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Beata Maria Anna Sala delle Suore Marcelline
Maria Anna era colta, di buon carattere, fervida nelle preghiere, diligente nella disciplina e nello studio e trascorse serenamente il periodo del collegio fino all'anno 1846, anno in cui conseguì la patente elementare di grado superiore, cioè di maestra. Tornata in famiglia, manifestò ai genitori la sua nostalgia del collegio dove aveva sentito e accolto in cuore la chiamata di Gesù a seguirlo nella vita consacrata. Fu così che entrò come postulante tra le suore di Santa Marcellina -
Padre Domenico Albini. Viva immagine di Gesù
Carlo Domenico Albini nasce in Francia nel 1790. Rimasto orfano, entra in seminario a Nizza. Nel 1824, conosce Padre Eugenio de Mazenod, fondatore dei ""Missionari Oblati di Maria Immacolata"""": rimane così affascinato, che decide di seguirlo. Padre Domenico svolge un'intensa attività missionaria in Corsica, che sarà la base della sua instancabile e generosa opera di evangelizzazione di tutta l'isola."" -
Padre Enrico Mauri. Il dinamismo della fede
Lo scopo principale perseguito da questo sacerdote di grande cuore è la valorizzazione della donna nella Chiesa, nella società, nella famiglia in un periodo in cui essa non vi aveva voce. Con le sue intuizioni precorse con largo anticipo idee che ancor oggi appaiono ancora non adeguatamente acquisite, se osserviamo i richiami di papa Francesco, alcuni concetti del quale si ritrovano negli scritti di Padre Mauri. In queste brevi note cerchiamo di tracciare un ritratto biografico e spirituale di questo prete e del suo generoso servizio alla donna, alla famiglia, alla Chiesa, alla società. -
Sant'Umile da Bisignano. Portatore della pace di Cristo. Ediz. illustrata
«Lucantonio, io voglio essere servito da te». L'invito dolce e nello stesso tempo deciso che il Signore rivolge nel 1589 a questo ragazzo di 17 anni, figlio di una famiglia di modeste condizioni economiche, ma ricca di fede, sarà un programma di vita. Il giovane Lucantonio Pirozzo chiede di entrare nell'Ordine dei Frati Minori e orienta la sua intera esistenza a servire Dio nell'umiltà, nell'obbedienza e nell'abbandono totale alla Sua volontà. L'obbedienza lo porta a vivere in varie comunità della sua Famiglia religiosa ed è addirittura convocato a Roma da papa Gregorio XV, che ogni settimana lo riceve per condividere contenuti teologici e per discutere in merito ai bisogni della cristianità. Anche il successore di Gregorio XV, papa Urbano VIII, desidera che fra Umile rimanga accanto a lui. La vita di fra Umile è un dono per tutti coloro che hanno la possibilità di incontrarlo; ognuno riceve da lui attenzione, comprensione e soprattutto manifestazioni della carità sconfinata e incondizionata che Gesù ha insegnato. Fra Umile conclude la sua vita terrena a cinquantacinque anni nella sua Bisignano, in provincia di Cosenza, dove tanti fedeli già lo considerano un santo. Nel 1882 fra Umile è proclamato beato e dal 2002 è santo, per decreto di papa Giovanni Paolo II. -
Il cielo abbraccia la terra
Raccolta di ""parabole"""" che stimolano nel lettore stupore e gratitudine. Stupore per la freschezza, per la schiettezza che sono in grado di trasmettere. Gratitudine perché sono racconti che sorprendono, proprio come quando si era bambini... Nelle parole di Andrea Panont si possono ritrovare il senso profondo dell'amore e della felicità. Prefazione di Bonavenura Marinelli."" -
San Siro. Vescovo Genova
Siro nasce nel IV secolo a Struppa, piccolo villaggio della campagna ligure. Ancora fanciullo viene affidato al Vescovo di Genova perché sia educato secondo la fede cristiana. All'età di vent'anni è consacrato diacono e inviato nell'odierna Sanremo. Consacrato Vescovo, Siro si dimostrerà sempre un pastore buono, umile, sollecito nell'annunziare il Vangelo di Gesù e nel soccorrere i più poveri e bisognosi. -
