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Gli alpeggi dei monti lariointelvesi. Tappe per gustare ambiente e sapori antichi. Ediz. italiana e inglese
Nel territorio lariointelvese i prati-pascoli, i pascoli e gli alpeggi costituivano una componente fondamentale del paesaggio e della vita locale. Le modalità di sfruttamento di queste risorse erano molto diversificate e interessanti. La Tremezzina disponeva di veri e propri alpeggi; qui, però, la vocazione pastorale era così forte che i contadini-allevatori si spostavano con il bestiame anche in Valle Intelvi. In quest'ultima il pascolo era spesso gestito da pastori ""comunali"""" che prendevano in consegna il bestiame alla mattina e lo riconsegnavano alla sera. Muunt, cassiti, aalp, rappresentano un vasto patrimonio di edilizia rurale e di tradizioni. Essi, però, costituiscono anche una realtà ancora viva, con i suoi protagonisti, i suoi saperi e le sue peculiari produzioni casearie. Il volume intende stimolare e agevolare la sua scoperta attraverso la descrizione di diversi itinerari di facile percorrenza e di grande interesse paesaggistico."" -
Lombardia slow foot. Montagna per tutte le gambe. Provincia di Bergamo
Una pratica guida che presentano una selezione di 30 escursioni nella provincia di Bergamo. Ogni percorso è descritto in maniera sintetica ma rigorosa e accompagnato da una cartina e da una pratica scheda che fornisce le informazione utili a intraprendere una gita in tutta sicurezza: periodo consigliato, punto di partenza, dislivello, difficoltà, tempo di percorrenza, cartografia, informazioni e eventuali tappe consigliate. -
Lombardia slow foot. Montagna per tutte le gambe. Provincia di Brescia
Una pratica guida che presentano una selezione di 30 escursioni nella provincia di Brescia. Ogni percorso è descritto in maniera sintetica ma rigorosa e accompagnato da una cartina e da una pratica scheda che fornisce le informazione utili a intraprendere una gita in tutta sicurezza: periodo consigliato, punto di partenza, dislivello, difficoltà, tempo di percorrenza, cartografia, informazioni e eventuali tappe consigliate. -
Lombardia slow foot. Montagna per tutte le gambe. Provincia di Como e Lecco
Una pratica guida che presentano una selezione di 30 escursioni nelle province di Como e Lecco. Ogni percorso è descritto in maniera sintetica ma rigorosa e accompagnato da una cartina e da una pratica scheda che fornisce le informazione utili a intraprendere una gita in tutta sicurezza: periodo consigliato, punto di partenza, dislivello, difficoltà, tempo di percorrenza, cartografia, informazioni e eventuali tappe consigliate. -
Lombardia slow foot. Montagna per tutte le gambe. Provincia di Pavia e Varese
Una pratica guida che presentano una selezione di 30 escursioni nelle province di Pavia e Varese. Ogni percorso è descritto in maniera sintetica ma rigorosa e accompagnato da una cartina e da una pratica scheda che fornisce le informazione utili a intraprendere una gita in tutta sicurezza: periodo consigliato, punto di partenza, dislivello, difficoltà, tempo di percorrenza, cartografia, informazioni e eventuali tappe consigliate. -
Lombardia slow foot. Montagna per tutte le gambe. Provincia di Sondrio
Una pratica guida che presentano una selezione di 30 escursioni nella provincia di Sondrio. Ogni percorso è descritto in maniera sintetica ma rigorosa e accompagnato da una cartina e da una pratica scheda che fornisce le informazione utili a intraprendere una gita in tutta sicurezza: periodo consigliato, punto di partenza, dislivello, difficoltà, tempo di percorrenza, cartografia, informazioni e eventuali tappe consigliate. -
Teodolinda. Il senso della meraviglia
