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Tra canone e innovazione. Lavorazione delle epigrafi nella Langobardia minor (secoli VIII-X)
Il volume accoglie i dati provenienti da un'analisi comparata sulle variazioni grafiche e le innovazioni tecniche riguardanti una particolare area dell'Italia longobarda, quella del ducato di Benevento, nel suo periodo di massima espansione economica e culturale. L'indagine, svolta sui manufatti epigrafici provenienti dai principali contesti urbani (Benevento e Capua) e monastici (Montecassino e San Vincenzo al Volturno) ha permesso di evidenziare i saldi legami intercorrenti tra scrittura e forme del potere, con la messa in evidenza di officine lapidarie ""riservate"""" a committenze auliche e botteghe artigianali di livello medio-basso. All'indomani degli sconvolgimenti seguiti alla caduta del Regnum nel 774, l'epigrafia italo-meridionale ha saputo assorbire, inoltre, gli stimoli provenienti dall'ambiente franco, con il conseguente sviluppo di espressioni innovative e caratterizzanti soprattutto in ambito monastico."" -
Archeologia urbana a Firenze. Lo scavo della terza corte di Palazzo Vecchio (indagini 1997-2006)
Il volume presenta l'indagine archeologica eseguita a Palazzo Vecchio, che ha consentito di riportare alla luce parte del teatro romano su cui si sono depositate stratificazioni databili fino all'epoca moderna. I dati emersi durante l'indagine hanno permesso di mostrare come il teatro, costruito in occasione della fondazione di Florentia, cambiò la sua destinazione d'uso in età tardo antica. Successivamente il monumento si trasformò in una sorta di contenitore in cui si riversarono consistenti dark layers. Tra la s. m. dell'XI e il XII sec., poi, l'area del teatro fu recuperata con la realizzazione di edifici, torri, livellamenti e terrazzamenti. In seguito i ruderi della struttura, che manteneva comunque intatta la sua mole, entrarono a far parte di quello spazio urbano gestito dalla famiglia degli Uberti, che ne fece una vera e propria enclave urbana. Il volume accoglie un cospicuo catalogo dei ricchi reperti ceramici bassomedievali, ritrovati con lo scavo, e che tornano, poi, a parlarci di un'economia complessa frutto di una società in forte crescita. -
Cercasi e non trovarsi. Due scuole per un sistema. Primo rapporto di ricerca sulla dispersione scolastica nelle scuole superiori del Mugello
Un gruppo multidisciplinare di ricercatori e esperti del settore scuola affronta l'analisi del problema della dispersione scolastica in un'area territoriale fortemente a rischio come il Mugello. Attraverso la riflessione sui dati statistici del fenomeno e la ricostruzione del vissuto esistenziale dell'esperienza scolastica di studenti, genitori e insegnanti, condotta sulla base di più di novanta interviste, la ricerca propone nuove interessanti linee di interpretazione e importanti prospettive programmatiche per affrontare un problema sociale, prima ancora che scolastico. -
Archeomusei. Musei archeologici in Italia 2001-2011
Nel volume vengono pubblicati gli Atti del Convegno di Adria (Adria, Museo Archeologico Nazionale, 21-22 giugno 2012) i cui interventi illustrano l'attuale stato della museologia archeologica italiana attraverso le esperienze e le proposte di tutte le Soprintendenze archeologiche. Questi casi-studio sono illustrati secondo un rigoroso schema analitico e corredati da sintetiche schede descrittive. Il volume presenta l'ampia azione di rinnovamento del panorama museale archeologico italiano che ha vissuto, nella seconda metà del '900, una stagione di straordinario sviluppo. -
Un luogo per gli dei. L'area del Capitolium a Brescia
