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Demonologia rivoluzionaria
Un grimorio di Italian Weird Theory a cura del Gruppo di Nun con i riti, gli anatemi e le invocazioni di Claudio Kulesko, Valerio Mattioli, Enrico Monacelli, Laura Tripaldi, e un salmo ritrovato di Bronze Age Collapse. Per una sinistra della mano sinistra. Ogni verme calpestato è una stella. -
Capitalismo & Candy crush
Da Candy Crush a Miley Cyrus, da Herbert Marcuse a Football Manager, da Hieronymus Bosch a «Game of Thrones», «Capitalismo e Candy Crush» racconta in maniera unica lo stato psichico in cui siamo immersi. La società lavorista impone dei ritmi di produzione inumani e alienanti, ma dai quali non possiamo non dipendere: i livelli di dopamina sono una droga vera e propria, dalla quale è impossibile staccarsi, a meno di non essere pronti ad affrontare il dolore, la noia e la depressione tipici dell'astinenza. È per questo che i videogiochi – succedaneo emotivo dell'ultra-competizione quotidiana – hanno iniziato a impegnare enorme parte del nostro tempo libero. Ormai si gioca sempre: sull'autobus, tornando a casa dall'ufficio, e sul divano la sera, di prima mattina, mentre si prende il caffè appena svegli, e fino a un attimo prima di addormentarsi. Il capitalismo ha, insomma, ormai invaso il nostro tempo libero, lasciandoci smarriti in un labirinto luminoso, adrenalinico e coloratissimo. Ispirato dai modelli psicoanalitici, questo libro offre un modo inedito di pensare a ciò che ci diverte e ci intrattiene, illuminando di una luce tetra gli schermi dei nostri iPad e cellulari. -
Caccia alle streghe, guerra alle donne
Quella a cui stiamo assistendo è una nuova ondata di violenza, interpersonale e istituzionale, contro le donne: una nuova caccia alle streghe che si è sviluppata parallelamente all’espansione delle relazioni sociali capitalistiche. In Streghe Silvia Federici esamina le cause profonde della guerra in atto e prefigura le conseguenze che ne deriveranno, sia per le donne che per le comunità intere. Come agli albori del capitalismo, e come ai tempi della prima caccia alle streghe, dietro la violenza contro le donne ci sono processi di espropriazione e di rimodellamento delle attività riproduttive e delle soggettività femminili. Streghe è un’indagine sulle cause di questa nuova violenza, ma anche una chiamata femminista alle armi. È un lavoro che offre nuovi metodi attraverso i quali resistere alla vittimizzazione e che attraverso la memoria e l’analisi del passato offre spunti inediti per le lotte a venire. -
Marco Raparelli. Human is a state of mind. Ediz. illustrata
Tra i più interessanti artisti contemporanei italiani, Marco Raparelli ci porta nel suo mondo ironico e graffiante attraverso il disegno: Human is a State of Mind è il ritratto collettivo di un'umanità sorpresa in attitudini bizzarre e in scene di folle vita quotidiana. Un universo parallelo che attraversa sociale e politico, presentando situazioni e sentimenti privi di retorica, in bilico tra verità e finzione, raziocinio e ironia. Raparelli cattura difetti, manie e contraddizioni con uno stile grafico impreciso e sintetico, che deve molto alla tradizione dei comic book, da cui trae il gusto per il bianco e nero e un certo tipo di comunicazione immediata. Anche il linguaggio è apparentemente privo di mediazioni, diretto e grezzo: un inglese senza bandiera, globalizzato, piegato alla pratica delle chat e del web in genere, spurio, che appartiene a tutti e che tutti possiamo capire, pur non potendolo controllare fino in fondo. Interamente disegnato e scritto a mano, «Human is a State of Mind» è un libro che traccia i contorni della poetica di Raparelli, costantemente in bilico tra reale e immaginato, nella quale l'efficacia e l'irriverenza delle immagini e delle parole, nella loro semplicità e durezza, sfugge al controllo stesso dell'autore. -
Fenomenologia della fine
