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Teoria dal sud del mondo. Ovvero, come l'Euro-America sta evolvendo verso l'Africa
Si parla spesso di un ""Sud globale"""" afflitto da sviluppo incerto, economie informali, stati falliti e corrotti, povertà, inciviltà e conflitti. Tuttavia molte nazioni dell'emisfero settentrionale sperimentano sempre più spesso le crisi provocate da privatizzazioni, tracolli fiscali, corruzione, conflitti etnici e altri fenomeni similari. Sembra quasi che le nazioni del Nord stiano evolvendo in direzione sud, in termini positivi e allo stesso tempo problematici. Jean e John Comaroff affrontano la questione ribaltando il consueto ordine delle cose. Basandosi sulla loro lunga esperienza personale e professionale dell'Africa, dell'Europa e degli USA, analizzano temi come la democrazia, i confini, il lavoro, il capitale, l'identità e il multiculturalismo alla luce della teoria sviluppata nel Sud del mondo. Il loro sguardo etnografico sottolinea l'importanza della dimensione locale senza perdere di vista i processi di larga scala in cui siamo tutti coinvolti. Così molti problemi chiave del nostro tempo vengono riletti attraverso una torsione ironica del paradigma evoluzionistico, a lungo dato per scontato dagli scienziati sociali."" -
L' oro della Turchia. Il business dell'edilizia che ha stravolto l'aspetto del Paese e il suo tessuto sociale
Recep Tayyip Erdogan è l'architetto della yeni Türkiye, la ""nuova Turchia"""". Nella sola città di Istanbul, sono stati costruiti progetti a dir poco megalomani. In alcune zone, i grattacieli si sono moltiplicati. I centri commerciali sono diventati il segno distintivo di un nuovo modo di vivere. Le comunità residenziali chiuse hanno accentuato il fenomeno della segregazione spaziale. L'urbanizzazione selvaggia ha scardinato il tessuto sociale di interi quartieri. Uno stravolgimento che ha investito non solo le città ma anche i cittadini: la classe media si è allargata e il divario tra ricchi e poveri è aumentato drammaticamente. Tutto questo è l'oro della Turchia voluto fortemente da Erdogan e che oggi, complice una forte crisi economica, potrebbe smettere di luccicare. Il volume descrive i grandi progetti che sono stati realizzati e quelli ancora in cantiere. Racconta una società, soprattutto nelle grandi città, in cui alte barriere sociali e architettoniche sono all'ordine del giorno. Mette l'accento sulle fragilità di un'intera categoria sociale, i beyaz Türkler. Spiega come la vittoria di Ekrem Imamoglu sia anche la rivincita dell'ambientalismo contro l'iper-urbanizzazione targata Akp. Risponde, infine, a una domanda: fino a quando durerà l'oro della Turchia di Recep Tayyip Erdogan?"" -
Out on stage. Una storia del teatro LGBT nel ventesimo secolo
Un testo autorevole, una pietra miliare degli studi del settore che ripercorre i rapporti tra omosessualità e teatro da Oscar Wilde ai giorni nostri. Alan Sinfield dimostra come, al di là e a causa di censure e pudori, il teatro del Novecento è stato vissuto come uno spazio fondamentale per la circolazione dell'immaginario omosessuale e per l'esplorazione dei concetti di genere e sessualità. Una panoramica che include tra gli altri Wilde, Maugham, Coward, O'Neill, Williams, Le Roi Jones e Orton, il West End e Broadway, cos? come piccoli club, Off-Broadway e fringe, e autrici come Djuna Barnes e Agatha Christie fino a Lorraine Hansberry e Caryl Churchill. Dai cambiamenti degli anni '50 all'attivismo degli anni '60, fino all'impatto che l'AIDS ebbe anche sulla produzione teatrale. Questo volume dimostra che la drammaturgia e lo spettacolo teatrale sono in grado di problematizzare i diversi modi di intendere l'identità e l'orientamento sessuali. -
La grande illusione. L'Afghanistan in guerra dal 1979
