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Racconti di Pietroburgo
"Ci sono un mucchio di persone, che quando vi incontrano, vi guardano immancabilmente gli stivali e, quando li oltrepassate, si voltano per guardare le falde del vostro cappotto. Io, fino a oggi, non sono ancora riuscito a capire da cosa dipenda"""".""""Una cosa che succede, a leggere Gogol', a me, perlomeno, succede, è che una riga piango, una riga rido, il che probabilmente dipende da una cosa che ha notato Vladìmir Nabókov... quando dice che la prosa di Gogol' 'Dà la sensazione di qualcosa di ridicolo e di stellare al tempo stesso - e piace richiamare alla mente che la differenza tra il lato comico delle cose e il loro lato cosmico dipende da una sibilante'"""". (Paolo Nori)" -
Testo a fronte. Vol. 59: serialità trasposta. Adattamento, traduzione e transmedialità, La.
Nei venticinque anni della sua storia, ""Testo a fronte"""" ha presentato al pubblico italiano le maggiori teorizzazioni in campo traduttologico capaci di coprire tanto l'approccio sistemico quanto quello ermeneutico: da Berman a Szondi a Apel a Mattioli a Meschonnic e Ladmiral, fino a linguisti quali Wandruska, rendendo sempre più costruttivo in Italia il rapporto tra le scuole traduttologiche. La rivista affianca ai grandi nomi sia in ambito saggistico sia in ambito creativo, i nomi di giovani studiosi e poeti. Riservando molto spesso proprio ai giovani integralmente il «Quaderno di traduzioni» che, unitamente alle recensioni e alle segnalazioni, chiude ciascun numero."" -
Canto che amavi. Poesie scelte. Testo spagnolo a fronte
Amore e radici, terra, musica e libertà. Lo slancio e la passione di una donna eccezionale. Gabriela Mistral: la maestra cilena innamorata dell'Italia che vinse il premio Nobel per la letteratura.rnrn""Ti attendo senza limite né tempo.rnTu non temere notte, nebbia o pioggia.rnVieni per strade conosciute o ignote.rnChiamami dove sei, anima mia,rne avanza dritto fino a me, compagno.""""rnrnForte, idealista, concreta, Gabriela Mistral è stata la prima donna sudamericana a vincere un Nobel. In Cile, suo paese d'origine, e in tutto il continente sudamericano, è celebre come Pablo Neruda, suo amico e corrispondente. La sua poesia è limpida e sferzante come l'acqua. È musicale e avvolgente. Parlando di natura, amore, miseria, felicità, mare, eternità, assume un senso politico autentico e profondo. Questa edizione propone il meglio delle sue poesie, con testo spagnolo a fronte, nell'intensa traduzione di Matteo Lefèvre, che restituisce intatto il ritmo e la suggestione della sua voce."" -
Ottanta rose mezz'ora
Storia d’amore in bilico tra purezza e corruzione,rnperversione e sesso, fallimento e redenzione.rnUn omaggio al coraggio di una ragazza, alla sua lottarnper mantenere l’integrità a ogni costo.rnUn romanzo dolcissimo e spietato.rnUn Cavina che non ti aspetti, una storia diversa.rn«Cavina, con uno stile denso, a tratti crudo ma sempre accattivante, ben descrive le emozioni dei suoi protagonisti. Li rende tridimensionali, senza mai scadere nel sentimentalismo. Sono prodotti del nostro tempo... ironici e poetici nella bizzaria del loro amore» - La Letturarn“Credo che sia la meraviglia, a tenerci attaccati a certirnesseri umani, più di qualsiasi altro sentimento.rnPiù della protezione, più della dolcezza, infinitamente piùrndella bellezza.rnPiccoli sospiri di meraviglia, casuali e improvvise escursionirnfuori dalle rotte prestabilite”rnrnOttanta rose mezz’ora è la storia di due persone che si incontrano per caso e si riconoscono al primo sguardo.rnSi appartengono: entrambi inseguono i propri sogni con occhi bene aperti sulla realtà.rnLui è uno scrittore ‘di fascia medio bassa’, lei insegna danza alle bambine.rnSi incontrano in settembre; si mandano messaggi, si vogliono.rnÈ un amore che viene dritto dal desiderio, e che li porta in territori estremi.rnÈ fatto di vodka e punch al mandarino, saracinesche che cigolano, parole al buio, cene carbonizzate, incontri arntre.rnPoi c’è il mutuo da pagare, la Vespa distrutta a un incrocio una mattina, ed è dicembre.rnPasti saltati, il bisogno che stringe, un salto verso soldi che sembrano facili e di certo sono tanti: ottanta rosernmezz’ora.rnBasta un annuncio, aprire la porta a sconosciuti, assentarsi dal corpo per un po’... Invece no, non sono facili,rnquei soldi.rnIl problema è l’odore degli uomini che pagano per averla; la loro dolorosa solitudine. A marzo diventa insopportabile:rnlei dirà basta a tutto. E lui dovrà regolare un conto duramente. In nome di lei, che è il bellissimo eroe dirnquesta favola d’amore dolce e non romantica. -
