Sfoglia il Catalogo ibs016
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 4441-4460 di 10000 Articoli:
-
L' Italia dei sindaci. Il Paese raccontato da chi lo amministra
La rabbia verso la politica sta segnando un distacco sempre più netto tra cittadini e potere. Il politico è visto come un ""nemico"""", è considerato la causa del malessere. Ma c'è un'eccezione, una figura con cui avere una comunione di intenti: il sindaco. I """"primi cittadini"""" sono, o dovrebbero essere, il lato umano della politica. Marco Giacosa è andato a incontrarli, facendo una scelta che fosse uno spaccato dell'Italia. Sono stati selezionati undici comuni grandi e piccoli, con sindaci di entrambi i sessi, di diversi schieramenti e in carica da tempi differenti. Con loro si è parlato di lavoro, economia, tagli, territorio, educazione, viabilità, ma anche ideali, futuro, progetti e nuove speranze. Ogni dialogo racconta cosa vuol dire oggi in Italia fare politica sul territorio, tra umanità, delusioni e successi, in un rapporto spesso complicato con lo Stato centrale. Chiude il libro un'intervista a Piero Fassino, sindaco di Torino e presidente dell'Anci (Associazione nazionale comuni italiani), il """"sindaco dei sindaci""""."" -
Vincere non basta. La mia vita, il mio basket
Nel 2013, nella sede della Euroleague a Barcellona, è stata inaugurata una sala che porta il nome di Sarunas Jasikevicius, onore riservato a solo tre esponenti del basket europeo. Basterebbe questo per raccontare l'importanza di un campione che, in questi anni, ha segnato la storia della pallacanestro. Poi ci sono i numeri: 4 Euroleague vinte (con Barcellona, Tel Aviv, Panatinaikos), 9 scudetti in 5 nazioni diverse, l'Oro agli Europei con la Lituania, il Bronzo alle Olimpiadi, 2 stagioni Nba. Questo è Sarunas, giocatore che del talento e della forza di volontà ha fatto il proprio marchio di fabbrica. Non c'è tifoso che non lo ami, appassionato che non conosca le sue giocate spettacolari. L'anno scorso ha smesso i panni del giocatore, iniziando una nuova carriera, quella di allenatore, che quest'anno lo vede vice allo Zalgiris. Un'autobiografia scritta con il giornalista Pietro Scibetta, in cui si ripercorrono le tappe di una carriera irripetibile: gli anni dell'indipendenza lituana, la scoperta del mondo occidentale, i successi con la rinata nazionale lituana, poi l'America, il matrimonio con Miss Mondo, il ritorno in Europa, gli avversari. Nel marzo del 2015 Sarunas Jasikevicius è stato nominato Euroleague Basketball Legend. -
Sai maestro che... Da grande voglio fare il premier
"Quando incontro i ragazzi dico sempre loro di non fidarsi di chi dice: """"Il futuro è vostro"""" e di rispondere: """"Il presente è nostro, non il futuro"""". Chi educa ha il compito di insegnare ai giovani la parola per difendersi e per difendere. Per essere subito in scena, protagonisti, seminatori di creatività. Quando Mattia era ancora mio alunno, un giorno mi chiese: """"Maestro perché non scriviamo un libro anche io e te?"""", ho risposto con un """"sì"""" dettato dalla sana incoscienza di chi ama l'avventura, ma con la certezza che avrei fatto solo il mio dovere: dare spazio a un ragazzo, prestare la mia penna al suo desiderio di esserci. Mattia ha alzato la mano per dire la sua e ha trovato chi gli ha dato la parola. Nulla di più. Insieme abbiamo fatto un viaggio che è durato quasi un anno. I nostri dialoghi si sono trasformati in un laboratorio di scrittura; passeggiate, mail, sms, lettere, cartoline, telefonate... Abbiamo usato tutti i mezzi possibili per confrontarci. Provate a parlare """"sul serio"""" con un ragazzo, come ho avuto la fortuna di fare io con Mattia: vi servirà a fermarvi, a cercare la via nel labirinto dei sentimenti che non conoscono più la strada giusta. A me è successo così"""" (Alex)" -
Per un cuore da guerriero. Le arti marziali, la filosofia e Bruce Lee
