatica possibile?rnUn Avventuriero che ama spingersi nelle lande più desolate?rnUn Hipster più attento al look che al cycling? rnrnDieci sono le tipologie di ciclisti raccontati e illustrati in questo libro e riportati su una originale t-shirt dedicata che completa questo kit per gli amanti dei pedali. rnOgnuno riconoscerà il proprio modo di andare in bicicletta, tra spunti, ironia e sferzate di colore.rnIn allegato anche un segnalibro. -
Volevo solo giocare a pallavolo
Volevo solo giocare a pallavolo è la storia di Silvia, ma anche quella delle sue straordinarie compagne di squadra che portano avanti i colori e il coraggio dell’Italia. Ragazze che, con il loro esempio, vogliono dire al mondo che la disabilità non può impedire di realizzare un sogno, neanche quello di giocare a pallavolo.rnrn«Gioco a pallavolo senza una mano. Mi manca la mano destra. Sì, proprio una mano. E se giochi a pallavolo la mancanza di una mano non è cosa da poco. E di solito te la fanno notare! Il segreto è non scoraggiarsi. E io non ho mai perso il coraggio».rnrnSilvia Biasi è il libero della Nazionale di sitting volley, disciplina paralimpica della pallavolo, e gioca con l’ausilio di una protesi a una mano, dimostrando che il coraggio e la determinazione fanno superare qualsiasi ostacolo. rnQuella di Silvia è una storia giovane, ma già densa di contenuti e soddisfazioni, compreso un quarto posto ai Campionati Mondiali e un argento ai Campionati Europei. -
Al centro della terra. A piedi sul cammino minerario di Santa Barbara in Sardegna
Un viaggio attraverso le testimonianze della millenaria epopea mineraria sarda, tra ghost town e miniere dimenticate, con l'azzurro del mare sullo sfondo.Sentieri antichi e cammini percorsi per secoli dai minatori, enormi cantieri che hanno mutato le forme del paesaggio, immersi nel silenzio della macchia o nell'ombra fitta di grandiose foreste. Il cammino dedicato a Barbara, la santa patrona dei minatori di tutto il mondo, si snoda seguendo un anello che ha al suo centro la città di Iglesias, nel sud ovest sardo. Un lungo itinerario a piedi scandito dagli incontri con le memorie – a tratti tragiche, a volte grandiose – della civiltà nata nelle miniere isolane, con le storie grandi e piccole di uomini, donne e bambini che hanno lavorato e lottato, un giorno dopo l'altro, nel cuore di pietra delle montagne. Alla scoperta di un cammino allo stesso tempo antico e moderno che rimane nell'anima per i suoi paesaggi spettacolari, l'impareggiabile ospitalità e il ricordo di una storia secolare. -
Magico Velebit. Natura, storie e genti delle montagne più affascinanti della Croazia
Per l'autrice i monti del Velebit sono stati i ""monti dietro casa"""", esplorati, attraversati e assaporati piano piano nel corso di cinquant'anni. Percorrendo il lungo sentiero che li attraversa, ne illustra alcune caratteristiche e preziosità.Invisibili dal mare, i versanti interni del Velebit sono boscosi, punteggiati da praterie, di pascoli, di ambienti rupestri, di doline, di polje, di profonde cavità ipogee. Si tratta di territori carsici molto aspri e severi, ricchi di flora e di fauna. Solo gli allevatori di pecore e di capre li frequentavano nei mesi più propizi. Una rete di piste e di sentieri, in parte resti di antichi percorsi pastorali e forestali, attraversa oggi tutta la catena montuosa che è dotata di rifugi e bivacchi. A corredo del libro una scheda tecnica e informativa con semplici cartine che illustrano il percorso del Velebitski planinarski put (VPP) arricchita dalle note di alcuni esperti."" -
Il cammino dei protomartiri francescani. Anello di 6 tappe nella valle ternana
