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Alexandros Yiorkadjis. L'armonia e il contrasto. Ediz. illustrata. Con DVD
Il catalogo è dedicato a Alexandros Yiorkadjis (classe 1981), emergente scultore cipriota formatosi all'Accademia di Belle Arti di Bologna con Davide Rivalta, che documenta ad alto livello come l'Italia e le sue Accademie siano ancora di grande richiamo per gli studenti da tutto il mondo che scelgono il nostro Paese come luogo privilegiato per la loro formazione artistica. è uno scultore di forte impatto che ragiona su tematiche no global in una visione armonica del mondo e della convivenza rispettosa della natura quasi di radice panteistica. -
I paesaggi minerari. Il caso di Santa Barbara a Cavriglia all'interno del panorama europeo
Questo libro si colloca all'interno di una ricerca molto più ampia sul tema dei paesaggi minerari. Negli ultimi anni, in ambito europeo, si sono moltiplicate le esperienze di recupero di aree minerarie dismesse nel tentativo di valorizzare e riqualificare territori depressi e abbandonati. La creazione di ""nuovi paesaggi"""", in cui comunque permangano elementi del passato posti però all'interno di contesti diversi e più vicini alle esigenze delle generazioni future, è una possibile strategia per il reale mantenimento dell'importante legame tra le persone ed il contesto in cui vivono. È in quest'ottica che, partendo da quelle che sono le esperienze in ambito europeo, con particolare riferimento alle miniere di combustibile fossile e all'esperienza della regione tedesca della Lusazia, si racconta la storia della miniera di Cavriglia e del suo territorio. Dal suo passato di sfruttamento produttivo, alla trasformazione continua dei suoi paesaggi fino ai suoi possibili scenari futuri."" -
Scultura & mosaico. Da Fontana a Pietro D'Angelo. Tra XX e XXI secolo le metamorfosi della tessera nella scultura italiana. Ediz. illustrata
In Italia, a partire dalla fine degli anni Trenta del Novecento, la scultura incontra magicamente il mosaico, due antiche arti si uniscono e ne formano una tutta nuova e di grande fascino, che però ha origini antichissime e dimenticate. Partendo dalle prime prove di Lucio Fontana e Mirko Basaldella che si riveleranno tra i più geniali artisti del secondo Novecento italiano la mostra riconosce e allestisce le fonti precolombiane di questa moderna declinazione della scultura italiana e ne traccia una prima linea evolutiva in divenire, mai tentata sino ad oggi, documentando altresì le multiformi ricerche artistiche del secondo XX e del XXI secolo, sino alle generazioni di artisti più giovani che declinano il concetto di ""tessera"""" in modo metamorfico."" -
Diario della guerra che non ho combattuto. Un italiano ebreo tra persecuzione e Resistenza
Il diario che Giulio Supino, professore di Idraulica espulso nel 1938 perché ebreo, appuntò su taccuini nel 1939-1940 e nel 1943-1945 (per il periodo intermedio sono conservati fogli sparsi) contiene molte storie, da lui vissute o osservate: la propria vita a Bologna, la seconda guerra mondiale, la persecuzione antiebraica, l'inizio del suo impegno antifascista, e poi la Resistenza nelle fila del Partito d'Azione, la partecipazione alla vita sociale, lo studio, la rete amicale, la vita clandestina con la famiglia a Firenze nel 1943-1944, l'impegno nella ricostruzione fino al rientro a Bologna appena liberata. Il diario viene qui pubblicato con il titolo che l'autore appose a un progetto di autobiografia, intrapreso dopo la guerra ma non portato a conclusione. L'inusuale ""non"""" contenuto nel titolo rimarca il suo non aver combattuto nell'esercito italiano, perché ebreo, e non aver partecipato militarmente alla Liberazione di Firenze, perché ferito. Ma con ciò Supino non intendeva sostenere militarismo e bellicismo; poco sotto quel titolo egli scriveva: """"Voglio raccontare come ho visto una guerra che non si doveva fare""""."" -