Iniziata con l'invasione sovietica, l'ultima guerra afgana compie quarant'anni con attori diversi ma sempre con le stesse vittime: i civili.Una lunga guerra della quale Usa e alleati - tra cui l'Italia - sono tra i maggiori responsabili anche per l'ennesima grande illusione: diritti, lavoro, dignità, uguaglianza. A diciotto anni dall'ultima fase del conflitto iniziato nel 2001, il disastroso bilancio è anche il manifesto di come si possa utilizzare la bandiera dei diritti per violarli ripetutamente. I saggi scritti dai più autorevoli osservatori delle vicende afgane disegnano illusioni e sofferenza, le responsabilità di guerriglia, governo e alleati stranieri, i giochi degli attori regionali e lo spregiudicato uso di una propaganda cui non credono più nemmeno i suoi inventori.Una fotografia in bianco e nero dove il nero trionfa. Un atto d'accusa che, pur riconoscendo la buona fede di molti, mette il dito nella piaga della malafede tipica di ogni conflitto. -
Lettere dagli antenati. Famiglie, genti, identità
Famiglia, ancora famiglia. Mentre l'oggetto, gli oggetti che sono compresi entro questo grande denominatore mutano e si differenziano sempre di più, il nostro parlarne e il nostro comprendere fatica a inseguire l'universo polimorfico dei legami familiari, una volta detti ""di sangue"""", oggi forse di fatto, e, in forme ancora oscure, di geni. La diade natura/cultura stenta a conservare il suo doppio regime di competenza. Oggi i processi biologici di formazione delle discendenze, delle consanguineità e delle affinità attraversano spavaldamente il confine che un tempo separava il mondo del bios da quello del logos, così come la distinzione fra legge (by law) e sentimento, love. Un intenso lavoro di osservazione e passione classificatrice esplora oggi su scala globale, nella ricerca bio-genetica, le piste ramificate della genesi delle popolazioni, e delle etnie, dissolve le identità di razza e ne polverizza i residui in una rete sconfinata di incroci e meticciati. I saggi riuniti e amalgamati in questo volume attraversano diversi scenari di espressione della identità di appartenenza, delle identità di discendenza e del loro destrutturarsi: in Europa, in India, nel Nuovo Mondo. I paradigmi della parentela, la genealogia, le affinità vengono qui esposti alle prove dei mutamenti del nostro tempo: famiglie di fatto, famiglie ricomposte, relazioni ex e parentele step in un confronto insistente con i dati in progress della ricerca genetica e con la passione amatoriale della parentela postmoderna."" -
Colombia. Antropologia di una guerra interminabile
Un'agile lettura antropologica delle vicende recenti e dell'attuale situazione della realtà colombiana, un caso di studio con peculiarità di grande interesse, conosciuto in Italia in modo assai superficiale. Dalla genesi del conflitto (cinquantadue anni di guerra; più di otto milioni di vittime registrate ufficialmente; quasi un milione di vittime di omicidio; sette milioni di profughi interni; centosessantaquattromila desaparecidos; più di trentatremila sequestri...) alla sua lettura e alla sua memoria (""nel"""" e """"del"""" conflitto), toccando i temi della persistenza della violenza, del movimento popolare, della """"guerra sporca"""", del narcotraffico e della narcocultura, del paramilitarismo, della necropolitica. Fino alla firma degli accordi del 2016, celebrati con un grande macchinario simbolico ma bocciati dal successivo referendum.Una vicenda """"interminabile"""" in cui le rappresentazioni si intrecciano indissolubilmente con gli eventi della storia e della cronaca."" -
Maschi in crisi? Oltre la frustrazione e il rancore
Una delle rappresentazioni più diffuse, divenuta luogo comune, raffigura i maschi di oggi come depressi, intimoriti dalla perdita di ruolo, di riferimenti per la propria identità, aggrediti da un femminismo che avrebbe ""esagerato"""", castrati dal confronto con una sessualità femminile disinvolta e aggressiva. Minacciati da un cambiamento fonte di sofferenza e disagio, sarebbero portatori di reazioni rancorose e desideri di rivincita su cui in modo sempre più esplicito fanno leva le retoriche di emergenti leader xenofobi e reazionari. Il libro vuole proporre un'altra strada in grado di interpretare la mutata esperienza maschile. Oltre il disagio, la frustrazione e il disorientamento, l'autore vuole contribuire a riconoscere le opportunità che si aprono per le vite concrete degli uomini e le loro prospettive esistenziali, oltre la retorica sul rischio di smarrimento della virilità maschile."" -