Franco Bifo Berardi torna, e col libro che, a suo stesso dire, è il più importante che abbia mai scritto. Partendo dall’analisi dei cambiamenti occorsi alle nostre sensibilità estetiche ed emozionali, Bifo racconta di come il semio-capitalismo abbia catturato le risorse più intime del processo soggettivo: la nostra percezione del tempo, la nostra sensibilità, il modo in cui ci relazioniamo l’un l’altro, la nostra capacità di immaginare un futuro. La precarizzazione e la frattalizzazione del lavoro hanno provocato una mutazione profonda nella psicosfera che ha comportato la sempre maggiore incidenza di psicopatologie come il disturbo da stress post-traumatico, l’autismo, il panico, il deficit dell’attenzione. Tratteggiando una genealogia della globalizzazione capitalista, Bifo ci mostra come il flusso semiotico del capitale abbia ormai raggiunto una complessità tale da renderci impossibile processare la mole di informazioni che esso stesso produce, attraverso noi. È così che abbiamo finito per rispondere a una logica da sciame: è impossibile dire «no». Le relazioni sociali sono intrappolate in un pattern di interazioni codificate da macchine tecno-linguistiche, smartphone, schermi di ogni dimensione, e ognuno di questi device sensoriali ed emozionali sta distruggendo la sensibilità stessa del nostro organismo, sottoponendola allo stress della competizione e dell’accelerazione. -
Femmine
La decisione di comprarsi una vagina e la rilettura di un testo dimenticato di Valerie Solanas sono all'origine di una riflessione teorica e filosofica su genere, identità e transizione, a partire da un presupposto teoricamente sovversivo: tutti gli esseri umani sono femmine, anche – specialmente – se non sono donne. In un flusso di coscienza che racconta il confronto personale e politico con la psicanalisi, la pratica artistica, la pornografia, la medicina, le incarnazioni dell'identità nell'era di YouTube, Andrea Long Chu offre uno sguardo profondo e radicale sulle forme e le deformazioni del desiderio nella realtà contemporanea. -
Accelerazione. Correnti utopiche da Dada alla CCRU
Da Tristan Tzara alla CCRU di Sadie Plant, Mark Fisher e Nick Land, questo libro racconta personaggi, eventi ed esperimenti a volte surreali e a volte geniali, tutti accomunati da un obiettivo soltanto: sostituire nuove mitologie alle narrazioni del potere.Tra le provocazioni dadaiste nell'Europa tra le due guerre e il pensiero apocalittico dell'accelerazionismo contemporaneo si stende un filo lungo un secolo di avanguardie artistiche, politiche e controculturali. È un flusso sotterraneo che porta dall'Internazionale Situazionista al teppismo di strada dei movimenti rivoluzionari USA degli anni Sessanta, passa per il punk e attraversa il Settantasette italiano, connette Autonomen tedeschi e attivismo hacker, cyberfemminismo e cultura rave, neoismo e Luther Blissett, magia del caos e Chaos Computer Club. In questa ricognizione entusiasmante che ha già la statura del classico, Edmund Berger traccia la storia definitiva di cent'anni di pensiero utopico. -
Più brillante del sole. Avventure nella fantasonica
Capolavoro dell'afrofuturismo, ""Più brillante del sole"""" è tra le opere più originali emerse da quella composita galassia che, nell'Inghilterra di fine Novecento, mescolò estetiche radicali, riflessione filosofica e sensibilità rave. Uscito originariamente nel 1998 e mai tradotto prima in italiano, il classico di Kodwo Eshun resta un tentativo tuttora senza eredi di convergenza tra storia della musica nera, fantascienza e theory fiction: prendendo spunto dai suoni della techno, del jazz, del dub e dell'hip hop, """"Più brillante del sole"""" non si limita alla mera critica musicale, ma si erge a manifesto di un'era prossima ventura in cui i concetti di razza, autenticità e appartenenza deflagrano in miriadi di frammenti piovuti dal futuro. Sun Ra e Alice Coltrane, Lee Perry e i Public Enemy, Drexciya e Underground Resistance diventano così divinità di un pantheon postumano al contempo terrificante e liberatorio, in un'odissea utopico-distopica tra i più reconditi meandri dell'immaginario nato dalla diaspora africana."" -
Cosmotecnica. La questione della tecnologia in Cina
