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Coming out. Liberi tutti
I coming out coi quali uomini e donne - attori, artisti, musicisti, scrittori, sportivi e personaggi noti - si sono dichiarati omosessuali o bisessuali, e orgogliosi di esserlo. Fra gli altri: Pedro Almodóvar, Giorgio Armani, Miguel Bosé, Marlon Brando, Richard Chamberlain, Tim Cook, Patricia Cornwell, Michael Cunningham, Tom Daley, Cameron Diaz, Domenico Dolce e Stefano Gabbana, Rupert Everett, Tiziano Ferro, Jodie Foster, Samantha Fox, James Franco, Leo Gullotta, Greg Louganis, Ricky Martin, Kelly McGillis, George Michael, Mika, Ian McKellen, Gianna Nannini, Martina Navratilova, Andrea Occhipinti, Ferzan Özpetek, Paolo Poli, Walter Siti, Michael Stipe, Ian Thorpe, Gianni Vattimo, Edmund White, Jeanette Winterson, Franco Zeffirelli. -
Patto di omertà. Il sequestro e l'uccisione di Aldo Moro: i silenzi e le menzogne della versione brigatista
Secondo la vulgata ufficiale, sulla strage di via Fani e sul sequestro e l'uccisione di Aldo Moro si sa tutto ed è tutto chiaro (e chi lo nega è un dietrologo complottista). Questa vulgata ufficiale si basa sul ""memoriale Morucci"""", documento scritto dall'ex brigatista Valerio Morucci nel doppio ruolo di dissociato (per la magistratura) e di semi-pentito (per la Democrazia cristiana). Confezionato in carcere dall'ex terrorista con la collaborazione del giornalista democristiano Remigio Cavedon, il memoriale Morucci è stato benedetto dalla Dc e infine avallato dall'ex capo delle Br Mario Moretti e da una parte della magistratura. In questo libro l'ex senatore Sergio Flamigni denuncia la inattendibilità del memoriale Morucci, e ne ricostruisce la genesi (ispiratori, beneficiari e finalità)."" -
Televergine Maria. L'avvento e i miracoli tv di Maria De Filippi in Costanzo
In un paese di teledeficienti come è l'Italia, devastato da decenni di sottocultura berlusconiana, i divi tv hanno un potere enorme. Sono loro i veri ""maestri del pensiero"""" per le masse telerimbambite. E sono proprio loro che, a colpi di miserevoli teleshow, hanno ridotto il Belpaese a un agglomerato di ignoranza e cialtroneria, di demenza e sessismo, di conformismo e volgarità, in nome dell'audience e dell'affarismo pubblicitario. La fuoriclasse-mattatrice di questa tv tossica in salsa tricolore, l'inarrivabile numero uno della tv spazzatura di massa, la Madonna del teleberlusconismo più trash, è Maria De Filippi in Costanzo. Da un quarto di secolo, con una media di tre programmi a stagione seguiti da molti milioni di telespettatori, Maria di Mediaset esercita un potere mediatico senza eguali, in termini di influenza e condizionamento, verso le masse italiche di ogni età e ceto sociale. Infatti la biografia professionale di Maria De Filippi ricostruita in queste pagine, racconta e spiega meglio di qualunque trattato la deriva socioculturale dell'Italia telerimbambita a partire dai primi anni Novanta."" -
La croce e le spine di papa Francesco
La commedia della rivoluzione a colpi di nuove commissioni cardinalizie e di altri dicasteri curiali. Il nuovo prelato dello Ior e i ""peccati di gioventù che il Signore perdona e dimentica"""". Il vescovo moralizzatore esiliato a Washington (...) e """"questo monsignore che non è certamente andato in galera perché assomigliava alla Beata Imelda"""". La spina dolorosa e velenosa dei lefebvriani, e il Cammino della setta di Kiko """"troppo potente anche per papa Francesco"""". Il campionissimo della fede giornalistica a cui non piace il Papa che piace. (...) Il cardinale dimezzato per condotta sessuale """"scesa al di sotto degli standard"""", e il diplomatico francese respinto perché gay. Il Nunzio pedofilo del clan wojtyliano, e lo show mediatico della tolleranza zero..."" -
Paul McCartney Story