Marx e la critica del presente
Marx duecento anni dopo: un'eredità alla prova. Testi di: Roberto Finelli, Ferruccio Andolfi, Luca Basso, Stefano Petrucciani, Tania Toffanin, Rino Genovese, Vittorio Morfino, Federica Giardini, Riccardo Bellofiore, Maurizio Ricciardi, Jamila M.H. Mascat, Giorgio Cesarale, Michele Prospero, Marco Gatto. -
Il dono di Zarathustra. La «lieta» novella di Nietzsche
Perché mai Nietzsche descriveva il suo Così parlò Zarathustra come un ""libro sacro"""", per l'esattezza un """"quinto vangelo""""?E perché, al contempo, lo definiva il """"dono più grande"""" mai fatto all'umanità?Quale dono immaginava di offrire?E cosa si attendeva in cambio?Un percorso costellato dai temi del sacrificio e dell'ospitalità, dall'idea di amico e nemico, di ospite e straniero, di amore compassionevole e amore affermativo, in cui Corriero mostra l'originalità del dono di Zarathustra e le dinamiche che innesca, in continuità con ciò che ancora vale del cristianesimo e può costituire una risorsa per nuove forme di relazione e convivenza."" -
Giocare con Winnicott
Il secondo volume della Collana ""Psicoanalisi Contemporanea"""" a cura del Centro Torinese di Psicoanalisi, è la traduzione dell'edizione francese di una serie di conferenze tenute da André Green, tra il 1987 e il 1997, presso la Squiggle Foundation, e raccolte da Jan Abram nel libro André Green at the Squiggle Foundation (Karnac Books, 2000), poi tradotto in francese con il titolo Jouer avec Winnicott (Presses Universitaires de France, 2011). Alberto Lucchetti, nella sua introduzione, sintetizza, citando Green stesso («Ringrazio il cielo di aver conosciuto l'opera di Winnicott!»), il valore attribuito dallo psicoanalista francese alla «creatività analitica» del collega inglese. L'incontro tra il testo inglese (lingua utilizzata originariamente dal francese Green nelle sue conferenze) e la sua successiva traduzione in francese, costituisce un curioso gioco di specchi e una vera e propria «area transizionale... in cui si trova quanto creato e, viceversa, si crea ciò che è trovato... Un'area, appunto, di gioco» (A. Lucchetti). Il pensiero di Green che gioca con Winnicott ci accompagna e ci sostiene nelle inevitabili complessità che caratterizzano funzionamenti psichici, psicosi, stati limite, psicosomatosi, dipendenze, con cui sempre più spesso abbiamo a che fare nel nostro lavoro di analisti. Introduzione di Alberto Luchetti. Postfazione di Jan Abram."" -
Turismo sostenibile e sistemi rurali locali. Multifunzionalità, reti d'impresa e percorsi
La crisi del paradigma dominante della modernizzazione agricola ha spostato il focus su forme di resilienza e di riorganizzazione di un insieme policromo di piccole e medie imprese agricole, a vocazione artigianale e conduzione familiare, auto-organizzate. Questo modello a diffusione europea è spesso individuato come un nuovo ""modello contadino"""", un'azienda """"post-produttivistica"""", in cui la componente di beni e servizi territoriali può essere preponderante.Le attività agrituristiche in questa traiettoria evolutiva hanno ricoperto un ruolo fondamentale, dal momento che il loro portafoglio di servizi e beni offerti è divenuto col tempo talmente ampio e diversificato da coinvolgere competenze e responsabilità altrettanto differenziate, che spesso esigono l'intrapresa di relazioni interaziendali di cooperazione, di fornitura e di consulenza, che proiettano nel territorio rurale di appartenenza le responsabilità condivise nei confronti della collettività.La natura multifunzionale dell'agricoltura nella dimensione locale trova il suo territorio ideale. Il contesto delle risorse locali uniche e diversificate ma anche il circuito locale di relazioni, conoscenze e competenze sono