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Il manichino e i suoi paesaggi
È praticamente impossibile stabilire una data di nascita del manichino, anche se le testimonianze scritte ci parlano di tradizioni presenti già in epoca celtica e romana: un oggetto fortemente simbolico che appare da sempre connesso alla storia dell'uomo, alla tentazione del simulacro umano, al sogno dell'immortalità. ""Il manichino e i suoi paesaggi"""", in una raffinata cornice tipografica, racconta in lingua italiana e inglese la storia del manichino dalle sue origini, aprendo una finestra su paesaggi inaspettati in cui questa figura consueta eppure misteriosa ha trovato, nei secoli, le più diverse collocazioni. Una grande raccolta iconografica che pesca nella moda, nella devozione religiosa, nella scienza, nello spettacolo, nella pubblicità, nell'arte, in cui il manichino ci somiglia, ci sostituisce, parla di un'epoca, di un ideale di bellezza. Popola un mondo espressivo di altri """"noi"""" insieme a bambole, androidi, automi, maschere, marionette e burattini. E, come in uno specchio, ci riflette e racconta a sua volta la nostra storia."" -
Mantova beat & bit
Quella che viene raccontata in queste pagine è una storia tutta mantovana che unisce gli anni Sessanta, quelli ruggenti della musica beat, con l'epoca attuale in cui il bit informatico è diventato sempre più l'unità di misura dei nostri pensieri. Nell'intervallo che separa i due periodi si collocano le venti e più testimonianze raccolte da Fabio Veneri, che mostrano evoluzioni e permanenze sul territorio virgiliano e il bisogno costante di ogni generazione di esprimersi con un linguaggio proprio all'interno di spazi di condivisione creativa. ""Mantova Beat & Bit"""" è un fiume carsico di storie appassionanti e immagini inedite, di volti noti e di voci emergenti, di circoli, ricircoli e circoletti, di movimenti artistici sotterranei, di quelle sacche di creatività presenti nel mantovano che un osservatore attento come Pier Vittorio Tondelli, già negli anni Ottanta, aveva rilevato."" -
Musica e madrigali al tempo di Vincenzo Gonzaga
Nell'aprile del 1588, a pochi mesi dall'ascesa al potere di Vincenzo I Gonzaga, ventiquattro musici di origine mantovana, per volontà del nobile Alfonso Preti, si prestano ad un progetto compositivo comune realizzando una pubblicazione dal titolo ""L'amorosa caccia"""". L'opera, costituita da ventiquattro madrigali a cinque voci, seppur riscuota al momento un discreto successo, lentamente viene dimenticata, lasciando traccia di sé solo in alcune citazioni. Il libro di Stefania Lanzo vuole riproporla, ripercorrendone le vicende e interpretandola come un reperto musicale in cerca della propria storia, dei propri autori, della propria voce. Il tentativo di rispondere ai molti quesiti che l'opera pone, diviene spunto per svelare un tessuto pulsante di relazioni tra corte, chiesa, accademia e musici, offrendo l'opportunità di tracciare in un quadro organico aspetti significativi del pensare e del fare musica nella Mantova di fine Cinquecento."" -
Il Cappellano Maggiore
Rodolfo Signorini cura l'ennesimo capolavoro di storia mantovana: la ristampa anastatica del manoscritto di Lodovico Franchetti ""Il Capellano Maggiore"""", 128 pagine di scrittura e decorazione manuale redatte dal 1682 al 1699 che descrivono il complesso insieme dei cerimoniali religiosi previsti nella Basilica Palatina di Santa Barbara, oltre che nelle principali chiese cittadine, che contemplavano la presenza di principi, prelati e nobiltà. Un documento di storia gonzaghesca dal valore inestimabile, che testimonia anche la vicinanza della famiglia ducale alla reliquia del Preziosissimo Sangue, spesso richiamata nei complicati passaggi liturgici. Il volume è raccolto in un cofanetto che comprende un saggio con la trascrittura integrale del manoscritto originale."" -
Senza limite alcuno
Senza Limite Alcuno, in una parola: SLA. Che a sua volta è l'acronimo di una grave patologia degenerativa, la Sclerosi Laterale Amiotrofica. A Marco Sguaitzer la ""stronza"""" - come la chiamava Stefano Borgonovo - viene diagnosticata nel 2008 dopo una vita intensa fatta di sport, tanta amicizia, una costante e insaziabile curiosità del mondo e delle persone. Una sete di vita che non si estingue e che impregna le pagine di questo libro, scritto nel giro dell'ultimo anno: pensieri, ricordi, post pubblicati sul suo blog, racconti brevi e autobiografici che ci immergono lentamente nell'esistenza di Marco, un uomo che non ha alcuna intenzione di abbandonare la via della speranza. Senza Limite Alcuno non è infatti il racconto della malattia, e non è nemmeno un malinconico album dei ricordi: è piuttosto un manifesto per la vita, scritto da un abile narratore che ci parla dal suo cono d'ombra, che ci restituisce il suo mondo dipingendolo talvolta con colori forti e talora tenui, in costante equilibrio tra profondità e leggerezza."" -
