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Io e l'architettura. Vol. 1
"L'architettura, intesa come espressione di una società organica e democratica, dovrebbe essere indipendente da ogni imposizione esterna contrastante con la natura dell'uomo."""" Così si esprime Frank Lloyd Wright in una delle pagine più intense e famose di """"Io e l'architettura"""". La sua opera più strutturata, qui presentata integralmente, espone tutte le principali tesi teoriche del grande architetto. La progettazione architettonica deve creare un'armonia tra l'uomo e la natura, sosteneva Wright che, con la sua """"Casa sulla cascata"""" del 1936, offre l'esempio più mirabile della sua stessa concezione." -
Io e l'architettura. Vol. 3
"L'architettura, intesa come espressione di una società organica e democratica, dovrebbe essere indipendente da ogni imposizione esterna contrastante con la natura dell'uomo."""" Così si esprime Frank Lloyd Wright in una delle pagine più intense e famose di """"Io e l'architettura"""". La sua opera più strutturata, qui presentata integralmente, espone tutte le principali tesi teoriche del grande architetto. La progettazione architettonica deve creare un'armonia tra l'uomo e la natura, sosteneva Wright che, con la sua """"Casa sulla cascata"""" del 1936, offre l'esempio più mirabile della sua stessa concezione." -
Storia del collezionismo da Ramsete a Napoleone. Artisti, principi e mercanti
Il collezionismo ha una storia antica. Affonda le sue radici per lo meno nell'Egitto dei Faraoni. E proprio in Egitto, con l'impresa napoleonica e la costruzione di uno stretto legame tra scoperte archeologiche, politiche statali e fondazioni museali che il volume si conclude. Archetipo dell'accumulazione di beni, maschera di velleità masturbatorie, estetica un po' morbosa dei potenti, il collezionismo passò nel corso dei secoli dalla wuderkammer, dalle collezioni di meraviglie che accumulavano tesori e rarità di ogni tipo, alle raccolte tematiche razionali, utilizzate non più come trastullo dei signori, ma come strumento educativo per la collettività. -
Sociologia della religione. Induismo e buddhismo
La religione è un'espressione storico-sociale della società che la produce, ma a sua volta è in grado di condizionare la società stessa e la sua costruzione gerarchica. Per Weber la religione è una delle ragioni per cui le culture dell'Occidente e dell'Oriente si sono sviluppate in maniera tanto diversa. In questo libro attraverso un'attenta analisi delle religioni induista, buddhista, confuciana, taoista e antico-giudaica, il sociologo tedesco rintraccia i fattori che ne hanno determinato la situazione culturale nonché economica e sociale, individuando proprio nella religione uno dei motivi che hanno impedito lo sviluppo del capitalismo in India - radicatosi, per Weber, come prodotto d'importazione. -
Beethoven
Formale, spirituale, etico. L'impatto di Beethoven sulla musica moderna è profondo e completo. Attraversando un'esistenza di sfortune, drammi e solitudini, Beethoven ha saputo sempre difendere l'equilibrio del suo gesto creativo e la serenità della sua costruzione. Con competenza e gusto del racconto, Walter Riezler introduce il lettore nel clima e nella passione della musica di un grande classico. L'ultimo forse, sicuramente il più imponente erede di un'età già avviata ai travagli del romanticismo. -
Enciclopedia del delitto. Vol. 1: A-H.
