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Prima repubblica football club. Almanacco illustrato 1948-1994
La politica italiana come un campionato di calcio: se è vero, come sosteneva Winston Churchill, che noi perdiamo le guerre come se fossero partite di calcio e le partite di calcio come fossero guerre, è vero anche che, in pieno revival della Prima Repubblica, è possibile tradurne propaganda, vizi e virtù in un linguaggio che riprenda con ironia modalità e gergo del giornalismo sportivo. La struttura di questo esperimento prende in prestito le fasi di una partita: formazioni in campo, primo tempo, secondo tempo, tempi supplementari e Calci di rigore. Nelle formazioni iniziali troviamo brevi identikit dei partiti e dei loro alfieri, corredati da alcune notevoli immagini dei politici in formato figurina; poi si comincia a giocare, con un'appassionante carrellata di vicende e aneddoti che legano partiti e parlamentari al calcio e rappresentano con evidenza il clima di inciucio fra i due mondi. La ripresa vede la fase decisiva dell'incontro, le elezioni: ed ecco una dettagliata analisi di stampo calcistico di sette tornate elettorali particolarmente significative. Nei tempi supplementari vanno in scena una trentina di bizzarre, faziose e complottistiche interrogazioni parlamentari riguardanti il calcio, mentre i calci di rigore finali sono un'imperdibile galleria di immagini d'epoca che chiude in gloria l'opera. -
Giuro di dire la verità dalla A alla Zia Mary
Una confessione in piena regola, in cui Scanu ripercorre la sua vita e la sua carriera, raccontando le difficoltà degli esordi e gli inganni del successo.rnrnPiù maturo e consapevole. Pronto a raccontarsi in modo diretto, immediato, senza filtri e senza remore. Valerio Scanu si espone, tra pubblico e privato, come non ha mai fatto prima. Scava nei suoi affetti più intimi, confessa aneddoti curiosi, passa in rassegna le diverse esperienze provate nel corso della sua carriera, senza trascurare le delusioni. E facendolo punta anche l'indice contro il sistema dello spettacolo, rivelando le logiche disumane di un mondo che gli appare ormai quasi totalmente regolato da scambi di favori e vincolanti pregiudizi. Ma non solo: in questo libro Valerio descrive il rapporto quasi simbiotico con i suoi fan, raccoglie i pensieri di chi lo ha incontrato, imparando a stimarlo, e gioca con la propria personalità fino a svelarsi in modo decisamente inedito. Giuro di dire la verità è insomma una confessione in piena regola, in cui Scanu ripercorre la sua vita e la sua carriera, raccontando le difficoltà degli esordi e gli inganni del successo, tra le tentazioni di Cinecittà e i nuovi talenti che non ha timore di mostrare, mettendosi in gioco in modi sempre inattesi, come una sorta di moderno Ulisse approdato alle Colonne d'Ercole della musica e pronto ad andare oltre, senza limiti di rotta. -
Corri. Dall'inferno a Central Park
Un uomo precipita dal quarto piano. La sola scelta che gli è rimasta per smettere di soffrire. Mentre cade esprime l'ultimo desiderio. Il suo corpo si blocca a pochi centimetri dal suolo. Un filo di luce scende dall'alto, lui ci si aggrappa e prova a fuggire dal pozzo buio che lo ha inghiottito: la depressione. Aldo Amedei è un giornalista di successo che ha perso tutto. Anche i sogni. Il passato è rimpianto, il presente è popolato da mostri e fantasmi, ma lui prova a seguire quel filo, quel folle desiderio che lo aveva tenuto in vita: correre la maratona di New York. Non sa nemmeno perché lo ha espresso, lui che prende la macchina anche per fare cento metri. Comincia a correre, come un evaso braccato dai suoi incubi. Cade, si rialza. Cade ancora e si rimette in piedi. E ogni volta fa sempre più male. Ma lui non