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Greco. Dizionario greco-italiano, italiano-greco
Aggiornato, completo e di facile consultazione, il dizionario raccoglie oltre 24.000 voci e locuzioni; l'indicazione pratica della pronuncia; tutte le più importanti informazioni grammaticali e un pratico supplemento pensato per chi viaggia. -
Dizionario di italiano
Un dizionario tascabile ricco e aggiornato utile in diverse occasioni. Raccoglie infatti oltre 25.000 voci e locuzioni, i termini d'uso dell'italiano, con un'attenzione specifica a quelli dei linguaggi specialistici della tecnologia, dell'informatica, della comunicazione e delle scienze. È caratterizzato da definizioni chiare e ricchezza degli esempi, dall'indicazione delle forme verbali irregolari e dell'ausiliare nel caso dei verbi intrasitivi. Non mancano la segnalazione dei plurali e dei femminili irregolari o meno noti, la trascrizione fonetica per le parole di origine straniera e un ricco apparato di modi di dire e proverbi. Concludono il volume le tavole delle coniugazioni dei verbi regolari, ausiliari e dei principali verbi irregolari. -
Dizionario tedesco. Tedesco-italiano, italiano-tedesco. Ediz. bilingue
Edizione aggiornata secondo le regole più recenti della nuova ortografia tedesca. Ideale per la scuola e l'uso quotidiano. Contiene: oltre 55.000 lemmi e locuzioni; precise indicazioni grammaticali, morfologiche e sintattiche; traduzioni chiarite da indicatori lessicali e illustrate da numerosi esempi; note sugli aspetti della vita quotidiana e della cultura tedesca e italiana; guida completa all'uso dei verbi tedeschi. Basato sulla banca dati linguistici ""Collins Word Web"""". In allegato: easy test tedesco, 32 pagine di esercizi e giochi per imparare a usare correttamente il dizionario e migliorare la propria conoscenza della lingua tedesca."" -
First time. Dizionario di inglese. Inglese-italiano, italiano-inglese
Le 35OO parole più comuni sia dell'inglese sia dell'italiano. Trascrizione fonetica semplificata delle parole inglesi. Tanti esempi per consolidare l'apprendimento. Centinaia di interessanti note linguistiche e culturali. Ideale per la scuola primaria perché spiega come si usa il dizionario (semplici esempi, brevi domande di verifica per ""fare amicizia"""" con il dizionario); contiene tavole tematiche a colori: la mia città, a casa, la mia camera da letto, la mia festa di compleanno... Utilizza efficaci liste tematiche: animali, colori, famiglia, scuola, i numeri e l'ora, i verbi inglesi, le preposizioni; è arricchito da simpatiche vignette e inoltre è realizzato con carta naturale """"amica delle foreste"""" e pesa, a parità di pagine, dal 20% al 5O% in meno rispetto agli altri dizionari. Età di lettura: da 8 anni."" -
I fiori del deserto. Sbarbaro tra poesia e scienza con testimonianze inedite
Il racconto della straordinaria avventura esistenziale, prima che scientifica, del grande poeta Sbarbaro con il più umile dei vegetali: i licheni. -
Moscerilla diletta, cara Gina. Lettere inedite
Un Montale inedito e domestico nelle lettere alla moglie e alla governante Gina arricchito da molti disegni a colori inediti del poeta, fotografie e con uno scritto della nipote Bianca. -
Gli uomini del fiume. I mestieri del Po. Vol. 5
Quinta e ultima uscita, per il momento, della serie ""Gli uomini del fiume"""", che ripropone i mestieri legati alla vita fluviale, non attraverso una fredda ricostruzione storica ma con le testimonianze dirette di chi sul Po è nato, vissuto e ha lavorato, sofferto e sudato. Un rapporto quasi simbiotico che, sebbene scomparso, dà una chiave di lettura su quello che dovrebbe tornare ad essere il rapporto tra l'uomo e il fiume. Lavoratori, personaggi, artisti, e anche malfattori di vario genere che dal Po hanno tratto l'ispirazione per le loro storie e le loro esistenze. In questo ultimo appuntamento, il Po ieri e oggi, reti, pescatori, cacciatori, sorveglianti idraulici e società di navigazione. Il viaggio sembra concluso, un po' a malincuore, ma nuovi stimoli continuano ad arrivare; e quindi chissà... Questo gran finale è """"musicato"""" dalle tavole di un grande artista, Giorgio Montorio, che rende ancora più magico l'ambiente fluviale-padano."" -
