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L' arte del personaggio
Non esiste una buona storia senza un buon personaggio. Ma come creare caratteri capaci di coinvolgere il lettore/spettatore nelle loro avventure e di suscitares emoziptii tanto potenti così da rimanere impresse nella memoria? Da questo libro non aspettatevi una risposta basata su regolette o prescrizioni, né consigli, e neppure analisi di personaggi ben riusciti creati da altri scrittori. No, la risposta di Egri, un po' socratica, è semplice: osservare sé stessi per capire e descrivere gli altri. E questo, innanzitutto, al fine di rendersi conto di quanto tutti si sia contraddittori, costantemente e spesso inconsciamente volubili. In una parola: complessi. È da questo presupposto iniziale che il libro parte per introdurre e affrontare, a uso didattico, le contraddizioni più feconde della personalità umana e trarne esempi di possibile utilizzo narrativo per lettori, scrittori, drammaturghi e sceneggiatori. -
Distretto di polizia
Tra le più longeve serie della televisione italiana, Distretto di Polizia è il perfetto esempio di un prodotto che ha saputo adattare alla realtà italiana alcune delle strutture della serialità americana, piegandole alle esigenze della programmazione nazionale e alla sua tradizione legata a forme di racconto differenti. Attraverso la ricostruzione della nascita di questo storico titolo (corredata di interviste al produttore e creatore Pietro Valsecchi) e l'analisi delle sue stagioni, il volume si propone di seguirne l'evoluzione, anche in rapporto ai cambiamenti della televisione italiana e al contributo degli sceneggiatori che si sono susseguiti negli anni della messa in onda. L'autrice unisce l'omaggio a un prodotto emblematico della nostra televisione a un'analisi accurata anche sotto il profilo degli ascolti e della tipologia del pubblico. -
Anatomia di una storia
Questo è uno dei rarissimi libri che nascono essendo già dei classici. Vedono là luce, cioè, dopo anni in cui la profondità delle ricerche svolte e l'efficacia didattica dell'insegnamento hanno reso celebre nell'ambiente il nome dell'autore. Sicché quando tutto ciò si solidifica e prende forma in un libro, già sono migliaia le persone pronte a riceverlo. ""Anatomia di una storia"""" di John Truby è uno di questi libri. Basato sulle lezioni del suo pluripremiato corso, """"Great Screenwriting"""", il libro costituisce un originale modello di analisi della sceneggiatura e al tempo stesso un manuale pratico di scrittura. Truby ci mostra le basi fondamentali di una storia, così importanti da essere considerate irrinunciabili da ogni scrittore. Da questo procede poi, attraverso ventidue passi, a illustrare il percorso necessario al racconto di una grande storia. E in questo suo procedere possiamo riconoscere le stazioni indicate da Propp in """"Morfologia della fiaba"""" piuttosto che i tre atti aristotelici mutuati dalla """"Poetica"""". Una differenza di sostanza rispetto a quasi tutti gli altri grandi didatti della sceneggiatura."" -
Manuale pratico di scenografia. Vol. 2: La costruzione, la decorazione e la pittura teatrale in laboratorio
Dopo il ""Manuale pratico di scenografia vol. 1"""", che si concentrava sul progetto scenografico, ecco la seconda parte dedicata alla realizzazione della scèna teatrale. Ci si addentra nel laboratorio scenografico e si viene guidati all'apprendimento delle tecniche e dei segreti di falegnami, attrezzisti e pittori di scena. Si impara a distinguere il legname, gli attrezzi, i macchinari e il loro utilizzo per creare quinte, praticabili, scale, così come si viene a conoscenza dei segreti degli scenografi realizzatori che dipingono fondali o scolpiscono gli elementi scenici tridimensionali. Il percorso è lineare ma anche dettagliato, per approfondire ogni argomento e renderlo perfettamente comprensibile allo studente o al neofita. Il manuale, corredato di numerose illustrazioni e delle indicazioni per visualizzare fotografie da un apposito sito, dà tutte le nozioni basilari per comprendere e praticare l'antico (e sempre attuale) mestiere dello scenotecnico e pittore di scena, sia agli appassionati di teatro che a chi vuole intraprendere un percorso professionale nel campo della scenografia."" -