"Da ragazzino volevo diventare un musicista, e mio padre, che era un appassionato di musica bandistica, mi aveva regalato una tromba, Avevo cominciato a studiare quello strumento, ma dopo un po' avevo smesso: mi faceva troppo male la bocca, e mi ero reso conto che in realtà io volevo cantare, e cantare con quella cosa incollata alle labbra era impossibile... Allora, poco prima che la chitarra diventasse lo strumento, avevo deciso di diventare chitarrista, perché così potevo suonare e cantare"""". """"Elvis è stato un genio, e io l'ho sempre amato. Compravo tutti i suoi dischi, da """"Blue Suede Shoes"""" a """"Heartbreak Hotel"""", e li riascoltavo di continuo, fino a consumarli: impazzivo veramente per la voce di Elvis"""". """"Da ragazzi andavamo a masturbarci a casa di Nigel, a Woolton. Restavamo tutta la notte, ci sedevamo in poltrona, spegnevamo le luci, e ci masturbavamo alla grande. C'era sempre qualcuno che diceva: """"Brigitte Bardot! Oooh!"""", e quel nome ci manteneva l'eccitazione; poi qualcun altro, credo che fosse John, diceva: """"Winston Churchill!"""", e a quel punto l'erezione svaniva all'istante"""". """"Avevo parecchia paura delle droghe, dato che avevo avuto una madre infermiera, perciò ci andavo sempre cauto. Direi che sia stato un bene, visto come giravano le cose, perché ti capitava di ritrovarti in posti in cui qualcuno ti chiedeva: """"Vuoi sniffare un po' di eroina?"""", al che io rispondevo: """"Sì, ma solo un po'""""... Mi muovevo sempre come se stessi attraversando un campo minato""""..." -
Heath Ledger. Testamento
"Non ho mai creduto che ci sia un metodo standard per recitare. Non ci sono né regole né manuali. Alla fine, non è altro che una faccenda di istinto - e l'istinto è anche l'unica cosa che orienta tutte le mie decisioni professionali. È questa la mia tecnica. Leggo cento volte il copione, poi, dal momento in cui cominciano le riprese, smetto di guardare il copione e mi lascio andare"""". Cronologia biografica e filmografia, interviste e dichiarazioni: il lascito umano e artistico del giovane attore australiano (1979-2008)." -
Obladì-Obladà. Le interviste dei Beatles 1962-1967
Antologia delle interviste e delle conferenze-stampa dei Beatles (John Lennon, Paul McCartney, George Harrison, Bingo Starr), pubblicate dai giornali e diffuse da tv e radio negli anni dal 1962 al 1968. -
La maledizione di Victor Frankenstein. Remake del romanzo di Mary Shelley
La scrittrice britannica Mary Shelley (1797-1851) - figlia dei filosofi Mary Wollstonecraft e William Godwin, e moglie del poeta Percy Bysshe Shelley pubblicò ""Frankenstein, or the modern Prometheus"""" (""""Frankenstein, o il moderno Prometeo"""") nel 1818, all'età di vent'anni. Concepito quasi per gioco, il romanzo ottenne un tale successo che le procurò un'imperitura fama letteraria. In questa nuova versione del celeberrimo """"Frankenstein"""", il giovane scrittore inglese Peter Douglas si è cimentato in una generale """"revisione per sottrazione"""" del testo originario, apportando alla trama alcune variazioni tese ad accentuarne i molteplici assunti tematici."" -
Bruce Springsteen Live
"Durante lo scorso inverno ho scritto come un matto. Dovevo farlo. Non avevo un soldo, nessun posto dove andare, nient'altro da fare. Non conoscevo molte persone. Faceva freddo, e così scrivevo parecchio - e se non lo facevo mi sentivo in colpa. Un tremendo senso di colpa, come se mi fossi masturbato. Terribile!"""" (1972). """"Penso spesso a Elvis Presley e a tutto quello che gli è capitato. Le richieste che questa professione ti fa sono davvero irragionevoli. È veramente strano andare là fuori e avere a che fare con persone che ti considerano come una specie di Babbo Natale o di uovo di Pasqua"""" (1985). """"Ero infelice. I miei rapporti sentimentali finivano sempre male - non riuscivo ad avere una relazione con una donna. E poi non capivo perché ero così pieno di soldi e non sapevo come spenderli... Per un po' me la sono passata davvero male. Finché mi sono reso conto che la mia vera vita aspettava ancora di essere vissuta: l'amore, il dolore, la speranza, la tristezza..."""" (1992). """"Da ragazzo appartenevo a quella che si può chiamare controcultura, anche se forse io ne rappresentavo la parte più moderata - non ho mai fatto uso di droghe. D'altronde vivevo in una piccola cittadina, dove c'erano dei divieti praticamente su tutto"""" (1999) """"Il fatto di aver compiuto 66 anni non mi è sembrato così bello. Devi semplicemente esserne consapevole e andare avanti. Cos'altro puoi fare?"""" (2016)" -
