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La storia di mister Tod
Nel bosco di Bull Banks vivono tanti animali diversi. Tra loro si creano amicizie e alleanze, ma anche odi e rivalità, senza contare che ci sono anche predatori che non hanno troppi scrupoli e, quando possono, rubano dai nidi e dalle tane altrui. È questo il caso di Mr Tod, un bel volpone che ogni tanto si trasferisce dalla casa invernale a quella estiva, e di Tommy Tasso, che è solito piazzarsi in quella che si è appena liberata, servendosi di tutto quello che contiene. Nel bosco nessuno li può vedere, ma anche tra loro non corre buon sangue. Tommy Tasso ne ha appena fatta una delle sue, perché si è portato via tutta la nidiata di Benjamin Button. Si è poi sistemato nella casa di Mr Tod e, prima di gustarsi i sette coniglietti appena nati, ha deciso di farsi una ronfata coi fiocchi nel letto del volpone. Per fortuna Benjamin Button nel frattempo è riuscito a scoprire dove sono finiti i suoi diletti e insieme al cugino Peter Coniglio spia i movimenti di Tommy Tasso per liberarli. Ma ecco che tutto sembra ancora complicarsi per l'arrivo del tutto inaspettato di Mr Tod. Vedere Tommy Tasso nel suo letto e decidere di dargli una bella lezione è per lui cosa di un attimo. E allora... allora ne capitano delle belle: ai due cattivi che si beffano l'uno dell'altro e se le danno di santa ragione, e ai sette coniglietti che per la felicità di tutta la famiglia ritrovano la strada di casa. Età di lettura: da 3 anni. -
La danza-educativa. Dimensioni formative e prospettive educative
Il testo si propone di trattare la complessità della danza educativa e le possibili relazioni tra le basi fisiologiche del movimento e la sfera espressiva ed emozionale. Tra le molteplici ed articolate attività corporee la danza-educativa rappresenta la disciplina che consente in maniera pregnante di conciliare armonicamente lo sviluppo motorio con quello espressivo ed emozionale, dando ""corpo"""" al mondo fisico sommerso di ciascun soggetto e consentendo la manifestazione delle dimensioni più profonde della natura umana che sono incapaci di emergere nelle altre attività. Se, nell'accezione più vasta del termine, la danza assume il significato di movimento espressivo del corpo, è possibile riconoscere che qualsiasi gesto, anche il più piccolo, e qualsiasi manifestazione corporea in apparenza priva di significato, attraverso una specifica e complessa analisi, potrebbero essere potenzialmente considerati come momenti organici e carichi di significato, riconoscibili come costitutivi di una forma artistica riconducibile alla danza."" -
Per una cultura delle differenze. Innovazione, didattica e inclusione socio-culturale
La dimensione interculturale nell'istruzione e la formazione è stata indicata come uno dei pilastri della nuova Europa e, in quanto dimensione trasversale di sistema, la sua introduzione a scuola è stata governata dalla sperimentazione e da miriadi di ""buone pratiche""""."" -
Le sfide della didattica. Modularità, laboratori e ricerca
Il presente lavoro si sviluppa attraverso una logica che, muovendo dallo scenario in cui è stata registrata l'evoluzione delle politiche formative europee e nazionali sul versante delle competenze, in parallelo con quanto ha riguardato lo sviluppo quali-quantitativo dei saperi, intende offrire spunti di riflessione sui modelli teorici e sulle prassi operative riguardanti una didattica ritenuta in grado di offrire risposte di funzionalità e di efficacia attraverso l'interpretazione e l'applicazione delle tante configurazioni epistemologiche, strategiche e metodologiche, puntando al successo formativo delle nuove generazioni. È così che viene effettuata una disamina a vasto raggio su: l'affermarsi del nuovo traguardo delle competenze in campo formativo in adesione alle nuove esigenze di matrice europea; i significati di competenza secondo un'ottica pedagogica; la riflessione sui saperi da considerare indispensabili, sulla loro acquisizione e sul paradigma metacognitivo; i saperi disciplinari, l'analisi disciplinare e i nuclei fondanti; la programmazione come processo orientato alla formulazione di ipotesi di fenomeni curricolari efficaci; la progettazione in campo educativo. -
Oltre i confini. Storia di una casa famiglia e degli educatori che la fondarono
In queste pagine, Clefi Canneti e Romana Olivieri raccontano la loro storia, la loro esperienza di educatori al Forte di Monte Mario quindi via Caprilli, la loro casa famiglia, dalle origini alla chiusura; raccontano emozioni, scelte e momenti difficili; raccontano se stessi e i loro ragazzi. -