Il volume accoglie studi e ricerche sul campo su una delle più importanti aree sacre della Transpadana. La pubblicazione rappresenta uno studio che aggiorna ed innova profondamente le conoscenze sulla formazione e sull'evoluzione della città preromana e romana di Brescia, inquadrata nei processi culturali che portarono alla definitiva urbanizzazione e romanizzazione della Transpadana e considerata emblematicamente dalla prospettiva della sua più importante area sacra. -
I cannoni di Venezia. Artiglierie della Serenissima da fortezze e relitti
Il libro raccoglie la catalogazione completa, e riccamente illustrata, di 183 pezzi di artiglieria, tra armi in ferro battuto, in bronzo ed in ferro fuso, conservati in Turchia, Grecia, Croazia ed Albania provenienti da musei, fortezze veneziane e relitti di navi militari e commerciali che, anche grazie a documenti d'archivio, per la prima volta permettono di ricostruire la storia della loro produzione, i nomi e l'attività dei loro fonditori, le modalità del loro impiego strategico e le magistrature preposte alla loro gestione. Dal XV secolo, infatti, i fiorenti commerci e l'efficace sistema di controllo dei domini della Serenissima Repubblica di Venezia hanno potuto contare su una forza militare straordinaria costituita da una potente flotta, prima di galee e poi di vascelli, armata con quelle che probabilmente erano tra le migliori artiglierie prodotte in Europa. -
Per il museo di Ivrea. La sezione archeologica del museo P. A. Garda
I saggi raccolti nel volume sono l'esito finale di un lavoro di gruppo, condotto nel corso di alcuni anni, in preparazione del nuovo allestimento della sezione archeologica del Museo civico P. A. Garda. Lo studio dei tanti reperti, provenienti da scavi stratigrafici recenti o da tempo presenti nelle collezioni, è stato affidato a esperti di diverse classi di materiali o di differenti periodi storici che, in molti casi, sono riusciti a svelare aspetti inediti e interpretazioni nuove. L'organizzazione dell'allestimento museale, le scelte espositive e l'apparato didattico e didascalico sono il diretto risultato di questo lavoro integrato tra studiosi e progettisti. -
Piccolo museo. L'ABC del MART in 100 opere
Il volume raccoglie le opere della collezione permanente del MART di Rovereto, che in questa sede sono riprodotte a frammenti, come schegge di storia visiva da collegare tra loro, integrandole con il ricordo e la fantasia, per stimolare i pensieri, i ricordi, le visioni, le idee. Come in un abbecedario, le opere sono ordine alfabetico, e ogni termine è accompagnato dalla traduzione in ladino, mocheno e cimbro, le tre lingue minoritarie del Trentino Alto Adige. -
Poggio Civitella (Montalcino, SI). Un insediamento etrusco ai confini del territorio chiusino
Il volume offre uno studio complessivo dei contesti archeologici e dei reperti provenienti dalle ricerche condotte tra il 1993 e il 2005 dall'Università di Firenze nel sito etrusco di Poggio Civitella, posto nel Comune di Montalcino (SI). Ad una prima parte, che analizza le fasi di occupazione del sito d'altura tra il VII e il IV sec. a.C., segue la presentazione delle varie classi di materiali emerse nel corso degli scavi. Le riflessioni conclusive permettono infine di valutare i rapporti tra il sito di Poggio Civitella e gli insediamenti limitrofi, analizzati nelle varie fasi storiche, e di evidenziarne l'importanza in merito alla posizione sull'estremo confine occidentale del territorio della città etrusca di Chiusi. -
Un monastero sul mare. Ricerche archeologiche a San Quirico di Populonia (Piombino, LI)-A Monastery by the Sea. Archaeological Research at Sn Quirico di Populonia (Piombino, LI)
