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Educazione sessista. Stereotipi di genere nei libri delle elementari
Esiste un mondo popolato da valorosi cavalieri, dotti scienziati e padri severi ma anche da madri dolci e affettuose, casalinghe felici, streghe e principesse; in questo stesso mondo i bambini sono indipendenti, coraggiosi e dispettosi mentre le loro coetanee - bionde e carine - vestono di rosa, sono educate e servizievoli, a tratti pettegole e vanitose. Questo universo fantastico è quello con cui si interfacciano quotidianamente i bambini e le bambine che frequentano le elementari, quando leggono le storie raccolte nei loro libri di lettura. All'inizio del Duemila la scuola italiana continua a tramandare modelli di mascolinità e femminilità rigidi e anacronistici, sulla base dei quali gli alunni dei due sessi andranno a strutturare le rispettive identità di genere. Il progetto POLITE (Pari opportunità nei libri di testo), nato sulla scia della Piattaforma di Pechino del 1995, aveva elaborato un Codice di Autoregolamentazione per gli editori, affinché la prospettiva di genere diventasse criterio orientativo nella stesura dei libri di testo, ma pare che le sue indicazioni non siano state accolte. Occorre allora che maestri e maestre, educatori e educatrici, si dotino di strumenti utili a decostruire il fondamento sessista su cui si fondano i saperi trasmessi a scuola, per attivare a loro volta una lettura critica da parte dei propri studenti. Questo libro mette a disposizione di lettrici e lettori un kit di strumenti (di tipo sia quantitativo che qualitativo) che l'Autrice ha testato in una ricerca condotta su un campione di dieci libri di lettura della classe quarta elementare, di alcune delle maggiori case editrici italiane: De Agostini, Nicola Milano, Piccoli, Il Capitello, La Scuola, Giunti, Elmedi, Piemme, Raffaello, Fabbri. I risultati dell'indagine testimoniano l'urgenza di liberare le nuove generazioni da un immaginario di Principi Azzurri e Belle addormentate nel bosco, che inizia a stare un po' stretto sia ai maschi che alle femmine. Prefazione di Dacia Maraini. -
Pink is the new black. Stereotipi di genere nella scuola dell'infanzia
Pinkizzazione è la recente tendenza a colorare di rosa tutto ciò che appartiene al territorio femminile: rosa i vestiti e i giocattoli delle bambine, rosa gli oggetti e gli accessori delle donne; ma rosa è anche il colore scelto dalle donne in marcia nello sciopero globale dell’8 marzo 2017. Quando e perché è divenuto così di moda? La divisione dei colori – rosa per le femmine e blu per i maschi – è uno dei tanti dispositivi per il mantenimento dell’ordine di genere, un ordine rigorosamente binario che non prevede sconfinamenti e che ingabbia non solo il femminile, ma anche, o forse soprattutto, il maschile. Attraverso una ricerca sugli stereotipi di genere nelle scuole di infanzia genovesi, si è provato a rispondere a queste e altre domande, entrando nelle scuole, parlando con le insegnanti, facendo osservazione nelle classi e provando a catturare il punto di vista creativo di bambine e bambini. -
I contadini e l'arte dell'agricoltura. Un manifesto chayanoviano
I contadini e l'arte dell'agricoltura si concentra sulla struttura e le logiche di funzionamento delle aziende contadine, e sulle relazioni, storicamente variabili, che governano i processi lavorativi e produttivi delle stesse. Jan Douwe van der Ploeg sostiene che l'agricoltura contadina svolge un ruolo fondamentale a garanzia della produzione alimentare, attraverso sistemi sostenibili che risultano in equilibrio con la natura. Tuttavia, i contadini oggi, come in passato, sono materialmente abbandonati. Basato sul lavoro pionieristico dello studioso russo Aleksandr Vasil'evich Chayanov (1888-1937), questo libro affronta il tema di questo abbandono e mostra quanto siano invece importanti i contadini nelle lotte contemporanee per il cibo, la sostenibilità ecologica e la sovranità alimentare. Postfazione di Alessandra Corrado e Benedetto Meloni. -
Libertà e natura. Prospettive schellinghiane
