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Eros nero. Ritualità e pratiche sessuali in Africa
Attingendo a un ricco materiale etnografico e archeologico, questo testo, basato sulle esperienze di Boris de Rachewiltz sul campo, intende indagare l'erotica africana e mettere a fuoco l'influenza che la forza primordiale dell'eros ha avuto sulle istituzioni sociali e religiose, sulla magia e sul costume delle popolazioni che in Africa hanno avuto la loro sede. Si tratta di inserirsi, attraverso la porta dell'eros, nell'anima africana, partendo dalle origini. I riti sessuali attestati sin dalla preistoria nelle opere rupestri, infatti, mostrano un particolare impiego dell'eros: un impiego ""sacro"""", cioè rituale con valore cosmico, la cui finalità è armonica nel quadro ben precisato di una singolare visione del mondo. Risalire quindi al mondo delle origini ed esaminare l'influenza dell'Egitto nei confronti dell'Africa costituisce un'indagine che trascende il piano storico ed è volta a caratterizzare nel giusto modo la civiltà e la concezione del mondo propria del continente africano."" -
Diario italiano
Turbato dall'insuccesso dei suoi ultimi libri - tra cui Moby Dick, un capolavoro per i posteri, apparso troppo in anticipo sul suo tempo -, Melville nel 1857 progetta un viaggio in Terrasanta. Prima, però, coglie l'occasione per risalire la penisola italiana, partendo dalla Sicilia. È durante questo viaggio che annota scrupolosamente sensazioni e pensieri sul Bel Paese e sui luoghi che visita, confluiti in una narrazione in tempo reale. Ed è proprio tra le pagine di questo diario che emerge l'animo tormentato ma anche geniale del grande scrittore americano che ci regala in poche telegrafiche parole illuminanti squarci del nostro Paese. -
Scritti satirici (1750-1760)
Nella produzione intellettuale di David Hume, caratterizzata prevalentemente da trattati filosofici e saggi economico-politici, trovarono posto alcune ""opere scherzose"""", come lui stesso amava chiamarle, con cui il grande filosofo scozzese offrì ai suoi contemporanei il suo punto di vista di osservatore scettico e ironico della vita politica. Si tratta di testi dal grande valore storico-politico, risalenti al decennio 1750-1760, rivolti all'élite culturale dei caffè e dei club scozzesi e accomunati dallo stile umoristico con cui vengono derisi alcuni dei più influenti uomini politici e personaggi pubblici del suo tempo. Vengono qui pubblicati per la prima volta in italiano i primi due componimenti: Petizione dei pazienti di Westminster contro James Fraser lo speziale, del 1750, contro le aspirazioni religiose e politiche del giacobitismo, e Petizione dei rispettabili e venerabili campanari della Chiesa di Scozia all'Onorevole Camera dei Comuni, dello stesso anno, che si prende beffe di una richiesta di aumento dello stipendio da parte dei ministri della Chiesa di Scozia. Il terzo scritto è Storia del caso Margaret, detta Peg, unica sorella legittima di John Bull, composto nel 1760 in difesa della milizia scozzese contro l'esercito inglese dei mercenari, che getta luce sulla conflittualità delle relazioni tra Inghilterra e Scozia in seguito all'Unione del 1707."" -
Clarissa
Il libro si snoda e si regge su un singolare scambio epistolare tra una giovane donna, colta e disinibita, di nome Clarissa e un anziano professore in pensione. Le lettere, tramite le quali prende forma il libro, ci parlano di una relazione che si realizza attraverso confessioni private, disquisizioni letterarie e argomenti teologico-filosofici. Tra i diversi problemi affrontati e portati a soluzione spicca l'individuazione del solco che divide, e nel contempo unisce, scrittori e pensatori precristiani come Omero, Saffo, Platone, Catullo, Orazio e quelli venuti dopo l'affermazione definitiva di Cristo, come sant'Agostino, Dante, Ungaretti, Montale. Inoltre, lettera dopo lettera, tra discussioni, disappunti e confronti, si dispiega lo svelamento di un inganno amoroso. -
Il Vangelo segreto di Marco. La scoperta e l'interpretazione di un testo apocrifo. Un volto inedito e sconcertante di Gesù