la sfera d'azione dell'attività aziendale, nella quale esistono regole talvolta informali, che possono governare i processi di formazione e di gestione delle reti locali d'impresa, basati su competenza, innovazione, fiducia. Accanto alla dimensione aziendale esiste pertanto una dimensione collettiva e territoriale del processo di diversificazione, all'interno della quale le aziende agricole multifunzionali svolgono un ruolo centrale, perché contribuiscono alla produzione del paesaggio e dell'ambiente, e offrono beni e servizi di natura collettiva.I contributi qui raccolti costituiscono non solo un'aggiornata sistematizzazione dello stato dell'arte del dibattito scientifico sulle tematiche della multifunzionalità e dell'agriturismo, ma anche e, soprattutto, una raccolta di studi originali di carattere positivo e normativo."" -
Uomini normali. Maschilità e violenza nell'intimità
Negli ultimi anni il femminicidio e la violenza contro le donne hanno ottenuto crescente visibilità, tuttavia restano inesplorati molti aspetti riguardanti gli autori di questi reati. Chi sono gli uomini violenti? Quali sono le loro motivazioni? In che modo giustificano le aggressioni contro le donne che dicono di amare?Attraverso l’analisi femminista e gli studi sulle maschilità, in questo volume viene trattata una specifica forma di gender-based violence, la violenza nelle relazioni di intimità. L’attenzione è rivolta in modo particolare agli autori di violenza, grazie ai risultati di una ricerca etnografica svolta in un centro di ascolto per uomini maltrattanti: nel corso degli incontri collettivi gli aggressori descrivono la relazione con la partner e con le donne in generale, spiegano la propria violenza, ma soprattutto parlano di sé – come uomini, mariti e padri. Il ricorso alle pratiche di prevaricazione emerge come parte di un gioco di controllo e potere che non si esaurisce nel rapporto con le donne, ma acquisisce valore anche nell’arena delle relazioni sociali tra maschi e tra diversi modelli di maschilità. E come altre forme di violenza, anche la intimate partner violence si rivela una strategia per “fare il genere”, e per “fare le maschilità”. -
Metamorfosi del politico
Con il repentino passaggio, nei primi due decenni del Terzo millennio, dalla società-mondo a nuove forme di associazione e di relazione bio-sociali tra esseri umani, altre specie biologiche, entità naturali e soprattutto dispositivi artificiali prodotti dalla rivoluzione informatica, occorre ripensare il ruolo e la funzione del politico nella nostra esistenza quotidiana. Fin dalle origini, infatti, Homo sapiens è stato soprattutto uno zoòn politikòn, e questa sua specificità ha subìto nel corso dei secoli una metamorfosi continua che oggi è arrivata ad un ennesimo punto di svolta. Dal declino della società politica all'avvento di nuove configurazioni come la sub-politica, la bio-politica, la tecno-politica, la multi-politica, il politico diventa oggi decisivo non solo per la sopravvivenza di Homo sapiens ma per la sua stessa capacità di controllare e condizionare l'esplosione della cibernetica, della robotica e dell'intelligenza artificiale. Se c'è una crisi è quella della vecchia politica, ormai incapace di rispondere sia alla domanda di partecipazione sociale dei cittadini del nostro pianeta, sia alle nuove sfide di una società sempre più ibridata tra umano e post-umano. Perciò è necessario riflettere sui rischi e le contraddizioni che la crescente automazione della vita associata può produrre sull'importanza e la centralità di un'agency politica autenticamente antropologica. -
Smith Ricardo Marx Sraffa. Il lavoro nella riflessione economico-politica
