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Verso una epistemologia della «Via pulchritudinis». Tre lezioni dottorali h. c.
Il volume riporta le tre lectiones e le rispettive presentazioni laudative in redazione integrale, con le citazioni in extenso senza le lacune imposte dalla circostanza. -
Accende lumen sensibus. La liturgia e i sensi del corpo
"Accende lumen sensibus, infunde amorem cordibus"""": la sapienza dell'antica invocazione allo Spirito Santo non lascia dubbi circa il pieno coinvolgimento dei sensi del corpo nell'esperienza liturgica della fede. Nel fragile vaso d'argilla della propria umanità, la liturgia custodisce la sensibilità della Grazia e la Verità della carne: con i suoi gesti e le sue parole, essa ci ricorda che i sensi spirituali non sono un'alternativa ai sensi materiali, bensì l'affinamento di quegli stessi sensi, illuminati dalla luce dello Spirito." -
Identità e spiritualità sacerdotale
Queste pagine vogliono ripercorrere il cammino che il Magistero è venuto maturando circa il tema della spiritualità presbiterale, di cui il Concilio Vaticano II ha tracciato le coordinate affermando il presbitero raggiunge la santità attraverso il «retto assolvimento della missione apostolica affidata» (PO 2). -
L' omelia tra celebrazione e ministerialità. Iniziazione alla liturgia
Il XIV convegno raccoglie gli atti dell'itinerario di proposta annuale di formazione rivolta ai seminaristi e agli studenti di teologia. I relatori hanno saputo offrire contenuto e sottolineare l'importanza dell'omelia come attualizzazione dell'ultima e definitiva parola: il verbo incarnato. -
«Presbiteros en cada iglesia» (Act 14,23). La plegaria de ordenación del presbítero en el rito bizantino-griego y en el rito romano
Siamo abituati a studiare il presbiterato attraverso la riflessione della teologia dogmatica, le considerazioni dei maestri spirituali o le orientazioni della teologia pastorale. Il presente volume apporta un interessante riflessione sulla teologia liturgica. L'autore studia la teologia del presbiterato, partendo dai testi propri della liturgia di ordinazione, particolarmente le preghiere, in due tradizioni ecclesiali differenti: il Rito Romano e il Rito Bizantino-Greco. Questi testi sono locus theologicus privilegiato per scoprire la teologia liturgica del presbitero, con le particolarità proprie di ogni tradizione. Il contenuto di questi testi di ordinazione è una ricca sintesi della riflessione teologica di entrambe le chiese sul ministero presbiterale, in tutto ciò che ciascuna chiesa vuole, chiede e desidera che sia il presbitero. L'obiettivo di questo lavoro, pertanto, consiste nell'analizzare e confrontare i dati teologici che in nuce sono racchiusi nei testi di ordinazione, specialmente le preghiere del rito romano e del rito bizantino-greco, per mostrare posteriormente in luce la teologia e spiritualità del presbitero. -
«La forma rituale del sacramento». Scienza liturgica e teologia sacramentaria del dialogo
L'Associazione Professori e Cultori di Liturgia ha avuto, nella Settimana di Studio 2009, l'obiettivo di mettere a fuoco la forma rituale del sacramento e di riflettere sulla modalità più adeguata per sviluppare un'intelligenza del sacramento così inteso. Il tema è stato affrontato con il metodo del dialogo interdisciplinare tra esperti di scienza liturgica e di teologia sacramentaria, arricchito da un'ampia e qualificata partecipazione dei convegnisti. -
La reforma del ano liturgico y del calendario romano tras el Concilio Vaticano II
In questo libro si prende in esame la riforma dell'Anno Liturgico e del Calendario Romano effettuata nel contesto della riforma generale della liturgia attuata per mandato del Concilio Ecumenico Vaticano II. Si analizza il percorso storico prima del Concilio Vaticano II, ma ci si sofferma soprattutto sul processo redazionale del capitolo quinto della Costituzione conciliare Sacrosanctum Concilium - con attenzione particolare agli schemi del Coetus I - arrivando fino all'Anno Liturgico e al Calendario Romano rinnovati, promulgati da Papa Paolo VI nel 1969. Il volume contiene ricche appendici con testi inediti. -
Quando dire è agire. Principi vincenziani di vita e d'azione
