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Le follie di Gregorio
È un viaggio introspettivo dentro le emozioni del protagonista ritenuto folle per la sua lucidità stupefacente, per la sua sincerità disarmante e all'interno del suo pensiero tanto innocente quanto sconcertante. Tanti i personaggi che come pezzi unici di un mosaico favoloso, si intersecano prima e si sistemano poi, in un loro posto che sembra destinato ancestralmente, fino a formare il quadro astratto, laconico ma scintillante, della vita di Gregorio. -
Gioco d'azzardo. Difendersi si può
Di dipendenza da gioco d'azzardo si è cominciato a parlare solo in tempi recenti, ma in realtà il fenomeno non è nuovo e soprattutto è pericoloso e non basta la consapevolezza della sua esistenza per contrastarlo. È importante capire come nasce e quali sono i meccanismi distruttivi che lo innescano. Com'è possibile che da una semplice attività ludica si possa sviluppare una vera e propria dipendenza? Di cosa hanno bisogno tutti coloro che sono caduti in questo vortice? Quali sono i segnali d'allarme? Quali strumenti di protezione giuridica posso essere messe in atto? Come si può difendere il consumatore? I due autori, hanno cercato di dare risposte semplici e chiare a queste domande in modo da poter aiutare il lettore a cambiare. -
Le arzille vecchiette dell'autobus 21
Forse un modo di leggere questo libro è portarlo con sé nei viaggi in autobus, qualunque autobus di qualunque città italiana, così da riconoscere i personaggi, i tipi, le situazioni e guardarli con gli occhi delle arzille vecchiette per non arrabbiarsi e riderci sopra. Short stories, storie brevi ma intese come piccole istantanee, raccontano il microcosmo dell'autobus. I discorsi occasionali, le frasi che si colgono in una conversazione al cellulare, gli sguardi, le persone in questo libro diventano brandelli di vita, piccoli quadri in cui sono racchiusi pensieri, sensazioni, sentimenti di un anno da pendolare vissuto insieme alle arzille vecchiette dell'autobus 21 che, con il loro accento bolognese e la tolleranza propria di questa città rappresentano una sorta di resilienza all'alienazione metropolitana. -
Goldrake. La storia di un mito
Perché da Goldrake a Mazinga? Molti sanno oramai, anche grazie ai tanti libri già scritti e alla valanga di forum dedicati a Ufo Robot Grendizer (vero nome di Goldrake), che in realtà si tratta della conclusione della Mazinsaga iniziata con Mazinga Z nel 1972 e proseguita con Il Grande Mazinga 1974, ideata da Nagai Kiyoshi meglio conosciuto con il suo nome d'arte Go Nagai. Goldrake atterrò in Italia nell'ormai lontano 1978, stranamente conosciuto in quegli anni con il nome di Atlas Ufo Robot. Il successo di questa trasmissione fu inimmaginato, tanto che portò prima la Rai, poi le emittenti private, ad acquistare ogni sorta di cartone Robotico prodotto. La Rai acquistò durante e subito dopo la messa in onda di Ufo Robot, Capitan Harlock, Mazinga Z, Capitan Futuro prima di cessarne le trasmissioni a causa delle polemiche che scoppiarono riguardanti la presunta violenza scatenata nei bambini di quegli anni. Tutto questo, fece si che Mazinga arrivò dopo Goldrake facendoci perdere completamente il filo del racconto come in realtà era stato ideato dalla Toei Animation nel paese del sol levante. Tutti gli avvenimenti tra il 1978 ed il 1980 riguardanti Atlas Ufo Robot, facendo esclusivamente riferimento ai documenti storici, audio, video e cartacei, alle interviste in esclusiva dei personaggi che crearono il mito. -
Comunico ergo sei viva
Questo libro viene pubblicato a un anno dalla prematura scomparsa di Susanna Damele a causa di un tumore contro il quale ha combattuto per diciassette anni. Il fratello Daniele, giornalista e scrittore, giunto alla sua ottava fatica, continua a scrivere sul profilo facebook di Susanna, come quando era in vita, per continuare quel dialogo con la sorella, quasi a voler esorcizzare la sofferenza e il dolore che ogni giorno si prova quando il destino si porta via i nostri cari. Da qui il libro che raccoglie alcuni significativi post e, successivamente, un'analisi sul rapporto con i social network, altro tema caro all'autore. La prefazione del saggio è a cura di padre Claudio Pighin, missionario pordenonese, mentre la postfazione è di don Fortunato di Noto, prete siciliano che si dedica all'antipedofilia in rete, entrambi sacerdoti con cui l'autore ha condiviso delle significative esperienze di vita sia dal punto di vista del volontariato sociale sia da quello professionale. È certamente un saggio da leggere che commuove e invita alla riflessione in un'epoca in cui la comunicazione corre veloce, specie on line. -
Cuore rossoblù. «Pensato, sofferto e scritto dal dicembre 2012...»