I resti del monastero di San Quirico si trovano sulle pendici del poggio Tondo, a poca distanza dall'antica città di Populonia, rivolti verso lo specchio del mare Tirreno costellato dalle isole dell'arcipelago toscano. Le ricerche archeologiche in questo sito, realizzate nel primo decennio del nuovo millennio da due differenti équipe, rispettivamente dell'Università di Siena e Ca' Foscari di Venezia, si sono svolte nell'ambito degli interventi di ampliamento e di valorizzazione del parco archeologico di Baratti-Populonia. Questo volume contiene i risultati di quelle ricerche: l'edizione scientifica dello scavo e l'analisi critica dei materiali rinvenuti. La rielaborazione dei dati raccolti durante tali indagini, unita ad una rilettura della documentazione scritta, ha poi permesso di ricomporre le complesse vicende di questo importante monastero, in una nuova ed inedita narrazione. In tale narrazione le vicende del cenobio e delle sue preesistenze si intrecciano con quelle del promontorio di Populonia e dei territori limitrofi fino a delineare un quadro di sintesi che ridisegna i confini storici di questo territorio tra la Tarda Antichità e l'Età Moderna. -
Appunti di archeomalacologia
Dopo alcuni anni di incertezze, dubbi e ripensamenti, questo manuale vede finalmente la luce sull'onda delle amichevoli pressioni che in molti hanno esercitato affinché l'autore riunisse in un testo strutturato le esperienze accumulate in oltre cinquant'anni di ricerche sui molluschi terrestri e d'acqua dolce e sui resti di malacofaune estinte provenienti da siti archeologici. Ci si augura in tal modo di iniziare un percorso che altri vorranno ampliare e migliorare come già ora dimostrano i contributi di approfondimento che integrano alcuni aspetti importanti dell'archeomalacologia. -
Tecniche costruttive e cicli edilizi tra VI e IX secolo fra Oriente e Occidente. Atti del Seminario (Padova, 25 ottobre 2013)
Estratto dal numero XVIII della rivista Archeologia dell'Architettura. Si pubblicano gli atti del seminario di Padova (25 ottobre del 2013), dedicato a Tecniche costruttive e cicli edilizi tra VI e IX secolo. Le relazioni riguardano tre aree geografiche chiave nel dibattito storiografico: alcune regioni del Medio Oriente, dove è accertata una continuità, in età bizantina ed islamica, della tecnica muraria in opera quadrata; la Penisola iberica, per la quale si raffrontano due posizioni antitetiche tra chi la ritiene sviluppata già in epoca visigota e con un'influenza bizantina e chi la collega invece all'arrivo degli Arabi nell'VIII secolo; la Francia, dove le opere in pietra di cava sono assai rare e di datazione controversa; infine l'Italia, dove il confronto è tra i territori bizantini, in particolare Roma e la Sardegna, e quelli longobardi del Nord Italia dove l'opera quadrata non compare che con il Romanico. Il quadro che ne emerge è assai variegato e ancora aperto, il che richiede ulteriori ricerche sia su casi di studio specifici, come quelli qui presentati delle cripte delle basiliche patriarcali di Aquileia e di Venezia o sul San Michele Arcangelo di Perugia, sia per sintesi regionali in aree geografiche, come le coste mediterranee dell'Africa, non considerate in questa sede. -
Il priorato cluniacense dei Santi Pietro e Paolo a Castelletto Cervo. Scavi e ricerche 2006-2014
Il volume presenta il sito del monastero di Castelletto Cervo, oggetto di approfondita indagine da parte del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università del Piemonte Orientale sin dal 2006, in cui lo scavo (campagne 2009-2012) e l'archeologia dell'architettura hanno trovato integrazione con la ricerca archivistica e storico-artistica, avvalendosi di indagini archeometriche ad ampio spettro, nel quadro di progetti di ricerca internazionali. I risultati presentati in questo volume si inseriscono nel dibattito storiografico che investe sia l'archeologia dei monasteri, con una specifica attenzione agli aspetti topografico-spaziali e funzionali, sia gli studi sul mondo cluniacense, soprattutto alla luce delle scoperte derivanti dagli scavi attualmente in corso a Cluny, che spingono a rivedere le conoscenze consolidate sull'abbazia borgognona, sull'articolazione dei suoi spazi e sulla periodizzazione delle sue fasi costruttive. Queste nuove acquisizioni inducono anche a riconsiderare sotto una diversa prospettiva l'organizzazione - al tempo stesso architettonica, spaziale e liturgica delle dipendenze e in particolare dei priorati, che mantennero per secoli un legame con Cluny. -