Le artigiane della moda e la creatività femminile. Le esposizioni dei lavori femminili a Firenze, Parigi e Milano (1871-1890-1902-1906)
Negli ultimi decenni c'è stato un crescente interesse per le esposizioni dell'800 come eventi nazionali ed internazionali, espressioni della nuova società borghese e dei suoi valori. Così sono stati studiati gli aspetti industriali, culturali, artistici e di costume per arrivare, in tempi più recenti, a cogliere anche le valenze mediatiche e di circolazione delle idee. Si è definito le Esposizioni come ""agenzie di modernizzazione"""", specchio del processo di globalizzazione dei marcati. Non vi è dubbio che fin dal loro nascere le grandi esposizioni, come quella di Londra del 1851 o quella di Parigi del 1855, rappresentarono grandi eventi di promozione di nuovi valori sociali e di incontro tra capitale, lavoro e mercato. Il giovane Stato italiano trovò nelle esposizioni nazionali ed in particolare nella prima assoluta, che si tenne a Firenze nel settembre del 1861, uno dei modi più efficaci per celebrare e rafforzare lo spirito nazionale."" -
L'accademia valdarnese del Poggio. Due secoli di storia e di ricerca
Il volume intende documentare oltre due secoli di storia dell'Accademia. Chi scorre i nomi elencati nel Catalogo degli Accademici Valdarnesi edito a Pisa nel 1811 non può fare a meno di meravigliarsi di come tanti illustri personaggi facessero parte di un sodalizio nato in un contesto locale, fuori da centri culturali come Firenze, Pisa o Siena. -
Le nostre radici. Il lavoro e la vita in Val D'Arbia nel secolo scorso. Ediz. illustrata
In un'epoca di memorie confuse e sbiadite, la fotografia mantiene intatto il suo valore narrativo lasciando a chi guarda, non solo il godimento estetico dell'immagine ma soprattutto possibilità di rielaborare, all'interno di un vissuto personale o familiare in cui affondano le nostre radici. ""Noi siamo quello che ricordiamo"""" scriveva Mario Luzi, e ricordando ciò che eravamo, non significa lasciarsi andare alla nostalgia di un tempo passato, ma neppure rifiutare quel tempo a favore di un """"progresso"""" basato sul consumismo e sull'apparire. Riguardando queste foto l'autore ha ripercorso la sua infanzia, la terra che lo ha vaccinato, i gesti ormai scomparsi, una """"cultura"""" che è stata spazzata via nonostante siano passati solo sessant'anni. Ma il tempo invecchia in fretta e per questo è importante ricordare, perché se noi siamo l'albero queste sono le nostre """"radici""""."" -
Un sogno in rotaia 1914-1937. La tramvia nel Valdarno superiore. San Giovanni, Montevarchi, Levane, Terranuova
L'idea di collegare i comuni del Valdarno Superiore con una linea di servizi automobilistici risale ai primi del '900. Nel 1908 si costituisce a Montevarchi ""La Società Anonima per la Trazione nel Valdarno Superiore"""", e dopo alcuni anni, nel 1914, le bianche vetture del tram iniziano il servizio in Valdarno. Il volume è una raccolta del materiale presente negli Archivi Storici dei Comuni, e delle tante Associazioni culturali e collezionisti privati del territorio, dove è stato possibile consultare le fonti documentarie (delibere, atti, giornali, periodici, opuscoli dell'epoca) e ottenere le oltre 100 immagini sulla tramvia del Valdarno."" -
La valle delle miniere
