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Vedere Melfi-Seeing Melfi. Ediz. illustrata
Il viaggio, oltre all'accezione materiale di atto di spostarsi da un luogo ad un altro per motivazioni di vario genere, ha un valore simbolico, ossia un significato coincidente con la ricerca di se stessi e delle proprie emozioni. Esiste, infatti, una particolare categoria di viaggiatori, i cosiddetti ""viaggiatori di città"""", che sembrano stabilire una singolare relazione tra il paesaggio urbano e la propria interiorità. Questa idea di viaggio è raccontata attraverso i disegni che un viaggiatore d'eccezione, l'architetto giordano Kamel O. Mahadin, che da anni esplora i paesi del Mediterraneo, ha realizzato nel suo incontro con la città federiciana di Melfi. I luoghi e gli edifici visitati sono corredati di una nota storica e descrittiva."" -
The road after Expo. Ediz. italiana e inglese
The Road after Expo - Far West Milano - è un progetto dello studio romano ma0 per le aree post Expo 2015. Racconto di una città immaginaria, il progetto riacquista attualità perchè espone una risposta possibile e duratura alle questioni che le conseguenze della pandemia stanno mettendo a fuoco sulla insostenibilità del nostro modello di sviluppo urbano. Una space fiction che immagina una città dove i cieli limpidi dei giorni di lockdown non siano solo la crudele conseguenza di una privazione, quanto, piuttosto, il risultato di un progetto che propone di far incontrare sul margine di una strada due opposti apparentemente inconciliabili, la densità dell'urbano e l'apertura del paesaggio naturale. -
Aspromobile. I racconti della Rocca del Drako e delle sue Caldaiette. Ediz. italiana e inglese
Aspromobile è un progetto di educazione ambientale che racconta e promuove il Parco Nazionale dell'Aspromonte nei suoi aspetti paesaggistici e scientifici. Si tratta di Paesaggi Narranti che, con la Rocca del Drako e le Caldaie del Drako, raccontano i tempi geologici della Calabria, una storia locale che inevitabilmente assume caratteri globali. I dialoghi, animati da burattini, pongono l'attenzione sull'identità del territorio nella sua storia naturale e culturale traducendo una scena territoriale in teatro, dove arte e scienza trovano un loro punto di fusione. Un teatro che viaggia lungo sentieri ed habitat forestali, nelle piazze, nei centri visita del Parco, nelle scuole di ogni ordine e grado e con questo volume nei focolari domestici con l'obiettivo di suscitare curiosità ed interesse, sostenendo i docenti e i genitori che intendono far conoscere il proprio territorio. I suoi contenuti scientifici fanno di questa rappresentazione un veicolo di informazione e conoscenza che potrebbe coadiuvare non solo in canonici ambiti formativi ma anche l'ambizioso progetto Aspromonte Geopark, candidato a far parte della rete globale dei Geoparchi Unesco. Età di lettura: da 8 anni. -
Acque e paesaggi d'invenzione. Descrizione, meraviglia e nuova interpretazione di infrastrutture e architetture dell'acqua
Il volume propone una riflessione la cui chiave di volta è costituita da una esperienza diretta di immersione, studio e interpretazione critica di un paesaggio generato da una infrastruttura idraulica storica, di valore conclamato, come il Naviglio Grande milanese. Si esplorano le modalità per descrivere la complessità e il grado di umanizzazione di un paesaggio squisitamente 'inventato', approfondendo il nesso che lega una materia sfuggevole come l'acqua, al carattere dell'infrastruttura da cui dipende la sua forma. Ciò conduce alla scoperta di un vasto campo di 'possibilità' che la sostanza liquida può rappresentare come componente in grado di stabilire relazioni, caratterizzare i luoghi, suscitare emozioni e dar senso a 'nuovi paesaggi'. Un libro, riccamente illustrato da mappe, sezioni e fotografie, dimostrativo delle modalità di costruzione e di impiego critico di queste forme della rappresentazione. Un testo che si indirizza a una pluralità di lettori: da chi si occupa di paesaggio, a chi è deputato alla sua gestione, alla comunità accademica e agli studenti di architettura, a cui viene offerta un'occasione di riflessione originale sul tema del paesaggio. -