Ogni epoca ha il suo modo di uccidere, i suoi mostri e i suoi incubi ricorrenti. Anche il delitto cambia con le abitudini, con le paure collettive e private - e con le epidemie di terrore alimentate dal circuito mediatico. Questo approfondito e singolare libro è un tuffo nella mente dell'omicida e del serial killer, assassini che agiscono con mezzi efficaci, comuni e non comuni, commettendo i crimini più efferati: dall'omicidio col veleno, o la messa in scena di un incidente domestico, agli omicidi di massa. Wilson e Pitman ci offrono un'ampia panoramica attraverso le epoche e i luoghi più diversi e lontani dai nostri. Un'indagine degli istinti collettivi di violenza, una disamina psicologica del profilo del carnefice che lascia sempre più indizi di quelli che vorrebbe, entrando così nella storia del crimine. -
Vita amorosa di Beethoven
Un'appassionata ricostruzione della storia del più famoso compositore tedesco classico moderno, nella penna di un esperto conoscitore della cultura musicale europea. La musica è ciò che arriva all'anima, all'infinito, commuove e fa innamorare. Questa biografia del grande Beethoven scava a fondo nelle sue passioni, nelle note fatte vivere dalla croce-delizia del sentimento più forte che l'uomo possa provare. Quell'amore che, come ammetteva Einstein, è più potente della forza di gravità. -
La filosofia cinese
La Cina è una terra di forti contrasti. All'interno del suo vastissimo territorio si trovano moderne città e piccoli centri rurali, mentre la società cinese si sdoppia tra adesione a un capitalismo avanzato e l'attaccamento ad antichissime tradizioni. Queste dicotomie vengono ben esemplificate nel Tao, il principale concetto filosofico cinese, che rappresenta l'armonia degli opposti. Vista da questa prospettiva la filosofia cinese diventa un importante strumento per comprendere questa terra lontana in tutte le sue sfaccettature apparentemente inconciliabili. -
La danza come educazione
Non si costruisce un danzatore senza formarne la personalità, una personalità armonica che sappia accogliere i messaggi degli altri ed esprimere i propri in un'intesa proficua. D'altra parte il teatro, e la danza ne è parte, vive in una dimensione sociale, è atto di comunicazione. Le connessioni tra contenuto ed espressione, individuo e società, sono egualmente importanti nella scuola e nel teatro, sebbene trovino soluzioni differenti. Ma è proprio dal confronto tra le due diverse forme di educazione e attraverso le testimonianze di Nureyev e Ulanova, due grandi danzatori della scuola russa, nonché del famoso mimo francese Barrault, che la danza e il teatro emergono come forme d'arte in grado di fornire una nuova prospettiva sul discorso della scuola, capaci di dare validi suggerimenti ai problemi educativi e uno stimolo a un rinnovamento del mondo scolastico. -
Estetica di Heidelberg. Primi scritti sull'estetica (1916-1918)
Agli anni trascorsi a Heidelberg risalgono alcuni degli scritti giovanili più importanti di Lukács. Proprio nella cittadina tedesca, infatti, il giovane Lukács segue le lezioni di Windelband e di Rickert e si dedica allo studio di Kierkegaard e di Hegel, che risultano fondamentali per l'elaborazione della sua compiuta teoria estetica. Sono anni in cui per Lukács, non ancora marxista e profondamente influenzato dalla filosofia e dalla sociologia di Simmel, l'attenzione all'arte e al ""fatto estetico"""" ha il sopravvento sugli altri molteplici interessi, tanto da diventare oggetto di penetranti e suggestive riflessioni di cui questo scritto offre testimonianza. Nell'""""Estetica"""" giovanile il filosofo ungherese approfondisce, rettifica e corregge le sue riflessioni sulle problematiche estetiche che, sebbene le indubbie differenze, rivelano però, nelle pagine dedicate all'arte in Platone e nel neoplatonismo, uno stretto legame con l'""""Estetica"""" della vecchiaia."" -
Come trovai Livingstone. L'avventuroso viaggio nell'Africa nera alla ricerca dell'esploratore scomparso