molla. Per amore e con l'amore di Teresa, la sua giovane compagna. Sputando l'anima lungo strade piene di fatica, angeli e avvoltoi. Tornando alla vita, alla passione, ai sogni. Con l'aiuto di un medico viaggiatore, un coach inaspettato e un nipote più folle di lui. Diventando un altro, stampando altri nel cuore. Tra risate, sorprese e nuove emozioni. Ma i suoi nemici non mollano, lo inseguono decisi a riportarlo nel pozzo. Tutto torna ancora in gioco, nell'ultima sfida, tra la vita e la morte: 42 chilometri e 195 metri. Contro vento e contro tutto. Dall'inferno a Central Park. -
Niente panico! Come sopravvivere alla paternità
Ok, lei è incinta. E ora? Niente panico! Ecco qui una guida rapida e piena di consigli, sotto forma di diario pre e post-parto, scritta da un neopadre che non sa esattamente come funziona, ma naviga a vista, cercando di non affogare. rnrn“Diventare padre è un percorso molto più lungo della gestazione femminile, e molte volte non si arriva a capire di esserlo prima dei diciotto anni del proprio figlio. La gravidanza di un padre si può dividere in tre fasi. Il primo trimestre c’è lo studio matto e disperatissimo: lettura di tutti i libri sulla puericultura disponibili sul mercato, con focus su ogni tipo di argomento, dalla depressione post partum alle famigerate cure omeopatiche per il futuro del pargolo. Il secondo trimestre è dedicato alla cura verso la mamma, che si sta trasformando in una pianta tutt’una col divano. Ogni riferimento alla donna che vi ha accompagnato fino a quel momento sparisce in un buco spaziotemporale, senza apparente possibilità di ritorno. Il terzo e ultimo trimestre è impegnato nell’organizzazione dell’evento: la casa viene stravolta, le cose del papà non strettamente necessarie, cioè tutte, devono far posto a quelle del nuovo ospite. Si comprano mobili, si buttano mobili, si spostano mobili. Poi lui, o nel mio caso lei, arriva, e tutto cambia. Apre gli occhi e te li pianta addosso. Fine dei giochi! Grazie per aver partecipato, papà. Da quel momento sei fregato. Ma niente panico, ce la possiamo fare. Spero”. -
Cristiano Ronaldo. L'ossessione della perfezione
Il più amato e il più odiato. Il più caro. Il più bello. Il perfetto esempio dell'atleta del XXI secolo. Cristiano Ronaldo dos Santos Aveiro è tutto questo, e non solo. Il migliore al mondo per José Mourinho, il secondo dopo il rivale Leo Messi per la giuria del Pallone d'Oro FIFA, in ogni caso uno dei più grandi calciatori del secolo. Un uomo che fa parlare di sé dentro e fuori dallo stadio per le sue vicende di atleta e di amante, di giovane padre e di icona sessuale. La perfetta incarnazione della star a tutto campo, del tipo sociale di riferimento della contemporaneità. Un ragazzo cresciuto molto in fretta in una famiglia modesta di Madeira, che ha dovuto vedersela sin da subito a muso duro con tutto e tutti, e che fin da quando giocava per strada ha voluto essere il migliore. È questo il suo tratto distintivo, l'ossessione per la perfezione: del gesto, del dettaglio, del corpo, della giocata incredibile. Questa è la sua storia: da una piccola isola sperduta nell'Atlantico alla fama planetaria. Una biografia vera, ben lontana dall'agiografia del campione, dura e avvincente come la sua vita. -
Bomber. La storia di un numero nove normale (o quasi)
