Sfoglia il Catalogo ibs016
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 3581-3600 di 10000 Articoli:
-
Un borgo nuovo angioino di Terra d'Otranto: Francavilla Fontana (secc. XIV-XV)
L'attenzione per le comunità cittadine del Mezzogiorno bassomedievale è una delle prospettive d'indagine che più radicalmente ha rinnovato negli ultimi anni gli studi della medievistica meridionale, impegnata a recuperare il ritardo rispetto al resto dell'Italia nelle ricerche di storia urbana. Ciò nonostante, rimangono in ombra i centri minori (spesso infeudati), a vocazione prevalentemente agricolo-pastorale, tanto quelli di antica origine quanto quelli di più recente fondazione, base portante del reticolato insediativo del Regno, ma privi della dignità di civitas, perché non sedi di cattedra vescovile. Tale situazione, in alcuni casi, non fu tuttavia di ostacolo all'esprimersi di una spiccata vivacità e dinamicità sotto il profilo sociale, economico e politico. In questa chiave, il presente lavoro prende in esame una delle tante comunità urbane ""minori"""" del principato di Taranto, Francavilla Fontana (oggi in provincia di Brindisi), fondata agli inizi del XIV secolo lungo l'antico tracciato della via Appia-Traiana. Le sue vicende storiche, socio-politiche ed economiche, oltre a favorire l'approfondimento del tema delle comunità rurali del Mezzogiorno tardomedievale, offrono l'opportunità di seguire il fenomeno dei borghi nuovi in una provincia periferica del Regno."" -
De vita beata
Argomento sempre attuale quello della felicità, dibattuto anche oggi nella nostra società consumistica, ma già trattato nelle scuole filosofiche dell’Atene postsocratica e poi in ambiente romano, dove Cicerone prima e poi ancora di più Seneca lo affrontano in modo chiaro ed univoco. Il De vita beata, appunto, è la risposta di Seneca agli interrogativi più comuni su ciò che ci dà la vera felicità, facendo luce sulla strada giusta da intraprendere per conseguirla, fugando le opinioni della gente comune di cui dimostra stoltezza e fallacità. La felicità non consiste nei piaceri, come invece sostenevano gli epicurei male interpretando gli insegnamenti del loro Maestro, anzi coloro che si abbandonano ad essi ne sono dominati, quindi ne diventano schiavi: è il caso, ad esempio, di chi ritiene erroneamente che le ricchezze diano felicità e non si accorge invece che esse condizionano la vita. Perché allora Seneca, che vive nel lusso, non si priva delle sue ricchezze accontentandosi del necessario? Perché parla in un modo e vive in un altro? E Seneca risponde ai suoi numerosi detrattori ammettendo l’utilità della ricchezza come mezzo per potere agire... Prefazione di Laudizi Giovanni. -
Luigi Fumagalli architetto ingegnere
"E' sempre appassionante entrare, in punta di piedi, in uno studio di pensiero e di progettazione. A maggior ragione quando quello studio è laboratorio per soluzioni architettoniche e ingegneristiche ancora oggi esemplari e, in qualche modo, modernissime. Un laboratorio venuto alla luce quasi per caso e passo dopo passo dispiegando la sua ricchezza di documenti ordinati e preziosi, accuratamente conservati, e facendo emergere, al contempo, la biografia professionale e umana di Luigi Fumagalli e la storia architettonica e urbana di un pezzo di Puglia tra metà e fine ottocento. Questa ricostruzione accurata e certosina, puntigliosa e appassionata, condotta da Fulgenzio Clavica, è un lavoro importante, capace di essere narrazione di una esperienza professionale restituendo una lezione più vasta, una trasformazione storica e urbana più ampia, un paradigma generale. Luigi Fumagalli, così austero e affascinante nel ritratto ad olio del pittore leccese Gabriele Lenti, firma numerosissime e importanti architetture private, opere pubbliche, edifici religiosi, opifici."""" (Dall'introduzione di Massimo Crusi )" -
Tra Stato e parastato. L'Ente Nazionale Artigianato e Piccole Industrie (1925-1978)
Il volume indaga le politiche per lo sviluppo dell'artigianato e della piccola industria in Italia nel Novecento e ricostruisce, sulla base delle sollecitazioni storiografiche più recenti, tempi e specificità della partecipazione di artigiani e piccoli industriali ai processi di formazione delle decisioni pubbliche di loro interesse. La ricerca esamina il ruolo dello Stato, degli enti pubblici parastatali, degli organismi di rappresentanza degli interessi e dei partiti come interpreti delle loro istanze e si interroga sul contributo di questi attori allo sviluppo capitalistico italiano. L'osservatorio privilegiato per affrontare tali temi è l'Ente Nazionale Artigianato e Piccole Industrie, che rappresenta il primo significativo intervento dello Stato nel settore. Istituito in epoca fascista e soppresso in seguito alla nascita delle Regioni, l'ENAPI fu l'ente pubblico incaricato di promuovere l'espansione e il progresso di questo gruppo significativo dei ceti medi del Paese. -
Un canzoniere d'amore del XV secolo (London, British Library, ms King's 322). Un codice acquaviviano?
