Sfoglia il Catalogo ibs015
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 4361-4380 di 10000 Articoli:
-
Per carità e per giustizia. Il welfare delle parrocchie
Il welfare ecclesiale tra delega e responsabilità. È il tema che attraversa il libro di Pierluigi Dovis, una rassegna documentata sull'evoluzione della povertà che - a seguito della crisi, e più in generale della carenza di adeguate politiche di intervento - continua a interessare le nostre comunità. Chi sono ""i poveri"""" che oggi arrivano alle parrocchie e per quali esigenze? Perché non trovano risposte in altri servizi? In che modo le comunità parrocchiali si trasformano in risorse, a volte """"inventando"""" nuovi modi di accompagnare le persone? Questi gli interrogativi ai quali il libro risponde a partire da un osservatorio esperto, quello della Caritas."" -
Abbracci
"Abbracci"""" racconta la storia di un leone dalla rossa criniera che un giorno viene improvvisamente svegliato da un pacchetto regalo caduto dal cielo sulla sua testa. Quando, con rabbia, tenta di distruggerlo, da esso ne esce a sorpresa un libro intitolato """"Abbracci"""". Pagina dopo pagina il leone lo legge, dapprima disgustato poi, piano piano, qualcosa in lui si smuove facendo affiorare alla memoria un lontano ricordo... È un libro dentro a un libro, un catalogo di abbracci. Un piccolo regalo di Jimmy ai lettori di tutto il mondo. Età di lettura: da 4 anni." -
Il tempo dello sport
Lo sport è gioco, attività fisica, mezzo di comunicazione universale, accessibile a tutti e da tutti in qualche misura utilizzato. Smuove masse di persone (e fiumi di denaro), aiuta a creare nuovi rapporti personali e a consolidarne altri, appassiona, dà svago, gioie e delusioni. Lo sport è, dunque, un elemento di primo piano nella vicenda secolare delle donne e degli uomini. E tuttavia esso non ha, a tutt'oggi, una sua storia complessiva e completa, in grado di guidare e arricchire chi lo pratica, chi lo guarda, chi ne è semplicemente incuriosito. Anche per supplire a tale carenza nasce questo volume, che esplora il mondo della pratica sportiva e della sua interazione con la società, percorrendo 4000 anni di storia, i diversi continenti e le più disparate discipline (note e meno conosciute). Non semplice cronaca, ma ricognizione partecipe di un percorso che riassume le tensioni più nobili dell'umanità. -
Chi sono io? Racconti su identità e ritrovamenti
"I racconti che leggerai in questo libro sono il risultato del lavoro di otto tra i più importanti scrittori e illustratori argentini che, dopo aver ascoltato i protagonisti di ognuna di queste storie, dopo essere stati attraversati dalle loro parole, hanno inciso sulla carta o sulla tastiera le parole e le immagini, ciascuno a modo suo. Sono storie vere di bambini ai quali è stata rubata l'identità. I loro nomi sono stati falsificati, sono stati ingannati riguardo la propria storia e la propria famiglia di origine. I loro genitori sono stati fatti sparire senza che si conosca, fino ad ora, dove siano finiti. Las abuelas (le nonne) di Plaza de Mayo hanno sempre cercato e tuttora cercano, instancabilmente, quei bambini, per raccontare la verità e trasmettere l'amore che tanto avrebbero voluto dare loro i genitori. L'associazione delle Abuelas de Plaza de Mayo conta ormai 35 anni a capo di questa ricerca di importanza vitale. Sono riuscite a restituire identità e verità a più di cento persone"""" (dall'introduzione di Walter Binder). Età di lettura: da 7 anni." -
Linda Bimbi. Una vita, tante storie
