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La stanza degli ospiti
Finalista Premio Letteraria 2017 per la traduzione di Claudio MapellirnrnDue uomini uccisi nel salotto di una casa perbene e un matrimonio che si frantuma sotto i colpi dell'incoscienza, del caso e della dissolutezza. Non è certo quello che si aspettava Kristin Chapman quando ha dato il permesso al marito Richard di ospitare nella loro casa l'addio al celibato del cognato. Il festino con spogliarelliste si è concluso nel peggiore dei modi e ora la donna si trova a dover fare i conti con i resti di un baccanale oscuro, il possibile tradimento di Richard e la fuga di due donne responsabili della morte dei loro protettori. La casa è diventata la scena di un crimine, i suoi abitanti vittime o artefici di uno scandalo, e la vita di Kristin e Richard viene risucchiata all'improvviso nella spirale di un incubo. Una storia densa e cupa sulla colpa e sulla meschinità che si nascondono nelle stanze dell'animo umano, persino in quella che appare più innocua, sempre in ordine, in cui accogliere gli ospiti. -
Il mio turno per il tè. Ediz. illustrata
Dopo le avventure come cameriera (""Su e giù per le scale"""") e poi come infermiera (""""Su e giù per le corsie""""), Monica Dickens conclude la sua trilogia """"lavorativa"""" narrando le esperienze di apprendista reporter in un piccolo giornale di provincia, tra articoli su processi strampalati, feste di campagna, gare di torte, incidenti stradali ed elogi funebri. Nonostante i tentativi di introdurre un po' di brio nella bigia atmosfera di redazione e aprire una rubrica tutta sua, il direttore, l'intransigente signor Pellet, non ne vuole sapere. Il giornale non ha nessuna intenzione di cambiare. La ragazza dovrà quindi destreggiarsi tra le continue vessazioni e gli sfottò dei colleghi maschi, che guardano ai suoi sforzi con aria di sufficienza e scetticismo e non vedono l'ora di rimettere una femmina al posto che le compete, ossia quello di cameriera di redazione. Con il suo stile ricco di humour e acume, Monica Dickens svela il dietro le quinte della carriera giornalistica e le difficoltà di una donna nel farsi strada in un ambiente considerato il regno incontrastato egli uomini."" -
Libri, autori e cappelli. Una selezione di discorsi
Sono qui raccolti alcuni tra i memorabili discorsi pubblici - su libri e letteratura - tenuti da Mark Twain in diverse occasioni: la commemorazione della nascita di Benjamin Franklin, gli onori dell'Associazione degli autori americani, le cene nei club più elitari, il banchetto all'Associazione dei librai americani. Vi si parla di libri imperdibili, letteratura scomparsa, insopportabili cappelli a cilindro, stampatori alla vecchia maniera, suicidi, verità e poesie. E ancora vi troviamo la sua ossessione per gli abiti bianchi contro la moda dell'epoca che imponeva tonalità scure nelle occasioni eleganti, l'aneddoto su Darwin che aveva i suoi libri sul comodino e li considerava intoccabili, la proposta di mettere i poeti a presidiare le strade al posto dei poliziotti, per far fuggire tutti i malviventi a suon di endecasillabi e parole d'amore. Ovunque, nel suo rapporto più diretto col pubblico e con la critica, traspare il suo genio, la spontaneità, la modestia non artefatta e infine il suo grande e sano umorismo. -
Wilt