La bambina che amava troppo i fiammiferi
Escono per la prima volta nel mondo dopo la morte del padre tiranno che li teneva segregati in un castello. Parlano una lingua fatta di brutalità e poesia purissima; custodiscono un segreto atroce.rnrn«Mio fratello e io abbiamo dovuto prendere l'universo in mano una mattina poco prima dell'alba perché papà era spirato all'improvviso. La sua spoglia contratta in un dolore di cui restava soltanto la scorza, i suoi decreti finiti di colpo in polvere, tutto ciò giaceva nella stanza al piano di sopra da cui papà, ancora soltanto il giorno prima, ci comandava in tutto e per tutto. Avevamo bisogno di ordini per non cadere a pezzi, mio fratello e io: erano la nostra malta. Senza papà non sapevamo fare niente. Da soli, riuscivamo a malapena a esitare, esistere, aver paura, soffrire.»rnrnUna voce freschissima, armata di un linguaggio assieme rozzo, forbito e serenamente sconcio, ci calamita nel cuore di una storia sorprendente. Una vasta tenuta di campagna, circondata da una fitta pineta. Un vedovo tirannico e folle lascia, alla morte, due figli selvatici, spiazzati di fronte al mondo: tutto quello che sanno degli uomini viene dalle sue parole, o dai romanzi cavallereschi scovati nella biblioteca del castello. Costretti, letteralmente, a «prendere l'universo in mano», faranno i conti con la realtà – negli occhi degli altri capiranno chi sono, e affronteranno i misteri micidiali lasciati in sospeso dal padre. Un romanzo di formazione, un thriller fuoriclasse, una favola gotica, un horror: una gloriosa festa della parola. -
Poesia scelte (1953-2010)
«La copertina è perfetta perché restituisce la sua scrittura incarnata dentro la vita, la scrittura che per il poeta è stata anche una forma di sopravvivenza dal suo lontano esilio norvegese» - Il Venerdì«I testi si presentano ampiamente rivisti rispetto alle stesure originarie, secondo una direzione di contenimento dell'esuberanza espressiva che ha giovato a questa scrittura, eliminando certe ridondanze o sviamenti meno necessari senza nulla sacrificare dell'energia, del calore, del cuore grande e appassionato che ne costituiscono il tratto dominante» - Roberto Galaverni, La Lettura""La sua scrittura si produce al crepuscolo in un appartamento della periferia di Oslo, nella stanza piena di carte in cui domina una vecchia Olivetti. Nessuno in casa parla l'italiano, né sua moglie Mary né i quattro figli, così come nessuno immagina in fabbrica la sua attività di scrittore, ma è proprio questa doppia condizione di parzialità a garantire alla sua poesia il segno della totalità compiuta. Essere 'sotto' e nel frattempo essere 'fuori' significa per lui non poter essere che lì, eternamente, sulla pagina. Egli non deve nemmeno liberarsi di zavorra eccessiva e, pure se in realtà ha letto tutti i libri, proclama la propria ignoranza menzionando pochissimi riferimenti d'avvio come i sillabati di Ungaretti e Lavorare stanca di Pavese. Benché parli volentieri neanche in italiano ma in dialetto fermano, in realtà conosce le lingue, traduce le liriche di Ibsen dal norvegese, legge di continuo i filosofi, ed è dalle lezioni di estetica di Hegel che deduce una volta per tutte l'idea secondo cui la poesia corrisponde a una coscienza disgregata che nella sua inversione si esprime in un linguaggio scintillante capace di verità. Per questo in ogni poesia di Di Ruscio c'è potenzialmente tutta la sua poesia e la sua intera produzione ha la circolarità di un autentico poema."""" (dall'introduzione di Massimo Raffaeli)"" -
Il conoscente