Le arti marziali non sono una semplice attività sportiva, ma sono un modo di accostarsi al mondo e di affrontarlo. Ogni giorno. Insegnano la cura di se stessi, la disciplina, il rigore, il rispetto verso gli altri che sono sì avversari, ma prima di tutto persone con cui confrontarsi in modo pulito. Spaziando tra aneddoti, filosofa, storia (Daniele Bolelli insegna questa materia in America), combattimenti e personaggi mitici, Bolelli racconta il cuore delle arti marziali di cui è assiduo praticante e fine teorico. Mescolare mente e corpo, pragmatismo e utopia, sensibilità e determinazione sono le qualità e le doti dell'artista marziale. Un libro per tutti, non solo per gli sportivi, perché in queste pagine l'arte marziale si sposa con l'arte di vivere. -
Indonesia ecc. Viaggio nella nazione improbabile
"Indonesia ecc."""" è il racconto di un'avventura lunga 20.000 km attraverso terra, mare e cielo indonesiani. L'autrice ha viaggiato sola, con ogni mezzo, usando empatia e capacità di osservazione per offrirci un racconto divertente senza essere banale, informativo e mai noioso. Immancabile lettura per chiunque si avvicini all'Indonesia, il libro di Elizabeth Pisani sa divertire e far innamorare di questa """"improbabile nazione"""" anche i non viaggiatori e tutti coloro che sono curiosi del mondo e di luoghi ricchi di vita e umanità: dalle isole remote e rurali agli angoli più cosmopoliti e contemporanei dell'arcipelago." -
Myanmar. Dove la Cina incontra l'India
"Myanmar. Dove la Cina incontra l'India"""" è un diario di viaggio che accompagna in una delle più strategiche zone di confine del mondo, quel crocevia asiatico che si sviluppa """"nel nord del Myanmar (ex Birmania), verso il sud-ovest della Cina e il nord-est dell'India, [...] regioni di una bellezza stupefacente lungo le alture ai piedi dell'Himalaya orientale, dove a pochi passi di distanza convivono smaglianti centri commerciali e tribù montane a malapena sfiorate dalla modernità, e dove s'incontrano la più grande democrazia e il più grande Stato comunista del mondo. Questa è la via secondaria per l'Asia. Si parte da Yangon"""". Thant Myint-U propone una narrazione caratterizzata dall'equilibrio tra esplorazione e passaggi storici, in modo da ancorare la storia dell'Asia a quella occidentale. Questo rende il libro utile sia per il grande pubblico sia per lo specialista della regione, fornendo contesto, dettagli e aneddoti per capire le dinamiche geopolitiche di una delle aree più rilevanti e influenti per la contemporaneità e per il nostro futuro." -
Giardini di carta. Da Rousseau a Modiano
Glicine, rosa, caprifoglio, menta, timo, fragole: il giardino è un mondo di rumori, odori, un concentrato di vita. Esplorandone le origini e la diversità scopriamo che i giardini sono il riflesso delle società e degli individui, e che ogni giardino ci dà informazioni sui sogni, sull'ideale di felicità di chi lo crea e lo descrive, è uno specchio della cultura che lo ha prodotto. Reali, ornamentali o urbani, familiari, botanici, i giardini sono al contempo luogo di azione e di riflessione. E i giardini degli scrittori non sono da meno. Évelyne Bloch-Dano ci accompagna tra le pagine di Rousseau, George Sand, Stendhal e Flaubert, Balzac, Hugo e Zola, Proust, Gide, Colette, Simone de Beauvoir e Jean-Paul Sartre, Marguerite Duras, Modiano e Christian Bobin. Alcuni sono stati veri giardinieri, altri non hanno avuto alcuna esperienza; alcuni erano appassionati di botanica, per altri invece è il verde pubblico a essere fonte di ispirazione per il proprio giardino di carta. -
La felicità araba. Storia della mia famiglia e della rivoluzione siriana