Teatro come esperienza pedagogica
In che modo una scienza come la pedagogia può incontrare un'arte come il teatro? L'accostamento dei due termini non è insolito. Negli studi pedagogici accade, a differenti livelli, di imbattersi nel teatro sia inteso come arte sia come attività pratica. Molti possono essere gli effetti positivi nelle sue applicazioni in ambienti educativi, in percorsi didattici e, in genere, nella formazione di adulti e bambini. Ma oltre alle connessioni più note e visibili, c'è una matrice comune che lega le due discipline sin dalle origini, si tratta della loro natura ""relazionale"""". La relazione io-altro così come la relazione attore-spettatore regolano e addirittura fondano un rapporto complesso e articolato che ha al centro l'uomo e la sua formazione esistenziale e culturale."" -
Pedagogia del corpo ludico-motorio e sviluppo morale
Il volume affronta il tema del gioco come strumento educativo per lo sviluppo morale, coniugando teoria e prassi educativa. Con riferimento ai fondamenti teorici della pedagogia, il gioco è posto in relazione con le diverse fasi di crescita dell'età evolutiva, con la specificità dei ruoli e dei luoghi educativi. Risulta in tal modo tratteggiato il significato di un'educazione alla corporeità che coniuga valenza educativa del gioco e attenzione per il tema delle regole, in particolar modo nelle attività ludiche svolte negli anni della scuola primaria. In correlazione con lo sviluppo morale, le esperienze ludiche esprimono il primato dell'essere sull'avere e sul fare; conducono la persona ad acquisire un comportamento e a maturare una forza di volontà capaci di governare se stessi, il proprio io e la propria ricerca del bene. -
La scuola secondaria di secondo grado. Indicazioni nazionali e linee guida
Il volume ""La scuola secondaria di secondo grado (Indicazioni nazionali e Linee guida)"""" tratta fondamentalmente le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado come espressioni, secondo il DPR n. 275 del 1999, di autonomia funzionale, che provvedono, per assecondare la formazione degli studenti, alla definizione e alla realizzazione dell'offerta formativa, nel rispetto delle funzioni delegate alle Regioni e dei compiti e funzioni, trasferiti agli Enti locali, ai sensi degli articoli 138 e 139 del Decreto Lgs. 31 marzo 1998, n. 112. A tal fine esse interagiscono tra loro e con gli Enti locali, promuovendo il raccordo e la sintesi tra le esigenze e le potenzialità individuali e gli obiettivi nazionali del sistema d'istruzione. L'autonomia è garanzia di libertà d'insegnamento e di pluralismo culturale e si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione, che mirano, attraverso le indicazioni nazionali e le linee guida, allo sviluppo della persona umana, e che devono, poi, essere, al fine di garantire agli studenti il successo formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema d'istruzione."" -
Giocare a scrivere. Percorsi tra lettere e parole con i bambini di 2-6 anni
Ho iniziato questo percorso partendo dalla ricerca di Ferreiro e Teberoski, le ricercatrici argentine che, agli inizi degli anni '80, osservando e studiando i bambini della Scuola dell'Infanzia, constatarono quanto, nelle civiltà che usano il codice alfabetico, l'apprendimento della lettura e della scrittura proceda secondo tappe collegate strettamente una all'altra. Quando la Ferreiro venne in Italia per partecipare ad un convegno ebbi modo di ascoltarla e mi colpirono molto alcune riflessioni in cui ci ricordava quanto fosse poco corretto chiamare il suo lavoro ""metodo Ferreiro"""" essendo lei una ricercatrice e non un'insegnante. Invitò infatti gli insegnanti ad elaborare dei metodi basati sulle sue ricerche, intuizioni, scoperte. Da allora cominciai ad osservare e documentare con estrema attenzione le reazioni dei bambini alle mie proposte, cominciai a raccogliere le loro idee come preziosi contributi. È stato così che, anno dopo anno, ho sviluppato un percorso finalizzato ad affiancarli nella conquista della costruzione della lingua scritta."" -
Usciamo all'aperto. Portare i bambini di 0/6 anni a contatto con la natura e le sue meraviglie anche in città