Il serraglio mantovano. Storia, difese militari ed idrauliche
Non si può parlare della storia di Mantova senza posare lo sguardo su quello che è stato, per secoli, il vero caposaldo della difesa militare della città, ovvero il Serraglio: un'ampia fetta di territorio chiuso fra il fiume Mincio, i laghi di Mantova e il fiume Po, con una linea di fortificazione ad ovest che da Curtatone correva fino a Borgoforte. Per secoli, quel territorio è stato allagato e prosciugato artificialmente, una straordinaria dimostrazione di come l'acqua potesse essere una grande arma militare e inghiottire letteralmente eserciti avversari; fu un vero e proprio simbolo di potenza del ducato gonzaghesco, un sistema difensivo che venne più volte attaccato e ripristinato, fino all'esaurimento della sua originaria funzione di difesa. Una storia per certi versi straordinaria, che oggi Carlo Parmigiani ci racconta a modo suo, dopo una ricerca meticolosa e archivistica con l'ausilio della generosa cartografia dell'epoca, geografica e militare, in cui il Serraglio venne sovente rappresentato e disegnato anche con notevoli risultati grafico-pittorici. -
Elogio della ricchezza
Due racconti, due protagonisti; apparentemente diversi, ma con molti tratti in comune: uno su tutti, ""l'elogio della ricchezza"""" che rimanda al titolo. Sì perchè in fondo, nonostante caratteri e stili di vita differenti, la ricerca del benessere economico come appagamento finale dei propri bisogni rimane l'obiettivo dei due protagonisti, da raggiungere ad ogni costo e sacrificando qualsiasi coinvolgimento affettivo: il Comm. Vettori, uomo pratico e disinvolto, affannato in un vortice di vicende e relazioni personali vissute con l'ansia di poter - sempre e comunque - ottenere qualcosa di concreto; Rossella, che mantiene con il mondo esterno un'atteggiamento di distacco, una solitudine quasi ricercata e vissuta come simbolo di potere sul prossimo. L'esordio letterario di Franco Carboni segna un passo nuovo nella tradizione lettararia padana: sono racconti di un narratore, certo, ma anche ritratti amari di un'umanità misera e mediocre, che si dice cristiana ma che dedica la propria esistenza all'egoismo personale dimenticando troppo spesso i valori fondamentali dell'esistenza."" -
Cuoco d'oro. I vini delle colline moreniche incontrano un grande cuoco
Franco Tomasi è uno chef mantovano, anche se la sua storia parte da Baselga di Pinè, profondo Trentino. Dopo essersi fatto le ossa tra i boschi e le osterie della montagna natia, si è trasferito nel Mantovano, lato collinare, in cui ha vissuto gran parte della sua vita tra i fornelli. Pluripremiato, specializzato nelle carni, a cui ha dedicato formazione ed eventi dedicati, ha sfornato nella sua lunga carriera una serie lunghissima di ricette di ogni tipo, antipasti di carne e pesce, primi piatti, secondi di carne, pesce e verdure, tanti dolci. In questo libro - oltre alla sua storia personale raccontata da Renzo Dall'Ara - troviamo una selezione delle migliori ricette di Tomasi nel suo lungo cammino di chef e gourmet: alta cucina fatta di gusto e sostanza in cui l'accostamento dei vini delle Colline Moreniche e la descrizione di termini e ingredienti regalano al lettore una meravigliosa suggestione di sapori e profumi. -
I piani d'Isidi. La linea guida
5 dicembre. Quando Stephan C. Faubert, un noto scienziato americano riuscito nell'incredibile intento di ricreare l'80% del DNA di un mammut, viene sequestrato da un gruppo di uomini non può neanche immaginare quale sarà l'immane scopo del suo rapimento. Mantova, 12 gennaio ore 03:45. Quando il tormentato capitano dei carabinieri Francesco Alighetti viene chiamato d'urgenza a sventare un furto non può neanche immaginare che, nelle prossime ventiquattrore, ciò che lo attenderà sarà solo l'inizio di una difficile indagine, la svolta di uno scottante dossier cominciato con la morte di un carabiniere. ore 05:43. Quando la volubile biologa del R.I.S. Vera Lei ritorna dopo tanti anni nella sua città non può