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La nascente popolazione (1767-1792) Storia dei primi 25 anni della Moderna Comunità Maddalenina
Con la presa di possesso delle Isole Intermedie da parte della truppe sarde, il 14 ottobre 1767, si avviò una nuova storia di quel territorio e della popolazione che lo abitava da almeno 100 anni. Una storia fatta dall'attività degli uomini che hanno vissuto quello spazio geografico e temporale fortemente regolata dalle esigenze militari conseguenti alle relazioni internazionali del regno di Sardegna prima, di quello d'Italia poi e infine dalla Repubblica Italiana. -
Come in cielo così in terra
La vita non è un'addizione: se sommi i tuoi anni e arrivi a un numero alto, allora puoi lasciare e congedarti con serenità, perché il tuo tempo sulla terra è finito. Il tempo della nonna di Bimba è finito, è la nonna che vuole che finisca. Bimba ascolta, prende nota di tutto ciò che dovrà fare dopo, compreso consolare l'inconsolabile zio. Farà tesoro di quel che scriveva Baudelaire: ci siamo dette cose che non possono morire. -
I pregi degli isolani. Protagonisti casuali. La Maddalena 1916-1919
La figura del Commissario Regio Pietro Lissia è la figura di un attore con poca esperienza professionale, al quale la straordinarietà del momento impone di attribuirsi la parte principale nella rappresentazione teatrale svoltasi a La Maddalena tra il 1916 e il 1919. -
La fuga
I lontani desideri di evasione e ribellione, di dissenso dai valori tradizionali di un ventenne del 1965 riemergono in questo vecchio racconto coevo che ci riporta a quei lontani anni di contestazione. Giovanni anela al futuro ma vive il presente pensando al passato. E quando un fatto inatteso e drammatico lo porterà a scelte inequivocabili, non deciderà di affrontare il domani ma , invece, di rinchiudersi in quel suo piccolo mondo di ieri dal quale, inutilmente, aveva tentato la fuga. -
Testimone il vento
La Maddalena del primissimo Novecento, due donne bellissime, una storia di meretricio d'alto bordo e una di un coerente pudore, un truce matricidio, un bizzarro vento isolano onnipresente, un processone al Tribunale di Sassari seguito dall'intera Sardegna, un verdetto inaspettato: questi gli ingredienti di una trama assolutamente inventata, ma che ne riecheggia tante altre vere, elaborata da uno scrittore maddalenino che porta l'isola, il suo vento e la sua gente nel cuore. -
Il monastero può attendere
La storia di Cesare: l'amore viscerale per la sua terra, l'amore conflittuale per sua madre, l'amore senza condizioni per suo padre, le bravate insieme ai veri amici, le sberle ricevute dalle fidanzate, la distanza abissale dai parenti acquisiti, i presunti poteri medianici. Un originale punto di vista sulla situazione attuale. Cinque lettere che testimoniano un grande dolore e un fallimento inconfessabile per un maschio latino. Un finale dove, solo all'ultimo, viene decisa la direzione da prendere. -
Fiore d'agretta
Sono trascorsi quasi tre lustri del XX secolo. A La Maddalena sono presenti numerose famiglie di pescatori e, in una realtà decisamente povera, alcuni giovani come Silverio, Fiore e Melina, cercano, in diverse forme, una sorta di riscatto che sia economico, sociale o morale. Sono gli anni della grande guerra e della Spagnola che, con il suo triste carico di vittime, arriva anche all'isola. Ma sono anche gli anni dell'amore. -
La via del ritorno
Il filo conduttore del racconto connette storie diverse di vita che hanno in comune esperienze di emigrazione in paesi europei a seguito dei disastri seguiti alla seconda guerra mondiale. Il vecchio Giuseppe, costretto a suo tempo a emigrare, incontrerà a Torino il figlio scienziato col quale si intratterrà per chiarire il rapporto tra scienza e fede. A Don Tonio Addis compete il discorso sul Dio unico e certo e spiega che la trascendenza è una qualità specifica del dono divino che conferma l'esistenza del Creatore. -
Storie (in)cantate
Un libro di fiabe per adulti dove trapelano sensibilità, delicatezza, attenzione alle sfumature e sentimenti autentici. -
Il mistero della luna scomparsa
L'avventurosa storia di una bambina in un'isola dove, con la scomparsa della luna, tutto era diventato triste. Diana ritroverà la luna e con essa ritornerà la gioia. Una fiaba, splendidamente illustrata, di amore per la natura. Insieme un messaggio di speranza e un'esortazione al rispetto dell'ambiente. -
Dalla parte di Darwin
C'è bisogno del pensiero evoluzionista? Alcuni mesi fa la parte più attenta del Paese è stata costretta a porsi questa domanda, quando si scoprì che la teoria di Darwin era stata cancellata dai nuovi programmi ministeriali promossi dal ministro Moratti. La reazione e la successiva marcia indietro compiuta dal ministro non dovrebbero lasciare adito a dubbi. Questo libro, che affronta l'argomento, fa emergere un quadro dei motivi di fondo per cui oggi il pensiero evoluzionista è di attualità. -
Ricordi e riflessioni. Un dialogo con Giuseppe Vagaggini
Umberto Cerroni è nato a Lodi il 5 aprile 1926. Ha studiato a Roma con Pilo Albertelli e si è laureato nel 1947 in Filosofia del diritto nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Roma. È stato professore di Scienza politica nell'Università La Sapienza di Roma e ha insegnato a lungo nelle Università di Lecce, Salerno e Napoli. È autore di numerose opere tradotte in molte lingue. -
Itinerari segreti della grande guerra nel goriziano. Vol. 2: La trincea delle frasche.
