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Scuola maestri e scolari nelle comunità degli stati gonzagheschi ed estensi. Nuova ediz.
Il presente studio è il frutto di una tesi dottorale in co-tutela tra l'Università di Roma Tre e l'Université d'Avignon et des Pays de Vaucluse. L'autore ha frequentato il XXIX ciclo dottorale presso il dottorato in ""Cultura Educazione Comunicazione"""" di Roma Tre, e nel suo lavoro ha cercato di ricostruire la figura del maestro e delle scuole negli Stati estensi e gonzagheschi tra il XIV e il XVI secolo. Lo studio si segnala per l'oggetto dell'indagine, che ha inteso concentrarsi sulla vita dell'alfabeto nei centri minori di quegli Stati e ha particolarmente curato il reperimento di fonti di non facile accessibilità. Non Mantova, quindi, o Bologna, Parma, Reggio o Ferrara. Ma Carpi, Guastalla, Brescello, Novellara e molti altri centri minori dell'Appennino o della pianura padana. Non grandi e gloriose università, ma monasteri, comuni, contadi, pievi e scuole rurali. E, in queste scuole minori, maestri e comunità che intendevano dedicarsi alla diffusione dell'alfabeto anche fra i ceti meno privilegiati."" -
L' isola delle parole trasparenti
Si ripresenta qui, a molti anni di distanza, un racconto di Sergio De Giacinto, un pedagogista a lungo impegnato nella sistematizzazione scientifica della pedagogia. Il pensiero dell'autore cercò strade alternative e tentò questa ricostruzione metaforica e descrittiva di un mondo di parole (e di cose) lontanissime dalla possibilità della trasformazione matematica e scientifica del reale. Dopo pochi anni la parabola dello ""scienziato"""" De Giacinto ebbe termine ma resta questo tentativo di superamento o oltrepassamento del limite scientifico della parola """"sensata"""". Uno stesso testimone, dunque, e due eredità. Qui si ripropone la seconda, forse non meno affascinante della prima."" -
Disabilità e didattica inclusiva
Il volume mette in evidenza, rivisitandole, le fasi salienti che hanno caratterizzato lo sviluppo culturale, pedagogico e giuridico delle problematiche connesse all'integrazione scolastica degli alunni disabili sino a considerare i nuovi traguardi concernenti l'inclusione di tutti i soggetti con bisogni educativi speciali (BES). Partendo dal presupposto che ormai, per i pronunciamenti di livello internazionale e a seguito dell'evoluzione del quadro di sistema del nostro Paese, sussistono le condizioni necessarie per garantire il successo formativo a tutti gli alunni, vengono analizzati i tratti connotativi della funzione docente in rapporto a futuri interventi innovativi destinati a incidere anche sul profilo dell'insegnante specializzato per il sostegno. Il punto di forza per un'offerta formativa inclusiva è intravisto nella valorizzazione di un ambiente educativo e di apprendimento dove sia possibile adottare le migliori strategie e tecniche nel quadro complessivo di una didattica inclusiva, che ponga veramente al centro l'alunno, tenendo conto dei linguaggi utilizzati nel più diretto contatto con la realtà circostante nella quotidiana esperienza di vita. -
Lingua, coding e creatività. Fare coding con le materie umanistiche. Con Contenuto digitale per download
A che serve il coding a scuola? A preparare generazioni di futuri informatici? A indurre lo studente a ragionare più correttamente? In questo testo - il primo di una collana - si propone una visione alternativa: il ""coding"""" come metodologia che consente di affrontare in maniera più efficace lo studio di qualsiasi disciplina, in questo caso la lingua e la letteratura. Dopo un'introduzione che inserisce il coding in un quadro pedagogico più generale, vengono presentate dieci attività didattiche da svolgersi in classe, dalla grammatica alla poesia. Tutti i codici sorgenti vengono riportati integralmente e spiegati in dettaglio. Rivolto in particolare ai docenti di discipline umanistiche - ma utile anche per tutti gli altri - questo testo vuole essere una guida pratica e insieme piacevole alla scoperta del coding da una prospettiva originale e stimolante. Il testo cartaceo è accompagnato da un sito web (http://www.anicialab.it/coding) dove i lettori possono consultare e scaricare i codici sorgenti e i tutorial dei linguaggi."" -