neanche immaginare di trovarsi di fronte ad una realtà così drammatica: la fotografia di sua sorella ritratta accanto ad un uomo viene rinvenuta addosso ad un cadavere con il volto sfigurato. ore 09:18. Quando la straordinaria scoperta di due scheletri abbracciati si affaccia agli occhi del mondo ed una donna scompare lasciando dietro di sé una sottile e misteriosa pista da seguire, Francesco e Vera non possono neanche immaginare che il destino li guiderà tra passato e presente, tra storia e scienza, verso la scoperta di un futuro che, per tornare a splendere su tutta l'umanità, necessita di una nuova e mistica luce. -
Fanfulla e le brigantesse. Microstorie sull'unità e la disunità degli italiani
Primo titolo della collana Sguardi Obliqui, ""Fanfulla e le brigantesse"""" catalogo dell'omonima mostra - si propone di osservare le zone d'ombra dell'italianità e della nascita dell'Italia come stato unitario. Nell'anno in cui ricorre il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, è infatti interessante conoscere anche le storie più o meno dichiarate che fanno da contorno al patriottismo popolare e sbandierato. Spazio, quindi, a scoperte straordinarie come il battaglione """"Garibaldi Guards"""" che combattè nella guerra civile americana, l'epica e la rivalutazione dei briganti, la figura finora poco studiata della brigantessa, i cantastorie popolari, le canzonette e addirittura un omaggio sportivo ad un grande italiano, il motociclista Giacomo Agostini. Quindi le fotografie d'epoca, le illustrazioni popolari, i cartelloni dei cantastorie, le canzonette, i francobolli, persino i soldatini, non sono oggetti insignificanti ma diventano dei """"documenti"""" capaci di raccontarci, attraverso tante microstorie, le antropologie di un paese fatto di sentimenti contradditori, dove simboli ed eroi dell'unità nazionale possono facilmente finire assoggettati alle logiche dei campanili e ove, per contro, i campanili riescono talvolta a manifestare sentimenti nazionali veritieri."" -
Le sorti degli uomini nella «Camera delli pianeti et venti» della villa del Te. Due zodiaci di provincia
Il terzo volume della collana Mantua Felix, dedicato alla vocazione per lo studio degli astri che da sempre ha contraddistinto il territorio mantovano, apre con una delle sale più suggestive di palazzo Te, con una composizione iconografica complessa e di alto livello realizzata, fra gli altri, da grandi artisti come Andrea Conti e Rinaldo Mantovano: la trama decorativa della volta è formata da losanghe esagonali, rettangolari e ottagoni, in cui vengono rappresentate le divinità olimpiche, i Mesi, gli stucchi dei segni zodiacali con i simulacri di Vesta e Vulcano; nelle vele sottostanti, stucchi dorati di mascheroni caricaturali dei Venti, elemento poetico che separa Terra e Cielo. Un capolavoro che rappresenta anche una sorta di compendio magico e scientifico, un ambiente che racchiude in pochi metri un complesso cielo astrologico, riassunti nei due emistichi di Giovenale incisi al di sopra di una delle porte: ""Distat enim quae sydera te excipiant"""": """"dipende infatti da quali stelle ti ricevano"""" (quando nasci). L'itinerario astrologico continua con due zodiaci presenti nella provincia mantovana, entrambi di recente riscoperta; si tratta del ciclo dei Mesi a Corte Bazza di Bigarello, databile alla fine del XVI sec. e il cui autore è tuttora ignoto, una rappresentazione di buona fattura e interessante anche da un punto di vista antropologico, poichè mostrano scene di vita ordinaria che dovettero appartenere alla diretta esperienza dell'artista."" -
Franz Rosenzweig. Filosofo, teologo dell'ebraismo nella Germania del primo '900