"Vincenzo de Paoli parlava spesso: lo faceva perché doveva, perché richiesto dalla predicazione delle Missioni al popolo, dagli esercizi agli ordinandi, dalla direzione dei Preti della Missione e delle Figlie della Carità, dagli incontri di vario genere a tutti i livelli. Parlava alla buona, diremmo a braccia. Ma il suo non era un parlare vuoto, perché veniva da un cuore ricco di Dio, pieno della sapienza spirituale dei santi. È vero che non si può attribuire a lui un determinato sistema di pensiero. Non si può parlare ad esempio, in senso proprio, di una sua cristologia o di una sua mariologia. Vincenzo non ha scritto trattati. Ciò non toglie che, leggendo attentamente i suoi scritti e ripercorrendo le vicende della sua vita, non si possano cogliere delle idee-guida, delle costanti, delle massime, dei principi a cui si ispira."""" (Dal Prologo)." -
Il messale romano per la celebrazione del mistero
Il XV Convegno Liturgico celebrato a Roma dal 28 al 30 dicembre 2010 ha voluto riflettere su alcune tematiche per lasciare un'impronta profonda della liturgia e della spiritualità della Chiesa nella vita dei seminaristi. Ai partecipanti al Convegno si è fatto notare come il Messale è preceduto e introdotto dalla ""Istitutio Generalis"""", la quale non è una semplice raccolta di norme rubricali, ma piuttosto una sintesi di principi teologico-ascetico-pastorali, indispensabili sia per la conoscenza dottrinale, sia per la celebrazione, la catechesi e la pastorale della Messa. Solo un costante approfondimento di questa catechesi farà comprendere a tutti il senso, il dovere e il gaudio della loro partecipazione attiva e cosciente: una partecipazione che dovrà esprimersi nell'ascolto, nella preghiera comune e nel canto, ma anche nel """"sacro silenzio"""", necessario colloquio individuale con Dio, perché il dialogo orante dell'assemblea sia davvero un'elevazione di fede e di amore nello spirito, per Cristo, al Padre."" -
I sette sacramenti. L'infinito qui e ora
I sacramenti sono in connessione sostanziale con la vita della Chiesa. Da questo libretto appare chiara l'immagine della Chiesa come luogo della presenza sacramentale di Cristo. E questo è un contributo fondamentale a riprendere l'evento cristiano come esperienza. In moltissimi casi i sacramenti, che hanno una specificità assolutamente cattolica, assumono, nel contesto di profonda scristianizzazione in cui viviamo, il valore di strumenti di una nuova evangelizzazione. -
Opere. Vol. 9: Conferenze alla figlie della carità.
Le lettere, le conferenze e i documenti relativi alle sue opere costituiscono la testimonianza del generarsi del carisma vincenziano della carità. Il piano dell'opera prevede la pubblicazione nella traduzione italiana dei 12 volumi dell'opera omnia pubblicata negli anni 1920-1921 da Pierre Coste. -
El bosque simbólico. Itinerarios para una reflexión sobre la acción sacramental
La ricerca si prefigge non tanto di offrire l'immagine riduzionistica di un'esuberante letteratura, ma di rispettarne la tortuosità grazie allo studio sia dei protagonisti che diedero inizio alla vicenda simbolica, sia dei principali punti di riferimento attorno ai quali il paesaggio si articola. Intenzione dell'autore non è la pretesa di una sintesi impossibile, ma l'offerta di un'introduzione che a modo di ""mappa"""" fornisca al ricercatore alcuni strumenti critici necessari per godersi il panorama. Più che trasformare la foresta in un rigoroso giardino versagliesco quest'opera cerca di stabilire dei percorsi critici che """"cosmetizzino"""" la """"caotica boscaglia"""" in un pittoresco giardino inglese."" -
Uno spazio per celebrare il mistero. Costruiti come edificio spirituale per un sacerdozio santo (1 Pt 2, 5)
Scopo principale del XVI Convegno liturgico per Seminaristi (Roma, 28-30 dicembre 2011) voleva essere il rendere più consapevoli di ciò che è un edificio-chiesa e gli spazi necessari per la celebrazione per un culto cristiano in spirito e verità. -
Carità e missione. Convegno nazionale per i 350 anni della morte di S. Vincenzo de' Paoli e S. Luisa de Marillac