Casa Ivory
Da «Shakespeare Wallah» al pluripremiato «Casa Howard», al delicato «Quel che resta del giorno», la Merchant-Ivory ha dato al pubblico pellicole, documentari e cortometraggi. Unendo background differenti il produttore Ismail Merchant, il regista James ivory e la scrittrice Ruth Prawer Jhabvala hanno creato brillanti drammi di differenze culturali nei quali si scontrano anime prese in trappola. Il libro ricostruisce la storia di questa compagnia, andando a ritrovare e a discutere le pellicole più conosciute e universalmente accreditate, ma anche recuperando quelle produzioni che, purtroppo, non sono arrivate in Italia o sono comunque meno conosciute. -
Scrivere un articolo. Come imparare a scrivere qualsiasi tipo di articolo anche se non si è giornalisti
Questo libro non è un semplice manuale di tecnica. È, piuttosto, un lungo viaggio compiuto ""testi alla mano"""" attraverso tutti i generi giornalistici, analizzando per ciascuno di essi i pezzi più decisivi degli ultimi anni in una sorta di autopsia della struttura, della forma e delle tecniche più efficaci sperimentate da giornalisti e scrittori dei principali giornali italiani. Obiettivo: insegnare al lettore che è possibile provare a scrivere come un reporter, un commentatore o un intervistatore sia per diletto che per esercitare la propria passione per la notizia o, più ambiziosamente, per imparare dalle grandi firme del passato e dai professionisti di oggi a raccontare """"per mestiere"""" la società in cui viviamo."" -
Progettare la luce
In questo libro vengono descritti tutti gli aspetti fondamentali - tecnici e creativi - del lavoro del tecnico delle luci e del lighting designer nel teatro e nel cinema. Il metodo d'indagine utilizzato dall'autore per descrivere le fasi e le regole più utilizzate dagli addetti ai lavori guida il lettore attraverso l'esperienza pratica tipica del mestiere, con esercizi, simulazioni e box informativi utili per fermare i concetti più importanti nella memoria del lettore. A una breve storia dello stage lighting, il testo unisce un corredo di 78 esercizi illustrati con più di 150 schemi e fotografie e più di 40 disegni. -
Teorie del film. Vol. 1: Dalle origini del cinema al '68
Il libro racconta, dalle origini ai giorni nostri, la storia e la filosofia del cinema attraverso le teorie che si sono succedute negli anni, tenendo conto del panorama mondiale e con molti riferimenti al cinema emergente dell'Asia, dell'Africa e dell'America latina. Dal film muto al cinema digitale, dai teorici russi ai cultural studies, passando per il femminismo e la Scuola di Francoforte: i principali movimenti e le teorie che hanno contraddistinto la storia del cinema, tutto in due volumi. L'autore approfondisce i legami tra le scuole di pensiero e i cambiamenti nella società, illustrandone tutti gli sviluppi. -
Teorie del film. Vol. 2: Dal '68 alla rivoluzione digitale
Il libro racconta, dalle origini ai giorni nostri, la storia e la filosofia del cinema attraverso le teorie che si sono succedute negli anni, tenendo conto del panorama mondiale e con molti riferimenti al cinema emergente dell'Asia, dell'Africa e dell'America latina. Dal film muto al cinema digitale, dai teorici russi ai cultural studies, passando per il femminismo e la Scuola di Francoforte: i principali movimenti e le teorie che hanno contraddistinto la storia del cinema, tutto in due volumi. L'autore approfondisce i legami tra le scuole di pensiero e i cambiamenti nella società, illustrandone tutti gli sviluppi -
Ricordi e studi artistici