Questo mio lavoro vuole essere un invito ad utilizzare al massimo gli spazi aperti delle nostre scuole e dei nostri nidi. Spazi preziosi soprattutto per i bambini di oggi che trascorrono troppe ore al chiuso e seduti. Ho cercato di dimostrare che non basta aprire la porta e far uscire i bambini. Il mio scopo è stato quello di indicare un metodo di lavoro e non quello di fare un elenco di giochi. La lunga serie di giochi raccontati e che ho chiamato micro-storie è infatti scaturita dal mio modo di essere tra i bambini. Comportamento che ha profonde radici teoriche, che crede nell'esistenza della cultura infantile, che teme il rischio di vederla sempre più soffocata. Purtroppo quando li portiamo a giocare fuori sottovalutiamo paurosamente questo momento che oggi è molto più prezioso di un tempo. Quando non sono costantemente bloccati, quando hanno spazi-materiali-tempi giusti, i bambini sanno bene cosa fare ma non possono improvvisarsi in poche ore. Serve continuità e quotidianità per acquisire nuovi sguardi sul ""fuori"""". Servono tempi di apprendimento lunghi e questi possono essere assicurati dalle scuole e dai nidi."" -
L' educazione tra le immagini del moderno
Sono parole penultime, per dirla con Bonhoeffer. Parole da cui trasuda cultura e realismo, utopia e secchezza del reale. Questo è Broccoli. Un autore passato dagli studi storici e giuridici alle grandi promesse di un marxismo storico-politico e filosofico-pedagogico. Ma le promesse intraviste non sempre conoscono la grazia della realizzazione. Capita che arrivi, dopo il tempo illuminante della speranza, il tempo asciutto della delusione. E questo è stato fondamentalmente il cammino declinante di Broccoli. Sempre sospeso, nei suoi scritti e nelle sue Lezioni, tra una trasparenza acuta dell'interpretazione e la fedeltà ad un dato storico spesso refrattario all'immaginazione e alla speranza costruttiva. Non sfuggono a queste caratteristiche le Lezioni che qui si ripropongono, Lezioni in cui la colloquialità accademica si sposa con la sensibilità acuta per un futuro mobile, umbratile, sfuggente. Un futuro da costruire secondo le forme armoniche di un uomo non troppo deformato dall'alienazione economicistica, un uomo immerso in una modernità non ancora placata e talvolta da essa sommerso. -
Nascita di una nazione. Esperienze e modelli dell'educazione nell'America dell'Ottocento
La cultura educativa americana, nel primo secolo e mezzo della sua storia, è la natura stessa del processo di costruzione della nuova nazione. È Bildung in senso proprio, non solo interiore e morale, ma anche fisica, infrastrutturale, territoriale: si concreta in fondazioni di missioni e villaggi, in costruzioni di tribunali e ferrovie, in nascite di tipografie e centri di studio, invariabilmente motivati, nel loro primo impulso, da un afflato educativo che pareggiava e a volte, senza mai prescinderne, offuscava culturalmente quello espansivo-economico. In questo volume, alternando l'analisi di alcuni testi centrali dell'educazione americana, dall'epoca della Dichiarazione di Indipendenza alla fine dell'Ottocento, e alcuni ""studi di caso"""" mirati a mettere a fuoco prassi, ideali e modelli dell'educazione in determinate aree sia geografiche sia sociali, cerchiamo di tracciare l'avventura unica di una Nazione che ha utilizzato l'educazione come proprio strumento di autocoscienza e di radicamento in quelle terre che andava rapidamente trasformando, senza mai dimenticare che l'uomo che trasforma (e si trasforma) non riesce a costruire alcuna civiltà senza alcuni patti fondativi."" -
È ancora possibile formare insegnanti? Elementi di risposta
Il titolo, provocatorio, È ancora possibile formare insegnanti?, appare quanto mai attuale nel nostro Paese, all'indomani dell'emanazione della Legge 107/2015, sulla cosiddetta ""Buona Scuola"""". Questo ennesimo cambiamento porta chi segue queste problematiche da oltre quaranta anni, ad osservare quanto sia impervio e faticoso in Italia il cammino della formazione dei docenti. Sarebbe utile, tuttavia, aprire, finalmente, un dibattito nazionale sulla formazione iniziale e continua dei docenti, che contribuisca a tracciare le linee di sviluppo di questa importantissima questione. Non c'è dubbio, d'altronde, che, per avere una scuola di qualità, servano docenti di qualità e per raggiungere questo risultato, servono percorsi ed iniziative seri per la loro formazione."" -
La psicoterapia di gruppo. L'approccio cognitivo-comportamentale
