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Henzan Kyo. Il sutra del giro delle montagne. Alla ricerca del Maestro Eterno
Sintesi poetica tesa ad abbracciare il pensiero filosofico-religioso dell'Oriente, questo gara è ispirato al pellegrinaggio medievale (henzan), intrapreso dai praticanti, Zen o di arti marziali, sulle montagne alla ricerca del Maestro. Un viaggio dentro se stessi a ritrovare se stessi, a diventare maestri di se stessi, unico modo per cercare veramente il Maestro Eterno. -
L'abito della libertà: le virtù teologali
Il libro ha voluto ristabilire la vita teologale nel cuore del mistero della redenzione e come attualizzazione di esso, ma non fermandosi alla sola giustificazione del peccatore, come se il mistero della redenzione fosse solo questo e soprattutto come se la giustificazione del peccatore fosse già salvezza acquisita. La grazia meritata da Cristo all'uomo perché passi dal peccato e dalla morte alla giustizia e alla vita, è solo la prima grazia che il Signore concede (grazia operante), ma non è la sola e, da sola, non è sufficiente perché l'uomo si salvi. Serve la cooperazione della volontà dell'uomo, e la consegna dell'uomo a Dio per mezzo della Parola da lui manifestata. In questo senso servono la fede, la carità e la speranza vissute al modo dei Tessalonicesi e lodate da Paolo: operosamente, faticosamente, con intrepida fortezza. -
Beata credente. Maria e l'esistenza liturgica del cristiano
Maria è l'icona in cui si esprime la donna, la madre, la sposa, il mistero dell'incarnazione del Verbo. Nella tradizione della Chiesa, Maria è considerata non solo la Madre del Signore ma anche avvocata del genere umano. Il legame insostituibile tra l'uomo e Dio che essa esprime coinvolge vari aspetti: da quello liturgico a quello eucaristico, da quello profetico a quello redentivo. L'esperienza di Maria costituisce una chiave di lettura e di accesso al Memoriale liturgico, alla sua dimensione ""ineffabile"""", ma anche alla sua ricaduta nel vissuto dei singoli credenti e delle assemblee della Chiesa. Scrutare il vissuto di Maria, alla luce delle sante Scritture e dell'azione liturgica, significa poter cogliere gli atteggiamenti, lo stile, il linguaggio, l'esperienza di ciò che """"accade"""" quando si celebra il Mistero della nostra salvezza. Non mancano nel libro passaggi sulle principali apparizioni mariane, da Guadalupe a Lourdes, Fatima e Banneux, quale occasione per imparare a leggere i segni dei tempi."" -
Nel proprio nome, sotto la propria responsabilità. Una risposta cattolica al pluralismo
Nel nostro tempo, nel quale mediante la globalizzazione e la migrazione aumenta la mescolanza e la polarizzazione delle visioni del mondo, la convivenza in una società libera diviene più impegnativa, e il confronto tra le culture e le religioni imprescindibile. Il pluralismo culturale e religioso, quindi, diviene inevitabile e si impone come una realtà che va interpretata e richiede giuste soluzioni. In queste pagine, l'autore si pone il problema di come si possa conciliare la verità sancita e indicata dal cattolicesimo con il relativismo, la pluralità di culture e di religioni che caratterizza la nostra epoca contemporanea. -
Ragione e fede, dalla distinzione all'armonia. Una ricerca... non dimenticando Louis Billot
L'opera nasce dalla sempre più ricorrente esigenza di tenere informato il mondo teologico dei più recenti sviluppi metodologici. Data l'ampiezza dell'ambito di ricerca, lo studio è stato limitato al secolo XIX. L'occasione-stimolo per questo percorso è stata offerta dalla singolarità di una teoria, considerata minore, di Louis Billot sulla fisionomia della causalità sacramentale intesa come dispositivo-intenzionale. Il dibattito che essa provocò è servito ad individuare, sorprendentemente, tendenze e suggestioni di una teologia ancora in movimento. Prefazione di Koonce David. -
Che giro del mondo gente!