Cosa è accaduto nella mente di una giovane donna appartenente a un ceto privilegiato di una delle più fortunate regioni d'Italia, la Toscana, e anzi della così vivibile città di Lucca, studentessa dell'università di Pisa, compagna di corsi e di idee di un gruppo di intellettuali di sinistra di primo piano, perché abbia a un certo momento lasciato il suo Paese, si sia fatta suora, sia andata a finire in Brasile e in quel Paese, nel fuoco di una drammatica e feroce dittatura, abbia trovato, seppure in convento, le fila dell'impegno politico diretto, fino al rischio per la propria vita? Com'è potuto accadere che sia stata capace, al suo ritorno in Italia dopo aver dovuto fuggire dal Brasile, di assumere un ruolo così importante come quello che ha svolto come animatrice di una grande battaglia terzo-mondista in seno alla Fondazione Lisli e Lelio Basso? Come ha avuto la capacità di conciliare la sua non dismessa vocazione religiosa con un rigorosissimo impegno politico?... Tutto questo fa di Linda Bimbi un personaggio straordinario e irripetibile"" (dall'Introduzione, di Luciana Castellina)."" -
Il potere che uccide. La pena di morte nel mondo
"Parmi un assurdo che le leggi, che sono l'espressione della pubblica volontà, che detestano e puniscono l'omicidio, ne commettano uno esse medesime, e, per allontanare i cittadini dall'assassinio, ordinino un pubblico assassinio"""" (Cesare Beccaria). Eppure la pena di morte esiste ancora oggi, 250 anni dopo quel limpido giudizio. E continuano a intrecciarsi le domande. Come è cambiato nel corso dei secoli l'esercizio della pena capitale? Per quali ragioni la morte """"giusta"""" è ancora diffusa in molti Paesi? Quali conseguenze - anche psicologiche e sottese alla spettacolarizzazione pubblica della morte - ha il potere di uccidere nel rapporto tra Stato e cittadini? È possibile abbandonare definitivamente la cultura della vendetta e promuovere una società pienamente civile?" -
La città della stella
Honza è un ragazzo di quattordici anni, ""l'età dei giochi"""". Porta una stella cucita sul cappotto, una stella che non ha scelto di indossare e che proprio non gli piace. Come non piace a tutti i bambini e le bambine di Terezín: la città della stella. Vorrebbero strapparla via dai vestiti, e sentirsi finalmente liberi. Ma possono farlo solo per gioco, per finta, mentre mettono in scena la storia di Brundibar, sorretti dalla musica di uno sgangherato pianoforte e dall'affetto di uno zio che si occupa di loro. A volte disegnano, anche se non hanno colori, oppure cantano in coro. E le note della musica si alzano in volo libere come farfalle. Quella di Honza e dei suoi amici è una storia di speranza, di desiderio di libertà, di avversione alla barbarie della guerra. Età di lettura: da 6 anni."" -
Cittadini senza politica. Politica senza cittadini
Gli elettori disertano le urne, i partiti si svuotano di iscritti e di militanti, la fiducia nelle istituzioni è ai minimi termini. E i conflitti, le tensioni, le proteste vengono sempre più disattesi e trasformati in problemi di ordine pubblico. In sintesi, i cittadini sono senza politica. In parallelo, la politica sembra non avere bisogno dei cittadini e risponde alla loro disaffezione con leggi elettorali che regalano seggi al primo partito (in modo che chi è minoranza nel Paese si tramuti in maggioranza nelle istituzioni) e con ""riforme"""" decise da una ristretta oligarchia politico-economicofinanziaria spesso sovranazionale. Ciò pone una domanda di fondo: siamo alla fine della democrazia rappresentativa, fondata su un rapporto di osmosi tra i cittadini e i loro rappresentanti? Trattandosi di un'invenzione tutto sommato recente, con meno di un secolo di rodaggio alle spalle (se si tiene conto del ritardo con cui è stato esteso il diritto di voto alle donne), la risposta è prematura. Ma certo, in questo momento non ci sono molte ragioni per essere ottimisti. La possibilità di una ripresa, o di un nuovo inizio, dipenderà dal fatto che le strade dei cittadini e quelle della politica tornino, in qualche modo, a incontrarsi."" -
Rifugiati. Conversazioni su frontiere, politica e diritti