La natura della libertà è in fondo la libertà della natura stessa, ossia la sua insopprimibile soggettività. Attorno a questa inestricabile relazione, illuminata e indagata a fondo dalla filosofia di Schelling, alcuni fra i più autorevoli interpreti contemporanei s'interrogano sull'impossibile sistema del sapere a cui il filosofo tedesco lavorò per tutta la vita, individuando proprio nella libertà quel fondamento necessario eppure apparentemente inattuabile. Il risultato è un quadro composito e aggiornato degli esiti in ambito teoretico, etico ed estetico della filosofia di Schelling, che oggi vive una rinascita di livello internazionale. -
Sconfinate. Terre di confine e storie di frontiera
Che cosa unisce il Sahara all'Ucraina, Haiti e il Congo, il Pakistan e il Myanmar? La storia di comunità divise da linee tracciate sulla carta, confini che cambiano provocando deportazioni di intere popolazioni, monarchi che non vogliono abbandonare il loro scranno, frontiere illegali che creano ghetti, lasciti coloniali che provocano guerre... In questo volume - scritto a più mani e curato da Emanuele Giordana senza intenti di esaustività ma rappresentativo delle differenti tipologie di frontiere contese - si racconta la geopolitica dei confini analizzando alcuni casi emblematici, per concludere con un inquadramento storico e letterario sul concetto di confine, un'analisi sociologica sulla sua mediatizzazione come nel caso delle tragedie del Mediterraneo e uno sguardo a una situazione di portata globale più emblematica tra quelle attuali che si va consumando attorno al 38º parallelo. -
Vertigini della ragione. Schelling e Nietzsche. Nuova ediz.
«Ciò che questo libro chiarisce, definitivamente a mio avviso, è che l'interpretazione di Nietzsche deve 'ritornare' a Schelling, e che Schelling rappresenta ancora l'arcano della filosofia della krisis, e cioè del pensiero che pretende di oltrepassare quel compimento della filosofia che l'idealismo classico voleva rappresentare.» (Massimo Cacciari) -
Un continente da favola. Trenta leggendarie storie latinoamericane
L'America Latina è una miniera inesauribile di storie impossibili, romanzesche, drammatiche, incredibili, epiche. Storie di persone comuni che la vita, la geografia, la cultura di quel mondo, sconvolto dalla Conquista e arricchito dai tanti meticciati, ha trasformato in vite spesso leggendarie, contribuendo a creare e alimentare un mito che ancora oggi resiste vivissimo nell'immaginario. Il volume presenta trenta ritratti di personaggi noti o sconosciuti, dal mondo della musica, della cucina e delle telenovelas, ai rivoluzionari ed eroi di ieri e di oggi, fino alle figure più folli o inquietanti. Con la prefazione di Bruno Arpaia, scrittore e giornalista, esperto italiano del mondo latinoamericano. -
Per un nuovo materialismo. Presupposti antropologici ed etico-politici
Questo libro chiude una trilogia i cui momenti precedenti sono dati da ""Un parricidio mancato"""" (2004), dedicato a un'analisi critica eterodossa del rapporto del giovane Marx con i suoi numi tutelari Hegel e Feuerbach, e """"Un parricidio compiuto"""" (2014), che trattava della relazione ormai risolta del Marx maturo con Hegel. Nei capitoli-saggi che compongono il nuovo volume, l'autore, ampliando il discorso attraverso una lettura attenta di Freud, una ripresa di Spinoza, e con un confronto con la stessa tradizione postidealistica e antiheideggeriana del pensiero italiano, mette capo a un'originale proposta teorica: quella di un'antropologia filosofica dell'emancipazione basata su una visione bio-psicoanalitica della relazione corpo-mente nell'essere umano. II fine è di concorrere così alla costruzione di una nuova etica sociale materialistica, al di là del vecchio materialismo storico, capace di sfidare le seduzioni più allettanti dell'individualismo atomizzante del consumo e del mercato. Una prospettiva che interviene direttamente nell'odierna crisi generale della sinistra, mostrando come questa sia anzitutto di ordine teorico e poi anche politico."" -
Nuove intimità. Strategie affettive e comunitarie nel pluralismo contemporaneo