Il giorno in cui compì novant'anni, capitan Aristodemo, vecchio lupo di mare, prese una decisione importante: era giunto il momento di fare, per la decima e ultima volta nella sua vita, il giro del mondo con la sua amata goletta, la Fenice. Quanto all'equipaggio, tutti i marinai avrebbero considerato un onore navigare con un famoso capitano su una gloriosa goletta. Capitan Aristodemo si pettinò barba e baffi, indossò la sua uniforme di gala, quella con gli alamari e i bottoni dorati. Si sentiva in gran forma quel giorno. - Ho deciso di fare il giro del mondo per la decima e ultima volta - annunciò ai marinai. - Ho solo bisogno di un mozzo, di un timoniere e di un cuoco. Chi di voi vuole arruolarsi per questa magnifica avventura? Età di lettura: da 7 anni. -
Umanizzarsi in Cristo
«Chi è l'uomo che vuole la vita e desidera vedere giorni felici?» (RB, Prol. 15) Dio e l'uomo si cercano. Dio ha bisogno dell'uomo e l'uomo ha bisogno di Dio. Hanno bisogno l'uno dell'altro per realizzare la stessa opera: l'immagine di Dio nell'uomo. L'umiltà di riconoscere e adorare Dio nell'uomo è ciò che ci rende perfettamente umani, totalmente umani. Umani nel rapporto nuovo di comunione, di onore e di carità che possiamo offrire a tutti, offrendolo anzitutto a Cristo stesso. È così che l'avvenimento cristiano, di cui san Benedetto ci educa a fare esperienza, ha trasfigurato, trasfigura e potrà sempre di nuovo trasfigurare il mondo umano. E oggi è più necessario che mai. Vi invito a ripartire umanizzando il mondo con l'umiltà totale che adora e accoglie Cristo in ogni persona che incontrerete. -
Perdonare in Cristo
«Che cosa è mai l'uomo perché di lui ti ricordi, il figlio dell'uomo, perché te ne curi?» (Sal 8,5) Avere cura degli altri è l'atteggiamento che sintetizza l'esercizio della misericordia. Incarna l'amore per la vita dell'altro, per la sua crescita, per la sua felicità. San Benedetto è cosciente che la cura per l'altro inizia dall'attenzione che esercitiamo verso le necessità e le miserie dei fratelli e delle sorelle. E l'attenzione è uno sguardo, un vedere ciò di cui l'altro ha bisogno, una sensibilità per il bisogno degli altri, come quella del Padre, di Gesù. «Imiti il misericordioso esempio del buon Pastore» (RB 27,8): la cura del buon Pastore si esercita anzitutto nel vegliare sul gregge, nel tenerlo sott'occhio. San Benedetto ha fissato gli occhi su Gesù, Pastore misericordioso, e quando chiede all'abate di imitarne il pio esempio, la prima cosa che gli chiede è che anche l'abate impari come deve essere e agire «tenendo fisso lo sguardo su Gesù, colui che dà origine alla fede e la porta a compimento» (Eb 12,2). -
Chiamati da Cristo
«Se tu, al sentir presto, rispondi: Io!» (RB, Prol. 16) Quando Gesù ci chiama a seguirlo, viene a rispondere al desiderio di vita e di felicità che portiamo nel nostro cuore. Sentendo una vocazione, il cuore umano emerge come dai flutti del mare per manifestare che c'è, e che c'è appunto come domanda di vita, come domanda di salvezza. Ed è allora che nell'uomo si afferma l'io, un'identità, il suo essere persona. Lo stupore di fronte alla bellezza della presenza di Cristo che ci chiama a Lui è l'impegno esaustivo e inesauribile della vocazione, e ciò che rigenera nell'incontro con Cristo la gioia e fecondità della nostra sequela, rendendola feconda di gioia per gli altri. Una vocazione è compiuta, non quando è perfetta, ma quando è meravigliata, come all'inizio. È possibile da subito, questa pienezza, se lo sguardo, il cuore, è aperto ora, disarmato, alla bellezza di Gesù Cristo. «Gesù alzò lo sguardo e gli disse: ""Zaccheo!""""» (Lc 19,5). La nostra bellezza è lo stupore di fronte a Cristo che ci chiama ora."" -
Il Messia nascosto. Profezie bibliche alla luce della tradizione ebraica e cristiana
Alla luce del Targum e della tradizione rabbinica, l'autore individua più di cento profezie messianiche, immerse nelle Sacre Scritture. Si tratta di passi biblici che presentano un inequivocabile senso messianico, che, nel Testo Masoretico, è spesso sottinteso se non (quasi) nascosto. Dall'analisi svolta, emerge che molte profezie inerenti alla venuta del Messia, alla sua incarnazione, morte e risurrezione non sono interpretazioni esegetiche retrospettive, generate da una lettura cristiana dell'Antico Testamento, ma sono proprio il frutto dell'esegesi rabbinica. Ciò mostra chiaramente l'esistenza di una continuità tra la tradizione rabbinica e quella cristiana, per cui il cristianesimo non può prescindere dalle sue radici ebraiche. -
Indimenticabile. I 33 giorni di papa Luciani
