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Sulla terra scalzo
Fausto Celeghin ci conduce attraverso i cinque stadi di una malattia. Tra amore e disperazione, citazioni e rimandi, un percorso psico-poeticanalitico attraverso la parola, per lasciare ogni tanto ""il mostro appoggiato al muro"""", e trovare la forza della consolazione. Questa raccolta poetica è pubblicata in collaborazione con l'Associazione Amici Parkinsoniani Piemonte."" -
Datemi libri
«Datemi libri» è la frase che ha spinto Ludovica Iaccino a combattere l'indifferenza e dar voce al grido d'aiuto dei bambini che vivono nella drammatica condizione del profugo e dell'emarginato, per spiegare il mondo visto dagli occhi di chi fugge dai deserti, di chi ha paura, di chi non sa se sopravvivrà alle bombe, alla fame, all'AIDS, alla siccità. Da Eva, che chiede libri, a Laila, che da bambina ha rischiato la lapidazione, il libro raccoglie interviste e incontri - principalmente con bambini e bambine - avvenuti nell'arco di cinque anni durante viaggi personali e viaggi stampa. -
Le quinte dei giorni
Sara e Ugo sembrano attori in un teatro chiuso: recitano, giorno dopo giorno, le parti della moglie maltrattata e remissiva e del marito passivo-aggressivo. Se non fosse che non sanno di recitare. Incarnano, indolenti, la storia asfissiante di un matrimonio smarrito, personaggi condannati a un amore violento e claustrofobico. Barbara Serdakowski ce ne restituisce intatta la pena, mettendoli in scena con una scrittura diretta, in un romanzo potente che assomiglia alla vita e al buon teatro. -
Nati nel cuore
Questa pubblicazione raccoglie 15 storie raccontate da diversi protagonisti: famiglie affidatarie, famiglie solidali, bambini e ragazzi che hanno ricevuto il dono di una famiglia, fratelli e sorelle affidatarie. Ognuno di loro si è messo in gioco, ancora una volta, donando con grande generosità la propria intima esperienza di vita, riportando anche dettagli molto personali e dolorosi. Ogni storia narra una specifica fase del percorso di affido e di accoglienza, si parte dall'attesa della proposta di abbinamento fino ad arrivare al momento, spesso temuto, della separazione. L'ordine delle storie raccontate, pertanto, non è casuale ma è un viaggio a tappe alla scoperta dell'affido e della solidarietà familiare. Un'immersione profonda nelle emozioni più vere e autentiche... In alcuni momenti vi sembrerà quasi di poterle sentire. Le storie che leggerete, legate l'una all'altra da un filo rosso, possiedono una potenza e una bellezza capace di toccare le corde più intime del cuore. Vi sorprenderete a sorridere, a piangere, a provare gioia, tenerezza, stupore. Ad accompagnarvi nella lettura ci saranno anche delle immagini, illustrazioni ispirate dalle diverse testimonianze. -
I depressi odiano l'estate. Poesie per tempi malinconici
La nuova raccolta poetica di Daniele Cargnino. -
In cuor mio
La nuova raccolta poetica di Franca Righi. -
Preghiera scritta sul corpo
«... Continuo a sistemare le maschere sul viso degli attori che presto vedrete in scena, solo pochi minuti e iniziamo… Vedete bene che faccio le maschere tali e quali ai volti degli attori, cioè gli faccio il calco sulla loro faccia e dopodiché, dal negativo del gesso, produco la maschera, appoggiando l’oggetto al viso dell’attore, di conseguenza la maschera che indossa risulta identica al loro viso, che la persona presenta nella sua vita… Ecco, così...». In un dramma mitologico ad atto unico, Vincenzo Gambardella mescola i generi teatrali unendo l’intensità delle tragedie religiose del Seicento spagnolo, l’ilarità farsesca dell’italiana commedia dell’arte, e la disincantata profondità del Teatro della tortura pirandelliano. Nell’anno dei teatri chiusi, l’eterno inganno della maschera continua a sopravvivere come strumento imprescindibile, esistenziale e sanitario, nascondendo e rivelando la Verità di ogni epoca. -
Nessuno mi può giudicare. Non solo '68: storia d'amore a Torino tra una studentessa contestatrice e un magistrato del Sud
Marcello Vitale porta il suo sguardo nella Torino contestataria della sua giovinezza, e inventa - da gemme e radici di realtà - una trafelata ma pur felice vicenda amorosa (e insieme disfida antropologico-culturale, duello psico-sociologico, schermaglia erotica, anche) con una indimenticabile figura di ragazza, di giovane donna libera e coraggiosa, implacata e implacabile contro le ipocrisie e le sopraffazioni della Società e dei suoi Leviatani (o più modesti gendarmi, parassiti, lacchè). -
Preghiera per Nembro
Nembro in Val Seriana è il paese della strage di marzo e della mancata zona rossa, dove le campane delle chiese avevano smesso di suonare. È sparita una generazione: sono morti di Covid il presidente della casa di riposo, il medico del lavoro, l'ostetrica, l'impiegata dell'anagrafe, il bibliotecario, il factotum del teatro, l'alpino, l'artigliere, il falegname, il camionista, il priore della confraternita, il contabile della parrocchia, il commerciante, il pensionato che faceva servizio da vigile urbano volontario davanti alle scuole. Ma Nembro è anche il paese della resistenza e della buona volontà, di chi ha pensato: «Se non facessi questa cosa, che idea avrei di me stesso?». Nelle foto scattate da Marco Quaranta e nel testo di Guy Chiappaventi il racconto del lockdown e della rinascita del luogo-simbolo della pandemia. -
