Sfoglia il Catalogo ibs016
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 9521-9540 di 10000 Articoli:
-
La vera Europa. Identità e missione
L'ultimo, accorato appello di Benedetto XVI affinché l'Europa riscopra e riaffermi la sua vera origine e identità che l'hanno resa grande e un modello di bellezza e di umanità. Come in un tempo non troppo lontano Papa Giovanni XXIII si appellò alle grandi nazioni dell'Europa e dell'Occidente per scongiurare una devastante Guerra nucleare, così oggi il Papa emerito Benedetto XVI si rivolge un'ultima volta all'Europa intera e all'Occidente perché, solo riscoprendo la propria anima, possano salvare sé stessi e il mondo dall'autodistruzione. -
Non fate male a uno solo di questi piccoli. La voce di Pietro contro la pedofilia
Il libro è una summa del pensiero di Papa Francesco e del Papa emerito Benedetto XVI sul fenomeno degli abusi sessuali perpetrati a danno dei minori da sacerdoti, laici e prelati. rn«Bergoglio e Ratzinger chiedono perdono alle vittime degli abusi e smentiscono le voci di un contrasto fra loro» - La RepubblicarnI due autori, pur avendo un approccio diverso sulle cause di tale fenomeno, denunciano con un'unica voce, quella di Pietro, una tragedia che non può e non deve rimanere sottaciuta, individuandone le cause e la cura. In appendice il Motu proprio di Papa Francesco ""Vos Estis Lux Mundi""""offre una indicazione precisa di quali provvedimenti concreti sono stati adottati per debellare questa piaga."" -
Ricordare e rinascere
«Non sarà possibile ricordarci del dimenticato e cercare il perduto, se la grazia divina non ci prenderà per mano e non ci condurrà e non porrà davanti alla Verità del Principio e della Fine. Molti evitano la Sua luce. Preferiscono che le tenebre coprano la terra, poiché non vogliono che siano visti gli atti compiuti dal loro cogito-volo che pretende di essere Logos in cui siano loro stessi a creare ""l'universo e la storia"""" (cfr. Giovanni Paolo II, Redemptor hominis, 1). Dio però non cessa mai di ad-venire ai Suoi figli che si sono perduti. Ad-viene attraverso altri uomini da Lui mandati come profeti. Bisogna pregare e vigilare perché questi testimoni della Verità non ci passino accanto senza che li scorgiamo e li accogliamo. La Cattedra Karol Wojtyta offre ai lettori il XV volume della collana Sentieri della verità, che contiene testi che potranno essere d'aiuto per gli uomini turbati da questi difficili tempi. La Chiesa sempre ha sofferto e sempre soffrirà la propria debolezza e l'aggressione del Maligno. Ed è sempre così che da tutte le difficoltà esce ri-nata.» (dall'Introduzione di Stanislaw Grygiel)"" -
Sapienza e scienza in Bonaventura da Bagnoregio. Epistemologia teologica ed esegesi biblica
Aseguito della ""riscoperta di Aristotele in Occidente"""" il rapporto theologia-scientia-sapientia christiana è una delle questioni più dibattute nel corso del secolo XIII. Lo studio di Marco Arosio (t 2009) pone l'accento sul metodo della """"scienza"""" teologica che Bonaventura elabora a partire dagli anni del suo magistero parigino (1250-1257) e che sarà adottato dal Serafico per l'intero arco della propria attività di pensatore francescano: una theologia che accoglie la ragione """"scientifica"""" come modus inquisitivus et perscrutatorius applicato al credibile, affinché possa costituirsi come una tappa dell'iter graduale compiuto dalla fede verso la sapientia, in via, e la visione della gloria, in patria."" -
Nella predilezione di Cristo
Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete! (Gv 21,6). Il dettaglio della «parte destra» è un richiamo ad una preferenza, ad una predilezione. La «parte destra», in tutta la Bibbia, è la parte migliore, la parte privilegiata, la parte più onorata, la parte dell'amicizia, della predilezione, e anche la parte più potente, più forte. La destra nella Bibbia è nello stesso tempo la parte dell'affezione, dell'onore e della potenza. Gesù ci chiede di gettare tutto, di investire ancora una volta tutto dalla parte destra della barca, dalla parte della Sua preferenza, dalla parte della familiarità con Lui, dell'amicizia con Lui. Di fronte a tutta la sterilità esteriore e interiore di cui facciamo esperienza, Gesù ci chiede di obbedire all'offerta della sua familiarità; chiede alla nostra libertà stanca e impotente un gesto di obbedienza possibile, semplice, leggero. L'unico impegno, l'unico ""sforzo"""" è quello della pura libertà di accettare di farlo dalla parte che Lui ci indica."" -
