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DHER Domus Herculanensis Rationes. Sito archivio museo. Con CD-ROM
Ercolano è, con Pompei, uno dei siti-simbolo dell'archeologia tutta, e classica in particolare. La sua lunga vita post-antica ne ha fatto un documento pluristratificato, in cui si sono sedimentati tentativi di lettura e scelte di conservazione. Il progetto DHER - Domus Herculanensis Rationes dell'Ateneo di Bologna ne ha fatto, dal 2005, il proprio caso di studio. Ricerca per la formazione, e per la tutela, è il suo principio guida. L'obiettivo è contribuire alla riscoperta di Herculaneum e alla rivalorizzazione degli Scavi di Ercolano. Fondato sulla stretta collaborazione con la Soprintendenza archeologica di Napoli e Pompei, e con l'Herculaneum Conservation Project della Packard Humanities Foundation, il progetto bolognese ha scelto un approccio integrato e transdisciplinare. Al suo interno, così come nel volume a stampa, archeologia, archeografia e archeometria si intrecciano in una feconda sinergia, sperimentando nuovi punti di vista e disegnando nuovi scenari. -
Marzabotto. La Casa 1 della Regio IV. Insula 2: Lo scavo-I materiali
L'edizione scientifica dello scavo decennale della Casa 1 della Regio IV, insula 2 di Marzabotto rappresenta un'importante novità nel panorama degli studi etruscologici. Lo studio di uno dei complessi abitativi della città etrusca meglio conservata tocca molteplici aspetti della ricostruzione storica che interessa Marzabotto e più in generale l'intera Etruria, dall'articolazione planimetrica e architettonica, corredata di efficaci restituzioni virtuali e grafiche della casa, alle tecniche di costruzione edilizia, dalla connotazione culturale dei proprietari alla produzione artigianale, testimoniata in modo straordinario in questa casa-officina, fino alle dinamiche commerciali indiziate dai materiali di importazione. -
Tessere di storia. Dai mosaici di Pella alla basilica di San Vitale
Il terzo dei Quaderni del Centro Studi per l'Archeologia dell'Adriatico presenta una trama narrativa densa e ricca di spunti, che dalla lontana Macedonia del IV secolo a.C. arriva fino ad una delle opere più notevoli della storia del mosaico medievale, la grande visione allegorica nella cattedrale di Otranto. In questo percorso ideale non possono mancare Aquileia, una città che con i suoi superbi mosaici gioca un ruolo fondamentale nella romanità e nelle fasi di transizione al Medioevo, e naturalmente Ravenna, che del mosaico è a buon diritto la capitale. -
Le ricerche delle missioni archeologiche in Albania nella ricorrenza dei dieci anni di scavi dell'Università di Bologna a Phoinike (2000-2010). Ediz. multilingue
Nel 2000, dopo un lungo intervallo durato sessant'anni, l'archeologia italiana è tornata a operare in Albania, con un progetto comune di Università di Bologna e Istituto Archeologico Albanese a Phoinike, nel sud del Paese. Per celebrare la ricorrenza del decennale di questi scavi e ricerche, si sono riuniti a Bologna, nel novembre del 2010, i Direttori di progetti che vedono in Albania collaborare archeologi nazionali e studiosi stranieri. Il volume riunisce i contributi presentati in quella occasione e costituisce una sintesi preziosa dei risultati ottenuti, negli ultimi anni, in città e siti antichi, di età greca e romana, di grande importanza per la storia e i contatti fra comunità umane nell'area adriatico-ionica: oltre alla stessa Phoinike, Butrinto, Hadrianopolis presso Girocastro, Apollonia, Orikos/Oricum al margine meridionale del golfo di Valona, Durrës/Durazzo. -
Pericle Ducati. Il carteggio ritrovato
Il volume presenta l'archivio inedito appartenuto a Pericle Ducati, famoso archeologo della prima metà del '900, donato alcuni anni fa al Dipartimento di Archeologia dell'Università di Bologna. Composto da più di 500 lettere, molti documenti e centinaia di appunti, l'archivio fornisce un ampio spaccato della storia editoriale, accademica e politica della prima metà del secolo scorso, di cui Ducati fu un tragico protagonista. Di ciascuna lettera si dà conto attraverso un breve sunto, mentre delle lettere e dei documenti più interessanti è riportata la trascrizione integrale in un'apposita appendice. Il tutto è corredato da una trentina di foto inedite, in parte tratte dall'archivio. -