Basta sedersi e ascoltare
L'infanzia, l'adolescenza, il servizio di leva, il lavoro in un negozio di ferramenta, le donne, sempre le donne... Una vita intera da raccontare, nella sua improbabile verità, per riderci su e prendersi un po' in giro. In 26 racconti, schietti come un bicchiere di vino tra amici, Adriano Monopoli traccia i contorni di un'esistenza apparentemente marginale, tra le avventure e le disgrazie di mezzo secolo di storia italiana. Così, senza una trama (o con una trama che si costruisce tessendo e si disfa quando la tela è finita). -
Il fado perduto
L'amore antico - per una musica portoghese, il fado, e per un'amante dimenticata di Pessoa - si fa strada in forme diverse ma uguali lungo tre generazioni, in una lettera d'amore abbandonata per un secolo dentro a un vecchio baule. Furio Bortolotti, romanziere in preda a una crisi creativa, ne trae un romanzo che si intreccia e danza con la sua vita privata, lieve e malinconico come un fado perduto. -
La casa senza pareti
La prima raccolta poetica di Anna Settevendemmie. -
Abramo nel fuoco
La poesia di Ahmad Shamlu esplora i solchi più profondi della continua e spesso amara metamorfosi politico-culturale che traccia e contraddistingue il cammino della storia contemporanea dell'Iran. La sua costante e decisiva presenza nel panorama artistico del paese fa della sua eredità letteraria una testimonianza ricca e appassionata dai molteplici strati interpretativi. Una voce distinta che fissa in un innovativo e multicolore linguaggio poetico le grandi trasformazioni della sua terra e del suo tempo. Prefazione di Davide Brullo. -
Del nostro stare al mondo
Parla sempre o quasi del cielo, Laura Pezzola - questa poetessa così terrestre, terrigna, così umile (humus da terra, ricordiamolo) che si è ritagliata con dolcezza e pazienza un suo onesto fulgore di quiete, e caligine neo-crepuscolare. «Tutto il cielo negli occhi / appeso alla chioma dei pini / mentre un altro mattino / ciondola tra i rami». Repertorio emotivo, regesto interiore: ma il suo poetare non è mai impennata intellettuale, o peggio diario affettato... Bisogna meritare le immagini, raggiungere un credo laico che resista alla stoltezza corrente della retorica. Del nostro stare al mondo è forse una mission, un metronomo interiore del quotidiano; l'elettrocardiogramma che ci cadenza l'anima segreta, il mistero facile di Esser-ci, come cosa o creatura buona e giusta. E dove, per soffuso paradosso, la Banalità del Male è diventata la Necessità del Male; stupenda, drammatica sintesi insieme etica ed epocale: «...le strade hanno bisogno d'ombra / gli uccelli stridono come viole da accordare / e le parole subiscono lo strazio / dei lavori in corso». -
Amore? No, il suo «quasi». Ediz. italiana e inglese
La nuova raccolta poetica di Iole Chessa Olivares. Le poesie, oltre che in italiano, sono anche in lingua inglese. -
La snaturata
Lèna è una bellissima ""puttana"""", travolta e ammazzata da un pirata della strada. Una vita passata a far marchette non può concludersi così, e l'anima snaturata di Lèna rimane incastrata dentro il suo bel corpo. È l'amore di chi la vede riversa sull'asfalto, morta e lasciva, a trattenerla in questo mondo. Lèna continua, spoglia mortale, a bearsi del desiderio di passanti, infermieri dell'ambulanza e becchini depravati, e non ha nessuna intenzione di riposare in pace. In un romanzo grottesco e irriverente, Marina Novelli indaga, con coraggio e arguzia senza eguali, il sottile confine tra la vita e la morte."" -
Diramazioni
La nuova raccolta di testi poetici, che Bartolomeo Bellanova aggiunge a una larga produzione in prosa e in versi, riconduce al quadro dei suoi interessi civili, con i quali tenta una riflessione penetrante e attenta a dinamiche sociali inclini a incertezza, sospensione e disagio, che paiono sollecitare, forse più della politica, le notazioni dense degli intellettuali. Prefazione Fulvio Pezzarossa. -
Un confine in comune
"Nelle poesie di Pumhösel la configurazione dei versi sulla pagina parla così in maniera autonoma, disvelando le qualità della realtà osservata fino dalla soglia, a partire dagli addensamenti dell'inchiostro e prima ancora che il significante schiuda la profondità del senso"""". (Dalla prefazione di Alice Loda)" -
Primo piano interno tre
Un condominio, due vicini di casa che non si sopportano e si punzecchiano in continuazione, come se il mondo fuori non esistesse. Poi il portone si apre e cambia tutto, o quasi. -
Semivuoti a rendere
Questo strano libretto è un invito a non aspettare che si svuotino del tutto per rendere le nostre bottiglie, e ad andare in cerca già da ora di chi ci riempia di nuovo. Nel suo piccolo, cerca il lettore, cerca te, per essere colmato. Perché noi soltanto è preghiera.