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Elena Malatesta e i delitti della rivoluzione bibliotecaria
Un poliziesco ambientato in varie città, ma soprattutto a Milano, Roma e Napoli. Il giallo della riscossa dei bibliotecari e dei librai, ambientato nelle biblioteche storiche, nelle grandi città e nei ministeri, dove vengono uccisi degli alti funzionari corrotti che avevano distolto i fondi per gli investimenti nella cultura. Due giovani commissarie capo a Milano, Ala di Falco, ex NOCS, ed Elena Malatesta, esperta di grafologia e archivistica, sono incaricate di far luce su queste morti. -
Preti in battaglia. Vol. 4: Ortigara, Macedonia e fronte dell’Isonzo fino a Caporetto. 1917
Per la prima volta nella storia i sacerdoti divisero il destino dei soldati sui campi di battaglia: feriti, uccisi o prigionieri. Alla storiografia mancava il racconto delle straordinarie imprese di questi 1.400 cappellani venti-trentenni che nel 1917 uscirono addirittura con le prime ondate d'assalto per essere vicino ai loro amici, soldati e ufficiali, salvando vite e non esitando a prendere il comando dei reparti quando non c'erano più ufficiali in grado di farlo. L'ingresso delle masse cattoliche nella vita politica italiana fu un evento decisivo per la nostra democrazia e fu in un qualche modo legittimato dall'opera dei cappellani militari nella Grande Guerra. -
La traccia dell'acqua
Un facoltoso commerciante bavarese e una giovane restauratrice friulana si trovano a rivivere il misterioso riaffiorare di una antica vicenda. Tra cultura e tradizioni, una antica casa posta non lontano dalle magiche rive del Tagliamento, si rianima durante il restauro e potrebbe donare loro una nuova felicità. -
Voci popolari della resistenza. Diari e memorie della storia italiana. Testimonianze e ricordi dai paesi occupati
Dopo l'8 settembre del 1943 nel Nord-Est il fronte è dappertutto, tra le strade delle città, nei paesi, nelle borgate. Non c'è più il campo di battaglia riservato agli eserciti nemici. La guerra è entrata in casa e se la guerra penetra nelle case nessuno può sentirsi al sicuro. Non esiste nessuna Convenzione di Ginevra che impedisca massacri, barbarie, violenze contro la popolazione inerme e infatti in questa guerra non c'è alcun rispetto per bambini, donne e vecchi. Le irruzioni di soldati che non avevano nessuna riserva morale e spesso nessuna sensibilità umana sono folgorazioni e ferite che non possono essere scacciate dalla memoria e continuano a essere vissute come se il tempo passato non fosse bastato a cicatrizzarle. Piccole storie che permettono di vedere in controluce la trama più complessa che la Storia, grande tessitrice, annoda nel suo telaio. -
Il respiro del tennista. Trova il tuo tennis
La particolarità del tennis è che ogni pallina rappresenta di fatto un problema da risolvere. Visto che le tecniche come la meditazione, lo yoga e anche le arti marziali dovrebbero essere praticate per portare benessere nella vita di tutti i giorni, perché non portare queste discipline su un campo da tennis? È arrivato il momento di mettersi in gioco, nel vero senso del termine! Si ha successo nella vita e nel tennis quando si riesce ad essere se stessi, dando il massimo! Questo libro ci aiuta in questo. -
Il vento e gli alberi
"Pur attraverso le differenziazioni è pertanto sempre presente un sottile filo che attraversa l'assieme, specie nel continuo ritorno di un alto senso etico legato all'impegno professionale quotidiano. La raccolta dà in fondo un'idea di profondità nella complessità ed altresì di singolarità perché presenta quasi un'ombra di sé stessa. Infatti per gran parte le poesie vengono ripresentate con modificazioni o autopremesse di commento."""" (Dall'introduzione di Andrea Zanzotto)." -
Lumpatius Vagabundus. Sulle tracce di Nikolaj Sudzilovskij, medico e rivoluzionario
Nikolaj Sudzilovskij, medico, populista e rivoluzionario nato a metà dell'Ottocento in Bielorussia, è pressoché sconosciuto nell'ambito della storiografia occidentale, pur essendosi confrontato con figure importanti: da Marx, a Bakunin, a Sun Yat-sen. Nel corso di una vita incredibilmente avventurosa ha attraversato quattro continenti (Europa, America, Oceania e Asia), lasciando ovunque tracce non effimere, progetti di grande valenza politica e civile, forse utopici o troppo avanzati per il suo tempo. -
Coltiverò la tua memoria come un fiore