Musiche dell'Italia antica. Introduzione all'archeologia musicale
Uno dei settori di studio che in questi ultimi anni più ha contribuito all'indagine sulla musica nel mondo antico è l'Archeologia musicale, un campo di ricerca multidisciplinare che applica i principi dell'archeologia alla ricerca musicologica. L'indagine sui materiali archeologici di interesse musicale, intesi sia come testimonianze iconografiche, sia come resti di strumenti musicali o di oggetti sonori, ha coinvolto diverse discipline, coordinate ed integrate tra loro secondo modalità determinate dai reperti oggetto di studio. Partendo, quando possibile, dalle loro caratteristiche sonore, l'indagine ha evidenziato come e perché questi oggetti fossero usati e a quale fine fossero destinati, permettendo di far luce su alcuni aspetti della musica degli antichi popoli italici e dei Romani, nell'arco temporale tra il VII secolo a.C. e il II-III d.C. -
Il ladro di scarabei
Miriam e Adam ricevono dal fantasma di Lord Ossius, uno stravagante archeologo antenato della ragazzina, il Saltacronos, un potente amuleto capace di farli viaggiare nel tempo. I due amici vengono catapultati nell'antico Egitto. Qui, rischiando la vita, dovranno scorprire chi è il famigerato ladro che vuole rubare lo scarabeo sacro del faraone e cosa si nasconde dietro l'improvvisa scomparsa del ghepardo reale. La loro avventura aiuterà Cecilia, madre di Miriam, a identificare il misterioso reperto che un importate museo le ha affidato. Età di lettura: da 8 anni. -
Un re venuto dal nord
Sulle tracce di una preziosa statuetta, per Miriam e Adam si spalancano le porte del tempo ed entra il vento gelido del nord. Grazie al magico Saltacronos, l'amuleto custodito dal fantsma di Lord Ossius, antenato della ragazzina, i due amici si ritrovano nella Norvegia medievale tra temibili cacciatori di trichechi, epiche battaglie su scacchiera e veleni di corte. Tornati a casa, i due avranno indispensabili informazioni da suggerire a Cecilia, archeologa e mamma di Miriam, per aiutarla a concludere l'analisi del reperto. Sulle avventure, però, meglio mantenere il segreto. Età di lettura: da 8 anni. -
Ocnus. Quaderni della Scuola di specializzazione in archeologia. Vol. 21
"Ocnus. Quaderni della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici"""" accoglie, sulla base di rigorosi referaggi esterni, lavori dei docenti dell'omonima Scuola di Specializzazione di Bologna, lezioni e conferenze tenute da studiosi ospiti, ricerche degli allievi e contributi di specialisti di livello internazionale. Tenuto conto dell'ampio spettro di discipline della Scuola - dalla Preistoria all'Archeologia Orientale, dall'Archeologia Classica all'Archeologia tardo-antica e medievale, dall'Archeometria alla Bioarcheologia, dal Restauro all'Archeologia pubblica - """"Ocnus"""" intende proporsi anche come sede aperta a contributi e studi di forte impronta antropologica e interdisciplinare." -
Sotto il sole di Ercolano
La quiete della dimora di Lucio Calpurnio Pisone è turbata da misteriosi fenomeni: statue che scompaiono, un tesoro smarrito, due ragazzini che arrivano da… duemila anni dopo! Miriam e Adam, incuriositi da uno strano reperto che Cecilia, archeologa e madre della ragazzina, sta analizzando, decidono di saperne di più. Utilizzando il Saltacronos, un amuleto che permette loro di andare indietro nel tempo, si ritrovano in epoca romana alle prese con un’agitata matrona, un incallito furfante e tante peripezie: una grande prova di coraggio e amicizia. Età di lettura: da 8 anni. -
Regium@Lepidi 2200. Archeologia e nuove tecnologie per la ricostruzione di Reggio Emilia in età romana
Questo studio su Reggio in età romana dimostra un approccio metodologico particolarmente innovativo e multidisciplinare all'archeologia urbana. Riunendo le competenze di studiosi e specialisti di archeologia e storia romana, topografia, geofisica, tecnologie digitali e neuroscienze, si aprono nuovi scenari interpretativi e nuove prospettive di ricerca. La conoscenza infatti dei modelli urbani dipende da come percepiamo lo spazio cittadino in relazione al suo passato pluristratificato, all'assetto territoriale e alle diverse simulazioni spazio-temporali che le tecnologie ci consentono. -
