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Teatro sociale e di comunità. Drammaturgia e messa in scena con i gruppi
Il teatro con e per le comunità è in Italia e in Europa un fenomeno di larghissima diffusione. Negli ultimi dieci anni il teatro sociale e di comunità, in particolare, ha lavorato con successo non solo nei suoi tradizionali ambiti quali la scuola, le carceri, i centri di salute mentale, i centri diurni, ma anche in ospedali, periferie, luoghi di emergenza della cooperazione internazionale. Ha incontrato persone sofferenti e persone ""normali"""". Ha raccontato le loro storie. Ha fatto salute, solidarietà, bellezza e cultura. In questo teatro il momento dell'incontro tra il percorso teatrale del gruppo e la comunità degli spettatori è forse il momento più delicato. Che forma dare a questo incontro? Fare uno spettacolo? Creare una performance, itinerante? Concepire una festa? Allestire una mostra interattiva? Come portare in scena, senza tradirla, la ricchezza di esperienza umana ed espressiva che si è creata durante il laboratorio? Come comunicare e raggiungere in modo efficace lo spettatore? Si può usare un testo letterario? Quali sono le regole professionali per dare forma al testo teatrale lavorando con attori non professionisti? Il libro nasce dall'esperienza professionale e artistica dell'autrice nell'ambito della drammaturgia e del teatro sociale e di comunità e vuole offrire uno strumento di riflessione e di lavoro a chi si occupa della scrittura nel teatro sociale e di comunità e a tutti coloro che si occupano a vario titolo di teatro nei contesti sociali."" -
Costruire una narrazione. Venti elementi per strutturare film, format, serie web e tv
Come i musicisti con sette note compongono infinite (o quasi) melodie, così gli sceneggiatori possono usare non un solo modello teorico - essenzialmente ""l'arco di trasformazione del personaggio"""" - ma numerosi strumenti per scrivere infinite (o quasi) narrazioni. Questa è la premessa della nuova teoria di Luigi Forlai che, maturata attraverso i suoi precedenti libri """"Come raccontare una grande storia"""", """"Archetipi mitici e generi cinematografici"""" e """"Detective thriller e noir"""", arriva ora al suo stadio conclusivo: la scrittura di tutte le storie, dai film per il cinema alle serie televisive, dai quiz show ai reality (perché sempre di storie si tratta), può essere affrontata con l'utilizzo pratico di venti elementi fondamentali che ne determinano la tenuta narrativa e spettacolare. In una conversazione, semplice ma rigorosa, con Claudio Maccari, Forlai spiega quali siano questi strumenti e come vadano utilizzati. L'eroe-protagonista e il conflitto che si vuole raccontare vengono posti al centro della narrazione che si dispiega in tre strati, all'interno dei quali operano i diversi strumenti. Questi tre strati - il Cuore, la Dinamica e la Percezione del Conflitto - sono i momenti in cui si coglie la storia mentre si sta formando, prima nei suoi elementi basilari, poi nel suo svilupparsi scandito da alcune tappe fondamentali (le stazioni) e, infine, nel suo offrirsi alla percezione dello spettatore/lettore."" -
Esercizi di pronuncia. Manuale pratico per attori, insegnanti, speaker e professionisti della voce
Molti insegnanti di dizione si sforzano di trovare monologhi che contengano il maggior numero di parole e casi ""stimolanti"""" per i loro allievi. I più esperti utilizzano invece testi costruiti apposta, magari da loro stessi, infarcendoli di difficoltà e insidie per la corretta pronuncia di ciascuna frase. Nel panorama editoriale sull'argomento mancava dunque un manuale fatto di esercizi e basato sulla pratica quotidiana e un metodo rigorosamente """"learning by doing"""" del professionista della parola. Il libro offre esercizi e frasi mirate, esaustivi dizionari ortoepici, elenchi tematici di parole e brani su cui applicarsi quotidianamente nell'esercizio della voce. Attori, cantanti lirici e di musica leggera, speaker, giornalisti televisivi, disk-jockey, presentatori, interpreti e tutti coloro che sul modo di parlare fondano il proprio successo troveranno in queste pagine uno strumento essenziale per la pratica professionale e artistica di una corretta pronuncia."" -
Archetipi mitici e generi cinematografici. I protagonisti e le narrazioni come incarnazioni e risposte ai bisogni fondamentali dell'uomo