Ibrahim, Mohamed e Shady Hamadi: tre generazioni di una famiglia siriana che ha vissuto sulla pelle i dolori della dittatura. Poi ci sono Abo Imad, Eva Zidan, Rami Jarrah e molti altri ragazzi che hanno raccontato al mondo la grande rivolta siriana, eroi che lottano per la libertà di un paese schiavo della propria infelicità. Nelle pagine di Shady Hamadi si incrociano i racconti di una stagione di lotte e di speranze che l'Occidente, distratto e colpevole, ha guardato troppo poco. Hamadi raccoglie testimonianze di sacrifici, di sofferenza, di dolore ma anche di coraggio e di aspettative portate avanti con orgoglio. Il libro è un manifesto per il popolo siriano che sta vivendo la sua primavera nelle piazze e nella rete. ""La felicità araba"""" ci racconta quello che per troppo tempo non abbiamo voluto vedere. Prefazione di Dario Fo."" -
Fate il nostro gioco. Gratta e vinci, azzardo e matematica
Che cosa ci faceva Yuran Lu, il giorno di Natale, nel bar-ricevitoria di un paesino del Massachusetts, davanti a un tavolo pieno di dollari e di migliaia di schedine da giocare? E su che colore avreste scommesso, quel lunedì d'agosto al casinò di Montecarlo, dopo aver visto uscire 26 neri di fila alla roulette? E ancora: credete sia più facile che un asteroide cada sulla terra o che proprio voi riusciate a fare 6 al SuperEnalotto? Tra giochi, miti e storie vere, Paolo Canova e Diego Rizzuto ci insegnano che i numeri sono una meravigliosa chiave di lettura per non cadere nell'inganno del ""vincere facile"""". Ma ci dicono anche che la matematica non basta: il libro è un viaggio nei meccanismi che regolano la sorte e le decisioni dei giocatori, un percorso ricco di scoperte e di improvvise intuizioni, per chi vuole scoprire come funziona davvero quella cosa che ci ostiniamo a chiamare """"fortuna"""". Il segreto per capire è divertirsi: preparatevi quindi a giocare, con un occhio alla razionalità e l'altro alle scintillanti - e spesso ingannevoli - luci del gioco d'azzardo."" -
Bella ciao. La canzone della libertà
Non c'è canzone al mondo capace di scatenare entusiasmi di piazza, cori ed euforia come Bella ciao, ma allo stesso tempo non c'è canzone così capace di suscitare dibattiti e dividere gli animi. Le note e le parole che tutti conosciamo nascondono un'energia che non ha pari nella musica popolare. In ogni manifestazione pubblica, a ogni anniversario, le note di Bella ciao sono simbolo di libertà e di liberazione. Ma dove nasce questa canzone? La storia ha origini incerte: decine di indizi e di suggestioni la riconducono a melodie bretoni, trovatori provenzali, mondine italiane, canzoni popolari di amori traditi, canti di protesta, stornelli per bambini. Tracce di passaggi di questa melodia compaiono in molte zone d'Italia, spuntano nei quartieri degli immigrati a New York per poi ricomparire nei bistrot degli chansonniers francesi e sui palchi dei grandi artisti contemporanei. L'approdo più noto è quello della Resistenza italiana ma la storia non si ferma, perché dagli anni Sessanta Bella ciao diventa il canto universale che oggi conosciamo, arrivando fino alle piazze di Hong Kong, Istanbul, Atene, Parigi e trovando ogni giorno una nuova voce che lo anima. Il libro di Carlo Pestelli ricostruisce il percorso della canzone, racconta i luoghi in cui è passata, in un viaggio fatto di musicisti e combattenti, poeti e sognatori, genti in lotta e piazze che ballano festanti. Prefazione di Moni Ovadia. -
Esilio dalla Siria. Una lotta contro l'indifferenza
Che cos'è oggi la Siria dopo anni di sconfitte e di speranze, di occasioni negate e di lotta quotidiana contro l'indifferenza? È nel difetto, anzi nell'assenza, di qualsiasi solidarietà e riconoscimento di quanto accade che attecchiscono i semi dell'integralismo. Perché non dovrebbe essere così? Abbiamo lasciato soli i siriani all'interno del Paese, ignorando la loro tragedia abbiamo spinto le nuove generazioni al sacrificio, al martirio. Eppure è in Siria che affondano, cristallizzandosi, questioni importanti che toccano il mondo intero. Dopo ""La felicità araba"""", Shady Hamadi racconta il suo esilio fatto di partenze e di incontri, di sconfitte e di resistenza civile: la morte di Mustafa, inghiottito nelle carceri del regime; il viaggio di Samer con un borsellino per i soldi e le foto come bagaglio; il ragazzo pronto a combattere con un braccio solo, per difendere un popolo che vuole l'emancipazione dalla dittatura e dal fondamentalismo e che, ogni giorno da anni, lotta per la vita e la libertà."" -