Otium cum dignitate et negotium trans mare. La villa marittima di San Simone (Simonov zaliv) in Istria (Slovenia)
La villa marittima di San Simone/Simonov zaliv (Slovenia) racchiude nell'arco di sole tre generazioni una straordinaria quantità di dati non solo sull'edilizia, ma anche sulle attività economiche e commerciali della Regio X (Venetia et Histria). I risultati degli scavi e delle indagini qui presentati illustrano l'evoluzione della villa dalla fondazione nella prima età augustea fino all'abbandono in epoca flavia, evidenziando gli aspetti architettonici e decorativi, i reperti archeologici e bioarcheologici, nel quadro della topografia della zona. Massima importanza ebbe infatti l'attrezzato porto della villa, che costituiva un punto di approdo sicuro lungo le insidiose coste nord-occidentali dell'Istria. Conclusioni in italiano, inglese, tedesco e sloveno. -
La salina romana e il territorio di Cervia. Aspetti ambientali e infrastrutture storiche
Il volume presenta la recente ed eccezionale scoperta di un impianto per l'estrazione del sale databile all'età romana, uno dei pochissimi documentati archeologicamente nel bacino del Mediterraneo: si tratta di strutture realizzate in legno, dotate di paratie che permettevano all'acqua salata di fluire entro i bacini di essiccazione. Tale rinvenimento permette di retrodatare di mille anni la coltivazione del sale nel territorio cervese e di approfondire così il mezzo che, più di ogni altro, consentiva la conservazione degli alimenti. L'analisi geo-morfologica del sito, unitamente allo studio ambientale (analisi archeobotaniche, studio dei reperti lignei e zoologici), ha permesso di ricostruire l'ambiente della salina e del territorio circostante. Il testo illustra inoltre alcuni importanti reperti rinvenuti nel territorio cervese e ora esposti nella sezione archeologica del Museo del Sale di Cervia (MUSA), tra cui i resti di una nave bizantina. -
La situla Benvenuti di Este. Il poema figurato degli antichi Veneti
È poco prima del 600 a.C., quando un artigiano di grande talento e altissima conoscenza del linguaggio delle immagini realizza questo insuperabile capolavoro dell'arte orientalizzante, uno straordinario ""poema per immagini"""" inciso su un vaso in bronzo di forma tipicamente altoadriatica - la situla - che racconta di imprese, stili di vita, e molto altro ancora, degli antichi veneti. Per la prima volta, in queste pagine, la situla Benvenuti di Este, fra le più importanti e complesse narrazioni figurate dell'Europa protostorica, viene letta in ogni suo dettaglio e spiegata nel suo coerente quadro d'insieme. La profonda lettura qui proposta del monumento, fra guerra, culto, costumi, segni del potere e perfino antiche conoscenze astronomiche, è anche un viaggio a ritroso nelle più profonde radici della cultura venetica; viaggio da cui emergono nuovi e più sostanziosi elementi di parentela fra i veneti antichi da un lato, e Roma arcaica e le popolazioni italiche dall'altro, ma anche aspetti di contiguità culturale con altre società dell'Europa e del Vicino Oriente. Con un contributo di Stefano Buson (Polo Museale del Veneto)."" -
Ocnus. Quaderni della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici (2017). Vol. 25
«Ocnus. Quaderni della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici» accoglie, sulla base di rigorosi referaggi esterni, lavori dei docenti dell'omonima Scuola di Specializzazione di Bologna, lezioni e conferenze tenute da studiosi ospiti, ricerche degli allievi e contributi di specialisti di livello internazionale. Tenuto conto dell'ampio spettro di discipline della Scuola - dalla Preistoria all'Archeologia Orientale, dall'Archeologia Classica all'Archeologia tardo-antica e medievale, dall'Archeometria alla Bioarcheologia, dal Restauro all'Archeologia pubblica - «Ocnus» intende proporsi anche come sede aperta a contributi e studi di forte impronta antropologica e interdisciplinare. -
Burnum Project. Ricerche della missione archeologica dell'università di Bologna in Croazia (2005-2015). Ediz. italiana e croata
