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Un bambino prodigio
Nelle taverne di un porto del mar Nero, Ismaele Baruch, il bambino prodigio, canta i dolori e le gioie dei miserabili, degli emarginati, degli esclusi. Il suo talento affascina il poeta in crisi Romain Nord e la sua amante, la ""Principessa"""", una ricca vedova in cerca di nuove emozioni. Strappato al suo mondo di miseria, Ismaele diventerà il giocattolo di una società aristocratica, pronta all'entusiasmo quanto al disprezzo, che finirà per umiliarlo inesorabilmente."" -
La meditazione ebraica. Una guida pratica
Questa guida pratica introduce il lettore alla meditazione mantrica, a quella contemplativa e alla visualizzazione in un contesto ebraico, e insegna come utilizzare la meditazione per rafforzare le preghiere tradizionali. Per mezzo di esercizi semplici e spiegazioni chiare, Kaplan ci offre i mezzi per sviluppare il nostro potenziale spirituale attraverso pratiche meditative autenticamente ebraiche. -
Nahmanide esegeta e cabbalista. Studi e testi
Nahmanide o Ramban (Spagna 1194 - Terra Santa 1270) è una delle personalità di maggior rilievo che segnò il pensiero ebraico medievale, a ragione considerato il pensatore più importante del sec. XIII. Dopo una breve fortuna nelle generazioni immediatamente successive, in epoca recente egli cadde nell'oblio, acuito dalla tendenza razionalistica della Wissenschaft des Judentums che vide in lui a torto, per la sua presunta posizione anti-filosofica ed anti-scientifica, il tipo del mistico conservatore e l'oppositore di Maimonide. È solo da pochi anni che si assiste ad un risveglio di interesse nei suoi confronti. Se a Gershom Scholem va ascritto il merito di un primo approccio scientifico alla sua figura, anche se legato a certi presupposti oggi criticati, gli ultimi studi sulla qabbalah preferiscono far propria la tesi della autoreferenzialità della mistica ebraica vista come sistema simbolico autonomo, in continuità con i suoi strati più antichi già presenti nel Talmud e nel corpus midrashico, evitando di enfatizzare il ruolo di altri influssi esterni. Promotore di questo approccio innovativo è Moshe Idel che ha illustrato la continuità nel pensiero di Nahmanide fra halakah e qabbalah, il suo riferimento ad antichi strati di tradizioni mistiche orali e la sua tendenza a non divulgare l'esoterismo nel circolo cabbalistico di Barcellona, di cui fu il leader. Alcune di queste tesi, già presenti nel saggio del 1983, vengono approfondite nel saggio dedicato a Nahmanide: kabbalah, halakhah e leadership spirituale. Rimasto per alcuni anni inedito, questo studio del 1990 appare per la prima volta nella seconda parte del volume, di poco preceduto da una versione ebraica. Nella prima vengono presentati alcuni studi di Mauro Perani, focalizzati su Nahmanide come esegeta. In essi si cerca di esplicitare i presupposti del suo sistema ermeneutico e i metodi della sua interpretazione polisemica del testo, dal senso letterale del peshat al senso mistico del sod e dei sitre Torah. Viene illustrato anche l'uso nahmanideo della tipologia, segnato da un influsso agostiniano: il suo ruolo nella disputa maimonidea, l'esilio in Terra Santa, i computi messianici e la sua concezione del Gan Eden. Nella terza parte per la prima volta viene messa a disposizione del pubblico italiano un'ampia scelta dei testi più significativi del rabbino-cabbalista catalano, tra cui il suo commento integrale ai primi tre capitoli della Genesi, il resoconto della Disputa di Barcellona e l'omelia sulla perfezione della Torah, a parte quest'ultima, tutti in prima versione italiana. -
Tradizione esoterica ebraica. Testi scelti
In ""Saggezza della Cabbalà"""" (Giuntina 2020), Alexandre Safran aveva delineato i princìpi della mistica ebraica e ne aveva interpretato le idee fondamentali. In questa antologia presenta una serie di testi, di grande profondità spirituale, che ci permetteranno di conoscere le opere e gli autori della Cabbalà dalle origini ai giorni nostri. L'accento è posto su ciò che costituisce l'unità intrinseca della Cabbalà, e cioè il suo carattere etico. L'etica è infatti la principale costante della dottrina cabbalistica, la manifestazione permanente, la messa in pratica profondamente vissuta. I testi qui raccolti sono scelti alla luce di quella saggezza che alimenta tutte le correnti della mistica ebraica."" -