Un'autobiografia che racconta lo straordinario itinerario umano e artistico della più famosa attrice italiana dell'Ottocento: Adelaide Ristori. Dai primi successi italiani al trionfo parigino, dall'affermazione sui palcoscenici di tutta Europa fino al ""grande salto"""" oltreoceano, il libro è un diario artistico e un'eccezionale cronaca storica. Il testo proposto in questa edizione riproduce l'originale divisione tra i """"Ricordi biografici"""" dell'attrice e gli """"Studi artistici"""" in cui la Ristori analizza le interpretazioni più significative della propria carriera."" -
Esercizi e improvvisazioni per il teatro
Al suo patrimonio di esercizi e giochi proposti in questo libro, apparso nel 1963 sul mercato USA, continuano ad attingere insegnanti e professionisti di cinema e teatro. Viola Spolin è legata al celebre Second City Theater di Chicago e ha lavorato come trainer con giovani studenti di teatro a Hollywood, dove fondò laYoung Actors Company nel 1946, e a Chicago dove fu cofondatrice del Game Theater e dei Second City Theater, la palestra del teatro d'improvvisazione da cui sono passati decine di attori e registi. -
Lezioni di scrittura creativa. Un manuale di tecnica ed esercizi della più grande scuola di formazione americana
Questo manuale presenta le lezioni teoriche del Gotham Writers' Workshop, la principale scuola di scrittura creativa americana, unite a una serie di esercizi di scrittura e di analisi di brani letterari raccolti dalle opere di Carver, Hemingway, Scott Fitzgerald e altri grandi scrittori. Frutto di un'esperienza decennale con allievi di tutto il mondo, è un manuale che guida il lettore attraverso tutte le fasi della scrittura. Dall'ideazione di una storia al suo sviluppo, dalla sua revisione al fatidico momento della pubblicazione. -
Scrivere per il teatro. Teoria, tecnica ed esercizi
"Credo nel pubblico. Credo nell'ispirazione. Credo nel mestiere. Credo in Aristotele. Credo che il primo, dovere di qualsiasi opera teatrale sia quello di interessare, coinvolgere e soddisfare gli spettatori. Credo che tutte le opere teatrali debbano contenere dei misteri. Credo nella struttura in tre parti. Credo negli inizi, nelle parti centrali e nei finali. Credo nelle trame forti con personaggi forti che vogliono qualcosa, hanno bisogno di qualcosa e agiscono. Credo nei protagonisti, negli antagonisti, negli obiettivi e negli ostacoli. Credo che gli obiettivi concreti siano più forti di quelli astratti. Credo nella tensione drammatica e nella suspense. Credo che si impari dalle opere del passato. Credo che ogni buona opera teatrale contenga segreti, sesso, amore, denaro, potere idee, la potenzialità del delitto, la possibilità della morte e una certa qualità teatrale. Credo che ogni buona opera teatrale tratti della natura umana e delle domande più profonde della nostra anima. Credo che il drammaturgo sia un poeta travestito da architetto. Credo che un'opera teatrale sua frutto di mestiere, di progettazione, di pianificazione"""".(Jeffrey Hatcher)" -
Come scrivere una grande sceneggiatura
Questo è uno dei più diffusi manuali di sceneggiatura circolanti negli U.S.A. Linda Seger insegna ai dilettanti, ma anche ai professionisti, ad affrontare il problema della versione finale del lavoro. Parla cioè della revisione della prima stesura e del come controllare gli eventuali ""buchi"""", o i momenti di calo nel copione, per potenziare invece i punti di forza della storia. L'attenzione che la Seger dedica al subplot, cioè al processo di crescita interiore del personaggio e a quello delle sue relazioni emotive, in una frase """"l'arco di trasformazione del protagonista"""", è qualcosa che fonde tutto il bagaglio pragmatico delle scuole di sceneggiatura americane con l'esigenza europea di dare al film uno spessore umano."" -
Il movimento della macchina da presa. Estetica, tecnica e linguaggio dell'inquadratura variabile