In queste pagine introduttive non si vuol dare, ugualmente, il resoconto «rifinito e compiuto» dello studio condotto sul codice London, British Library, King's 322, contenente una raccolta adespota di quarantanove componimenti d'amore in scrittura umanistica in volgare italiano, ma un'idea in breve degli «andirivieni della ricerca, le false piste seguite e scartate prima di arrivare al risultato ritenuto accettabile». [...] Il canzoniere, quasi del tutto inedito, che aveva ricevuto un'attenzione critica sporadica ed episodica, sebbene altamente qualificata, ha posto ben presto al nostro pool di studiosi, dalle competenze diversificate, una serie articolata di problemi riguardo a committenza, attribuzione, interpretazione, componenti materiali, caratteristiche grafiche e perigrafiche, restituzione testuale, apparato iconografico... -
Un palazzo, un monastero. I baroni Sambiasi e le Teresiane a Nardò
Il lavoro di Marcello Gaballo nasce dal bisogno di illuminare uno scorcio specifico della sua città, Nardò, restituendogli le pagine di un passato per molti aspetti ritorto e non ricompattato ancora del tutto e tracciandone le linee di una adeguata ricostruzione storica. Con un meticoloso lavoro di ricerca e un chirurgico occhio sui dati raccolti tesse le vicende legate alla mutazione architettonica, patrimoniale e d'uso degli edifici attualmente presenti su corso Garibaldi indicativamente tra i numeri 27 e 31, rispettivamente riferibili a un rivenditore di tabacchi e al grande portone d'accesso ad un palazzo. Lateralmente a questo la chiesa titolata a Santa Teresa. Apparentemente di natura distinta le mura delle tre strutture nascondono in realtà una trama profonda e secolare non immediatamente intuibile al passante malaccorto ma, se scandagliata con gli strumenti rigidi del controllo sulle fonti, in grado di restituirci un'importante fetta della storia neritina legata alla nobile famiglia dei Sambiasi (i Sancto Blasio) di Nardò, baroni di Puzzovivo, Flangiano e Puggiano. -
L' evoluzione dell'arte ceramica in Italia in Collezione Tondolo (secoli XIV-XX)
Il volume, dedicato alla prestigiosa collezione di ceramiche di Riccardo Tondolo, presenta trecento reperti in maiolica e terracotta, collocabili cronologicamente tra il Trecento ed il Novecento, prodotti nelle antiche e più rinomate botteghe italiane, da Faenza alla Toscana, dall'Umbria alle Marche, da Napoli alla Sicilia, al Veneto e alla Liguria. Nella collezione sono straordinariamente rappresentate tutte le principali famiglie stilistiche dell'antica arte della maiolica e della ceramica 'a graffio', che danno vita, tra '500 e '600, alla grande stagione dello stile italiano, destinato ad invadere e conquistare paesi e mercati anche lontani, diffondendo modelli e capi di lavoro e imponendo mode e costumi, confermandosi sempre in qualità e gusto altissimi.Il catalogo porta dunque l'attenzione su un patrimonio, quello delle maioliche, così denso di storia, di eventi, di costume e quotidianità, ma anche tanto trascurato dalla stessa ricerca storico-artistica... -
La città di Grottaglie e il convento dei Cappuccini. Brevi cenni storici
Grottaglie nasce nel primo medioevo, quando gli abitanti delle gravine di Riggio e del Fullonese o Foranese abbandonarono le grotte dove abitavano. Nei piccoli antri che si aprono sui fianchi dei canjons sono ancora visibili segni di vita quotidiana, affreschi in pessime condizioni e iscrizioni in greco antico. Anche a Nord-Est a circa 1 km dalla città lungo la strada che porta al paese di San Marzano di San Giuseppe, corre altro canyon ma di più modeste dimensioni, lungo i cui fianchi si aprono piccoli antri, più noti come grotte di San Biagio. In questo luogo il 3 febbraio, giorno dedicato alla festa del Santo, la gente un tempo si recava a pregare nella vicina chiesetta per poi spargersi, sui fianchi e nelle sue piccole grotte del canalone, a fare picnic con parenti ed amici, accompagnata dai richiami dei venditori ambulanti di bibite, panini, noci e nocelle. Ai giorni nostri questa gita fuori porta non usa più farsi e soltanto pochissimi fedeli il 3 febbraio vanno ancora ad onorare San Biagio nella chiesetta, per l'occasione tenuta linda da una pia donna, addobbata con i fiori dei pellegrini. La città di Grottaglie prende il nome dalla parola greca grotta. -