Ziggy Stardust. La vera natura dei sogni
Ziggy Stardust, la più nota creazione di David Bowie, è un personaggio immaginario e il titolo del concept album del 1972 vetta del glam rock, genere che mischiava musica e performance. Negli anni dello sbarco sulla luna e delle musiche di Space Oddity (1969), delle atmosfere di 2001: Odissea nello spazio (1968), l'idea di poter fuggire verso altre dimensioni è un sogno condiviso, una fissazione generale. Ziggy è l'inviato dallo spazio che porta alla ribalta il gran reame dell'adolescenza: un brivido di ribellione immaginaria entra nelle camerette della piccola borghesia, nelle case popolari delle periferie. La sua identità aliena, multisessuale, aggressiva, incarna lo spirito dei tempi. Le avanguardie alla fine degli anni Sessanta lavorano sullo scontro degli elementi, sulla fusione violenta di suggestioni lontane tra loro: cultura, camp, melodramma, teatro kabuki, gli occhi di Malcolm McDowell in Arancia meccanica, tutto partecipa alla definizione di una creatura che seduce le folle, il messia di una rivoluzione che dura una stagione sola - il tempo che passa tra la sua ascesa e la sua caduta - portatore di una nuova visione della musica e della realtà. Un libro che è un omaggio a uno dei più grandi talenti artistici di tutti i tempi. -
Game set match. Borg, Edberg, Wilander e la Svezia del grande tennis
Tra gli anni Settanta e Novanta il grande tennis parla svedese. Un Paese di appena 8 milioni di abitanti balza ai vertici del tennis mondiale grazie a tre mostri sacri: Björn Borg, Mats Wilander e Stefan Edberg. Borg era entrato nel mondo del tennis inventando il rovescio a due mani. Convocato a soli 15 anni in Coppa Davis, colleziona in pochi anni innumerevoli primati fino alla quinta vittoria consecutiva a Wimbledon contro McEnroe, una delle partite più belle di ogni tempo. Dopo di lui altri due grandi, Wilander e Edberg, hanno reso la Svezia la regina del tennis occupando a turno il primo posto della classifica Atp. I tre hanno vinto in totale 24 titoli del Grande Slam. Attraverso racconti, aneddoti e testimonianze su loro e sui grandi tennisti dell'epoca (da Panatta a Nastase, da Mc Enroe a Ashe), il libro ripercorre gli anni d'oro di una nazione in cui il tennis era più di uno sport nazionale: ogni città aveva decine di campi e si organizzavano addirittura tornei all'interno dei singoli condomini. La Svezia aveva saputo preparare il proprio successo investendo nella scuola e nel welfare, mettendo lo sport, e il tennis in particolare, al centro della formazione dei propri cittadini. -
Il tramonto birmano. La mia vita da princessa shan
Inge Sargent scrive un'autobiografia che celebra la forza dell'amore e l'impegno politico. L'ultima principessa dello Stato shan di Hsipaw accompagna il lettore in Birmania con i suoi occhi di giovane austriaca cresciuta durante il nazismo e profondamente innamorata di un giovane straniero, l'ingegnere minerario Sao Kya Seng. Si erano incontrati negli Stati Uniti, dove entrambi studiavano e dove si sposeranno. È all'approdo del piroscafo a Rangoon con un popolo in festa che Inge scopre che Sao Kya Seng è un principe regnante. Inge è impreparata a tutto ma è curiosa, coraggiosa, forte d'animo. Come Aung San Suu Kyi, è una donna che attraversa più mondi e costruisce un ponte tra la nostra cultura e l'Asia. A Hsipaw, alla prova di un mondo ancora feudale, i due giovani si rivelano per quello che sono: innovatori radicali, sostenuti dalla forza degli ideali e di un grande sentimento. Per attuare la rivoluzione sociale necessaria a passare da feudalesimo a democrazia si dedicheranno totalmente al miglioramento della vita del loro popolo. Finché il sogno di cambiamento non viene interrotto dal colpo di stato militare del 1962 che porterà la Birmania a chiudersi al resto del mondo per cinquant'anni. Quel giorno il principe scompare e insieme tutta la loro vita, il loro progetto sociale. -
