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Aiuto sto crescendo! Riflessioni sulle specificità e i disagi del periodo preadolescenziale
Questa pubblicazione raccoglie una serie di riflessioni, teoriche e cliniche, su un periodo dello sviluppo fisico e psichico delicato e complesso: l'entrata nella pubertà ed il suo corrispettivo psichico. Può accadere, che l'uscita dall'infanzia e l'incontro con le trasformazioni puberali e le esigenze pulsionali, impauriscano il giovane, lo inibiscano, creando forti ed insuperabili impasse, che il ragazzo può decidere di affrontare oppure no, anche scegliendo la via sintomatica, appunto un disturbo alimentare, come soluzione. In un inquadramento diagnostico orientato dalla psicoanalisi, anoressia, bulimia e obesità, non si riducono solo ad una sindrome caratterizzata da una costellazione specifica di disturbi del comportamento e della cognizione. Con riferimento alla lezione freudiana, lo sguardo clinico tiene ferma come bussola la convinzione che, quando un soggetto manifesta un disagio, veicola dei sensi, porta cioè sempre con sé qualcosa che funziona come una sorta di campanello d'allarme, di spia, che va interrogato. -
Con Giuseppe Pontiggia. Le voci della notte bianca. Milano, 21 giugno 2013
Ricordare il decennale dell'anniversario della morte di Pontiggia, a Milano, riunendo nella Libreria Popolare di Via Tadino gli amici da tutta Italia e quanti lo hanno stimato come scrittore e critico, per giunta senza disdegnare un breve momento conviviale, è sembrato il modo migliore per stare ancora con lui, che amava tutto quanto era vita e coltivava gli affetti. Ne è scaturita una Notte Bianca emozionante, anche perché hanno aderito alla serata tanti altri amici, sparsi magari per l'Europa, che ragioni disparate trattenevano fuori Milano o nei loro paesi, ma che, volendo in qualche modo essere fisicamente presenti, hanno inviato una testimonianza scritta. I testi raccolti in questo volume offrono memorie, contributi critici e biografici, in grado di chiarire, precisare sinteticamente diversi aspetti letterari, illuminare influenze e attestare la varietà delle relazioni umane e degli interessi culturali coltivati da Pontiggia. -
Comico, viaggio, identità, limite. Nuovi studi per Tondelli
Comico, Viaggio, Identità, Limite: quattro parole-chiave che connotano altrettanti testi che vengono qui pubblicati. Sono opera di giovani studiosi, utilizzano approcci metodologici e anche linguistici differenti, pur avendo in comune lo studio critico dell'opera tondelliana ne analizzano parti e aspetti diversi. Una stessa circostanza però li unisce: aver vinto le rispettive sezioni dell'ultima edizione dei Premi per tesi e saggi su Pier Vittorio Tondelli indetti dal Comune di Correggio, assegnati da una qualificata Giuria presieduta da Ezio Raimondi. Anche per questo motivo c'è un secondo importante aspetto che li caratterizza: la novità, la tensione a cercare strade nuove che portano o partono dallo scrittore correggese: facendo tesoro di una buona conoscenza di quanto è già stato scritto, ma ""osando"""" anche indicare e percorrere nuove rotte della ricerca critica sull'opera tondelliana."" -
Rinuncio
"Il papato è una prova terrificante, che pochi santi sanno adempiere: si è più vicini a Dio, ma anche prossimi a Satana. La mia rinuncia è stata una richiesta: voi chi credete che io sia? Cosa credete che sia la Chiesa?"""". Il romanzo contiene un libro nel libro, i """"Pensieri ultimi"""" di Benedetto XVI, in cui il """"papa emerito"""", nel suo isolamento, descrive con forza commovente e radicale la propria visione teologica e sfodera una severa critica nei confronti del potere papale e del sistema curiale." -