Lo shabbàth. Guida alla comprensione e all'osservanza del sabato
Questo libro riassume con estrema semplicità il significato dello Shabbàth, che è il fondamento della fede ebraica, e descrive dettagliatamente le leggi che lo regolano. Tutti i più alti ideali per i quali gli ebrei hanno lottato per migliaia di anni ruotano intorno allo Shabbàth, simbolo di tutto ciò che è moralmente buono e nobile. Con lo Shabbàth gli ebrei testimoniano che Dio è il Creatore supremo del cielo e della terra e di tutto ciò che è in essi, compreso ovviamente l'uomo. L'uomo, però, impegnato costantemente nella lotta per ottenere il dominio assoluto su quanto Dio ha creato e per porre la natura sotto il proprio controllo, tende a dimenticare che anche la sua potenza deriva dal Creatore al Cui servizio dovrebbero essere diretti la sua vita. -
La rosa dai tredici petali. Un incontro con la mistica ebraica
"Tra le molte migliaia di angeli che si trovano nei vari mondi ci sono quelli che sono esistiti dall'inizio del mondo, in quanto sono parte immutabile dell'Essere Eterno e dell'ordine fisso dell'universo. Questi angeli in un certo senso costituiscono i canali dell'energia attraverso i quali la grazia divina sale e scende nei mondi. Ma ci sono anche angeli che vengono costantemente creati di nuovo, in tutti i mondi e specialmente nel mondo dell'azione dove i pensieri, i fatti e le esperienze danno origine ad angeli di diverso tipo"""". Il rabbino Adin Steinsaltz - uno studioso di fama mondiale che riveste un ruolo unico per la sua capacità di fare da ponte fra laici e religiosi -, parlandoci di angeli, di santità, di pentimento e di altro ancora con la sua capacità di padroneggiare con l'intelletto ciò che è appannaggio della mistica, ci offre in questo libro un approccio nuovo e tuttavia antichissimo di considerare il significato della nostra vita." -
E venne la notte. Ebrei in un paese arabo
"E venne la notte"""" è la storia di una presa di coscienza, quella di un bambino ebreo in un paese arabo che, travolto da una improvvisa guerra, riesce a comprendere il tegame fra la propria esperienza e la memoria storica della sua famiglia, a trasformare una drammatica vicenda personale in una preziosa lettura del mondo e della natura umana. Ma è la stessa storia della sua famiglia, cacciata nel 1490 dalla Spagna della Santa Inquisizione e condannata a vagare per l'Europa fino all'approdo in Africa nel 1900, a ben rappresentare il desiderio e il dono di una cultura non rassegnata a difendere la propria specificità a discapito dell'apertura verso l'altro e verso il mondo." -
Auschwitz, il presente e il possibile. Dialoghi sulla storia tra infanzia e adolescenza
Auschwitz e la persecuzione degli ebrei sono presenti nella mente dei preadolescenti? A cosa viene associata la parola ebreo? Come si legano le immagini e le conoscenze sul passato all'interpretazione che le ragazze e i ragazzi danno del presente? Come tutto questo influenza le loro aspettative sul futuro? Attraverso una molteplicità di voci raccolte nel corso di lunghe conversazioni in classe e di interviste individuali con ragazze e ragazzi dagli 11 ai 14 anni, emerge un intreccio imprevedibilmente complesso di interrogativi, ipotesi e aspettative. Si delineano altresì ambiti e criteri della riflessione che chiunque sia impegnato nell'azione educativa non può non sviluppare. -
L' inferno sulla terra. La testimonianza di una dottoressa deportata ad Auschwitz
Sima Vaisman fu arrestata a Màcon nel 1942, poi deportata ad Auschwitz dove, come medico, cercò di curare per quanto era possibile le altre detenute. Reduce dall'orrore, scrisse subito questa testimonianza sull'universo concentrazionario, pubblicata dopo molti anni in una rivista ebraica. Lo stile è colloquiale, non vi è alcuna ricerca del pathos: la semplice descrizione dei fatti è sufficiente. Un testo oggettivo, conciso, chiaro, terribile nella sua verità e che nondimeno lascia l'impressione della forza indistruttibile, del coraggio fuori del comune di questa donna che ha voluto dire alle generazioni future che ""questo è stato""""."" -