617 d.C. Teodolinda, regina dei Longobardi, lascia la sua residenza di Monza per trascorrere qualche giorno sulle sponde del Lario, raggiungendo la fortezza di Vezio. Lo splendido paesaggio e l'aria frizzante, consolano e proteggono la regina, affranta per la morte dell'amato re Agilulfo. Teodolinda inizia a ripercorrere la sua vita attraverso i ricordi: la spensieratezza della gioventù, la fuga in Italia per unirsi in matrimonio con il re longobardo Autari, le seconde nozze con il duca di Torino, Agilulfo, la costruzione del palazzo reale, la gioia della maternità e l'amicizia con l'abate Secondo di Non, con Papa Gregorio, con il monaco Colombano e con il vescovo Agrippino. Le scene di caccia e di guerra, insieme ai viaggi concludono queste intense rievocazioni. Raggiunta la piena maturità, il periodo di massima gioia sembra volto al termine. I popoli rivali premono ai confini per conquistare il regno, minacciato all'interno da lotte ed intrighi. In una limpida e pacifica serata, Teodolinda viene a conoscenza di una terribile verità, che conclude in modo inaspettato la vicenda. -
Il cammino di sant' Agostino. Un pellegrinaggio in Brianza
Il Cammino di Sant'Agostino è un percorso di pellegrinaggio - da compiersi non necessariamente, ma preferibilmente a piedi - che collega nelle sue tappe 25 santuari mariani del territorio della Brianza. Articolato in 18 giorni di cammino per una lunghezza di 410 chilometri, è innanzitutto un percorso di fede, ma anche un tragitto di meditazione, su un territorio ricco di testimonianze artistiche, storiche e religiose ancora sconosciute ai più. Terra abitata da letterati e poeti, luogo per ville di delizia di antichi nobili proprietari terrieri o di più moderni imprenditori, ancora oggi la terra brianzola sa coinvolgere e stupire il viaggiatore meno distratto con inedite sorprese. -
Il parco di Monza. Itinerari storico-naturalistici
Il volume, concepito come agevole guida, ma anche strumento da cui partire per opportune ulteriori ricerche, presenta una serie di schede descrittive e propone due possibili percorsi di visita al parco di Monza: un itinerario storico-culturale tra le emergenze monumentali, attraverso le vicende politiche e sociali, e le correnti di pensiero che hanno determinato le scelte progettuali e le trasformazioni del sito nel suo complesso; un itinerario botanico-naturalistico, alla scoperta dei caratteri fisici e morfologici, delle peculiarità paesaggistiche e degli esemplari secolari del patrimonio arboreo del più vasto parco recintato d'Europa. -
La pazza del Segrino
"L'autunno venturo, se vi muove il desiderio d'una gita per quelle bande, o festosi villeggianti della Brianza, non ispaventatevi d'un nome che ricorda, a quanto si dice, la storia d'una principessa del mondo antico morta lì presso di crepacuore, e ricordatevi di visitare il laghetto del Segrino. Se mai sulle sue rive incontraste due belle donnine, l'una rosea e bionda come un angiolino di Paolo Veronese, vestita modestamente da damina campagnuola, l'altra bianca e melanconica dagli occhi neri e soavi, acconciata alla contadinesca, salutate di cuore a nome mio la Camilla e la Celeste"""". Così Ippolito Nievo chiude """"La pazza del Segrino"""", la breve novella campagnola ambientata lungo le rive della piccola e verde bacinella adagiata nelle prealpi lariane, dove """"piramideggiano erti e nebbiosi i così detti Corni di Canzo"""". Celeste, la pazza, è una emanazione del Segrino: è una creatura che pare trovare in quel lago senza increspature una risposta al suo misterioso modo di guardare le cose. La """"bell'acqua"""", richiamo irresistibile per Celeste, è la cifra di una bellezza imperfetta che è anche idealità morale." -
Quel maledetto coltello (il delitto di Osnago)
