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Azheran. Le cronache degli Ejyn. Vol. 1
Quando la Primordiale Esplosione spezzò il Grande Spazio Cosmico, vennero generati molteplici Universi che continuano tutt’ora a coesistere. Tra questi è presente il Mondo di Azheran, abitato dai Dieci Popoli degli Azharyn, ognuno in grado di manipolare una parte della realtà stessa. Nelle Mahnès Ejyn-Lha, le Isole dei Signori dello Spazio, il re Nokha governa dispoticamente e l’esercito è ormai a lui fedele. Il regno, tuttavia, è tenuto all’oscuro dell’effettiva situazione e ad opporsi al tiranno restano soltanto i suoi quattro figli. Eppure un terribile destino sembra incombere su di loro. “La morte sarà solamente l’inizio di una nuova vita...” -
Se le notti all'inferno
Tre amici di lungo corso si ricongiungono dopo diversi anni. Sono trentacinquenni le cui vite sono segnate da divorzi, crack finanziari e problemi personali. Nuotando controcorrente all'interno di una società liquida che riconosce quali unici valori il matrimonio, il fare figli e la realizzazione economica, il rinsaldato gruppo di amici vivrà una seconda giovinezza, ben più ruvida e disincantata. Tra giovani dive indifferenti, rampanti architetti con la barba, psicologhe nemiche del fisco e manager di provincia, i tre dovranno guardarsi da un latente nemico che li insidia, silenzioso come un'ombra. -
Nike & gli scritti di Zanthor
Capire lo scopo finale di Endeth è tutto ciò che rimane da fare. La guerra tra Uomini, l'intricato gioco di Laura, Primo e Blen'Athan che muovono Elfi e Draghi come pedine, la Gilda delle Lame d'Ombra... Nulla ha più importanza. Sebbene le cose non siano ancora ben chiare, tutto rimanda ad un unico filo conduttore, dalla creazione del mondo, fino alla sua fine: Gli Scritti di Zanthor, il più erudito tra gli Anorhin. Quello che su quel tomo resta scritto potrebbe valere la salvezza o la distruzione di tutto ciò che conosciamo... Ed Endeth non dovrà mai avere quegli scritti. -
Il respiro della nebbia
"Un lampo squarciò i cumuli plumbei addensati nel nostalgico cielo di Calieth. Le giornate caliethiane erano un susseguirsi di acqua e di vento, sferzate da fulmini e danze di foglie soffiate oltre ogni immaginazione. A Flynn quella terra piaceva molto e non riusciva a comprenderne il motivo: quel cielo macchiato di pioggia gli accarezzava le corde dell'anima""""." -
Il fantasma di Ermanno Bragaglia
Una famiglia travolta dalla strage alla stazione di Bologna. Il ragazzo si sente responsabile della morte di sua madre. Fra padre e figlio cresce un rapporto segnato dalla violenza. Fino al distacco che si consolida nel tempo, assorbito in una reciproca dimenticanza. Ma i ricordi riemergono alla morte del vecchio Bragaglia, complice una agenda rossa che rivela una figura sconosciuta: il ritratto che si compone stabilisce uno scambio di uomini in una cornice quasi poetica di sessualità ossessiva. Una comunanza surreale di sogni e meschinerie per riappacificarsi con un brindisi celebrato nel letto dove il vecchio si è suicidato. -
Il verbo di A'Alwe. Vol. 1
Quando il bosco di Lorgul inizia a sussurrare presagi di morte, per Andrel non rimane altro che aggrapparsi all'istinto di sopravvivenza. Ma dal momento in cui l'oscura selva decide di mostrare il suo vero volto, nulla potrà più trascendere l'immaginazione, se non il nulla stesso. Inizia così un'odissea per terra e per mari, tra battaglie ed epici duelli, alla ricerca di una bambina, fonte di salvezza contro l'orda del Male che avanza. Un invisibile nemico li attenderà, un'indecifrabile realtà li accompagnerà, una segreta alleanza li sosterrà. Dalla drammaticità degli eventi, eroici cavalieri all'ombra delle Tenebre vedranno emergere dai propri conflitti interiori quei valori persi nel profondo del cuore umano. È infatti in un viaggio spirituale che i protagonisti dovranno affrontare la loro prova più dura ed è nel verbo di Lei, di A'alwe, che dovranno trovare quella fede che li renderà invulnerabili. Un cammino fatto di illusioni e verità, di macabre conoscenze e profetici disegni. Un cammino che porterà alla rivelazione e alla redenzione. Sarà pianto delle Tenebre, grido degli abissi o un'alba morente incatenata da un imperituro tramonto? -
La signora del castello