Grand hotel Italia. I segreti dei portieri dei grandi alberghi
Protagonisti di questo libro sono i concierge, i portieri dei grandi alberghi di lusso: psicologi e confidenti, uomini dei miracoli. Le loro storie sono speciali, come lo sono i loro clienti. Nicolò di Rienzo le ha raccolte e ne viene fuori un universo di eventi e personaggi che hanno segnato gli ultimi sessant'anni di storia italiana: dalla dolce vita a oggi, passando per Venezia, Sanremo, Milano, Roma, Santa Margherita, Ischia, Capri, Firenze, Abano Terme e Cortina. La loro voce racconta segreti, custoditi gelosamente, ricorda nomi, manie e capricci di divi o personaggi con il vizio del lusso e con qualche segreto: Totò, Anna Magnani, Kim Novak, Naomi Cambell, Claudia Schiffer, George Clooney, Licio Gelli, Grace Kelly, Angelo Rizzoli, Bill Gates, i Red Hot Chili Peppers, Madonna, Valeria Golino, gli arabi, i giapponesi, i russi. ""Grand Hotel Italia"""" (edizione riveduta, ampliate e arricchita di materiale fotografico di """"Nessun problema"""", uscito nel 2011) è un viaggio divertente, interessante e curioso in un Paese che, nell'arco di sessant'anni, è cambiato dal punto di vista sociale, economico, culturale, e che viene raccontato attraverso gli occhi e il cuore di chi si è visto arrivare e ripartire il mondo sotto il naso. Perché per gli alberghi di lusso, negli anni, sono passati attori e musicisti, vecchia nobiltà e grandi imprenditori, politici, generali e papi."" -
Caetano Veloso. Camminando controvento
Igiaba Scego è la guida appassionata che ci fa incontrare Caetano Veloso, la sua poesia e la sua voce. ""Le sue canzoni sono una linfa necessaria. Un percorso dell'anima. Questo vi chiedo di fare con me: un pellegrinaggio. Come nel cammino di Santiago non vi prometto di ripercorrere ogni tappa, ogni canzone, ogni singolo aneddoto. Non sarò esauriente, non lo posso essere. Quello che vi racconterò è un mio percorso, fallace e incompleto, dentro la musica di Caetano Veloso. Un mio itinerario. Il mio personale cammino di Caetano. Caetano Veloso, in quel nome e cognome c'è già tutto: guru, santone della musica, l'amico che ci consola quando gli amori finiscono o prendono strade sbagliate. Ogni volta che penso a lui mi viene in mente la borsa di Mary Poppins da cui escono autentiche meraviglie""""."" -
Una speranza ostinata. Terezin, Auschwitz, Varsavia, Dachau
Nel dicembre del 1964 Max Mannheimer deve essere operato alla mascella. L'assistente del medico dimentica per diversi giorni di consegnargli il risultato degli esami e Max si convince di avere un tumore e di essere condannato. Si rende conto di non avere mai parlato alla figlia delle sue esperienze nei campi di concentramento, ""per difendere lei e me stesso"""" e scrive in pochi giorni, di getto, i suoi ricordi. Un mese dopo le dimissioni dall'ospedale, le consegna queste pagine di memorie. Il libro, scritto con il piglio di un diario, racconta di un padre ballerino e di una madre colta, l'ascesa del nazismo, lo spirito dei vent'anni e l'amore che rendono fiduciosi anche davanti alle deportazioni, alla crudeltà della vita del campo. L'umanità si corrompe, ma non viene meno, tenuta in vita dalla coscienza di essere uomini. Instancabile, continua ancora oggi a portare le sue memorie nelle scuole: """"Il mio corpo è debole, ma i dettagli di quel tempo spaventoso sono incisi nella mia anima"""". E ai giovani che lo ascoltano ricorda sempre: """"Voi non siete responsabili di quello che è successo, ma è compito vostro far sì che non si ripeta mai più""""."" -
