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Mamma cicogna. Vita di Maria Godi, l'ostetrica dei parmigiani
A dorso di un mulo sulle montagne cornigliesi, in sella alla sua bicicletta o al suo motorino per le vie di Parma, o al volante della sua automobile, mentre percorre veloce lo spazio che la separa dalla clinica dove una mamma sta per partorire. Era così Maria Godi, sempre pronta ad intervenire quando una nuova vita stava per venire al mondo; una ""Mamma Cicogna"""" (come spesso la chiamavano i suoi bambini) che per cinquant'anni ha volato sui cieli di Parma e della provincia facendo nascere oltre cinquemila bambini; una ostetrica che rendeva ogni parto un evento unico e speciale. Sempre elegante, con la veletta e i guanti, e armata della sua valigetta contenente lo strumentario, si prodigava senza risparmiarsi per tutte le famiglie, instaurando con i genitori e i nuovi nati un rapporto di autentico e reciproco affetto, divenendo spesso per loro la """"madrina ideale""""; senza mai dimenticare di """"marchiare"""" i suoi bambini con un vezzo particolare, solo suo: alle femmine raccoglieva i capelli con un fiocchetto rosa; ai maschi con un ciuffo """"alla Kennedy"""". Questo volume, che la giornalista Stefania Provinciali ha scritto grazie ai ricordi affettuosi e all'archivio fotografico della figlia di Maria, Anna Poletti Zanella, ma anche grazie alle numerose e vive testimonianze di chi """"Mamma Godi"""" l'ha conosciuta o ne ha sentito solo parlare, definisce il ritratto di una donna che ha inteso il suo lavoro come una missione."" -
L' Artusi «senza». L'arte di mangiare bene senza glutine, latte, zucchero
Questo ricettario trae ispirazione da un'opera famosissima e fondamentale per tutti coloro che amano la cucina: ""La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene"""" di Pellegrino Artusi, pubblicata alla fine dell'Ottocento. L'idea di queste pagine è stata quella di selezionare e modificare alcune importanti ricette per venire incontro a tutte quelle persone che, pur non avendo una patologia conclamata, desiderano ridurre l'utilizzo di glutine, latticini o zucchero senza rinunciare al gusto e alla tradizione. Raccontare la cucina italiana del nuovo millennio partendo dall'Artusi significa avere consapevolezza di come """"la scienza e l'arte di mangiar bene"""" si siano trasformate e siano specchio della società. La pratica e la passione per la cucina, come ricordano le parole di Pellegrino Artusi, sono le migliori maestre per superare le piccole e grandi difficoltà che si incontrano quando si vuole cambiare tipo di alimentazione, """"senza"""" trascurare le esigenze di salute e benessere."" -
12 mesi in cucina. Ricette di stagione equilibrate e creative
Questo ricettario nasce dalla necessità di coniugare gusto, invenzione ed evoluzione delle preparazioni culinarie alle esperienze e ai saperi tramandati nel tempo per esaltare gli aromi e le proprietà nutritive di ogni cibo, utilizzando frutta e verdura di stagione. Orti e campi producono ogni mese erbe, ortaggi, legumi e cereali che la creatività laboriosa della tradizione ha insegnato a trasformare, con le combinazioni più svariate, in brodi di legumi o di vegetali, minestroni, zuppe, insalate, frittate: è la cucina dei sapori e dei colori, fantasiosa e genuina, semplice e rustica ma anche raffinata. Ognuna delle ricette, raggruppate per mese, è qui accompagnata da note nutrizionali e tiene conto della regola della differenziazione degli alimenti per il mantenimento di un buono stato di salute, proponendo piatti gustosi, equilibrati e... da mangiare con gli occhi. -
Io avrò cura di te. L'accoglienza come terapia