Un mosaico di ricordi per raccontare un angolo di Toscana protagonista di singolari e drammatiche vicende. Siamo nel Valdarno Superiore, in una valle racchiusa tra l'Arno e i Monti del Chianti, dove per circa un secolo le miniere di lignite rappresentano un mondo aspro e difficile, povero di beni materiali, ma straordinariamente ricco di valori umani. Poi giganti d'acciaio irrompono nella valle ed estraggono l'intera risorsa mineraria per ricavarne calore ed elettricità. La lignite scompare dal sottosuolo e porta via tutto: luoghi, cose, persone. La cultura dei minatori si eclissa, la morfologia del territorio si sconvolge, gran parte della popolazione deve abbandonare la propria casa, il proprio paese, che in un breve volgere di tempo non esistono più. ""Quella"""" valle delle miniere non c'è più. Memorie fermate sulla carta per non dimenticare gli uomini e le cose di un glorioso passato e guardare con speranza al futuro."" -
Cos'è quella luce laggiù? Il viaggio in Toscana dei cineasti stranieri
Francesi, russi, inglesi, tedeschi, irlandesi, neozelandesi, americani, iraniani: molti cineasti stranieri hanno fatto ""tappa"""" in Toscana, affascinati, incuriositi, attratti, ammaliati dai suoi paesaggi, dalle sue atmosfere, dalla sua storia culturale, dai suoi colori, dalla sua """"luce"""". Il volume intende mostrare i diversi sguardi che sulla Toscana i registi stranieri hanno gettato, in migliaia e migliaia di fotogrammi da catalogare, differenziando per temi, soggetti e livelli il diverso modo e la differente intensità ed emozionalità con cui il territorio toscano sono stati osservati."" -
1967 comunisti e socialisti di fronte alla guerra dei sei giorni. La costruzione dell'immagine dello Stato d'Israele nella Sinistra italiana
L'ipotesi su cui si fonda questo lavoro è che l'immagine dello Stato d'Israele presente da decenni nella Sinistra italiana (non solo in quella più estrema) - cioè quella di uno Stato aggressivo, espansionista, militarista, violento, razzista, con tratti assimilabili a quelli del nazismo, che pratica la discriminazione e l'apartheid nei confronti degli arabi - sia stata costruita in occasione della guerra dei sei giorni del giugno 1967, ad opera del PCI come risultato di uno scontro politico e mediatico con il Partito Socialista. Per trovare la conferma di questa ipotesi è stata analizzata la stampa comunista e socialista, in particolare i rispettivi organi ufficiali ""L'Unità"""" e """"Avanti!"""" - ma anche i periodici e le riviste che facevano capo ai due partiti e anche quelle che, in senso lato, facevano parte dell'area culturale della Sinistra, nonché il principale quotidiano fiancheggiatore del PCI, """"Paese Sera"""". È stato anche tenuto conto delle lettere inviate ai tre quotidiani ed è stato messo in rilievo il ruolo specifico dei dirigenti politici e dei giornalisti dei due partiti."" -
In victoria vita. Bozzetti inediti di monumenti ai caduti della «grande guerra» in Toscana. Ediz. illustrata
Nell'ultimo quindicennio si è assistito ad un confortante fiorire di censimenti dei monumenti pubblici. All'interno di tali censimenti, un posto singolare occupano quelli dedicati ai monumenti ai Caduti in occasione delle celebrazioni per il centenario della prima guerra mondiale. Il catalogo contiene alcuni bozzetti di monumenti di importanti cittadine toscane, opere dello scultore Odo Franceschi e lo straordinario bozzetto del monumento ai caduti nel camposanto monumentale dell'Arciconfraternita di Misericordia di Siena, opera di Guido Bianconi. -
Il can de Betto. Il lato B di quel da l'Agli