Grazie alla modernizzazione accelerata degli ultimi decenni, la Cina si avvia a diventare la più grande potenza tecnologica del mondo. Eppure, nel pensiero filosofico cinese la tecnica non è mai esistita. E così, se l'Occidente resta fermo nella sua convinzione che l'intera «questione della tecnologia» possa essere spiegata nei termini universali della tradizione europea, la stessa Cina sembra destinata a replicare gli identici disastri, le identiche storture che hanno portato alle devastazioni sociali, economiche e ambientali lasciate in eredità dal colonialismo prima e dalla globalizzazione poi. Yuk Hui tenta un approccio diverso. Attraverso la rilettura del pensiero tradizionale cinese e di filosofi asiatici quali Feng Youlan, Mou Zongsan e Keiji Nishitani, introduce un concetto nuovo: quello di cosmotecnica, «l'unificazione tra ordine cosmico e ordine morale per mezzo di attività tecniche». L'obiettivo è non solo ipotizzare un diverso esito della questione tecnologica nell'era dell'Antropocene, ma anche tratteggiare i contorni di una storia del mondo al di fuori del modello occidentale, che vada oltre le riflessioni postcoloniali. -
Il capitale è morto. Il peggio deve ancora venire
In questo nuovo testo radicale e visionario, McKenzie Wark sostiene che l'informazione ha creato un nuovo tipo di classe dirigente. Attraverso la proprietà e il controllo dell'informazione, questa classe emergente domina non solo il lavoro ma anche il capitale per come è tradizionalmente inteso. E non si tratta solo di imprese tecnologiche come Amazon e Google. Anche Walmart e Nike oggi possono dominare l'intera filiera produttiva attraverso la proprietà di marchi, brevetti, copyright e sistemi logistici. Mentre gli apologeti della tecno-utopia celebrano ancora queste innovazioni come un miglioramento del capitalismo, per i lavoratori – e per il pianeta – le cose sono peggiorate. La nuova classe dirigente usa la potenza dell'informazione per aggirare ogni ostacolo posto dai movimenti sociali e dei lavoratori. E allora, qual è la via d'uscita? Il capitale è morto offre non solo gli strumenti teorici per analizzare questo nuovo universo, ma anche dei modi per cambiarlo. Attingendo a una sorprendente varietà di scritti di teorici classici e contemporanei, Wark offre una panoramica illuminante della condizione contemporanea e delle classi emergenti che la controllano – e la contestano. -
Biomega Multiverso (Reader). Ediz. italiana e inglese
Il volume Biomega Multiverso di Cosimo Veneziano a cura di Beatrice Zanelli si inserisce nel dibattito contemporaneo, non solo per porre in dialogo molteplici discipline quali arte contemporanea, neuroscienze, antropologia, sociologia, scienze della terra e cultura visuale in senso ampio, ma anche per stimolare, nei singoli e nella collettività, un'accresciuta attenzione a tematiche legate alla nutrizione e all'agricoltura, all'uso delle risorse naturali e al loro controllo da parte del mercato. La pratica di Cosimo Veneziano dimostra la fondante multidisciplinarietà del suo agire artistico, la necessità di muoversi liberamente tra diversi media, identificando di volta in volta quelli più adatti a incarnare, e a rendere visibile, l'orizzonte concettuale dal quale si muove. -
Cinema futuro
Tute aptiche e visori per la realtà aumentata, reti neurali e imaging medico, proiezioni, ologrammi ed esperienze immersive: l'applicazione delle nuove tecnologie è sul punto di stravolgere il linguaggio e la pratica cinematografica, e in ""Cinema Futuro"""" Simone Arcagni analizza come tutte queste tendenze più avveniristiche stiano rimodulando la natura stessa della settima arte. Attraverso la teorizzazione della futurologia del cinema, Arcagni ci conduce attraverso un vero e proprio museo del cinema che sarà, a partire da una approfondita disamina del presente e delle più avanzate forme di sperimentazione nell'ambito del racconto audiovisivo. Tra film scritti e diretti da intelligenze artificiali e derive immersive in cui svaniscono i concetti stessi di inquadratura e attore protagonista, Arcagni ci dimostra come la profezia del padre dei fratelli Lumiere - «Il cinema è un'invenzione senza futuro» - continui a essere contraddetta da tantissimi artisti, linguaggi e pratiche che ancora oggi, e giorno per giorno, continuano a ridisegnare i tratti del cinema a venire."" -