Qohelet Rabbah. Midras sul libro dell'Ecclesiaste
"Qohelet Rabbah"""" cerca di dare ragione delle tante enigmatiche affermazioni di Qohelet (Ecclesiaste), uno dei testi più enigmatici della letteratura biblica. Redatto in Palestina tra VIII e IX secolo e.v. in ebralco e aramalco, il Qohelet Rabbah, qui tradotto per la prima volta in italiano, è un midras esegetico che analizza e interpreta il testo di Qohelet da vicino, versetto per versetto, addirittura parola per parola, servendosi di materiale tratto da midrasim più antichi - soprattutto Genesi, Levitico e Lamentazioni Rabbah - e da altre opere della tradizione rabbinica, tra cui i Talmudim di Palestina e di Babilonia e i Pirqé Avot." -
Mentre la città bruciava
Tra cronaca e diario, il libro fa conoscere Israele attraverso gli occhi di un giovane ebreo italiano alla ricerca delle proprie radici. Con l'onestà e la curiosità dei vent'anni, l'autore racconta la quotidianità di un gruppo di ragazzi che vivono tra dubbi e domande a cui è difficile dare risposta. Ne emerge uno spaccato della realtà israeliana, in cui le contraddizioni vengono vissute nella loro drammaticità, senza cercare mai di tirarsi indietro di fronte alla fatica dell'interrogarsi. Un libro che affronta senza paura i vari aspetti dell'identità ebraica. -
Dante, Verona e la cultura ebraica
Il libro segue le tracce dei traduttori ebrei (soprattutto ebrei) che tra il XII e il XIV secolo gettarono un ponte tra la Spagna, la Provenza, la Germania, l'Italia di Federico II e la città di Verona che di lì a poco sarebbe diventata il rifugio e l'ostello di Dante. Questi precedenti a rendere credibile l'incontro tra il mondo cristiano e certe fonti (orali e scritte) di provenienza islamica ed ebraica accessibili nella Verona che fin dai tempi di Ezzelino III, genero di Federico II, si era distinta quale caposaldo dell'idea imperiale; idea che, sovrannazionale qual era, notoriamente si era giovata dell'apporto di intellettuali ebrei, cristiani e musulmani. -
Cos'è il Talmùd
"Forse il miglior modo per farsi un'idea di quest'opera consiste nel considerare che non esiste nessun altro libro come il Talmùd, in nessuna letteratura. Si può affermare che la maggior parte del Talmùd è composta da discussioni sulla legge ebraica. E, dal momento che la legge ebraica abbraccia pressoché ogni aspetto della vita, queste discussioni sono altrettanto sfaccettate. Il Talmùd non pretende di essere un'enciclopedia, tuttavia si occupa di tutto, dall'astrologia alla zoologia, dalla medicina all'economia, così come tratta di demoni e di angeli. Il suo stile è conciso, fino a risultare criptico."""" (Dalla Prefazione di A. Steinsaltz)" -
I biscotti salati di nonna Sultana
Con uno stile immaginifico e poetico, Dan Benaya Seri conduce il lettore nell'atmosfera popolare di una Gerusalemme scomparsa, dove, nel quartiere bucariota, il tempo è scandito da Elkotzer il lattaio che sveglia la gente alla preghiera, dall'arrivo del chamsìn, il vento caldo del deserto, e dalle feste del calendario ebraico. Però sono gli occhi malati di nonna Sultana, memoria incerta di una realtà perduta, a dare senso e continuità alla storia che tra tabù, equivoci, istinti e pregiudizi ancestrali sembra procedere leggera e semplice come la vita dei suoi protagonisti. Ma questo microcosmo cela anche i germi di una tragedia che neppure nonna Sultana riuscirà a evitare. -
Tanti olocausti. La deportazione e l'internamento nei campi nazisti
La distruzione degli Ebrei dell'Europa è un evento sul quale l'attenzione collettiva è andata soffermandosi e affermandosi, soprattutto in questi ultimi vent'anni. Ma nei lager confluirono, concentrati e internati per i più svariati motivi, persone e categorie di individui deportatevi non solo per ragioni razziali ma anche politiche, religiose, etniche e così via. Chi erano? Da dove provenivano, quale fu il destino degli internati? Come funzionava il lager, in quanto istituzione criminale ma anche microuniverso sociale del Novecento? Quali furono gli elementi di analogia e di differenza tra l'internamento ebraico e quello dei non ebrei? -