Duveen. L'arte di vendere arte
Joseph Duveen è una figura chiave per comprendere la nascita del moderno mercato dell'arte. Figlio di un antiquario olandese trasferitosi in Inghilterra, accumulò una fortuna vendendo quadri e statue ai magnati americani, convincendoli che il possedere grandi collezioni d'arte gli avrebbe conferito una nuova nobiltà. Duveen è stato un grande benefattore di importanti istituzioni artistiche come la Tate Gallery, la National Portrait Gallery e il British Museum. -
Cesare Pietroiusti. Un certo numero di cose. Catalogo della mostra (Bologna, 4 ottobre 2019-6 gennaio 2020). Ediz. a colori
Può un libro raccontare la storia di una persona attraverso un catalogo di oggetti pensati come fossero, tutti insieme, un'opera d'arte? Un certo numero di cose è il racconto della vita di Cesare Pietroiusti, uno dei maggiori artisti contemporanei. Costruito intorno a sessantatré cose (oggetti, materiali, ricordi narrati, documenti e disegni, fotografie e sculture) che, tutte insieme, costituiscono una autobiografia-per-oggetti, uno per ogni anno, dal 1955 al 2019. Un'inestricabile combinazione di vita e ricerca artistica, di testo narrativo e documenti visivi, ma anche di tempi diversi, in una visione che apre il passato a significati sempre rinnovati. Uno strumento originale per conoscere e interpretare il lavoro di uno dei precursori della cosiddetta arte relazionale. -
Realismo capitalista
È davvero più facile immaginare la fine del mondo che la fine del capitalismo? E perché ci siamo ormai assuefatti all'idea che, per dirla con Margaret Thatcher, ""non c'è alternativa"""" al sistema in cui viviamo? Da queste domande, prende spunto uno dei più incisivi e influenti saggi critici degli ultimi quindici anni: il manifesto politico ed estetico del filosofo inglese Mark Fisher."" -
Complotto! Caos, magia e musica house
"A noi non resta che lo spettacolo, ed è proprio all'interno di questo spettacolo che è da ricercare una qualsivoglia risposta al perché i KFL hanno bruciato un milione di sterline. È u approccio che per questa storia sembra particolarmente appropriato, perché nel caso dei KFL i criteri enciclopedici e accademici non ci rivelerebbero nulla di quanto cerchiamo. Drummond e Cauty vagarono alla cieca nell'oscurità delle loro storie servendosi di qualunque cosa gli paresse utile, e pertant sarà quello l'atteggiamento che seguiremo anche noi. Il nostro è un tentativo di cogliere lo spirito di quegli eventi, e l'unico modo in cui possiamo farlo è rievocandoli a nostra volta. Questa è, insomma, una storia di cui gli stessi personaggi non sapevano di fare parte."""" (dal prologo)" -
Inventare il futuro. Per un mondo senza lavoro
Il neoliberismo ha fallito, i robot ci rubano il lavoro, e il mondo si è fatto sempre più complesso e astratto. A cosa deve puntare quindi una sinistra che voglia ancora dirsi tale? In ""Inventare il futuro"""", gli autori del """"Manifesto per una politica accelerazionista"""" sposano la causa di una Sinistra postcapitalista e pro-tecnologia, che torni a inseguire l'obiettivo di una società non solo più giusta, ma anche più moderna e libera dal ricatto del lavoro. Per rivendicare il diritto alla piena automazione, e farla finalmente finita con le nostalgie."" -
Michele Ciacciofera. Emisferi Sud. Catalogo della mostra (Nuoro, 1 dicembre 2017-25 febbraio 2018). Ediz. italiana e inglese
Contributi di Ami Barak, Bonaventure Soh Bejeng Ndikung, Michele Ciacciofera, Lorenzo Giusti, Hu Fang. -
Giuseppe Gabellone. Ediz. inglese
Con contributi di Anna d'Amelio Carbone, Fabiana Marenghi Vaselli Bond, Francesco Garutti. -
Censura subito!!!