La più grande emergenza profughi dal secondo dopoguerra investe l'Europa in modo marginale e quantitativamente limitato: dei 60 milioni di donne e uomini che nel 2015 sono fuggiti da guerre e violenze solo un milione è approdato in Europa. Eppure la vulgata è che siamo di fronte a una invasione insostenibile e L'Unione europea, per ""difendere"""" se stessa, stipula accordi con la Turchia di Erdogan per delegarle la gestione dei profughi, ricacciati ai confini dei Paesi da cui provengono. Eppure, nonostante l'asprezza della situazione, il nodo resta quello dei diritti: i diritti delle persone che, una per una, devono poter avere, ovunque si trovano e tanto più se fuggono da guerre e violenze, una vita dignitosa e libera. Per questo in migliaia lavorano ogni giorno, forse troppo silenziosi. Ma sono loro dalla parte giusta, e c'è da augurarsi che non sia troppo tardi quando chi ci governa se ne renderà conto. Prefazione di Alessandro Leogrande e Luigi Manconi."" -
Ho abbracciato un gigante. Ediz. illustrata
I bambini, l'amicizia e la natura sono i protagonisti di questa delicata storia, con loro Mario e Alina in primo piano. Sono appena compagni di scuola i due e già amici fidati. Corrono verso il bosco per scoprire insieme lo spettacolo che la natura riserva: un albero maestoso dalla chioma variopinta attende i loro giochi, i loro occhi increduli e i loro abbracci. Le ore volano tra salti e sorrisi, il sole tramonta ed è ora di tornare a casa. Ma il pomeriggio seguente sono di nuovo lì, in tanti raggiungono il bosco, chiedono al guardiano il permesso di entrare e scelgono, ciascuno sceglie un albero, ne diviene guardiano. Così anche Mario, che a sera si addormenta stanco, ma con una fogliolina rossa tra le mani e un pensiero per il suo albero del cuore. Età di lettura: da 4 anni. -
Non superare la soglia. Conversazioni su centocinquant'anni di ecologia
Le parole ecologia ed ecologico sono entrate nel linguaggio comune per indicare le cose più svariate, in generale ''cose buone'': la benzina ecologica, le patate ecologiche, la casa ecologica, al punto che molti si sono dimenticati l'origine vera e il significato di ecologia. Le mode e le leggende, peraltro, non bastano. Il discorso deve farsi più rigoroso e prendere le mosse dal fatto che il nostro pianeta è un serbatoio di materia grandissimo ma non infinito. Se non lo si governa con attenzione e intelligenza arriverà il momento in cui il cibo stesso verrà a mancare con rischio di scomparsa di tutte le specie. Eppure la cosa sembra non interessare i potenti della terra. Questo testo, di genuina biologia ed ecologia, può aiutare sociologi e governanti a capire come soddisfare bisogni umani, vitali, senza sfidare le leggi che la natura impone e che non possono essere violate. -
Hélder Câmara. Il dono della profezia
"Quando io do da mangiare a un povero, tutti mi dicono santo. Ma quando chiedo perché i poveri non hanno cibo, allora tutti mi chiamano comunista"""" diceva dom Hélder Câmara, proprio per questa sua frase definito il Vescovo rosso, uno dei vescovi latinoamericani più amati, grazie alla sua passione per una Chiesa povera e dei poveri, alla sua attenzione per le persone e alla sua fede incarnata. Questo libro è dedicato alla sua figura. Ma non è una biografia. È la testimonianza di un fratello che è stato suo discepolo e collaboratore, associato al suo ministero soprattutto nella pastorale ecumenica e nel lavoro con i giovani; e che ha scritto queste pagine, dense di emozione e di ammirazione, per condividerne con i lettori l'eredità spirituale: """"per non lasciar cadere la profezia"""". Ed è, insieme, una finestra aperta sulla storia, piena di luci e di ombre, della Chiesa latinoamericana negli ultimi decenni del secolo scorso. Così le vicende individuali di Hélder Câmara e di Marcelo Barros, dense ed emblematiche, non si esauriscono mai in se stesse ma si propongono come parte di una storia collettiva forse irripetibile, ben tratteggiata nelle lucide prefazioni di Claudia Fanti e José Comblin, fatta di attività pastorale e di impegno politico, di Teologia della liberazione e di rapporto profondo con la Chiesa """"ufficiale""""." -