Nel tempo in cui viviamo, le diverse soggettivitàrnsessuali o di genere, i vissuti della propriarne altrui “diversità”, anche da parte di chirnsi colloca nella cosiddetta “normalità”,rnmodificano i contesti e creano nuovi modellirnaffettivi e comunitari, alternativi a quelli propostirndalla prepotenza della consuetudine.rnNel volume si discutono nuove possibilitàrndi esistenza o resistenza attraverso l’invenzionerndi trasformazioni che riguardano i luoghirndel privato o dell’intimità, ma che possonornispirare passaggi anche nella sfera pubblica.rnRiflessioni di ordine generale e teorico si alternanorncon narrazioni e testimonianze, lunghe intervisterne stralci letterari. Con la convinzione che le storiernnarrate da singoli e singole possiedono la capacitàrndi suscitare memoria e desideri, di reinventarlirnanche per altri e altre.rnRacconti di vita che generano altri racconti,rnin cui qualcosa del passato sembra ancorarnesistere e qualcosa sta iniziando o è già iniziato,rnma si stenta a riconoscerlo e si teme di nominarlo.rnE di fronte al quale siamo tutte e tutti chiamati adrnavere un’attitudine attiva, più interessatirne interessate a capire che a giudicare. -
Filosofia della natura. Fisica e ontologia
La filosofia della natura è antica quanto la filosofia stessa ed è da sempre legata alla ricerca scientifica della natura: scienza e filosofia hanno d'altronde un obiettivo comune, comprendere la natura. Scopo di questo libro è fornire una panoramica della filosofia della natura contemporanea, partendo dalla filosofia naturale di Newton per poi considerare la teoria dei campi insieme alla fisica della relatività, per arrivare alla fisica quantistica. Prefazione di Mauro Dorato. -
Curdi
Chi sono i curdi? Da dove arrivano? Dove vivono?rn«I bambini curdi sanno cos’è uno stato di guerra, un coprifuoco,rnma nonostante tutto giocano rincorrendosi per le strade,rnqualcuno vende anche cestini di frutti appena colti sui marciapiedi. »rnrn rnI curdi esistono nella loro identità transnazionale, nonostante le loro divisioni interne dovute all’esistenza di clan e famiglie rivali, del patriarcato e di donne impegnate militarmente nella resistenza armata all’Isis, che aggiungono al superamento del sovranismo l’emancipazione femminile da una cultura fatta di montagne impenetrabili, fiumi che furono la culla della civiltà prima di essere imbrigliati in sistemi di dighe e fare da sfondo a impianti petroliferi. rnIl libro propone un’analisi della storia, della cultura, delle lotte e delle risorse curde sulla base delle diverse aree geografiche che fanno da sfondo alla loro storia. rnLa grande questione curda viene presa in esame e ripercorsa da quattro voci differenti: Antonella De Biasi, giornalista professionista freelance, si concentra sui curdi di Turchia con un approfondimento sulla centralità della figura femminile nell’evoluzione della società patriarcale curda; lo studioso e attivista di diritti umani e mediazione internazionale Giovanni Caputo racconta i curdi in Siria a partire dall’inizio della guerra civile. A Kamal Chomani, giornalista curdo-iracheno, spetta il capitolo riguardante i rapporti interni alla comunità che fa capo a Erbil, mentre Nicola Pedde, direttore dell’Institute for Global Studies e direttore della ricerca per il Medio Oriente al Centro Militare di Studi Strategici, tira le conclusioni appuntando la propria attenzione sui curdi in Iran. -
Euro al capolinea? La vera natura della crisi europea
Per comprendere la vera natura della crisi europea bisogna prestare attenzione ai cambiamenti nella finanza e nell'industria negli ultimi 15-20 anni, abbandonando la centralità della bilancia commerciale nell'impostazione teorica di base e aprendosi a una più complessa visione macrofinanziaria. La conclusione dell'analisi dei tre autori è che l'uscita dalla moneta unica sia una risposta illusoria che rischia di condurre a più, e non meno, austerità. Per quanto l'euro sia un disegno incompiuto e contraddittorio di unificazione monetaria, che va rivoluzionato dall'interno per riaprire spazi alla democrazia e al conflitto, e la sua dissoluzione appaia sempre più probabile, la decomposizione dell'Unione Europea porterebbe al ristabilimento di una dimensione nazionale che esaspererebbe gli elementi di concorrenza distruttiva tra i paesi dell'area. Con conseguenze disastrose sia sul piano sociale che sugli stessi equilibri geopolitici. Di qui la necessità di giocare ogni spazio possibile di azione che eviti la regressione sovranista. -
Nel segno dell'essenziale. L'arte dopo il concettualismo