Quando il famoso esploratore David Livingstone scompare misteriosamente in Africa orientale, il ""New York Herald"""" incarica Sir Henry Morton Stanley di mettersi sulle sue tracce per trovarlo e intervistarlo. È il 10 novembre 1871 quando il giornalista riesce finalmente a rintracciare Livingstone a Ujiji, nei pressi del lago Tanganica. L'incontro fra i due segna l'inizio di un'avventurosa spedizione nel cuore dell'Africa, diventata celebre grazie alle memorie tramite cui Stanley documentò l'impresa. Non il volo d'Icaro di un giornalista, ma un'entusiasmante impresa che gli valse la fama, quella del ritrovamento dell'esploratore scozzese e della spedizione della regione del Tanganica."" -
Magia e schizofrenia
Pubblicato postumo, ""Magia e schizofrenia"""" trae ispirazione dal periodo di lavoro che lo psicanalista Géza Róheim trascorse presso l'ospedale di Worcester, nel Massachusetts. A partire dall'ascolto prolungato di un paziente, l'autore esplora il rapporto tra pensiero magico e schizofrenia, malattia definita dallo stesso Róheim come """"la psicosi per eccellenza"""". Secondo la concezione dello psicanalista ungherese, la pratica magica è infatti un tentativo di ricostruzione della realtà con mezzi libidici, esattamente come accade nei soggetti che manifestano sintomi psicotici di carattere schizofrenico. Avvalendosi di un metodo complementarista che combina visione antropologica e visione analitica, con questo libro Róheim apre una nuova frontiera dello studio psichiatrico."" -
Il Vodu haitiano. Magia, stregoneria e possessione
Ancora oggi Haiti rappresenta un crocevia del tutto peculiare tra cattolicesimo, credenze popolari e rituali antichissimi. Di origine africana, il vodu - letteralmente ""il segno del profondo"""" -rappresenta il fondamento delle pratiche religiose dei contadini e del proletariato urbano haitiano in cui magia, stregoneria e incantesimi si fondono assieme. Lo scrupoloso lavoro di osservazione condotto sul campo da Alfred Métraux si è rivelato fondamentale per inquadrare il ruolo ricoperto dal vodu nella cultura nazionale. Métraux analizza e ricostruisce le origini, la storia, le implicazioni sociali, gli aspetti magici e le pratiche del vodu in un'accurata e meticolosa indagine che chiama in causa l'etnografia, l'antropologia, la storia e la religione."" -
Uomo e superuomo. Commedia e filosofia
Andata in scena per la prima volta il 23 maggio 1905 al Royal Court Theatre di Londra, ""Uomo e superuomo"""" è senza dubbio una delle opere più conosciute del premio Nobel George Bernard Shaw. Tanner, intellettuale di inizio secolo, viene sedotto da Anna, una ragazza di umili origini alla ricerca di un uomo con cui """"perpetuare la specie"""". È un'interpretazione moderna, in chiave umoristica, del mito del don Giovanni, in cui si mescolano interrogativi etici, religiosi e filosofici. L'autore, difatti, spostando l'attenzione su don Giovanni, dimostra come in realtà la sua abilità ammaliatrice sia succube della forza vitale della donna, unica depositaria dell'arte di sedurre e reale protagonista dell'opera. """"Uomo e superuomo"""" si ispira così al mito del don Giovanni, ma proprio per capovolgerlo e per farsi beffa della superiorità maschile nell'eterno gioco della seduzione."" -
Prometeo liberato
Il Prometeo liberato, ispirato alla trilogia di Eschilo andata in buona parte perduta, è considerato insieme all'Adonais il capolavoro di Percy Bysshe Shelley. Prometeo, dopo essere stato punito da Giove per aver rubato il fuoco agli dèi e averne fatto dono all'umanità peccando di hybris, viene finalmente liberato dalla sua prigionia. Nella rivisitazione di Shelley, però, non può esserci riconciliazione tra Giove e il titano, destinato a ritrovare la libertà soltanto nel momento in cui il suo oppressore perde il potere. Il Prometeo di Shelley è spinto ""dai più puri e più veri motivi verso i migliori e più nobili fini"""", è il difensore dell'umanità che incarna la più alta perfezione morale e intellettuale. Protagonista del poema allegorico di un'altissima ed eterna sollecitudine umana: il tentativo di uscire dalla selva oscura che rappresenta l'eterno viaggio dal male al bene, o meglio, il ritorno al bene della natura umana."" -
Shakespeare allo specchio. L'uomo e l'artista