Papa Francesco, nel mese di ottobre 2021, ha deciso di fare Beato Giovanni Paolo I. Questo libro ricostruisce con chiarezza e rigore giornalistico la portata innovativa del breve pontificato di Albino Luciani, salito al soglio di Pietro con il nome di Giovanni Paolo I. Si racconteranno i gesti, i discorsi, le premonizioni, i segni che annunciarono e poi costituirono un pontificato destinato ad aprire una fase nuova nella vita della Chiesa i cui semi germoglieranno con San Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e papa Francesco. Il libro affronta con schiettezza anche il tema del cosiddetto “mistero della morte” cercando di offrire un contributo originale e senza tesi precostituite alla realtà storica dei fatti. -
Da che pulpito! L'anno liturgico attraverso il Vangelo
"Cosa c'è in queste pagine della Sacra Scrittura, che continuano ad ispirare pensieri, emozioni, decisioni, stupore e consolazione? Che cos'è un'omelia? E che cos'è mai questa vita? Da secoli, giorno per giorno, tornano le stesse domande, le stesse lacrime e gli stessi sorrisi, eppure nessuno è uguale all'altro e nessuna parola provoca lo stesso effetto. Forse si può descrivere l'omelia come il servizio che un prete o un diacono offre per far incontrare lo sgorgare sempre fresco dell'acqua viva con il sorgere sempre inquieto del desiderio. Il desiderio è sempre inquieto perché nella profondità della sua essenza è desiderio di infinito, di felicità perfetta, di vita eterna e niente di ciò che il mondo offre può bastare a saziarlo. Noi siamo convinti che questa novità sempre sorprendente e spesso sconcertante del quotidiano sia un riflesso della gloria di Dio, sia dovuta al fatto che ogni uomo e ogni donna è creato ad immagine di Dio e perciò libero di una creatività irripetibile."""" (Dalla Prefazione di Mons. Mario Delpini)" -
E continuavano a chiamarlo don Camillo
Si va avanti bene solo conoscendo da dove si viene. La cultura è una sporca faccenda», rispose don Camillo, «perché quando un discorso non si può tradurre in dialetto significa che è una parola in aria. Voi fate pure della filosofia e della politica, noi andiamo allo stand gastronomico dove il progresso non si arresta». Don Camillo si è ritirato sul crinale insieme a Peppone. E si ritrovano al belvedere a guardare verso la Bassa, dove sembra che l'acqua abbia smesso di andare dall'alto al basso. E Peppone ha perso i riferimenti, ma il reverendo parroco ha conservato il Crocifisso dell'altar maggiore. Per questo al bar continuavano a chiamarlo don Camillo. Brevi storie di un mondo piccolo ai giorni nostri, preparate leggendo e rileggendo la ricetta doc di Giovannino Guareschi. -
Dimmi la verità. Dialoghi sul senso della vita
L'audacia del titolo - ""Dimmi la verità. Dialoghi sul senso della vita"""" - pone a tema la motivazione che ha ispirato questo libro: un confronto sulla verità, tra un prete italiano e la massima autorità ecclesiastica cattolica dell'Est Europa. A partire da una questione decisiva per l'essere umano: «che cos'è la verità?». Una domanda che, d'un tratto, pare essersi fatta imbarazzante per la stessa Chiesa, al punto da risultare spesso elusa o rimossa. A farne le spese è l'essere umano, con la sua dignità e la sua libertà, i suoi fondamenti inalienabili. Sviatoslav Shevchuk arcivescovo maggiore della Chiesa greco-cattolica ucraina risponde alle domande di Paolo Asolan offrendo risposte chiare e mai ovvie su temi cruciali perché si possa dare un senso alla vita umana. Prefazione del card. Christoph Schönborn."" -
Intelligenza d'amore. Una nuova epistemologia morale oltre la dialettica tra norma e caso
La carità della Chiesa ci impegna a sviluppare - sul piano dottrinale e pastorale - la nostra capacità di leggere e interpretare, per il nostro tempo, la verità e la bellezza del disegno creatore di Dio. L'irradiazione di questo progetto divino, nella complessità della condizione odierna, chiede una speciale intelligenza d'amore» (Francesco, ""Discorso al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II"""", 27-X-2016). Le parole di Papa Francesco invitano a scorgere il significato del disegno divino quale via per l'evangelizzazione. L'amore vero rende insostenibile un concetto di legge esteriore all'uomo e una considerazione del caso morale al di fuori della comunicazione oggettiva dei beni morali. Il chiarimento del valore conoscitivo dell'amore vero e la sua capacità integrativa di tutti i dinamismi umani è un apporto prezioso per istruire una morale evangelica, capace di rispondere alle grandi sfide attuali."" -
Il sessantotto. Macerie e speranza