Lungo la via della seta. In Cina. Ediz. italiana e inglese
Il volume, suddiviso in due sezioni, raccoglie le testimonianze fotografiche ed i racconti di un'esperienza di mobilità internazionale che ha posto le basi per costruire il ""ponte culturale"""" tra Il Politecnico di Bari e la Repubblica Popolare Cinese. Gli scritti e le fotografie che compongono la narrazione, si susseguono come le fasi di un percorso di conoscenza che traccia le linee di un rapporto di amicizia sincero. Avviato nel 2017, il Progetto Poliba2China ha consentito a diciotto giovani studenti, italiani e cinesi, di trascorrere un intenso periodo di formazione presso le Istituzioni Partner, con le quali si è poi consolidato un proficuo percorso di scambi e integrazione tra culture, tuttora in corso, concretizzato da progetti di ricerca nei diversi campi dell'Ingegneria e dell'Architettura."" -
Il libro delle immagini-The book of images. Ediz. bilingue
"Qui voglio parlare di quello che c'è prima del montaggio: ciò che lo alimenta per poi disperdersi o tramutarsi in altro da sé. Anche se ancora di montaggio si tratta: raccontare un processo attraverso il processo medesimo. Infatti ogni associazione, ogni analogia, pone da subito un problema di montaggio. Io non vedo altri dispositivi teorici/operativi altrettanto efficaci a rompere il continuum: sia quello della Storia o i continua di tutti i giorni, i totalitarismi del presente, secondo cui ciò che è reale è sempre vero. Invece la struttura del montaggio dice che è ancora possibile farcela con poco, mettendo insieme i cocci, i pezzi di scarto delle altre storie, le immagini di ieri, quelle che il progresso ha abbandonato e la marea restituisce. Questo a me sembra un messaggio di speranza, perché annuncia che forse è possibile cambiare partendo dalle immagini che abbiamo amato. Così se il fine del montaggio è disfare la realtà, per poi rimontarla, scopo di questo libro potrebbe essere disfare il montaggio: portare allo scoperto il gioco per aprire ad altre combinazioni. Perché anche allineare i pezzi che compongono la macchina non è mossa senza conseguenze."""" (Elvio Manganaro)" -
João Mendes Ribeiro. Architettura intempestiva
João Mendes Ribeiro interpreta il progetto come ricerca di una complessità equilibrata. Un percorso rigoroso, dedito alla chiarezza della costruzione e perseguito attraverso un processo minuzioso di riduzione e di sintesi. Di formazione portuense, vive e lavora a Coimbra, città in cui si trovano molte delle sue opere realizzate. Di fronte alla sua diversificata attività professionale, che si muove con agilità tra ambiti diversi, dal restauro alla scenografia, la presente monografia costituisce uno studio focalizzato sulla sua architettura. João Mendes Ribeiro si esprime nel progetto con autonomia e originalità, privilegiando l'intervento sull'esistente, per il quale ha saputo anticipare diversi temi dell'attuale sentire condiviso. -
Cronache dell'abitare. Esperienze a partire dalla periferia
La struttura del testo affida alla sequenza di cinque intermezzi, che accompagnano alcune riflessioni sul tema della periferia, in grado di inaugurare un nuovo sistema valoriale funzionale, estetico, simbolico, spaziale, archetipico. Nei primi tre intermezzi si delineano posizioni e superamenti della ""periferia"""" a favore di una """"condizione di periferia"""", con la costruzione di nuove accezioni, nuove tematizzazioni e risposte alle sfide dell'abitare contemporaneo. Il primo intermezzo si completa con la selezione di alcuni testi, riferimenti ed orientamenti: un """"inventario plurale di appunti sulla periferia"""" - come """"strumento"""" per la ricerca e la didattica. Negli intermezzi quattro e cinque sono presentate due esperienze condotte nel Laboratorio UrbanLAB, sui temi della """"trasformazione dei territori dell'abitare"""" (casi studio: Rancitelli, Fontanelle a Pescara), in collaborazione con alcuni attori locali (Ater, Comune, Associazioni). I contributi di apertura e di chiusura articolano un ragionamento più ampio sul tema della qualità e della sicurezza dell'abitare collettivo, fortemente connesse dalle nuove emergenze e fragilità."" -