Abbiamo bisogno della censura. Abbiamo bisogno di censurare le radio e i free press, di censurare i libri, l'industria cinematografica, la musica, le arti. La tanto osannata «libertà creativa» ha dato vita a un ambiente tossico, che cova violenza inespressa e ci consegna alla depressione, al suicidio, allo sterminio. È da queste paradossali premesse che Svenonius si lancia in un tour de force che, in maniera al tempo stesso provocatoria e dotta, analizza mostri e i feticci della cultura di massa, si tratti di Ikea, di Apple, dei processi di gentrification o della musica indie. E alla fine non ci resta che un'opzione soltanto: bannare, bruciare, abolire fino alla rieducazione. -
Iperoggetti
Il mondo per come lo conosciamo è già finito. Fenomeni come i cambiamenti climatici e il riscaldamento globale ci obbligano non solo a prendere coscienza del cosiddetto Antropocene (la nuova era geologica segnata dall'impatto del genere umano sull'ambiente che lo circonda), ma anche a riconsiderare gli stessi concetti di spazio e tempo. In questo testo già classico, Timothy Morton introduce una categoria nuova: quella di «iperoggetti». E cioè di fenomeni talmente grandi ed estesi da mandare in frantumi le nostre tradizionali nozioni su cosa significa abitare il pianeta Terra. -
6/5
Sonar, Razor, Scouter, Tex, Float, Aqua, Arid, Night Vision, Night Ovvi, Pathfinder, Ladder, Ninja: sono i nomi di soltanto alcuni, tra le migliaia in azione, degli algoritmi che oggi governano la finanza. In ""6/5"""" è Sniper a parlare, un algoritmo non particolarmente complesso che qui racconta i mercati borsistici a partire dallo scambio fisico dei sacchi di grano e fino agli spasmi incontrollabili della finanza ad alta frequenza. In """"6/5"""", saggio che si legge come un romanzo, è mostrato il presente già distopico della nostra economia, parassitata dalla tecnica e diretta verso una sempre più probabile rovina."" -
Futurabilità
«Un lungo periodo di violenza, guerra e demenza ci aspetta», ammonisce Franco «Bifo» Berardi in una delle pagine più dure di Futurabilità, e ogni giorno ne abbiamo la conferma: da una parte, il razzismo istituzionalizzato della politica mainstream; dall'altra, le shitstorm (letteralmente «tempeste di merda») che hanno trasformato la cultura online in una rabbiosa successione di risentimenti; sullo sfondo, la precarietà economica ed esistenziale di una generazione condannata a saltare da un lavoretto all'altro, mentre intanto dilagano l'ansia, la depressione e il consumo di psicofarmaci. E però, «se vogliamo trovare una via d'uscita, dobbiamo guardare la bestia negli occhi». Ed è quello che tenta Bifo nel suo saggio più impietoso, già pubblicato nel Regno Unito nel 2017 e qui riproposto in versione aggiornata e ampliata. Perché se è vero che sembriamo al momento incapaci di produrre quei cambiamenti che pure ci sarebbero disperatamente necessari, è altrettanto vero che una possibilità ancora esiste. Per attivarla però è necessario che la generazione iperconnessa della Silicon Valley Globale prenda coscienza che, senza solidarietà e coscienza condivisa, nessun futuro è possibile, e che per uscire dal ricatto del triste realismo dei giorni nostri è necessario osare l'inconcepibile. E alla fine, sembra quasi di intuire un invito che suona al tempo stesso familiare e provvidenziale: «neuroproletari di tutto il mondo, unitevi!». -
La fila
In una città senza nome del Nord Africa, a seguito degli sciagurati eventi, un'autorità centrale nota come la Porta ha assunto il potere assoluto. I cittadini sono costretti a presentare richiesta per tutto - per mangiare e per spostarsi, e persino per essere curati - ma la Porta rimane chiusa e muta, mentre sulla sua soglia inizia a formarsi un'enorme coda di questuanti: la Fila. In questo libro Basma Abdel Aziz racconta i lunghi mesi passati nella Fila da parte di un'umanità catapultata in una realtà parallela e pericolosamente simile al mondo in cui viviamo. La Fila è un ritratto di quanto sta accadendo appena al di là del Mediterraneo. Descrivendo la natura profonda degli autoritarismi, ci racconta la realtà allucinata di un mondo dilaniato tra la delusione post-Primavere Arabe e il sogno disperato di fuggire da un sistema in cui vivere è diventato impossibile. -