"L'autore offre al lettore due saggi di natura storica sul Sessantotto, con un approfondimento sulla vicenda della «città-stato» di Fiume. L'elemento che accomuna i due testi è il tema della «Rivoluzione» e della «Contro-Rivoluzione», che l'autore mutua da Plinio Corréa de Oliveira. Formicola tratta del Sessantotto e di Fiume con abbondanza di riferimenti e con spessore di riflessione. Fra i maestri che ispirano le sue valutazioni vi è Eric Voegelin. Non mancano numerosi richiami ad altri autori, cattolici e non, come pure al Magistero della Chiesa. Questi scritti di Giovanni Formicola provocano una riposta, che potrà essere di adesione o di rifiuto, di accettazione o di critica; tuttavia, di certo non possono essere ritenuti insignificanti, né improduttivi. Essi invocano una presa di posizione e, di conseguenza, un impegno personale. Per quanto riguarda il Sessantotto, Formicola vi vede la «cifra» storica del tragico realizzarsi dello spirito rivoluzionario nel XX secolo."""" (dalla Prefazione di don Mauro Gagliardi). Epperò non chiude alla speranza, non solo teologale. Gli effetti di certe premesse ideologiche ormai sono vita vissuta, ed è difficile che l'uomo voglia perseverare ancora a lungo tra le macerie di un mondo senza e contro Dio." -
Il cammino neocatecumenale. 50 anni di iniziazione cristiana degli adulti
Occasione preziosa per guardare avanti. Il Cammino neocatecumenale è ""una modalità di iniziazione cristiana degli adulti"""". Questo è forse il dato meno percepito dopo questi primi 50 anni. Gli iniziatori hanno gettato il seme e lo hanno curato a lungo con amore. Dio lo ha benedetto con abbondanti frutti e con il sigillo dell'autorità della Chiesa. Oggi diventa imprescindibile porsi la domanda: """"Il Cammino viene da Dio o da Kiko e Carmen?"""". Questo carisma risponde a un'""""urgente necessità"""": riscoprire la bellezza, la ricchezza del battesimo e della fede. Rievangelizzare, oggi, con la modalità di """"una catechesi postbattesimale a modo di catecumenato"""" (San Giovanni Paolo II): riscoprire, cioè, una """"via pastorale permanente"""" di formazione cristiana."" -
Lezioni di dottrina sociale della chiesa
Sono stati raccolti in questo volume i testi delle lezioni del Corso di Dottrina sociale della Chiesa predisposti nell'ambito di una collaborazione tra l'Osservatorio Card. Van Thuân e la Nuova Bussola Quotidiana. Il Corso, collocato dentro il patrimonio dottrinale del deposito della fede cattolica, fissato dalla Scrittura, dalla Tradizione e dal Magistero, si divide in due sessioni, ciascuna articolata in sei lezioni: la prima sessione affronta i problemi di fondazione e di metodo della Dottrina sociale; la seconda si sofferma sul tema della politica alla luce della Dottrina sociale. -
Decimo rapporto sulla dottrina sociale della Chiesa nel mondo. Vol. 10: Islam: un problema politico.
La presenza dell'Islam in Europa ne fa già oggi un ""problema politico"""", come dice il titolo del Rapporto ma, continuando le attuali tendenze demografiche e immigratorie, lo sarà sempre di più in futuro. Questo tema, in altre parole, non mancherà nell'agenda della comunità politica per i prossimi anni. Con la sua analisi dell'islam come problema politico, il volume invita ad una profonda riflessione sulla religione, le religioni, la vita politica e la pace, sostenendo, in fondo, che essa non può essere conseguita cancellando le identità delle religioni e, quindi, il loro rapporto con la verità della politica. Le religioni hanno una propria identità, una struttura dottrinale e di prassi che la politica non può e non deve annullare in un generico """"supermercato delle religioni"""" considerate tutte uguali e quindi sostanzialmente indifferenti al potere politico. Piuttosto, il potere politico deve """"guardare in faccia"""" le religioni per comprendere il loro impatto nella vita pubblica della comunità. Con saggi di: Stefano Fontana, Lorenza Formicola, Giulio Meotti, Centro Studi Livatino."" -
Eucaristia, mistero della fede. Presenza e sacrificio in prospettiva cristologica
Oggi risulta urgente la necessità di ricordare la verità dell'Eucaristia e la sua centralità, soprattutto per riaffermare l'identità ""cristica"""" della Chiesa. Infatti, se è vero che la """"Chiesa fa l'Eucaristia"""", è altrettanto vero che la natura del """"Corpo di Cristo"""" dipende strettamente dal suo intimo rapporto con il sacramento che è """"fonte e culmine"""" di tutta la vita cristiana. Conoscere e amare il """"Mistero della fede"""" significa conoscere più a fondo la natura misterica della Chiesa ed imparare ad amarla con più ardore e devozione. Con questo saggio l'autore offre una teologia dell'Eucaristia ricollocata all'interno dell'orizzonte cristologico. La dimensione della presenza reale (transustanziazione) e del sacrificio sono dapprima studiati dal punto di vista storico e biblico e poi approfonditi in maniera sistematica, ma sempre partendo dalla persona e dall'opera di Cristo, centro propulsivo di tutta quanta la teologia.""