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L' ultima intervista di Pasolini
Il libro, primo della serie ""Le Coccinelle"""" (libri agili e di argomento legato all'attualità), è diviso in due parti. Nella prima Gian Carlo Ferretti, studioso della letteratura italiana novecentesca, ricostruisce le atmosfere umane e culturali degli ultimi giorni di Pasolini. Nella seconda parte, Furio Colombo, che all'epoca della morte di Pasolini era tra le firme del quotidiano """"La Stampa"""", raccoglie le ultime, profetiche, rabbiose e disperate parole di Pier Paolo Pasolini in quella che si può definire """"l'ultima intervista""""."" -
Un' ora d'aria. Sessanta racconti minuti
Sessanta racconti da un minuto ciascuno, uno a pagina, formano un'ora. Ma un'ora lieve e lievemente surreale, spirituale, spiritosa, sospesa nell'aria, forse inconsistente, certo priva di peso. Insomma un'ora d'aria. -
#RomaBarzotta. Cronache di una città sempre a metà
Roma è una bella donna dal volto sporco. È la magnificenza dei suoi monumenti circondata dalla miseria dei rifiuti che si mangiano le strade. È l'eleganza del suo centro storico sfregiata dalle scritte e offesa dal degrado. È tutto e il suo contrario: la generosità di chi ogni giorno si batte per aiutare i più deboli e la meschinità di chi parcheggia il Suv nel posto riservato ai disabili o di chi si arricchisce su immigrati e sanità. Una città che non si capisce bene da che parte penda. Davide Desario - osservatore puntiglioso, a tratti spietato, più spesso comprensivo - settimana dopo settimana racconta con ironia e coraggio tutto questo nella rubrica ""Senza Rete"""" de """"Il Messaggero"""", sfruttando l'assist di un tweet o di un messaggio su Facebook catturato in Rete. E di lì, ragionando sull'incanto di un tramonto romano - e certo un tramonto romano non sarà mai banale -, ma anche sulla resa di una città che sembra tanto orgogliosa della grande bellezza che i secoli le hanno regalato da non accorgersi della decadenza che la sta assediando, passa in rassegna vizi e virtù della Capitale e di chi ci vive. Così nasce questo libro. Un libro da leggere senza pause, che scandisce con piccole storie la grande storia di Roma degli ultimi anni. Introduzione di Virman Cusenza."" -
Grazia Deledda. I luoghi gli amori le opere
Attraverso una narrazione avvincente, questo libro racconta la vita di una grande scrittrice e la fortissima vocazione artistica che la portò a vincere meritatamente il premio Nobel. Il ritrovamento presso biblioteche europee di 86 lettere e cartoline postali inedite di Grazia Deledda, una addirittura in inglese - delle quali il libro propone per la prima volta una selezione - apre una nuova prospettiva sulla sua biografia mostrando l'intenso rapporto intellettuale con interlocutori stranieri entusiasti di scoprire un'isola del Mediterraneo ancora sconosciuta, la Sardegna. I vari momenti della sua esistenza, dal difficile rapporto con Luigi Pirandello, all'amore di Emilio Cecchi, all'amicizia per Marino Moretti e il giovanile innamoramento per Stanis Manca, che le lasciò in ricordo una profonda ferita, fino all'incontro con Palmiro Madesani che diventerà suo marito e, in un certo senso, il suo agente letterario, vengono collocati in un contesto storico, artistico e culturale che si anima di molti altri personaggi: il traduttore francese Hèrelle, Giovanni Cena e Sibilla Aleramo, Angelo Celli e sua moglie, De Pisis, Balla, Boccioni e Biasi e molti altri ancora. Nel carteggio ritroviamo le letterine di Sardus bambino e con esse ci immergiamo nella vita famigliare. Attraversiamo paesaggi sardi con alberi millenari e Tombe dei Giganti, partecipiamo a rituali di antichissima tradizione, ci inoltriamo sulle sponde del Po e tra le dune dell'Adriatico. Riviviamo la Roma del primo Novecento, i luoghi e le case in cui ha abitato. La ritrovata vicinanza con la famiglia di origine, ricca di intrecci che riportano costantemente la memoria alla casa paterna e alla lingua materna mai dimenticate, è messa in luce da un'altra scoperta: quella della biblioteca delle sorelle Deledda, rimasta pressoché intatta sino ai nostri giorni nella casa dei nipoti, che ci rivela quanto Grazia Deledda fosse profonda lettrice dei grandi romanzi europei. -