Un cammino nel cuore dell'Umbria sui luoghi di predicazione di San Francesco e dei primi martiri francescani tra boschi ed eremi, antiche pievi, imponenti ruderi romani e dolci colline punteggiate di olivi. Un anello in sei tappe tra i sentieri della conca ternana, dove il silenzio delle foreste incontra il sacro con discrezione e umiltà. Il percorso riunisce molte attrattive: spirituale, paesaggistica, culturale, enogastronomica. -
«Mi par cent'anni che vi ho lasciati»
Il volume rappresenta un tassello prezioso nel mosaico di studi dedicati alla storia della nostra emigrazione. La Garfagnana, infatti, ha largamente vissuto l'esperienza migratoria che, conosciuta in tutte le sue fasi - dalla ""grande emigrazione"""" a quella del Secondo Dopoguerra - ha portato gli abitanti di questa terra a vivere e a lavorare in molti paesi d'Europa e d'oltreoceano. Questa lunga """"epopea"""", fatta certamente di sofferenza e di sacrificio, ma anche di coraggio e successi, è qui rigorosamente ricostruita. Quasi due secoli di storia ripercorsi attraverso capitoli tematici, grazie ai quali possiamo conoscere e comprendere gli specifici caratteri del fenomeno migratorio in Garfagnana. Le condizioni di vita di partenza, le """"informazioni"""" disponibili sulle nuove destinazioni, le pratiche burocratiche affrontate, la realtà del viaggio e quella dell'arrivo, e poi la """"nuova vita"""", i lavori svolti, le attività intraprese... Un processo di """"dissezione"""" analitica, frutto anche di una accurata e meritoria indagine delle fonti, che ci consente di andare oltre l'immagine un po' convenzionale e stereotipata che in molti casi conserviamo dell'emigrazione."" -
Il farro della Garfagnana tra coltura e cultura
La Banca dell'Identità e della Memoria esprime il tentativo della Comunità Montana della Garfagnana di salvaguardare, conservare e valorizzare le espressioni più varie di una cultura tradizionale come quella garfagnina che, legata alle tradizioni agricole, rimaste praticamente invariate per secoli, rischia di scomparire, soppiantata dall'avvento della modernità che ha modificato radicalmente i contenuti e l'aspetto delle comunità e che rischia di far scomparire un solido patrimonio di tradizioni. Questo libro risponde all'esigenza di valorizzare il patrimonio gastronomico garfagnino come segno importantissimo di una ""cultura della coltura"""", in questo caso del farro, espressione delle radici agresti di una comunità legata strettamente al territorio il cui rapporto con la terra rappresentava uno stile di vita oltre ad un metodo tradizionale di sostentamento. Il libro tratta del farro in maniera scientifica ma con un linguaggio accessibile analizzandolo sotto tutti i punti di vista: dalle caratteristiche genetiche tipiche ai modi di conservazione, dalla commercializzazione all'uso che ne veniva fatto nell'età antica."" -
I primi cento anni della Fanciulla del West di Giacomo Puccini
Il volume, pubblicato in elegante veste editoriale, racconta attraverso le parole dello stesso Puccini, il lungo e tormentato iter per la scelta del nuovo soggetto che, alla fine del 1910 quando fu portato sulle scene, fece vivere al celebre compositore lucchese ""il più grande successo personale mai raccolto in teatro dopo una prima"""". Per raccontare la genesi dell'opera, Rubboli si serve, infatti, dell'epistolario di Puccini per poi prendere per mano il lettore e portarlo nell'America del Nord di quegli anni in mezzo agli sceriffi, ai banditi, che hanno fatto quella storia e non dimentica neppure le tribù dei pellerossa. Il volume narra poi, sempre con documenti epistolari e cronache giornalistiche d'epoca, il successo del debutto e mette a fuoco i primi interpreti dell'edizione americana e di quelle che immediatamente dopo vennero organizzate in Europa ed in particolare in Italia. """"Profondo conoscitore dell'opera pucciniana, attento osservatore e protagonista del mondo del teatro musicale, grande appassionato di musica e amico del Festival Puccini, Daniele Rubboli regala alla bibliografia pucciniana un saggio di grande valore scientifico e culturale."" -
