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Le case degli spiriti. In Piemonte e Valle d'Aosta
L'idea che sulla terra abitino presenze invisibili, capaci di manifestarsi a testimoni umani, e che queste presenze siano legate alla dimensione sconosciuta dell'oltretomba, è antica e ha accompagnato l'uomo fin dagli albori della sua storia. Trovare una casa infestata non è difficile, molte ospitano almeno un fantasma, l'anima di un antenato o altre misteriose entità. L'autrice ci insegna che gli spiriti vivono nel mondo che ci circonda, se siamo sufficientemente sensibili per accorgerci della loro presenza, possiamo sentirli e vederli. 50 testimonianze di persone che hanno avuto esperienze soprannaturali nelle proprie abitazioni, in Piemonte e Valle d'Aosta, racconti da un mondo misterioso dal quale provengono apparizioni di vario genere che possono servire da avvertimento e da aiuto. -
Sulle orme di Annibale. Un'indagine sul territorio
Scritto come relazione finale al termine della spedizione ""Annibale '85"""". Il libro, che qui è riproposto nella versione originale, con l'integrazione di due ampie appendici, analizza la discesa in Italia dell'esercito cartaginese, dalla Spagna fino alla morte di Annibale, dedicando ampio spazio alla questione relativa al superamento delle Alpi. Nelle pagine di questa avvincente ricostruzione sono infatti analizzati tutti i colli alpini che potrebbero aver consentito, nel 218 a.C., il transito delle truppe guidate dal grande condottiero di Cartagine. Comparando le fonti antiche che forniscono indicazioni sulla vicenda e provando a riportare le notizie giunte dagli storici del passato direttamente sul territorio, l'autore fornisce un quadro globale, che ci riporta indietro nel tempo, offrendoci anche un frammento importate della storia del Piemonte, attraverso un angolo di lettura che illustra luoghi e popolazioni antiche, realtà e leggenda."" -
Non mi sono mai arreso. Bruno Segre, una vita da resistente
Non mi sono mai arreso racconta la storia di Bruno Segre, avvocato e giornalista torinese, figura tra le più limpide e coraggiose dell'antifascismo italiano. Combattente partigiano nelle valli del cuneese - dopo aver rischiato la fucilazione nel carcere di via Asti e la deportazione per mano dei repubblichini - nel dopoguerra ha condotto battaglie civili per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza (nel 1949 difese il primo obiettore in Italia) e a favore del divorzio. Prefazione di Alberto Sinigaglia. -
Mistero Granata. Segreti e pregi del Toro nella storia
In centododici anni di grandi trasformazioni storiche e sociali di Torino e dell'Italia il Toro, dalla sua fondazione nella Belle Époque per opera della drammatica figura di Alfred Dick fino all'attuale era del calcio business, ha costruito con i suoi sostenitori un particolarissimo, stretto rapporto di emozioni che ha influenzato sia le loro vite sia le vicende della squadra, generando un'autentica Fede laica fatta di valori e sentimenti forti e imperituri. Una Fede che ha resistito, temprandosi, a prove ripetute e durissime ed ha attraversato la storia rafforzandosi misteriosamente sia con i gloriosi successi sia con i numerosi sacrifici e lutti vissuti dal club granata. È perciò tempo che questo mistero riveli tutti i suoi preziosi contenuti e additi nella profonda dignità dei tifosi la via per abbandonare per sempre il vecchio e retorico ""mito della sfortuna"""". Prefazione Fabrizio Turco."" -
Tra Piemonte e Savoia. Storie di pastori, di guide e di contrabbandieri. Ediz. italiana e francese
Una parete di roccia che non scende mai sotto i tremila metri separa la Savoia dalle Valli di Lanzo, eppure fino a un'epoca ancora recente i montanari dei villaggi più elevati sui due versanti hanno avuto regolari contatti attraverso valichi oggi praticati soltanto da esperti alpinisti. Testo in italiano-francese. -
A la manera 'd Gianduja