"A volte è meno difficile di quanto si pensi. Non c'è bisogno di critici specializzati, di autori affermati, di filosofi, di umoristi o di esperti intenditori, è sufficiente aver pazienza e ascoltare la gente. Il popolo petroniano ha nel suo DNA saggezza, sarcasmo, spirito di sopravvivenza e capacità di sintesi. Ho quindi volutamente disseminato questo scritto di pareri orecchiati allo stadio, frasi da bar e chiacchierate dopo i concerti, pietre miliari lungo il tragitto della passione che accomuna tanta gente. Con la presunzione, comune anche ad altri, che siamo speciali, ho raccolto i suoni, gli umori e le tragicomiche sbandate, di persone che, attraverso l'amore per la propria squadra, esprimono sentimenti profondi, pareri politici e, a volte, persino slanci religiosi. In ogni caso, vi renderete conto che i nostri """"cuori rossoblù"""" raramente sono banali.""""" -
Quando Firenze divenne capitale 1865-1871
Queste pagine intendono narrare la straordinaria metamorfosi di una città rimasta immutata, sino al 1865, nel suo impianto medievale, la quale viene chiamata all'improvviso ad ospitare la capitale del nuovo Stato unitario. Quasi fosse un viaggiatore di quei tempi, il lettore ripercorre le profonde trasformazioni del tessuto storico cittadino, a cominciare dall'abbattimento della cerchia muraria medievale per consentire lo scorrimento dei viali e la creazione di nuovi quartieri residenziali. La narrazione prosegue quindi con l'apertura del Viale dei Colli, con la creazione dei Lungarni e con gli interventi risanatori nel cuore della città. Interventi che comprendono l'abbattimento del Mercato Vecchio e del ghetto, recuperando l'area che corrisponde all'attuale Piazza della Repubblica e palazzi adiacenti. Il lettore può così rendersi conto, anche sulla scorta di vivaci e perfino divertenti impressioni di illustri testimoni stranieri, come l'attuale volto di Firenze sia il risultato di un equilibrato confronto fra l'incantevole città sigillata nel suo passato medievale e le esigenze di una città moderna che vive nel presente e guarda al futuro. -
Genova, una città che ti prende giorno per giorno
Quello del grande romanziere Charles Dickens è il più del ritratto di Genova che sia stato scritto da un viaggiatore per altri viaggiatori. Da grande narratore, Dickens coglie il carattere unico delle sue tre anime: quella paesaggistica, inimitabile, quella dei maestosi casamenti e dei grandi alberghi e quella dei pittoreschi quartieri portuali. Il tutto descritto con una straordinaria capacità percettiva che coinvolge i sensi, i colori, i sapori, gli odori. Genova, per dirla con le sue parole, ""è una città che ti prende il cuore ogni giorno, perché sembra che in essa ci sia sempre qualcosa da scoprire. Ci sono i vicoli più pittoreschi, i più bei palazzi e i più lussuosi viali: vi si può smarrire la strada venti volte al giorno, se si vuole, e venirne fuori alla fine fra le sorprese più inattese e piacevoli"""". Come piacevoli sono le pagine che descrivono questo incontro con la città."" -
L' Arena che non ti aspetti
Diverse leggende aleggiano sull'Arena. Le più conosciute attribuiscono al demonio la costruzione dell'Anfiteatro per via della enorme mole, per la quale pareva impossibile che esseri umani avessero potuto realizzarla. Leggende a parte, l'Arena di Verona è nel mondo uno dei simboli della città veneta, assieme all'ancor più noto balcone di Giulietta. Terzo anfiteatro romano per dimensioni in Italia, dopo il Colosseo e l'anfiteatro capuano, è il più grande, e senza dubbio il più suggestivo, teatro lirico all'aperto del mondo. Dalle leggende alla ricca storia che tocca diverse epoche, dagli spettacoli circensi al Festival lirico, dagli storici ai viaggiatori che nei secoli l'hanno visitata e ne sono rimasti rapiti, l'Arena racchiude pagine di vita veronese curiose ed accattivanti che permettono di penetrare l'intera storia della città. Per questo ""libro della buonanotte"""", vorremmo soffermarci, non tanto sulla storia dell'anfiteatro, ma sul """"dietro le quinte"""" che non si legge sulle guide turistiche e che spesso gli stessi veronesi poco conoscono."" -