Storie bastarde. Quei ragazzi cresciuti tra Pasolini e la Banda della Magliana
Anni Settanta. Estrema periferia di Roma. Una terra di nessuno dove qualche anno prima è stato massacrato e ucciso Pier Paolo Pasolini. Un posto dove le strade ringhiano e i bar sono palestre di vita. Un gruppo di ragazzini cresce in mezzo alla malavita locale, incrociando i .bravi ragazzi. della Banda della Magliana e la Primula Rossa delle Br, Barbara Balzerani. È Ostia, ma potrebbe essere qualunque periferia italiana, dove sopravvivere vuol dire fare i conti anche con tragedie come l'episodio di Vermicino che ferma tutti davanti le televisioni. Le storie bastarde pestaggi tra rossi e neri, fionde e motorini rubati, scippi e scommesse, le sfide tra bande nemiche, e poi overdose, morti ammazzati diventano lenti d'ingrandimento su una gioventù che cresce e sul mondo che sta cambiando. (Prefazione di Giancarlo De Cataldo) -
Vissi d'arte
Silvie Dantan è il nome d'arte di un'attrice di prosa, cinema e televisione. Orfana di entrambi i genitori, cresce con la nonna materna, Adele Timpacci, insegnante di latino e greco al liceo classico ""Mamiani"""" di Roma e donna colta, dotata di particolare sensibilità e apertura mentale. La ragazza crescerà libera da condizionamenti. Presto scopre la sua bisessualità. L'amore fisico, che vive con disinvoltura e intensità, diventa così il cardine e allo stesso tempo il tormento della sua condizione esistenziale. Silvie non avrà la fortuna di Floria Tosca, l'eroina di Puccini. Riuscirà a vivere d'arte, di cultura, ma non a vivere d'amore, almeno non come lei l'intende, comunione di anima e di corpo. L'incontro pieno delle pulsioni erotiche e dei sentimenti le è impedito dal fatto che la sua amica del cuore, Stefania Avvedutelli, pur rappresentando, sul piano intellettuale, la sua anima gemella, è una donna emotivamente e sessualmente bloccata dall'educazione sessuofobica ricevuta nell'infanzia e nell'adolescenza. E questo aprirà la via al fallimento esistenziale di Silvie."" -
Il mathematicus di Arles
"Il mathematicus di Arles"""" è un romanzo nato dalla vera ricerca di uno storico italiano ritiratosi a vivere in Provenza. """"Mathematicus"""" significa nel Medioevo """"colui che pratica la mathesis"""", la conoscenza. Sullo sfondo dei paesaggi del delta del Rodano e della Camargue dei gitani prende vita il colloquio fra uno storico, un antropologo, una giovane esperta di arte e letteratura e un celebre attore francese. Dal """"Giornale di viaggio in Italia"""" di Michel de Montaigne e dall'iscrizione scomparsa in una basilica di Roma si anima una galleria fra personaggi illustri o dimenticati, il corpo sparito di un papa, la scienza delle stelle e delle gemme, incantesimi diabolici, tauromachie, tradizioni locali e orali, devozioni popolari, memorie personali, abiezioni naziste, illusioni comuniste, il mito dei Catari, di Faust e di Van Gogh, la teoria dell'ombra... Nel lungo tunnel scavato dentro e oltre il Medioevo i protagonisti e i temi del romanzo diventano interpreti del presente e del quotidiano contemporaneo, fino all'inaspettata scoperta di un testo perduto sulla storia di Eloisa e Abelardo. Tutto questo in un'Europa in bilico fra possibile e impossibile, con i colori, i suoni e l'arte di una Provenza segreta." -
La vita invisibile. Racconti di preghiera, pellegrinaggio, miracolo
L'infinito e il limite. Il mistero. Il soffio di Dio. In questo libro quindici scrittori messi di fronte alla sfida di narrare l'invisibile, provano a tradurre in parole la vita immateriale - tanto invisibile quanto indicibile, eppure così vera - della nostra spiritualità. I racconti sono di: Ariase Barretta, Elisabetta Bucciarelli, Alessando Defilippi, Mascia Di Marco, Caterina Falconi, Beatrice Monroy, Alessandro Morbidelli, Demetrio Paolin, Carmen Pellegrino, Emanuele Ponturo, Patrizia Rinaldi, Mariano Sabatini, Eduardo Savarese, Andrea Tarabbia, Alessandro Zaccuri. -
Romanzo in bianco e nero