In questo libro, pubblicato per la prima volta negli anni '90 e ora riproposto in una nuova edizione, Forlai e Bruni, contestando la tradizionale divisione (e contraddizione) tra film di genere e film d'autore, esplorano le radici narrative dei generi cinematografici. Riferendosi alle elaborazioni della scuola junghiana sul mito e i suoi eroi, si soffermano sul rapporto tra i quattro eroi archetipali (Re, Guerriero, Mago e Amante) e i generi cinematografici che ne derivano (fantastico, azione-western, detective, storia d'amore). Gli archetipi, infatti, sono figure che rappresentano l'uomo alle prese con i suoi bisogni fondamentali: l'amore, la ricerca della verità, l'ordine oppure la ""difesa del proprio mondo. Secondo gli autori, ogni storia racconta il modo in cui l'uomo si confronta e tenta di dare una risposta (o sceglie di non darla) a tali bisogni fondamentali. Ogni protagonista, quindi, è riconducibile a una delle figure archetipali e questo incide sul genere della storia che si racconta."" -
Fare un'intervista
L'intervista è tutt'altro che un modo per evitare la fatica dello scrivere perché, contrariamente alle apparenze, se ben fatta, richiede un lavoro di preparazione, di editing, di riscrittura molto impegnativo. E soprattutto richiede una capacità da parte dell'intervistatore di far venire fuori ""la verità"""" dell'intervistato e specularmente, per chi concede l'intervista, l'abilità di dire solo ciò che si vuol comunicare evitando di farsi manipolare. Basata su questo presupposto, """"Fare un'intervista"""" è una guida per tutti coloro che, sia nel ruolo attivo di intervistatori sia in quello passivo di intervistati, si trovino alle prese con questo basilare e diffusissimo genere giornalistico. Analizzando le interviste realizzate dai più noti giornalisti - televisivi, radiofonici e della carta stampata - e le risposte fornite dai personaggi più smaliziati, l'autrice evidenzia e approfondisce le tecniche-più efficaci, sia per far parlare sia per eludere domande scomode o manipolatorie, e fornisce al lettore un piccolo arsenale di trucchi e consigli per schivare i trabocchetti dell'intervistare e dell'essere intervistati. Tra gli interventi del libro, testi di Paolo Graldi, Lilli Gruber, Augusto Minzolini, Claudio Sabelli Fioretti e Bruno Vespa."" -
Lezioni di sceneggiatura. Vol. 1: Ideare una storia e scriverne i fondamentali
Moltissimi sono i libri sulla sceneggiatura, pochi quelli che valgono. Tra questi, i principali sono i classici della teoria drammaturgica - da Vogler a Seger,'da Marks a Truby. Ognuno di questi libri è portatore di esperienze tecniche di grande spessore culturale e profondità ma tutti hanno come limite il proporre visioni molto personali. Il lihro di Howard è il primo che, dall'alto di una prestigiosa cattedra universitaria e dal basso di un costante contatto con la professione, fonde in modo pragmatico e plasma con straordinaria chiarezza didattica gli elementi che compongono la sceneggiatura (Volume I) e le possibili modalità con cui la si costruisce (Volume II). Il tutto con esempi tratti da grandi e noti film. Nel primo volume, ci si occupa dell'ideazione e degli elementi costitutivi di una storia, analizzandoli uno per uno (idea, protagonista, mondo narrativo, obiettivo, antagonista ecc.) in una sorta di anatomia della sceneggiatura. -
Scrivendo s'impara
Dopo ""Scrivere libri per ragazzi"""" (Dino Audino editore, 2011), il manuale dedicato alla scrittura per bambini e ragazzi, Manuela Salvi torna a parlare agli aspiranti scrittori non affetti da adultità. Ma questa volta dedica ogni pagina del volume alla parte che di solito spaventa maggiormente chi è alle prime armi: la pratica. Attraverso una serie di esercizi, il manuale affronta le tappe che caratterizzano la progettazione di un libro per ragazzi. Dall'ideazione del personaggio all'incipit, dalla struttura di una trama allo stile, senza trascurare gli importanti passaggi necessari a liberarsi da qualsiasi traccia di adultità residua e gli argomenti più difficili da afferrare, come il tema e lo """"show, don't tell"""". Un percorso ricco di stimoli, esempi, test di comprensione e suggerimenti di lettura, per entrare nel vivo del mestiere dello scrittore e vincere la paura della pagina bianca, evitando di arenarsi a metà della stesura. Un modo divertente e concreto per mettersi alla prova e rispondere alla domanda che assilla molti esordienti: ho la stoffa per diventare uno scrittore per ragazzi professionista? Alla fine di questo viaggio, conosceranno la risposta..."" -
Fare costumi. Vol. 1: Il lavoro del costumista