Cosa vuol dire muovere la macchina da presa? Perché si sceglie l'inquadratura mobile invece di quella fissa? Che cosa si può comunicare con una panoramica, un carrello un travelling? Il movimento della mdp, che assieme al montaggio costituisce il vero ""specifico"""" cinematografico, permette un'identificazione più forte con la storia e i personaggi, dinamizza e rende più coinvolgente il racconto. Questo libro costituisce uno studio sui movimenti di macchina e le loro funzioni espressive, arricchito da analisi critiche sul linguaggio e le potenzialità espressive della camera mobile e dell'inquadratura dinamica, condotte su sequenze di film esemplari, provenienti sia dal cinema mainstream sia dalle forme più personali del cinema d'autore."" -
Impro. Teoria e tecnica dell'improvvisazione. Dall'invenzione scenica a quella drammaturgica
"Impro"""" è un testo sull'improvvisazione ed è ormai un classico della saggistica teatrale. Pubblicato sul mercato di lingua anglosassone nel 1979, il libro rappresenta il frutto della lunga esperienza pionieristica dell'autore nel campo della creatività scenica e drammaturgica. Contiene esercizi e descrizioni di tecniche di grande efficacia per liberare la capacità di improvvisare. Il tutto esemplificato in una vasta gamma di situazioni che vanno dalla libera invenzione scenica all'invenzione drammatica e letteraria, fino alla scrittura automatica, all'uso delle maschere e alla trance." -
La fotografia nel film. Vol. 1: Inquadrature, obiettivi, continuity
Il primo volume del libro tratta i concetti essenziali riguardanti l'utilizzo della macchina da presa (le inquadrature, le ottiche, la continuity), fondamentali non solo per il direttore della fotografia e per l'operatore ma essenziali anche per comprenderne le caratteristiche del lavoro di regia. Compito di questo libro infatti, non è solo quello di descrivere le regole e gli aspetti tecnici della direzione della fotografia. Dal linguaggio delle lenti alle tecniche d'illuminazione, dalle regole dell'esposizione all'uso delle ottiche, dal controllo dell'immagine attraverso l'uso di filtri alle luci come strumento narrativo e all'uso degli effetti speciali. -
Narrare con le immagini. Le tecniche del racconto cinematografico dallo script allo shermo
1ome tradurre in immagini cinematografiche le parole di una sceneggiatura? Come rendere veramente efficaci le emozioni descritte su carta? Come usare le inquadrature? Come sfruttare al meglio un punto di vista narrativo? Quando e come usare i movimenti di macchina e perché? L'autore svela con uno stile parlato straordinariamente efficace tutti imeccanismi narrativi della messa in scena attraverso decine di esempi analizzati fotogramma alla mano. -
Il suono e l'immagine. Musica, voce, rumore e silenzio nei film
La saggistica (italiana, almeno) ha sempre trascurato il rapporto complesso e cruciale tra suono e immagine interessandosi, al limite, a una soltanto delle sue molteplici sfaccettature: la musica da film. Questo testo si propone di colmare questa lacuna, occupandosi invece del suono cinematografico a 360 gradi: fatto non solo di musica, ma anche di parole, di rumori e persino della propria assenza. Un intero capitolo è dedicato infatti al silenzio. Attraverso l'analisi di un numero nutrito di sequenze, il suono cinematografico viene indagato nella sua interazione col racconto filmico (analisi diegetica), con le immagini di una singola sequenza (analisi sincronica) e con la struttura audiovisiva di un intero film (analisi diacronica). -
La fotografia nel film. Vol. 2: Luce, colore, illuminazione.
Cosa devono sapere i registi dell'uso della macchina da presa? E cosa devono conoscere, invece, i direttori della fotografia sul processo della regia? Dopo l'analisi dei concetti essenziali per l'utilizzo della macchina da presa-(le inquadrature, le ottiche, la continuity) compiuta con if primo volume, questo secondo volume ci presenta nel dettaglio i principi e le metodologie della direzione della fotografia: le tecniche d'illuminazione, le regole dell'esposizione, l'uso delle ottiche, il controllo dell'immagine attraverso l'uso di filtri, le luci ctjme strumento narrativo, l'uso degli effetti speciali. Un'analisi accurata e approfondita di tutte le tecniche'fondamentali che sia l'operatore luci sia il regista devono"" conoscere ai fini di una proficua collaborazione creativa.""