Candidato al Premio Strega 2019Una storia d'amore e di amicizia fra tre giovani: i cugini Carlo e Marcello, e Rachele, una ragazza ebrea, che vive con la famiglia e sogna la libertà e l'autonomia, ambientata in una Roma testimone di accadimenti fondamentali. Le vicende si svolgono nell'arco di due epoche: la Seconda guerra mondiale e gli anni '70. In un metaforico ""bianco e nero"""" il romanzo riavvolge il nastro della storia d'Italia accompagnando Carlo, Marcello e Rachele nel corso degli anni. Così, li vediamo nel loro amore tormentato accendersi di sogni, passioni, progetti, ma anche piegarsi per le delusioni, le separazioni, le assenze, le scomparse. Questo libro è anche un sentito omaggio al cinema italiano di quegli anni e ad alcuni dei suoi maestri. Del cinema qui si parla in maniera necessaria, così come si discute dei fatti della vita. Non a caso alcuni momenti peculiari del romanzo si svolgono all'ombra di indimenticabili capolavori cinematografici."" -
Fossili e storioni
Quattro stagioni passate su una casa galleggiante sul fiume più lungo d'Italia. In ""Fossili e storioni"""" lo scrittore ci racconta un anno vissuto a pelo d'acqua, sulla casa galleggiante sul Po, a cogliere i minimi cambiamenti della natura e i versi degli animali, ad ascoltare le storie dei vecchi pescatori e i sogni di Jenny la cantante, a vedere uomini remare in canoa o con una muta addosso procedere verso la foce. Un anno di apparente solitudine si trasforma - attraverso la parola scritta - nell'elegia degli spazi vuoti. Ognuno ha le proprie ragioni per stare sul fiume o fuggirne, ognuno ha la propria visione dell'acqua. In queste pagine, invece, nessuna fuga, nessuna ricerca di se stessi, piuttosto un resoconto, tra contemplazione e spirito d'avventura, grazie al quale ci si accorge che ogni luogo può essere unico. Basta saperlo guardare. Dopo """"La vita segreta dei mammut in Pianura Padana"""", Davide Bregola torna a raccontarci di noi immersi nel tempo e nella natura."" -
Cadere, volare
Nives ha trent'anni, insegna in una scuola fuori Palermo. Un giorno, inaspettatamente, le arriva la proposta di matrimonio da parte di Salvo, il suo fidanzato. Questo scatena in lei il bisogno di una profonda revisione di tutta la sua vita. Nives ripercorre tutta la sua esistenza, indagando le assenze della sua infanzia dovute alla morte prematura della madre, alla incapacità affettiva del padre, alla lontananza del fratello andato presto a vivere altrove. Nives deve fare i conti anche con le emozioni che provengono dalla sua sfera lavorativa. I suoi alunni sono ragazzini difficili, parlano solo in dialetto, hanno vite segnate dal dolore e dalla povertà, non frequentano assiduamente la scuola, hanno genitori distratti oppure violenti. Ma, la maggior parte delle volte, Nives ne è certa, è lei a imparare da loro. Alla carrellata di ritratti di giovani problematici - ma vitali e umanissimi - si affiancano i profili di Nives e Salvo che tremolano, inadeguati come sono a risolversi, indecisi, confusi, inceppati nel dare una svolta - qualunque sia - alla loro vita. Un libro sul coraggio delle scelte e sulla irrinunciabilità a spiccare il volo se si vuole vivere davvero. -
Una mattina qualunque
Michele si prende cura del vecchio Antonio, sempre alle prese con catastrofici vuoti di memoria. Antonio non fa altro che aspettare il rientro di Margherita, sua moglie. Michele si concentra sulle esigenze del vecchio per tenere lontani il ricordo di Carolina, la sua ex, e i sensi di colpa per averla abbandonata in un momento difficile. Le loro esistenze scorrono tra episodi comici e altri pieni di disperazione. Ed è così, in un fiume silenzioso e conosciuto, che scorre anche quella mattina. Una mattina qualunque, in apparenza, ma che si rivelerà straordinaria. A innescare il cambiamento è Antonio: in un attimo di lucidità capirà chi è veramente quel ragazzo che gli sta sempre intorno, ricorderà purtroppo anche la morte dell'amata moglie. Tra i due nasce un confronto tenero, serrato, violento che avrà esiti inaspettati. Un romanzo che parla con delicatezza dell'Alzheimer e del carico che comporta vivere accanto a chi ne è colpito, con due protagonisti maschili indimenticabili, ricca di dialoghi commoventi ed esilaranti, che obbligherà il lettore a fare i conti con temi universali e intimi come il senso di famiglia e di appartenenza, il tempo che passa, la malattia e la speranza. -