Esecuzione con depistaggi di Stato. L'uccisione di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, e le manovre per nascondere killer e mandanti
L’uccisione di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, e le manovre per nascondere killer e mandanti.rn rn«Il 20 marzo 1994, a Mogadiscio, vennero uccisi con una esecuzione mia figlia Ilaria Alpi (giornalista della Rai-tv) e il cineoperatore Miran Hrovatin. Da quel giorno si sono susseguite commissioni governative e parlamentari, il lavorìo di 5 diversi magistrati, svariati processi, ma è stata una specie di terribile messinscena inutile. Fra omertà, depistaggi, manovre e veleni, si è arrivati al punto di condannare e incarcerare per 16 anni un innocente (Omar Hassan Hashi), pur di coprire killer, mandanti e movente del doppio delitto di Mogadiscio.rnIl 19 ottobre 2016 la Corte di appello di Perugia ha perlomeno rimediato allo scandalo aggiuntivo, scarcerando l’incolpevole Omar Hassan Hashi. E nelle motivazioni della sentenza, i giudici perugini hanno scritto di “attività di depistaggio di ampia portata” culminata appunto nella condanna del “capro espiatorio” Omar Hassan. In pratica, la sentenza parla di un falso testimone prezzolato, protetto e manovrato da settori di apparati dello Stato italiano, per far condannare un innocente, allo scopo di depistare la ricerca della verità sul delitto Alpi-Hrovatin.rnPer tenere vivo il ricordo dei fatti, pubblico questo testo che li riassume. Alla riedizione del libro-inchiesta , segue una breve rassegna stampa, e infine il testo integrale delle motivazioni della sentenza della Corte di appello di Perugia. A futura memoria». -
L'erba di Marley
Il profeta del reggae: interviste, ricordi e testimonianzernrn«L’erba è il mezzo per la guarigione della nazione? Una volta che fumate l’erba, finite tutti per pensarla allo stesso modo. E se si pensa allo stesso modo, questo vuol dire che ci si può ritrovare sullo stesso sentiero. E se stiamo sullo stesso sentiero, vuol dire che ci stiamo unendo. Alcuni dicono: “Non fumate l’erba”. Loro non vogliono che siamo uniti, giusto?, così dicono: “Non fumate l’erba”… È vero! Quindi l’erba è il mezzo per la guarigione della nazione, e la gente deve procurarsela per questo scopo. Vogliono fumarla? Lasciategliela fumare. Vogliono usarla nel bollitore per farci il tè? Lasciateglielo fare. Vogliono vaporizzarla o mangiarla, lo facciano pure, devono lasciarglielo fare! Vero, verissimo. Sì, dai, proprio per questo io dico che in giro avete un sacco di negozio di liquori, e visto che sapete che l’uomo fuma, avete una quantità di sigarette. E però non vogliono che si fumi l’erba: e perché mai? Visto che, come ben sai, l’alcol ti uccide, mentre l’erba ti rafforza! Già, l’erba ti rende vivo. Tra le persone che conosco, quelle che fumano erba sono quelle che vivono più a lungo! Jah lo sa! È vero, è verissimo! I fumatori di erba vivono più a lungo su questa terra: vero, verissimo! Conosco un uomo da quando eravamo molto giovani e abbiamo cominciato a fumare erba insieme, e via via che siamo cresciuti l’ho osservato per vedere se cambiava, e invece lui è uguale identico a allora! È rasta, sai?» [1979] -
Goganga. Giorgio Gaber show
Quarant'anni di canzoni e interviste, show teatrali e dichiarazioni, per ricordare e celebrare il cantautore-teatrante-chansonnier milanese Giorgio Gaber (1939-2003). -
Delitto Moro. La grande menzogna