Questo libro parla di medici e infermieri, malati e familiari. Questo libro parla di donne e uomini. Gente che si è trovata a fare i conti con la malattia, gente che ha curato, gente che è stata curata. L'idea nasce dal prof. Paolo Carbognani e dal prof. Luca Ampollini che lavorano nel reparto di chirurgia toracica dell'azienda ospedaliero-universitaria di Parma diretto dal prof. Michele Rusca. L'obiettivo è dimostrare l'importanza del rapporto tra il medico e il paziente, il valore dell'accoglienza in ospedale o in ambulatorio. Ne è nato un volume scritto a quattro mani: della prima parte si è occupata la psicologa Marisa Mengarelli, cui sono state affidate anche le conclusioni finali, descritte nella terza e quarta parte del libro. La seconda parte racchiude invece le testimonianze di ex pazienti dell'ospedale Maggiore di Parma o dei loro familiari, raccolte dalla giornalista Ilaria Moretti. Il risultato sono pagine dense di umanità, dove la parola che riecheggia, a dispetto dei momenti difficili e intensi vissuti da chi racconta, è la più bella del mondo: speranza. -
Tradurre il Novecento. Antologia di inediti
L'interesse di questa antologia risiede nell'originalità che caratterizza i passi tradotti: sia per il loro essere traduzioni 'prime', sia per i quattro percorsi seguiti. Alle traduzioni da lingua straniera in italiano, se ne affiancano infatti altre da italiano a lingua straniera, da lingua straniera a lingua straniera, da italiano a più lingue straniere. I brani scelti (di poesia, narrativa, saggistica) rimandano, spaziando tra i diversi continenti, ad autori legati a una ventina di paesi: Portogallo, Spagna-Catalogna, Francia, Gran Bretagna, Italia, Croazia, Austria, Romania, Ucraina, Lituania, Russia, Israele, Siria, Capo Verde, Mozambico, Cina, Giappone, Stati Uniti, Haiti, Perù, Argentina. A completare questa variegata offerta si aggiungono tre traduzioni 'storiche' di Oreste Macrí finora rimaste inedite. -
La traduzione. Opere e autori del Novecento
Importante contributo sulla traduzione del testo letterario nel Novecento, questo volume si presenta come una stimolante lettura per chiunque sia interessato a spaziare in mondi culturali e geografici vari: l'Europa, i paesi arabi, la Cina. I venti articoli qui riuniti - unificati nel comune obiettivo della traduzione - rimandano a tagli, metodi, temi, generi diversi: poesia, narrativa, teatro, libri per l'infanzia. Offrono bilanci di panorami editoriali, segnalano condizionamenti politico-culturali, si soffermano su significative figure di traduttori e su autori che, accettando la sfida di un diretto confronto, si sono cimentati con altri autori. Ed ancora propongono disamine di singole traduzioni o, come risultati di una personale esperienza, segnalano le scelte operate (o che sarebbe stato giusto operare). -
Due ricognizioni in zona di confine
"Ma perché occuparsi del linguaggio della critica d'arte? Stando all'Italia per una ragione intanto: che i suoi maggiori non hanno ancora guadagnato, siamo ben lontani, il posto che spetta loro nelle Storie della letteratura italiana, ancora pigramente debitrici in sostanza dell'inquadramento 'desanctisiano', o 'desanctisianosapegnano' (lo si vede anche nella cautela verso gli autori dialettali, spesso primari): quasi che un denso libro di un critico d'arte non valesse di più, non fosse altro che per la sua audacia, di tanti poetini o noiosi trattatisti morali."""" (Pier Vincenzo Mengaldo)" -
Storia di Parma. Vol. 4: Il ducato farnesiano.
Il volume raccoglie i contributi più aggiornati sul periodo più illustre nella storia di Parma e - forse - dell'Emilia. Tutti gli eventi storici dagli albori del Ducato alla Guerra di Parma (1551- 1552), da Alessandro Farnese (1586-1592) a Carlo di Borbone (1694-1734), un'epoca cruciale per la storia dell'intera Italia. Il volume, che raccoglie i contributi sul tema dei maggiori studiosi (provenienti per lo più da ambito universitario), dedica ampio spazio ad argomenti quali l'economia di epoca farnesiana, le istituzioni giuridiche e quelle religiose, la moneta e l'ambiente sociale farnesiani. -
Cristalli!