Vengono messi a confronto gli studi sull'efficacia della psicoterapia dai quali emerge la superiorità del trattamento psicoterapico rispetto sia ai gruppi di controllo che ai gruppi trattati con il placebo e con gli psicofarmaci. Viene descritto il trattamento psicoterapico di tipo cognitivo-comportamentale. Seguono alcuni capitoli sul lavoro sul gruppo attraverso l'approccio psicoanalitico e transazionale. Il gruppo è forse la migliore scuola in cui si possa imparare a incontrare chi è diverso da noi, non alla luce di un'indifferente e fredda tolleranza, ma di una effettiva e ""appassionata"""" capacità di confronto e di comprensione. Il tentativo è di superare la logica del confronto-scontro tra i diversi approcci nell'ottica dialogante caratterizzata da un ascolto attivo dell'esperienza che deriva nell'applicazione clinica di altre tradizioni teoriche. All'approccio dialogante aderiscono gli autori del testo che si ritrovano tutti, non a caso, tra i componenti del Comitato Scientifico dell'Associazione Italiana Psicoterapia Cognitivo Comportamentale di Gruppo. Gran parte della psicoterapia cognitivo-comportamentale è stata piuttosto riluttante a percepire il gruppo come momento terapeutico altrettanto efficace di quello nel quale è il singolo. Il libro di Urso dimostra esattamente il contrario. Il cliente, che vive la sua esperienza terapeutica all'interno di un gruppo, sembra godere addirittura di maggior chance di evoluzione positiva."" -
Insegnanti, diversità culturale, questioni di genere. Fatema Mernissi: educare a superare i confini
In questo libro si considera la formazione degli insegnanti per ciò che riguarda la loro sensibilizzazione alla diversità culturale e alle questioni di genere. Gli insegnanti italiani non mancano di sensibilità alle questioni culturali e di genere ma a questi temi non viene lasciato quasi nessuno spazio nel periodo della loro formazione. Eppure una maggiore attenzione a tali argomenti sarebbe utile, non solo perché gli alunni provenienti da altre culture sono in numero rilevante, ma anche perché tali questioni accendono gli animi e, specialmente se poco note, vengono affrontate più emotivamente che razionalmente. Nella prima parte del libro si prende in considerazione la formazione interculturale degli insegnanti e si esamina la problematicità dell'educazione alla dimensione di genere nella loro formazione, specie nel contesto italiano. Nella seconda parte si presentata la figura e il pensiero di una sociologa marocchina - Fatema Mernissi - con una duplice finalità: approfondire una cultura diversa da quella occidentale e presentare, attraverso una voce femminile, la complessità delle problematiche che si incontrano nel promuovere l'uguaglianza di genere. La conoscenza di Fatema Mernissi permette dunque di approfondire la dimensione di genere e la dimensione culturale: i temi da cui siamo partiti. -
La scuola sbagliata. Nella Buona Scuola tramonta la pedagogia
Il Novecento ha lasciato in eredità, insieme a tante contraddizioni, anche un patrimonio di teorie e pratiche formative in grado di essere riferimento saldo e colto per la progettazione di esperienze istruttive ed educative. Una istruzione e una educazione che puntano con intenzione, consapevolezza, impegno alla costruzione di forme di cittadinanza attiva e solidaristica. Ed è innanzitutto a questa eredità che il presente lavoro guarda, al fine di comprendere e interpretare i rischi di smantellamento cui è esposta la nostra modellistica educativa, per tanti versi ancora apprezzabile e di alto valore formativo, a fronte della messa a regime di un modello di riforma (quello della Buona Scuola) che sembra aver perduto la memoria di quanto di innovativo la scuola italiana ha prodotto nella seconda metà del Novecento. La scuola italiana va, allora, difesa. Soprattutto quella dei margini e delle periferie, delle ""briciole"""" e della speranza emancipativa che, a partire dal preobbligo e dall'obbligo, ha saputo mostrare in più occasioni e a più livelli il proprio valore."" -
Contributi di didattica speciale. Competenze, strumenti operativi e linee guida metodologico-didattiche per il docente specializzato al sostegno