Territori del progetto. Tra urbanistica e paesaggio
Gli ultimi quarant'anni hanno segnato radicalmente la città e la disciplina urbanistica. Il libro rilegge gli scritti che hanno fornito una lettura critica della stagione di studi che ha chiuso il secolo scorso, decretando la fine del progetto urbano, e le ricerche recenti che hanno provato a interpretare i temi più attuali. Guardando ai mutamenti del discorso sulla città contemporanea e delle visioni disciplinari, si tenta di capire come le interpretazioni aggiornate del fenomeno urbano possano aprire nuove strade al progetto urbanistico. Il libro propone un ragionamento operativo che si muove tra pratica riflessiva di progetto, pianificazione e governo del territorio, individuando i riferimenti teorici che possono fungere da supporto per una rinnovata azione urbanistica. Riflettendo sul recente dibattito calato nella dimensione del paesaggio, si sviluppa un ragionamento sul valore del progetto urbanistico nella città contemporanea e sul contributo che l'urbanistica può (ancora) dare alla definizione dei suoi spazi. L'autrice prova quindi a indicare le strategie operative che possono soddisfare le esigenze pratiche del progetto urbanistico e la domanda di progetto territoriale. -
Giorni come stanze. Riappropriarsi della città
"Giorni come stanze"""" è un libro intimo, scritto in prima persona, per raccogliere riflessioni e condividere pensieri, poco dopo la fine del lockdown. Come è cambiata la nostra relazione con lo spazio privato e con quello pubblico? In che modo possiamo delineare nuove trasformazioni, personali e collettive, con il contributo delle arti visive? Il libro legge i luoghi che abitiamo come fossero estensioni dei nostri corpi. Un esercizio di libertà, in cui pensieri anche apparentemente dissonanti possano convivere uno accanto all'altro. Alle riflessioni scritte si associano, come dialoghi visivi, le sequenze fotografiche di alcuni dei più interessanti autori italiani: Gaia Cambiaggi, Alessandro Imbriaco, Allegra Martin, Antonio Ottomanelli, Anna Positano, Filippo Romano, Giovanna Silva, Delfino Sisto Legnani, mentre il progetto grafico è dello Studio Folder. Scrive Christian Caliandro nella postfazione, """"Passo dopo passo, passeggiata dopo passeggiata, lo spazio del quartiere e della città, lo spazio pubblico si trasforma... Strade e piazze vengono così esplorate, prima quasi furtivamente poi in modo sempre più esteso e intensivo, dopo l'esperienza dell'inimmaginabile.""""" -
Una piazza al posto di un palazzo. La rappresentazione della Civiltà italiana all'E 42 per Albini, Gardella, Palanti, Romano
Siamo negli anni Trenta, un tempo in cui l'architettura, per molti tra i futuri protagonisti del Novecento, è concepita come la costruzione di una visione. Dalla consapevolezza di appartenere a una 'minoranza' nasce la solidarietà nel pensiero e nell'azione che unisce i giovani Franco Albini, Ignazio Gardella, Giancarlo Palanti e Giovanni Romano in una 'cordata di compagni' coesi nel sostenere un'idea di modernità sintesi di adesione alla realtà del proprio tempo e sguardo sul futuro. In questo contesto di comunione d'intenti, quel gruppo di amici decide di raccogliere la sfida più impegnativa tra i concorsi dell'E 42 e di misurarsi con il progetto dell'edificio-tema dell'Esposizione, il Palazzo della Civiltà Italiana. Le riflessioni intorno a questo progetto sono il contenuto di questo volume. Supportate dall'indagine grafica e dalla costruzione del modello virtuale, esse offrono i presupposti per un'interpretazione critica della proposta di concorso che consente di rintracciare in questa architettura meno nota e non costruita, una lezione umana e professionale tutt'oggi valida, sul progetto come strumento di azione civile e impegno morale, sulla forza delle idee semplici. -