Cento anni fa una catena di brillanti esperimenti e geniali intuizioni ha aperto la strada alla possibilità di comprendere le proprietà delle sostanze attraverso la visualizzazione della struttura tridimensionale dei cristalli e delle molecole, dando inizio alla cristallografia moderna. La cristallografia ha portato la visione molecolare nella scienza, ha popolato di immagini e strutture la chimica contemporanea, la biologia molecolare, le scienze farmaceutiche, la fisica dello stato solido. Questa pubblicazione accompagna la realizzazione di una mostra che intende portare la cristallografia ai giovani e al pubblico interessato a cultura, scienza e arte. La mostra ""Cristalli!"""" di Parma si articola su un percorso in 10 sezioni che illustrano i principi scientifici della cristallografia, la storia della disciplina, le innumerevoli e a volte inimmaginabili correlazioni con la vita quotidiana e con il territorio e la correlazione tra cristallografia e arte. Una particolare attenzione è stata posta nell'evidenziare la presenza della cristallografia nella realtà produttiva di Parma, in connessione con il settore agroalimentare, il settore farmaceutico, il settore dello zucchero e il termalismo. Alla realizzazione della mostra hanno partecipato non solo la comunità dei cristallografi dell'Università e dell'IMEM CNR di Parma, ma anche i ricercatori dei laboratori delle aziende locali."" -
Macedonio Melloni. Il calore e la luce invisibile
Questo volume non vuole essere solo un omaggio a Macedonio Melloni, insigne scienziato e fervente patriota, ma anche occasione per affermare la centralità della scienza e la necessità della dimostrazione sperimentale che ha contraddistinto il suo lavoro e che caratterizza il mondo moderno. Nel delineare il profilo di un'esistenza d'eccezione non si sono tenuti separati fatti ed episodi della vita del cittadino di Parma e del patriota da quelli del docente e dell'instancabile ricercatore divenuto noto in tutto il mondo. Al contrario, si è cercato di aggiungere ai temi scientifici e ai riconoscimenti internazionali la ricostruzione di singoli minuti avvenimenti della sua vita privata che hanno condizionato e fatto da sfondo, in luoghi diversi, al suo lavoro appassionato di scienziato e alle ricerche innovative da lui condotte. Senza la pretesa di una ricognizione completa dell'attività di Melloni, si è cercato di offrire, per date significative, uno spaccato su alcune sue concrete esperienze, fornendo così chiavi di lettura utili per far comprendere e apprezzare anche a un vasto pubblico le fasi di una intensa vita. -
Paolina
Paolina Borghese, sorella prediletta dell'imperatore Napoleone e ""Venere vincitrice"""" per lo scultore Antonio Canova, fu una delle personalità di spicco, nonché una delle donne pill belle e desiderate dei primi vent'anni dell'Ottocento. Queste pagine raccolgono la sua intrigante storia, in un lungo e appassionante flashback, che inizia con i suoi primi anni in Corsica e termina qualche anno dopo la morte del fratello, da lei tanto ammirato e stimato, in esilio a Sant'Elena. Paolina sul letto di morte si confessa, raccontando le avventure, i legami sentimentali, le gioie e i dolori che più hanno segnato lo scorrere della sua vita. Una scrittura che ritrae la famiglia Bonaparte, in particolare negli avvenimenti che riguardano Napoleone e la Francia, non certo per ripercorrere la storia, ma per dare spazio a sentimenti e sensazioni. Si parla di amore passionale, ma anche e soprattutto fraterno, di lealtà e fedeltà, di vittorie entusiasmanti e di brucianti e definitive sconfitte."" -
Storia di Parma. Vol. 5: I Borbone: fra Illuminismo e rivoluzioni
Una nuova enciclopedia composta di dieci volumi e strutturata in modo da fornire un'informazione approfondita e scientificamente documentata su tutte le epoche storiche della città. Dieci volumi in uscita a cadenza annuale per celebrare i 2200 anni di Parma nel 2017. Con un'ampia presenza di immagini, mappe e tabelle: uno strumento nel quale l'esperienza dei docenti e dei ricercatori viene distillata in un'opera facile da consultare. -
La fabbrica di cioccolato a Parma. 50 ricette dolci e salate