Il sangue è acqua. Il doge, il santo, l'avventuriero, il principe dei mongoli ed altri parenti
In questo racconto, attraverso gli occhi sbigottiti di un bambino che invano cerca nel passato un segno del suo destino, s'incontra di tutto: un settecentesco banchiere lucchese fallito ad Amsterdam e ridottosi a fare il coltivatore nella Guyana olandese tra schiavi di colore dai sensi troppo accesi; un patriota italiano che si ritrova a combattere come spia per l'indipendenza americana contro gli inglesi; la figlia di un famoso scrittore che giace nel suo letto di moribonda, martoriata dalla tisi, e invoca il grande padre lontano e assente; due monache di clausura che chiedono a Dio ""agonia per sé e gioia per i parenti""""; un avventuriero spendaccione che scandalizza la corte polacca."" -
Minute fiorentine di inizio '900
Da una scuola di cucina della Firenze di primo novecento un'inedita selezione di ricette completate con le decorazioni floreali della tavola per ogni occasione. -
La rinascita dell'Italia. Messaggio ai giovani
"La rinascita dell'Italia"""" è il messaggio di speranza, rivolto soprattutto ai giovani, di Fratel Arturo Paoli, il prete lucchese protagonista della Resistenza al Fascismo durante i primi anni del suo sacerdozio, che ha vissuto per 45 anni in America Latina al fianco dei poveri del mondo. Edito in occasione del suo 99mo compleanno per iniziativa della Fondazione Banca del Monte di Lucca che ha allestito il Fondo Documentazione a lui dedicato presso la propria sede, Paoli parla ai suoi fedeli, ma soprattutto ai giovani, in un momento storico difficilissimoma decisivo per il futuro del nostro Paese. Partendo dalla crisi profonda che il nostro Paese sta vivendo, una crisi economica, politica, ma anche sociale e morale, Fratel Arturo ha scritto questo libro per cercare di far guardare avanti, per offrire una nuova prospettiva di speranza e fiducia per il futuro." -
Luisa Amalia Paladini. Vita e opere di una donna del Risorgimento
È un secolo strano l'Ottocento per quanto riguarda il genere femminile, ricco oltremodo di donne letterate, poetesse, donne di nobili casati che fanno della propria casa un cenacolo di cultura, di incontri non disdegnati da pensatori, studiosi ed artisti, donne coraggiose, ardite nell'animo e nell'azione che non indugiano a schierarsi in prima linea senza alcun timore. Donne controcorrente che spendono la vita ad educare altre donne privandosi del loro destino muliebre. La loro idea di istruzione rivela tuttavia l'ambiguità del periodo storico, i loro insegnamenti che riempiono pagine e pagine di scritture manifestano il difficile rapporto fra realtà e sogno. Sentono fortemente che bisogna fornire alle donne una istruzione completa perché necessaria e funzionale al ruolo materno ma, nel contempo, sembrano volersi scusare per questo e sottolineano i limiti e i confini entro i quali tenersi. -
Un Cleobulina cotenna. Scritti editi e inediti
Nel caso di Cleobulina Cotenna, la rara conservazione di scritture di mano femminile si connota di peculiare valenza per l'appassionata custodia e rilettura di cui Giuseppe Mancini ha saputo farsi carico raccogliendo l'eredità dell'illustre nonno, lo storico lucchese Augusto Mancini (1875-1957). Un ghiotto materiale archivistico in parte presentato al pubblico per la prima volta nella sezione dedicata a patrioti e patriote, fratelli e sorelle d'Italia della mostra documentaria. Da lucchesi a italiani: il Risorgimento vissuto dentro e fuori le mura cittadine, inaugurata il 19 marzo 2011 in Palazzo Guidiccioni e visitabile fino al 17 marzo 2012 nel comune intento di suscitare qualche buon spunto per appropriati studi su queste carte, da cui possa emergere una figura a tutto tondo della donna nelle società segrete, nei salotti e nell'educazione del tempo. -