Monnezza di Stato. La Terra dei fuochi nell'Italia dei veleni
"Monnezza di Stato"""" è il testo con cui il giornalista Paolo Chiariello e lo scienziato Antonio Giordano raccontano la realtà della """"terra dei fuochi"""", i disastri ambientali compiuti in una delle regioni più fertili e belle d'Italia, la Campania. I danni incalcolabili provocati dallo sversamento di rifiuti tossici prodotti da imprenditori senza scrupoli, smaltiti dalla camorra con la connivenza di politici corrotti. Un giornalista ed uno scienziato. Due competenze diverse per valutare, ciascuno dal proprio punto di vista, le cause di una catastrofe ambientale senza precedenti e per proporre le possibili soluzioni. Un libro che, nel ripercorrere alcune delle più significative vicende giudiziarie degli ultimi anni, analizza i dati scientifici relativi all'aumento di patologie tumorali e malformazioni congenite, divulgando, in modo semplice e comprensibile una realtà terribilmente complessa. Una battaglia di verità necessaria per conoscere ed invertire la rotta dell'autodistruzione." -
Palazzo Bentivoglio in borgo della Paglia
Oggi sull'area dove si erge il Teatro Comunale, un tempo sorgeva il palazzo della famiglia gentilizia bolognese Bentivoglio, costruito per volontà di Sante Bentivoglio. Venne chiamato anche ""Domus Aurea"""", per i capitelli e i cornicioni della facciata ricoperti di oro zecchino. Al pianterreno erano situati gli appartamenti degli uomini della famiglia, mentre al piano superiore si trovava l'appartamento di Giovanni II, riccamente affrescato, e quello ugualmente sfarzoso di Ginevra e delle altre donne di casa. Aveva 244 stanze e in esse i Bentivoglio ricevevano illustri personaggi e amici, davano feste e pranzi sontuosi. L'edificio venne distrutto dalla furia popolare, incitata dai nemici della famiglia, nella primavera del 1507. Testimonianza delle macerie della residenza bentevolesca è la via del Guasto, alla destra dell'odierno Teatro Comunale. La distruzione del palazzo ha causato una grave perdita per la storia dell'arte italiana. Cronisti contemporanei e studiosi più recenti hanno cercato di ricostruire, sulla base di descrizioni spesso entusiastiche, l'aspetto della domus magna."" -
Fuori tempo. Riflessioni di un coach tra vita e canestri
Alberto Bucci è un grande maestro di basket, un coach titolato e ammirato, uno che sui parquet ha visto tutto e vinto tanto. Ma è anche molto di più. Un uomo ""fuori tempo"""", non per caso. E queste sue riflessioni a tutto campo, sono un """"time out"""" che ci porta fuori dalla sua storia che tutti conosciamo, quella che è stata sotto i riflettori. Alberto Bucci, figlio della Bolognina, il quartiere di Bologna che ha visto crescere anche Alfredo Cazzola, che fu suo amico da ragazzo e suo presidente negli anni di gloria della Virtus, ha attraversato mille battaglie con """"la testa dura"""" e l'entusiasmo addosso. Ora, dice, è venuto il tempo di raccontarle. Lo fa in modo originale: in prima persona, ma anche attraverso il ritratto che ne fa Maurizio Marinucci con lo sguardo dell'amico, del discepolo, del fratello minore, e ancora dialogando con un giornalista esperto e sensibile (e anche lui amico di antica data) come Andrea Basagni, da cui esce un ritratto sincero di Alberto, con il suo modo di intendere lo sport e soprattutto la vita."" -