La casa a corte nel Salento leccese
"Da alcuni decenni l'interesse per il paesaggio e per l'architettura rurale non è mai venuto meno, e soprattutto non è venuta meno la curiosità di approfondire gli aspetti di quella che per molti è considerata 'architettura minore', 'popolare', 'vernacolare', 'rustica', 'contadina', 'spontanea', 'folcklorica' e via dicendo. Partendo dal principio che: 'Ogni edificio costruito seguendo presupposti tradizionali', come scrive il Guénon, 'presenta nella struttura e nella disposizione delle varie parti di cui si compone un significato cosmico, conforme alla relazione analogica tra macrocosmo e microcosmo', credo che questo concetto non valga soltanto per i templi o per gli edifici che hanno una destinazione sacra, ma si possa adottare anche per le semplici abitazioni umane in quanto 'non c'è niente di profano nelle civiltà integralmente tradizionali, tanto che solo per effetto di una profonda degenerazione si è potuti giungere a costruire case senza proporsi altro scopo che rispondere ai bisogni puramente materiali dei loro abitanti'."""" (L'autore)" -
Giuseppe Capecelatro. Esperienza politica, attività pastorale e magistero culturale di un vescovo illuminato
Attraverso una raccolta di saggi sui diversi ambiti di interesse e di attività (giuridico, artistico, culturale e pastorale) che impegnarono Giuseppe Capecelatro (1744-1836), il dotto Arcivescovo che resse la Diocesi di Taranto dal 1778 al 1817, il volume intende presentare un nuovo profilo di una delle figure più interessanti dell'illuminismo cattolico del Regno di Napoli tra fine Settecento e primo Ottocento. I moltissimi aspetti inesplorati della vita e delle opere del prelato napoletano vengono qui presentati con l'apporto di studi originali svolti su documenti inediti provenienti da Archivi statali e vaticani ed accompagnati da analisi e riflessioni del tutto innovative, affidate alla competenza di studiosi provenienti da diverse branche del sapere. L'approdo raggiunto offre diversi apporti e consente di sviluppare nuovi orizzonti di ricerca non solo sul personaggio, ma anche e soprattutto sulla vivacità culturale che ha interessato il Regno di Napoli e il mondo ecclesiastico tra antico e nuovo regime. -
La chiesa dei Santi Cosma e Damiano a Nardò. Già di Santa Maria del Ponte
Finalmente, e possiamo ben dirlo, si conoscono le vicende storiche del monumento, erroneamente ritenuto di fine Ottocento, a causa degli ultimi restauri eseguiti dall'Ing. Quintino Tarantino, quando ""si realizzarono importanti lavori di consolidamento e di restauro, che portarono allo stato attuale dell'edificio"""". Lo studio documenta come l'edificio sia in realtà l'esito di una serie incredibile di rifacimenti che si devono far risalire addirittura alla prima metà del XV secolo, quando, a ridosso del torrente Asso, in loco Memore de li Iudei, ovvero un cimitero ebraico, sorgeva una cappella che ospitava un'antichissima icona della Vergine col Bambino particolarmente venerata dai cittadini, come attesta una pergamena conservata nel locale monastero di Santa Chiara. Il lavoro focalizza l'attenzione su un affresco misconosciuto ma antichissimo, quello della Vergine del Ponte, in origine titolare della chiesa, che offre """"sorprendenti e notevoli somiglianze con un altro affresco coevo, quello della Madonna con Bambino alloggiato nella navata sinistra della Cattedrale neritina, nel tratto finale, in corrispondenza della base del campanile..."""""" -
Carpignano Serrano Stigliano. Frammenti di storia locale nell'ambito della Grecìa salentina
«Al turista desideroso di effettuare una visita guidata a Carpignano, l'ipotetico informatore potrebbe consigliare la cripta delle sante Marina e Cristina, il Santuario della Madonna della Grotta, la torre colombaria dei Del Balzo, senza dimenticare i siti delle scoperte archeologiche, il palazzo della famiglia Ghezzi, il fascino silenzioso delle strade del centro storico, le masserie del feudo e tutto quanto il territorio circostante offre in ricchezze della natura, del paesaggio, e della tradizione. Ma il giro non sarebbe completo senza allungare il passo fino a Serrano, frazione resa illustre da una plurisecolare presenza nobiliare e da una ricorrenza annuale, L'olio della poesia, che l'ha resa celebre ben aldilà dei confini provinciali e regionali. Sarebbe sufficiente una siffatta esperienza per entrare in sintonia con due realtà di così alto spessore culturale? Evidentemente la risposta è no perché tutto quanto gravita intorno ad esse è un eccezionale complesso di fatti e di monumenti, di persone e di cose innumerevoli, un universo di conoscenze e di suggestioni, molto difficile da condensare in un periodo breve ed in modalità fast come oggi usa dire.» -
