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Medicina energetica. Per le terapie e per migliorare le performance fisiche
Incentrato sul gran numero di informazioni che vanno via via emergendo nella sfera della medicina energetica, questo volume è una straordinaria risorsa, che esplora i meccanismi mediante i quali i processi fisici e mentali influenzano la guarigione del nostro corpo e il potenziale delle sue prestazioni. Il testo permette di comprendere la natura della medicina energetica attraverso l'indagine scientifica, spiegando concetti complessi in modo accessibile e completo. La lettura di questo importantissimo libro aprirà la mente a una visione radicalmente diversa del funzionamento umano, indagando su processi biologici finora trascurati che forniscono una nuova comprensione del mistero della vita. Un gran numero di prove scientifiche raccolte per dimostrare che, accanto ai sistemi di comunicazione che conosciamo meglio, il sistema nervoso e quello endocrino, ci sono altri sistemi di comunicazione e regolazione che possono essere compresi solo se ci guardiamo dentro a un livello più profondo rispetto a quello degli organi e delle cellule e persino delle molecole. Dobbiamo addentrarci nel regno quantico delle particelle subatomiche, se desideriamo comprendere la natura della vita. -
Sollevare il velo. Le rivelazioni della nuova energia
Ci stiamo avvicinando con incredibile velocità al fatidico 2012, l'anno che, è stato predetto, segnerà il punto di svolta della consapevolezza umana. Kryon, canalizzato da Lee Carroll, è stato tra i primi ad aver trattato questo argomento: nel suo primo libro, ""I tempi finali"""", anticipava i cambiamenti che sarebbero intervenuti negli anni successivi a ogni livello dell'esperienza umana. Il termine """"apocalisse"""", nella sua traduzione letterale, non significa distruzione ma precisamente """"sollevamento del velo, rivelazione"""". E infatti in questi ultimi anni stiamo assistendo a un progressivo e costante svelamento di tutto ciò che per decenni, se non per secoli, è stato nascosto alle genti di questo pianeta. La nuova energia che dal 2000 ha cominciato ad abbracciare la terra è travolgente. Solo l'autentica comprensione delle energie di cui gli eventi sono la manifestazione ci permette di capire che """"ciò che si vede non sempre è quello che è""""."" -
Slow walk. Il manuale del camminare lento
Questo piccolo manuale ci dice tutto quello che c'è da sapere e da imparare per riscoprire il profondo piacere di momenti intensi vissuti in comunione con se stessi e con la natura: quali calzature scegliere quale abbigliamento indossare quale sacco a pelo preferire quale zaino quali accessori e ancora, come averne cura come procurarseli o come costruirli da sé. Perché un manuale del ""camminare lento""""? Perché troppo spesso ci dimentichiamo quanto sia bello ritrovare il contatto con la natura e con noi stessi perché solo la lentezza ci dà il tempo di meravigliarci della bellezza perché il camminare ci invita a un viaggio dentro noi stessi che ci apre a orizzonti emozionanti e sconosciuti. Camminare è un gesto semplice e spontaneo che ci avvicina al nostro ritmo biologico, che è quello della natura."" -
Mangiare e bere sano in Romagna. 500 attività biologiche, vegetariane e vegane a Km0
Una guida indispensabile per scoprire tante nuove attività che si occupano di alimentazione biologica, vegetariana, vegana, crudista in Romagna. Abbiamo scelto di partire da San Marino e poi proseguire da Rimini lungo la Via Emilia, fino a Cesena e Forlì, poi Ravenna Faenza e Imola, esplorando prima il comune capoluogo e poi il territorio circostante. Abbiamo incontrato davvero una miriade di posti dove è possibile mangiare e bere sano e vegetariano: proprio da questa constatazione è nata questa guida, così unica e speciale, dove potrai trovare 500 attività: - ristoranti, pizzerie, chioschi di piadina - gelaterie, bar, pub e spiagge - agriturismi dove puoi mangiare o dormire alberghi e bed & breakfast - negozi di alimentari e gruppi d'acquisto mercatini e sagre. Nella guida potrai anche trovare: ottime ricette locali rivisitate dai migliori cuochi molte pagine di consigli pratici degli esperti di alimentazione utili indicazioni sui posti più significativi da visitare. -
Scienza e conoscenza. Vol. 71: Genetica & karma.