Due gioni e una notte nella grande guerra
1915: l'Italia entra nella Grande Guerra. C'è la mobilitazione generale e Giuseppe, un contadino emiliano di quarant'anni, con moglie e tre figli, viene richiamato alle armi e spedito in trincea. Il giorno prima del suo arrivo, la sua compagnia si è resa colpevole di un ""atto di codardia"""": i fanti, usciti per l'ennesimo assalto, hanno voltato le spalle al nemico e sono rientrati nei rifugi, approfittando del fatto che gli austriaci hanno eliminato il plotone dei carabinieri incaricati di sparare su chi ripiegava. Le ore trascorrono nell'incubo di una punizione spietata. E Giuseppe si troverà gettato nella roulette di un sorteggio dove sarà in gioco la vita o la morte. Un testo teso e drammatico, dove la ferocia immutabile della guerra si scontra con gli slanci altrettanto perenni della solidarietà umana. Da leggere in pubblico o in solitudine, a teatro o a scuola."" -
La ruota e l'incudine. La memoria dell'industria meccanica bolognese in Certosa
La storia della meccanica bolognese, il settore produttivo che dalla fine del XIX secolo ad oggi si è imposto come il più importante del territorio, trova nel Complesso Monumentale della Certosa una chiave di lettura insolita e particolare. La simbologia, le rappresentazioni artistiche, le iscrizioni dedicatorie mostrano o lasciano intuire l'impegno e l'orgoglio degli uomini, ma anche di alcune donne, che hanno dato vita e poi gestito aziende piccole e grandi che hanno segnato la storia della città, raggiungendo in molti casi un successo nazionale e mondiale. Il racconto delle vicende personali ed imprenditoriali si delinea quindi, oltre che dai documenti archivistici, familiari ed aziendali, anche attraverso le memorie collocate nei chiostri e nelle sale del Cimitero di Bologna. -
Tutto in un istante. Le decisioni che tracciano il viaggio di una vita
Pilota sperimentatore, astronauta e imprenditore, Maurizio Cheli condivide volentieri le sue esperienze nell'ambito di conferenze e seminari aziendali. In questo libro, unico nel suo genere, egli narra, con il tono di un amico che vi racconta una storia, le tappe fondamentali del suo incredibile percorso professionale che sono in seguito analizzate da Marianne Merchez. Questa biografia diventa così non solo una fonte di informazioni ma anche e soprattutto di riflessione sul nostro cammino personale nella vita e nel mondo del lavoro in particolare. L'avventura aeronautica e spaziale è una grande avventura umana e scoprirete, molto rapidamente, nel corso della lettura, che questa esperienza all'apparenza lontana, distante ed estremamente specializzata è, al contrario, molto vicina alla nostra realtà quotidiana. Le nostre conoscenze, competenze, le nostre esperienze, tutto si concentra talvolta in quell'istante molto preciso in cui una situazione evolve, una nuova avventura ha inizio o una decisione viene presa. Siamo noi davvero pienamente presenti a noi stessi in questi momenti decisivi della nostra vita? Come Maurizio ha riflettuto su se stesso nel corso di questo racconto, voi potrete interrogarvi durante la lettura di alcuni passaggi del libro che stimolano una eco in voi e forse svelare potenzialità nascoste che attendono solo di essere scoperte o riscoperte. -
Undulna. Una vita fra avventura e medicina
Dal più noto chirurgo del ginocchio e pioniere della chirurgia artroscopica in Italia, una vicenda umana e professionale intensa e fuori dagli schemi, lungo rotte di mari tropicali, piste di deserti africani o in centri medici occidentali, all'inseguimento di un insaziabile desiderio di conoscenza e curiosità -
Marco Biagi. Storia di un uomo lasciato solo