Un gesto irrimediabile. Una lettera di spietata lucidità, indignazione, protesta e accusa: «Il futuro sarà un disastro a cui non voglio assistere, e nemmeno partecipare». Inizia da qui, dalla lettera di Michele, il diario di Roberto Valentini. Diario di una sofferenza senza fine, insanabile e tuttavia irrinunciabile, poiché è anima e carne della memoria, sua condizione e fondamento. La memoria che si fa parola è l'unica possibilità di mantenere vivo il dialogo, la tenerezza e l'abbraccio, di far riemergere dall'abisso il sorriso, il lampo degli occhi, la confidenza dei gesti, la complicità. Ma ogni giorno deve lottare con il rodìo delle domande senza risposta, col vuoto terribile dell'assenza, con la pena amara di cercare giustificazioni. E si chiamano in soccorso i libri, gli amati libri, si cercano parole che possano almeno far intuire un senso, una ragione, per un mondo che non ha più senso. Una luce, una possibilità di simpatia, viene dall'impegno dei giovani con i quali sicuramente sarebbe stato solidale il figlio. E il figlio che se n'è andato può tornare: torna per abitare i sogni del padre, si fa sentire con benevolenza. Michele, chino sullo stesso foglio, scrive la stessa poesia che scrive Roberto e continua a vivere nella sua sofferta parola. -
Doveri dell'uomo
Riproporre alle stampe ""I doveri dell'uomo"""" di Giuseppe Mazzini a 160 anni dalla prima pubblicazione, per una sua nuova diffusione, può sembrare anacronistico, in realtà è un semplice modo di fare giustizia a un testo importante ma da sempre apprezzato troppo poco e immeritatamente all'interno del panorama culturale nazionale e internazionale e che oggi non si può liquidare affibbiandogli frettolosamente l'etichetta di ottocentesco e quindi superato. Libertà, Eguaglianza, Umanità, Indipendenza, Unità furono le parole d'ordine di Mazzini, furono di assoluta rilevanza e continuano ad esserlo, tra l'altro fonte di ideali da lui perseguiti per tutta la sua esistenza, e che durante e dopo il Risorgimento ebbero molti uomini illustri che vi si ispirarono. Il Dovere doveva essere la regola interiore imprescindibile, e l'educazione permanente e l'idea di Progresso, le forze inesauribili che avrebbero dovuto portare al successo nella pratica politica e al cambiamento culturale, sociale, economico la realtà italiana ed europea. Le opere di Mazzini, ancora oggi, sono ritenute fondamentali per comprendere il Risorgimento italiano."" -
Piacentini a Bergamo 1906-1953. Ediz. illustrata
Nell'aprile 1906 a Bergamo viene bandito un concorso per la riedificazione della Fiera. Il bando viene inviato a un centinaio di architetti italiani. La lista comprende i nomi più illustri della cultura architettonica. A sorpresa in questo elenco c'è anche il nome di un giovane studente dell'Accademia di Belle arti. Inizia così l'avventura bergamasca di Marcello Piacentini, uno dei grandi protagonisti dell'architettura italiana del Novecento. La Fiera diviene il trampolino di lancio di una straordinaria carriera. La prima di una serie di grandi trasformazioni urbane, a cui seguiranno Brescia, Genova, Milano, Bolzano, Torino, Trieste, Roma. Qui a Bergamo fi n da subito emerge la sua insuperata abilità a tessere legami con il potere. -
Una contessa italiana dalla Transiberiana alla Rivoluzione. Pierina Savorgnan di Brazzà Cergneu
La storia della contessa Pierina Savorgnan di Brazzà restituisce una figura femminile di grande spessore che fu ""madrina"""" di tanti italiani impegnati nella costruzione della Transiberiana del Bajkal, ai confini con la Mongolia, e alla fine travolta lei stessa dai fermenti della Rivoluzione d'Ottobre. La prosa scorrevole dell'autrice fonde sapientemente gli elementi di trattazione storica, frutto delle accurate ricerche, con il racconto di una vita che è stata avventurosa e tormentata, ma certamente vissuta da protagonista."" -
Lo scoppio di Sant'Osvaldo. Udine, agosto 1917
Il 27 agosto saltarono in aria i giganteschi depositi di munizioni e benzina della 2a armata alla periferia di Udine. Il disastro fu immediatamente occultato, censurato e ridotto a ""disgrazia accidentale"""", per cui pochissimi ne furono a conoscenza. La censura e il segreto di Stato coprirono le responsabilità sulla scelta logistica e gestionale dei comandi militari, negando alle vittime il diritto alla verità e al ricordo. Prefazione di Andrea Zannini."" -
Costruire per la memoria