All'interno del quadro bibliografico della critica shakespeariana, il volume di John Middleton Murry si distingue per il suo carattere discorsivo e per il tentativo di eludere le strade già battute dagli esperti del più grande drammaturgo inglese. Raccogliendo un'intuizione del poeta John Keats, l'autore reagisce alla tendenza romantica di privilegiare in Shakespeare gli aspetti inclini all'improvvisazione e si sofferma, più che altro, sui suoi elementi di modernità. Lontano dalle logiche del manuale, questo testo è indicato sia per coloro che cercano un primo approccio ai capolavori di Shakespeare, sia per chi vuole arricchire un bagaglio di conoscenze già acquisite con curiosità ancora poco conosciute e spunti critici originali. -
Alfred Hitchcock presenta 22 storie di terrore. I migliori racconti selezionati dal maestro del brivido
"Vi consiglio di cominciare a leggere quando vi trovate soli in casa. Se c'è qualcuno, sbarazzatevene. Il libro è pieno di indicazioni su come farlo. Ora spegnete quante più luci potete, scegliete un racconto e portatevelo a letto. Se volete assaggiarne un altro, fate pure, ma siate prudenti. Una dose eccessiva potrebbe esservi fatale"""". L'indiscusso maestro del brivido torna a una delle sue passioni originarie, il racconto, selezionando ventidue storie all'insegna della suspense. Coltellate, asfissie, cremazioni, randellate all'ultimo sangue, un paio di strangolamenti, qualche morto annegato e un po' di pistolettate, in questo libro Alfred Hitchcock attinge alla letteratura gialla, classica e non, presentandoci le sue storie del terrore e del brivido preferite." -
Stato e società. Scritti sulla libertà
Qual è il fine cui deve tendere l'intera organizzazione statale e quali sono i limiti che devono essere posti alla sua attività? Uno dei primi teorici del liberalismo e dello Stato di diritto, il celebre statista e filosofo Wilhelm von Humboldt, cerca di rispondere in queste pagine ai quesiti fondamentali messi in campo dal rapporto tra Stato e società. Al centro del suo pensiero la ferma convinzione della necessità di limitare l'attività dello Stato e di garantire l'autonomia individuale. Fissare i confini dell'autorità pubblica risulta, agli occhi del filosofo tedesco, imprescindibile: lo Stato, considerato un ""male necessario"""", deve limitarsi a garantirne la sicurezza interna ed esterna."" -
631. Sei occhi, tre prospettive, un posto vuoto
Quando il corpo di una giovane donna viene ritrovato, in una fredda mattina d'autunno, in una Milano degli anni '80, si pensa all'opera di uno squilibrato. L'ispettore Maffei, giovane funzionario della questura meneghina, si occuperà del caso. Saranno la sua caparbia volontà, la sua intuizione e un pizzico di fortuna a portarlo a collegare quell'omicidio ad altre morti irrisolte, legate tutte da un unico e inspiegabile filo comune: la vicinanza con uno dei più importanti e famosi complessi musicali italiani. I Pooh diventano così oggetto d'indagine. Tra canzoni, concerti e curiosi personaggi, si dipana una storia unica, sorprendente e coraggiosa. Leggendo 631, ovvero ""sei occhi, tre prospettive, un posto vuoto"""", ci si ritroverà dietro le quinte, insieme ai componenti del più longevo complesso italiano. Si scopriranno i retroscena e le motivazioni di alcune canzoni, si capirà cosa è davvero la macchina Pooh, quella """"macchina della musica"""" che da più di cinquant'anni accompagna le nostre vite."" -
Gli dei vichinghi. Religione e miti di un popolo guerriero
Per molto tempo le tradizioni e la mitologia del Nord sono rimaste impenetrabili agli studiosi. Ricostruire le più arcaiche forme religiose delle popolazioni nordiche era assai difficoltoso, dato che queste non avevano ancora adottato un sistema di scrittura e le tradizioni orali si perdevano con il trascorrere dei secoli. Esaminando poemi e testi sacri trascritti da generazioni che si erano ormai lasciate alle spalle la cultura pagana, Turville-Petre si mette in ascolto dei racconti degli spiriti guardiani, delle rune incise sulle cime delle rupi, della poesia dell'Edda, delle opere Snorri - prodotte in Islanda nel corso del XIII secolo - e di tutte quelle manifestazioni sedimentate nella cultura nordica anche dopo la conversione alla fede cristiana.