Caterina. Una santa del Trecento italiano
Questa biografia di Santa Caterina da Siena evidenzia la figura di una delle donne più famose della storia italiana e della storia della Chiesa in particolare, in un periodo tra i più difficili e complessi della storia europea. Grande mistica, morì a soli trentatré anni. Ma la sua vita fu costellata da avvenimenti davvero eccezionali per una giovane donna del Trecento. Per ispirazione divina intesse relazioni con persone di potere religioso e politico, come il papa e i governanti di allora, per il bene della Chiesa e della società civile. Compone liti, si adopera per portare la pace tra fazioni dissidenti, esorta i Signori dell'epoca a governare con giustizia, si occupa dei poveri, dei malati, dei disperati. Per le donne di oggi, tese a una legittima visibilità e partecipazione nella Chiesa e nella società, Caterina è un esempio ante litteram a cui guardare. E cogliere quella vis di pensiero e di azione che non arretra di fronte a nessun ostacolo e guarda alla costruzione del futuro. -
Difesero la fede, fermarono il comunismo. La Cristiada, Messico 1926-1929. La Cruzada, Spagna 1936-1939
"Con questo libro dedicato a due episodi cruciali del rapporto tra cattolicesimo e politica nell'era delle ideologie e dei totalitarismi, Formicola affronta le vicende connesse alla resistenza dei cattolici messicani contro il laicismo di radice massonica, e poi alla sanguinosa persecuzione dei cattolici spagnoli ad opera del Fronte popolare. Esse sono per lui essenzialmente due exempla, due reperti privilegiati presi dal recente passato in cui si può osservare quasi """"in purezza"""" un epico confronto tra visioni del mondo, tra filosofie della storia: da un lato la tradizione politica cattolica, imperniata sulla stabilità sociale, sul principio di autorità, sullo sviluppo ordinato delle comunità; dall'altra la destabilizzazione portata alla civiltà euro-occidentale dalle forze sovversive, che egli individua in una catena che dalla Riforma protestante conduce all'illuminismo settecentesco, al socialismo e al comunismo, fino al progressismo radicale sviluppatosi dal Sessantotto al post-guerra fredda."""" (dalla Prefazione di Eugenio Capozzi). In Appendice ampi estratti dai documenti del Magistero di Pio XI sul «caso messicano» e dalla Lettera collettiva dell'episcopato spagnolo dell'1 luglio 1937 in sostegno all'""""Alzamiento Nacional"""". Prefazione di Eugenio Capozzi." -
La pastorale della solitudine. Una nuova proposta
L'epidemia della solitudine, un drammatico «segno dei tempi», sta dilagando sotto varie forme nelle società occidentali. A causa di questa piaga della nostra epoca, molti dei figli della post-modernità sono figli infelici. Per rispondere a questo flagello, e contrastare le conseguenze dell'arretramento della cultura cristiana, l'autore propone una nuova iniziativa, un nuovo ministero sociale, un nuovo apostolato: la pastorale della solitudine. Esaminando le cause e gli aspetti di tale epidemia e dell'invalidazione dell'uomo contemporaneo (prendendo la Gran Bretagna come esempio), l'Autore presenta una serie di proposte per l'attuazione e la crescita di questa nuova forma di pastorale. Affermando che tale iniziativa risponde all'istruzione di Cristo di curare gli afflitti e può fare parte della «nuova evangelizzazione», il saggio (indirizzato a tutti gli uomini e le donne di buona volontà) è soprattutto un appello al mondo cattolico: clero, ordini religiosi, associazioni e fedeli. Per questo ed altri motivi l'autore afferma: «Come sarebbe bello se dopo la nostra morte Cristo potesse dirci: ""Ero solo, soffrivo per questo, e tu mi hai fatto compagnia""""»."" -
Meditazioni di un cristiano sui Salmi 1-51
Fra il 2014 e il 2016, a pochi anni dalla morte, Robert Spaemann ha dato alle stampe un'opera che raccoglie le Meditazioni sul Libro dei Salmi, a cui si è dedicato nell'intimità di un'esperienza filosofica e cristiana assolutamente unica. Un'opera di cui si conosceva l'esistenza e a lungo circolata soltanto fra pochi amici, fra i quali il filosofo H. U. von Balthasar, che, a suo tempo, ne aveva caldeggiato la pubblicazione. Una lunga attesa che ora ripaga del tutto il lettore, consegnandoci una sintesi perfetta dell'eredità filosofica e spirituale di uno dei massimi filosofi del nostro tempo. Non è un caso che queste Meditazioni siano diventate un punto di riferimento frequente per le riflessioni del Papa emerito Benedetto XVI. -