Entrare nel mondo del cioccolato è emozionante; come fu per Charlie Bucket mettere piede nella fabbrica di cioccolato di Willy Wonka. Certo, non ci sono condotti di cioccolato fuso e non si fanno folli esperimenti, ma pare che il cioccolato come ingrediente culinario ispiri azzardate alchimie di sapori e che più si asseconda la sua natura camaleontica, più esso premia l'audacia, regalando sorprese del gusto che lasciano a bocca aperta e con il palato sognante. E del resto, questo stupefacente ingrediente pare abbia centinaia di aromi diversi. Una spezia ""magica"""" - così lo interpreta questo libro - che ha origini lontane anche a Parma, dove una raffinata sapienza artigianale affonda le sue radici nel Cinquecento e, assecondando modi e gusti differenti, arriva fino ai giorni nostri, con deliziose creazioni note in tutto il mondo, quali le praline e le tavolette della Premiata Fabbrica di Cioccolato Banchini e la strepitosa pasticceria dell'indimenticato Ugo Falavigna. 50 ricette, senza paura di imbarcarsi in avventurosi accostamenti... in chiave dolce, come avrebbe apprezzato il Maestro Giuseppe Verdi, che amava intrattenere ospiti con dessert sontuosi, e in chiave """"savoury"""", come direbbero oltremanica, stupendoci insieme a carne, pesce e verdura. Un piccolo assaggio di cosa si può fare se ci si lascia sedurre dal cioccolato, facendogli condurre il gioco. Alcuni suggerimenti ci guideranno anche nell'individuare il miglior abbinamento con il vino, in un viaggio sensoriale coinvolgente..."" -
Collini
"L'attualità è il momento di oscurità tra un lampeggio e l'altro del faro, l'istante del silenzio nell'etichettare di un orologio: è uno spazio vuoto che scivola tra le maglie del tempo, il punto di rottura tra passato e futuro: è l'intraferro ai poli di un campo magnetico rotante, infinitesimale ma pur sempre reale. Essa è l'intervallo intercronico quando niente accade. È il vuoto che separa gli eventi. Eppure l'istante attuale è tutto quanto possiamo conoscere direttamente. Il resto del tempo emerge soltanto sotto forma di segnali che ci vengono trasmessi in questo istante attraverso innumerevoli stadi e impensati vettori. Sembra che George Kubler, in """"La forma del tempo. La storia dell'arte e la storia delle cose"""" (Einaudi, 2002, p. 25), stia descrivendo l'opera di Paolo Collini: quadri che sono il disvelarsi di palcoscenici di un reale frammentato e ricomposto, sequenze di un eterno presente, che emergono però da una dimensione che in qualche modo, a pelle, sentiamo intrusi. La prima impressione è la nostra estraneità a quanto stiamo vedendo, come su di uno schermo, come in uno specchio - non a caso Collini ama usare il gioco dei rispecchiamenti -, come se avessimo sorpreso luoghi e spazi che non solo non ci appartengono, ma ci sono, in qualche modo, preclusi. Da qui quel brivido di sorpresa che ci obbliga al silenzio, all'attenzione, per verificare il nostro impaccio a sostare, a vedere meglio per poi capire..."""" (Marzio Dell'Acqua)" -
Accademici al Toschi. La collezione dei dipinti ottocenteschi. Ediz. illustrata
"L'apertura della collana """"Quaderni del Liceo"""" presso il MUP rappresenta il modo più degno per preparare il prossimo 140° anniversario """"a schola condita"""" (1877-2017) e il Liceo ha promosso altre iniziative che ne vogliono ribadire il profilo di scuola-museo: oltre al restauro dell'opera di Emilio Scherer, anche il riordino dell'archivio e la installazione di nuove didascalie a fianco di tutte le opere esposte, in modo da consentire al visitatore di muoversi come in una galleria. Di tutte le opere qui conservare, sottolineo, poiché oltre ai dipinti custodiamo ampie raccolte di gessi e statue, disegni di architettura e incisioni che datano a partire dal Settecento e meritano di esser conosciute. Basti pensare che il marmo dell'Ercole Farnese di Boudard è stato esposto di recente a Venezia nella mostra Portable classics, promossa dalla Fondazione Prada che lo aveva richiesto e lo ha scelto come immagine di retrocopertina del catalogo. Pubblicare una guida ragionata di tutte le opere conservare, divise per generi, è il sogno manifesto al quale stiamo lavorando."""" (Roberto Pettenati)." -
Università di Parma. Un millenio di storia. Ediz. italiana e inglese
Questo volume restituisce non solo la storia millenaria di un Ateneo, ma anche la storia di uomini e donne di cultura che hanno gettato basi sicure per un solido e brillante futuro. -
Il traduttore visibile. Rime e viaggi