«Ritornai da quella volata nel mondo romano, col fascino che infondono le antichità, specie se superbe e gigantesche, come i celebri archi». (Giuseppe Modrich, La Dalmazia romano-veneta moderna. Diario di viaggio, 1892). Con queste parole si espresse il viaggiatore zaratino Giuseppe Modrich nel 1892 quando si trovò di fronte ai monumentali archi della Basilica del foro romano di Burnum, un senso di stupore che ancora oggi coglie chi si reca a visitare questa parte della Croazia e del Parco Nazionale della Krka. Grazie a metodologie di indagine innovative e al minuzioso e paziente lavoro degli archeologi croati e dell'Università di Bologna è ancora possibile ricostruire le vicende che in epoca romana portarono il sito di Burnum a diventare il centro politico, amministrativo ed economico di tutta la media e alta valle del fiume Krka. -
Realia christianorum. La Bibbia e la sua esegesi. Atti del Convegno (Napoli, 2016)
Il volume raccoglie gli atti del Convegno di Studi ""Realia Christianorum. La Bibbia e la sua esegesi"""" tenutosi nel 2016 presso la Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale (Napoli). Il convegno è stato organizzato con l'intento di comprendere, attraverso lo studio dei monumenti e dei documenti, le modalità di diffusione del messaggio cristiano nell'antichità. La chiave di accesso è stata l'integrazione delle diverse discipline che indagano sulla storia del Cristianesimo antico: archeologi, storici e teologi evidenziano e analizzano i mezzi attraverso i quali si è diffusa la nuova dottrina tra gli adepti al culto: la rappresentazione figurata nelle basiliche e nelle necropoli, l'operato e l'esempio di San Paolo."" -
Votivi anatomici fittili. Uno straordinario fenomeno di religiosità popolare dell'Italia antica
Gli ex voto anatomici fittili, manifestazioni tangibili della devozione popolare dell’Italia antica, emersi a migliaia fin dai primi scavi archeologici nel nostro Paese, ci raccontano di un fenomeno ancora poco conosciuto, ma assai diffuso e radicato tra le popolazioni etrusche e italiche di epoca medio e tardo-repubblicana. Questo materiale, considerato in genere di scarso valore dagli scavatori del passato, solo in tempi più recenti ha conquistato una propria dignità nella letteratura scientifica. Partendo dalle testimonianze archeologiche, l’indagine esamina questa peculiare espressione della religiosità popolare antica, che vedeva nella protezione della salute e della capacità riproduttiva elementi essenziali per la sopravvivenza, addentrandosi all'interno dei diversi aspetti del fenomeno alla ricerca delle sue implicazioni sociali, economiche e cultuali. Un'indagine sulle connessioni tra i luoghi di ritrovamento di queste offerte, spesso legate ai culti delle acque, e la presenza di affioramenti termali e di risorgive rivela significative coincidenze. A ciò si aggiungono nuove ipotesi su alcuni aspetti tipologici e paleopatologici del fenomeno, espressione “trasversale” di una devozione popolare tanto povera quanto suggestiva. Presentazioni di: Alessandro Sebastiani, Giulio Ciampoltrini e Paola Rendini. -
Una vittoria per la dea
Atene, V secolo a.C.: gli atleti migliori della Grecia si sfidano in onore di Atena, ma non tutti giocano pulito, e non solo perché hanno il corpo unto d'olio… Nel loro viaggio nel passato, reso possibile dal magico Saltacronos, Miriam e Adam devono prestare attenzione a inganni e tranelli, oltre che al misterioso reperto che hanno visto nel laboratorio di Cecilia, archeologa e madre della ragazzina. Per capire a cosa serviva l'oggetto e per smascherare i furfanti serviranno coraggio, intelligenza e un nuovo amico, un premio che vale più di ogni vittoria. Età di lettura: da 8 anni. -
Ocnus. Quaderni della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici. Ediz. multilingue (2018). Vol. 26
«Ocnus. Quaderni della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici» accoglie, sulla base di rigorosi referaggi esterni, lavori dei docenti dell'omonima Scuola di Specializzazione di Bologna, lezioni e conferenze tenute da studiosi ospiti, ricerche degli allievi e contributi di specialisti di livello internazionale. Tenuto conto dell'ampio spettro di discipline della Scuola - dalla Preistoria all'Archeologia Orientale, dall'Archeologia Classica all'Archeologia tardo-antica e medievale, dall'Archeometria alla Bioarcheologia, dal Restauro all'Archeologia pubblica - «Ocnus» intende proporsi anche come sede aperta a contributi e studi di forte impronta antropologica e interdisciplinare.