Sant'Elena di Laurino. La sposa di Gesù
Laurino (SA). Elena nasce intorno al VI sec. d.C. Fin da piccola manifesta i segni evidenti di una vocazione in Dio. Nonostante le incomprensioni dei suoi genitori e le derisioni di vicini e parenti l'amore per Cristo sposo diventa sempre più forte e le fa superare tutte le avversità e i tentativi di farla desistere dal suo desiderio di consacrazione. Elena, trovando la sua dimensione interiore nell'intimità con Cristo attraverso la spiritualità evangelica, abbandona i suoi genitori e il suo paese e si mette in cammino per raggiungere un luogo deserto e gustare l'ineffabile presenza dello sposo celeste, attraverso la preghiera contemplativa. Monte Rotondo (SA). Sul Monte Rotondo (oggi nel Parco Nazionale del Cilento) Elena riesce a dare la risposta alla chiamata del Signore nella verginità per il regno di Dio e nell'anacoretismo, attraverso una particolare esperienza di fede, anche presso una comunità monastica. Dopo aver vissuto i giorni terreni, praticando nel segreto le virtù cristiane, si spegne serenamente nella nuda e povera grotta del Monte Rotondo. -
Beato Francesco Pianzola
Sartirana Lomellina (PV): Francesco Pianzola nasce il 5 ottobre 1881. Vigevano (PV): ancora fanciullo matura la sua vocazione sacerdotale ed entra nel Seminario Vescovile di Vigevano. Il 16 marzo 1907 è ordinato sacerdote e, qualche giorno dopo, il vescovo lo nomina rettore del Santuario dell'Immacolata. Don Pianzola, mentre è impegnato nelle attività del santuario, comincia a dare forma concreta a un suo progetto giovanile: la fondazione di un gruppo di preti ""Oblati"""", senza prebenda, né chiesa propria, dediti completamente alla predicazione, nella piena disponibilità del vescovo. Il sogno diviene realtà l'8 dicembre 1908 quando il vescovo dà inizio alla Congregazione diocesana dei Padri Oblati dell'Immacolata: padre Pianzola è nominato superiore. Inizia un'opera instancabile di apostolato in tutto il territorio della diocesi. In breve tempo si aggiungono nuove vocazioni. Mortara (PV): nel 1919 padre Pianzola fonda le Suore Missionarie dell'Immacolata Regina Pacis. Per la nuova fondazione religiosa, individua la prima residenza idonea a Mortara, che sarà la casa madre. Il vescovo approverà nel 1923 le costituzioni delle suore missionarie. Il numero degli impegni che padre Pianzola assume in città, in diocesi e anche fuori diocesi è molto alto. Dopo un periodo doloroso di crisi all'interno della famiglia oblatizia, durante il quale padre Pianzola si trasferisce in Sant'Angelo di Lomellina, nel settembre 1932 il vescovo autorizza il suo stabilirsi nella casa madre delle suore missionarie di Mortara in modo definitivo. Qui, il 4 giugno 1943, padre Francesco Pianzola muore."" -
Padre Marcello dell'Immacolata OCD. La misericordia in un sorriso
Vighignolo (MI): il 29 novembre nasce Carlo Zucchetti, futuro padre Marcello. Ben presto il fanciullo sente nel cuore la vocazione al sacerdozio. Monza: Carlo entra nel seminario minore dei Carmelitani Scalzi a Monza: terminati gli studi ginnasiali, nel 1930, Carlo chiede di entrare nell'ordine del Carmelo. Concesa (MI): l'11 luglio 1930, presso il convento di Concesa (MI), nel santuario della Divina Maternità, Carlo riveste l'abito dell'ordine della Beata Vergine Maria del monte Carmelo con il nome di fra Marcello dell'Immacolata. Milano: Carlo compie gli studi liceali e filosofici presso il convento carmelitano del Corpus Domini. Piacenza: fra Marcello prosegue gli studi teologici a Piacenza. L'8 dicembre 1935 fa la professione solenne. L'11 giugno 1938 è ordinato sacerdote. Bologna: dopo due brevi tappe a Torino e Parma, è trasferito a Bologna dove rimarrà dieci anni. Ferrara: nel 1948 è mandato a Ferrara presso il convento di san Girolamo: per trentacinque anni la città conoscerà l'incessante servizio di carità di padre Marcello, soprattutto come confessore e direttore spirituale. Dal 1951 al 1957 ricopre l'incarico di priore del convento. Nel 1960 diventa cappellano della divisione pediatrica dell'arcispedale Sant'Anna. Muore il 13 luglio 1984. -