La grande menzogna di Stato sul delitto Moro, confezionata alla fine degli anni Ottanta dal brigatista dissociato Valerio Morucci (con la collaborazione del Sisde e della Dc cossighiana), trovò il definitivo avallo nel 1994 con la pubblicazione del libro-intervista dell’ex capo terrorista Mario Moretti Brigate rosse. Una storia italiana, curato dalle giornaliste Carla Mosca e Rossana Rossanda. Una operazione politico-editoriale, quella del libro-intervista, concepita anche per dipingere Moretti come intrepido rivoluzionario dell’ultrasinistra, collocando le sue sanguinarie Br in un ipotetico “album di famiglia” del comunismo italiano.rnIn questo libro Sergio Flamigni ricostruisce come il quotidiano “il manifesto” (cofondato e codiretto da Rossana Rossanda) raccontò le «cosiddette Brigate rosse», definite “brigate nere” eterodirette, e la lotta armata fino al delitto Moro. Quindi trascrive e commenta le registrazioni foniche (quelle parziali sequestrate dalla magistratura) dei colloqui di Moretti con Mosca e Rossanda nel carcere di Opera del luglio-agosto 1993. E infine riepiloga il vero “album di famiglia” delle Br: una sarabanda di spioni, infiltrati, delatori, provocatori, pentiti e ambiguità di ogni genere.rnCome tutti i precedenti lavori di Flamigni sul tema, anche questo libro ha la sola finalità di dimostrare che la versione morucciana-morettiana del sequestro Moro è una colossale menzogna di Stato (infatti assurdamente avallata da certa magistratura). Così come è una grande mistificazione la pretesa “limpidezza rivoluzionaria e comunista” delle Br e di torbidissimi terroristi come Mario Moretti e Giovanni Senzani. -
Le verità dicibili. Il delitto Moro secondo la Commissione parlamentare d'inchiesta numero due
Introduzione di Sergio Flamigni. Postfazione di Giorgio Galli. -
L'anticapitalismo imperfetto
"Questo libro tratta della critica al capitalismo, a livello sistemico e nell'ambito italiano, dei suoi risultati e dei suoi limiti. Questi ultimi motivano il titolo di “anticapitalismo imperfetto”, che richiama anche il titolo del mio libro del 1966 """"Il bipartitismo imperfetto"""", dove precisavo: «La critica più sistematica e più seria alla democrazia parlamentare, che è una democrazia rappresentativa e che può anche essere definita “borghese” per le sue origini e per il tipo di società nella quale si è sviluppata, è quella formulata dal pensiero marxista. Questa critica si sostanzia nell'asserzione che il carattere di classe della società capitalistica, il fatto che i mezzi di produzione e di scambio siano di proprietà, o gestiti o controllati solo da un gruppo sociale determinato, e non dall'intera collettività, colloca tutti gli altri gruppi in una posizione di inferiorità. L'eguaglianza giuridica non corrisponde a una situazione di pariteticità in fatto di potere decisionale. Questo giudizio, nelle sue linee fondamentali, rimane esatto». Ma, a metà dello scorso secolo, il “marxismo” non consisteva solo in quell'asserzione, relativa alla società capitalistica. Si dicevano ispirate e orientate dal pensiero marxista altre società, come l'Urss e la Cina, che sostenevano di aver superato la fase capitalistica e di essere alle prese con la costruzione del socialismo, in vista del comunismo, mentre personalità e correnti di pensiero che pure si richiamavano al “marxismo” negavano quest'altra asserzione. A mezzo secolo di distanza, la situazione socio-culturale è completamente diversa. La Russia ha accantonato il marxismo. Vi rimane fedele il partito comunista cinese (col semi-satellite nord-coreano), che definisce il “continental State” imperiale di cui è al governo un «capitalismo armonioso», preludio del socialismo. […] Il fatto è che, in sole due generazioni, il pensiero marxista, dominante in un terzo del pianeta e impegnato a costruire il socialismo, si è ridotto, salvo che in Cina, a essere appannaggio di piccolissimi gruppi politici e di pochi singoli studiosi, confermato come analisi economica del capitalismo, ma privo di conseguenze appunto politiche nel mondo globalizzato delle multinazionali…"""" (Giorgio Galli)" -