Pubblicato per la prima volta nel 1976, Wilt è il primo romanzo di una serie di grande successo, il cui protagonista è uno dei personaggi più divertenti della letteratura inglese, non politically correct e decisamente imprevedibile.rnrn«Il romanziere più divertente di oggi» - rnrnTHE TIMESrnrn«Nei suoi libri troviamo un travolgente amalgama di Dickens,rnrnWaugh, Wodehouse, Rabelais e Benny Hill» - rnrnTHE NEW YORK TIMESrnrnHenry Wilt insegna Cultura Generale agli allievi di una scuola professionale, completamente disinteressati alla sua materia. Anche a casa le cose non vanno un granché: Henry si sente prigioniero della moglie Eva, la quale non fa che criticarlo su ogni cosa. Depresso e frustrato, il protagonista passa gran parte del proprio tempo fantasticando sui modi più efficaci per liberarsi di lei. Un giorno inizia per Henry una sequela di sfortunati eventi – tra cui l’incontro con una indomabile bambola gonfiabile, l’improvvisa scomparsa della moglie e un presunto omicidio – che lo catapultano in un’avventura esilarante quanto paradossale. Pubblicato per la prima volta nel 1976, Wilt è il primo romanzo di una serie di grande successo, il cui protagonista è uno dei personaggi più divertenti della letteratura inglese, non politically correct e decisamente imprevedibile. -
In tribunale
Ripicche, discordie e processi sono al centro del secondo volume della Saga dei Forsyte. Soames, uomo senza scrupoli protagonista de «Il Possidente», divorato dalla frustrazione e dalla gelosia, decide di portare in tribunale sua moglie Irene, dopo aver scoperto l'affaire della donna con l'architetto Bosinney. Irene scappa a Parigi e instaura un forte legame con il più ribelle dei Forsyte, Jolyon, cugino di Soames. In una spirale di vendetta, Soames decide di accusarla di adulterio per ottenere il divorzio da una donna che non lo ha mai voluto. A colpi di sentenze, equivoci e arringhe, nasceranno amori e alleanze, e una nuova generazione di Forsyte dovrà assumersi il peso delle colpe dei propri padri. -
I musicisti e Roma. Il paesaggio sonoro del Grand Tour da Händel a Maria Callas
All'interno del Grand Tour, essenziale per la formazione di ogni buon giovane aristocratico del XVII secolo, Roma occupa un posto di rilievo straordinario. Lo attestano le numerose testimonianze dei turisti, fra i quali gli artisti che alla tappa romana hanno dedicato pagine meravigliosamente ricche della letteratura di viaggio. Gli studiosi si sono concentrati sul soggiorno romano di scrittori, pittori, scultori, architetti; la raccolta di saggi che qui si presenta prende invece in considerazione i musicisti, soprattutto stranieri, che hanno affidato agli scritti e alle composizioni le loro impressioni sulla Città eterna. Quasi nessuno manca all'appello: a conferma che anche per i cultori dell'arte dei suoni la città ha rappresentato un imprescindibile 'carrefour' nel cuore dell'Europa. Una raccolta di saggi che mostra la valenza musicologica dell'Urbe, quando ospitò e ispirò molti tra i più importanti artisti della storia della musica, per ritrovare e tornare a studiare ciò che in passato ha reso Roma una città culturalmente vivace e una tappa decisiva della formazione individuale. -
Manuale di cucina. A tavola con Joseph Conrad
Nel suo libro del 1923 Jessie Conrad, moglie del grande scrittore Joseph Conrad, affronta, in oltre 180 ricette, la cucina inglese tradizionale, adattandola alle esigenze delle cuoche alle prime armi. Sfilano così i grandi protagonisti della tavola anglosassone, tra cui il bacon, gli arrosti ricchi di salse, la cacciagione, i pudding dolci e salati, la gustosa Shepherd's Pie e la gelatina di pollo per i pranzi della domenica. La buona cucina casalinga, che per Conrad e sua moglie fa bene al cuore e allo stomaco, è quella dei piatti preparati rapidamente, destreggiandosi tra i vari impegni. Un'arte culinaria che fa a meno delle ricette da gourmet, ma che ha come fine ultimo la felicità degli esseri umani. -
Francesco De Sanctis. Benvenuti, miei cari giovani