Architettura della memoria e paesaggio. Sacrari di guerra come interventi ambientali: Monte Grappa, Redipuglia, Caporetto, Pocol
Il volume, corredato di un repertorio fotografico di ottanta immagini, esplora quattro sacrari di guerra costruiti durante il ventennio fascista: Monte Grappa, Redipuglia, Caporetto e Pocol. Condivisa tra i quattro sacrari è la dimensione territoriale che supera la differenza tra architettura, arte e paesaggio, caratterizzando i siti con rimodellazioni dell'orografia, forme astratte integrate con quelle naturali e percorsi pedonali da esperirsi nello svolgersi del tempo. Queste strategie progettuali li distinguono dagli altri sacrari di guerra del Ventennio, spesso impostati su forme architettoniche e scultoree derivate dagli stili storici. Li collocano in una dimensione modernista condivisa con altre esperienze delle avanguardie storiche del Novecento e li avvicinano all'Arte Ambientale che si sarebbe diffusa trent'anni dopo la loro realizzazione. Pur essendo impostati su una retorica celebrativa della guerra, questi sacrari in parte la superano aprendosi a un'intepretazione contemporanea per la loro capacità di rileggere i luoghi, di promuovere la partecipazione individuale all'evento storico e di far interagire manufatto e natura. -
Abitare in Cina oggi. Esperienze a confronto
Il volume presenta esperienze architettoniche sul tema della residenza di alcuni tra i più accreditati studi di progettazione della Cina: Amateur Architecture Studio, ARCHSTUDIO, LLLab., MAD architects, reMIX studio, SENSHANG DESIGN, Shulin Architectural Design, Sun Yi Dong, Jie Jiang, TAOA, URBANUS, WEI architects, Wonder Architects. Sono realizzazioni volti alla rivitalizzazione di villaggi rurali anche attraverso la riscoperta di tecniche costruttive locali, al recupero di siheyuan, tipica residenza cinese, di hutong, di case isolate abbandonate in scenari paesaggistici affascinanti. Quello che colpisce è la varietà degli approcci, dei linguaggi e l'attenzione ai temi ambientali che testimoniano la singolare vivacità dell'architettura in Cina oggi. -
Letture parallele. L'architettura, il paesaggio e il racconto delle arti
Soffermarsi sulle connessioni tra diversi ambiti culturali serve a ricordarci l'interdisciplinarietà dei saperi e la trasversalità delle discipline: è una questione indispensabile alla cultura contemporanea se aspira ad esercitare una maieutica consapevole che ogni sapere è contiguo ed approda nel sapere dell'altro, se vuole offrire una visione unitaria che, invece, si è sempre più settorializzata. Le letture pluridisciplinari possono poi confluire in un'unica visione che stimola pause di riflessione e suggerisce altri e nuovi pensieri. A maggior ragione se il tema è la natura dalla quale da sempre l'architettura, la letteratura, le arti e le altre scienze hanno tratto alimento per costruire il paesaggio, le forme dell'abitare, la vita dell'uomo. L'interpretazione della Fossa della Garofala, elaborata nell'ambito dell'iniziativa Letture parallele dell'associazione Search dell'Università di Palermo, diventa occasione per la costruzione del racconto. -
Willelm di Hauteville. Vol. 3
Questa graphic novel è il terzo volume della collana ""Lungo il cammino del sole"""". Qui si narra la storia di Willelm, il figlio di Tancredi, il capo clan del villagio di Hauteville la Guichard in bassa Normandia. I suoi avi avevano navigato dal fiordo Norreno di Alesund sui drakkar, razziando le isole britanniche prima di insediarsi alla foce della Senna. Fu la fame a spingere Willelm verso l'Italia insieme ai fratelli Drogon e Umfred, fino ad Aversa, dove il clan rivale dei Drengot aveva fondato la prima contea normanna del Sud. Presto l'ambizione li spingerà oltre: attraverseranno il confine dell'Impero romano d'Oriente e conquisteranno Melfi, la roccaforte più potente della provincia d'Apulia. È l'inizio degli eventi che cambieranno la storia del Sud Italia e dell'intera Europa."" -