Il nuovo libro di Umberto Fiori è un racconto in versi falsissimamente autobiografico, un sogno, e per certi aspetti un incubo, un'allucinazione.rn«I suoi sono testi a forte vocazione sociale, comunitaria, e per questo anche eticamente, perfino didascalicamente orientati» - La LetturarnrnrnrnÈ che ho la testa pienarndi una scena che ho vistorntanti anni fa.rnrnUn personaggio riemerso dal passato. Ridicolo e insinuante, arrogante e mellifluo. ll retro del mondo, i misteri: la storia italiana del secolo scorso, delle utopie, delle stragi. Un viaggio lungo le bellezze della penisola, fin ""dietro le cose"""". L'ineffabile, potentissimo signor Olindo. La malattia, la cura. Un'isola fumante. Una gara di insulti. Una canoa, un antico bassorilievo. Selva, la femmina che seduce e si restringe. Il confronto finale. Il nuovo libro di Umberto Fiori è un racconto in versi falsissimamente autobiografico, un sogno – e per certi aspetti un incubo, un'allucinazione – il cui protagonista porta lo stesso nome e cognome dell'autore. Il suo ambiguo antagonista – il Conoscente: mestatore politico, tuttologo rampante, infine tartufesco """"guaritore"""" – lo lusinga e lo provoca, lo trascina attraverso una serie di incontri che dovrebbero ammaestrarlo, rivelargli ciò che si ostina a ignorare, e finiscono invece per stordirlo e confonderlo. La verità, in questa storia, è un segreto osceno che si esibisce e si sottrae, un enigma di cui il Conoscente pretende di avere in pugno la chiave. """"Umberto Fiori"""" affronta i vari incontri come ci si sottopone a una serie di prove d'iniziazione nelle favole. Solo, senza amici, assediato da un'umanità grottesca e spocchiosa, riuscirà alla fine a sfuggire alla presa del suo mefistofelico terapeuta?"" -
Cosmic bandidos
Si può insegnare la meccanica quantistica a una banda di pistoleros ubriachi? rn«La nuova edizione, pubblicata in Italia da Marcos & Marcos vale l'acquisto anche solo per la prefazione, poiché a trent'anni di distanza le motivazioni elencate da Weisbecker per riproporlo diventano esse stesse un nuovo romanzo» - Cristina Nadotti, Il VenerdìrnBraccato dalle squadre antidroga di cinque continenti, mister Quark, nascosto nella giungla, scopre che la teoria dei quanti è psichedelica. Un cult esilarante. Mister Quark è ricercato da tutte le polizie del pianeta: risse esplosive ad altissimo tasso alcolico, orge, spaccio di droga su larga scala e fughe demenziali, a volo radente e in barca a vela. Gli tocca starsene nascosto nella giungla, con il suo cane High Pockets, un serpente dispettoso e il suo complice José, un burbero bandito che rapina a destra e a manca per mantenere la bizzarra famiglia. Tutto cambia quando Josè, all’aeroporto, ruba le valigie di un professore di Berkeley e famiglia: contengono manuali di meccanica quantistica e le lettere d’amore di Tina, la figlia del professore, evidentemente ninfomane e fedigrafa. Rapito dalle teorie quantistiche, che trova notevolmente stupefacenti, e scandalizzato dal cinismo di Tina, mister Quark raduna un’accozzaglia di sbandati e guida una spedizione alla volta di Berkeley. L’avanzata è un delirio spazio-temporale, le allucinazioni caotiche e devastanti, ma l’obiettivo è ben preciso: stanare il professore di fisica e chiarire, una buona volta, i misteri centrali dell’universo. -
Poesia contemporanea. Quattordicesimo quaderno italiano
Da ventotto anni (il primo uscì nel 1991 e aveva la presenza di Stefano Dal Bianco, Maurizio Marotta, Antonio Riccardi, Nicola Vitale), Franco Buffoni cura i Quaderni italiani di poesia contemporanea. Da allora un quarto di secolo è passato, e i poeti antologizzati oramai sono più quasi cento. Nel corso degli anni, a cadenza biennale, il mondo poetico aspetta l’uscita dei sette autori prescelti nel novero di molte centina di invii e candidature. -
La mia estate fortunata