Chi è stato Franz Rosenzweig? Che ruolo ha avuto nella filosofia e nella teologia ebraica, nella Germania a cavallo tra tradizione e modernità? Rosenzweig visse e operò in un contesto non facile e complesso: gli ebrei, nella società germanica, hanno vissuto momenti di forte contrapposizione con il resto della popolazione; una contrapposizione non solo popolare, ma anche filosofica e culturale. Rosenzweig lavorò dunque per tenere in vita quel dialogo ebraico tedesco che altri filosofi ebrei avevano cercato; lo fa attraverso la rilettura e lo studio di Hegel, dal quale trae senz'altro una forte ispirazione pur mantenendo la propria autonomia di pensiero. Un'altro momento di svolta della sua vita, e dei suoi studi, accade nel 1913, attraverso il fortunato incontro con Hermann Cohen, filosofo dell'Ebraismo a Berlino. In quell'anno subisce una crisi spirituale che lo porta a riscoprire la propria ebraicità, e che lo induce nel tempo ad abbandonare gli studi storici, abbracciando definitivamente la filosofia e la teologia, di matrice ebraica; in questo periodo pubblica ""Stella della redenzione"""", forse la sua opera capitale. Dopo lunga malattia, muore nel 1929."" -
Il Burchiello de la Sensa e il Calendimaggio. Due feste mantovane
Narra nel 1612 lo storico mantovano Ippolito Donesmondi, che per la ""Ascensa"""" o """"Sensa"""" (espressione dialettale per Ascensione), si teneva in Mantova una straordinaria e singolare festa popolare in onore del """"Preziosissimo Sangue di Gesù Cristo"""" (i sacri vasi conservati nella cripta della basilica di Sant'Andrea). La vigilia dell'Ascensione, dopo il vespro, si mostrava la Reliquia e con essa il vescovo benediceva la folla dei fedeli """"da un luogo eminente a questo effetto preparato"""". Il giorno dopo, una processione di soli laici si recava dal duomo in Sant'Andrea. Vi partecipavano le magistrature della città, """"Dottori, Medici, Procuratori, e Notai; poi tutte le arti sotto ai loro determinati Confaloni"""". L'arte dei pescatori che aveva per insegna un """"bertavello con entro un bulbaro"""", inscenava quindi una sorta di spettacolo allegorico. In un burchiello, (un'imbarcazione fluviale tipica del territorio mantovano) trasportato da dodici robusti portantini, vi erano tre pescatori che rappresentavano i primi apostoli scelti da Gesù: Pietro, Giovanni e Andrea. La barca era carica di anguille e di altri pesci di minor pregio, e i tre pescatori, per tutto il tempo del cammino dalla Cattedrale a Sant'Andrea, e fin dentro la basilica, andavano distribuendo le anguille e i pesci gettandoli verso il popolo, e anche a coloro che assistevano alla cerimonia dalle finestre delle proprie case."" -
Il castello di Castel d'Ario
Uno degli elementi fondanti del paesaggio storico mantovano è, senza dubbio, il castello di Castel d'Ario: fortificazione imponente e antichissima le cui origini storiche rimangono incerte, luogo simbolico non solo per la comunità casteldariese ma un po' per tutto il territorio virgiliano. D'altronde, Castel d'Ario stesso è un luogo del cuore per i Mantovani: all'ombra del castello nacquero le leghe contadine di fine Ottocento e il mito di Tazio Nuvolari, e la lunga genesi storica dell'imponente manufatto si accompagna inevitabilmente alla storia del borgo. I documenti riportati ci raccontano la tipica storia di un castello di confine, centro di interessi politici ed ecclesiastici, dal Sacro Romano Impero agli Scaligeri, dai Bonacolsi ai Gonzaga: personaggi e famiglie che hanno scritto la storia del Medioevo e del Rinascimento italiano e che qui hanno lasciato tracce importanti del loro passaggio. E poi, il periodo napoleonico, il Risorgimento, il Novecento, fino ai recenti restauri. -
A prescindere. Prove di accasamento tra parole che franano
"Con questa nuova pubblicazione, che segue """"Il canto del gallo"""", Benito Regis prosegue il suo attento e acuto lavoro di lettura, interrogazione e interpretazione della realtà odierna. La riflessione dell'autore prende spunto da un obiettivo preciso, l'espressione """"a prescindere"""" vista come simbolo del luogo comune, della parola senza significato, della mancanza di coraggio verbale che trascende in quello morale. Il libro di Regis si caratterizza per la sua struttura aforistica, composta di riflessioni a volte distese a volte lapidarie, talora racchiuse nello spazio di una/due righe. Anche lo stile rispecchia quella tensione alla chiarezza e alla semplicità che contraddistingue il pensiero. L'autore invita tutti noi uomini e lettori a compiere con rigore e sincerità un