Perseveranza
C'è godimento nella perseveranza, nell'avere individuato un percorso e nel percorrerlo con il sole e con la piog-gia, con il vento e nella tempesta, con ostacoli non previsti e con fallimenti lungo il cammino. Quando il porto a lungo desiderato appare improvvisamente all'orizzonte e la vittoria è finalmente a portata di mano, tutti i pericoli e gli impedimenti affrontati per raggiungere finalmente questo momento sembrano avere la loro giustificazione. -
Mons. Pietro Barbieri. Il più grande falsario del mondo
Pietro Barbieri nasce il 19 marzo 1893 Valle Lomellina (PV). A dieci anni entra nel Seminario Vescovile di Vigevano (PV). Don Pietro Barbieri è ordinato sacerdote, il 23 settembre 1916, a soli 23 anni. Nel 1917 è nominato Curato della parrocchia di Gambolò (PV), nella quale si fermerà appena un anno. Il Vescovo lo destina poi come Curato a Lomello (PV), nella parrocchia di San Michele. La viva sollecitudine pastorale lo guida a interessarsi agli sviluppi politici e ai problemi sociali della Lomellina. Nel 1922, col permesso della diocesi, inizia una lunga e complessa esperienza di apostolato missionario a supporto dei lavoratori immigrati italiani, che lo porterà in Francia, Stati Uniti d'America e Inghilterra. All'inizio del 1931, don Barbieri partecipa ad un concorso per un posto in Vaticano e vince brillantemente un ufficio alla Sacra Congregazione del Concilio. A Roma si dedica inoltre all'insegnamento in vari licei della capitale. Nel 1937 è trasferito alla Sacra Congregazione dei riti e vi rimane fino al 1955. Nel 1939 viene fregiato del titolo di monsignore. Durante la Seconda Guerra Mondiale, soprattutto dopo l'8 settembre 1943, è promotore instancabile di quella rete fittissima di assistenza e protezione a profughi, perseguitati (in primis ebrei) e sfollati. Nel dopoguerra Mons. Barbieri mantiene un ruolo di primo piano nel quadro politico nazionale. A Pieve del Cairo fonda la Cittadella Sociale. Nel 1952 fonda la Scuola superiore di servizio sociale. Muore il 16 ottobre 1963. -
Nati per volare
"Un altro fantastico libretto di padre Andrea, un altro di quei libretti che prendi in mano e ne leggi una pagina dopo l'altra, accattivanti e gustose come cioccolatini. Queste pagine semplici e profonde sono davvero la condivisione, come promette l'autore, di """"quel bicchiere di acqua sorgiva che mi viene fornito ogni giorno dalla salutare novità del Vangelo e dalla sorprendente, liberante esperienza di chi lo vive""""."""" (Dalla Prefazione di Fabio Ciardi)" -
Il libro dei Salmi
Le 150 composizioni raccolte in questo libro sono considerate dalla tradizione religiosa d'Israele ""le preghiere"""" per eccellenza. Come indicano i titoli collocati all'inizio della maggior parte dei Salmi, queste composizioni erano molto usate nella liturgia del tempio di Gerusalemme. Nel libro dei Salmi si incontrano inni di lode e di ringraziamento, lamentazioni o suppliche che nascono dalla situazione di sofferenza del singolo orante o di tutta la comunità d'Israele, meditazioni sulla storia della salvezza, riflessioni sapienzali sul dono della legge e sulla condotta dell'uomo, richieste di perdono, di liberazione e di guarigione, invocazioni di aiuto o di vendetta contro i nemici. La tradizione cristiana ha scelto il libro dei Salmi come fondamento della sua preghiera liturgica, meditandolo alla luce del mistero di Cristo. Nuovo testo CEI con introduzione e note."" -
San Barnaba. L'apostolo eletto dallo Spirito Santo