Economia decente. Come crescere senza umiliare le persone
Il 24 giugno 2014 papa Francesco scrisse un tweet semplice e inconsueto che, se realizzato, ribalterebbe le regole che guidano, da alcuni decenni, l'economia: ""Quanto vorrei vedere tutti con un lavoro decente! è una cosa essenziale per la dignità umana"""". Un lavoro decente, un'economia decente devono essere l'obiettivo di chiunque si occupi di questioni economiche. Decente vuol dire """"conforme al decoro, alla dignità, al pudore"""". Ebbene, è proprio di un'economia decente che c'è, oggi, bisogno: di un'economia rispettosa della dignità umana (e per questo capace di contrastare la disoccupazione e il precariato), conforme al pudore (e, dunque, in grado di evitare le retribuzioni """"spudorate"""" di alcuni top manager e l'arricchimento vertiginoso di una minoranza), decorosa nel suo funzionamento (cioè ancorata alla produzione industriale più che alla finanza speculativa). In questo libro l'autore mette a nudo l'inadeguatezza del modello economico dominante e spiega come rendere l'economia decente, ridurre le disuguaglianze, crescere senza umiliare le persone. È una strada percorribile, ma solo - come dice la dedica - per """"chi sa ravvedersi""""."" -
Così va il mondo. Conversazioni su giornalismo, potere e libertà
Oltre cinquant'anni di giornalismo con un'attenzione particolare ai diritti dei più deboli e a chi si ribella alle ingiustizie. In Italia, negli Stati Uniti, in America latina, ovunque. Nel mondo della politica, della cultura, dello sport, della musica, della televisione, della carta stampata, del cinema... In questo libro-intervista Gianni Minà racconta alcuni dei passaggi più interessanti di questo percorso, da lui vissuti. E si succedono personaggi e situazioni che hanno segnato un'epoca: Fidel Castro e il subcomandante Marcos; Muhammad Ali, il più grande di tutti; Obama e Chávez; Chico Buarque de Hollanda e Vinicius de Moraes; le madri di Plaza de Mayo e papa Francesco; la “strategia della tensione”, le stragi irrisolte e i tanti misteri italiani, come l'eccidio in Africa di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, i terremoti, i giornalisti veri, i giornalisti di regime e molto altro ancora. Il tutto in un ragionamento sulle contraddizioni del mondo e sulla speranza di libertà e di emancipazione che, nonostante tutto, non si spegne. -
Cattivi per sempre? Voci dalle carceri: viaggio nei circuiti di Alta Sicurezza
Nelle sezioni di Alta Sicurezza delle carceri ci stanno ''i mafiosi''. Bisogna trattarli duramente - si dice - perché non c'è possibilità di recuperarli. Chi pensa il contrario viene ritenuto, nella migliore delle ipotesi, un ingenuo, un ''buonista'' e, nella peggiore, uno che non ha il senso dello Stato. E se non fosse così? Ornella Favero - da vent'anni impegnata, con Ristretti Orizzonti, nell'informazione, nella formazione e negli interventi sulle pene e sul carcere - ha compiuto un viaggio nell'Alta Sicurezza. -
Anticorruzione pop. È semplice combattere il malaffare se sai come farlo
La corruzione va anzitutto prevenuta, anticipandola prima che si compia, costruendo un apparato pubblico dalle mura di vetro, anzi di cristallo infrangibile, dove tutto sia osservabile e valutabile da tutti, ma con porte blindate per assicurare protezione dai ladri, rendendo il vivere collettivo (e la cosa pubblica) inospitale per i corruttori, inaccettabile ai corrotti, indisponibile alle mafie''. -
Preparati all'incertezza. Fare formazione in ambito sociale