Amici dello sposo. Per una visione rinnovata del celibato sacerdotale
In questi ultimi anni i sacerdoti della Chiesa cattolica sono stati sottoposti a indagini, critiche e denunce giuste ed ingiuste. Si vorrebbe capire perché e si vorrebbero fornire elementi di valutazione per il dibattito sul futuro del clero cattolico, e in particolare per la problematica del celibato, nel contesto del prossimo Sinodo sull'Amazzonia, ma non solo. Il libro del Cardinal Ouellet presenta una visione rinnovata che può non solo aiutare il discernimento della Chiesa in quest'ora della storia ma anche incoraggiare i sacerdoti a vivere con entusiasmo la loro vocazione. -
Parola. Sacramento. Carisma. Scritti in onore di Libero Gerosa in occasione del suo 70º compleanno
«I contributi raccolti in questo volume per il 70º genetliaco di mons. Libero Gerosa non solo costituiscono una eloquente testimonianza della stima e dell'amicizia di coloro che, colleghi collaboratori discepoli o semplicemente amici, condividono con lui la passione per il Diritto canonico, ma dimostrano inconfutabilmente l'ampiezza del ruolo che questa disciplina è in grado di svolgere a servizio della Chiesa e della Società. Con la fondazione dell'Istituto Internazionale di Diritto Canonico e Diritto Comparato delle Religioni nel 2001, mons. Gerosa ha arricchito la Facoltà di Teologia di Lugano, di cui è stato Rettore per due mandati dal 2000 al 2008, di un centro di studi di fama internazionale. Alla scuola di mons. Eugenio Corecco, canonista lui stesso,Vescovo di Lugano e Fondatore della Facoltà di Teologia, l'Istituto DiReCom, sapientemente diretto fino ad oggi da mons. Gerosa, ha grandemente contribuito alla riscoperta e alla valorizzazione del Diritto canonico come disciplina teologica indispensabile alla concretizzazione della missione della comunità ecclesiale, formando in tal senso numerosi allievi provenienti da molti paesi. Inoltre, con una coraggiosa e geniale interpretazione dei segni dei tempi, mons. Gerosa ha saputo volgere lo sguardo al di là dei limiti confessionali: aprendo gli studi alla dimensione giuridica delle religioni in quanto tali ha mostrato come il Diritto canonico possa essere motore di ricerche interdisciplinari a tutto campo e contribuire così al dialogo interreligioso e alla costruzione di una convivenza civile giusta e rispettosa. La Facoltà di Teologia di Lugano, cui associo i miei sentimenti personali, è grata e fiera dell'impegno e del successo di questo suo amato Collega e Maestro, ed è unanime nell'augurare ancora numerosi anni di proficuo e sereno lavoro». (Prof. Dr. René Roux Rettore della FTL) -
La fede e la giustizia degli affetti. Teologia fondamentale della forma cristiana
La fede e la giustizia degli affetti. Questa formula non è consueta nel linguaggio della teologia fondamentale. Nello stesso tempo, però, le più recenti sollecitazioni del magistero autorevole (Deus caritas est, Caritas in veritate, Lumen fidei) hanno esplicitato vigorosamente la centralità del nesso tra fede e affetti, verità cristiana e giustizia dell'amore. Il libro si propone di introdurre alla comprensione delle ragioni teologiche di questo ricupero della centralità della dimensione affettiva e pratica dell'atto e dell'attuazione della fede. La coerenza antropologica ed epistemologica della fede, che vive e si perfeziona nella giustizia degli affetti suscitati dall'amore di Dio, è il tema centrale del compito affidato al rinnovamento della teologia fondamentale, che rende pensabili, nella loro unità, la verità della rivelazione e la grazia della fede. -
Il sacramento del Matrimonio come cammino di fede in Joseph Ratzinger/Benedetto XVI