Traduco e imparo l'ebraico. Lettura guidata di un racconto di S. Yizhar con glossario e grammatica
Questo libro è un corso di ebraico concepito per gli studenti che abbiano già affrontato i fondamenti della lingua e si tratta di una lettura guidata, corredata di glossario e strumenti grammaticali, di un racconto di S. Yizhar, uno dei più rappresentativi scrittori israeliani, vincitore di numerosi premi. Lo scopo del libro è di fornire allo studente uno strumento basato su un testo di sicuro valore, coinvolgente e di gradevole lettura che lo conduca ad affrontare in modo graduale e calibrato le maggiori difficoltà della lingua. Il testo è stato concepito per soddisfare le esigenze sia degli studenti universitari, sempre più numerosi, sia di tutti gli appassionati, anche autodidatti. -
Una tromba nello uadi
Haifa, 1982. Sul tetto Alex suona la tromba e affida al mare la sua nostalgia. Sotto, Huda ascolta quella melodia straniera e abbandona alla musica il suo corpo dolente. Mary, la sorella bella e trasgressiva, nasconde un segreto scandaloso per la gente del quartiere arabo. Nonno Elias sorride con i suoi occhi verdi mentre fuma il narghilè sull'ottomana. La mamma siede in cucina con Jamilla, la vecchia vicina golosa di caffè, nei cui occhi è riflessa la storia del suo popolo. In un paese minato dalle divisioni e dalla guerra, si fa strada una storia d'amore toccante e poetica tra una giovane donna araba e un ebreo immigrato dalla Russia. -
Giovanni-Ovadiah da Oppido, proselito, viaggiatore e musicista dell'età normanna. Atti del convegno internazionale (Oppido Lucano, 2004). Ediz. italiana e inglese
Fu Leo Levi a restituire a Oppido Lucano negli anni Sessanta del Novecento Giovanni-Ovadiah, il quale in quella città era nato novecento anni prima (intorno al 1070 e.v.), e di là, a quel tempo roccaforte normanna, egli era partito verso l'Oriente.. Alla storia del Levi, racconto della vita e delle avventure di un viaggiatore nelle terre del vicino Oriente (Aleppo, Bagdad, Damasco, Tiro, Fustat...), autore di una cronaca-autobiografia e di fogli contenenti i più antichi testi liturgici ebraici con notazione musicale neumatica, credette Benedetto De Rosa, allora Sindaco di Oppido, e ciò portò al Convegno di Studi Antiche Civiltà Lucane, tenutosi nel 1970 proprio a Oppido. -
Storia del pensiero ebraico nell'età antica
Nel libro viene esposto a grandi linee il pensiero di Israele così come è venuto manifestandosi ed esprimendosi in un arco di tempo che va dal periodo biblico al IX secolo. Un pensiero, mai esclusivamente teoretico, che, partendo dall'idea monoteistica e attraverso l'esperienza della profezia, conosce momenti di contatto con realtà culturali esterne che, anziché snaturarlo, lo arricchiscono di spunti e contenuti senza mutarne l'originalità e l'identità di fondo. Vengono analizzati ed esposti, in sequenza cronologica, i contenuti del pensiero biblico, ellenistico, apocalittico, talmudico, mistico in un arco temporale di oltre duemila anni. -
Un nome
All'inizio è solo un nome. Un nome e molte domande: cosa ha bloccato la carriera di Enrica Calabresi, giovane e brillante scienziata in anni in cui per una donna era difficile perfino accedere agli studi superiori? E cosa è successo di lei dopo che ha abbandonato l'università? È davvero la stessa persona che anni più tardi, nei mesi più terribili dell'occupazione nazista, si uccide nel carcere di Firenze per sfuggire alla deportazione? È da queste domande che prende avvio un libro che è insieme biografia, inchiesta giornalistica, riflessione a più voci sulla barbarie delle leggi razziali ma anche sulle scelte che ognuno di noi è chiamato a fare - anche solo per non dimenticare. Enrica Calabresi, la professoressa ebrea, lo ha fatto fino in fondo, con i suoi sogni, il suo rigore, la sua silenziosa resistenza all'orrore. Prefazione di Margherita Hack.