Se c'è stato un calciatore che ha meritato l'appellativo, spesso abusato, di ""bomber"""", quel calciatore è Roberto Pruzzo. Già idolo della curva del Genoa, per la quale era diventato sin dagli esordi """"O Rey di Crocefieschi"""", passò alla Roma nel 1978 per la cifra record di tre miliardi di lire. La squadra giallorossa era scritta nel suo destino: contro di lei aveva segnato il suo primo gol in serie A, contro di lei, indossando la maglia della Fiorentina, segnerà il suo ultimo, nel 1989, impedendole l'accesso alla Coppa Uefa. In mezzo, per lei e con lei, tre titoli di capocannoniere, quattro Coppe Italia, uno scudetto e 138 gol. Alcuni bellissimi, improvvisi e inaspettati, altri facili e naturali (per lui), molti ancora scolpiti nella memoria dei tifosi: quello contro l'Atalanta che evitò la retrocessione nel '79, quello, proprio contro il Genoa, che valse lo scudetto nell'83, la rovesciata dell'ultimo minuto in casa della Juve nella stagione successiva, la doppietta contro il Dundee nella semifinale della Coppa dei Campioni dell'84, la rete del pareggio nella drammatica finale contro il Liverpool. Si sta parlando, davvero, di storia del calcio italiano. E questa storia, per la prima volta, ce la racconta lui, in prima persona, senza farci mancare nulla: i compagni, i ritiri, i soldi, le donne, i tifosi, gli allenatori, le gioie, le amarezze e le follie di un mondo spesso bizzarro e picaresco, ma ancora strettamente connesso alle emozioni che generava..."" -
L'amore non esiste
Dylan Prince è uno studente newyorkese che vive per un unico sogno: sfondare come regista nel mondo cinematografico. La sua vita è piena di amicizie superficiali e piaceri effimeri, si accontenta di storie senza stimoli e non riesce mai ad andare a fondo nelle emozioni. Il padre, per punire la sua sregolatezza, lo spedisce a fare volontariato in Canada da un amico che dirige un centro di recupero per malati cronici. È lì che incontra Iris Sanders, una ragazza in lotta dalla nascita contro la fibrosi cistica. Iris sembra essere il suo esatto opposto. È timida, sensibile, non si è mai allontanata dal paese e trascorre i suoi giorni tra la terapia e un lavoro come cameriera in un locale della zona. Una sera, Dylan la vede piangere, la consola e le propone un patto: un mese di tempo per farla innamorare del cinema. L’unica condizione che le richiede è quella di non vederla più versare una lacrima. Iris è d’accordo, ma anche lei ha una sua condizione: Dylan in questo mese non dovrà innamorarsi di lei. Il ragazzo accetta, convinto che niente e nessuno smuoverà la sua posizione nei confronti dell’amore. -
Marathon des sables. Inferno e paradiso. L'ultramaratona più dura del mondo
Definire la Marathon Des Sables semplicemente una maratona è a dir poco limitativo. Indubbiamente si corre, tanto e in condizioni proibitive: sei giorni quasi ininterrottamente nel deserto marocchino del Sahara, coprendo in completa autosufficienza alimentare oltre duecentoquaranta chilometri tra dune di sabbia, pietre e salite, nei 52 gradi dell’implacabile sole africano. Ma proprio per questo contesto estremo, oltre che una competizione agonistica, la gara marocchina è anche un modo per misurare i limiti della specie umana. Ora, per la prima volta, questa incredibile avventura sportiva - da molti definita come la più dura del pianeta - viene raccontata in una sorta di diario di bordo da due insoliti protagonisti. Gente normale, verrebbe da dire, se normali si posso considerare due romani ultraquarantenni che decidono di essere fra i duemila che ogni anno si misurano con il deserto. Cristiano e Giuliano si preparano per mesi un primo anno, ma si presentano solo in quello successivo, nell’aprile del 2017, finalmente pronti per gareggiare davvero. Il migliore dei due chiuderà incredibilmente quattordicesimo (ma anche l’amico si piazzerà poco oltre il centesimo posto), mettendosi alle spalle fenomeni arrivati da ogni parte del mondo. Una storia di sport, con gli incredibili paesaggi africani a fare da coreografia, di sacrificio e sofferenza, ma soprattutto di amicizia: il vero valore aggiunto, quello che in nessun posto come nel deserto del Sahara può fare la differenza. -