L'arrivo di una richiesta d'aiuto da un mittente misterioso scombussola il delicato equilibrio che Hanna e Penta avevano raggiunto dopo il tentativo da parte del Visir di rovesciare il governo della Principessa Immortale. Con il permesso di quest'ultima e il sostegno di Donald, Hanna affronta un lungo viaggio per mare giungendo ad una nuova terra da dove sembra arrivi il misterioso biglietto. Intanto Arabella deve affrontare unaa nuova minaccia più insidiosa e cupa questa volta, con il solo aiuto di qualcuno che deve ancora guadagnarsi completamente la sua fiducia. -
Le mie stelle nere da Lucy a Barack Obama
"Durante l'infanzia mi hanno indicato molte stelle. Le ho ammirate, le ho sognate: Socrate, Baudelaire, Einstein, Marie Curie, il generale De Gaulle, Madre Teresa... Ma nessuno mi ha mai parlato delle stelle nere. I muri della mia classe erano bianchi, erano bianche le pagine dei libri di storia. Non sapevo nulla dei miei antenati. Soltanto la schiavitù veniva citata. Presentata in quel modo, la storia dei neri non era altro che una valle di armi e di lacrime. Questi ritratti di donne e uomini sono il frutto delle mie letture e conversazioni con alcuni storici e studiosi. Perché il modo migliore per combattere il razzismo e l'intolleranza è arricchire le nostre conoscenze e il nostro immaginario. Da Lucy a Barack Obama, passando per Esopo, Dona Beatriz, Puskin, Anna Zingha, Aimé Césaire, Martin Luther King e molti altri: stelle che mi hanno permesso di evitare la vittimizzazione, di credere nell'Uomo e soprattutto di avere fiducia in me stesso.""""" -
Declino e caduta di praticamente tutti
"Declino e caduta di praticamente tutti"""" è una satira raffinata ed esilarante sui più grandi personaggi della storia dell'umanità. Dai faraoni ad Alessandro Magno, da Lucrezia Borgia agli zar russi, questo libro racconta le vicende umane dei grandi della storia, senza risparmiare feroci e brillanti stilettate. Il tutto rigorosamente verificato dal coltissimo, pignolo e finalmente riscoperto Will Cuppy." -
Italian cricket club. Il gioco dei nuovi italiani
In molti angoli d'Italia c'è un parco dove ogni domenica pachistani e indiani sikh incrociano le mazze, dimenticando le tensioni fra i loro Paesi di origine. Miracoli del cricket, il secondo sport più praticato al mondo. In quei campi, spesso contesi alle partite di pallone, si cela un mondo di destini che si incrociano. Italian Cricket Club è un viaggio alla scoperta del Subcontinente indiano o, meglio, della sua versione tricolore: immigrati dello Sri Lanka e del Pakistan, indiani e bengalesi, prime e seconde generazioni che in Italia hanno importato il loro sport nazionale. Dietro l'eleganza del cricket, nei suoi rituali antichi ma sempre fedeli a se stessi, c'è qualcosa di più di uno sport: c'è un esperimento sociale di integrazione, che prova a spazzare via confini geografici e culturali, e c'è un paradosso, perché qui, in campo, ""lo straniero"""" è l'italiano."" -
La sobrietà felice
Questo libro arriva nel pieno della crisi finanziaria globale, ed è un testo che nasce come risposta alla dilagante incertezza e alla caduta dei mercati. In queste pagine Pierre Rabhi, personaggio di grande carisma e fascino, sottolinea come lo stile di vita del benessere e dell'opulenza non sia più praticabile e sia quindi arrivato il momento di fare spazio a una ""decrescita sostenibile"""" e, dunque, a una sobrietà che sappia essere felice. Quelle di Rabhi non sono solo parole, ma una scelta di vita che ha messo in pratica sin dal 1961 nell'Ardèche, una presa di posizione politica, una dichiarazione di resistenza contro la società dei consumi. Con una lucidità poetica e visionaria Rabhi descrive il presente in cui l'uomo sopravvive in un costante stato di alienazione, ossessionato dal tempo e dalla produttività, e in cui il progresso sta distruggendo l'intero pianeta e le sue fonti di sostentamento. Dopo il successo di """"Manifesto per la terra e per l'uomo"""", Rabhi ritorna con la sua esperienza di """"contadino-poeta"""" e la sua armonica convivenza con la natura."" -
La bottega del vasaio. Una nuova rete per la chiesa