Una delle grandi domande a cui è davvero difficile dare risposta è: ""possiamo cambiare la nostra esistenza a nostro piacimento e condurla dove vogliamo?"""". In questo numero di «Scienza e Conoscenza» vi incoraggiamo a trovare la vostra personale risposta, attraverso le testimonianze e le riflessioni di chi fa ricerca quotidiana su questo fronte, passando dalla genetica all'epigenetica e dal DNA all'informazione energetica. Scopriremo insieme quanto siano obsolete le idee secondo cui la nostra esistenza e la nostra salute sono solo una questione di geni (ovvero di DNA) e quanto invece tutto sia plasmato e modificabile da ogni singola esperienza che viviamo (epigenetica). Ci stupiremo scoprendo gli affascinanti parallelismi tra epigenetica e Karma, in un articolo che mette in luce come le antiche tradizioni e conoscenze - in questo caso l'Ayurveda - contengono in nuce ciò che la scienza più all'avanguardia è in grado di spiegare oggi. Scopriremo anche che l'Ayurveda pone nella conoscenza profonda di sé stessi il presupposto e fondamento per la prevenzione delle malattie e per la salute duratura. Le ricerche più avanzate in medicina integrata - che propongono anche un nuovo approccio alle malattie tumorali e degenerative - si occupano dell'uomo e non della malattia, considerano le nostre interazioni con l'ambiente fisico ed emozionale in cui viviamo come fondamentali per la nostra salute."" -
Storia e memoria nelle riletture e riscritture letterarie-Histoire, mémoire et relectures et reécritures littéraires
Quest'opera è il frutto della collaborazione tra il Centro di ricerca di Letteratura comparata dell'Université Sorbonne Nouvelle (Parigi) e del Dipartimento di Italianistica e Spettacolo dell'Università ""La Sapienza"""" (Roma), nel quadro del programma europeo Acume, diretto dall'Università di Bologna. Esso raccoglie gli interventi presentati in occasione di due colloqui, """"Anachronie et relecture des textes fondateurs"""", organizzato da Franca Sinopoli e Marina Guglielmi (Roma, giugno 2004) e """"Réécriture et mémoire"""", organizzato da Jean Bessière e Philippe Daros (Parigi, settembre 2004) e fa seguito alla pubblicazione di Instaurer la mémoire (Bulzoni, 2005)."" -
American performance 1975/2005
Nel volume si selezionano alcuni saggi di Bonnie Marranca tesi sia ad aggiornare il recente panorama intorno al teatro americano, sia a prospettare un punto di vista ""modernista"""", in controtendenza rispetto all'approccio multiculturale e di """"gender"""" e al dominio dei """"cultural studies"""" che hanno egemonizzato in questo scorcio di secolo tutti i campi degli studi. Nella prima parte l'autrice disegna un'alternativa critica e teorica alla prospettiva antropologica dominante negli USA negli studi sulle performing arts; nella seconda analizza il lavoro di artisti come Gertrude Stein, John Cage, Robert Wilson, Richard Foreman, Lee Breuer, Rachel Rosenthal e il Wooster Group."" -
I fondamenti del teatro in Asia
Le grandi tradizioni teatrali dell'India, della Cina e del Giappone hanno tramandato il loro sapere, pratico e teorico, relativo alle arti dello spettacolo in tre fondamentali raccolte testuali: il ""Natasastra"""", """"Il Libro della Musica (Yueji)"""" e """"I Trattati di Zeami"""". In esse è racchiuso un vasto patrimonio di pensiero teatrale e di insegnamenti pratici, immerso in un complesso tessuto di particolarità storiche linguistiche e culturali, che non è possibile ignorare. I saggi raccolti in questo volume offrono una proposta di lettura e un approccio orientativo ai tre monumenti del pensiero del teatro e sul teatro, che sono stati determinanti nelle rispettive culture così come la Poetica di Aristotele lo è stata per il teatro occidentale. Si ripercorrono i nodi principali di un intreccio che, nella indagine sul teatro e le leggi della performance, ci aiuta ad articolare un linguaggio interculturale e a rinnovare, al di fuori di ogni tentazione comparativistica, il dialogo con quanto espresso dalla cultura classica occidentale in materia di danza e teatro."" -