Underground love. Indelebile
Elèna e Henry appartengono a due mondi diversi, eppure parlano un linguaggio comune: quello della passione che li unisce e che li rende indispensabili l’uno per l’altra. Da quando le loro vite si sono incrociate sul vagone di quella metro, niente è stato più come prima. La magia del loro inizio li ha inghiottiti completamente. Ma quando il loro amore si scontra con la realtà, l’universo felice che hanno costruito sembra sgretolarsi di colpo. I dubbi diventano all’istante minacce tanto insidiose quanto imprevedibili, e i silenzi prendono il posto delle parole e degli sguardi. Eccoli allora assorbiti in un vortice di equivoci, gelosie e tormenti, alimentato da una serie infinita di intrighi a opera di chi li vorrebbe tenere lontani. Spetterà solo a loro decidere se andare incontro a una fine inevitabile o dare vita a un nuovo inizio e credere ancora una volta a quell’amore che resiste, capace di perdonare anche le sue stesse imperfezioni. -
Il mio vicino Totoro. Il film icona di Hayao Miyazaki
Totoro è il simbolo dello Studio Ghibli. La sua icona. Perché rappresenta l'immaginario, poetico e senza regole, che contraddistingue l'universo di Hayao Miyazaki. Perché unisce fantastico, memoria e infanzia, temi chiave della ricerca del regista. Perché non trascura alcune oscurità. Uscito nelle sale giapponesi il 16 aprile 1988, ""Il mio vicino Totoro"""" ha cambiato il modo di fare e intendere l'animazione. E non solo. Totoro è diventato un soggetto di arte e moda, un'immagine simbolo, che affascina milioni di persone in tutto il mondo. In Giappone, rappresenta per i bambini quello che Winnie Pooh è in America. Ma il suo “mito” è arrivato perfino nello spazio: un asteroide scoperto tra Marte e Giove è stato ribattezzato 10160 Totoro, in onore del personaggio animato. Ed è un trionfo di omaggi e tributi. Totoro è uno dei giocattoli presenti nel film Disney Pixar Toy Story 3 e compare in episodi di South Park, il Gattobus figura nella serie I Simpson e sarebbe uno degli spunti che ha ispirato a J.K. Rowling il “Nottetempo” della saga di Harry Potter. Il film è citato in manga e serie televisive, l'immagine ricorre su abbigliamento e moda. E conquista artisti in tutto il mondo, tra tele e sculture. Una vera e propria immersione nel fantastico mondo di Totoro e nei suoi tanti misteri, dai segreti del film alla consacrazione del personaggio a icona."" -
Sogni e realtà. Un viaggio nella FA Cup e nel cuore del calcio inglese
Nel panorama calcistico mondiale, la FA Cup è indubbiamente il torneo a eliminazione diretta più affascinante, e rappresenta una tradizione impossibile da replicare. A molti appare come un residuo del passato, un curioso anacronismo che si affianca ogni anno allo spettacolo sfavillante della Premier League. Ma c'è una FA Cup che inizia ad agosto e finisce a gennaio e una che inizia a gennaio e finisce a maggio. Qualsiasi squadra ai nastri di partenza del turno extra preliminare è solo a tredici partite da Wembley. Basta vincerle tutte. Forse non sarebbe possibile nemmeno in un romanzo, ma a nessuno è proibito sognare, anche solo per una notte, anche solo per novanta minuti. Per farci vivere da vicino questi sogni, Stefano Faccendini ha seguito, partita dopo partita, l'edizione dell'FA Cup 2017-18. Ne è uscito un libro di viaggio, un viaggio al centro del calcio inglese. Un libro che ci racconta di impianti sportivi persi nel nulla, di tifosi incredibilmente appassionati, di partite fra calciatori che sembrano appartenere a universi distanti anni luce, ma che per un pomeriggio si sfidano alla pari, e ogni tanto capita che non vinca il migliore. -
Il nuovo libro di Piero Angela