Nel 1958 Morton Smith recupera nel Monastero greco-ortodosso di San Saba (Palestina) una lettera scritta da Clemente d'Alessandria. Si tratta della celebre ""lettera di Mar Saba"""", che reca due citazioni tratte da un """"Vangelo secondo Marco"""", ben diverso da quello inserito nei sinottici. Secondo Clemente si tratta di una versione segreta, che contiene episodi mai raccontati: scene inedite del Messia che lo vedono in imbarazzante intimità con uomini - atteggiamenti che sembrano indicare la pratica di una forma di magia sessuale. Smith sostiene che la lettera di Mar Saba sia inserita all'interno di un'edizione a stampa del 1646 delle opere di Ignazio di Antiochia, scoperta che apre un acceso dibattito tra i suoi sostenitori e i suoi detrattori, che lo accusano di aver falsificato la lettera. Nel corso del tempo, il documento viene ritrovato da altri studiosi e poi scompare nuovamente, alimentando la discussione tra chi ne sostiene l'autenticità e chi lo accusa di averlo falsificato per """"creare l'impressione che Gesù praticasse l'omosessualità""""."" -
Fiabe africane
Il crudo realismo, l'insistente accento sull'uomo e sui suoi stati d'animo, sull'attualità contemporanea, ma anche l'alto grado di consapevole artificio pervade tutta la letteratura dell'Africa ""indigena"""" - quella cioè dei Boscimani e degli Ottentotti e dei Pigmei. Paul Radin, nella sua raccolta, seleziona le fiabe e i racconti più rappresentativi di questa letteratura popolare, unica per il tipo d'intreccio, per i contenuti specifici e per gli espedienti letterari cui ricorre - come la funzione dei canti nel contesto prosastico, la frequenza dei finali moralistici, la riconoscibile prevalenza delle spiegazioni eziologiche. La cruda difficoltà di vivere, la furbizia quale stratagemma per la sopravvivenza e anche i temi morali quali l'innocenza e lo spirito d'indipendenza trovano largo spazio nel favoleggiare africano: da """"Le avventure di Mrile"""" a """"Com'è venuta la prima pioggia"""", il lettore stesso riconoscerà e saprà apprezzare i tratti distintivi e lo stile dei popoli africani."" -
Magia. Storia sociale di un'idea
Non solo le favole che si raccontano ai bambini parlano di magia, ma anche le scienze. Per quanto diversi possano essere gli approcci, le scienze non rinunciano alla passione quasi erotica per la sottocultura e la controcultura della magia, diffusasi a partire dalle epoche oscure della preistoria e giunta fino al presente. Daxelmüller, in questo libro, ci offre una storia sociale della magia e risponde agli interrogativi su quando e come sono nate tali pratiche ma, soprattutto, mette a fuoco quale ruolo hanno avuto sia le scienze naturali, sia le chiese, nella storia della magia stessa. Se da una parte si staglia inesorabilmente la figura del mago, cui Daxelmüller dedica uno studio approfondito, dall'altra le sue ricerche non possono che concentrarsi sull'élite colta, responsabile dell'idea di magia come mistica speculativa, ma anche delle persecuzioni delle streghe che si sono diffuse in Europa. Daxelmüller tratteggia un mirabile affresco, lei cui propaggini arrivano fino all'esoterismo moderno. -
La madre. Romanzo di vita russa
Alla morte del marito ubriacone e violento, Pelageja Nilovna Vlasova si trasforma da moglie succube e remissiva a donna emancipata e combattente. Grazie al figlio Pavel, operaio socialista, e alle riunioni politiche che organizza in casa, Pelageja cambia radicalmente il suo modo di essere e di pensare, superando preconcetti e pregiudizi. Anche quando Pavel e i suoi amici vengono imprigionati, Pelageja non si arrende, tentando strenuamente di aiutarli e divenendo la ""madre"""" di tutti i compagni del figlio. Ormai attivista clandestina dei lavoratori in lotta contro la prepotenza dei padroni, Pelageja non potrà più tornare indietro: il suo destino è segnato. Presentazione di Tiziano Tussi. Postfazione di Guido Oldrini."" -
Il racconto del Graal. Un mito universale fra storia, cultura e simboli