radicale """"viaggio interiore"""", che all'interno del mondo e della storia è comunque """"il viaggio più sorprendente, il più aperto alle novità capaci di cambiare il senso del nostro stare al mondo"""" (Il viaggio interiore). Dunque nessun aristocratico o pavido ritiro dal mondo, ma il pieno coinvolgimento nel mondo di tutti noi stessi, che non può non partire da una totale messa in discussione del nostro modo di vedere e di vivere le cose. Il pensiero di Regis è parola efficace e vibrante, a un tempo affettuosa e indignata; richiamo deciso alla verità e, come invitava a fare con coraggio Leopardi nei """"Pensieri"""", a chiamare """"le cose coi loro nomi""""." -
Io straccetto, artista di strada
Toto De Angelis era sicuramente una delle figure più conosciute dalle migliaia di persone che ogni anno a ferragosto affollano la grande piazza del santuario di Grazie per osservare i madonnari che, in un giorno solo, continuando anche di notte, compongono con i loro gessetti un caleidoscopico affresco sull'asfalto caldissimo. Straccetto, così era soprannominato, era arrivato a Grazie nel 1978 come venditore di lavanda profumata; nel 1982, insieme a degli amici, decide di iscriversi alla rassegna e partecipare. Così, un po'per scherzo, un po' per il sapore della sfida, un sapore che conosce bene. Da quel momento, da quell'anno, Toto De Angelis sarebbe diventato il simbolo vivente di quella manifestazione: con la sua inconfondibile fisicità, con il suo slang capitolino, con la naturalezza di un uomo abituato a vivere sulla strada e quindi in mezzo alla gente, Straccetto divenuto un'icona, tanto da identificarsi idealmente con il concorso dei Madonnari delle Grazie; il caldo, il sudore e la fatica dell'artista erano immediatamente ravvisabili. Toto ha scritto la sua biografia quando era sulle montagne Svizzere, in una pausa del suo girovagare. La strada era stata per lui una scelta di vita. Non un margine oscuro ed avvilente ma il luogo dove realizzare la sua libertà. -
Memorie di un «barcaro». Una vita tra Mincio e Po
Nerino Vincenti, mantovano di Governolo, una vita sul fiume. La sua provenienza è un segno del destino: Governolo è infatti nota per la sua posizione, punto di confluenza in cui il piccolo Mincio viene accolto fra le braccia del Grande Fiume; e proprio questi due corsi d'acqua hanno segnato la vita di Nero, barcaiolo di vecchia scuola che ha passato la maggior parte della sua esistenza fra le acque dolci della Val Padana. Dalla viva voce di Vincenti si percepisce questo piccolo e meraviglioso universo, fatto di storie personali, ricordi, vita in barca e amore per il proprio lavoro. La scelta editoriale del secondo volume della collana ""Gli uomini del fiume - Fatti e racconti del Po"""" si è orientata alla pubblicazione integrale del racconto di Vincenti: il libro comprende quindi un breve glossario per la comprensione dei termini dialettali e strettamente tecnici. Il testo è illustrato da una serie di immagini, fotografie d'epoca del lavoro fluviale e alcuni modellini di imbarcazioni fluviali realizzati dallo stesso Vincenti."" -
Gli uomini del fiume. Fatti e racconti del Po. Vol. 3: Tutta una vita nel giornale di bordo.
Il giornale di bordo è un diario che racconta ogni singolo giorno vissuto in barca. Nel terzo volume della collana Gli Uomini del Fiume, fatti e racconti del Po, Augusto Negrini, capitano di lungo corso, usa la stessa tecnica per descrivere ogni singolo anno della propria esistenza: dalla prima infanzia alla guerra, dall'esordio sulla barca ai gradi di capitano. La navigazione gioca un ruolo importante nel racconto di un uomo che ha vissuto sull'acqua gran parte dei propri giorni, ma non si tratta solo di questo. Piuttosto, uno spaccato di vita ed una testimonianza storica che ritrae gli anni eroici dell'Italia del dopoguerra, con gli uomini che l'hanno ricostruita ed hanno propiziato la sua crescita culturale, economica e civile: con la forza dell'esempio, affidandosi all'essenzialità del racconto autobiografico, da queste pagine trapela un'autenticità di stili di vita ormai quasi perduti e il fascino di una vita al timone.