«Il nuovo libro di Piero Angela è un testo scolastico dedicato a quegli sturienti che non sanno né leggere, né scrivere, né pronunciare le parole più elementari (come mamma, papà, cacca, esaugurazione) – e che pertanto si limitano a mugugnare. Si va da un dizionario di base al più classico dei dettati, passando per prublemi matematici da risolvere, temi da svuolgere e già svuolti e approfondite antulugie, complete di accurate biografie dei sincoli autori. L’opera didattica contiene errori ortografici e grammaticali, vuoi per un fatto di spuntaneità e innovazione, vuoi perché ci sono già arrivati i soldi dal Mini-stero. Nel 1973 il musicista tedesco Friedel Berlipp, in arte Berry Lipman, compone il brano Die Girls Von Panamaribo ottenendo un successo di vendite non trascurabile; molti gli arrangiatori che si cimenteranno in versioni alternative dell’opera. Quest’ultima cosa che avete letto non c’entra niente. L’editore mi ha implorato di allungare la sinossi per una questione di spazi, altrimenti dice che o si fa monaca o si uccide. Peraltro, sta attraversando anche un brutto periodo: lo ha lasciato il fidanzato, tale Enzo, un inguardabile energumeno di 79 anni a cui lui aveva intestato anche un appartamento in centro. Nonostante lo stato di opulenza, Enzo è scappato in Messico fregandogli gli ultimi 3.550 euro rimasti, più i soldi del Ministero. Ora l’editore versa in uno stato pietoso. Gli ho già prestato 3 euro. Cercheremo di recuperare con le vendite». -
Ci vorrebbe un mondiale
Come diceva Federico Buffa in apertura di una sua fortunata serie televisiva, i Mondiali hanno scandito i tempi della nostra vita, e sempre lo faranno. È questa la traccia nella quale si muove questo libro, attraversando i quarant'anni che passano dal giugno del 1978 al giugno del 2018, dai Mondiali d'Argentina a quelli di Russia, ai quali, come tutti sanno, la Nazionale italiana non partecipa, lasciando vuota una casella che riempiva da sessant'anni di fila. Una traccia, non l'unica direzione nella quale si sviluppa la narrazione, che in uno stile fluido trova molteplici strade per legare le vicende del protagonista Pascal a quelle della Nazionale impegnata nel torneo che è massima espressione dello sport più popolare del mondo. In tante partite ad alta tensione si rispecchiano le emozioni di una vita: perché nel grande racconto dei Mondiali non si rintracciano solo i gol di Paolo Rossi, le notti magiche o le urla di Caressa, ma anche tante storie di persone che legano i propri destini con il filo dell'amore. Prefazione di Mario Kempes. -
Improvvisamente... Niente!
"Improvvisamente… niente!"""" è un testo unico: tutto quello che c’è scritto a prima vista sfugge da ogni senso logico, e ancor di più a ogni catalogazione. È una vera summa del linguaggio di Francesco Paolantoni, attore e scrittore noto per le sue continue contaminazioni tra il reale e il surreale. La comicità dissacrante che l’ha reso famoso attira sempre l’attenzione sui significati e sui valori delle cose, anche quando sembra che tutto sia solo un gioco volto a strappare una risata. Con le sue battute fulminanti Paolantoni cerca di creare una costante interazione tra lettore e scrittore, e di questo si dice orgoglioso. Ecco a voi un'operetta di rara forza, un incastro perfetto tra impegno e comicità." -
Psicologia della bellezza