La polisemia della performance. L'istruzione superiore e la società della conoscenza
Con l'intento di offrire un'accurata lettura delle politiche educative europee, il volume propone uno studio del concetto di performance per analizzarne criticamente i significati e gli usi. Coniugando riflessione teorica e un approccio politico-istituzionale, il volume impiega tale concetto quale chiave interpretativa per vagliare le trasformazioni della governance e della valutazione della ricerca nei sistemi d'istruzione superiore, collocando tale tendenza nella cornice creata dai documenti istituzionali europei e dalle raccomandazioni delle principali agenzie sovranazionali, non trascurando le ripercussioni di tali dinamiche nella realtà italiana. Il volume si articola in tre capitoli dedicati rispettivamente ai mutamenti occorsi a livello europeo nei sistemi d'istruzione superiore, a una genealogia della nascita e dell'affermarsi del concetto di performance con particolare rilievo dato al pensiero di Jean-François Lyotard e, infine, alle declinazioni di tale concetto nei suoi più recenti sviluppi in ambito pedagogico. -
Valutazione di sistema e autovalutazione d'istituto
Il volume vuole essere un valido strumento, quale risorsa strategica, per tutte le componenti della comunità scolastica, coerente con le ultime direttive ministeriali sul complesso sistema della Valutazione, ripercorrendo i processi sottesi alle diverse tipologie, necessarie ed efficienti, per una qualità di rendimento sia dell'Istituzione Scolastica sia del singolo Alunno. Le linee tracciate nelle pagine, per come arricchire e presentare l'offerta formativa e gli apprendimenti con efficacia valoriale e con operatività interconnessa all'obiettivo della padronanza valutativa, sono volte al miglioramento della Persona e dell'Agenzia Formativa della Scuola, nel Territorio Locale e Nazionale e in rapporto con gli obiettivi dell'Agenda 2030. I Decreti Ministeriali 741 e 742 applicativi del D.Lgs. 62/2017 costituiscono valore aggiunto e seme normativo nel discorso pedagogico con la pianificazione argomentativa e il monitoraggio logico, autoriflessivo e condiviso degli indicatori degli esiti del Progetto Misura. -
Cultura pedagogica e istanze di emancipazione. Tra gli anni '60 e '70 del Novecento
Il volume offre una serie di studi indirizzati all'analisi di alcune importanti evoluzioni della cultura pedagogica determinatesi nel passaggio tra gli anni Sessanta e Settanta del Novecento. Se infatti, oggi abbiamo guadagnato una visione della formazione rispetto alla quale appare ormai imprescindibile il mantenimento di una relazione vitale con i valori della democrazia, con la rappresentazione di istanze di emancipazione e con il riconoscimento dei diritti di partecipazione attiva alla costruzione della vita sociale, gran parte di una simile consapevolezza è maturata grazie all'intensa fase di trasformazione della pedagogia avviatasi in quei decenni. Il volume propone la considerazione di alcune categorie e di alcuni fenomeni ritenuti fondamentali per comprendere il rilievo che taluni precisi elementi assumono nel promuovere tale svolta epocale della cultura pedagogica verso una più completa capacità di abbraccio di principi di emancipazione: lo smantellamento dell'autoritarismo, la costruzione di una visione critica della formazione, il rinnovamento del mondo cattolico, la liberazione dei costumi sessuali, l'impegno scientifico per migliorare la qualità della formazione, ecc. -
Renato Funiciello. Un geologo in campo
Allenatore sui campi, nelle aule e nella vita. A quasi dieci anni dalla sua scomparsa, le testimonianze di amici, colleghi, atleti e allievi dimostrano come Renato Funiciello abbia rivestito un ruolo di primo piano nell'atletica e nella geologia italiana della seconda metà del Novecento: ha trainato queste comunità verso il nuovo secolo in modo appassionato, originale, lungimirante e sempre ironico, lasciando loro un'inestimabile eredità per il futuro. -