Comp(h)ost. Immaginari interspecie. Ediz. a colori
In Comp(h)ost la ricerca artistica dialoga con il pensiero speculativo e le scienze umane e sociali. Il pensiero di Donna Haraway riecheggia nell'intero progetto - qui, come per la filosofa americana, compost è metafora di una nuova umanità per la quale condivisione significa trasformazione. Comp(h)ost è l'unione delle nozioni di compostaggio e di ospitalità. Ospitare è con-fare, con-divenire, in accezioni che sbocciando rimandano a un valore generativo e fertilizzante. Comp(h)ost è un libro nato per studiare lo scambio, la convivenza e la mescolanza attraverso un intreccio di storie e di saperi diversi. In questo mondo in costante divenire i concetti di «simile» e «diverso» sono compresenti in una dimensione di vitalità e crescita, e l'artista è chiamato a interrogarsi sulle criticità costanti di questa condizione che caratterizza il tempo in cui viviamo riuscendo a gestirne la complessità, stando sempre attento a rimanere a contatto con il problema. Questo volume presenta una raccolta di testi che approfondiscono i temi principali di Comp(h)ost attraverso contributi originali e transdisciplinari che si susseguono secondo un principio di affinità, senza gerarchie. Gli scritti e le illustrazioni affrontano il presente in maniera eterogenea, nel tentativo di esplorarne i tratti più critici e di riuscire a immaginare modi nuovi di costruire un futuro interspecie. Con testi di Diann Bauer, Rossella Biscotti, Leonardo Caffo, Francesco Careri, Clara Ciccioni, Maurizio Cilli, Emanuele Coccia, Francesca Comisso, Luigi Coppola, Matteo De Giuli, Leonardo Dellanoce, Vinciane Despret, Helen Hester, Sandi Hilal, Metahaven, Stefano Mirti, Riccardo Papacci, Claire Pentecost, Nicolò Porcelluzzi, Carola Provenzano, Laura Pugno, Lorenzo Romito, Michael Taussig, Sébastien Thiéry, Chiara Vacirca e Marianna Vecellio. -
E: la congiunzione
Il semiocapitalismo ha catturato le risorse più intime del processo soggettivo: la nostra percezione del tempo, la nostra sensibilità, il modo in cui ci relazioniamo, la nostra capacità di immaginare un futuro. La precarizzazione e la frattalizzazione del lavoro hanno provocato una mutazione profonda nella psicosfera che si traduce sempre di più in psicopatologie come il disturbo da stress post-traumatico, il panico, il deficit dell'attenzione. I rapporti sociali sono intrappolati in uno schema di interazioni codificate da macchine tecnolinguistiche e schermi di ogni dimensione, che stanno distruggendo la sensibilità del nostro organismo sottoponendolo allo stress della competizione e dell'accelerazione. In quello che considera il suo libro più importante, Franco Bifo Berardi tratteggia una genealogia della globalizzazione capitalista e ci mostra come il flusso semiotico del capitale abbia ormai raggiunto una complessità tale da renderci impossibile processare la mole di informazioni che produce, attraverso noi. È così che abbiamo finito per rispondere a una logica da sciame: è impossibile dire «no». -
The missing planet. Visioni e revisioni dei tempi sovietici. Catalogo della mostra (Prato, 8 novembre 2019-27 settembre 2020). Ediz. illustrata
The Missing Planet-Visioni e revisioni dell'era sovietica traccia la storia dell'arte sovietica e post-sovietica dal 1970 a oggi attraverso i saggi di trenta autori e le opere di più di cinquanta artisti. Nella mostra, a cura di Marco Scotini e Stefano Pezzato, le opere della collezione del Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato sono state messe in dialogo con prestiti da collezioni italiane e internazionali, per comporre una 'galassia' completa dei principali filoni di ricerca artistica sviluppati nelle ex repubbliche sovietiche, dalla Russia al Baltico, dal Caucaso alle più sperdute province del centro Asia. In un cosmo in cui le stelle del capitalismo possono muoversi in assoluta libertà, seguendo ognuna la propria orbita senza alcuna frizione, è più che mai necessario tornare a riflettere su quel pianeta rosso che per anni ha saputo stimolare le fantasie di generazioni di artisti, pensatori, indagatori di uno spazio-tempo che pare ormai scomparso, inghiottito dal buco nero della Storia, ma la cui rievocazione potrebbe ancora stimolare nuove rivoluzioni. -