Uno, nessuno e centomila Gianduja. La storia del burattino simbolo del Piemonte è talmente vasta e variegata da meritare un libro che la affronti analizzandola sotto tutti i punti di vista. Il lettore potrà scoprire chi furono gli inventori di Gianduja - dei quali si forniscono forse per la prima volta degli spunti biografici precisi e documentati - e si sorprenderà della complessità degli spettacoli che lo videro protagonista. Immagini d'epoca delle Giandujeidi e dei carnevali ottocenteschi permetteranno di ""immergersi"""" in una Torino molto, molto diversa da quella odierna. Ed oggi? Gianduja vive ancora nell'arte di marionettisti e burattinai che, intervistati dall'autore, narreranno il loro particolarissimo mondo. Per concludere con la realtà delle associazioni, la Famija Turinèisa e l'Associassion Piemontèisa che mantengono viva l'immagine del Gianduja simbolo di Torino; in modo particolare, questo volume ha il pregio di contenere l'autobiografia di Andrea Flamini, per oltre mezzo secolo il Gianduja dell'Associassion, dettata all'autore con il desiderio di vederla, prima o poi, pubblicata."" -
Un bon bicer ed vin... C'era una volta la piòla
Sino agli anni Settanta di piòle ce n'erano ancora tante a Torino, in centro, come in periferia. Oggi, quelle autentiche, quelle DOC, sono scomparse, lasciando il posto ad attività d'altro tipo, trasformandosi in bar anonimi, o al massimo in birrerie alla moda. Via il bancone sontuoso e massiccio con dietro la stagera, via le sedie impagliate, le credenze addossate alle pareti, i tavoli pesanti di legno scuro. Via pure il pavimento fatto di assi o di vecchie mattonelle esagonali e le stufe accanto alle quali c'era il cestone della legna, e poi il tubo per il fumo, detto canun, che attraversava tutta la stanza, solitamente appeso con il fil di ferro. Nelle pagine di questo libro le piòle sono descritte nelle loro innumerevoli sfaccettature, tra l'amarcord e il desiderio di salvare dall'oblio una parte importante della cultura piemontese. -
Alpini in Piemonte e Valle d'Aosta
Piemonte, Valle d'Aosta e Alpini. Due regioni e un corpo militare. Tanta storia e tanti ricordi. Battaglie vinte, guerre perse. Simboli e linguaggio, luoghi e vette. Poi la piana russa, il caldo torrido africano e ancora la vita di caserma. Dal 1872 ad oggi sono cambiati loro, gli Alpini, e anche le due regioni. Un fatto. Per anni sono state costruite caserme e fortificazioni. Ora sono macerie o utilizzate per altro. Rimangono i ricordi e i segni, sono attivi i professionisti, vanto italiano nel mondo. Si faceva la naja, ora no. Si andava in guerra ora alcuni la studiano. C'erano divise colorate e poi grigio-verdi, infine mimetiche. Sono cambiate le armi, i muli sono sulle foto e nulla più. Le lapidi nei nostri paesi ci ricordano più generazioni che non hanno avuto un domani. Ricordiamo davvero la ritirata della Russia? Sappiamo di essere stati in Africa, in Grecia e in Francia a combattere? La storia è davvero come la ricordiamo o come a scuola l'hanno raccontata? Questo volume non è scolastico, non è enciclopedico e neppure nozionistico. Semplicemente, con ""colore"""" dipinge una storia davvero a tinte grigie. È curioso scoprire che il primo alpino indossava i mocassini, aveva la giubba azzurra e sul capo aveva un cappello alla """"calabrese""""."" -
Forte di Fenestrelle. La grande muraglia piemontese
Percorrendo la strada in direzione Sestriere, in prossimità dell'abitato di Mentoulles, si nota un panorama inconsueto. Il profilo della montagna ha una forma strana. È troppo regolare, sembra l'opera di un ingegnere, non della natura. In effetti è opera dell'uomo: sono delle mura che sfuggono in sequenza verso l'alto, in una successione che sembra non avere fine. Cos'è quel ""mostro"""" placidamente adagiato sul crinale del monte? È il Forte di Fenestrelle, il gigante di pietra, la """"grande muraglia piemontese""""."" -
Storie nuove
Un libro per raccontare storie di montagna, umane e naturali, con la passione e l'emozione per questo mondo sempre affascinante, ma dove ora è necessario capire i cambiamenti, indirizzarli al meglio, cogliere le opportunità, perché la montagna se lo merita. -