Dal Conte del Graal di Chrétien de Troyes al Parsifal di Wagner, fino ad arrivare al Pendolo di Foucault di Eco, il tema del Graal non ha mai smesso di ispirare poeti, scrittori e musicisti. Da sempre infatti questo oggetto metamorfico, dalla natura sfuggente, ha affascinato l'uomo fino a diventare una vera e propria leggenda. Questo libro offre una visione complessiva del dossier Graal con contributi di storici, filologi, antropologi, filosofi, storici dell'arte e delle religioni, archeologi, con un punto di vista scientifico e rigoroso: condurre il lettore in un viaggio nelle sfaccettature del mito del Graal è l'ambizione di questa raccolta di scritti multidisciplinari. Accurati nelle fonti e nella ricostruzione, i saggi si rivolgono non solo a un pubblico di studiosi specializzati, ma anche a curiosi e appassionati che vedono nella ricerca del Graal sia una sfida intellettuale che la storia di un'evoluzione interiore. -
Benjamin e l'incanto
L'impresa teoretica di Walter Benjamin è certamente la più originale del XX secolo. Ma essa è anche un caso paradigmatico di celebrità postuma, che negli anni ha suscitato un numero sterminato di studi critici - premessa necessaria al fraintendimento. Rifiutando alla radice quella vulgata materialista che da decenni paralizza gli studi benjaminiani, questo libro esplora l'intera opera del filosofo berlinese, dalle prime annotazioni giovanili agli scritti pubblicati in vita, dai folti carteggi agli ultimi appunti sparsi. Ciò che emerge da queste pagine è una filosofia tutt'altro che discontinua, come la frammentarietà della sua forma ha spesso lasciato intendere. Si tratta, invece, di un tracciato mentale estremamente coerente, di cui in questo saggio vengono per la prima volta sottolineate alcune ossessioni (dal sapore nitidamente kafkiano), i principali motivi speculativi, le numerose correnti e i molti autori ai quali lo stesso Benjamin si strinse. -
Eva futura
La signorina Alicia Clary è una donna talmente bella che il giovane Lord Ewald si innamora perdutamente di lei. Ma la bellezza di questa donna è pari solo alla sua stupidità... Disperato, sull'orlo del suicidio e desideroso di sperimentare il vero amore, Lord Ewald chiede aiuto al celebre scienziato Thomas Edison per creare un androide che rappresenti la donna ideale e sostituisca quella creatura reale, ma imperfetta, tanto bramata. Ma questa nuova Eva riuscirà a essere impeccabile come desidera il giovane Lord Ewald o si rivelerà soltanto un'illusione? Il romanzo di Villiers de L'Isle-Adam, che per la prima volta nella storia della fantascienza impiega il termine ""androide"""" - o meglio il femminile """"andreide"""" -, è ancora oggi un'opera corrosiva e divertente, che ci fa riflettere sulla scienza e sui suoi limiti."" -
Il programma del pane. Come lievita la poesia
La parola poetica come lievito per produrre una società armonica e materna, in un universo che emetta calore come un focolare domestico. Tramite la metafora del pane che si sviluppa nei testi presenti in questo volume, Mandel'stam viene a definirsi poeta-lievito che ammansisce la storia provando a curarne i lineamenti più brutali, figliastro che tenta di addolcire anche la fisionomia del terribile padre (Ode a Stalin), ma con la simultanea consapevolezza di essere condannato a finire tra gli altri nel macinato, nel pastone-materia muta. All'altro polo del pastone la materia parlante, la ""materia poetica"""", tutt'uno con l'entità organica del poeta, attività fisiologica o spazio psicologico in cui lievitano i sensi, ombre delle parole, parole ancora incorporee prima della loro incarnazione. L'attenzione rivolta da Mandel'stam al lievitare del linguaggio poetico al proprio interno è tanto singolare e acuta da indurre l'amico e psicologo Lev Vygotskij a fare di un verso mandel'stamiano la sua stella polare per le ricerche sull'origine e sullo sviluppo del linguaggio."" -
Qualcosa che sfiora l'utopia. Pensare un futuro più giusto