Metacooperative learning. Percorso di ricerca e didattica nella scuola dell'infanzia
Il testo descrive l'azione di sperimentazione del cooperative learning secondo i principi della didattica metacognitiva, che costituisce un interessante campo di ricerca soprattutto se questo connubio viene praticato con i bambini della scuola dell'infanzia di quattro-cinque anni. Viene qui evidenziata anche una riflessione sullo stato della ricerca riguardante l'applicazione della metacognizione nella didattica e l'uso del cooperative learning non soltanto come strategia inclusiva, ma anche come strumento di promozione di una reale costruzione della conoscenza condivisa e socializzata. Il cooperative learning è progettato, praticato e verificato in unione alle strategie proprie della didattica metacognitiva. L'autrice sperimenta questa nuova metodologia composita nel contesto della scuola dell'infanzia. Ciò ha comportato l'indagine di un ambito complesso, le cui numerose variabili sono portate a conoscenza dello studioso: dalla rilevazione delle funzioni metacognitive dei bambini alla promozione della motivazione all'apprendimento; dalla rilevazione di eventuali criticità nell'apprendimento alla progettazione di interventi didattici metacooperativi di supporto, dalla preparazione degli insegnanti a usare, in ottica metacognitiva, il cooperative learning alla strutturazione di attività ludiformi, rispondenti agli obiettivi della ricerca. Vengono, infine, descritte alcune attività didattiche da un punto di vista meta-cooperativo, riproducibili nei diversi contesti organizzativi della scuola dell'infanzia e applicabili ai vari campi di esperienza. -
La pedagogia del recupero. Complessità familiari tra marginalità, devianza e crimine organizzato
Il testo indaga la complessa tematica dei rapporti tra genitori e figli, con particolare riferimento al perpetuarsi di modelli educativi devianti nelle famiglie di 'ndrangheta, che i dati esaminati confermano replicarsi senza sosta da una generazione all'altra. Ponendo l'accento, in particolare, sull'incapacità intrinseca di questi modelli di favorire il naturale processo di soggettivazione e distacco dei giovani dalle figure genitoriali. All'interno delle realtà osservate, il processo di crescita si presenta come un percorso di vita precostituito già dato e dal quale il bambino non può discostarsi, perché la cultura familistica che domina in ambienti mafiosi non conosce la libertà del singolo, ma solo la forza prepotente del clan, inteso come un unicum indistinto nel quale le individualità si fondono per perdersi definitivamente ed inesorabilmente. Sulla questione del vuoto di generatività presente in ambienti contigui alla criminalità organizzata si è posta l'attenzione anche per sollecitare tutto il mondo istituzionale, a cominciare dalla scuola, a esercitare quella funzione sussidiaria della legge invocata dalla Carta fondamentale come strumento di tutela in tutte le ipotesi in cui i genitori si manifestino incapaci di assolvere ai loro compiti. -
Educazione affettiva. L'impegno della scuola attuale
Questo volume intende affermare un tema fondamentale - l'educazione affettiva - per la scuola attuale. Un tema che dovrebbe costituire una delle frontiere più avanzate della formazione dei bambini, dei ragazzi e dei giovani che - oggi - si trovano a vivere la loro esperienza emotiva con molte difficoltà. Anche a scuola la pedagogia può essere, se ben gestita nei vari insegnamenti, non una terapia ma un buon sostegno per sviluppare un migliore equilibrio emotivo. Come emerge dal volume stesso, si tratta di una competenza ulteriore che deve entrare a far parte urgentemente della formazione degli insegnanti e degli educatori. -
La costruzione pedagogica del teatro