Storici incontri a Polirone
Il quarto appuntamento con le cronache polironiane di Oscar Piva ci offre un altro spaccato della ricchezza culturale e sociale di San Benedetto Po: personaggi popolari, uomini politici e cardinali; e poi l'accattivante racconto di eventi, ricerche genealogiche e memorie storiche che disegnano il profilo nobile di un'antica comunità in riva al Po. -
Prestige
Renato Portaluppi è un giovane manager. Nell'estate del 2002 decide di abbandonare la propria carriera per dedicarsi all'agricoltura, attività che da sempre coinvolge la sua famiglia sulle rive del Lago di Iseo. Ripensa così alla sua vita e a tante cose che aveva dimenticato, grazie anche a Fabrizio, che lo ospita per alcuni mesi ad Alicante. Guglielmo Luna è un operaio di Palermo addetto alla riparazione di grandi navi. Anche lui realizzerà i suoi sogni abbandonando il lavoro marittimo per riscoprire la sua terra, custode di valori e tradizioni dimenticate. Sullo sfondo di storie che si intrecciano tra agricoltura, ambiente, amore e passioni giovanili, ""Prestige"""" si presenta come un racconto contemporaneo, semplice e irresistibile: un incrocio di parabole e personaggi che, quasi per caso, si trovano coinvolti in una situazione che cambierà il loro atteggiamento verso la vita. Una tragedia farà sì che il loro egoismo venga messo da parte, e da piccoli uomini di questa inconsueta storia riscopriranno di avere un cuore, capendo che è meglio accettare la sofferenza che non vivere nascondendosi."" -
Rottamatori e rottamati. Giovani e anziani nel XXI secolo
Il termine ""rottamazione"""" è tornato in auge nel nostro vocabolario, grazie alla nouvelle vague della politica italiana: introdotto con forza da Matteo Renzi, ha assunto nell'immaginario collettivo un significato positivo in termini di rinnovamento e propensione al futuro, quasi un manifesto contro le generazioni precedenti, accusate di immobilismo e conservazione del potere. Ma è veramente così semplice e riduttivo il confronto tra vecchie e nuove generazioni? Vittorio Carreri descrive con grande lucidità la condizione degli anziani nel nostro paese, tracciando un percorso storico e sociale che, soprattutto dal Novecento in poi, ha visto una trasformazione radicale del welfare e quindi delle aspettative di vita. Unendo la grande esperienza in campo sanitario e la mai estinta passione civile, l'autore ci invita a una profonda riflessione sul significato stesso dei termini """"vecchio"""" e """"nuovo"""", mettendo in discussione il dogma mediatico di un giovanilismo sterile, acritico e dilagante."" -
Felonica.... si racconta
Felonica mette in mostra il Novecento attraverso le immagini di un paese, raccolte nelle famiglie e negli archivi privati: un accattivante racconto fotografico, curato da Vittorino Malagò, che tocca le corde e i ricordi di una piccola comunità di confine in riva al Po, con i tempi scanditi dalla vita sul fiume e in campagna, tra la chiesa e la scuola, nelle grandi famiglie della civiltà contadina. ""Felonica si racconta"""" è un lungo percorso fatto dai volti di bambini, uomini e donne che hanno animato la vita del paese in un secolo che ha visto l'arrivo di cambiamenti epocali e il tragico passaggio della guerra."" -
A come... agricoltura. Dal neolitico a Expo 2015
Perché un libro che parla di agricoltura? Lo dice il titolo stesso: A come Agricoltura. La prima lettera, il principio. Parte tutto dall'agricoltura. Senza agricoltura non potremmo vivere. Le piante e l'allevamento ci danno cibo e ossigeno. Ma quanto ne sappiamo veramente di agricoltura? Non vogliamo credere alla favola che i bambini delle grandi città pensino che il latte venga prodotto sugli scaffali del supermercato, però forse è bene conoscere meglio un mondo fantastico come quello agricolo, che da sempre nutre il pianeta e tramanda importanti valori e tradizioni. Un mondo che occupa un posto di primo piano anche nella storia dell'arte, dai primi incisori rupestri ai grandi pittori impressionisti e contemporanei. Giulia Bartalozzi e Matteo Bernardelli ci accompagnano in un affascinante viaggio nella storia: un'opera divulgativa e di facile lettura anche per i più giovani che attraverso la terra, i campi, gli uliveti, i vigneti e le stalle ci porta dritti fino al cuore di Expo 2015. Perché il futuro sarà, ancora una volta, dell'agricoltura. Età di lettura: da 8 anni. -