Esiste un'intima relazione tra la filosofia, l'arte, la scienza e lo spirito di comunità che delinea all'orizzonte i caratteri di una Repubblica del mondo. Alle spalle ciò che avremmo potuto essere ma non abbiamo voluto, davanti a noi ciò che potremmo ancora essere qualora lo volessimo, in qualità di esseri umani al bivio tra dissoluzione per indolenza e integrazione in nome di una legge di convivenza in grado di regolare un nuovo modo di stare al mondo per unire ciò che oggi è sostanzialmente diviso. In questo saggio Gerace invita a considerare centrale l'esigenza di riporre intelligenza nella specializzazione come in politica, a porci domande sul presente e sul futuro, sulla presunta prevedibilità e sull'imprevedibilità della nostra natura, su come ci siamo indeboliti e potremmo irrobustirci, sui ricostituenti che ci permetterebbero di sviluppare qualche anticorpo in più in termini di civiltà, partendo proprio dal farne una ragione di libertà, di reciproco rispetto e di progresso. -
L' immortale spirito della natura
In questo libro, sostenitori della scienza, dell'arte e della filosofia religiosa dalle più diverse posizioni si scontrano in un acceso dibattito che vede difendere da una parte il monoteismo, dall'altra il politeismo, la scienza moderna, ma anche la teoria dell'evoluzione. Uexküll, attraverso la scelta della forma dialogica, coglie l'occasione per esporre la sua teoria dei mondi-ambiente soggettivi. Una moltitudine di realtà particolari che confluiscono nello spirito della natura, considerata da Uexküll un insieme di soggettività che partecipano al piano immortale di una melodia prestabilita. -
Magia, scienza e religione nel pensiero occidentale. Una ricerca antropologica
Distinguere il confine tra magia, scienza e religione nella storia intellettuale dell'Occidente appare molto difficile, se non impossibile. Perché gli sviluppi dell'una sono spesso stati annunciati dall'altra, e perché lo stesso apparire della razionalità si deve a una particolare evoluzione dei saperi magici e religiosi. Stanley Tambiah esamina magia, scienza e religione alla luce di un'analisi storica, attraversando la religione ebraica, il pensiero scientifico dei greci, la filosofia del Rinascimento, la riforma protestante e la rivoluzione scientifica europea a cavallo tra il XVI e il XVII secolo. L'analisi che ne scaturisce è un'inedita discussione attorno alla razionalità, il relativismo e la transitività delle culture che, ancora oggi, costituisce uno dei punti nodali dell'antropologia e della filosofia. -
Oltre il mondo
Laddove l'infanzia è infestata dagli spettri che fummo, la giovinezza è una kafkiana attesa e la maturità è l'anatomia metamorfica indagata da un serial killer, prende forma un'unica ricerca esoterica, l'eterna domanda del genere fantastico: quale realtà? Perché forse la ragione del sogno è dimenticare il reale... in favore di qualcosa di più importante. «Ricchi di riferimenti alla tradizione vampirica e al 'weird' dell'amato Lovecraft e dei suoi seguaci, alla fantascienza dell'orrore e al cinema, i racconti di Corradi oscillano tra la rivisitazione di una realtà quotidiana straniante (in cui si insinuano forse anche alcuni spunti autobiografici) e l'evocazione di un universo popolato di mostri rivoltanti e di creature feroci. A contatto con questa 'zona oscura' si dissolve e si rispecchia l'identità dei protagonisti. Uomini e mostri si scambiano i ruoli, coabitando nello 'scaffale dell'orrore', che troneggia in una libreria milanese, o incontrandosi in quella 'stazione dell'inferno' che è la 'materializzazione di Londra'» (Carlo Pagetti). -
La strada di Wigan Pier
Una drammatica testimonianza sulla crisi degli anni Trenta. La strada di Wigan Pier è questo, ma anche e soprattutto un'analisi acuta, venata da un'amara polemica, del rapporto tra socialismo e società industriale a partire dalle condizioni della vita operaia nei tetri bassifondi dello Yorkshire e del Lancashire.Orwell si getta nell'inferno delle miniere della cittadina inglese di Wigan Pier, nel tentativo di entrare nel mondo della classe operaia e comprenderne i valori, le sofferenze e i soprusi subiti. Tramite una scrittura dall'impareggiabile forza espressiva e uno stile caratterizzato da smaccata onestà, il racconto dei minatori si trasforma nell'occasione per denunciare l'ingiustizia sociale del tempo, con la pungente descrizione delle loro condizioni di vita, dello squallore della povertà, della fame e della crescente disoccupazione. Ne emerge un potente ritratto della Gran Bretagna del tempo: un Paese segnato dalle divisioni di classe in cui il socialismo anelato da Orwell è ancora lungi dall'essere compreso e condiviso. -