Il mestiere del costumista sembra un mestiere fatto solo di fantasia e creatività, ma in realtà è un lavoro pratico, che richiede organizzazione e concretezza. Le autrici, attraverso le loro esperienze, lo raccontano nei suoi diversi aspetti, dalla formazione alla progettazione, illustrando le varie fasi della produzione di uno spettacolo o di un film, fino al lavoro sul set. Dice nella prefazione Marco Tullio Giordana: ""Tante volte tocca combattere per mantenere una certa qualità nei reparti, in ciò che """"si vede"""" (che dovrebbe essere la cosa più importante di tutte!), e non sarà male apprendere anche qualche scaltrezza su come difendersi e ottenere i risultati migliori a dispetto del risparmio fino all'osso. Mi sembra che il libro di Elisabetta Antico e Paola Romoli Venturi sia generoso e pratico anche su questo punto, oltre che nel fornire dritte preziose sulla storia del costume e sull'apprendistato vero e proprio (scuole, testi fondamentali, persino siti web dove estendere le proprie ricerche) e sulle tecniche di taglio mostrate con bei disegni esplicativi. Sono sicuro che chi vuole intraprendere il bellissimo mestiere di """"vestire i sogni"""" lo troverà prezioso e anche gli insegnanti vi si potranno ispirare per la chiarezza dell'impostazione e delle tavole esplicative. Il primo volume, """"Il lavoro del costumista"""", analizza l'iter della formazione e il mestiere del costumista sintetizzando il lavoro in due fasi, una tecnico-organizzativa e una creativa."" -
Laboratorio teatro. Proposte per fare teatro nella scuola
Nel laboratorio teatrale vengono costruiti percorsi attivi che mirano alla consapevolezza di ciò che si sta facendo. Il ragazzo è orientato verso l'acquisizione di un determinato obiettivo e diviene soggetto cosciente e responsabile della sua formazione. L'ambiente di apprendimento è pensato, strutturato, ma nello stesso tempo aperto alle suggestioni e agli apporti significativi di ognuno. Attraverso le relazioni interpersonali promosse all'interno dei laboratori il ragazzo si sente riconosciuto, la sua individualità è rispettata e le sue capacità vengono valorizzate con suggerimenti e incoraggiamenti del gruppo che lo sostiene. È un tipo di apprendimento a mediazione sociale in cui l'alunno partecipa attivamente alla costruzione di conoscenze. Il metodo proposto in questo libro tiene conto di diverse tecniche teatrali, di volta in volta la scelta è funzionale all'obiettivo perseguito e viene motivata con opportune argomentazioni. Il libro, che ha una struttura narrativa e può essere letto come un diario ma nello stesso tempo presenta note, osservazioni di carattere tecnico e un apparato di esercizi utili in ambito didattico, vuole essere uno stimolo per insegnanti e educatori a un'apertura verso una prassi educativa e formativa dedicata al teatro. -
Manualetto di esercizi per cantautori
Quando si impara a scrivere canzoni, ci si concentra inizialmente sulla teoria. Quando si scrive una canzone, però, ci si scontra con problemi pratici, che vanno pertanto risolti con regole e strumenti pratici. Tramite numerosi esercizi, questo manuale insegna a realizzare in concreto ogni singola attività del processo di scrittura, permettendo di acquisire tutto ciò che serve nella pratica quotidiana del songwriting, ovvero: la raccolta di uno spunto o di un'idea (strumenti per osservazione, analisi e organizzazione del materiale); le tecniche della creatività (brainstorming e pensiero laterale); la costruzione di un testo (elementi di una lyric e loro organizzazione logica); la costruzione di una melodia; le scelte ritmico/melodiche e di stile/metro che sostengono e amplificano il messaggio della canzone; l'integrazione degli elementi durante il percorsi (la scrittura dal basso, il gesto melodico): le tecniche per riconoscere una canzone che funziona (l'idea nuova, la sintesi efficace, lo 'hook'); la riscrittura; l'organizzazione delle sessioni di scrittura e la loro integrazione con varie esperienze. L'autore offre un corso di formazione per songwriter completo. -
Fare cartapesta e scultura di stoffa. Ediz. illustrata
Un manuale che tratta nel contempo la cartapesta e la scultura di stoffa. Grazie a una nuova metodologia applicata all'analisi della materia, si espongono, con dovizia di particolari e suggerimenti operativi, le tecniche più antiche appropriate alle fasi di preparazione e di esecuzione, mostrando il corretto utilizzo dei materiali e degli strumenti di lavoro e proponendo esempi illustrati inerenti a diversi ambiti di realizzazione: arte, artigianato, spettacolo e didattica. Gli esempi proposti come esercizi sono accompagnati da consigli e da suggerimenti che indicano anche la convenienza pratica ed economica per soddisfare le esigenze di tutti i destinatari. Il manuale è preceduto da un'introduzione in cui si evidenziano il ruolo e il valore artistico e sociale delle due arti nel tempo. È concepito secondo i principi ispiratori dei manuali classici: rendere agevole qualsiasi notizia destinata agli operatori o ai principianti che intraprendono un'attività tecnica e/o artistica attraverso un linguaggio esplicativo, degli esempi pratici e delle immagini efficaci, al fine di offrire un bagaglio tecnico completo. Dopo la lettura e le esercitazioni pratiche, chi abbia voglia di mettere in atto la propria creatività possiederà le conoscenze tecniche e gli strumenti adatti per operare correttamente nel campo dell'arte della cartapesta e della stoffa. -