La personalità viene indagata osservando l'immagine che ogni persona costruisce di sé o che insegue.rn«Valeria Arnaldi analizza le routine della bellezza femminile cercando di trarne indizi sulle esigenze psicologiche che spingono a fare queste scelte» – RobinsonrnrnL'acquisto di un cosmetico, la scelta - o il sogno - di sottoporsi a un intervento di chirurgia estetica, anche estremo. E ancora, l'abbigliamento scelto, la pettinatura sempre uguale o invece cambiata continuamente. Ogni piccolo gesto, apparentemente insignificante, può dire molto del nostro rapporto con lo specchio e con il nostro riflesso. Gli abiti che si acquistano rivelano tanto della personalità di chi li sceglie, quelli che si indossano possono svelare segreti anche delle costrizioni alle quali ci si sente sottoposte, nel lavoro e in famiglia. Così le scarpe: il tacco 12 parla di seduzione e di un desiderio di affermazione, la scarpa bassa confessa invece il tentativo di passare quasi inosservate, veloci e senza fare rumore. E così via, dal ritocchino per contrastare i segni del tempo all'operazione invasiva per rimodellarsi secondo il proprio immaginario, a sua volta spesso figlio di canoni e modelli proposti da società e media. La personalità viene indagata osservando l'immagine che ogni persona costruisce di sé o che insegue. Dalle patologie di non accettazione alla capacità di ripensarsi, a vincere è una richiesta diffusa di bellezza, che supera la materia di carne e ossa per far trionfare l'idea che di sé si vuole trasmettere agli altri, tra make-up, parrucchiere, look, profumo. Perché quando ci prepariamo per uscire confessiamo chi siamo realmente, e soprattutto chi vorremmo essere. -
No mas. La mia vita
Ha appena ventun anni quando diventa il campione italiano dei pesi piuma più giovane della storia. A ventitré conquista il titolo europeo, e subito dopo si laurea campione del mondo Wba, primo italiano a vincere il titolo. Nel 1989, quando dopo due sconfitte consecutive ricomincia la scalata al titolo, un incidente gli stronca sogni e carriera. Il resto è cronaca, tra gesti eclatanti e ricerca di giustizia. È questa la storia della vita di Loris Stecca, dalle luci del successo sul ring alla vita monastica della palestra, dalla fine dello sportivo al crollo dell'uomo, fino al disastro e alla ricostruzione di nuove speranze. Di racconto in racconto, a ricomporsi tra queste pagine è il ritratto di un uomo e delle sue tante e differenti vite, in una parabola che prende le mosse dalle aspirazioni del ragazzo che a suon di pugni è deciso a conquistarsi un posto sotto i riflettori e arriva alla follia di un gesto sconsiderato, e alla conseguente detenzione. Ma oggi Loris ha cominciato una nuova vita e guarda al futuro. Perché, assicura, lui morirà a centocinque anni, non un giorno di meno. Parola di Loris Stecca. -
Copa América. Un secolo di storia, campioni e fútbol in America Latina
Prima dei Mondiali, degli Europei e della Champions League, la Copa América, nata nel 1916, ha dato inizio alla passione di un continente per il fútbol. In occasione dell’edizione del 2019, che si terrà in Brasile, nel cuore del calcio sudamericano, è giunto il momento di raccontare come, quando e perché il pallone ha invaso l’America Latina, per poi tornare in Europa un po’ diverso, forse più completo, sicuramente più bello. Perché sono stati loro, i sudamericani, a inventare per primi un torneo in cui giocano le squadre di un intero continente. Una competizione affascinante, ricca di storia, gol, aneddoti e giocatori straordinari: da Schiaffino a Garrincha, da Pelé a Maradona, da Di Stéfano a Sivori, per finire con Ronaldo e Messi. Storie di campo, di calciatori, di campioni e di grandi allenatori che s’intrecciano in un racconto lungo più di un secolo di storia. Centotré anni affascinanti e turbolenti, durante i quali, nonostante guerre civili, dittature e ataviche divisioni etniche, la palla ha continuato magicamente a rotolare. -
Professione street artist