Semiosociologia generale. Il dinamismo sociale e la previsione
Si suol dire che viviamo immersi in un mondo di segni; la semiosociologia, disciplina fino ad oggi del tutto inesplorata, alla quale però Zambardi ha già dedicato tre suoi precedenti libri, rileva tali segni e li interpreta sociologicamente. Il suo campo d'azione è illimitato: letteratura, economia, politica, diritto, antropologia, religioni, ecc. Zambardi, naturalmente, come scrittore, pensa ad una semiosociologia letteraria. ""Con questo libro - egli afferma - che vuol essere soprattutto una rassegna generale delle problematiche sociali, senza entrare nel merito di specifiche questioni letterarie, sono stato a scuola di vita quotidiana, ho cercato, cioè, di interpretare i segni, i mutamenti, i dinamismi che si verificano nella vita di ogni giorno e che ritroviamo, opportunamente elaborati, anche nell'opera artistica. La ricerca che ho compiuto costituisce per me la base per eventuali elaborazioni di nuovi testi creativi. L'autore, infatti, nel """"creare"""", trasfigura sempre un fatto reale in un fatto estetico, consegnando, al lettore una comunicazione ricca di senso secondo l'accezione di Lotman; egli può servirsi di molteplici forme espressive: simboliche, fantastiche, surreali; usare simboli, figure, immagini, ecc., ma il dono di """"creare"""" gli deriva comunque da una realtà che egli rivive nella propria coscienza come memoria o aspirazione, per cui la conoscenza della vita reale è essenziale""""."" -
La scrittura segreta di D'Annunzio
I saggi raccolti in questo libro intercettano, attraverso una vasta trama di richiami interdisciplinari, una costellazione di figure simboliche che legano la drammaturgia dannunziana all'immaginario fin de siècle, soffermandosi ad analizzarne le fonti di ispirazione sia visive che letterarie, il gioco delle contaminazioni e dei tradimenti, facendo affiorare alla luce un versante in ombra, sapientemente occultato nella filigrana di una scrittura dai sensi molteplici. L'indagine si sofferma in particolare ad evidenziare la partecipazione di D'Annunzio al clima spiritualistico del suo tempo, così ricco di fermenti e suggestioni ermetiche, e la sua approfondita conoscenza del pensiero occulto testimoniata da un puntuale richiamo a fonti letterarie e repertori di immagini in cui i motivi della mistica cristiana sono riletti alla luce di un'interpretazione in chiave esoterica. -
Parole mbrugliate. Parole vere per Eduardo
Eduardo raccontato dagli altri: centoquarantacinque voci, con molte testimonianze inedite, raccolte sul campo, a comporre pazientemente un mosaico di opinioni e di aneddoti, in un gioco di contrapposizioni e di rimandi, proprio come piaceva all'autore di tante situazioni, e parole, imbrogliate. Attrici e attori, registi, critici, giornalisti, ma anche persone comuni, spettatori, segnati da una sua parola, da un pensiero illuminante, sul quale riflettere, poi. Luci ed ombre, verità e spiritose invenzioni, teneri pudori e rabbie impreviste, si alternano in un percorso non casuale sul filo di luoghi e di temi fondamentali di una vita travagliata, alle volte convulsa e drammatica, alle volte struggente come il 'largo' di una sinfonia. Questo era dunque Eduardo, misterioso e inafferrabile, irritante e adorabile, commovente e commosso. Napoletano, italiano, europeo, per un teatro dei sentimenti, senza confini. A oltre vent'anni dalla morte, Eduardo è più che mai attuale, perché il mondo da lui esplorato ha in sé valori e disvalori fondamentalmente universali. E con lui si può guardare oltre. Verso la verità? Dal teatro alla vita, come davanti a uno specchio. Oblungo, convesso, finto? -
Eduardo, Fo e l'attore-autore del Novecento