News animations
Il libro raccoglie tutte le News Animations di Simone Forti, uno dei lavori che meglio descrive la sua pratica artistica. Le notizie e, più in generale, le questioni pressanti della situazione socio-politica mondiale, in News Animations diventano un pretesto per esplorare le potenzialità del linguaggio, le sue dimensioni e le sue affinità con la danza, i movimenti, le parole, le immagini e la musica. Simone Forti ha sempre «ballato» le notizie. È il suo modo di raccontarle. Ma, soprattutto, è il suo modo di interiorizzarle, sentirle, processarle. Tramite un flusso di coscienza, l'artista riesce a dare voce (e corpo) alle vicende del mondo, ai suoi conflitti, alle guerre, alle ingiustizie e diseguaglianze. Il volume raccoglie le trascrizioni, le immagini e i disegni delle News Animations dal 1980 al 2018, con l'obiettivo di catturare il loro spirito e il loro approccio poetico e, soprattutto, di comprendere in che modo riescano a descrivere la società e il mondo in cui viviamo. -
Tecnoluddismo. Perché odi il tuo lavoro
I luddisti, sin dalle rivolte del diciannovesimo secolo, sono stati raccontati come un movimento contrario alla tecnologia. La distruzione dei telai e dei macchinari di più recente introduzione, che mettevano a rischio il lavoro e la vita stessa dei rivoltosi, è stata a più riprese analizzata come una pratica volta a riportare lo sviluppo tecnologico a una fase precedente, ma Gavin Mueller in questo libro ci spiega come non sia effettivamente così. Tecnoluddismo racconta di come le tecnologie non siano mai neutrali, ma definiscono, attraverso il loro funzionamento, inedite modalità di produzione e di socialità - ogni macchinario ha un duplice fine, pratico e politico, e l'obiettivo del movimento luddista non è mai stato quello di farne a meno in maniera assoluta, ma di dirigere lo sviluppo delle tecnologie verso una società egalitaria e giusta. Di lì si dipana un filo rosso che dalle rivolte contro i telai arriva alla società contemporanea, immersa in un sistema infrastrutturale fatto di reti internet e modalità di produzione che è sempre più urgente ripensare. Dal dark web ai sistemi operativi considerati obsoleti, dall'autoassemblaggio ai linguaggi di codice autoprodotti, Tecnoluddismo imposta le basi per una nuova pratica hacker che sappia ricombinare le tecnologie esistenti, al fine di modellare una società finalmente libera dai sistemi di controllo contemporanei. -
Medusa. Storie dalla fine del mondo (per come lo conosciamo)
I roghi, le alluvioni, l'aria intossicata, le estinzioni di massa, la pandemia. L'emergenza climatica ci sta abituando a disastri ecologici che sono sintomi di una catastrofe già in atto. Mentre l'universo politico discute di green economy e capitalismo sostenibile occorre iniziare a misurarsi con dubbi finora impensabili: siamo davvero sull'orlo dell'estinzione? Com'è possibile sopravvivere su un pianeta che sta esaurendo le sue risorse? Quali legami si possono ancora tessere nel pieno di uno stravolgimento che non è solo ambientale, ma anche filosofico, sociale e morale? Nato dall'omonima newsletter bisettimanale che in quattro anni ha raccolto migliaia di iscritti, ""Medusa. Storie dalla fine del mondo (per come lo conosciamo)"""" è un viaggio che dalla cima del Pirellone vi porterà alla Gola di Xiling, e poi ancora lungo le rive del Mississippi e nelle grotte di Tora Bora, nel verde amazzonico e nel petrolio nigeriano, tentando l'ultimo rito che resta di fronte al disastro: raccontarlo."" -
Cruising Utopia. L'altrove e l'allora della futurità queer