Senza patria, senza una lira, senza famiglia, senz'arte ne parte e senza un'idea per la sua natura intrinseca in una casa da dove lo buttano fuori a calci, quel di Betto è un cane emarginato, che con se stesso pone un tema modernissimo in questa società globale che, prima della depressione economica, soffre d'una crisi d'identità individuale e collettiva senza precedenti, che deve fare i conti col diverso ed è tornata ad avere problemi anche per mettere qualcosa sotto i denti. Le magnifiche sorti e progressive della così detta società del benessere, fino all'altro ieri prerogativa d'uno solo dei quattro punti cardinali, estesa agli altri tre ha creato non pochi problemi al mondo che si rispecchiano in una provincia come la nostra, con sfumature tipiche locali. Per una città come Arezzo, i cui abitanti sono stati bollati una volta per tutte come ""botoli ringhiosi"""" l'allusione ai cani diventa un fatto scontato. Ed ecco, dopo il Can da l'Agli, dispettoso quanto sfortunato, Il Can de Betto, autarchico per necessità, simbolo di tutti quelli che godono soltanto del riflesso dei piaceri altrui."" -
Pittura di pietra. Il mosaico fiorentino contemporaneo. Ediz. illustrata
Una ricognizione sugli artefici e le opere che esamina le dinamiche commerciali e la fortuna del mosaico fiorentino contemporaneo nell'ambito del collezionismo internazionale. Il volume pubblica gli esiti di una dettagliata ricerca che esplora il mondo dei moderni laboratori di mosaico fiorentino, con il supporto di una vasta documentazione inedita dalla fine dell'Ottocento alla metà del Novecento. Illustrato, con molti dettagli e documenti dell'epoca, una raccolta iconografica inedita utile a studiosi, collezionisti e amatori per l'ampia testimonianza sui mosaici fiorentini dispersi nel mondo e di difficile accesso. Oltre 200 illustrazioni a testimonianza dei notevoli capolavori creati dagli artisti fiorentini, eredi della tradizione dell'Opificio di fondazione granducale. L'autrice esamina i rapporti tra i laboratori di arte musiva e i pittori tardo ottocenteschi, nel contesto delle esposizioni internazionali che coronarono la fortuna del mosaico fiorentino nel mondo. Di particolare interesse infine l'approfondita appendice, che elenca le opere di mosaico lapideo presenti nei musei, in collezioni private o documentate da foto d'epoca. -
Christian Loretti l'istintivo e arcaico stupore. Ediz. illustrata
Christian Loretti (classe 1977), emergente scultore pugliese, formatosi nell'alveo della grande tradizione italiana delle Accademie di Belle Arti. Già molto attivo nell'ambito della scultura monumentale pubblica, Loretti è figlio della sua terra, le cui radici affondano profondamente nella cultura mediterranea, un misto di antiche civiltà in rapporto armonico con la natura e con il mare che lo scultore rivitalizza in forme arcaiche, primitive e totemiche, dotate di un'aura sacrale che attinge nella profondità dei più remoti archetipi antropologici. Nelle sue opere c'è il richiamo alla sua terra natia, intesa come Puglia, ma anche come antica componente della Magna Grecia. Una suggestione che traspare anche in quelle forme circolari che tanto ricordano gli scudi degli Achei distrutti in battaglia. Giovane, ma già dotato di un controllo tecnico ed esecutivo in cui mostra un'assoluta maturità, Christian Loretti ci accompagna nel suo mondo di immagini stupefacenti e algide, la cui lucente materia metallica rende ancor più lunari e simboliche. -
Case del popolo. Il caso del Valdarno superiore. Dalle società di Mutuo Soccorso agli abbonamenti sky
L'autrice nella costruzione del volume riesce a raccontare come si arriva nel Valdarno superiore a dar vita prima alle Società di Mutuo soccorso e poi alle Case del Popolo. Ripercorre così a ritroso la storia, ricostruendo le motivazioni che hanno spinto gli uomini ""a togliersi qualcosa per sè per dar vita a qualcosa per tutti"""". Il volume illustra come le Case del Popolo abbiano attraversato l'altra metà del secolo, passando per il difficile confronto con i Movimenti degli anni Settanta, primo tra tutti il Sessantotto; con gli anni di piombo e delle bombe che scoppiano come petardi a Capodanno; e infine con la crisi di rappresentanza degli anni Novanta, che ha travolto tutti i partiti di massa sancendo definitivamente l'abbandono delle Case del Popolo. Nell'ultimo capitolo, infine, l'oggi attraverso il confronto tra alcune Case del Popolo. Tutto questo per capire cosa rimane di tutto ciò, se possono ancora essere utili a questo popolo """"diversamente operaio"""" questi luoghi che comunque sono ancora lì. E se possiamo permetterci di liquidarli serenamente come una semplice storia da raccontare."" -