È necessario aver fede per sposarsi in Chiesa? Se questa domanda non è l'oggetto di un trattato articolato nell'opera di J. Ratzinger/ Benedetto XVI, pone comunque una questione che torna spesso nei suoi scritti, nei quali il tema della fede occupa un ruolo rilevante. Lo studio cronologico dell'opera di J. Ratzinger/Benedetto XVI sul matrimonio fa emergere un'evoluzione nel suo pensiero. È, infatti, a partire dalla fede che: 1) la riflessione si sposta dalla questione della ""validità"""" a quella della """"pienezza"""" del matrimonio; 2) è possibile cogliere una maturazione nel pensiero di Ratzinger riguardo la comprensione del concetto di """"natura"""" e della """"Comunione ai divorziati risposati"""". Il volume offre al lettore una raccolta di tutti i testi di J. Ratzinger/Benedetto XVI sul sacramento del Matrimonio, dai quali affiora in modo chiaro che per viverlo in pienezza il cammino di fede è indispensabile."" -
Chiesa sotto accusa. Un commento agli Appunti di Benedetto XVI
"Anteporre Dio, non presupporlo!"""": è questo il forte richiamo che Benedetto XVI ha rivolto alla Chiesa e soprattutto a vescovi e sacerdoti, come unico rimedio a quel clericalismo, indicato da Papa Francesco quale causa della crisi degli abusi sessuali, che come una bufera l'ha investita e scossa. Ritrovare col primato di Dio anche il senso dell'Assoluto nella vita spirituale e degli assoluti morali nelle scelte etiche, riscoprire nella Santa Eucaristia la vocazione e la dignità del corpo, apprezzare di nuovo il celibato sacerdotale, per saper rispondere alle sfide del permissivismo o della logica funzionalistica, che dopo la rivoluzione sessuale del 1968 ha investito l'Occidente. Il volume convoca eminenti personalità ed esperti ad una riflessione che riprende l'eccezionale meditazione del Papa emerito, non per alimentare una inesistente contrapposizione, ma per favorire la valorizzazione di quel testo." -
La sacra rappresentazione della Via Crucis
Questa Sacra rappresentazione è un invito a seguire Cristo sulla via della croce così da vederlo nella sua vera figura e nell'ambiente dove realmente camminava sulla terra e non nella forma di un ricordo, vuoto e insignificante, nelle chiacchiere della storia; vederlo così come è, come fu e come sarà fino al suo ritorno nella gloria: segno dello scandalo e oggetto della fede, uomo umile e tuttavia Salvatore e Redentore dell'umanità venuto sulla terra per amore, per cercare quelli che erano perduti (Mt 18,11), per soffrire e morire e insieme preoccupato di dover ripetere sempre: ""Beato colui che non si scandalizza in me!"""" (Mt 11,19)."" -
Zaccheo. Elogio di una ostinata curiosità
«Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: ""Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua"""". In fretta scese e lo accolse pieno di gioia» (Lc 19,5-6) La vicenda di Zaccheo, considerata con sapienza in questo volume, ci apre al mistero della misericordia di Dio e all'etica della gratitudine e della riconoscenza. L'incontro con Cristo cambia indubbiamente il cuore del capo dei pubblicani di Gerico. Gesù stesso prende iniziativa verso di lui. Egli valorizza questa """"ostinata curiosità"""" che porta Zaccheo a voler vedere Gesù salendo sopra un albero di sicomoro, data la sua bassa statura. La vita cambia anche moralmente quando la libertà asseconda la grazia di un incontro. È questa l'etica della gratitudine e della riconoscenza di cui abbiamo bisogno nel nostro tempo, determinato spesso dal pensiero calcolante. L'etica della gratitudine scaturisce dalla grazia di un incontro che corrisponde a quella ostinata curiosità che il libro di don Sergio Stevan giustamente elogia."" -
Il raglio del somaro. Salmi di un viandante
Cosa farebbe l'uomo che si ritrovasse ad affrontare da solo le domande che gli rosicchiano l'animo? Il raglio del somaro non è altro che il grido, dal profondo del cuore, di chi vive, giorno dopo giorno, il dilemma del Signore che si svela e si nasconde, lungo tutto il pellegrinare dell'uomo verso l'eternità. Un grido che può essere ora di gioia, ora di delusione, di paura, di angoscia, di felicità, di sgomento, di affanno, di speranza, di vittoria, di disperazione o di liberazione. Tutto questo è il riflesso dello stato d'animo dell'uomo in cerca delle risposte esistenziali che lo tormentano da sempre e che, nella sua ricerca, ora inciampa e grida: L'ignoranza è il mio sapere. Gli errori sono la mia verità. I difetti sono la mia ricchezza. -
Scienziati, dunque credenti. Come la Bibbia e la Chiesa hanno creato la scienza sperimentale