Cipro: Barnaba, il cui nome vero è Giuseppe, secondo gli Atti degli Apostoli, è nativo dell'isola di Cipro. Gerusalemme: Barnaba è un levita che diviene membro della primitiva comunità cristiana, tenuto in grande considerazione dagli apostoli e stimato da tutti. Egli diventa il garante di Paolo di Tarso appena convertito a Cristo e lo introduce, in forza della sua autorità, come uomo dello Spirito a Gerusalemme. Antiochia di Siria (oggi in Turchia): Barnaba è inviato ad Antiochia di Siria, dove introduce Paolo alla predicazione itinerante; tra il 46 e il 49, intraprende insieme a lui un lungo itinerario di evangelizzazione. Barnaba e Paolo partecipano al ""Concilio di Gerusalemme"""", portando la gioiosa testimonianza delle numerose e straordinarie conversioni tra i pagani. Dopo un periodo ad Antiochia, le strade dei due apostoli si dividono. Secondo alcuni testi apocrifi, Barnaba viaggia con il cugino Giovanni Marco in Egitto e in Italia, prima di fare ritorno a Cipro. Salamina (Cipro): Si stabilisce a Salamina dove, a causa della sua predicazione e della fedeltà al vangelo, viene catturato, torturato atrocemente e lapidato dai Giudei. II giorno del martirio, secondo la tradizione, sarebbe avvenuto l'11 giugno dell'anno 61, data in cui ancora oggi l'apostolo è festeggiato."" -
Padre Adriano Osmolowski o.f.m., esule per la fede. Ediz. a colori
Bielorussia: Pietro Osmolowski nasce il 13 dicembre 1838 ad Antonof in Bielorussia, regione situata allora all'estremità orientale della Polonia, ma occupata dalla Russia. La sua è una famiglia di nobili origini. Ben presto matura nel suo cuore la vocazione a servire Cristo. Entra tra i frati minori: nel convento di Minsk, il 19 settembre 1861, veste il saio francescano, assumendo il nome di frate Adriano. A causa di un'insurrezione dei polacchi contro il governo russo, i francescani vengono cacciati dal convento: frate Adriano trova ospitalità per tre anni nel seminario diocesano di Minsk; poi, insieme a un confratello, decide di partire esule per la Terra Santa. Gerusalemme: i due frati, il 19 ottobre 1866, arrivano a Giaffa per poi dirigersi a Gerusalemme, dove vengono accolti nel convento di San Salvatore. Il 13 giugno 1867, frate Adriano fa la professione solenne e il 28 marzo 1868 viene ordinato sacerdote. Resterà in Terra Santa per dieci anni. Gemona del Friuli (Udine): per motivi di salute torna in Europa e viene accolto nella provincia veneta dei frati minori, avendo come prima destinazione il convento di Gemona del Friuli. Nella provincia veneta vivrà ben 47 anni, esprimendo le sue più belle doti di frate e sacerdote, in particolare si distinguerà nel servizio del confessionale. A Gemona assolverà anche l'incarico di superiore del convento. Lonigo (Vicenza): nel gennaio 1911 padre Adriano è trasferito dai superiori nel convento di San Daniele di Lonigo: qui rimane sino alla morte, eccetto il periodo fra il 1913 e il 1916, vissuto nel convento di Monselice (Padova). Padre Adriano muore il 9 aprile 1924. -
Venerabile Edvige Carboni. La mistica della Sardegna
Pozzomaggiore (SS): Edvige Carboni nasce il 2 maggio 1880 da piissimi genitori. Cresce buona e ubbidiente. Nel tempo vissuto nel suo paese d'origine dimostra membro vivo della comunità parrocchiale, assidua alle adunanze e ai Sacramenti, ottima catechista, insegnando il vangelo più con i fatti che con le parole. È una donna laboriosa, piena di premure e di affetto per tutti, apprezzata soprattutto per la sua modestia e umiltà. Edvige vive vari fenomeni mistici e beneficia di numerosi doni soprannaturali: estasi, levitazioni, incendi d'amore, spirito di profezia, bilocazione, animazione di sacre immagini, visite di angeli e santi; il 14 luglio 1911 riceve dal Signore le stimmate. Roma: nel novembre del 1929, per tener compagnia alla sorella Paolina e al papà, Edvige