L'arte anticipatoria di Andy Warhol, la poesia di Frank O'Hara e di Elizabeth Bishop, la drammaturgia tragico-erotica di LeRoi Jones, la finzione autobiografica di John Giorno e la cultura del sesso in pubblico, i concerti punk e l'intimità fuorilegge di un gay bar del Queens, l'attivismo guerrilla anonimo contro la «Disneyficazione» di New York, il voguing di Kevin Aviance e i palchi dei locali underground di Los Angeles nelle fotografie di Kevin McCarthy, la mail art di Ray Johnson e la New York Correspondence School, le coreografie del Judson Memorial Theatre e la performance della vita di Fred Herko, il lavoro estetico di John Smith e l'eroismo controculturale di Dinasty Handbag. José Esteban Muñoz attraversa questi e altri luoghi della storia e della cultura queer per tracciare i contorni di un'utopia concreta e ridefinire l'orizzonte del mondo LGBT, che quarant'anni dopo i moti di Stonewall sembra costretto tra due sole alternative: abbracciare il pragmatismo delle politiche normalizzanti inseguendo il matrimonio, la famiglia o una carriera nell'esercito, o abbandonarsi al pessimismo e alla pulsione di morte delle teorie antisociali rinunciando all'idea di futuro e confinando -
Cambio. Ediz. illustrata
«La ricerca di un modo di vivere sostenibile, nel superamento dell'erronea dicotomia natura/cultura che ha storicamente prodotto così tanti errori, riguarda in maniera più urgente che mai il nostro pianeta. E davvero con grande piacere che il Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci presenta il progetto Cambio del duo italiano di base ad Amsterdam Formafantasma, in qualità di seconda sede della mostra dopo la Serpentine di Londra ma con un ruolo attivo nell'integrazione e nell'ampliamento dei temi affrontati. Il progetto si inserisce in modo organico all'interno della programmazione del museo: tra le linee di ricerca grande centralità ha infatti il tema del pensiero ecologico, trattato da diversi punti di vista e da varie discipline: arte, architettura, design, urbanistica, danza. A cominciare da Verde Prato. Sperimentazioni urbane tra ecologia e riuso, la mostra che ha avuto luogo nella primavera del 2019 presentando il Piano Operativo della Città di Prato, uno strumento sperimentale e innovativo di indirizzo delle politiche urbane della nostra città, che ha avuto il contributo di esperti della «rivoluzione ambientale» come l'architetto Stefano Boeri e lo scienziato Stefano Mancuso. Prato, in questo senso, sta fungendo da laboratorio sperimentale per le politiche ecologiche a livello italiano e internazionale: l'intera città viene osservata nella sua dimensione metropolitana e portata a riequilibrare e superare la dicotomia tra spazio urbano e spazio agricolo, da una parte rilanciando il patrimonio manifatturiero (riuso) e dall'altra rivalutando il patrimonio naturale (ambiente). Anche il progetto Urban Jungle, vincitore nel 2019 della quarta edizione del bando europeo UIA Urban Innovative Action, in cui il museo è coinvolto attivamente, punta a trasformare Prato nella «prima giungla urbana del mondo» attraverso la riqualificazione di aree abbandonate o degradate, la messa a dimora di alberi e piante in aree strategiche, la creazione di orti produttivi, la riconversione di superfici minerali in pareti vegetali e la fitodepurazione di aree contaminate, oltre a progetti di sensibilizzazione, divulgazione e co-progettazione finalizzati al coinvolgimento dei cittadini. Il progetto di Formafantasma approfondisce e analizza queste tematiche da altri punti di vista, arricchendo di tasselli importanti la ricerca del Centro Pecci e dell'intero territorio su cui sorge il museo. La sede toscana della mostra è stata l'occasione di aggiungere a Cambio un ulteriore capitolo di ricerca, che è appunto quello dedicato al territorio, grazie agli interventi di Mauro Agnoletti, esperto di sistemi agricoli e forestali, e di Marco Fioravanti, esperto di tecnologia del legno, oltre che ai prestiti in mostra provenienti dal Centro Studi Erbario Tropicale dell'Università degli Studi di Firenze, dal Museo dell'Opera del Duomo, dal Silvomuseo di Vallombrosa a cui si è aggiunta una magnifica opera di Giuseppe Penone. Partendo da istanze che lo riguardano da vicino, il Centro Pecci si pone così in dialogo con il dibattito internazionale, in una formula orientata alla sintesi di globale e locale che per noi è imprescindibile.» (Dalla Premessa di Cristiana Perrella)