C'è compatibilità tra scienza sperimentale e fede in un Dio creatore? Tra scienza e Chiesa? Se ne dibatte spesso. Lo si farà anche in questo libro, discutendo su Dio, l'anima, i miracoli, la Chiesa. Ma soprattutto si interrogheranno i grandi fisici, astronomi, matematici e si scoprirà che tutti i padri della scienza moderna hanno creduto in Dio. Si scopriranno le preghiere di Keplero e di Pascal; gli interessi per la Bibbia di Newton; la fede genuina di Pasteur. Si apprenderà che un monaco ha fondato l'idraulica, che Niccolò Copernico era un religioso cattolico; che il primo teorizzatore del Big Bang e dell'espansione dell'universo è stato il sacerdote belga Georges Edouard Lemaetre; che il padre dell'aeronautica, Francesco Lana de' Terzi, è un padre gesuita. -
In vece del popolo italiano. Percorsi per affrontare la crisi della magistratura
Il libro raccoglie le relazioni del convegno organizzato dal Centro studi Rosario Livatino il 29 novembre 2019 su Magistratura in crisi.rn«Da segnalare, nel volume, un'interessante «letturarnintegrata» della magistratura italiana attraversorni dati statistici, curata dal presidenterndell'Istat Gian Carlo Blangiardo». - l'Avvenirernrn Percorsi per ritrovare la giustizia. Trae spunto dalle indagini e dai procedimenti disciplinari che nella primavera 2019 hanno scosso la magistratura italiana, colpendo componenti togati del CSM, in carica e appartenenti a precedenti Consigli, ed esponenti di vertice di significativi uffici giudiziari: ciò ha fatto emergere con evidenza quel che era già noto all'interno del ""corpo"""", e cioè anomalie nella attribuzione dei posti direttivi, nelle progressioni in carriera, nella gestione della formazione, nel giudizio disciplinare. Poiché dopo i primi giorni è calato il silenzio sull'intera vicenda, il convegno, e il libro che ne riprende gli atti, pur non celebrando processi paralleli, né prendendo posizione pro o contro le c.d. """"correnti"""" della magistratura, contribuisce all'approfondimento delle cause remote e prossime delle degenerazioni venute alla luce, nella prospettiva di individuare vie di soluzione. Dopo le introduzioni di Vari e Prosperetti, prende le mosse dal corretto inquadramento di quel che sulla magistratura prevede la Costituzione, spesso disattesa dalla prassi (relazione Ronco); prosegue con le caratteristiche attuali dei magistrati italiani, dall'età al sesso (relazione Blangiardo); ne segue l'evoluzione storica a partire dal Secondo dopoguerra e analizza le modalità di accesso alla funzione, comparandole con quelle di altre Nazioni (relazione Guarnieri); ricostruisce la formazione delle """"correnti"""" e le degenerazioni provocate (relazione Airoma); individua le riforme possibili e necessarie, quali vie d'uscita dalla crisi (relazione Mantovano). Completa il volume il discorso che il giorno del convegno Papa Francesco ha rivolto ai componenti del Centro Studi Livatino, allorché, parlando di «una crisi del potere giudiziario che non è superficiale ma ha radici profonde», ha censurato lo «sconfinamento del giudice in ambiti non propri, soprattutto nelle materie dei cosiddetti """"nuovi diritti"""", con sentenze che sembrano preoccupate di esaudire desideri sempre nuovi, disancorati da ogni limite oggettivo»."" -
Undicesimo rapporto sulla dottrina sociale della Chiesa nel mondo. Vol. 11: Popoli, nazioni, patrie: tra natura e artificio politico.
I popoli, le nazioni e le patrie sono aggregazioni di ordine naturale, sono ascrittive e non elettive, e quindi, come estensioni della famiglia, non possono e non devono essere schiacciate dal momento statale o sovra-statale. Non va però dimenticato che anche la comunità politica è originariamente naturale ed essa - se non viene identificata con lo Stato moderno summum artificium - può e deve convivere con i popoli, le nazioni e le patrie. È questa una delle più grandi sfide di oggi. Sfida che va affrontata con la mente sgombra da etichette ideologiche e scevra da interessi di parte. I popoli, le nazioni e le patrie appartengono alle finalità naturali dell'uomo, che però spesso l'artificio politico intende come un individuo astratto e irrelato, una unità numerica da sommare alle altre nel globalismo universale, ma non da integrare. Il principio integratore non può infatti essere convenzionale, ma deve preesistere all'integrazione, sia come sua causa naturale sia come fine ultimo. Questo Rapporto fornisce le coordinate per un compito oggi sempre più ineludibile.