Volumetto educativo di De Marchi che narra la tragedia di Stefano, detto ""el bel biondin"""", figlio unico di una vedova, persona correttissima e amata da tutti, ucciso da una coltellata nel tentativo di sedare un lite. L'intento educativo traspare non solo dalla vicenda che si dice ispirata ad una storia vera ma anche dal richiamo agli articoli del codice penale del tempo, ad uso e consumo di chi amava girare con """"quel maledetto arnese, col suo manico saldo nel pugno, colla sua punta che fa rabbrividire""""."" -
La drugia. Guerra del signor mulo tamburo 1940-1943. Compagnia Comando Battaglione Fenestrelle 3° Reggimento alpini divisione Taurinense PM 200
Il volume racchiude i commenti e le cogitazioni sulle avventure belliche vissute dal signor, poi camerata ed infine di nuovo signor, mulo scelto Tamburo, cavaliere dell'ordine cavalleresco della musetta di canapa, appartenuto al Battaglione Fenestrelle dalla sua rimonta, avvenuta nel 1930 al 26 settembre 1943, giorno in cui è stato sacrificato, dal medico delle bestie, per nutrire i suoi compagni bipedi. Tamburo racconta le sue avventure vissute da coraggioso protagonista durante la guerra fascista iniziata il 10 giugno 1940. Con queste memorie del mulo Tamburo ha termine la trilogia delle avventure belliche di un ufficiale degli alpini che ha vissuto ed è sopravissuto a tre differenti cruenti cicli: il primo, inquadrato nel Battaglione Fenestrelle del 3° Reggimento Alpini del Regio Esercito e che qui viene descritto; il secondo da partigiano, con il Battaglione Taurinense della Divisione Garibaldi Jugoslavia raccontato nel volume Nulla è cambiato; il terzo, inquadrato dapprima nel Corpo Italiano di Liberazione, poi nel Reggimento di Fanteria Speciale Legnano, periodo tratteggiato in Due alpini, due guerre di liberazione. -
Orti di monte, orti di lago. Coltivare secondo tradizione nel territorio lariointelvese. Ediz. italiana e inglese
Questo volume ci riporta indietro nel tempo, per riscoprire le coltivazioni tradizionali, le colture e i prodotti tipici del nostro territorio, promuovendo il gusto per un'alimentazione più sana, più genuina e più saporita. Illustra le tecniche per realizzare oggi ""l'orto dei nonni"""", un moderno orto biologico familiare nell'ambiente montano e in quello lacustre, con concimi e antiparassitari naturali. Questo significa riappropriarsi delle tradizioni locali e occuparsi del territorio toccando con mano la terra, per ritornare a uno stile di vita più naturale: l'orto resta quindi un luogo speciale, dove faticando è possibile conquistarsi la serenità dell'animo e godere del benessere fisico della vita all'aria aperta."" -
Cinquanta Monza-Resegone. La storia, la tradizione, la leggenda
L'edizione del cinquantenario della Monza-Resegone, corredeata da un ricco apparato iconografico con fotografie d'epoca in gran parte inedite, raccoglie i ricordi del passato e del presente, dalle prime gare a passo di marcia degli anni Venti al passo libero dei giorni nostri. La seconda parte è dedicata alle classifiche e ai medaglieri, per rendere onore agli atleti che hanno fatto la storia di questo evento sportivo. -
Adelaide. Imperatrice del lago
La figura leggendaria dell'imperatrice Adelaide è protagonista di una storia di straordinaria potenza evocativa, ambientata alla vigilia del primo millennio. Nata principessa di Borgogna, appena sedicenne sposa il re d'Italia Lotario. Perseguitata dalla cattiva sorte, rimane vedova e viene imprigionata a Como da Berengario d'Ivrea, ma con animo coraggioso sopporta ingiustizie e tradimenti. Interviene a liberarla il re di Germania Ottone il Grande, con cui convola a nozze. Incoronata a Roma imperatrice del Sacro Romano Impero, la sua fama dilaga oltre confine. Governa per lungo tempo a fianco dei mariti, del figlio Ottone II e della nuora Teofano, infine svolge il ruolo di reggente per il nipote Ottone III. Si prodiga a favore degli indigenti, fonda e ristruttura chiese e monasteri. Consapevole della fragilità umana, sostenuta da una grande fede, l'imperatrice si districa tra gelosie, desideri, sospiri, vendette, assassini, amori, solitudini, e mette in atto manovre politiche vincenti. Proclamata santa, è protettrice dei barcaioli. -