A duecento anni dalla nascita di Francesco De Sanctis (1817- 1883) l’eredità del grande letterato e filosofo risulta essere più che mai vitale, propositiva e utile per migliorare lo stato di salute della nostra cultura. È da questa prospettiva che Giulio Ferroni lo ricorda, in maniera ampia e articolata, come figura imprescindibile per comprendere la storia della letteratura e della critica italiana. E a rappresentarne la modernità e attualità di pensiero, è stata scelta per questo volume la prolusione tenuta al Politecnico di Zurigo in apertura dell’anno didattico 1856-1857. Nel suo discorso di benvenuto, il professore di Storia della Letteratura italiana ricorda a quei giovani, chiamati ad affrontare gli studi scientifici e tecnici, l’importanza di una educazione intellettuale e morale che può provenire solo dallo studio delle lettere, l’unico in grado di far evolvere un giovane dal suo stato “rozzo” e “salvatico”. Parla ai giovani di oggi, con comunicativa intensità e passione, l’arringa desanctisiana in difesa della letteratura, della poesia e dell’arte. -
Mary Barton
A Manchester, negli anni dell'Inghilterra vittoriana, vivono due famiglie proletarie: i Barton e i Wilson. Mary Barton, orfana da poco della madre, lavora come sarta, abita col padre John, fervido sostenitore dei movimenti sindacali, ed è corteggiata sia dall'onesto e affettuoso Jem Wilson che dal ricco e insidioso Henry Carson. La volontà di emanciparsi economicamente, una punta di vanità e la paura di diventare una delle tante ""donne perdute"""" del tempo portano Mary a non accettare l'affetto sincero di Jem per assicurarsi un matrimonio più solido con Henry. Una scelta che le costerà cara..."" -
La grotta di cristallo
Chi era Merlino? Il buon mago delle favole dall'occhio gentile e la barba lunga, oppure il chiaroveggente delle antiche leggende bretoni e gallesi, figlio del Diavolo, inquietante e calcolatore, o addirittura un bardo, un pazzo, un saltimbanco che scelse un'esistenza da reietto? Questa è la storia di una vita tra luci e ombre, nell'Inghilterra del V secolo dopo Cristo, il racconto di un bambino senza padre, sovrastato da poteri che non conosce, di una famiglia in cui regna l'intrigo, di una terra difficile da governare. La grotta di cristallo costituisce il primo capitolo di una trilogia best seller dedicata a Merlino, che inizia dal caos provocato dalla caduta dell'Impero di Roma e arriva all'ascesa al trono di Artù, narrata in modo magistrale da una scrittrice di culto che ha saputo fondere il romanzo storico e la narrativa fantasy con una esattezza di dettagli e un'eleganza di scrittura a cui tutti gli autori contemporanei guardano ancora con ammirazione. -
Fermate
"Come quando qualcuno di te più grande, che ammiri tanto da nemmeno sperare di diventargli un giorno simile, ti chiede consiglio, addirittura ti domanda cosa fare, e tu sei preso da stupore, da disorientamento un po' fiero un po', ma oscuramente, abbattuto... così capita di arrossire se affiora inavvertita la coscienza che mentre disperavi di riuscire a vivere non meno di chiunque hai vissuto.""""" -
Genius Max Perkins. L'editore dei geni
Maxwell Perkins era un uomo dai modi raffinati, estremamente elegante e garbato, diventato famoso soprattutto come colui che diceva a gente come Ernest Hemingway, Francis Scott Fitzgerald, Thomas Wolfe e molti altri “dove” e “cosa” tagliare nei loro romanzi. Durante i suoi anni alla Scribner, lo storico marchio editoriale americano, questo mite personaggio ha “riscritto” la storia della letteratura. Fu lui a scovare Fitzgerald, che prima di incontrare Perkins era un totale sconosciuto con problemi di alcol, e ad aiutarlo nella stesura di tutti i suoi lavori, incluso “Il grande Gatsby”. Nel 1924 Fitzgerald gli ricambiò il favore presentandogli un giovane sconosciuto di belle speranze, con il pallino della pesca e delle corride, di nome Ernest Hemingway. Tra i due nacque un intenso e prolifico rapporto, un’amicizia che avrebbe dato vita a capolavori come “Fiesta”, “Addio alle armi”, “Per chi suona la campana”. Hemingway avrebbe onorato l’editor cinque anni dopo la sua morte, dedicandogli “Il vecchio e il mare”. E infine Thomas Wolfe, un “ragazzo piuttosto disorganizzato” per il quale Perkins intraprese una storica sfida con la vecchia guardia di Scribner, che nell’autore vedeva solo una fonte di problemi. Max Perkins è stato l’uomo che ha inventato il senso moderno del ruolo di editor: un professionista che interviene nell’idea, nella costruzione, nella struttura e nella stesura di un testo. -