La tragedia greca, oltre a rappresentare un momento unico nella storia della cultura occidentale, si offre quale straordinario punto di convergenza fra due nascite: quella della pedagogia come disciplina e quella del teatro come arte. Nella riflessione in merito a una costruzione pedagogica del teatro, la ""forma tragedia"""", che da quel modello proviene, diventa un paradigma attraverso il quale rileggere nuovi testi. Alcuni elementi, quali l'eroe, il destino e il coro, persistono nella drammaturgia del secondo Novecento e testimoniano un legame mai interrotto con i valori educativi espressi dal teatro ateniese fra il VI e il IV secolo a.C. Il contrasto che nasce dal confronto fra la tragedia classica e i drammi di Jean Genet, Giovanni Testori e Heiner Müller fa risaltare in maniera imprevedibile un significato pedagogico del teatro che questa """"forma"""" è ancora in grado di restituire."" -
Nova schola. Temi e problemi di pedagogia protestante nei primi testi della Riforma
La storia del pensiero educativo ispirato o variamente determinato dalla Riforma protestante ha appena varcato il mezzo millennio e, in virtù della centralità geopolitica dei Paesi in cui la Riforma si è maggiormente affermata, si avvia ad un futuro altrettanto lungo e ricco di propaggini culturali. Questo lavoro è incentrato su testi e fonti di argomento pedagogico dei primi vent'anni della Riforma, nell'area culturale e operativa dei sodali Lutero e Melantone. Abbiamo indagato i testi individuando linee di continuità ai fini di tracciare una prima geografia del pensiero pedagogico luterano, ma anche segnalando incongruenze, crepe, apparenti o reali contraddizioni: tracce e testimonianze di un dibattito aperto, che motiva storicamente più di un paradigma dell'educazione contemporanea e i cui nodi problematici continuano a interrogarci. -
La pedagogia critica di Francisco Sanchez. Autore del Quod nihil scitur
Francisco Sanchez (1551-1623) costituisce una figura centrale dello scetticismo rinascimentale. Le sue critiche dal punto di vista logico, metafisico e gnoseologico alla filosofia aristotelico-scolastica, e la conseguente denuncia sistematica dei profondi limiti che ineriscono alla conoscenza umana, formano il nucleo portante delle argomentazioni svolte in quello che viene unanimemente considerato il suo capolavoro: il ""Quod nihil scitur"""" (1581). Accanto e parallelamente a tali motivi si riscontra negli scritti di Sanchez la compresenza di un ulteriore piano ermeneutico di natura prettamente pedagogica, che trae la propria diretta legittimazione da un lato nella radicale insoddisfazione nei confronti del modello di ratio studiorum che aveva segnato il percorso educativo dell'autore negli anni giovanili nel Collège de Guyenne a Bordeaux e dall'altro nella sua lunga esperienza come docente universitario, per quasi un cinquantennio, presso l'Università di Tolosa."" -
Storia della pedagogia cristiana
Al di là dei pochi titoli pubblicati, la storia dell'educazione e della pedagogia fu senz'altro al centro degli interessi scientifici di Giuseppe Lombardo Radice. Lo dimostrano i saggi su Pestalozzi ed Emerson, lo studio dei classici proposto agli studenti del Magistero di Roma, la ricostruzione di vari periodi della storia della pedagogia nei suoi corsi universitari. Il volume propone la riproduzione delle dispense delle lezioni del 1934-35, dedicate alla Storia della pedagogia cristiana, pubblicate a cura di Giacomo Cives: un testo in itinere, indubbiamente, ma frutto di una ricerca molto impegnativa, nutrita del senso della complessità della materia esaminata, senza riduzioni schematiche e indebite semplificazioni. -
Ferdinand Ebner. Una fonte per la filosofia dell'educazione