La street art è sempre più presente – ed evidente – nelle nostre città, cresciuta per numero di interventi ma anche per dimensioni. E, a oggi, appare anche come la via più democratica per l'accesso al sistema arte. ""Conquistare"""" una parete, lasciare il proprio segno – monumentale – in città è anche un modo per portare il proprio lavoro sotto i riflettori e sicuramente un mezzo per far riflettere sullo spazio urbano e invitare a un nuovo modo di guardare l'orizzonte condiviso. Conoscere tecniche, pensieri e """"segreti"""" di street artist già affermati e nomi del settore permette di avere un'idea della """"via"""" da percorrere se si desidera mettersi alla prova sui muri, ma consente anche di guardare in modo nuovo, più attento, le opere. Un viaggio alla scoperta di tecniche, lavoro e """"visione"""" di alcuni tra gli street artist italiani più noti, tra storie, consigli, indicazioni pratiche, dall'ideazione del progetto alla sua presentazione, dalle proporzioni su parete alla relazione con l'ambiente circostante. Per imparare a guardare con occhi diversi la città e magari tentare di conquistarne la scena."" -
Oltre. Storie di eroi e antieroi dello sport
Nello sport come nella vita, ci sono diversi modi di mettersi in gioco. Non tutti sono ortodossi. Spesso il tempo ci consegna le gesta di uomini e fuoriclasse che hanno trasceso la sfida sportiva, trasferendola su terreni inediti o spingendo il contenuto agonistico del confronto al di là delle regole, delle consuetudini e del prevedibile. Oltre, appunto. Queste sono le storie di calciatori, ciclisti, tenniste, atleti, piloti e pugili che hanno aperto una strada: uomini e donne che hanno varcato un confine, che hanno sfidato le convenzioni trovando un punto di vista diverso, da cui hanno impresso alla storia un clamoroso balzo in avanti. Da Lea Pericoli a Manlio Scopigno, da Arthur Ashe e Dick Fosbury a Tonyah Harding e Ada Pace, venti storie di sportivi che hanno cambiato le regole del gioco. Sono traiettorie irregolari, oblique, parallele o tangenti, tutte comunque memorabili. Perché per motivi diversi ci hanno fatto intravedere il futuro. -
Portieri. Eroi di sventura
Papere e infortuni, ma anche incidenti stradali, sciagure aeree, colpi di Stato, evasioni, alcolismo, cocaina, fulmini in campo, lutti in famiglia, sciagurate scelte tecniche e discriminazioni politiche. Abbandonato alla sua proverbiale solitudine nello sport di squadra per eccellenza, dotato di poteri straordinari come l'uso delle mani ma proprio per questo immeritevole di pietà quando non riesce a evitare la disfatta del gol subìto, il portiere sa di ricoprire un ruolo naturalmente esposto al vento malevolo del destino. E il vento soffia spesso anche fuori dal campo, tant'è che attraverso le disavventure dei suoi goalkeeper si può ripercorrere tutta la storia del calcio. Dal 1885 ai giorni nostri, dall'epoca naïf dei pionieri a quella del professionismo esasperato, tra leggende e meteore, campioni e semplici comparse, ecco una magnifica carrellata di interpreti del ruolo che hanno dovuto fare i conti con la sfortuna più nera. Da Wharton, discendente della famiglia reale ghanese finito a partecipare agli scioperi nelle miniere inglesi, a Ceresoli, che s'infortunò per due volte consecutive alla vigilia delle due coppe Rimet poi vinte dall'Italia; da Barbosa, che in quarant'anni non riuscì mai a farsi perdonare il gol di Ghiggia, a Dasaev, a cui la magia di Van Basten nella finale europea spense la luce; da Duckadam, colpito dall'invidia del figlio di Ceausescu dopo l'impresa in Coppa dei Campioni, alla favola olandese senza lieto fine di Jongbloed, il portiere tabaccaio; da Marchegiani, a cui non bastò un ottimo Mondiale per cancellare il ricordo dell'unica serata storta della carriera, a Garella e Giuliani, travolti dal ciclone Maradona. Tra epica e ironia, mitopoiesi e iconoclastia, un libro pieno di amore per il calcio e per i suoi protagonisti più drammaticamente letterari. Prefazione di Sandro Veronesi.