Questo libro nasce dal montaggio e dallo sconfinamento tra diversi filoni dello spettacolo. Si articola in quattro parti - che sfociano nei Materiali ad incominciare dal grande Giuocoliero Eduardo e dal grande Giullare Fo. La terza parte li accosta e li confronta rilevandone contiguità e divergenze. La quarta apre un discorso parallelo ed orientato verso il dopo: mostra l'emergenza del monologo comico-tragico ed il suo intreccio di dialetti e di lingue nel teatro italiano dal '900 al 2000, con incursioni nel campo dei nuovi media. Si scopre un sotterraneo percorso animato dalla linea dell'attore-autore. Non solo interprete, né soltanto attore-che-scrive, ma attore creatore anche nel tempo della regia, di cui incorpora i tratti innovativi e salienti, senza conformarsi. L'analisi muove dall'alternanza eduardiana di maschera e volto, d'affabulazione e silenzi, e procede attraverso la pluralità vocale e metamorfica di Fo, privilegiando una metodologia che sottopone lo stile attorico al microscopio per trarne connotazioni drammaturgiche o registiche. Una spirale coinvolge il napoletano sottovoce ed ansimante di Troisi, il toscano blasfemico ed interiore di Benigni, la conversazione multilingue di Moscato: soluzioni artistiche alla crescente difficoltà di comunicare della nostra epoca. -
Nikolaj Michajlovic Foregger (1892-1939). Dal simbolismo al realismo socialista
Una biografia dedicata a Nikolaj Foregger, teorico del teatro, regista, coreografo e pedagogo tra i più attivi e poliedrici dell'avanguardia russa. Lo studio ripercorre la parabola intellettuale di Foregger contestualizzandola nel panorama culturale russo dei primi trent'anni del Novecento, analizzando la teoria estetica del protagonista attraverso la presentazione dei suoi più significativi scritti sul teatro, sulla danza, l'opera e il circo. Restituendo l'atmosfera creativa e concitata di un'epoca tra le più feconde della storia del teatro, l'evoluzione artistica foreggeriana è posta in primo piano evidenziando le linee di coesione e incidenza tra la riflessione teorica del regista e l'attività dei suoi contemporanei. La teoria e le sperimentazioni sceniche foreggeriane emergono nella loro forma originale ed eterogenea, dimostrando di costituire in diversi passaggi momenti di alto sincretismo per la scena teatrale sovietica. -
Camus e Dostoevskij. Il romanzo sulla scena
Théâtre de l'Equipe, Algeri 1938; Théâtre Antoine, Parigi 1959. Due date incorniciano il fitto dialogo tra Camus e Dostoevskij, che inizia quando a 25 anni Camus interpretava Ivan Karamazov nell'adattamento di Jacques Copeau e che si completa con la messinscena dei Demoni. Se una lettura in movimento è un punto di partenza per l'aspirante scrittore, la creazione di un testo in azione diventa un'inafferrabile sfida per Camus. Eppure la questione dell'influenza è sempre un problema delicato da trattare perché non si sa dove comincia né dove finisce. È vero infatti che al di fuori dalla finzione del teatro, gli echi dostoevskijani si confondono in tutta l'opera di Camus e risuonano all'infinito come i segni di un mito antico: allora per catturarne il senso, senza arrestarne il dinamico movimento, occorre proprio tornare al teatro, luogo di verità per Camus per i limiti materiali e morali che impone. Alla base di questo libro c'è l'intenzione di rileggere in una prospettiva teatrale il rapporto tra i due scrittori, per mostrare che ciò che Camus amava in Dostoevskij era quel materiale paradossale, ibrido, informe, ricco di un'infinità di voci e di volti, di luci, suoni, silenzi, gesti e movimenti. Il libro si avvale di una sezione documentaria che include, oltre al materiale iconografico, quattro testi di Camus mai tradotti in italiano, tra cui uno ancora inedito in Francia. -
La società del nuovo capitalismo. Un profilo sociologico