Gli auctores sono quei ""pensatori e scrittori"""" che maggiormente hanno contribuito alla formazione del pensiero filosofico-educativo di Edda Ducci. Nel 1992, riferendosi a essi, l'autrice scriveva: «Arano profondo nel terreno dell'umano [...]. Sono primitivi e inattuali [...]. Escono e fanno uscire dal quotidiano [...]. Non fermano quando li si incontra, né inducono a fare la loro strada, ma invogliano a cercare liberamente ognuno la sua e a percorrerla» (E. Ducci, """"Approdi dell'umano""""). Della sua filosofia dell'educazione essi sono stati le fonti o come meglio amava dire l'autrice: «le sorgenti fertili da cui attingere» (Ead., """"Il volto dell'educativo""""). Tra i tanti autori che l'autrice casentinese propone per la sua filosofia dell'educazione, per questo terzo Quaderno, si è scelto di riportare la """"fragile"""" ma provocatoria proposta di Ferdinand Ebner. L'autore austriaco agli occhi dell'autrice può considerarsi una guida mai compiutamente segnata dal tempo, capace di rimuovere ignoranza e rozzezza, affinare il senso per l'educativo, indurre al rifiuto per un'omologazione negativa, invogliare a percorrere la propria strada..."" -
Il Vangelo: solo buone notizie
Vangelo significa ""buona notizia"""" e l'intento del libro è trasmettere ai bambini in modo semplice e attuale il concetto che il Vangelo contiene, solo ed esclusivamente messaggi positivi che non intimoriscono ma contribuiscono a renderci felici. Il libro inoltre si compone di una sezione con proposte di attività per la comprensione del testo e di un approfondimento per gli adulti, un'utile guida per il catechismo e la lettura del Vangelo con i più piccoli."" -
Giochi logico-matematici per lo sviluppo della creatività
La matematica non è un coacervo di nozioni, ma una disciplina, ossia un insieme di principi, regole e concetti connessi tra di loro, risultato di un processo storico costruito nel tempo con il contributo di menti creative individuali e collettive. La creatività, quindi, non è riservata solo alle discipline umanistiche e artistiche, ma costituisce anche l'essenza profonda dell'edificio matematico. Partendo da tale principio in questo libro vengono presentati una serie di giochi e di esercizi logico-matematici di diverso tipo, ma che invitano tutti alla ricerca di soluzioni originali e divergenti e mirano a sviluppare in chi li esegue la capacità di adottare diverse strategie risolutive. In poche parole, essere creativi. -
Simenon e Fellini. Corrispondenza/corrispondenze
Questo saggio intende approfondire alcuni aspetti della personalità umana e artistica di Georges Simenon e di Federico Fellini attraverso la particolare prospettiva offerta dal loro incontro e da un rapporto essenzialmente epistolare durato trent'anni. La corrispondenza, non come genere letterario, ma come testimonianza dell'elaborazione di un pensiero che si dice, o che si svela, grazie alle sollecitazioni, alla comprensione, alla complicità dell'altro, getta così squarci di nuova luce sul sostrato umano che è alla base di due delle maggiori opere creative del Novecento. Alcune costanti (talvolta alcune ossessioni) emergono sul filo che lega la dimensione biografica all'urgenza espressiva di un dramma umano universale tramite il linguaggio dell'arte: il confronto/scontro con il ""fratello"""", ossia con il proprio altro per antonomasia; la fascinazione e le inquietudini suscitate dalla donna e dal suo mistero; la sofferta appropriazione delle parti oscure di sé, anche grazie alle sollecitazioni che provengono dalla psicoanalisi junghiana. In forme diverse, altrettanti aspetti dell'alterità che proprio il dialogo con un """"altro"""" d'elezione - Fellini per Simenon, Simenon per Fellini consentono di rivelare."" -
Didattica innovativa nell'era digitale
È difficile assecondare i cambiamenti ed è altrettanto impossibile arrestarli. Il mondo è immerso nella tecnologia, nella multimedialità; la telematica ha cambiato i rapporti fra gli umani azzerando i paradigmi spazio-temporali di stampo tradizionale. La repentinità dei processi innovativi incide in modo imponente in tutti i campi della vita culturale, economica e sociale di ciascuno. Per questo motivo è fondamentale fornire agli insegnanti strumenti didattici adatti affinché possano utilizzare in maniera positiva le innovazioni generate dalla tecnologia digitale.