Il clochard che non accettava elemosine
La storia raccontata nel romanzo si svolge in una città immaginaria dove il protagonista vive esperienze drammatiche tra gente misera e derelitta, dopo essere andato via di casa a causa di contrasti familiari. La nuova esperienza glia fa comprendere quanto sia difficile la vita al di fuori della comoda e agiata cerchia familiare nella quale era abituato a vivere e come sia quasi impossibile riscattare e superare situazioni difficili e drammatiche in un mondo dove miseria e fame sono all'ordine del giorno, dove riscatto e perdono non esistono affatto. -
Raffaele Belliazzi (1835-1917)
Il volume monografico dedicato alla figura di Raffaele Belliazzi, fine e valente artista napoletano, si inserisce nell'ambito degli studi sulle arti figurative nell'Italia meridionale a cavallo tra la seconda metà dell'Ottocento e i primi anni del Novecento. La studiosa delinea le vicende principali che hanno caratterizzato la sua attività artistica e la sua produzione pittorica e scultorea, lasciando trasparire dal riordino filologico di opere d'arte e di documenti d'archivio, recensioni, saggi, cataloghi e volumi, il valore dell'uomo e dell'artista. -
Il seicentesco lavabo maiolicato della chiesa di San Rocco in Matera
La presente ricerca è dedicata a un'opera d'arte molto sorprendente: il semisconosciuto Lavabo maiolicato seicentesco, conservato, anzi nascosto, nella sacrestia della chiesa di S. Rocco, annessa a un dismesso convento francescano di Matera. Esso costituisce invece per la sua rarità - simili opere, se pure sono esistite, sono andate perdute a Napoli - per l'intensa espressività cromatica e figurativa, e per la circostanza che ora risulta la più antica produzione ascrivibile alle fornaci di Laterza (MDCXXXIII), un vero e proprio Unicum, degno di diventare una nuova attrazione turistico-culturale della città. Il Lavabo è dedicato al SS. Sacramento, disegnato al centro, e circondato da medaglioni iconici di Santi e Sante francescani, la cui qualità grafica e pittorica induce a pensare che siano stati eseguiti sulla base di un programma iconografico concepito da un pittore francescano presente nello stesso convento, dove infatti esisteva il frate-pittore Fra Francesco da Martina Franca, che ha dipinto una tela, conservata nella chiesa, con l'Annunciazione, datata 1626. -
Integrazione delle famiglie in crisi nella comunità ecclesiale. Profili giuridici e pastorali: Amoris Laetitia
Il presente libro rappresenta per Francesco Maiorano una singolare tappa del suo lungo e vivace percorso culturale. ""Singolare"""" perché è il risultato di un nuovo ciclo di studi da lui intrapreso dopo una lunga carriera come giudice consigliere di Cassazione... Egli riparte dalle acquisizioni teologiche e giuridiche in merito al matrimonio e alla famiglia, che la Chiesa, lungo i secoli, ha tradotto in norme canoniche e prassi pastorale, per contestualizzare e proporre il magistero di Papa Francesco, nella Amoris Laetitia, cogliendone le istanze e le sfide in campo etico ed ecclesiologico. Compito del Diritto canonico è dare risposte evangeliche a domande sempre nuove che la società di ogni tempo e luogo propone. L'Amoris Laetitia, per l'Autore, è una risposta della Chiesa, anche sotto il profilo giuridico, alle delicate e complesse questioni che attengono alla realtà famigliare nella odierna società."" -
La Resistenza dei neritini nella Guerra di Liberazione (1943-1945)