Un orto e le sue radici. Lucca 1820-2012
L'orto botanico di Lucca, situato nel centro storico della città a ridosso della cinta muraria è, da quasi due secoli custode silenzioso di numerose specie arboree e floreali sia italiane che straniere; costodite in serre o all'area aperta. Nato come istituzione scientifica e universitaria. Con le due guerre mondiali e fino agli anni sessanta si ridussse a semplice parco cittadino e vivaio comunale. Da allora ad oggi la funzione originale è stata ripristinata. Il volume del prof. Paolo Emilio Tomei, docente all'università di Pisa in Fitogeaografia, ce ne racconta e illustra sia storia che le particolarità vegetali custodite. -
Il diavoletto Francesco Bianchi. L'immaginifico pittore a muro dell'ottocento lucchese. Ediz. illustrata
Francesco Bianchi non è stato un pittore da cavalletto, ma un pittore a muro, anche se questa attività era considerata un'arte minore; egli dedicò la sua vita all'arte nelle sue diverse espressionI lavorando con grande passione e costanza per più di 50 anni. Il libro raccoglie e illustra i lavori del ""Diavoletto"""": sia nei grandi palazzi lucchesi, come nel palazzo Ducale e nell'Arcivescovado di Lucca, in alcune ville fra Camaiore, Viareggio, Bagni di Lucca e la mediavalle del Serchio, e le colline lucchesi."" -
Le parole e i luoghi dell'anima. L'avventura intellettuale e letteraria di Pietro Ghilarducci
Il volume ripercorre la vita attraverso le opere dello scrittore di origine viareggina. ""Scrivere per me ha sempre significato indagare quel senso del mistero che è al fondamento di tutto ciò che è. Una forma di conoscenza dunque, al pari della filosofia o della scienza, una ricerca più del vero che del bello. Scrivere è stato per me sempre e solo uno strumento, per avvicinarmi a quel poco di insondabile di cui ci è concesso intuire l'esistenza. Una via irta e stretta, costellata di molti dubbi, smarrimenti, angosce, e solo qua e là riscattata da vaghe speranze, da fulminee quanto fragili certezze, insomma, l'inseguire per il cielo una scia luminosa che subito s'abbuia""""."" -
Capraia. Terra e mare a tavola
Ricette di una terra unica e speciale. Crocevia di popoli e di uomini, toscana solo da poco tempo, mantiene nelle sue tradizioni culinarie, non solo a base di pesce, un origine estranea alla cultura toscana e più affine a quella ligure e sarda. -
Lucchesità allo specchio. Noi... e gli altri
Remo Santini torna a confrontarsi con ""Lucca e la lucchesità"""" tema che è ormai diventato un must grazie anche ai suoi corsivi domenicali sull'edizione locale della Nazione e al volume """"Lucchesità vizi e virtù"""". In questo nuovo volume sono tante le voci di grandi personaggi del presente e del passato, lucchesi e non, che contribuiscono a delineare i contorni della nostra identità rileggendone trasversalmente la storia: ma, soprattutto, in questa immagine riflessa della lucchesità, si alimenta, con nuovi stimoli, un dibattito che, oggi più che mai, rende evidente la propria vitalità caricata di inedite valenze politico-economiche attinte dal forte dibattito seguìto agli annunciati tagli alle Province, tagli che hanno reso tangibile il peso specifico di un'identità storico-culturale troppo spesso superficialmente banalizzata entro le varie sfaccettature del 'provinciale'.""