Questo libro nasce dall'esperienza dell'Università della strada del Gruppo Abele, nata nel 1978 e consolidatasi in decenni particolarmente impegnativi per quanto riguarda il settore della formazione. Università e strada erano nel 1978, e sono in parte ancor oggi, termini all'apparenza antitetici. Eppure l'esperienza ha dimostrato che il contatto con la strada può insegnare molto e rispondere in modo efficace e non convenzionale ai bisogni di formazione degli operatori sociali. Ne è derivata una cultura della formazione che ha come punto cardine il confronto fra formatori, operatori e protagonisti della realtà sociale, con particolare attenzione ai contesti, alle circostanze, ai mondi e alle difficoltà di chi vi opera. Così il lavoro sociale trova centralità e senso. Direttamente a vantaggio delle persone in difficoltà, indirettamente a favore di tutta la cittadinanza. E si rivela risorsa preziosa per la convivenza democratica, contro i rischi di cadute e imbarbarimenti della vita sociale. -
Il diritto a un reddito di base. Il welfare nell'era dell'innovazione
"Quali le ragioni per cui, nel breve volgere di un biennio, una proposta che suonava ai più come scandalosa e irritante, lontana dalle dinamiche sociali e dai processi economici, poco più che una provocazione di ambienti accademici radicali o di movimenti sociali minoritari e incapaci di alleanze credibili, è diventata il fulcro di un così intenso e appassionante dibattito? Una su tutte: perché il reddito di base sta diventando un principio di organizzazione sociale intuitivo e irrinunciabile così come lo sono diventati, in altre epoche storiche, l'abolizione della schiavitù o il voto alle donne""""." -
Indicativo futuro. Le cose da fare. Materiali per una politica alternativa
Difficile, nella stagione della crisi e della disuguaglianza, trovare qualcuno che creda nella politica. Anche il voto, quando c'è, è dettato dalla rabbia e dal risentimento assai più che dalla speranza di un cambiamento. Che fare dunque? Costruire e praticare una politica alternativa, all'insegna della discontinuità rispetto al passato prossimo e al presente, nella quale alle parole corrispondano i fatti e i comportamenti. Qualcuno ci sta provando. Da qui questo libro: non un programma politico compiuto, ma materiali per costruire una politica diversa. Si parla quindi di politica economica per l'Italia e l'Europa (con contributi di Mario Pianta, Lorenzo Marsili e Yanis Varoufakis), di lavoro e di reddito (con scritti di Federico Martelloni e Giuseppe De Marzo), di scuola e di migranti (con spunti e proposte di Christian Raimo e Filippo Miraglia), di politica, di partecipazione e di sinistra (con riflessioni e provocazioni di Livio Pepino, Alessandra Algostino, Anna Falcone e Tomaso Montanari). -
Di qua e di là dal mare. Filastrocche migranti
Dalla A di Addio alla Z di Zattera, 21 filastrocche in rima accompagnate da toccanti illustrazioni raccontano ai lettori di tutte le età le migrazioni di oggi. Ci sono le persone, quelle costrette a fuggire dalla miseria e dalla guerra, ma anche quelle «di là dal mare»: chi attende di ricongiungersi ai propri cari, chi accoglie, chi respinge... Ci sono gli oggetti e i luoghi della fuga, barconi, zattere, mari, deserti e lunghe strade da percorrere. Ci sono i sentimenti, la paura per la fuga e per la vita, la speranza di una casa nuova e di un mondo accogliente in cui ci sia posto per tutti.«I miei alunni avevano visto immagini terribili in tivù. Alcuni barconi avevano preso fuoco, erano affondati in mare, nel nostro Mar Mediterraneo. Le finestre della nostra aula si sono spalancate e una pioggia di domande ha inondato i nostri banchi di scuola. Chi sono quegli uomini e quelle donne? Da dove sono partiti? Perché sono partiti? Perché volevano venire proprio in Italia? Come hanno fatto, i barconi, ad affondare? Quanti sopravvissuti ci sono? E i bambini? Perché anche i bambini? L'idea delle filastrocche migranti ha cominciato a prendere vita quel giorno.» Età di lettura: da 7 anni.