Il gioco dei padri. Pirandello e Sciascia. Ediz. illustrata
Il libro con cui Anna Maria Sciascia, figlia di Leonardo, racconta l’opera, i luoghi e la famiglia. L’osservare la fotografia di Pirandello sulla scrivania di Sciascia, è spunto per l’autrice per indagare il rapporto padre e figli/e, un rapporto particolare che in queste pagine, attraverso un’interpretazione personale della complessa e contraddittoria esperienza del vivere accanto a uno scrittore, diventa confessione e memoria. Da una parte l’emozione e la felicità di avere una vita diversa e non comune, di grandi ideali, di cultura e colma di quella poesia che aiuta a vivere. Dall’altra, il timore di non stare al passo, l’angoscia per non sentirsi adeguati. Attraverso l’analisi dell’opera pirandelliana e delle lettere familiari, del dramma di Antonietta Portulano, moglie di Luigi Pirandello, e dell’inquietudine della figlia Lietta, e poi dei propri ricordi, della propria storia famigliare, Anna Maria Sciascia incanta il lettore e le lettrici con un racconto partecipe e commosso. Nuova edizione, con foto dell'Archivio della famiglia Sciascia. -
L' etica dell'acqua
Questo è un libro di topografie. Il titolo prende spunto dal giudizio sulla società presente in ""Wasted lives"""" di Baumann e, di conseguenza, dalla teoria della società liquida. Da questa ispirazione, si legge la migrazione come necessità e, quindi, come espressione più antica all'interno della società stessa. Ci sarebbero, per assurdo, tracce di ciò anche nell'uomo che professa una sorta di ostrica verghiana (quindi il disadattamento allo spostamento). Si può persino immaginare che costui ha l'esigenza di trovare una propria geografia nello spazio limitato di un'abitazione, all'interno della quale preferisce un ambiente piuttosto che un altro. Lo spazio, dunque, nel quale viviamo è a sua volta complice della forma che assumiamo (complice in senso fisico, ma anche psicologico e antropologico). L'esigenza di dare a noi stessi una determinata forma nello spazio conferma, in apparenza, che siamo vivi. Eppure, al contempo, ciascuno subisce il fascino dello spostamento come desiderio di realizzare un'altra forma di sé. Così è la migrazione: il risultato della ricerca di questa geografia personale. Andando oltre, se badiamo al contenuto e non alla forma, oggi l'illusione finale sarebbe quella di superare il possesso esclusivo delle personali topografie. In sostanza, questo è un libro di utopie."" -
Libri e scrittori di via Biancamano. Casi editoriali in 75 anni di Einaudi
Passione e ricerca, editoria e letteratura, sperimentazione e memoria s'incontrano negli studi raccolti in occasione dei 75 anni della casa editrice di Giulio Einaudi. Dalla storia del simbolo, lo struzzo, ai progetti delle collane, con i mitici ""Gettoni"""" di Vittorini, sono svelati aspetti anche inediti (frutto di ricerche d'archivio da parte di giovani studiosi) di successi come Il sergente nella neve di Rigoni Stern, La Storia della Morante o Gli zii di Sicilia di Sciascia, illuminando, attraverso lettere, illustrazioni e documenti, le scelte editoriali di Saba, Contini, Rodari, Fenoglio, Mastronardi, Lalla Romano, Natalia Ginzburg e altri autori di via Biancamano, perché, come ha scritto il fondatore, «ogni libro si integra agli altri, ben sapendo che senza questa integrazione, questa compenetrazione dialettica, si rompe un filo invisibile che lega ogni libro all'altro, si interrompe un circuito, anch'esso invisibile, che solo dà significato a una casa editrice di cultura, il circuito della libertà»."" -
Speak jazzmen. 55 interviews with jazz musicians
Presentato all'Ah-um Jazz Festival 2010, il volume inaugura il progetto di Guido Michelone dedicato alla raccolta di interviste, rigorosamente in madrelingua ai protagonisti del jazz contemporaneo, tra voci note e meno note. Speak jazzman raccoglie in particolare 55 interviste che possiamo dividere in due categorie: quelle relative alla realizzazione di un disco (prima o dopo il tour collegato) e quelle che invece interrogano i musicisti sugli aspetti più generali del jazz, lasciando spazio ai racconti degli inizi della carriera, ai primi successi e ad altri aspetti legati al personale percorso artistico. Da notare che tra i 55 prescelti ci sono anche scrittori e poeti come Geoff Dyer e Khari B oppure fotografi come Larry Fink. -