L'attore fisico. Come utilizzare il movimento per l'immedesimazione del ruolo
Contenitore di ricordi comuni e custode di emozioni personali, il corpo può rappresentare per l'attore memoria ""tangibile"""" di stati d'animo. Questo manuale rappresenta un percorso didattico pensato per l'attore in cui la danza, intesa come disciplina artistica del muovere, scompone la sua identità frammentandosi in parti distinte e comprensibili che possano creare e fortificare livelli di percezione, gestione e suggestione. Perché sia possibile fondare la propria poetica sulla propriocezione è necessaria una preparazione fisica che attraversa doverosamente una fase di decodifica del linguaggio del corpo. Questo percorso a ritroso consegna parallelamente una lettura e una capacità riproduttiva dell'immediatezza del gesto ispirato, restituendone sia la forza visiva che l'impatto emotivo. La nuova organizzazione fisica si incastra con l'esperienza di """"sogni abitati"""" dove il movimento non agisce per una riproduzione imitativa bensì evocativa. La suggestione legata ai percorsi segnerà le nuove esperienze come ricordi del corpo, ricordi capaci di affiorare nel """"momento attoriale"""". Questo """"viaggio"""" fisico della mente, concepito per comprendere le ragioni del corpo, termina con il ritorno al linguaggio parlato, in un alchemico gioco tra la metrica musicale, quella della parola e quella motoria, che implica nuove e vincolanti masticazioni delle singole frasi tese a combattere le abitudini melodiche del parlato."" -
Il montaggio. Storia, teoria e pratica. Vol. 1: Dal cinema muto alla pubblicità
Il volume contiene importanti consigli per gli aspiranti registi e montatori, e fornisce uno sguardo preciso e dettagliato sui principi e sulle pratiche artistiche ed estetiche del montaggio video e audio. Attraverso l'analisi di numerose sequenze tratte da film e video classici e contemporanei, viene ricostruita un'esaustiva storia del montaggio. Il libro da una parte presenta idee e stili di editing grazie ai quali il regista ha la possibilità di potenziare gli strumenti visivi a sua disposizione e, dall'altra, si occupa delle scelte narrative che un montatore potrà compiere in relazione alla teoria, alla storia e alla pratica. Toccando anche alcuni temi poco trattati, come l'influenza delle nuove tecnologie e il prevalere dello stile sul contenuto, si esamineranno le caratteristiche del montaggio nella narrazione non-lineare. In questo primo volume si racconta, attraverso l'analisi di una serie di sequenze di film, l'evoluzione del montaggio. Dai primi film non montati alla scoperta di come la variazione delle inquadrature crei un maggiore impatto drammatico, dalla nascita del sonoro all'influenza che sul montaggio hanno avuto il teatro, la televisione e la pubblicità. -
L' arte di formarsi come attori e di costruire personaggi
"L'industria nel suo assetto attuale ha pochissimo tempo da dedicare al lavoratore, in particolare l'industria cinematografica. Non c'è tempo per le prove, non c'è tempo per una preparazione vera e propria con il regista, così gli attori più responsabili chiedono aiuto a un coach"""", dice Susan Batson. Per questo con il suo libro - sulle orme di Lee Strasberg e di Uta Hagen, dei quali è stata allieva - si propone di indicare agli attori come prepararsi e quali chiavi utilizzare per creare la vita di un personaggio, pienamente umana, di straordinaria grandezza espressiva e all'insegna della parola d'ordine """"verità"""". Batson, """"scienziata dello spirito"""", conduce infatti ad aprirsi alle proprie """"forze"""" interiori, a impossessarsene e farne arte. La propria intimità - e tutto ciò che essa contiene: desiderio, urgenza, passione, sogno, lacerazione, perdita e quant'altro - è connessa con l'universalità della natura umana. E per questo, secondo il metodo della coach americana, l'intimità, incarnandosi nelle tre dimensioni di """"Persona pubblica"""", """"Bisogno"""" ed """"Errore tragico"""" (Public Persona, Need e Tragic Flow), viene resa lo strumento attivo che innesca il processo con cui ogni attore può trasformarsi in un personaggio magnifico. Prefazione di Nicole Kidman." -
Il montaggio. Storia, teoria e pratica. Vol. 2: Lo stile MTV e la narrazione non lineare.