Esilarante, gioioso, freschissimo: il primo romanzo di Miriam Toews.rn«Un inno all’amore, alla libertà e alla vita. Con tanto umorismo.» – RobinsonrnrnLucy non ha idea di chi sia il padre di suo figlio; Lish sogna ancora il mangiafuoco che in una sola notte d’amore le ha dato due gemelle. La casa per ragazze madri è piena di storie così. Ma dopo un mese di pioggia, ci sta una botta di vita: basta una lettera del mangiafuoco e due mamme sbarellate con cinque figli ignari si mettono in viaggio. Esilarante, gioioso, freschissimo: il primo romanzo di Miriam Toews. Siamo nel cuore di Winnipeg, dove fa sempre troppo freddo o troppo caldo: ora è ormai un mese che continua a piovere, e ci sono anche le zanzare. Con i bambini confinati al chiuso, nella casa di accoglienza per ragazze madri regna un certo nervosismo. Lucy ha diciotto anni e un figlio senza padre; Lish di figli ne ha quattro e ostenta indipendenza, ma in segreto sogna che il padre delle sue gemelle, il mangiafuoco amato per una notte e poi scomparso, prima o poi si faccia vivo. Come per incanto, cominciano ad arrivare lettere dal mangiafuoco; Lish è abbastanza folle da proporre a Lucy di prendere tutti e cinque i figli e partire per andare a cercarlo. Lucy è felice di questa novità, anche se sa fin troppo bene che non lo troveranno. Quello che ancora non sa, invece, è che quella sarà la sua estate fortunata. -
Senza campo
Dallo scrittore di thriller più importante del continente rosso, tradotto in tutto il mondo, un giallo trascinante, ironico, e profondamente umano. In una delle baie più belle nel Sud dell’Australia, prosperano i laboratori clandestini di metanfetamine. rnrnMetanfetamine, surf, baie assolate d’Australia: l’ispettore Hal Challis e l’ispettrice Hellen Destry seguono due piste brucianti, e negli interstizi hanno voglia di amarsi. Dallo scrittore di thriller più importante del continente rosso, tradotto in tutto il mondo, celebrato in Germania ben tre volte con il Deutscher Krimi Preis, lodato dal «Guardian» e dal «New York Times», un giallo trascinante, ironico, e profondamente umano. In una delle baie più belle nel Sud dell’Australia, prosperano i laboratori clandestini di metanfetamine. Per l’ispettore Hal Challis sono un incubo costante, ma non immagina di scovare una serie di queste cucine della morte grazie all’incendio provocato nel bush dalla sigaretta di un killer maldestro. Un aperitivo nel terrazzo di casa con vista sulla baia è una chimera, con l’epidemia criminale che questa droga induce; specialmente se la donna con cui vorresti bere è Hellen Destry, ispettore capo della squadra antistupro, alla caccia di uno stupratore seriale che non lascia tracce. -
Pepi Mirino e la macchina del buio
Il Club dei cecchini è in allarme rosso.rnTemibili personaggi dei videogiochi si sono materializzatirnnella realtà. Ora che il varco si è aperto, qualcosa di piùrngrande preme per uscire e il babbo di Pepi Mirino lavorarngiorno e notte per impedirlo.rnQuando il babbo scompare all’improvvisornSofi, Santino, Giamma e Pepi sono pronti a tutto perrnritrovarlo, anche a sfidare l’agenzia segreta che presidiarni confini tra i mondi. -
Il più bello di tutti
È la poesia bellezza? No. È la poesia, bellezza. Scendere agli inferi, annusare tutto, immergersi nelle brutture, corteggiare la vita come il più caparbio degli amanti, sedurla, prenderla da dietro stringendola ai fianchi. Guardare allo specchio gli occhi che fanno l’amore con i postumi di verità. Sentire le fusa della notte, che felina si avvinghia con le gambe e ti spinge dentro. Non sono un bell’uomo. Sono un uomo. Non sono un poeta. Sono un uomo. Non siamo frasi fatte abbiamo dentro poesia. Non sono un bell’uomo. Sono un bel libro. Il più bello di tutti. -
Libellula gentile. Fabio Pusterla, il lavoro del poeta. Con DVD video