Dopo la crisi energetica degli anni '70 si sono resi visibili i caratteri di un nuovo capitalismo, un capitalismo finanziario, e le mutazioni profonde che esso apporta alla vita collettiva sul piano antropologico ma anche nel contesto delle relazioni sociali, della società politica e dei valori della cultura. Nella sua nuova trasformazione il capitalismo dimostra ancora una volta di essere ""la più grande forza della nostra vita moderna"""" (Max Weber) e di saper gestire le forme della società orientandola verso un razionalismo sempre più astratto che fonda il senso della vita collettiva sull'economicismo e sulla sola funzione ordinatrice del denaro, confondendo così il mezzo con il fine. Siamo arrivati perciò ad un """"capitalismo estremo"""" (Alain Touraine), ridotto al puro """"spirito acquisitivo"""", ad una """"brama smoderata di guadagno"""", la quale, come scrive Weber, """"non è affatto identica col capitalismo e tanto meno corrisponde allo spirito di questo"""". Allo sviluppo storico, visto nell'ottica dell'economia, viene data come finalità la creazione di un """"mondo unico"""" e l'ordinamento di una società globale, un processo che potrebbe portare alla """"fine della storia"""" oppure alla fine del capitalismo in quanto esso produce la perdita di alcuni elementi fondanti della società. Questo libro vuole presentare alcuni tratti di questa realtà in trasformazione."" -
Schermi corsari. Forme e contenuti «televisivi» di un intellettuale inedito
"Schermi corsari"""" mette insieme i più significativi interventi di Pier Paolo Pasolini apparsi in televisione (alcuni persino inediti in Italia). Il libro ricostruisce il nucleo del suo universo teorico ed estetico; ripercorre alcune tappe della sua storia personale; pone in dialogo queste riflessioni con quanto si ritrova in altri articoli, saggi, interventi pubblici. Parafrasando uno slogan che Pasolini ideò per la presentazione de """"Il Vangelo secondo Matteo"""", si potrebbe dire che questo libro """"senza concedere niente, dà tutto"""", riconoscendo al suo pensiero l'impegno di una ricerca la cui profondità è stata troppo spesso ignorata. Alcuni documenti filmati, nei quali Pasolini formulò osservazioni preziosissime, sono stati distrutti dalla rai subito dopo la sua morte: una fatale damnatio memoriae. Egli attaccava un medium considerato """"alienante"""" non in quanto contenuto, ma in quanto cornice. L'autore come ognuno potrà rendersi conto leggendo le pagine del libro, riteneva la tv pericolosa, non solo per la sua natura di dispositivo attraverso il quale il potere si autolegittima sempre, ma anche per quella """"deriva di senso"""" che azzerava allora (come oggi) ogni difesa critica dello spettatore." -
I Simpson. Il ventre onnivoro della Tv postmoderna
"I Simpson"""" sono ormai un monumento della cultura popolare, oltre che fondamentali testimoni della stessa, avendone documentato l'evoluzione dalla fine degli anni Ottanta ad oggi... L'inesauribile appetito di Homer e del suo ventre ipertrofico è la metafora più evidente, e divertente, dell'essenza stessa de """"I Simpson"""": la sua implacabile fame di cibo spazzatura, birra e consumo riecheggia la natura culturalmente onnivora ed insaziabile della serie nel suo complesso. Partendo da questo assunto il volume analizza le vicende dei gialli con un approccio multidisciplinare, assolutamente originale nell'ambito editoriale italiano, e semanticamente coerente con la natura postmoderna della serie. Come """"I Simpson"""" hanno saputo trovare ispirazione in linguaggi e domini culturali ritenuti distanti da quelli che tipicamente alimentano l'immaginario dei cartoni animati, così il volume intende studiarne i molteplici livelli di lettura da ambiti disciplinari dai quali non è consueto approcciarsi all'analisi di un prodotto televisivo. Accanto a saggi più classicamente massmediologici (analisi narratologica, dell'audience, della figura di Marge e Lisa Simpson nella prospettiva dei gender studies...), sono quindi presenti saggi che analizzano la serie da prospettive inconsuete: l'architettura, la rappresentazione dei modelli di consumo, la traduttologia, la psicologia dell'espressione delle emozioni primarie..." -