Con questo libro inizia il cammino di studio della seconda guerra mondiale in corso di ricerca; in particolare affronta il periodo 1943-1945, quando si sviluppò la Resistenza e, più in generale, la Guerra di Liberazione contro il nazifascismo. Anche Nardò con propri cittadini ha dato il suo contributo nella lotta contro il nazifascismo. A questi è dedicata la presente pubblicazione, mentre in futuro si cercherà di trattare anche la vicenda di coloro che aderirono alla Rsi, ovviamente non per procedere a giudizi - la storia non giudica - ma per conoscere e capire storicamente le motivazioni delle loro scelte. Avrei voluto, in questa prima fase, elaborare un profilo organico per ciascuno dei Resistenti Caduti, esclusi gli Imi, ma, per mancanza di una sufficiente documentazione, l'analisi è rivolta al giovane carabiniere Giuseppe Carrino, che nel territorio di Feletto, in Piemonte, con il nome di Lecce combattette con la formazione partigiana di Diavolo Rosso; e al brigadiere Luigi Zacchino, successivamente promosso maresciallo, che, rimanendo in servizio nella caserma di Manciano, in Toscana, operò da attivo e prezioso collaboratore dei Partigiani del luogo. -
San Martino di Tours. La sua opera, il suo pensiero, il suo tempo
La biografia che ci consegna questo libro non è rigorosamente cronologica: è pensata per argomenti, per cui ogni capitolo ha una sua autonomia e può essere letto a prescindere da tutti gli altri. Ciò nonostante la narrazione rispetta, a grandi linee, la scansione temporale dei fatti. Non è una biografia agiografica, né tanto meno un lavoro che si limita a ripetere il già detto, ma uno studio storico, che argomenta sulle critiche e sui giudizi positivi rivolti a san Martino e al suo primo biografo: Sulpicio Severo. E' un lavoro che, dopo attenta analisi delle diverse prese di posizione, ci restituisce l'immagine di un Santo profondamente ispirato e di indiscussa moralità. Uno dei più grandi Santi della Cristianità, che ha saputo conciliare la vocazione ascetica (il monaco) con la gestione del potere (il vescovo), schierandosi sempre dalla parte degli oppressi e senza mai dimenticare di essere il più umile tra gli umili e il più povero tra i poveri. -
La Chiesa e il Monastero di Santa Chiara a Conversano
Attraverso un lungo e paziente lavoro di ricerca ed interpretazione dei documenti d'archivio ed un'attenta lettura delle pietre e degli oggetti d'arte, il volume restituisce alla città e all'attenzione degli studiosi, la storia di una comunità claustrale femminile, con le sue luci e le sue ombre. Irradiando di sprazzi di luce, particolari momenti della vita monastica, si svelano nomi, ""volti"""", vicende di donne che, sebbene relegate oltre le grate, hanno con determinazione difeso i propri diritti e la propria dignità, tessendo un'articolata rete di rapporti economici, sociali, 'politici'. Per secoli gelose custodi del complesso clariano, queste donne monache, per le quali hanno lavorato una schiera di uomini: architetti, pittori, argentieri, organari, muratori, procuratori, notai, avvocati, giudici, mulattieri, ecc., attraverso questa monografia escono, a tratti, dall'ombra di una storia troppo a lungo ritenuta minore. (dalla Introduzione di Diego Iudice)"" -
La storia dell'arte come impegno civile per il territorio. In ricordo di Sergio Ortese (1971-2019)
Saggi M. Bozzi Corso, La didattica per competenze e la Storia dell'arte; A. M. Monaco, Il senso critico di Sergio Ortese per la Storia dell'Arte nel Salento...; L. Petracca, Origini, apogeo e declino dei Del Balzo di Soleto...; N. Cleopazzo, Tracce di tardogotico nella chiesetta di San Giovanni Battista a Francavilla Fontana; R. De Giorgi, 'Un po' di gotico' nelle collezioni del MNAC di Barcellona; Fabrizio Ghio, La 'Chiesa Greca'. Vicende storiche e costruttive...; M. Tanzi, Esercizi di riconoscimento: una tavola di Marco 'calavrese' ; S. Castellana, Johannes Hispanus in fondo al mare: i dipinti sulla Regia Nave Aurora; A. Fiore, Intorno a due opere del Pordenone in Puglia; D. Caracciolo, Amici pittori, amici poeti nella Napoli tra '500 e '600; M. De Santis, Iconografia e Controriforma: Il caso di Vespasiano Genuino (1552-1637); M. L. Sorrone, Iconografia e immagini della tradizione nelle opere di G. Donato Chiarello; Lucio Galante, Ritorno a Toma: La pioggia di Cenere del Vesuvio; D. Rucco, Stanislao Sidoti, «paesista di merito»...; F. Coi, Enrico Giannelli...; M. Cesari, Su un pastello ritrovato del salentino Giuseppe Casciaro; L. Gaeta, Compianti e Addolorate di cartapesta.