The goal. Le vie dello sport sono infinite
Cosa può accomunare l'antico senato romano alle metodologie di preparazione di un concerto? In teoria nulla. Tuttavia un filo conduttore lo si può trovare nello sport: nel metodo di lavoro e nelle ispirazioni che caratterizzano il punto di vista di un allenatore. ""The goal"""", primo libro del giornalista sportivo Leonardo Piva, è strutturato in tre fasi che scandiscono i tempi di un lungo confronto su temi comuni ai quattro sport di squadra più popolari, rappresentati da quattro allenatori di successo: Andrea Anastasi (volley), Ivan Juric (calcio), Rowland Phillips (rugby) e Alberto Morea (basket). Nel """"secondo tempo"""" di questo confronto lo scenario cambia, e protagonisti diventano i giocatori. Siamo infatti abituati a vedere coloro che scendono in campo sempre impegnati a eseguire schemi, seguire indicazioni o capire gli avversari. Una volta lasciati liberi di dare sfogo al loro flusso di coscienza, su cosa si sposta la loro attenzione? Nella seconda parte del libro troverete quindi nove risposte, nove racconti di sport firmati da protagonisti di assoluto valore."" -
Matilde sulla zucca
La nuova pubblicazione patrocinata dalla Confraternita della Zucca ""Teofilo Folengo"""" di Reggiolo celebra la Gran Contessa: il 2015 segna infatti i 900 anni dalla scomparsa di Matilde di Canossa, che morì proprio nel territorio di Reggiolo, a Bondeno di Roncore. I quattro testi illustrati ci parlano ancora di zucca, declinandola in racconti accattivanti. Il testo di Pietro Codeluppi ci spiega le tecniche tradizionali e moderne per la coltivazione della zucca, l'evoluzione delle sue varietà e l'utilizzo in cucina. Francesco Puerari affronta da nutrizionista un argomento """"piccante"""", l'eros a tavola, suggerendoci gli alimenti ideali per una cena romantica preparatoria all'alcova. Giulio Cesare Cuccolini, uno dei massimi esperti italiani di storia del fumetto, ci mostra come la zucca sia da sempre un elemento di grande valenza simbolica per il mondo dei comics americani, da Charlie Brown al Green Goblin, inevitabilmente influenzati dalla popolare ricorrenza di Halloween. Chiude la pubblicazione Rodolfo Signorini, curatore dell'opera, con un compendio di citazioni letterarie e popolari della zucca e altri prodotti dell'orto, dai vangeli apocrifi ai grandi poemi dannunziani."" -
Fedro. Certame poetico. Una scelta coraggiosa?
Fedro è stato un favolista latino attivo sotto gli imperatori Tiberio, Caligola e Claudio. Il libro porta a compimento la pubblicazione dell'intero corpus delle opere fedriane, come pervenuto a noi dalla tradizione manoscritta: cinque libri, seguiti dalle trentadue favole dell'Appendice Perottina. Annalisa Usuardi rivisita i versi di Fedro, riproponendo a duemila anni di distanza una nuova chiave di lettura basata su ritmo ottonario e rima baciata. Ciò che ne esce è una riscoperta del grande autore latino, che dimostra in questo modo la sua grande e precoce modernità. -
Bruno Vidoni. Onirica
Riemergono, dall'archivio di Casa Vidoni e da collezioni private, una serie di inquietanti eppur affascinanti opere grafiche, quasi totalmente inedite, in cui l'artista Bruno Vidoni, vero folletto dispettoso dell'arte italiana del secondo Novecento, ha immaginato paesaggi e situazioni ""ai confini della realtà"""". Le sue creature sembrano infatti nutrirsi di quelle atmosfere """"weird"""" rese celebri da H.P. Lovecraft. Artista concettuale e sperimentatore instancabile Vidoni ha saputo, in queste opere, creare visioni oniriche compenetrando suggestioni desunte dal Simbolismo, dal Surrealismo, dall'arte medievale e dall'illustrazione pulp. Sono nate così entità mostruose sopravvissute alla notte dei tempi, che abitano la dimensione ignota dei sogni vidoniani. Nel regno di Onirica, le creature tentacolari dell'artista centese custodiscono città perdute, sorvegliano e spesso insidiano nude veneri misteriose. Prendono corpo anche due """"libri d'artista"""", due falsi codici medievali: con il suo Necronomicon Vidoni ci dà una dimostrazione di come il procedimento ideativo diventi, a volte, il messaggio."" -
Cà di töcc