L'arte dopo il concettualismo è l'arte che ritorna all'ars, alla operosità umana. È arte che esprime il suo profondo legame con i progetti e le pratiche. È arte che rivela talune delle sue regole dando risalto più al fare che non alle apparenze, ai processi anziché alle forme, alla creatività piuttosto che agli aspetti visivi delle opere. Dopo il concettualismo le artiste e gli artisti fanno arte nel segno dell'essenziale, ossia del minimo indispensabile perché si riconosca la sua natura di pratica umana e più che umana. -
Raccontare l'omofobia in Italia. Genesi e sviluppi di una parola chiave
Il concetto di omofobia emerge all'inizio degli anni Settanta del secolo scorso e rapidamente si impone come strumento scientifico per interrogare ciò che prima della sua invenzione era ritenuto normale: l'avversione sociale verso persone gay e lesbiche. Altrettanto rapidamente, esso oltrepassa i confini della comunità scientifica per entrare nei linguaggi del confronto politico e della vita quotidiana, diventando una ""parola chiave"""" utilizzabile per diversi scopi e al servizio di molti interessi. Il libro analizza l'entrata e la diffusione di questo termine in alcuni contesti discorsivi relativi all'Italia: l'ambito della sociologia e della psicologia sociale, quello della vita quotidiana di persone gay, lesbiche ed eterosessuali, quello della politica raccontata dai mass media nazionali e dagli attivisti LGBT. E getta luce sugli usi pratici del concetto di omofobia e sui significati che esso assume per chi lo utilizza. A cosa ci si riferisce quando si discute di omofobia? In quali dibattiti questo termine risulta efficace? In che modo parla dell'ostilità antiomosessuale e si lega ai processi di modernizzazione invocati o criticati - della società italiana?"" -
Inadatti al futuro. L'esigenza di un potenziamento morale
«Julian Savulescu e Ingmar Persson in Inadatti al futuro suggeriscono alcune soluzioni sui mezzi biomedici per il potenziamento morale. Il libro aiuta inoltre a conoscere i nostri pregiudizi e limiti cognitivi. E ci ricorda l'utilità della filosofia analitica per capire meglio il mondo» - Chiara Lalli, La LetturarnPer garantire il futuro della nostra specie, è urgente realizzare un potenziamento degli aspetti morali della natura umana. I progressi della tecnologia ci permettono di esercitare un'influenza che si estende a tutto il mondo e al lontano futuro, ma la nostra psicologia morale è rimasta indietro, lasciandoci privi delle risorse necessarie ad affrontare le sfide della contemporaneità. I metodi tradizionali come l'educazione morale o la riforma sociale da soli difficilmente realizzeranno questo cambiamento in modo rapido abbastanza da evitare i disastri che comprometterebbero le condizioni per una vita degna sulla terra: serve cambiare radicalmente la spinta motivazionale della morale umana, in modo da porre maggior attenzione non solo alla comunità globale, ma anche agli interessi delle generazioni future, anche tramite l'uso delle nuove tecnologie biomediche. Inadatti al futuro ci sfida a ripensare il nostro atteggiamento rispetto alla natura umana stessa prima che sia troppo tardi. -
Emozioni. Da Darwin al pragmatismo
"Le principali tematiche che oggi dominano il dibattito psicologico e neuroscientifico sulle emozioni hanno in realtà una storia che troppo spesso è stata dimenticata o semplicemente strumentalizzata ma che, adeguatamente conosciuta, può offrire elementi utili a fare chiarezza anche sugli aspetti più problematici e controversi delle teorie contemporanee. Nella seconda metà del XIX secolo, infatti, Charles Darwin, William James, John Dewey e George H. Mead delinearono un ideale campo da gioco in cui entrano in scena oggi tutte le opzioni possibili riguardo alle indagini sull'universalità o meno delle emozioni, sulla loro natura discreta o continua, sulla loro dimensione corporea e sulla loro funzione sociale e comunicativa. Lungi dal voler promuovere l'idea che il dibattito sulle emozioni non sia altro che una glossa in nota a Darwin o che dal tempo dei pragmatisti a oggi non sia cambiato nulla, tale volume intende proporre un'antologia di testi che, riconoscendo ai nomi qui trattati il ruolo di padrini delle principali posizioni teoriche, introduca il lettore nell'ampio e vivo dibattito che caratterizzò la nascita dello studio sperimentale delle emozioni."""" (Fausto Caruana e Marco Viola)" -