Oltre il sipario. L'immagine occidentale dell'altro da sé attraverso l'opera lirica italiana dell'800
Arabi, turchi, africani, egiziani, cinesi, giapponesi, pagani, barbari, shintoisti, musulmani: sono tante le ""realtà"""" - culturali, geografiche, religiose, antropologiche -, diverse da quella occidentale, che hanno trovato spazio nell'opera lirica. Molte di queste realtà, peraltro, hanno consentito all'Occidente di giungere, progressivamente e in un confronto storico articolato e complesso, alla definizione (ancora mutevole) di se stesso. L'opera lirica, pertanto, oltre che come prodotto artistico, può configurarsi anche come documento, capace di restituirci frammenti dell'immagine che l'Occidente ha """"inventato"""" delle suddette realtà: nel modo in cui le ha rappresentate a teatro; nella voce che ad esse è stata data nel canto dei protagonisti; nel confronto scenico, talvolta ironico e talaltra drammatico, fra la cultura occidentale e l'altro da sé."" -
Egloga e spettacolo nel primo Rinascimento. Da Firenze alle corti
Il mito nello spettacolo di corte primo rinascimentale passa anche attraverso le storie dei pastori, i loro canti, le danze e le fughe delle ninfe, gli inseguimenti e le caccie, che animano l'egloga evocando scenari di rappresentazione antichi e moderni per mezzo dell'allegoria e della maschera del pastore-cantore alla lira. Questo libro affronta la questione assai dibattuta dell'egloga rappresentativa, che, come la maggior parte dei fenomeni legati alla sfera dell'intrattenimento e dello spettacolo del Quattrocento, è stata appiattita dalla storiografia sugli 'sviluppi' del secolo successivo e, nel caso specifico, sulla definizione cinquecentesca del dramma pastorale in termini vitruviani e aristotelici. Cambiando invece prospettiva, il presente lavoro, riconduce le esperienze egloghistiche maturate nel Quattrocento entro un quadro di acceso sperimentalismo sulla poesia recitativa e su espressioni dell'intrattenimento e della produzione spettacolare del tutto peculiari del periodo, rintracciando nuove linee di connessione tra egloga e teatro. ""Egloga e spettacolo"""" ricompone la vicenda dell'egloga volgare quattrocentesca in due atti e due intermezzi, racchiusi da un prologo e da un epilogo. Muove da Firenze, da Siena e dai poeti di età laurenziana, dove il recupero, unicamente lirico, dell'egloga si connette con la sperimentazione sul verso volgare e con un'idea nobilitata di prassi recitativa. Lo studio prosegue inseguendo l'epidemia bucolica lungo tutta la penisola e giungendo a Ferrara."" -
Fra le invenzioni della scena gesuitica. Pedagogia e debordamento
Sulla scia degli interessi maturati sull'attività teatrale dei padri gesuiti in particolare nell'ultimo ventennio, questo saggio intende offrire un contributo volto a stimolare legittimo riconoscimento storiografico ad uno dei fenomeni più interessanti della storia dello spettacolo (e non solo dello spettacolo) dell'età moderna. In questo senso il saggio rientra fra gli orientamenti di ricerca dell'autore che ha tratto ampio profitto dalle sue competenze nell'ambito della cultura materiale del teatro e di quella pre-teatrale, con particolare riferimento allo spettacolo urbano, per mettere in evidenza il ruolo avuto dalla Compagnia di Gesù nella società non soltanto europea. Pedagogia e debordamento sono i due poli entro i quali i padri gesuiti, anche nel campo dello spettacolo, hanno saputo articolare, più di ogni altro la propria azione fra l'educazione nei collegi e il rapporto diretto con le diverse fasce del sociale e con le culture locali, esprimendo spesso geniale creatività inventiva fino agli azzardi estremi. In ogni caso si tratta di una testimonianza forte fra globalizzazione e rispetto delle identità di cui può essere utile tener conto oggi.