Il nuovo volume del progetto ""Il traduttore visibile"""" è composto di due parti, """"Sulle tracce dei poeti"""" e """"Sì, viaggiare... con il traduttore alla guida."""" La prima raccoglie interventi di poeti, poeti-traduttori e traduttori e vuole essere una riflessione sul linguaggio poetico in un contesto di senso più ampio: la commistione tra ispirazione e trasmissione della parola poetica, mediante traduzione, è un artificio, o se si vuole uno stratagemma, per tentare di definire, se possibile e amplificandoli, i confini tra chi crea versi e chi li traduce, per cercare di individuare un rapporto dialettico coerente tra soggetti di culture diverse. Nella seconda sono riunite le riflessioni di professionisti legati alla traduzione in ambito turistico. Il titolo, sulle orme del gioco semantico tra """"tradurre"""" e """"guidare"""", vuole ricordare i problemi legati alla professionalità delle Guide turistiche e alla complessità, anche in questo settore, del lavoro dei traduttori."" -
Le uova. Ricette di terra e mare
"Tre volte l'uovo è il primo alimento e una quarta volta lo afferma anche il sommo poeta Dante Alighieri. È nato prima l'uovo a la gallina? Una famosa questione che nell'antica Grecia si pongono il filosofo Aristotele e lo storico Plutarco, senza trovare una definitive soluzione, che sarà data dai filosofi cristiani Agostino e Tommaso d'Aquino, sulla base della creazione degli animali descritta nella Genesi, sentenziando che è nata prima la gallina. Questa soluzione, accolta anche dallo scienziato bolognese Ulisse Aldrovandi, è completamente ribaltata da Darwin e dagli scienziati evoluzionisti, soprattutto quando si scoprono le uova fossili dei dinosauri. animali che vivono centinaia di milioni di anni prima degli uccelli e delle galline. L'uovo è quindi nato prima della gallina e ha un'antichità che testimonia la sua importanza."""" (Giovanni Ballarini, Presidente dell'Accademia italiana di cucina)" -
Sette miliardi di onde
Sette miliardi di onde, come le persone che popolano la terra, dividono Ndanarou, un piccolo villaggio del Senegal, da Parigi. Due universi che appaiono lontani ed estranei, ma che infine convivono nella vita di Nicole ""Fatu"""", una donna in bilico tra queste realtà: quella di Parigi dell'infanzia, delle passeggiate con il nonno e della freddezza materna, poi delle osterie animate dai dibattiti ideologici degli studenti universitari e del primo amore, Mathieu; quella del Senegal, sognato attraverso i racconti del nonno, dimenticato dalla madre, poi reale e pulsante, vissuto sulla pelle di toubab (straniera) a Dakar e Ndanarou, delle risate con le donne sotto l'ibisco, del contatto con il corpo rassicurante di Aziz, ma, soprattutto, dei grandi occhi neri del bambino Hamid. La vita di Nicole e delle persone che la popolano tesse un arco di un secolo che va dal colonialismo al fenomeno odierno della migrazione. Una storia fatta di tanti luoghi e di tante vite, per comprendere che ciò che chiamiamo """"casa"""" non è solo un posto definito e limitato, ma anche quell'intreccio unico e inestricabile di emozioni, atmosfere, esperienze e persone che fanno di noi quello che siamo."" -
Storia di Parma. Vol. 6: Da Maria Luigia al Regno d'Italia.
Il volume si apre il 20 aprile 1816 con l'arrivo a Parma di Maria Luigia d'Austria dopo il Congresso di Vienna, che le affida il ducato a titolo vitalizio. Dopo trentun anni di regno, la morte coglie la duchessa nel dicembre del 1847, un anno prima dei moti risorgimentali del 1848, e anche la data della sua morte contribuisce alla creazione del mito che tutt'ora avvolge il periodo del suo governo, idealizzato nell'immaginario cittadino come un'incomparabile ""età dell'oro"""". Maria Luigia non è l'unica protagonista di questo volume, in cui il lettore incontra anche i duchi Borbone Parma, tornati in città alla morte della duchessa, i patrioti Luigi Sanvitale e Filippo Linati, protagonisti del Risorgimento parmense, e il sindaco """"picconatore"""" Giovanni Mariotti, noto ai parmigiani per l'abbattimento delle mura e delle porte della città e per la realizzazione del Lungo Parma a lui intitolato. La seconda parte del volume analizza le complesse vicende che videro la fine del ducato di Parma a favore dell'annessione al regno d'Italia, indagando non solo i fatti più noti ma anche aspetti meno conosciuti della storia della nostra città: dalla salute pubblica alla condizione femminile, dalla vita quotidiana delle classi popolari alle abitudini mondane e culturali della borghesia parmense, dall'avvio della modernizzazione del Parmense alla storia dell'Università e della Chiesa.""