lascia il suo paese natale per trasferirsi nel Lazio. In questa regione, dopo essere state provvisoriamente a Marcellina Scalo, poi ad Agosta, Serrone, La Forma, Albano, Quadrato, Edvige e Paolina si stabiliscono a Roma, nel 1938. La carità di Edvige nell'assistenza ai malati, alle persone sole, agli anziani, ai bisognosi è straordinaria: la gioia di dare tutto a tutti è sempre in lei più forte e più grande di ogni rinuncia. Dopo una vita così particolare, vissuta ""più in cielo che in terra"""", Edvige il 17 febbraio 1952 rende la sua anima a Dio pronunciando il nome di Gesù."" -
Carlo. Ediz. a colori
Un adolescente buono, Carlo, attento alle preghiere, senza sciupare i ""padrenostri"""". Carlo si comunica spesso e in quell'incontro speciale con il Pane di Vita scaturisce tutto il suo modo di essere. Con Gesù, egli diventa lievito per gli altri. Dal Cielo, questo giovane ci insegna che, per essere felici sulla Terra, occorre dare il superfluo ai ricchi e vivere nel timore di Dio."" -
Sofia Rébold. Una vita per l'unità della Chiesa
Sofia Rébold nasce a Forlì il 6 marzo 1859, in una famiglia originaria della Svizzera. Il padre, inizialmente di fede luterana, diventato cattolico, è sergente dell'esercito pontificio. I Rébold si spostano a Pesaro ma la giovane mamma di Sofia muore improvvisamente. Quando il padre è preso prigioniero in una battaglia contro l'esercito piemontese, la nonna materna si prende cura della piccola orfana. Ritornato a casa, il padre decide di trasferirsi in Svizzera e di riabbracciare l'originaria fede luterana, portando con sé Sofia a Berna. Il padre si risposa creando una nuova famiglia. Uno zio di Sofia la riporta a Roma dalla nonna. Nella Città Eterna, Sofia, il 4 novembre 1871, entra nel collegio tenuto dalle suore Figlie di Maria Santissima dell'Orto (Gianelline). Inaspettatamente viene rapita e portata dal padre in Svizzera. Diventata maggiorenne, Sofia decide di tornare a Roma e di diventare suora gianellina. Inizia il noviziato il 19 marzo 1876, cambiando il nome in Suor Maria Stanislaa. L'11 marzo 1877 fa la prima professione. Le viene affidato l'insegnamento e l'assistenza alle educande interne. Inviata per motivi di salute a Grottaferrata (RM), rimane nella nuova casa, trasformata in scuola per le bambine del paese. Ispirata dall'abate, Don Arsenio Pellegrini, e dalla sua amica Tersa Casini, fa la sua offerta di vittima al Sacro Cuore, unendo a questa spiritualità il suo impegno per l'unità tra le Chiese cristiane. Muore il 24 agosto 1886. -
Apollonio Troesi. Ediz. a colori
La biografia del frate cappuccino missionario di nome Apollonio, con aneddoti, testimonianze, fotografie e illustrazioni. ""Mi sento povero con i poveri e vivo per loro fino alla fine dei miei giorni"""". (Padre Apollonio)."" -
Santa Maria Francesca delle cinque piaghe. La santa dei quartieri di Napoli
Maria Gallo nasce a Napoli il 25 marzo 1715 in una semplice famiglia di artigiani. Sin da piccola inizia a frequentare la chiesa di Santa Lucia al Monte, tenuta dai Francescani Alcantarini. Ben presto manifesta l’intenzione di consacrarsi al Signore contro i progetti del padre violento. Pur subendo maltrattamenti e privazioni, non cede e alla fine riesce a coronare il suo sogno: l’8 settembre 1731, nella sua casa, veste l’abito del Terz’Ordine Francescano Alcantarino, prendendo il nome di Maria Francesca delle cinque piaghe di Nostro Signore Gesù Cristo. Nella sua vita si susseguono sofferenze fisiche e morali. Maria Francesca è ammessa ai voti religiosi nel Natale 1741. Insieme ad una compagna, Maria Felice della Passione, ella va ad abitare presso la casa di don Giovanni Pessiri, suo direttore spirituale. Maria Francesca beneficia di carismi soprannaturali, come la profezia, e sperimenta vari fenomeni mistici. Spira serenamente il 6 ottobre 1791.