Questo volume nasce dalla necessità di far conoscere anche alle nuove generazioni quanto il professore Marco Biagi, ucciso in modo atroce il 19 marzo 2002 dalle Nuove Brigate Rosse, abbia realizzato e insegnato per elevare, migliorare e umanizzare il mondo del lavoro, ponendo al centro di tutto il principio secondo cui questo, oltre a essere la ricchezza della società e dell'individuo, ne identifica innanzitutto la dignità seguendo i dettami dell'articolo 1 della nostra Costituzione. Troppo a lungo è stato trascurato stato il ricordo del ""Marco Biagi Uomo"""". Compaiono infatti per la prima volta i ricordi della moglie Marina e della sorella Francesca, oltre alla testimonianza del prof. Luigi Montuschi, che di Marco Biagi fu maestro ed amico. Sono riportate anche le lettere e le email (alle quali egli non ebbe risposta) che Marco inviò ad amici ricoprenti cariche pubbliche ufficiali, esprimendo, purtroppo inutilmente, il fondato timore del pericolo per l'incolumità sua e della sua famiglia. Un volume che fa emergere l'autorevole personalità dell'uomo colto ed educato, scherzoso ma risoluto nei principi e nelle iniziative alla base della sua attività, fedele alle sue attività."" -
Ferrari segreto. Il mito americano
Un ritratto diverso, intimo e segreto dell'ingegnere, tracciato dalla penna di Italo Cuccie dalle foto d'autore di Walter Breveglieri. Un Ferrari inedito come mai l'abbiamo letto e che vale la pena di incontrare. -
Storia di Willy e di Valeriano Forzati presunto colpevole
30 settembre 1988. Lungo l'argine del Po di Goro, al confine tra Basso Ferrarese e Veneto, viene trovato il corpo senza vita di Vilfrido Luciano Branchi, per tutti Willy. È nudo, accanto spunta il solo portafogli con la carta d'identità. È immerso in una pozza di sangue all'altezza della testa martoriata da diversi colpi provocati dalla bocca di una pistola utilizzata nei macelli. L'indagine vira immediatamente su Valeriano Forzati, noto criminale della zona, che cinque mesi dopo, farà una strage nel nightclub Laguna Blu uccidendo quattro persone. Ma ""il Colonnello"""" Forzati con Willy non c'entra niente. Lo diranno le inchieste e per questo verrà prosciolto. Da quel momento il caso Branchi finisce archiviato. Per 26 lunghi anni fino a quando un avvocato, un giornalista e un investigatore privato, con l'aiuto di Luca, fratello della vittima, porteranno alla luce elementi inquietanti, legati a un giro di sesso e omertà. E a spalancare le porte, sarà un'intervista choc al parroco del paese. Proprio quegli elementi permetteranno alla Procura, di rimettere mano sul cold case e dare vita a una nuova inchiesta."" -
Storia di Italo. Bologna 1914-Monte Grappa 1918
Italo Roversi frequenta il liceo, dove l'insegnamento riflette le istanze del momento storico e i professori lavorano come potente fucina di idee, sospingendo i giovani a non esser solo spettatori degli eventi, mentre vanno affermandosi gli ideali interventisti che infiammano l'Italia e diffondono con vigore la necessità di partecipare al conflitto. Parte volontario per la guerra nell'aprile del 1917,spinto come migliaia di giovani da un ardore e da un amor patrio che oggi risultano difficili da comprendere ma che, appena un secolo fa, accomunavano gran parte degli Italiani. La sua storia, che offre trasversalmente anche un piccolo spaccato di vita bolognese, è ricostruita in un tessuto narrativo tratto da appunti e lettere, dove i segni di un'inquietudine profonda si alternano a entusiasmi e slanci ingenui e prorompenti pulsioni eroiche. La 'normalità' del gesto di Italo, ragazzo del '99, il suo non potersi esimere dal seguire ciò che gli sembra il suo destino di elezione, il fiero sostegno dei genitori e della famiglia, offrono certamente uno scenario inconsueto, e soprattutto a un giovane lettore contemporaneo, cui questo libro è idealmente dedicato.