Nuove meraviglie dell'impossibile
L'idea fondamentale che ha guidato de Turris e Fusco nel loro lavoro di curatori e saggisti è che il mito, la fiaba e la letteratura fantastica siano fra loro collegate ed espressione multipla di un unico fenomeno letterario, di cui la fantascienza è l'espressione più vistosa nella cultura contemporanea. Questo volume, che fa seguito al precedente ""Le meraviglie dell'impossibile"""" pubblicato nel 2016, raccoglie altre venti delle introduzioni ai volumi da loro curati per le edizioni Fanucci nel corso degli anni Settanta, introduzioni in cui tale assunto veniva esplicitato e illustrato attraverso l'analisi dei temi ricorrenti nella narrativa non realistica e dell'opera degli autori principali del genere. Le varie sezioni trattano di diversi aspetti della science fiction: i simboli sottesi alle narrazioni, la fondamentale caratura """"umanistica"""" del genere, il suo impegno di critica sociale e alcune tematiche particolari, come ambiente e personaggi, sperimentalismi narrativi, evoluzione storica del genere."" -
Sirius
E se fosse possibile creare un cane con un'intelligenza eguale, se non superiore, a quella di un essere umano? Sirius è il romanzo di fantascienza dello scrittore britannico Olaf Stapledon dove questo esperimento si traduce in realtà. Il modo in cui il cane viene addestrato e i problemi del suo adattamento - tanto alla società umana quanto all'universo canino - lasciano presto spazio a interrogativi esistenziali che percorrono l'intero libro. Inventore della fantascienza moderna insieme a Wells, Stapledon in questo romanzo, attraverso la natura insolita, le idee e le relazioni di Sirius con gli esseri umani, ci illustra le sue originali teorie sulla scienza, sul progresso e sull'amore. -
Nei luoghi oscuri della magia. Zoroastro, l'occulto e altre anomalie
C'è un sottile filo occulto che lega le pratiche magiche antiche, medievali e rinascimentali al terrorismo dei cosiddetti ""Anni di piombo"""". Una visione del tutto fatta di corrispondenze speculari, partendo dal mitico Zoroastro, attraversando le diaboliche magie di Cecco d'Ascoli (1269-1327), sino a giungere alla tragedia del rapimento Moro. La specificità della magia è da ricercarsi nella strana mistione di elementi cosmologici ed """"esistenziali"""", astrologici e """"necromantici"""". Da un punto di vista etimologico, la """"necromanzia"""" era la divinazione praticata attraverso gli spiriti dei morti, un vocabolo che si può leggere in parallelo a """"negromanzia"""", più consueto in ambito medievale per indicare quella magia in cui si faceva ricorso all'ausilio dei demoni. Cecco d'Ascoli spiegava che """"il medico senza le stelle e il negromante senza le ossa dei morti, erano come un'immagine non vivificata dagli spiriti"""". Un'immagine che richiama alla mente gli scenari dell'antica Tessaglia, dove si narra vivessero gli antichi necromanti; degli stregoni chiamati """"evocatori di anime"""" (psychagogoi) i quali con un certo tipo di purificazioni e incantesimi rendevano visibili oppure allontanavano spettri e fantasmi. I morti perseguitano i vivi. Li rimordono - di un morso segreto, letale e ripetuto. Ogni ordine autonomo si costituisce in virtù di ciò che elimina, producendo un residuo condannato all'oblio. C'è un potere di intervenire nella realtà e il mago se ne fa portavoce: custodisce conoscenze astronomico-astrologiche, costruisce talismani e sa come applicarli terapeuticamente; sovrintende a un complesso di immagini, simboli, fantasie e """"spiriti"""" d'ogni genere ai quali impone la sua volontà.""