Cucina vegetariana
Fino a ieri, parlare di dieta vegetariana poteva sembrare un fatto di ""moda"""", quasi l'indulgere ad una specie di mania temporanea ed effimera, mentre oggi, assecondare un preciso indirizzo vegetariano è un impegno che investe una larga fascia sociale, costituita da milioni di persone che hanno optato per un'alimentazione più equilibrata, salutista e rispettosa degli altri esseri viventi coi quali dividiamo la nostra esistenza sulla Terra: gli animali. Il volume si propone quale nuovo appuntamento con la buona tavola della cucina vegetariana, dove, a fianco di notizie d'ordine pratico e curioso, sono inseriti semplici e genuini menu, tutti improntati ad una cucina garbata, fresca e stuzzicante, destinata anche a sgomberare il campo da molti pregiudizi, che vogliono il vegetariano alle prese con """"montagne d'erba"""" e basta."" -
Il libro del pane
Una guida esauriente dedicata a tutti coloro che vogliono riscoprire il piacere di preparare in casa pane, pizze e deliziosi menu ""tuttopane""""."" -
La vera cucina marinara
In quanto penisola e con i suoi 7 456 km di coste, l'Italia non poteva non avere una ricchissima e variegata tradizione gastronomica marinara. Orgogliosi da sempre, e con giuste ragioni, dei loro pesci, gli Italiani li hanno sempre utilizzati in cucina e apprezzati sulla tavola. Pesci, molluschi, crostacei, frutti di mare, tutti ""prelibati abitanti"""" del mare nostrum, che danno vita a ricette per ogni gusto e stagione. Alimento di alto potere nutritivo, sano e leggero, il pesce (di mare) si ritrova nella cucina di quasi tutte le regioni. Impossibile elencare tutte le specialità, ma nel volume se ne trova una bella carrellata, senza dimenticare anche preziosi consigli pratici."" -
Voci da Milano
Questo libro si compone di una cernita di lettere pubblicate sul Corriere della Sera nella rubrica ""Via Solferino 28 dalla parte del cittadino - La lettera"""". """"Scrivono di tutto i milanesi - afferma Isabella Bossi Fedrigotti molto spesso uniti in una denuncia ma altrettanto spesso anche divisi, con botte e risposte che, sulla """"mia"""" pagina, potrebbero continuare all'infinito visto che nessuno convince nessuno e nessuno si lascia convincere da nessuno. E naturalmente scrivono anche delle malefatte di noi giornalisti, dei nostri errori, delle nostre imprecisioni. Ed io che ogni mattina mi trovo di fronte allo stesso problema: che cosa rispondere ai tanti che scrivono, visto che di problemi non ne posso risolvere nemmeno uno? È vero, a volte, rare volte, si risolvono da soli, nel senso che una denuncia sul Corriere può indurre qualcuno delle alte stanze a muoversi per chiarire e, magari, anche, dare una mano. Un lavoro un po' triste, un po' deprimente, perciò, il mio? Niente affatto. Anche se il termine può non sembrare il più adatto, io mi diverto a dialogare con i lettori e mi appassiona il quotidiano scambio di pareri con loro: perché sono curiosa e mi è sempre piaciuto farmi i fatti degli altri."""""" -
Discovering Milan on foot
Milano è una città da (ri)scoprire, come ben sintetizza questa guida pratica, in lingua inglese, che non dice più del dovuto e meno del necessario, offrendo, però all'estro del forestiero lo spunto per gustose scoperte, andando a spasso. Il capoluogo lombardo custodisce autentici tesori d'arte, di storia e di leggenda, che non sono solo quelli a tutti noti (Duomo, Cenacolo, Ca' Granda...): vi si trovano infatti, ad esempio, la tomba dei Re Magi, seppur senza Re Magi, che furono trafugati dal Barbarossa per dar vanto al Duomo di Colonia; uno dei quattro chiodi che avvilirono le carni del Cristo; una colonna marchiata dalle corna del Diavolo, che volle sfidare sant'Ambrogio e ne uscì scornato.