Don Cristiano Mauri è un prete di provincia. Vive e lavora a stretto contatto con la gente e ha deciso di raccogliere tutto in questo libro: i suoi incontri con i fedeli, le chiacchiere tra un caffè e l'altro, le omelie, orali e via Twitter, in pratica, come dice lui, ""quel che mi attraversa e mi lavora"""". Nella Bottega del vasaio (nome del suo blog), don Cristiano non si limita a proporre esperienze e opinioni ma anche a misurare la sua voce con quella degli altri. Predilige il dialogo e ama interrogarsi con libertà e coscienza critica anche circa le posizioni più discusse della Chiesa, provocando alla riflessione e al confronto. Nelle sue parole e nel suo modo di vivere la fede non si tira indietro quando c'è da evidenziare le ambiguità, le mediocrità, i compromessi della Chiesa, locale o universale che sia, nelle occasioni in cui questa si allontana dal Vangelo e dai veri bisogni della gente. Nelle pagine di questo libro ci sono umiltà, amore, comprensione, a tratti disappunto. Ma ci sono anche Bruce Springsteen, Giorgio Gaber, Jovanotti e gli U2. Con un linguaggio vivace e ricco di ironia, don Cristiano riporta in primo piano le parole del Vangelo, spostando l'attenzione sui valori universali dell'uomo."" -
Si fa così. 171 suggestioni su crescita ed evoluzione
Questo è un libro propositivo. ""Si fa così"""" racconta come il solo modo per non lasciarsi sopraffare dal senso di crisi che oggi ci attanaglia è rilanciare il nostro potere inventivo e vitale (perché noi siamo sempre stati in tutta la nostra evoluzione più forti dei nostri fallimenti), è sviluppare un continuo senso di crescita in ogni situazione della nostra esistenza, è assumere il biologico, il corpo e il sesso come unità di misura per nuovi modelli comportamentali. """"Si fa così"""" propone di accrescere e valorizzare il senso di noi stessi, le nostre relazioni, il nostro umore, le nostre capacità di scegliere, i nostri modelli sentimentali e mentali, il desiderio di lasciare il nostro segno sulle cose, il nostro fascino personale, la generosità, il coraggio, la spinta a migliorare, la consapevolezza del nostro posto nell'evoluzione, la gioia dei nostri muscoli, la capacità di segnare un gol in più e quella di conquistare il nostro amore per poi riconquistarlo ogni giorno."" -
Per l'uguaglianza. Come cambiare i nostri immaginari
"Capire come """"funziona"""" l'essere umano è una curiosità che mi accompagna fin da bambino. Ho cominciato raccontando la mia storia perché è nella famiglia che nasce la nostra identità. Il modo in cui i genitori ci descrivono e ci promettono come sarà la vita è fondamentale. Coltivare quella curiosità mi ha insegnato che aprirsi al mondo scardina le trappole del razzismo, del sessismo e dell'omofobia. Cambiare i nostri immaginari è un passo necessario, mettere in discussione i nostri condizionamenti ci renderà capaci di pensare e costruire una società migliore. Per questo libro ho incontrato persone impegnate per una società più giusta che mi hanno aiutato a capire meglio la complessità del mondo. Grazie a loro nasce questa riflessione sulle origini e sullo sviluppo della disuguaglianza e la certezza che il futuro dipenderà dalla nostra attitudine a riconoscere che tutte le culture partecipano a quell'insieme che è l'uomo"""". (Lilian Thuram)" -
Il primo cittadino
Il 21 maggio del 2012, per la prima volta un rappresentante del Movimento 5 Stelle diventa sindaco di una città italiana. Parma, città segnata da scandali che avevano lasciato un segno profondo e una grossa crisi sia economica sia di identità, volta pagina e diventa un laboratorio di un nuovo modo di fare politica. A ottenere questo risultato storico è Federico Pizzarotti, consulente finanziario che, al ballottaggio, vince con uno schiacciante 60% dei consensi. Sul suo tavolo una serie di problemi aperti: il dissesto delle casse comunali, una credibilità da riconquistare, una città da far rinascere. Oggi Pizzarotti racconta la sua esperienza e racconta cosa vuol dire confrontarsi con il potere, con l'amministrazione pubblica e con la gestione di una città. -
Contro il giorno della memoria
Il 27 gennaio di ogni anno si evoca il ricordo della Shoah. Si organizzano eventi, incontri, celebrazioni ufficiali. Ma che cosa sta diventando questo Giorno della Memoria? Una cerimonia stanca, un contenitore vuoto, un momento di finta riflessione che parte da premesse sbagliate per approdare a uno sterile rituale dove le vittime vengono esibite con un intento che sembra di commiserazione, di incongruo risarcimento. Ma la memoria che si sventola in quella data non è degli ebrei, è dell'Europa intera: deve essere elaborata e fatta propria, non diventare uno spazio da addobbare con la retorica. Elena Loewenthal dà voce ai suoi dubbi e alle sue riflessioni su quello che per lei è un grande errore collettivo, l'errore di chi vuole, per un giorno soltanto, provare ad addolcire una coscienza civile per alleggerire il senso di colpa. -