Linee nel paesaggio
Le linee, per definizione entità astratte, prive di concretezza materiale, in questo libro sono geometrie nel paesaggio che rivelano, solo nella prossimità e nella vicinanza, uno spessore praticabile in cui è possibile esclusivamente camminare, fermarsi, ripartire. Le linee sono progetti di paesaggio nella forma più essenziale; il paesaggio, invece, è il campo di mediazione tra lo spazio e il tempo necessario per ""camminarlo"""", tra la cultura e la natura, è il luogo di conciliazione tra esigenze ambientali, cultura e arte."" -
Architettura e urbanistica. Note relative al dibattito sulla città in Italia nel Novecento
Il testo dal carattere volutamente erratico ripercorre l'attività di tutti quei maestri che più di altri hanno contribuito alla evoluzione degli studi sulla città, rendendo la cultura architettonica italiana, durante il periodo trattato, senza dubbio un punto di riferimento in Europa. Introduzione di Franco Purini, postfazione di Massimo Bignardi. -
Vector architects. Ediz. italiana e inglese
L'architettura non è senza il gioco plastico della luce nello spazio scavato. Sulla base di questo assioma semplice e universale, Dong Gong, fondatore dello studio Vector con sede a Pechino, fin dal suo esordio nel 2008 ha condotto una serie di esperimenti, mescolando spregiudicatamente linguaggi della modernità con espressioni idiomatiche di sapore vernacolare, materie e tecniche innovative con saperi artigianali e della tradizione costruttiva. Se contemporaneo è colui che stabilisce uno ""scarto"""" con il tempo, cioè è in grado di operare nel presente senza esserne travolto e assoggettato, Dong Gong, che nelle sue architetture fa interagire il passato e il futuro, può definirsi un architetto della contemporaneità."" -
Adnexus. Una indagine interdisciplinare tra immagine disegno e arte
Nel XXXV capitolo della ""Naturalis Historia"""", Plinio racconta il mito, tramandato a partire da Erodoto, della figlia del vasaio corinzio di nome Butade la quale, affranta per l'imminente partenza del proprio amato, ne segnò la silhouette del suo volto aiutandosi con una lampada che proiettava l'ombra dell'uomo sul muro. Butade, partendo dalla silhouette tracciata dalla figlia, riproduce con la creta il volto dell'uomo ormai lontano. L'interpretazione condivisa di questo racconto, che ha avuto un certo successo a partire dal Rinascimento ma soprattutto tra gli artisti neoclassici minori di area francofona, è la nascita della pittura. Ed è significativo che questa esperienza arcaica di arte, nasca da un disegno prodotto tramite un processo ottico, quindi da una immagine. Da una immagine, una donna traccia un disegno e germoglia l'arte dei ritratti in creta. Il volume propone al lettore un viaggio che ha come punto di partenza il rapporto tra immagine, disegno e arte."" -
Lina Bo Bardi e l'eterogenesi della forma. L'arte come strumento della composizione architettonica
Comprendere il ruolo che l'arte ha ricoperto nella formazione e nella maturazione di Lina Bo Bardi è al contempo un atto d'intuizione e di studio: d'intuizione perché richiede una lettura ""altra"""" per individuare riferimenti e sconfinamenti non sempre dichiarati; di studio perché è solo tramite una profonda conoscenza delle opere e degli scritti dell'""""arquiteta"""" che si può tentare di effettuarne una esegesi a posteriori che superi le semplici supposizioni. La ricerca presentata in questo volume, partendo dal dibattito sulla sintesi della arti avvenuto in Brasile nella prima metà del 1900, ha ricodificato il lavoro e gli scritti di Lina Bo Bardi per arrivare a delinearne la posizione orientata non sulla ricerca di un'opera d'arte totale ma verso l'assunzione di alcune """"azioni"""" direttamente ricavate dalla pratica di altre arti per ottenere un'architettura dell'ossimoro e della metafora. Commenti in portoghese di Raphaela Papaléo Farias.""