Tra le ceneri di questo pianeta
Cosa possono dirci i racconti di Lovecraft della maniera in cui il pianeta si sta ribellando al genere umano? Come può il black metal aprire uno spiraglio su una realtà fatta di pandemie e disastri ambientali? E se vogliamo capire un mondo diventato inconoscibile, quale insegnamento possiamo trarre dagli antichi trattati di demonologia? È da questi spunti fascinosi e terrificanti che prende le mosse ""Tra le ceneri di questo pianeta"""", il testo di riferimento dell'odierno «horror filosofico». Facendo dialogare Schopenhauer e il cinema di Mario Bava, Dante e i manga di Junji Ito, Bataille e i dischi dei Darkthrone, Thacker ha firmato un esempio di sintesi tra riflessione sugli immaginari di massa e lucida, rigorosa profondità."" -
Ctrl+C, ctrl+V (scrittura non creativa)
E se a reinventare la letteratura fossero proprio quelle tecniche di scrittura rimaste a lungo escluse dal suo campo d’azione, come l’elaborazione testi, la programmazione e la crittografia? Se a dare nuova sostanza all’atto creativo fossero il plagio, l’appropriazione, il furto e quindi, in fin dei conti, la non originalità? In questo libro/manifesto – veloce, provocatorio, a tratti irriverente, ma ricchissimo di riferimenti storici – Kenneth Goldsmith tenta di ripensare la figura dello scrittore (ma anche del lettore) contemporaneo. Non più un genio romantico e isolato, ma un programmatore di linguaggio, un pensatore interconnesso che predispone e si prende cura di una complessa «macchina da scrittura». Il linguaggio è ormai ovunque, i testi si moltiplicano, persino le nostre immagini, i nostri video, la nostra musica, sono fatti di lette-re. Di fronte a questa proliferazione, dobbiamo per prima cosa imparare a negoziare e gestire l’enorme quantità di testo a cui siamo esposti. Partendo dal modo in cui le arti visive hanno reagito all’avvento della fotografia, Goldsmith tenta di ripensare la creatività dal suo apparente azzeramento, tracciando una narrazione avvincente che attraversa, intrecciandoli, gli ultimi cento anni di storia della letteratura e delle arti visive: dalla poesia concreta fino ai più recenti esperimenti post-internet, dal situazionismo alla videoarte, passando per James Joyce, Walter Benjamin, Jonathan Lethem e Cory Doctorow. -
L' insurrezione che viene-Ai nostri amici-Adesso
Sin dalla sua prima apparizione nella Francia ancora segnata dalla «rivolta delle banlieue» del 2005, il Comité Invisible si è imposto come una delle voci più radicali del pensiero politico contemporaneo. A questa misteriosa sigla si devono pagine cariche di una passione memore di quella tradizione sotterranea che, dal situazionismo in poi, sempre ha rivendicato il legame indissolubile tra gioia e rivolta, tra desiderio e sovversione. In questa raccolta vengono presentati, per la prima volta in Italia, i testi completi che il Comitato ha firmato in dieci anni di attività: ""L'insurrezione che viene"""" (2007), """"Ai nostri amici"""" (2014) e """"Adesso"""" (2017)."" -
Nuova era oscura
Calcolo, computazione, complessità sembrano essere le uniche chiavi utili ad analizzare il mondo attuale. Sembra che senza un'enorme mole di big data sia impossibile risolvere qualsiasi problema, dalle fluttuazioni bancarie al cambiamento climatico. E, intorno, sembriamo avere un'infrastruttura, fatta di cloud, di social network, di Wikipedia e di YouTube, che è lì, pronta a fornirci ogni informazione necessaria. Eppure il mondo si è reso sempre più impensabile, e chi lo governa usa questa insondabilità per rendere il suo dominio sempre più stringente. Siamo in una Nuova Era Oscura. In questo libro straordinario James Bridle indaga la storia dell'arte, delle tecnologie e dei sistemi d'informazione per renderci finalmente visibile il sistema tecnologico in cui siamo tutti avvinti, al fine di poterlo comprendere, e quindi cambiare.