Idee per Policastro. Arch Lab. Laboratori congiunti di archeologia e architettura
All'interno del centro storico di Policastro Bussentino, insediamento antichissimo dalla storia articolata e complessa, da alcuni anni sono in corso delle indagini archeologiche, che stanno portando in luce i resti delle fasi più antiche dell'abitato. Nell'ambito di questo progetto è nato Arch_Lab, un laboratorio congiunto di archeologia e architettura, che ha messo a confronto docenti e studenti dell'Università di Genova sul delicato tema della progettazione di una piccola struttura polivalente a supporto delle attività sul campo e della divulgazione dei risultati delle ricerche. Questo volume raccoglie alcune delle idee prodotte nell'ambito dell'esperienza Arch_Lab e, in un panorama culturale segnato da una radicata separazione dei saperi, costituisce una testimonianza concreta delle grandi potenzialità che lo sviluppo di punti di vista transdisciplinari può offrire in relazione alla formazione e al lavoro, oltre che alla ricerca e all'insegnamento. -
La necropoli di San Germano (Gavorrano, GR): il tumulo 9. Dinamiche socio-culturali nel territorio di Vetulonia tra VII e II sec. a. C.
Riferibile ad una potente aristocrazia del territorio di Vetulonia, il monumentale tumulo 9 della necropoli di San Germano (Gavorrano, GR) è stato utilizzato per lungo tempo, attraversando varie fasi della storia etrusca fino all'epoca romana. Lo scavo minuzioso e il fortunato stato di conservazione della tomba e di una parte dei corredi hanno permesso di individuare alcune azioni volte al ripristino della tomba, successivamente al suo primo abbandono avvenuto intorno alla metà del V sec. a. C. in concomitanza con la crisi di Vetulonia; cessata la funzione funeraria, il tumulo resterà un punto di riferimento per gli abitanti del luogo e segno tangibile lungo il percorso segnato dalla valle del torrente Sovata. I reperti e i dati acquisiti, come frammenti di un libro, permettono di ricostruire alcuni episodi di un racconto sullo sfondo dei mutamenti storici e sociali che interessarono Vetulonia e il suo territorio durante l'epoca etrusca. -
Intorno a Tiberio. Vol. 1: Archeologia, cultura e letteratura del Principe e della sua epoca.
La figura di Tiberio, sovrastata dal predecessore e segnata da una storiografia antica fortemente avversa, ha ottenuto scarsa fortuna negli studi archeologici e letterari. Il progetto milanese interdisciplinare Intorno a Tiberio. Archeologia, cultura e letteratura del principe e della sua epoca, di cui il presente volume costituisce la tappa inaugurale, rappresenta un tentativo, intrapreso in concomitanza con la ripresa degli scavi presso la villa della Grotta a Sperlonga, di strappare Tiberio e la sua epoca a questa umbratile esistenza nel panorama critico. Il volume è diviso in due sezioni (Ritratti e Contesti) rispettivamente incentrate sull'identikit culturale del princeps e su alcuni aspetti della sua epoca (personaggi, luoghi, prospettive storiche, generi e temi letterari); in entrambe le sezioni, i saggi di taglio storico e archeologico si alternano a contributi più prettamente letterari. Attraverso una rilettura aggiornata delle fonti letterarie e un nuovo esame dei dati archeologici, gli studi qui pubblicati intendono offrire, nel loro insieme, un contributo interdisciplinare alla ripresa delle ricerche sulla cultura di età tiberiana. -
Gli dei in giardino. Due convegni su mito, natura e paesaggio nel mondo antico