Il volume propone un percorso di lettura sull'economia politica classica, e su Marx, che si prolunga sino all'opera di Sraffa. Un primo filo conduttore è dato da una visione della teoria del valore che non la riduce a determinazione individuale dei prezzi, ma ne sottolinea l'aspetto macrosociale: in Smith (lavoro comandato) come giustificazione del capitalismo, in Ricardo (lavoro contenuto) come base contraddittoria della teoria della distribuzione, in Marx (lavoro vivo in quanto lavoro astratto in movimento) come indagine sulla costituzione del capitale nel rapporto sociale di produzione. Contrariamente alle interpretazioni più diffuse, le carte inedite di Sraffa, secondo l'autore, consentono di individuare una forte continuità dell'economista italiano con questo Marx. Un secondo filo conduttore consiste nella riflessione circa il destino del lavoro nel capitalismo e oltre, che passa per la messa in questione dell'antropologia smithiana del lavoro sino alla liberazione dal lavoro intravista da Keynes, a cui si oppone la marxiana liberazione del lavoro. Ne emerge una visione apertamente contraria alla centralità totalitaria dell'economico, che nelle due appendici al volume si articola con la questione della natura e la questione di genere. La trasformazione sociale è legata a doppio filo a un cambiamento strutturale della domanda come dell'offerta, e alla ripresa di un protagonismo conflittuale della classe lavoratrice a partire dai luoghi della produzione. -
Mal d'Africa
L'Africa è tornata a essere terra di conquista. Dopo i conflitti scatenati nel secolo scorso per accaparrarsi le risorse naturali del continente, ora è ""guerra"""" commerciale, ma soprattutto militare, di tutti contro tutti. L'Occidente ha deciso che è giunto il momento di arginare l'influenza cinese che ormai ha le mani su tutto il continente, nessun Paese escluso. Le forze militari straniere si stanno posizionando nel Corno D'Africa, in particolare in un fazzoletto di terra: Gibuti. Le guerre economiche in Africa non si combattono solamente attraverso accordi commerciali, è diventato indispensabile, per vincere la battaglia, """"mettere gli scarponi sul terreno"""". Un percorso analitico sulla situazione politica ed economica odierna ripercorre, anche narrativamente, i passi dei grandi viaggiatori del passato, lungo i suoi corsi d'acqua più imponenti, attorno ai laghi prosciugati dallo sfruttamento umano e dai cambiamenti climatici e nei gironi infernali delle miniere più preziose al mondo."" -
Esistenza messianica
L'esistenza messianica è la vita di coloro che accettano la responsabilità per la sofferenza, le contraddizioni, persino per il peccato dell'altro. Essa è convinta della provvisorietà dello ""schema di questo mondo"""", che produce incessantemente vittime e macerie dalle quali non riesce a sollevare lo sguardo per evadere in un altro mondo. Essa è tesa a un futuro di cui tuttavia non conosce e non vuole conoscere il momento di inizio, perché nel tempo """"ogni secondo diventa la piccola porta attraverso la quale può entrare il messia"""" (W. Benjamin). Questa esistenza inizia quando nel nostro corpo """"sentiamo"""" il gemito della """"creazione sottomessa controvoglia alla caducità"""" e avvertiamo come nostre le doglie che preludono al parto di un nuovo mondo. Questo sentimento dà origine, per non essere sopraffatto dal potere di """"questo mondo"""", a un tempo e uno spazio simbolico che mettono continuamente in crisi il tempo e lo spazio nel quale siamo stati """"gettati""""."" -
Femminismo
Appare oggi in modo sempre più evidente che il femminismo non si lascia definire in maniera semplice e lineare. Non inizia con un evento specifico e in un momento particolare, non può essere identificato con una particolare organizzazione o movimento politico, e non è definito dalle riflessioni di qualche grande pensatore. In questo volume, Deborah Cameron indaga le diverse dimensioni che costituiscono uno dei movimenti intellettuali e politici più importanti della storia. Con una narrazione chiara e incisiva, discute di oppressione, sessualità e femminilità, violenza, teorie accademiche, cultura e attivismo, diritti e lavoro, e mostra come il femminismo può essere un modo di guardare il mondo e fornisce una visione di insieme della sua storia. In un’era di metodo, sperequazioni retributive e molestie on line, è impossibile negare che la diseguaglianza di genere sia una realtà di fatto delle nostre vite. E finché ciò resterà vero, avremo bisogno di capire e di fare i conti con le idee e la storia del movimento femminista. -