Jazz is a woman
Questo libro - legato idealmente al corrispettivo Speak jazzmen (ed. EDUCatt) - è il secondo di un progetto che raccoglie delle significative testimonianze sulla musica sotto forma di intervista in lingua originale dei jazzisti più celebri del mondo. Si comincia dall'inglese «per tre ragioni» - ha dichiarato l'autore in un'intervista rilasciata a ""All about jazz"""" - «per motivi didattici [...], per farmi leggere fuori dall'Italia e [...] simbolicamente per protestare contro il degrado di cultura in cui versa l'Italia». Nel complesso Michelone ha raccolto 39 interviste alle protagoniste femminili del jazz; conversazioni propiziate dalla pubblicazione di un disco o che vertono su argomenti più generali. Come negli altri volumi legati al progetto, alcune domande si ripetono per mettere in evidenza le differenti risposte. Alcune riguardano la dimensione personale altre valutazioni sul mondo del jazz. Gli intervistati sono anche musicisti che operano ai confini col jazz ma che possono interessare il suo pubblico come Ute Lemper, «a contemporary myth», e Sarah Jane Morris. Tra le interviste più interessanti quelle a Helen Merrill, Joanna Rimmer, Esperanza Spalding, Joan la Barbara e le italiane Cristina Zavalloni, Ada Rovatti e Roberta Gambarini."" -
Italia tra le righe. I libri della nostra storia
"Italia tra le righe. I libri della nostra storia"""" è un volume che raccoglie quasi sessanta schede su casi editoriali in occasione del 150° dell'unità. Un'Italia da leggere per capire la nostra identità dopo 150 anni. Tra le righe di alcuni dei libri più amati riemerge una storia personale e collettiva composta da generazioni di autori, editori e lettori, dall'epopea risorgimentale ai drammi delle guerre fino alle cronache odierne. Tra i casi editoriali analizzati da giovani di oggi i """"Promessi sposi"""" e poi """"Gomorra"""", il """"Gattopardo"""" e """"Io non ho paura"""", e autori come Salgari e Rodari, Levi ed Eco, Morante e Fallaci, con interviste a Melania Mazzucco e Sebastiano Vassalli." -
Jazz habla espanol (El)
Questa monografia, dedicata al jazz spagnolo e latino-americano, pone delle domande a schema fisso a molti dei protagonisti del genere - tra i quali Baca, Beilinson, Camilo, Colina, Delta, Dono, Fonseca, Galán, Jimenez, Lopez, Oviedo, Rivera, Saba, Serrano e molti altri - indagando sugli aspetti professionali, biografici, culturali e prettamente musicali che spaziano anche verso la riflessione filosofica sul genere. Il volume offre al lettore un panorama vario e ricco sulla musica jazz con riflessioni sulla situazione attuale della musica e testimonianze sul passato, offrendo diversi spunti di ascolto e approfondendo le carriere artistiche e le esperienze musicali dei protagonisti del jazz, che in questa occasione, suonano español. -
Beau idéal? Harriet Martineau e il «capitalist» in «A Manchester strike». Ediz. italiana
"Fu utopia, nei primi decenni del diciannovesimo secolo, il progetto di impiegare gli strumenti raffinati e mirati della narratività letteraria per proclamare la necessità di 'good employers' - quasi antesignani degli agognati imprenditori sociali dei nostri giorni? Fu illusione auspicare che un testo letterario potesse educare l'opinione pubblica di quegli anni a limitare l'azione tanto degli insaziabili 'new capitalists', quanto quella delle numerose incarnazioni coeve dello 'utilitarianism'? Fu 'beau idéal' - per citare un'espressione di Karl Marx - la ricerca di 'Harmony' e 'perfect union' tra capitalists e labourers come antidoto alla lotta di classe? Sono questi solo alcuni degli interrogativi sollevati da Harriet Martineau nel racconto econo-letterario 'A Manchester Strike. A tale' (1832) - uno dei più significativi nell'ampio numero delle sue 'Illustrations of political economy' (1832-1834) - che è oggetto di studio in questo volume""""."