Fabio Pusterla è uno dei poeti italiani più importanti e più conosciuti nel mondo. Il regista Francesco Ferri gli ha dedicato un documentario commovente, che coglie la personalità più autentica del poeta e insieme tocca nodi cruciali del fare artistico in generale. Il documentario si intitola Libellula gentile ed è allegato a questo libro, che ci accompagna dolcemente dietro le quinte. Dal volo della libellula, in chiusura di Argéman, alla Preghiera della rondine che apre Cenere, o terra: in Ora immobile si racconta il lungo rapporto di Fabio Pusterla con Marcos y Marcos e dentro questo arco di tempo, il lavoro del poeta in un periodo particolare, lo spazio di passaggio tra due libri. È il periodo che ha visto nascere Libellula gentile, il documentario che Francesco Ferri, grazie a un ‘pedinamento’ durato tre anni, ha realizzato sulla sua figura, sul mestiere di scrivere, sulla poesia. “Ho deciso di puntare sulla vicinanza e sull’empatia… quello che rimarrà è la testimonianza di una relazione, di un corpo a corpo” ha raccontato Ferri. Il film è anche la storia di un’amicizia, di come due sguardi, quello del regista e quello del poeta, si sono avvicinati. -
Residenza fittizia
«La Residenza fittizia di Alessandro Niero è un altro nome per dire viaggio, passaggio, transito (e Note di transito sarà appunto una sezione di questo libro): oltre la linea d'ombra dell'età e del mondo contemporaneo, oltre lo sguardo fermo che smaschera l'ipocrisia del reale, oltre la fatica dell'essere. Perché, suggerisce Brodskij, ""la metafisica è sempre terra terra"""" anche se (così un verso di Niero), """"la prospettiva è ormai quella che è"""" e il sogno può essere quasi soltanto """"cavare un caldo limpido / anche da un verminaio, / anche da quella merda"""". Eppure, lungo """"il sentiero che adesso si aguzza"""": il transito è verso un orizzonte, verso una chiarezza improvvisa, che apparirà quasi inattesa nella presenza lancinante di una figlia, """"alba che del buio fende il limo"""", in una terra ritrovata """"che non scende a compromessi"""", nel candore definitivo della neve, in cui si compie l'ultima tappa del viaggio, l'ultimo abbandono dell'io. E il transito non è soltanto tema, bensì anche e soprattutto densità della parola, forma della parola e del ritmo, che aspirano a liberarsi, a purificarsi dalle scorie, a farsi """"semplice dizione, fumo dissolto, dicibile detto"""": ambizione alta, verso cui Alessandro Niero prova a dirigersi, senza cedere alle scorciatoie, nella coscienza di doversi sobbarcare tutta la pesantezza del mondo e della vita, ma senza dimenticare la speranza di potersene affrancare, nell'estrema giravolta del linguaggio niveo che sigilla il libro: """"sono pericolo e suolo"""".» (Fabio Pusterla)"" -
Se ti abbraccio non aver paura
Franco e Andrea. Un padre e un figlio in viaggio, uniti nel tempo sospeso della strada. Un’avventura grandiosa, difficile, imprevedibile. Come Andrea. Una storia vera. rnrnrn“Per certi viaggi non si parte mai quando si parte. Si parte prima. A volte molto prima. Sono bastate poche parole: ‘Suo figlio probabilmente è autistico’”. rn Il verdetto di un medico ha ribaltato il mondo. La malattia di Andrea è un uragano, sette tifoni. L’autismo l’ha fatto prigioniero e Franco è diventato un cavaliere che combatte per suo figlio. Un cavaliere che non si arrende e continua a sognare. Per anni hanno viaggiato inseguendo terapie: tradizionali, sperimentali, spirituali. Adesso partono per un viaggio diverso, senza bussola e senza meta. Tagliano l’America in moto, si perdono nelle foreste del Guatemala. Per tre mesi la normalità è abolita, e non si sa più chi è diverso. Per tre mesi è Andrea a insegnare a suo padre ad abbandonarsi alla vita. Andrea che accarezza coccodrilli, abbraccia cameriere e sciamani. E semina pezzetti di carta lungo il tragitto, tenero Pollicino che prepara il ritorno. -
Delitto al conservatorio. Il commissario Abdul Calì indaga nel mondo dei bambini prodigio
Il premio internazionale per bambini prodigio è alle porte e un delitto sconcerta il Conservatorio di Milano. Il commissario Calì scopre un mondo di infanzie senza giochi, sadismo didattico e follia genitoriale. La chiave del mistero è scritta sulla pelle, la pelle più nascosta di una pericolosa donna asiatica.rnrnEra entrata con calma sulle assi del palcoscenico. Il collant color carne spuntava da scarpe altissime. Le zeppe trasparenti erano piene di fiorellini immersi in un liquido rosa. Servivano anche ad arrivare ai pedali dello Steinway & Sons gran coda. L’età era ben nota in sala: otto anni e mezzo.rnrnUn