Arsetari dla cusin-a piemontèisa. Ricettario della cucina piemontese
L'""Arsetari"""" di Camillo Brero esce dai canoni dei consueti elenchi di ricette, fatti di ingredienti, quantità e additivi più o meno segreti, per arricchirsi di valori nuovi. In questo libro le ricette diventano strumento coinvolgente per entrare in quel mondo che c'era e che vorremmo ritrovare, naturale e genuino. Un """"tesoro"""" di ricette della cucina piemontese popolare che il grande poeta Camillo Brero ha tradotto nella lingua della sua terra, per mantenere viva la memoria, ed offrire al lettore la ricchezza di riscoprire un mondo che, attraverso i sapori antichi, sa manifestare ancora la sua genuinità."" -
Maestà Maria Pia di Savoia
"... il suo essere donna e regina destavano meraviglia ovunque si recasse e a chiunque la incontrasse. Il suo portamento era diventato a tutti gli effetti regale, il suo modo di vestire, i gioielli che sapeva elegantemente indossare, il tono della voce quasi basso ma sicuro e scandito quando esprimeva i suoi pensieri erano oggetto di ammirazione...""""" -
365 volte Torino. Ediz. italiana e inglese
Quell'allure di Torino che la intendeva grigia, fumosa, un po' magica, ma sostanzialmente industriale si è completamente spezzata. Chiuso quel periodo legato quasi esclusivamente all'automobile, la città si è scoperta vitale, innovativa e desiderosa di recuperare il tempo. In questo modo ha potuto ritrovare la bellezza tipicamente sabauda dei suoi palazzi, trasformare le aree industriali dismesse e rendere vivi quei quartieri dormitorio con laboratori artistici, centri d'incontro e plessi culturali. Diversa dal resto delle città italiane, Torino merita di essere vista e vissuta. Ecco quindi l'intento di questo libro: illustrare la città soprattutto attraverso immagini che mettano in evidenza questi vari aspetti sottolineati creando un racconto fotografico che inizia dal centro urbano, fino ad allargarsi ai confini metropolitani e alla ""Corona di Delizie"""" sabauda."" -
Rol il prodigioso
Per la prima volta, la vita di Gustavo Adolfo Rol (1903-1994), una delle personalità più enigmatiche e misteriose del Novecento, viene raccontata come un romanzo. Con la massima libertà narrativa, intrecciando lettere, poesie, citazioni, pagine del diario, testimonianze e avvalendosi di molte immagini, anche inedite, Nico Ivaldi la ripercorre con curiosità e passione. I viaggi nell'Europa degli anni Trenta, l'amore per una giovane norvegese di sangue blu che sposerà a Torino, lo studio forsennato che partorirà la ""tremenda legge"""" e poi la terribile crisi spirituale che lo obbligherà a ritirarsi in un monastero. Ancora: la pericolosa """"scommessa"""" con i soldati nazisti di intrattenerli con i suoi esperimenti in cambio della liberazione di condannati a morte e gli incontri straordinari con Einstein, Mussolini, D'Annunzio, Umberto di Savoia, De Gaulle, Fellini, Hailé Selassié, gli Agnelli, John Fitzgerald Kennedy, solo per citare i più famosi che lo conobbero (e lo amarono o lo odiarono). Nel mezzo, tante avventure galanti, la pittura come sfogo per i suoi tormenti, il mestiere dell'antiquario per antica vocazione, le serate """"impossibili"""" nel suo salotto torinese, le mille buone frequentazioni, la beneficenza privata, lo scontro con Piero Angela. Un ritratto completo e originale che fa luce su molti aspetti poco noti e intimi dello straordinario e prodigioso """"dottor Rol""""."" -
The validity of the speciality dictionary. English for architecture
"The Validity of the Speciality Dictionary. English for Architecture"""", nasce dallo studio dei dizionari specialistici, con riferimento al settore linguistico di specialità dell'architettura, che è ancora poco esplorato ma lingui-sticamente e storicamente molto ricco. Scopo di tale ricerca è quello di fornire l'analisi socio-culturale di lemmi specialistici che hanno un loro risvolto nella vita sociale, e di porre in discussione la validità del dizionario specialistico confrontato con quello di lingua." -