Sulla percezione della natura e sul rapporto fra la realtà che ci circonda e le storie mitiche in Grecia e Roma, si è discusso alla Statale di Milano in due giornate di studio. Nel primo incontro Arte, mito, natura e paesaggio ci si è interrogati sul rapporto fra il mondo del mito e quello della realtà naturale, ma anche sulla nascita del concetto di paesaggio figurato fra l'età ellenistica e quella romana. Il secondo incontro ""La flora degli dei"""" è stato dedicato all'esplorazione del diretto rapporto esistente in Grecia e a Roma fra figure divine e singole piante, un nuovo interessante progetto di indagine sui molteplici intrecci fra mondo del mito e mondo della natura in età classica. Gli interventi qui raccolti rendono vicina a temi attualissimi la visione degli antichi: per qualche verso ancora oggi dunque gli dei passeggiano in giardino."" -
I cannoni di Venezia. Artiglieri della Serenissima da relitti e collezioni in Italia, Israele, Malta e Spagna
Dal XV secolo, i fiorenti commerci e l'efficace sistema di controllo dei domini della Serenissima Repubblica di Venezia hanno potuto contare su una forza militare straordinaria costituita da una potente flotta, prima di galee e, dal Seicento, di vascelli, armata con quelle che probabilmente erano tra le migliori artiglierie prodotte in Europa. Il libro raccoglie la catalogazione riccamente illustrata di 53 pezzi di artiglieria, tra armi in ferro battuto, in bronzo ed in ferro fuso, conservati in Italia, Israele, Malta e Spagna provenienti da relitti navali, musei e collezioni private che permettono di ricostruire la storia della loro produzione, i nomi e l'attività dei loro fonditori e le magistrature preposte alla loro gestione. L'opera completa lo studio sui pezzi veneziani conservati in Turchia, Grecia e Croazia raccolto nel precedente volume ""I cannoni di Venezia. Artiglierie della Serenissima da fortezze e relitti"""" di C. Beltrame e M. Morin. Il volume contiene un contributo di Ehud Galili, """"Il relitto di Megadim""""."" -
Nel bosco degli antenati. La necropoli del Monsorino di Golasecca (scavi 1985-86)
Le ricerche effettuate al Monsorino di Golasecca negli anni 1985-86 hanno portato in luce una porzione di necropoli risalente a un periodo compreso tra il secondo quarto dell'VIII secolo a.C. e il primo quarto del V secolo a.C. Nel volume si presentano i risultati degli studi condotti sugli oggetti rinvenuti all'interno delle sepolture, per la maggior parte a cremazione, delle analisi antropologiche e paleobotaniche, che contribuiscono a mettere in luce alcuni aspetti della cultura di Golasecca. Il volume è arricchito da contributi di approfondimento su tematiche specifiche. -
Villa Vicus Via. Archeologia e storia a San Pietro in Casale
Il catalogo della mostra si configura come testo di aggiornamento sul popolamento della pianura bolognese in età romana nel settore settentrionale corrispondente oggi grosso modo al Comune di San Pietro in Casale. Questo territorio, grazie alle numerose, importanti e tra loro differenziate evidenze, offre diversi spunti di riflessione sul piano scientifico e al contempo si presta ad una illustrazione delle forme insediative di età romana di tipo didattico. La presenza di un percorso viario, solo parzialmente rimesso in luce dall'archeologia e citato dalle fonti storiche, l'antica Via Emilia Altinate (o Via Annia), che congiungeva Bologna all'attuale territorio padovano costituì un forte elemento catalizzatore, sia per una capillare occupazione territoriale agricola, sia per lo sviluppo di altre attività economiche funzionali alle città che la via metteva in comunicazione tra loro. In questo contesto non stupisce la presenza a San Pietro in Casale, in località Maccaretolo, di un centro abitato (vicus), probabilmente di notevoli proporzioni, che è stato oggetto di rinvenimenti di altissimo valore storico-testimoniale sin dai primi recuperi del XVI secolo.