Il volume contiene importanti consigli per gli aspiranti registi e montatori, e fornisce uno sguardo preciso e dettagliato sui principi e sulle pratiche artistiche ed estetiche del montaggio video e audio. Attraverso l'analisi di numerose sequenze tratte da film e video classici e contemporanei, viene ricostruita un'esaustiva storia del montaggio. Il libro da una parte presenta idee e stili di editing grazie ai quali il regista ha la possibilità di potenziare gli strumenti visivi a sua disposizione e, dall'altra, si occupa delle scelte narrative che un montatore potrà compiere in relazione alla teoria, alla storia e alla pratica. Toccando anche alcuni temi poco trattati, come l'influenza delle nuove tecnologie e il prevalere dello stile sul contenuto, si esamineranno le caratteristiche del montaggio nella narrazione non-lineare. In questo secondo viene approfondita l'influenza che le nuove tecnologie e MTV hanno avuto sul linguaggio cinematografico - fino a inventare uno stile nuono, lo ""stile MTV"""" - passando attraverso le diverse teorie di montaggio e un'analisi delle caratteristiche dell'editing visivo e di quello sonoro."" -
Una vita da danzatrice
Loïe Fuller è stata, prima di Isadora Duncan, la più famosa danzatrice americana a diventare una grande star in Europa. Come racconta in questo libro - finora inedito in Italia e uscito giusto un secolo fa, nel 1913 -, a trent'anni fu scritturata a Parigi al Folies-Bergère e divenne in pochissimo tempo uno dei miti della Belle Epoque. Questa autobiografia è importante non solo per il racconto di quegli anni gloriosi in cui anche Toulouse-Lautrec le dedicò ritratti e disegni, ma anche perché racconta la sua tecnica di danza fortemente influenzata dalla scenografia e dalla illuminotecnica. La Fuller infatti rivoluzionò la danza nel momento in cui potenziò il movimento del corpo integrandolo con ampi tessuti colorati, luci e suoni che ne esaltarono la dinamicità. Da qui nacquero costumi e coreografie a forte impatto visivo che cambiarono definitivamente sia il modo di danzare sia la scenografia e la messa in scena classiche del balletto. Scrive Elisa Guzzo Vaccarino nella prefazione: ""Pioniera dell'interdisciplinarità, oggi praticata e conclamata ovunque nella danza contemporanea, Loïe Fuller, 'the Goddess of Light' (...), è capostipite della multimedialità e della virtualità con pragmatismo americano e sofisticazione europea, giocando abilmente con il polimorfismo più ardito e rutilante, dove organico e tecnologico si fondono in perfetta armonia trasfigurata""""."" -
Shot by shot. Progettare inquadrature, scene e sequenze. Vol. 2: Dall'inquadratura fissa a quella in movimento
Il libro è come un dizionario che traduce da una lingua - quella letteraria a un'altra - guella cinematografica. E lo fa inquadratura dopo inquadratura ""shot by shot"""" -, iniziando con il disegno e la tecnica dello storyboard - una pratica simile alle tavole dei fumetti -, per cui ogni scena descritta in sceneggiatura è visualizzata in uno o più disegni come anticipazione su carta di ciò che poi verrà ricostruito dal vero sul set. Non solo, ma spiega, sulla base della logica narrativa di causa ed effetto, dove può essere posizionata la macchina per realizzare inquadrature, fisse o in movimento, che esprimano in modo efficace il senso della storia. Il tutto è corredato da circa 750 immagini, tra disegni, foto e fotogrammi di film. Tra questi, alcuni reperti quali parti dello storyboard di """"Quarto potere"""" di Orson Welles, """"Gli uccelli"""" di Alfred Hitchcock e """"L'impero del sole"""" di Steven Spielberg."" -
Leggere da scrittore