Il presente scritto si pone come mezzo di formazione per i futuri insegnanti di sostegno di ogni ordine e grado scolastico, sia come mezzo utile per affrontare le prove di preselezione e finali dei corsi organizzati presso le Università italiane sia come valido ausilio per i concorsi a cattedre del personale specializzato. Esso propone la raccolta delle lezioni universitarie sviluppate nei Laboratori individuati dal Decreto istituente i nuovi percorsi degli insegnanti specializzati (D.M. 30 settembre 2011), proponendo una sintesi chiara ed esaustiva dei principali temi coinvolti ed una esposizione pratica ed essenziale dei contenuti trattati, che non manca di proporre al lettore strumenti operativi ed esemplificazioni pratiche. L'obiettivo del lavoro è quello di permettere l'acquisizione di competenze e stili di pensiero flessibili e continuamente adattabili alle molteplici situazioni che gli alunni e gli studenti con disabilità presentano, offrendo al docente la possibilità di fornire forme di sapere accessibili e condizioni significative di apprendimento in contesti caldi e accoglienti, tesi al valore dell'inclusione. Il testo è inoltre corredato dai documenti normativi di maggiore interesse che devono essere conosciuti dal docente di sostegno e dall'illustrazione di Unità di Apprendimento per ogni ordine e grado scolastico in riferimento alla disciplina della Matematica che offrono un apporto alle necessità di adattare i programmi agli alunni con disabilità. -
Orientamenti educativi. Tecnologie, comunicazione e società
Il problema posto dalle tecnologie è incommensurabile, soltanto pensando agli strumenti, dei quali la comunicazione si avvale, anche se con un uso non sempre dominato e razionale. Ed è di pertinente attualità per caratterizzare la molteplicità dei linguaggi, adoperati soprattutto nella scuola e nel mondo giovanile. La qualità degli apporti degli autori di questo volume, autorizza il recupero non solo di elementi valoriali, ma anche della specificità dei linguaggi in uso. Senza escludere l'importanza che il possesso di competenze informatiche e telematiche, sia di grande attualità e di quotidiano impiego tra coloro che frequentano, sempre con maggiore assiduità ed entusiasmo, quei luoghi, astratti che, oggi riconduciamo alla realtà digitale. Reale e virtuale non si escludono a vicenda, ma si integrano: ecco perché la ricerca condotta fin qui autorizza le riflessioni presenti nel libro. -
Le nuove frontiere dei BES nell'era digitale
Il presente volume offre una puntuale disamina di alcuni aspetti, ritenuti fondamentali, riguardanti l'alfabetizzazione informatica e telematica degli alunni delle scuole di ogni ordine e grado e offre spunti di riflessione a docenti, a genitori e a quanti siano interessati ai processi pedagogico-didattici finalizzati a mantenere solida l'impronta di umanità tipica di quegli ambienti dove si pratica, nella quotidianità, l'azione educativa senza perdere di vista il fatto che quanto è stato inventato (e si continua a scoprire) sul versante delle tecnologie deve servire per il miglioramento della qualità della vita, rendendo tutti partecipi del progresso e della valorizzazione delle migliori forme di civiltà e di convivenza multiculturale. Sulla base di tali presupposti vengono segnalate efficaci strategie, finalizzate a favorire lo sviluppo della cultura inclusiva che vede la scuola, intesa come comunità educante, e l'approccio collaborativo e sinergico con le famiglie e con il territorio come i fattori determinanti per prevenire, combattere e debellare ogni forma di prevaricazione, di disagio e di devianza. -
Sulla natura dell'essere. Le origini di una filosofia dell'educazione
Trovare un fondamento per una paideia filosofica attraverso una metafisica dell'essere: questo il fine che può riscontrarsi nei primissimi studi di Edda Ducci. Anche lei, dunque, si pone la domanda che tanto ha inquietato gli spiriti ricercanti della filosofia: ""quale la verità dell'essere?"""". E proprio in queste pagine iniziali la studiosa casentinese ha tentato di offrire una risposta attraverso le voci di due commentatori alessandrini. Simplicio e Filopono, da lei allora frequentati, """"tappe non inutili e forse obbligate ella scrive per chi voglia affrontare seriamente il perenne interrogativo"""". Tale fine diviene vitale per il pensiero filosofico-educativo di Edda Ducci, maturato attraverso Platone e il mito della caverna e intento ad offrire stimoli per una corretta azione educativa in cui la comprensione del proprio essere risulti essenziale per partecipare autenticamente alla propria natura e alla propria storia. In un tempo di aridità e di crisi per l'identità personale, l'impegno dell'autrice, che passa da una """"filosofia dell'essere"""" ad una """"pedagogia dell'essere"""", insegna che solo attraverso la decodificazione sempre più agile di situazioni interiori, e il ruminare la parola metexis, si può seriamente intendere la significanza dell'essere uomo in educazione.""