Attivismo alimentare in Sardegna. Luoghi, sapori e comunità
La prospettiva di questo volume è quella dell'antropologia dell'alimentazione. Il libro è uno studio etnografico, condotto nella città di Cagliari, dell'attivismo alimentare (food activism), cioè delle mobilitazioni attivate nel campo dell'alimentazione, in quanto tentativo pubblico di promuovere la giustizia economica e sociale attraverso il cibo. La sua finalità è approfondire la conoscenza del mondo degli ""attivisti alimentari"""", che lavorano per un cambiamento strutturale all'interno delle istituzioni, accomunati dal desiderio di resistere al sistema agroindustriale che domina sempre più nell'approvvigionamento del cibo in tutto il mondo. Parte da un case study etnografico sulla costellazione di movimenti alternativi focalizzati intorno alle pratiche di scambio e consumo di cibo nel capoluogo della Sardegna, che coinvolge soggetti legati al mondo della produzione (aziende agricole, cooperative, fattorie didattiche), della distribuzione (mercati di contadini, negozi bio, GAS), del consumo (ristoranti, Slow Food). Attraverso le dense descrizioni narrative raccolte, il saggio prova a ricostruire puntualmente le azioni e motivazioni che hanno condotto attori molto variegati a cambiare il loro modo di intendere e consumare il cibo, in modo militante, mentre perseguono alternative di base al sistema agro-industriale. L'analisi si concentra su tre temi trasversali, emersi nelle interviste con gli attivisti del cibo in area cagliaritana: il significato del territorio e del luogo, l'importanza del gusto come strategia di azione, l'obiettivo di costruire """"comunità"""" anche tramite pratiche educative."" -
Oltre il capitalismo. Un viaggio attraverso i sistemi economici alternativi
Finalmente in italiano questa rassegna analitica dei sistemi economici alternativi al capitalismo avanzato, quanto mai attuale e urgente di fronte alle crisi finanziarie, alla crescente disoccupazione e all'inesorabile allargarsi delle diseguaglianze. Dialogando con la figlia indignata di fronte alle ingiustizie socio-economiche, l'autore la conduce in un tour delle possibili alternative al capitalismo, dalla Repubblica platonica al comunismo anarchico, dal socialismo azionario alla pianificazione di stampo sovietico, affrontando temi quali proprietà privata, mercato, cooperazione, welfare state, reddito universale... Approccio disincantato e non dogmatico, linguaggio accattivante e adatto al grande pubblico, impianto scientifico solido quanto raffinato, fanno di questo testo una lettura godibile, indispensabile per orientarsi in una delle questioni cruciali del nostro tempo: un'altra organizzazione della produzione e del consumo è davvero possibile? -
Etica dell'interpretazione
In questi saggi che videro la prima pubblicazione nel 1989 nella storica collana ‘Ermeneutica’ da lui stesso fondata e diretta, Gianni Vattimo delinea i fondamenti dell’etica dell’interpretazione che il celebre filosofo avrebbe sviluppato e approfondito con successo negli anni successivi. Mettendo in primo piano l’ermeneutica come idioma comune della cultura contemporanea e i suoi legami con i tratti postmoderni della società, Vattimo propone una visione dell’etica che recupera, in termini secolarizzati, sia le esigenze di universalità dell’etica tradizionale, sia gli elementi ascetici della morale ripensati alla luce di una ripresa, oltre che di Nietzsche e Heidegger, di Schopenhauer. E si afferma come uno degli interpreti più significativi dell’ontologia ermeneutica che ha contrassegnato una stagione importante del dibattito filosofico italiano e internazionale, facendo di questo volume un long seller meritevole di essere riproposto, a trent’anni di distanza, con un saggio di Emilio Corriero, anche come occasione per fare il bilancio di quella stagione.