Haiku e sakè. In viaggio con Santoka
Il libro di Susanna Tartaro è un viaggio, attraverso dodici tappe, nel mondo degli haiku e dei suoi girovaghi autori; Santoka su tutti, ma anche Basho e Issa, letti oggi con l'occhio di chi abita una città con tutte le sue piccole e continue trappole alla nostra felicità. Susanna Tartaro - che lavora a Radio3 e da anni cura Fahrenheit, storico programma di ""libri e idee"""" - nel suo blog Dailyhaiku, racconta la propria passione per la poesia giapponese fatta di 5-7-5 sillabe, in cui si racchiudono, miracolosamente, saggezza e dolcezza, sapere e fantasia. L'haiku è una forma d'arte che ha origini lontane e nel libro Susanna Tartaro ne ripercorre la strada, restituendo questi piccoli e perfetti poemi alla nostra contemporaneità. Nelle pagine, i versi del monaco viandante Santoka dialogano con la quotidianità di motorini che sfrecciano nel traffico, con il lavoro alla radio, con l'attesa di un certificato o di un autobus, ma anche con gli improvvisi istanti di bellezza che spuntano da un marciapiede o da un sorriso intravisto dal finestrino. Haiku e sakè, accompagnato da alcune fotografie che segnano i capitoli del racconto, è un libro che trasmette passione e amore per la parola e per la scrittura, ed è capace di avvicinare i secoli e rendere universale il linguaggio di una poesia solo apparentemente semplice, carica invece di mille sfaccettature. Basta imparare a osservarle."" -
Comprati e venduti. Storie di giornalisti, editori, padrini, padroni
"Fare il giornalista in un Paese lacerato dalia violenza delle mafie vuoi dire mettere in conto che nel mirino di quella violenza ci puoi finire anche tu. E i giornalisti - i troppi che in questi anni hanno subito avvertimenti, minacce, scomuniche - lo sanno. Quelli che ho conosciuto, quelli che abbiamo a lungo ascoltato, ci hanno consegnato parole di solitudine più che di preoccupazione. È il ritratto di un Paese, non solo di un mestiere. Racconta un sistema di poteri (non solo mafiosi) che continuano a considerare come un fastidio ogni voce libera, ogni cronista con la schiena dritta, ogni racconto - su quei poteri e sulle loro miserie - che non si pieghi all'adulazione alla menzogna. Sono giornalisti poco conosciuti, schivi, generosi, determinati. Una silenziosa e tenace comunità di giovani cronisti che ha raccolto l'eredità più autentica degli undici giornalisti uccisi da mafie e terrorismo in Italia, certamente la più preziosa.""""" -
Il mio basket è di chi lo gioca
Meo Sacchetti è uno dei giocatori di basket più celebri in Italia. Pilastro della Nazionale che nel 1980 ha vinto la medaglia d'argento alle Olimpiadi di Mosca e nel 1983 l'oro agli europei, Meo ha segnato la pallacanestro italiana giocando a Bologna, Torino e Varese. Poi, dopo un grave infortunio, la svolta e l'inizio di una straordinaria carriera da allenatore che, l'anno scorso, lo ha portato a vincere Coppa Italia, Supercoppa e Scudetto con la Dinamo Sassari. Un triplete forse irripetibile per una squadra provinciale e il primo grande trionfo del basket sardo. Ma Meo Sacchetti è molto di più: personaggio spumeggiante, diretto nei modi e capace di sorprendere tifosi e addetti ai lavori con la sua schiettezza e simpatia. Il suo è un basket frizzante, fatto di corsa, tiro, fantasia, in cui i giocatori sono chiamati a esprimere liberamente le loro qualità. Nato ad Altamura in un campo profughi, la vita di Meo non è stata sempre facile; orfano di padre, Sacchetti ha dovuto farsi largo per trovare il proprio posto nel mondo della pallacanestro nazionale. ""La vita molto presto mi ha detto arrangiati"""" dice Sacchetti in questa sua autobiografia scritta con la collaborazione del giornalista sardo Nando Mura, nelle cui pagine emerge tutta la carica umana di un grande e amatissimo personaggio dello sport italiano.""