Ora pro loco
«Il lavoro sui personaggi è la caratteristica vincente. E un trascolorare di toni che va dalla malinconia all'ironia» - Ermanno Paccagnini, La LetturarnDall'imprevedibile autore de ""La teologia del cinghiale"""", un nuovo mistero ambientato nel mitico paesino sardo di Telévras. Uno strano incidente d'auto, un suicidio impensabile, un ragioniere trafficone sono solo alcuni degli elementi che ci riportano a Telévras, uno dei territori più poveri del pianeta. 1 turisti lì non arrivano. Occorre inventarsi qualcosa, per fare in modo che cessino lo spopolamento e il decremento demografico. È una Telévras contemporanea, ma gli abitanti, i loro comportamenti e le loro aspirazioni non sembrano adeguarsi ai tempi. Una galleria di nuovi personaggi, da Donamìnu Stracciu, poeta """"apolide e apocrifo"""", alla catechista di professione Titina Inganìa, fino a Michelangelo Ambéssi, l'uomo per cui tutto ciò che supera il metro e sessanta è da guardare con sospetto: sono loro alcuni dei protagonisti di questa vicenda che sembra passare quasi inosservata anche nelle cronache locali. Ma, in una fredda mattina d'inverno, arriva nel paesino l'ispettore Marzio Boccinu, al momento in congedo dalle forze dell'ordine, il quale si troverà invischiato in un intreccio in cui la realtà supererà, come sempre, ogni fantasia..."" -
La teologia del cinghiale
Luglio 1969. Durante i giorni dello sbarco sulla Luna, a Telévras, piccolo paese dell’entroterra sardo, due ragazzini vengono coinvolti in una serie di eventi misteriosi. Il primo è Matteo Trudìnu, talentuoso figlio di un sequestratore latitante; l'altro è Gesuino Némus, un bambino silenzioso e problematico. Amici per la pelle, i due godono della protezione di don Cossu, il prete gesuita del paese, che si prende cura di loro come fossero figli suoi. Un giorno il padre di Matteo, scomparso da settimane, viene trovato morto a pochi chilometri di distanza da casa. Il maresciallo dei carabinieri De Stefani inizia a indagare con l'aiuto dell'appuntato Piras e dello stesso don Cossu ma, con l'avanzare dei giorni, le cose si complicano e spunta fuori un altro cadavere. -
Le siamesi
Un incontro casuale, un sabato sera che diventa una sfida contro la morte. Non è la prima volta che Ludovica, troppo ricca, troppo annoiata, baratta la sua vita con il pericolo e rimanda al mittente, Dio o chi per lui, la sua giovinezza, chiedendo in cambio rischio, adrenalina, competizione. Il baratro di Ludovica è la discesa in un vuoto esistenziale che rivela l'incapacità di trovare punti di riferimento e ragioni di sopravvivenza. Lucido diario di un fine settimana di follia dove nulla è quello che sembra, ""Le siamesi"""" è un noir tagliente nel quale il lettore è costretto a cambiare continuamente prospettiva, una riflessione senza moralismi sul male di vivere e uno spaccato dello spleen contemporaneo, con una voce narrante che rifiuta il giudizio e si limita a fotografare, in una prosa spettrale, l'assenza di motivazioni che può muovere l'agire umano."" -
La bohème italiana