Profumo d'amore-Clauru d'amuri. Le ricette di nonna Costanza
"Profumo d'amore, Ciauru d'amuri"""" in siciliano, è la raccolta di ricette che nonna Costanza ha messo insieme negli anni chiedendo consigli e spillando segreti ad amiche e parenti, mescolando gli ingredienti fino a trovare le giuste dosi, sperimentando nuove combinazioni con i frutti tipici della sua Sicilia. Le alchimie di amore e cucina sono state raccolte dalla nipote Roberta, che ha tradotto in istruzioni e azioni tutti gli insegnamenti della nonna." -
Il brigantaggio politico nel brindisino dopo l'Unità
"L'unificazione della Stato italiano determinò l'esplosione di due grossi malanni, le cui cause, in verità, avevano radici assai remote: la questione meridionale e il brigantaggio politico. Il primo è problema che, se pur superato nei termini tradizionali del meridionalismo classico, resta ancora aperto per le contraddizioni cui ha dato luogo lo sviluppo capitalistico di questi ultimi tempi, che non ha realizzato l'auspicata integrazione economica e sociale del Sud al resto d'Italia; il secondo costituisce, invece, fenomeno liquidato nel giro di pochi anni dal rigore di leggi speciali e dalle fucilate sommarie. Senza dubbio, il brigantaggio rappresenta una delle pagine più dolorose della nostra storia, su cui per un malinteso amor di patria spesso si è taciuto, ma che, invece, è bene approfondire per ricavarne il significato e - perché no? - l'insegnamento più profondo...""""." -
Un' estate a Savelletri
Rievocando una gita scolastica a Savelletri con i compagni e col maestro di quinta elementare nel '40, l'autore racconta la località marina come allora i suoi occhi la videro, la fotografa con l'aiuto di ricordi e immagini che il Turismo di massa ormai non può più darci, dipinge il quadro di un'epoca nel particolare momento in cui Savelletri, passata da Monopoli a Fasano per la istituzione della Provincia di Brindisi, da villaggio di pescatori qual era, si avviava a diventare la Marina di Fasano, località turistica climatica e balneare. Il libro vuole esprimere un deferente e grato ricordo ai primi abitanti del primitivo villaggio, a quelle famiglie di pescatori di cui l'Autore ricorda i soprannomi perché ne rappresentano la ""memoria storica"""", facendo rivivere uomini e figure umane che, come pionieri, sfidando l'ignoto e affrontando immani sacrifici, crederono nel futuro di Savelletri."" -
Onde di roccia. Murge e dintorni, dalle origini ad oggi e oltre
Le Murge trovano nella loro peculiare morfologia, nel tipo di struttura rocciosa che ne condiziona in modo caratteristico l'aspetto superficiale e profondo, nella tipologia degli insediamenti antropici come nella presenza di particolari piante e animali, persino in un suolo arido esasperato dalla calura soffocante di ogni estate, nella premurosa ospitalità delle genti che le abitano, un motivo antico, ancorché sempre attuale, di interesse e di accertato gradimento da parte di quanti decidono di visitarle. Tanto che non meraviglia che il turista più attento, e talora anche il frettoloso, muovendosi tra i suoi poggi, ammaliato da un paesaggio dolce e riposante, voglia farne motivo di approfondimento e pensosa riflessione. Così, magari seduto su uno spuntone di roccia affiorante in una landa deserta della parte più brulla del territorio, nel silenzio più assoluto, non stupirebbe se venisse invogliato a lasciare libero il pensiero di andare di colle in colle, e al di là di ognuno di essi, fin laggiù, nella profonda notte del tempo, alla ricerca di una origine (e di una ragione) di quello che lo circonda come di ogni cosa, inanimata o vivente che sia. -
Via Traiana. Una strada lunga duemila anni
Due strade antiche caratterizzarono il paesaggio e la storia della Puglia, la via Appia antica e la via Traiana. Mentre la prima venne costruita in diversi lotti dal 312 a.C. al 191 a.C. da Roma a Brindisi passando per Benevento e Taranto, la seconda è nota come la strada che collegava in alternativa Benevento a Brindisi con un tragitto quasi costiero.