Questo è un libro per tutti coloro che credono che per scrivere bene non serva frequentare corsi di scrittura creativa. Per quelli che pensano che per scrivere basti leggere, leggere e ancora leggere. Ecco, potremmo dire che questo è un libro di ""lettura creativa"""". L'autrice è convinta che si possa imparare a scrivere solo se si impara prima di tutto a leggere e che per cogliere la magia alla base dei capolavori letterari e infonderla nelle proprie opere è necessario impegnarsi in una lettura attenta, proprio come i grandi scrittori hanno fatto nel corso dei secoli con gli autori che li hanno preceduti. Si addentra perciò nei meandri della letteratura per carpirne le scelte linguistiche e, ricorrendo alle opere di Jane Austen, Flaubert, Kafka, Nabokov, Salinger, Tolstoj, Virginia Woolf e altri importanti autori, mette alla luce i mattoni e la malta che costruiscono la narrazione: parole, periodi, capoversi, voci narranti, personaggi, dialoghi e tanto altro. """"Leggere da scrittore"""" traccia un percorso che porta alla capacità di analizzare i testi e di apprezzarli maggiormente."" -
La danza d'arte. Balanchine, Cunningham, Forsythe. Tre maestri della danza formale
Il libro è dedicato alla danza teatrale contemporanea come disciplina a pieno titolo, autonoma nella sua ragion d'essere, arte della mente e del corpo. In un panorama italiano solitamente attento alla danza moderna e ai suoi pionieri, al teatrodanza di Pina Bausch, all'universo espressivo di Carolyn Carlson e ultimamente alla performance, la ""danza-danza"""", cioè la """"danza pura"""", non è stata molto presente nelle nostre librerie. """"La danza d'arte"""" intende perciò colmare una lacuna occupandosi di tre giganti del Novecento: George Balanchine, il maestro russo-americano del balletto neoclassico, Mercè Cunningham, il capofila della postmodern dance statunitense, William Forsythe, la figura di prua del balletto postclassico e post-postmodem. Questo volume inquadra le loro figure offrendo ai lettori estratti scelti dai testi firmati dai coreografi stessi, in quanto chiavi d'autore per la comprensione e l'apprezzamento della danza principalmente non narrativa. Le introduzioni critiche all'opera di ciascuno di essi, visti nel contesto e nel tempo in cui hanno sviluppato la propria poetica e la propria opera, focalizzano un tema di grandissima portata: la danza formale e i suoi valori. Come guardare, la danza? Come intenderne la concezione e i meccanismi compositivi? Come capirne le logiche? Come entrare nella sua """"fabbricazione""""? Come giudicarne le idee è le motivazioni, oltre che l'esecuzione?"" -
Paradosso sull'attore
Denis Diderot, una delle grandi menti dell'Illuminismo, ideatore e fondatore dell'""Encyclopédie """", tra le sue molteplici attività e interessi ebbe un amore per il teatro che durò tutta la vita e che lo portò a scrivere e mettere in scena, con alterna fortuna, diversi drammi. Ma il suo capolavoro, in questo campo, consiste nel """"Paradoxe sur le comédien"""" all'epoca (1770-1773) la più importante teorizzazione sull'arte dell'attore. Un libro fondante che sta alla recitazione come la """"Poetica"""" di Aristotele sta alla drammaturgia. Scritto in forma dialogica e discorsiva, di facile lettura, """"Il paradosso"""" deve il titolo a un'affermazione controcorrente rispetto alle idee del suo tempo. Diderot sostiene infatti che l'attore è tanto più grande quanto più usa la testa e meno la sensibilità innata. Il talento da solo non basta, serve l'innesto della tecnica è della cultura. Il grande attore non è colui che si lascia andare alle proprie istintive emozioni, ma chi sa ricostruirle attraverso un lavoro a mente fredda. L'unico metodo necessario a garantire la possibilità di interpretare più ruoli e differenti sensibilità e soprattutto capace di emozionare ogni volta gli spettatori. Per questo, dice Diderot, sarebbe necessario creare scuole di teatro che preparino gli attori al fine di non considerarli soltanto bruti dalla straordinaria e istintiva sensibilità. Come si vede, """"Il paradosso dell'attore"""" è un trattato ancora attuale... Postfazione di Jacques Copeau. Con un saggio introduttivo e cura di Paola Degli Esposti.""