Passo della Morte, Passo del Diavolo, Dolina dei Bersaglieri, Dolina Piras: questi sono alcuni nomi dell'inferno carsico, ma nessuno evoca un sacrificio di sangue come le trincee delle Frasche e dei Razzi che hanno inghiottito gli assalti disperati dei fanti della Macerata, della Siena, della Chieti e della Sassari. Questo libro è più di una guida alla visita dei luoghi di un sacrificio collettivo, è un tassello dell'opera di recupero della memoria storica di tutti gli italiani. -
La sanità in alta montagna dalla Valsugana al Grappa. Diario fotografico del tenente medico milanese Carlo Lamberto Rusca
Un reportage fotografico dalla Valsugana al Grappa di un medico milanese della Brigata Venezia e nell'Ospedale da Campo 085. Carlo Lamberto Rusca, nato nel 1888 in una famiglia dell'alta borghesia lombarda, laureato a Pavia in Medicina, ufficiale medico nell'Ospedale da Campo 085 in un gruppo di artiglieria da montagna e poi sul 201° Reparto di Sanità sul Monte Grappa ci ha lasciato questo straordinario diario fotografico dei luoghi ancora oggi facilmente riconoscibili dell'Altopiano del Tesino, dell'Archeson e Grappa. -
La birra Moretti da Udine al mondo. 130 anni di una dinastia imprenditoriale. Ediz. illustrata
La fabbrica della birra Moretti e le birrerie collegate, tra cui le prestigiose Sans Souci di Roma e Grado, il campo polisportivo che tra l'altro ha ospitato la squadra dell'Udinese Calcio per 66 anni, il premio culturale Moretti d'Oro, la realizzazione di importanti edifici cittadini progettati dai migliori architetti del tempo, la creazione del marchio del Baffone che ancora oggi campeggia sulla birra diffusa in tutto il mondo, sono solo alcune delle tracce lasciate nel tempo dalla famiglia Moretti di Udine. -
Un' inquieta felicità
Un romanzo che unisce amore e storia. Una narrazione giocata sul contrasto tra la società alto-borghese lombarda e la drammatica realtà di chi in Friuli vive l'esperienza del fronte. Sono gli anni della Grande Guerra. Vittoria, una giovane crocerossina, dopo una intensa storia d'amore con un capitano trentino che combatte nell'esercito italiano, cede ad un tenente di nobili origini che, per quanto trasgressivo e disincantato, la reinserirà nella sua sfera borghese. Sarà una felicità inquieta perché, al di là delle apparenze, le passioni vissute in guerra l'hanno segnata ed il suo anticonformismo non si è spento. -
Raccontami vento che torni
Nella cornice di un ritorno al paese degli avi, si srotola in flashback una storia familiare a partire dall'assenza-presenza di un giovane contadino partito in guerra e ""non ancora tornato"""", la cui sorte inciderà su figli e nipoti ben oltre la sua morte. Ricordi d'infanzia e racconti orali trasmessi dalla famiglia si intrecciano in un'affabulazione sospesa tra realismo e immaginazione. Il recupero del proprio vissuto passa per il riconoscimento delle radici che ancorano alla terra intesa non come territorio chiuso tra confini, ma come sostrato comune dell'esistenza umana e anelito alla vita."" -
I ragazzi del '99. Il racconto dei diciottenni al fronte
Il battesimo del fuoco dei Ragazzi del 1899 è databile nei giorni 16 e 17 novembre 1917, sul Piave, al ""Molino della Sega"""". Nel 1918 furono 265.000 i giovani poco più che adolescenti, comandati da ufficiali veterani a combattere le tre battaglie decisive: quella d'arresto, quella del Solstizio e quella di Vittorio Veneto. Il loro mito è sostenuto da una decina di medaglia d'oro e migliaia d'argento e bronzo, ma il loro racconto inizia solo ora... Il volume contiene il Memoriale inedito di Carlo Manghi, i nomi e le motivazioni dei decorati. I ricordi di un ragazzo del '99 di Carlo Manghi, sono una testimonianza della fine di una gioventù e di come in quegli anni i giovani italiani sentissero il senso di una patria da difendere."" -
La Zona Monumentale del Monte San Michele. Carso 2014: da teatro di guerra a paesaggio della memoria
La storia del Monte San Michele, il baluardo meridionale della testa di ponte austro-ungarica di Gorizia, teatro dei più cruenti scontri carsici fino all’agosto 1916, continuò ben oltre il primo dopoguerra e continua ancora oggi. Questa pubblicazione ne illustra l’evoluzione dal punto di vista strutturale ma anche concettuale -
Il porto sepolto
«La nuova pubblicazione della raccolta ""Il porto sepolto"""" nell'edizione di Udine del dicembre 1916, allora stampata presso lo Stabilimento Tipografico Friulano, a cento anni dalla sua comparsa, oggi con la traduzione in lingua friulana ad opera di Luca De Clara, è innanzitutto un omaggio a Giuseppe Ungaretti, alla rilevanza del suo libro, all'importanza delle 32 poesie, per lo più brevi, scritte su piccoli foglietti di carta durante i momenti di pausa dai combattimenti ed edite con la guerra ancora in corso, destinate a dare nuovo indirizzo alla poesia italiana contemporanea. Pubblicate grazie all'interessamento di Ettore Serra che confesserà: """"... Per leggere taluni dei sui versi lassù dimenticati, facevamo insieme la strada dalla filanda di Sdraussina a San Martino, oltrepassando il cavalcavia della strada ferrata e seguendo l'erta sassosa e nuda. Fu allora ch'io decisi di essere l'editore di Ungaretti"""".» (Enrico Folisi)""