I percorsi della scagliola intelvese. Simboli e devozioni tra fiori e colori marmorei. Ediz. italiana e inglese
Arte minore tanto povera di materiale quanto suggestiva, la scagliola fa bella mostra di sé in numerosi edifici sacri e profani. Percorrendo diversi itinerari di visita, la presente guida ci porta alla scoperta di questa tecnica decorativa tra le chiese della Valle Intelvi. -
L' ultima onda del lago. 1944. Milano. La fuga. Il sottomarino
Milano. Durante la Seconda guerra mondiale, una ragazza ebrea cerca di salvare il fratello sordocieco dai bombardamenti e dal campo di concentramento. L'unico amico in città, rimasto solo dopo l'arresto del compagno, si offre di guidarli nella fuga verso la Svizzera. Monti tra Como e Lugano. Un ragazzo insegue il sogno di costruire un sommergibile per contrabbandare indisturbato lungo il confine mentre le pattuglie naziste setacciano i boschi alla ricerca di partigiani e fuggiaschi. Fuga e sfida si intrecciano fino a un capanno sul lago, in un paesaggio grandioso che neppure le atrocità del conflitto riescono a sminuire. -
L' altra montagna. Quella che porta più in alto delle cime
Molto è stato scritto sulla montagna delle conquiste, della lotta, dell'avventura, ma poco è stato detto su quell'altra. Quella della bellezza di un paesaggio, di un tramonto, di un cielo nero pieno di stelle tremolanti; quella del silenzio che ti dà modo di guardarti dentro, quella della scoperta dell'essenziale che ti fa capire quanto poco possa bastare nella vita. Ce ne fa finalmente dono l'autore attraverso questa coinvolgente storia che lo portò, un giorno, a cercare Dio sulle cime. -
Il filo dei ricordi. Colico, i suoi abitanti e il forte Montecchio 1900-1950
50 anni di storia colichese, tra documenti, testimonianze, interviste, fotografie, archivi: l'autrice ripercorre la prima metà del secolo scorso, affascinata dai cambiamenti radicali che hanno portato i protagonisti di quegli anni a vedere stravolgere nel giro di pochi decenni certezze secolari. Grandi e piccoli eventi, dalle due guerre alle nuove strade, dalle attività tradizionali alle nuove invenzioni, la Tumminelli ci fa rivivere la vita quotidiana della città di Colico, prestando particolare attenzione alle vicende del Forte Montecchio, che ha costituito una presenza costante e singolare nella sua storia. Avvalendosi sia di documenti storici che di testimonianze dirette, riesce a dare vita a un mondo passato. Come sottolinea nell'introduzione, a spingerla è l'amore per la storia vissuta: le interviste sono il cuore del libro, la ricerca d'archivio le ha consentito di creare il contesto entro il quale inserirle. -
Conti e racconti. Tra il Lambro e il Gran Zebrù
Dopo i cinquant'anni si comincia a fare qualche conto, a tirare una riga sotto gli addendi. Sì, i ""conti"""" del titolo si riferiscono anche a questo. Ma soprattutto a quel """"contare"""" che sta per """"raccontare"""" e che ritroviamo nell'espressione """"contarla su"""" (che in dialetto brianzolo suona """"cüntàla söö""""), che allude a quel gusto per la narrazione che un tempo si ritrovava tra i nostri genitori e i nostri nonni, quando d'inverno si raccoglievano nel tepore della stalla a raccontarsi storie e panzane. Storie ambientate a Briosco, il paese dell'autore, o in montagna (tra il Lambro e il Gran Zebrù appunto), alcune vere, altre che vivono di pura invenzione: tutte influenzate inevitabilmente dalle esperienze, dalle passioni, dai ricordi dell'autore.""