La via dell'immortalità. Percorsi platonici
L'immortalità è una condizione alla quale gli uomini in forme diverse hanno sempre aspirato. Questo libro ricostruisce il processo di trasposizione che scandisce il passaggio nei dialoghi di Platone da una nozione iniziatico-misterica di immortalità, diffusa dalle sette orfico-dionisiache, a una filosofica fondata sulla valorizzazione della componente intellettuale e ""divina"""" dell'anima e sulla conoscenza del dominio trascendente della realtà. In Platone viene così delineato il percorso che consente all'uomo di assimilarsi a dio."" -
Essere di questa terra. Guerra e pace al tempo dei conflitti ecologici
La nuova epoca geologica di cui abbiamo varcato la soglia, l'Antropocene, costituisce l'occasione per domandarsi: cosa significa essere di questa terra? Le nuove condizioni del pianeta richiedono di forgiare nuove sensibilità collettive, dar forma a nuove alleanze, scioglierne di antiche. E ci obbligano a chiederci: che cos'è la politica al tempo del riscaldamento globale? Il percorso tracciato da Latour per rispondere a questa domanda ci condurrà lontano dai sogni liberali che ancora pochi anni fa prevedevano un futuro di pace perpetua, ma anche dalle previsioni di chi prevede un'imminente 'guerra per le risorse': la guerra c'è già, e situare il fronte attorno al quale si combatte è al contempo prova intellettuale che le scienze umane dovranno affrontare e sfida esistenziale che Latour pone alle nostre coscienze individuali. Nei saggi raccolti in questo volume, Latour intreccia sociologia della scienza, filosofia politica e teologia per abbozzare i contorni di una nuova ecologia politica che si dimostri finalmente all'altezza dei tempi geologici. -
Intelligenza². Per un'unione di intelligenza naturale e artificiale
Ci troviamo davanti a una transizione storica senza precedenti: per la prima volta nella storia del pianeta, un animale intelligente è in procinto di creare a sua volta un'intelligenza di tipo artificiale e connettersi a essa. Connettendo cervelli e macchine intelligenti potremo espandere i confini cognitivi della nostra specie e interrompere il monopolio biologico sull'intelligenza, dando così il via a un'era dell'Intelligenza2 (naturale + artificiale). Questo libro ripercorre in pochi passi la storia dell'intelligenza sul pianeta Terra dai primi microrganismi fino ai più recenti progressi dell'intelligenza artificiale e della neuro-ingegneria. Allo stesso tempo, propone un'analisi dettagliata delle profonde trasformazioni sociali causate dalla chiusura dell'interfaccia tra uomo e macchina, i cui complessi profili etici e giuridici sono già materia di dibattito per la politica internazionale. Un vademecum nell'era dell'Intelligenza2. -
Non solo lavoretti. Verso un nuovo statuto del lavoro
L'economia delle piattaforme ha reso possibile un nuovo sistema di consegne a domicilio basato su lavoro precario e poche tutele. rider - i fattorini in bicicletta - rappresentano l'ultima frontiera della logistica nell'era dei mercati digitali: costretti a correre per ricevere una valutazione positiva dall'algoritmo che li controlla, sono pagati a consegna e tutti i loro movimenti sono tracciati in tempo reale. L'analisi di questo fenomeno esemplare è l'occasione per riflettere in maniera più ampia sui lavori di oggi e sui diritti dei lavoratori. Il problema lavorativo è generazionale ma non nuovo, mentre la quarta rivoluzione industriale ha tutt'al più accentuato gli effetti di un fenomeno già esistente e permesso di problematizzarlo. I giudici di tutto il mondo si sono dovuti confrontare con il fenomeno dei collaboratori delle piattaforme, conducendo Stati come la California, ma anche la Francia e l'Italia a introdurre delle leggi speciali per tutelarli. La soluzione, per mano legislativa, del problema dei rider rischia tuttavia di essere solo un palliativo, forse mediaticamente efficace ma dai risvolti concreti molto limitati: un nuovo statuto del Lavoro sembra necessario per reagire all'incapacità - o, forse, all'impossibilità - di riconoscere nel lavoro 4.0 i connotati della subordinazione e nella subordinazione ""tradizionale"""" il paradigma lavorativo dei nostri giorni.""