Una vicenda che inizia negli anni Trenta del Novecento, in un paese della Bassa Padana. Cà di töcc, la casa dei matti. Povera gente. In quella grande casa vive anche Cristiana, giovane operaia e figlia che deve lavorare duro per mantenere una famiglia numerosa e difficile, con i ""figli del popolo"""" di una madre costretta a prostituirsi e un fratello preda di alcolismo e disagio psichico."" -
Mantova vecchiotta. Cartoline dalla città 1899-1940
Mantova possiede una grande quantità di cartoline che la ritraggono, pubblicate tra la fine dell'Ottocento e gli anni Trenta del Novecento. Attraverso una formidabile collezione di inediti Mauro Giordani propone un percorso di visita della Mantova di inizio Novecento, una città incantata, che già nei primi decenni del secolo ha subìto profonde trasformazioni. Fino ad allora il perimetro era rimasto quello del ducato gonzaghesco: i laghi, le mura, le porte e la fossa magistrale. Le immagini del volume ci mostrano una città radicalmente diversa: lo skyline sui laghi con il vecchio ponte di San Giorgio e le fortificazioni. Le mura e le antiche porte non ancora demolite. Il Rio ancora completamente scoperto. Palazzi e chiese oggi sparite per far posto alla modernità. E poi ci sono i mantovani, a piedi o in carrozza, di ceto popolare o benestanti. È ""un romanzo per immagini che non è mai stato scritto"""", come scrive Davide Bregola. C'è dunque tanta Mantova scomparsa in queste immagini, ma le cartoline ci raccontano un tessuto artigianale fatto di stampatori e fotografi, con nomi che sono entrati nella memoria cittadina e italiana."" -
Bruno Vidoni. Dialoghi con la metafisica
I rimandi alla pittura metafisica sono ricorrenti nei dipinti di Bruno Vidoni, anche quando a prendere il sopravvento è un visionarietà di matrice surrealista. Questo volume, ennesima stazione nel lungo viaggio di riordino e analisi della vasta e complessa poetica artistica vidoniana, propone una ristretta selezione di opere in cui il dialogo a distanza con la Metafisica di Carrà e De Chirico si fa più facilmente riconoscibile. Eppure gli esiti sono, comunque, imprevedibili e degni di nota. -
La solitudine in compagnia
Cosa capita quando ci si ritrova in un'esistenza non cercata, non desiderata e, infine, detestata? Se lo chiede anche Rita, moglie e madre insoddisfatta che per sopravvivere nella propria quotidianità deve rincorrere un marito assente, impegnato a nascondere un segreto inconfessabile. Ma la realtà non è esattamente ciò che appare, e Rita si troverà davanti a un bivio in cui dovrà prendere una decisione difficile. Henda Khelifi ci accompagna nel dramma quotidiano e familiare di una coppia del nostro tempo, in quello che è il primo romanzo di una trilogia contemporanea dai forti connotati psicologici. In questo e nei prossimi episodi le vicende ruotano attorno a Rita, una protagonista dolce ma determinata che non rinuncia alla libertà e vuole conquistare da sola il proprio futuro. -
Airone 1. Retroscena di un'epoca
Antonio Cornacchia, alias Airone 1, è stato forse il poliziotto italiano più famoso della seconda metà degli anni Settanta: fu lui ad arrestare Renato Vallanzasca e ad aprire per primo il bagagliaio di una Renault 4 in via Caetani, trovando il corpo di Aldo Moro. O a scoprire i covi dell BR e dell'Anonima Sarda. Airone 1 è il nome urlato ogni giorno in una radiolina di un'alfetta bianca, direttamente dal cuore dei '70 dei massacri e delle stragi, delle connivenze e degli spari, di Moro e di Pecorelli, di Dalla Chiesa e della Magliana, di Paul Getty e di Cossiga, delle commissioni parlamentari e dei governi balneari, del compromesso e dei servizi segreti. Airone 1 apre oggi i suoi diari e racconta le sue verità, vissute e ascoltate in prima persona, come rivelazione dei retroscena degli atti sconvolgenti e oscuri di quel mondo criminale e provocatorio. Un mondo le cui gesta si riverberano e lasciano tracce, spesso incomprensibili, che arrivano ai giorni nostri. -
Il valore di un sodalizio
In vista del centenario dell'A.N.M.I.G la Sezione di Mantova ha fortemente voluto la realizzazione di questo lavoro. L'autrice ripercorre la storia del gruppo mantovano dalla sua nascita ai nostri giorni, inquadrandola in quella nazionale dell'intero Sodalizio e legandola con semplici ma fondamentali agganci alle vicende del nostro paese. Questa storia di sacrifici, di uomini, di solidarietà e di valori potrà servire alle nuove generazioni per la costruzione di un futuro di pace.