Il tema dell'architettura funeraria riveste un importante spazio nel panorama architettonico italiano. Poche sono le pubblicazioni al riguardo. A parte Tomba Brioni di Carlo Scarpa, poco si sa dell'architettura funeraria, anche se il tema risulta molto sentito. Questo libro, a cura del progettista Lorenzo Giacomuzzi Moore fonda le riflessioni e i sentimenti di committente e progettista che assumono ruolo paritario nel processo che porta alla sua realizzazione. La tradizione della sepoltura dei defunti ha origini antichissime e la concezione del luogo destinato a custodire i defunti varia con il tempo, le culture, le occasioni e le finalità attribuite al manufatto, ma un elemento li accomuna: l'impiego di materiali durevoli e la scelta di collocazione protetta che spesso significa ipogea. -
Il destino degli Austin
Un affresco familiare spietato, duro, ricco di situazioni avvincenti in cui guerre, violenze, affetti, processi e interessi economici si intrecciano tra di loro, segnando il destino di quattro generazioni. George, il capostipite della famiglia Austin, alla fine dell'Ottocento lascia l'Australia in cui è nato, per cercare fortuna nelle miniere di oro e diamanti del Sudafrica, vi trova invece sventura e morte. Nonostante il denaro e la sua disperata ricerca siano il gelido motore dell'intera vicenda, un instancabile desiderio di giustizia e di rivalsa cambierà inaspettatamente le sorti della famiglia Austin. -
Di un'altra Italia. Miti, parole e riti dell'impresa fiumana
Gabriele D'Annunzio intese farsi portavoce di «un'altra Italia». Giovinezza, arditismo, Grande guerra e terre irredente: il libro arriva a risultati originali in grado di cambiare le tinte di un quadro di cui si presumeva di sapere ormai tutto. Emerge invece il ruolo giocato nell'impresa dalla massoneria. Un contributo per capire i risvolti del più famoso laboratorio politico e culturale del Novecento. -
Il generale nel labirinto. Badoglio e la sfinge di Caporetto
Quali erano i rapporti tra i generali in carriera? Quali erano le informazioni che presagivano l'offensiva? Quali erano le differenze d'armamento? Sono solo alcune delle questioni che questo brillante libro dipana con arguzia e senso della storia e del racconto. Un libro anche per un pubblico di non specialisti che risponde alla curiosità per la più famosa delle battaglie della storia contemporanea. -
Il patrizio e la cortigiana
Venezia, seconda metà del Cinquecento: la vita spensierata di Zuan Bernardo, giovane nobile veneziano, viene improvvisamente sconvolta a causa del matrimonio con una donna in attesa di un figlio non suo. Zuan si troverà a dover scegliere tra ciò che gli detta il cuore e quello che il suo lignaggio e la morale del tempo gli impongono in un’estenuante battaglia tra l’amore impossibile e i suoi doveri di buon patrizio. Sulla sua strada incontrerà personaggi come Palladio e Veronese, ma, soprattutto, la più famosa cortigiana veneziana di tutti i tempi: Veronica Franco. Il romanzo è ispirato a una storia vera, emersa dai ricchi archivi veneziani, trasformata in un affresco della Venezia rinascimentale. Un dipinto che tratteggia un’epoca ormai lontana ma con passioni e sentimenti senza tempo. -
Diari dal carcere
Sepideh Gholian racconta la quotidianità della vita nella sezione femminile del carcere di Sepidar in Iran. Condannata in prima istanza a 18 anni di reclusione per aver pubblicato un reportage giornalistico sulla protesta dei lavoratori di uno zuccherificio, si fa portavoce delle sue molte compagne di prigionia, di cui raccoglie le diverse testimonianze. Alle parole si accompagnano numerosi disegni che illustrano la crudeltà della loro condizione di detenute in un luogo dove pressioni e manipolazioni psicologiche, abusi e umiliazioni sessuali si consumano quotidianamente ai danni del corpo femminile. -
Storie pallide
"Storie pallide"""" racconta di apparizioni, presenze evanescenti e prede fugaci che interagiscono con il mondo di oggi, nel paesino di Borca di Cadore. Sono interazioni tra la Borca scelta da Enrico Mattei per la costruzione del villaggio Eni, sconvolta negli anni da frane e tempeste, e quella leggendaria e favolosa dei miti e del folclore, del Diavolo e del trono di Dio, delle anguane e dei prodigiosi roseti luminosi. Undici storie di rivelazioni inquietanti, corpi consunti, ironici contrappassi ed effimere conquiste." -
Punti di vista. Ediz. a colori
“Cosa ci fa una giraffa a spasso per la savana? Una storia di incontri, emozioni ed empatia, per scoprire sè stessi e gli altri”. Età di lettura: da 5 anni.