Dal Messaggio di Papa Benedetto XVI al Convegno: ""Mettendo questo giubileo sotto il segno della carità e della missione, avete giustamente voluto significare ciò che è al cuore dell'Eredità che avete ricevuto. Come ho già scritto nella mia prima enciclica, figure di Santi come Vincenzo de' Paoli e Luisa de Marillac «restano modelli insigni di carità sociale per tutti gli uomini di buona volontà. I Santi sono veri portatori di luce nella storia, perché sono uomini e donne di fede, di speranza e di carità» (Deus Caritas est, n. 40)."" -
La solennità della Cattedra di San Pietro nella Basilica Vaticana. Storia e formulario della Messa
Il volume offre uno studio sulla Solennità della Cattedra di San Pietro celebrata nella Basilica Vaticana, considerata dapprima dal punto di vista della ricerca storico-liturgica e successivamente mediante l'analisi del Lectionarium e del Sacramentarium della Messa. La ricostruzione storica della festa, attraverso le fonti, e l'ermeneutica liturgica dei testi, biblici ed eucologici, mettono in luce il significato profondo della celebrazione petrina, con la ricchezza e l'attualità dei suoi contenuti, ed evidenziano un rapporto di intensa simbiosi tra la lex orandi e la lex credendi della Chiesa, la quale, nel «Tu es Petrus», celebra il mistero del mandato affidato a Pietro e ai suoi Successori e professa la propria fede in ciò che prega. -
L' anno liturgico, pellegrini nel tempo. Itinerario educativo alla sequela di Cristo
Il libro pubblica gli Atti della 63ª Settimana Liturgica Nazionale tenutasi a Mazara del Vallo dal 27 al 31 agosto 2012. L'Anno liturgico è un itinerario e un prolungamento di grazia là dove i suoi vari misteri in un intreccio di lex supplicandi e di lex credendi, di accenti imploranti e di confessione della fede, mentre ricordano questa grazia, non cessano di elargirla a una Chiesa intimamente congiunta a Gesù Cristo. All'uomo pellegrino nel tempo, la Chiesa ha un pegno di speranza e un viatico da offrire: è ciò che il suo... Sposo ""ha lasciato ai suoi in quel sacramento della fede come banchetto di comunione fraterna e pregustazione del convito del cielo"""" (GS 38)."" -
Concilio Vaticano II e la liturgia: memoria e futuro
Memoria e futuro: due parole che caratterizzano l'atteggiamento con cui i vari Autori si sono accostati al Concilio Vaticano II durante la Settimana di studio dell'APL 2012, con attenzione anzitutto alla Costituzione sulla sacra Liturgia, ma allargando lo sguardo al tema della rivelazione, della Chiesa e del rapporto con la modernità. Una memoria che, scavando in profondità e con nuovi strumenti, sa nutrire il cammino futuro; un futuro che, non volendo interrompere il suo rapporto con il passato ma nemmeno impedirne la crescita e il frutto, sa impregnarsi della memoria di ciò che ancora spinge la Chiesa verso il suo « perenne rinnovamento ». -
Gesti e atteggiamenti del corpo nella liturgia. Le mie mani alzate come sacrificio della sera (Sal 141, 2)
Nell'Anno della fede, il XVII Convegno liturgico per Seminaristi ha voluto sottolineare l'importanza del gesto ben fatto, del gesto vero, che coinvolge l'intera persona e l'assemblea liturgica, sapendo che il gesto-atteggiamento è eloquente e contribuisce alla trasmissione della fede. -
La liturgia alla prova del sacro
Atti della XXXIX Settimana di Studio dell'Associazione Professori di Liturgia. Brescia, 29 agosto - 2 settembre 2011. -
Liturgia e vita. Nuova ediz.
Il volume è un manuale che introduce globalmente al dinamismo interdisciplinare tra i sacramenti, considerati come lex orandi, e la lex vivendi, e quindi come esplicitazione e impegno della nuova vita in Cristo originata dagli specifici eventi sacramentali. Sia i cultori di morale che di liturgia vi potranno trovare un'impostazione originale dell'ethos sacramentale, da suggerire agli studenti che partecipano ai corsi di teologia morale e di liturgia sacramentale. La fedeltà ai principi del Vaticano II e l'oculata attenzione alle problematiche essenziali sollevate dai recenti studi di morale e di sacramentaria, è un pregio dell'opera che potrà introdurre gli studenti nell'ambito delle opinioni e degli odierni dibattiti relativi alla morale sacramentale. Un testo che ben lungi dall'avere nostalgia della morale casistica - analogamente andrebbe detto per i casi astrusi relativi alla esattezza dei riti liturgici - lascia ampio spazio alla integrazione con le discipline pastorali che studiano, da altre angolature, la stessa materia ed affrontano le medesime problematiche.