Un racconto autobiografico, l'unico nella produzione di Salgari, in cui il creatore di Sandokan riporta alla mente i giorni della sua giovinezza, quando lasciò la città per vivere in campagna e fondare la Topaia, piccola comunità artistica di impronta bohémienne. Sulle orme dei protagonisti della vita goliardica, rocambolesca e intellettuale della Parigi di Murger, che Puccini contribuirà a rendere celebre nell'immaginario comune, anche i giovani italiani vissero la loro bohème, tra bevute, musica, espedienti per sbarcare il lunario e non pagare l'affitto. Ma come nella Bohème originale, in cui il freddo alla fine arriva alle porta di Rodolfo e Mimi, anche questo scritto di Salgari è percorso dalla malinconia per una fase spensierata della vita ormai perduta. -
Il serpente di Venezia
Venezia, molto tempo fa. Tre uomini, Antonio (un mercante), Brabanzio (un senatore) e Iago (un ufficiale di Marina), sono in attesa di un ospite. È il famigerato Taschino, laido e inafferrabile inviato della regina d'Inghilterra, che i lettori hanno già avuto modo di conoscere nel precedente romanzo ""Fool"""", tanto piccolo di statura quanto rognoso per i loro piani di ascesa al potere. Ad attenderlo, oltre ai tre veneziani, una piacevole serata di """"spirito"""" con una pregiata botticella di sherry Amontillado e la bellissima figlia di Brabanzio, Porzia. C'è solo un piccolo dettaglio. Il vino è drogato, e la bella signorina non si presenta all'appuntamento. Questa volta il nanetto di Sua Maestà sembra in trappola. Ma Taschino non è tipo da farsi prendere alla sprovvista, specie se in suo aiuto giunge un angelo custode molto particolare..."" -
La compagnia delle piante
Jan De Vermeer, poliziotto italo-belga della questura di Modena, vive da tempo un periodo di depressione. Il suo cane Pagliuca è morto, e lui si sente così solo che il bere rischia di diventare la sua unica compagnia. Un giorno, rovistando nel garage, trova una vecchia bicicletta da corsa e una vanga. Comincia così a spostarsi solo su due ruote per andare al lavoro e sudare lungo le piste ciclabili. Di notte invece, armato di vanga e alberelli, inizia una crociata verde firmata dalla fantomatica Compagnia delle Piante, di cui al momento è il solo membro e il cui scopo è il recupero delle aree urbane trascurate. Mentre continua con il suo guerrìlla gardening, in città avvengono alcuni misteriosi quanto brutali omicidi: le vittime, dopo aver ricevuto alcune lettere di minaccia, vengono ammazzate con un punteruolo per maiali. Finché un giorno anche Jan riceve una lettera dal serial killer... -
Booklovers. Citazioni celebri sui libri e la lettura
L’amore per i libri, la loro immortalità, le infinite scelte di lettura, i testi antichi e moderni e le loro rispettive pretese, libri malsani, romanzi e novelle, plagi, antologie, compendi, dediche, copie omaggio, bibliografie, traduzioni, la critica e la critica della critica, regole per la lettura, abstract, marginalia, lettura casuale, parlare con i libri, eccesso di lettura, libri pericolosi o miracolosi, leggere a letto, all’ora dei pasti, in giardino, l’amore e la letteratura, il conflitto tra il matrimonio e la propria libreria, bibliomani e pedanti, rilegature, libri illustrati, libri parassiti, libri usati, vermi e tarme, libri col cellophane, libri senza copertina… insomma, in una parola Booklovers: una raccolta di citazioni di grandi scrittori dedicate ai libri e alla lettura. -
Le grotte nelle montagne
Dopo ""La grotta di cristallo"""", in cui sono narrate l'infanzia e la giovinezza del veg-gente Merlino, """"Le grotte nelle montagne"""" parte da un evento che cambierà per sempre il destino di Merlino e del regno: la nascita di Artù. La brughiera inglese e scozzese, prati sconfinati e foreste nere fanno da sfondo al ritratto del futuro re, raccontato dalla tenera età all'ascesa al trono di Britannia. Accanto a lui, sempre pronto a difenderlo e consigliarlo, c'è il saggio Merlino, il maestro di vita che, nonostante le doti divinatorie, non può prevenire la violenza e l'inquietudine dei suoi tempi.""