Una storia senza titoli. Campi e la sua gente. Un borgo toscano durante l'ancien régime (secoli XVI-XVIII)
Tre secoli di storia in un borgo toscano, a breve distanza da Firenze. Il Cinquecento e la formazione dello stato regionale, il Seicento con la gloria e il declino della famiglia Medici, il Settecento con l'estinzione della dinastia regnante e l'ascesa al trono granducale dei Lorena, fino agli anni dell'epopea napoleonica e dell'annuncio della modernità. È una storia ordinaria, quella di Campi Bisenzio durante l'ancien régime: una microstoria di campagna, fatta da gente comune - agricoltori, artigiani, sacerdoti, piccoli e grandi possidenti - alle prese con carestie, pestilenze, esondazioni e con tutte le normali necessità della vita di ogni giorno."" """"Basandosi su numerose fonti inedite, frutto di lunghe ricerche in archivi e biblioteche, l'autore collega vicende e personaggi in una narrazione di ampio respiro, accompagnando il lettore all'interno del grande edificio della storia."""""" -
Urbanistica, perequazione, rigenerazione L.R. 65/2014
L'obiettivo che si pone questo libro è quello di far risaltare la poca distanza che separa il piano di Montevarchi con quello ricercato dalla nuova legge regionale sul governo del territorio, dal momento che i presupposti culturali su cui si fondano sono molto più vicini di quanto si possa immaginare. Distacco così irrisorio che l'Amministrazione comunale, anche per non dover interrompere un percorso che dura oramai da un quindicennio, lo potrebbe ridurre, se non annullare, operando modesti aggiustamenti al suo piano. Ciò nondimeno, questo instant book vuole rappresentare una specie di compendio sull'urbanistica, la perequazione, la rigenerazione e la L.R.65/2014. Parlando del caso montevarchino, le riflessioni di carattere generale esposte a corredo permetteranno di acquisire un altro punto di vista al dibattito su come sia possibile governare il territorio urbanizzato e potenzialmente urbanizzabile identificato dall'art.4 della L.R.65/2014. -
Pae/saggi. Ediz. illustrata
"Pae/saggi"""" è un percorso cantiere di arte contemporanea. Il catalogo contiene oltre 50 artisti, che danno un'ampia e approfondita visione del concetto di paesaggio nell'arte contemporanea, in rapporto intimo con la collettività della quale sono parte e fondamento." -
L'orologio della libertà. Un documento di vita vissuta nella II Guerra Mondiale
Impero Alamanni è un ragazzo di 15 anni quando il fascismo plasma tutta la società italiana e quella del suo paese, un piccolo centro abitato della Toscana, in provincia di Arezzo. Un episodio particolare fa nascere dentro di lui quello spirito di libertà e di democrazia che gli sarà vicino per sempre e che diventerà l'obiettivo di migliaia di giovani di allora. Divisi da un conflitto civile, lacerati e distrutti da una guerra mondiale che semina orrore, dolore e morte tra gli amici, i giovani del paese perdono il senso del tempo. Lo ritroveranno, quando, tutti insieme e con nuove distinzioni politiche, lavoreranno ad un progetto comune, lo stesso che riporterà l'armonia, la democrazia e la vera unità nel piccolo centro toscano. Ed il tempo tornerà a scandire le ore...