celebre maestro di pianoforte, specializzato in bambini prodigio, viene trovato morto nel suo studio; esecutore materiale, un black mamba. Stanno per cominciare le eliminatorie della Piano World Cup – Prodigy Child al Conservatorio di Milano, e il commissario Calì interroga sponsor, aspiranti giurati e genitori ambiziosi giunti da tutto il mondo per esibire i loro piccoli geni. Conquista a colpi di gelato Ming-li, la simpatica pianista bambina favorita al Concorso, scherza con Marisol, la colf peruviana a cui il grande maestro ucciso affidava la sua casa e il suo denaro, e tiene a bada la seducente maestra Stragiotti, abituata a farsi strada con doti diverse da quelle strettamente musicali. Pur sullo sfondo di musiche grandiose, Calì osserva un intrico di meschinità molto terrene, e nel dubbio applica entrambe le regole d’oro: ""Cherchez la femme"""" e """"Segui il denaro""""."" -
Temporali
I «Temporali» di Cristiano Poletti, fenomeni naturali desiderati e minacciosi o orizzonti del pensiero legati al nostro essere smarriti lungo gli anni e i secoli eppure fissi nell’eternità di pochi istanti luminosi, disegnano un libro maturo e forte, traguardo raggiunto di un lungo cammino poetico ed esistenziale, ma anche punto di svolta, riconoscimento di sé e del proprio rapporto con l’esistente, promessa per il futuro e riscatto. La parola oscilla tra il dato autobiografico, alluso e mai esibito, e la meditazione sulla storia e sui suoi vinti; e l’intonazione del testo a sua volta sta in equilibrio su un bilico espressivo, ora tendente al picco lirico, all’immagine fascinosa, ora capace del nitore ammirevole di chi non ha più bisogno di maschere e di orpelli. Anche il dichiarato dialogo con autori antichi e moderni offre una felice varietà di stili, capaci però di fondersi in una voce sommessa e piena: Poletti convoca Dante, Petrarca, Leopardi, Primo Levi, De Angelis e molti altri, a seconda dello strumento che maggiormente la musica di un testo richiede e richiama. Lo sguardo vaga nella memoria e nel paesaggio, ricostruisce volti fuggitivi, narra frammenti di vita o affreschi di esperienza collettiva; si addentra nella «pastorale del freddo» e lì si perde e trascende. È uno sguardo che ha visto molte cose, che conosce il senso del limite e il brivido del desiderio illimitato; è uno sguardo che sa come «anche attraverso questo, la grazia. / Solo attraverso / questo, /essere soli». -
Il silenzio dei gondolieri
C’è stato un tempo in cui un gondoliere stonato, a Venezia, non aveva futuro. E Luigi era il mago delle manovre impossibili, ma quando cantava, tutta Venezia si sentiva male. I migliori maestri di canto del mondo gettano la spugna con lui, e dopo Cinque anni di esilio Luigi si rassegna a lavare i piatti per campare. L’occasione del riscatto è la Tempesta Assassina. Cavalcando onde enormi, protetto dal Grande Sogno, Luigi conquista il cuore di Venezia per sempre. -
Economia della consapevolezza. Coscienza, interdipendenza, sostenibilità
L’Economia della Consapevolezza: sorprendente sintesi di spiritualità, imprenditorialità e sostenibilità, divenendo motore solido che genera efficacia, benessere ed equo profitto.rnrn“Nulla si può ottenere senza considerare la relazione tra noi e gli altri, tra noi e il mondo che ci circonda.” - Niccolò BrancarnrnrnNiccolò Branca, presidente e amministratore delegato della holding del Gruppo Branca International S.P.A., concilia la spiritualità della sua vita e della meditazione allo studio della mente e all’etica con la quale conduce la sua azienda da anni, da quando ha iniziato a sperimentare un nuovo modo di fare economia nel rispetto delle persone, dell’ambiente e del ritorno finanziario.rnCosì nasce l’Economia della Consapevolezza: sorprendente sintesi di spiritualità, imprenditorialità e sostenibilità, divenendo motore solido che genera efficacia, benessere ed equo profitto.rnEconomia della Consapevolezza diventa, oggi, un libro: riflessione e approfondimento globale, testimonianza utile e concreta, modello che mette al centro l’essere umano e la ricerca di senso e della felicità.