Il tempo non basta mai. Alberto Manzi, una vita tante vite
"Non sono mai stata molto favorevole a """"distribuire"""" pezzi di mio padre al di fuori dell'ambito privato e familiare; ogni volta, per me, è una parte di papà che se ne va. Da piccola non riuscivo a capire perché tante persone lo volessero portar via da me e da mamma, o perché dovessimo presenziare a inaugurazioni, intitolazioni e cerimonie che lo riguardavano. Un giorno mia madre mi ha detto che aveva registrato per me un'intervista - 'è un regalo per te' disse - sapeva che un giorno avrei voluto sapere. Mi ha raccontato il loro incontro (sulle scale della scuola), la differenza d'età tra loro, la famiglia, la televisione, il Sud America, le orchidee (e le bombe), la mia nascita, i giochi, i libri, il dolore. Ho scoperto così che, per la prima volta, ero io a sentire il bisogno di donare qualcosa di mio padre a tutti coloro che volessero scoprirlo. È arrivato il momento di scrivere chi era mio padre"""". Alberto Manzi è l'uomo che ha insegnato a leggere a milioni di italiani, il maestro che, grazie alla sua trasmissione sulla RAI ha segnato un'epoca ed è diventato una delle icone della televisione italiana. Oggi la sua storia sorprendente rivive nel racconto della figlia." -
Musica nel buio
Tutto parte da una domanda: cosa accadrebbe alle mani del pianista se non dovesse più vedere se i suoi occhi fossero nel buio assoluto? Da qui Cesare Picco decide di dare vita ai ""Blind Date"""", ossia appuntamenti in cui un concerto si trasforma in un'esperienza sensoriale. Il musicista si siede al piano in un ambiente che poco alla volta scivola nel buio assoluto e comincia a suonare. Questo è """"Blind Date"""": un concerto che Picco ha ideato nel 2009 e che porta in giro per il mondo stimolando sempre più persone a ritrovare il piacere dell'ascolto. Dietro quello che può sembrare un semplice esperimento concertistico, ci sono invece riflessioni e idee sul concetto di musica e fruizione, di esecuzione e ascolto. Musica nel buio è il racconto della sfida ai propri limiti, il resoconto di un viaggio intimo e personale che ha saputo coinvolgere migliaia di persone nel sorprendente abbandono al puro confronto con la musica e con se stessi."" -
Le mie stelle nere da Lucy a Barack Obama
"Durante l'infanzia mi hanno indicato molte stelle. Le ho ammirate, le ho sognate: Socrate, Baudelaire, Einstein, Marie Curie, il generale De Gaulle, Madre Teresa... Ma nessuno mi ha mai parlato delle stelle nere. I muri della mia classe erano bianchi, erano bianche le pagine dei libri di storia. Non sapevo nulla dei miei antenati. Soltanto la schiavitù veniva citata. Presentata in quel modo, la storia dei neri non era altro che una valle di armi e di lacrime. Questi ritratti di donne e uomini sono il frutto delle mie letture e conversazioni con alcuni storici e studiosi. Perché il modo migliore per combattere il razzismo e l'intolleranza è arricchire le nostre conoscenze e il nostro immaginario. Da Lucy a Barack Obama, passando per Esopo, Dona Beatriz, Puskin, Anna Zingha, Aimé Césaire, Martin Luther King e molti altri: stelle che mi hanno permesso di evitare la vittimizzazione, di credere nell'Uomo e soprattutto di avere fiducia in me stesso.""""" -
Il buon ladro. Gino Amleto Meneghetti l'italiano più ricercato del Brasile
Tra il 1887 e il 1960 il Brasile accoglie oltre un milione e mezzo di italiani. Uno di loro è Gino Amleto Meneghetti, che arriva da Pisa con una carriera già avviata: ladro professionista. Sbarcato nel 1913, l'anno seguente sconta già la prima condanna e, colpo dopo colpo, Gino diventa il nemico pubblico numero 1 della polizia di San Paolo. Per riuscire ad arrestarlo vengono mobilitati 200 poliziotti in un'operazione clamorosa che porterà alla condanna più pesante, 43 anni di prigione. Scarcerato nel 1947 grazie a un decreto presidenziale, ormai settantenne, Gino cerca di barcamenarsi, ma la libertà dura poco. Per l'opinione pubblica, che lo segue fuori e dentro il penitenziario, è una celebrità. Incorreggibile, al momento dell'ultimo arresto ha più di 90 anni. Quella di Meneghetti è una figura eccezionale, che sembra uscita da un romanzo, un anti eroe amato dalla povera gente.