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Poesia. Rivista internazionale di cultura poetica. Nuova serie. Vol. 5: Maria Teresa Horta. La festa e il turbine.
Il n. 5 di ""Poesia"""" si apre con un servizio dedicato alla poetessa portoghese Maria Teresa Horta, curato dal lusitanista Federico Bertolazzi. L'attività di traduttore dall'inglese di Giovanni Giudici è analizzata in questo numero da Teresa Franco, italianista dell'Università di Oxford. La rubrica di Silvio Ramat dedicata alla """"giovinezza della poesia in Italia"""" si occupa in questo numero di Guido Gozzano (1883-1916). Il francesista Fabio Scotto presenta la sua recente traduzione di Tomba di Lunven di Bernard Noël, tributo poetico del poligrafo francese all'amico artista François Lunven, morto suicida a soli ventinove anni nel 1971. Nella sua nuova rubrica """"I poeti di trent'anni"""", Milo De Angelis introduce i lettori al lavoro poetico di Giovanni Ibello. Angela Urbano introduce una selezione di testi della nuova poesia giapponese, Giorgio Agamben invece analizza le """"due lingue"""" della poesia in dialetto di Ivan Crico. Completano il numero 5 di """"Poesia"""" due servizi dedicati ai poeti Emanuel Carnevali e Michael Krüger."" -
Poesia. Rivista internazionale di cultura poetica. Nuova serie. Vol. 6: Derek Mahon. Le ultime poesie.
Il servizio di apertura del n. 6 di ""Poesia"""" è dedicato al grande poeta irlandese Derek Mahon, recentemente scomparso: lo ricorda e lo celebra Alessandro Gentili. Louise Glück, premio Nobel per la Letteratura 2020, ha donato la poesia inedita Song alla nostra rivista. Il francesista Fabio Scotto presenta la sua nuova traduzione della raccolta di Yves Bonnefoy, Dans le leurre du seuil, appena pubblicata da Il Saggiatore con il titolo Nell'inganno della soglia. La rubrica di Silvio Ramat dedicata alla """"giovinezza della poesia in Italia"""" si occupa di Umberto Saba (1883-1957). Il critico e poeta Daniele Piccini da una parte rilegge il percorso poetico di un maestro del Novecento come Vittorio Sereni, e dall'altra analizza la scrittura in versi di un autore giovane ma già affermato come Andrea Bajani. Nella sua rubrica """"I poeti di trent'anni"""", Milo De Angelis presenta una serie di inediti di Eleonora Rimolo. Sono presentati gli inediti di Roberto Rossi Precerutti. Completano il numero 6 di """"Poesia"""" articoli dedicati alla poetessa uruguayana Ida Vitale, a Gli inni pseudo-omerici a Dioniso e al poeta francese Robert Desnos."" -
Poesia. Rivista internazionale di cultura poetica. Nuova serie. Vol. 7: Odisseas Elitis. Trasparente come la luce.
Il n. 7 di ""Poesia"""" si apre con un'anticipazione de """"L'urlo del mare e il buio"""" di Malcolm Lowry (1909- 1957), l'unica raccolta di versi del grande narratore inglese, autore del celebre romanzo """"Sotto il vulcano"""". In queste poesie di carattere autobiografico, che ripercorrono i suoi vagabondaggi per mare e per terra e le sue riflessioni sotto il vulcano, più che nelle prose, Lowry si confronta direttamente con i propri demoni. L'anglista Luigi Sampietro, primo traduttore e amico di Derek Walcott, premio Nobel per la Letteratura nel 1992, rievoca la grandezza del poeta caraibico a tre anni dalla scomparsa, e propone la traduzione di un testo sui migranti, """"Migrants"""". La rubrica di Silvio Ramat dedicata alla """"giovinezza della poesia in Italia"""", cioè alle opere pubblicate nei primi quattordici anni del Novecento, analizza la prima raccolta poetica di Camillo Sbarbaro, """"Resine"""", i cui primi testi risalgono al 1904, ma che uscì in volume nel 1911 e fu ripubblicato da Enrico Falqui nel 1948 nelle edizioni Garzanti. Confinato nella penombra della preistoria letteraria di Sbarbaro, """"Resine"""" si è col tempo imposto come un piccolo capolavoro del poeta di """"Pianissimo"""". """"Pandemonium e Prophecy"""", da cui sono tratti i testi di Thomas McCarthy presentati ai lettori di """"Poesia"""" sono le raccolte più recenti dell'autore irlandese (1954). """"Pandemonium"""" è il nome del palazzo edificato da Satana, dove si raccolgono gli spiriti infernali, come narrato da John Milton in """"Paradise Lost"""". Prophecy rievoca, come spiega McCarthy, """"una foto di me con mia madre al pozzo in fondo alla via del nostro villaggio"""". In Irlanda, afferma ancora McCarthy, c'è bisogno di una ferma certezza intellettuale e di una fede nelle arti, oltre ogni posa di sufficienza e di ironia che dissimula rovine e colpe. Nella sua rubrica """"I poeti di trent'anni"""", Milo De Angelis presenta una serie di inediti di Lorenzo Babini. Il francesista Pasquale Di Palmo rievoca la tragica vicenda del poeta Thierry Metz (Parigi, 1956), che fu manovale, campione di sollevamento pesi e alcolista, e morì suicida a Bordeaux nel 1977. Thierry Metz scrisse versi incentrati sulla fatica di un lavoro ottuso e sulla sua ingiusta vita quotidiana."" -
Poesia. Rivista internazionale di cultura poetica. Nuova serie. Vol. 8: Malcolm Lowry. L'urlo del mare e il buio.
Il n. 8 di ""Poesia"""" dedica il servizio di apertura a L'urlo del mare e il buio di Malcolm Lowry, l'unica raccolta di versi del grande prosatore inglese, appena ripubblicata da Crocetti. Il germanista Gio Batta Bucciol presenta ai lettori la sua nuova traduzione dell'Inno alla gioia di Friedrich Schiller musicato da Beethoven. La rubrica di Silvio Ramat si occupa in questo numero di Dino Campana. Angela Urbano presenta il poeta cinese Li Yu. Gabriele Morelli celebra il centenario della gloriosa rivista spagnola """"Caballo Verde"""", traducendo testi di Pablo Neruda, Federico García Lorca, Vicente Aleixandre e Luis Cernuda Bídon. Il poeta e critico Roberto Rossi Precerutti rievoca la vicenda poetica del magistrato torinese Giovanni Camerana, uno dei massimi esponenti della Scapigliatura. Nella sua rubrica """"I poeti di trent'anni"""", Milo De Angelis presenta una serie di inediti di Damiano Scaramella. Al poeta-guerrigliero nicaraguense Leonel Rugama, simbolo della rivolta giovanile antisomozista, è dedicato un servizio curato da Antiniska Pozzi. Completano il numero alcuni inediti di Alessandro Moscè."" -
Poesia. Rivista internazionale di cultura poetica. Nuova serie. Vol. 9: Alighieri. Per il settimo centenario della morte.
Il numero 9 di ""Poesia"""" si apre con un servizio su Dante Alighieri, curato dal filologo e critico Daniele Piccini, in occasione delle grandi celebrazioni dedicate al Sommo Poeta per il 700° anniversario della morte. Il poeta e francesista Roberto Rossi Precerutti presenta una sua nuova traduzione delle poesie di Marcel Proust (già uscite in altra traduzione da Feltrinelli in passato), autore di cui nel 2022 ricorrerà il centenario della morte. La rubrica di Silvio Ramat sulla """"giovinezza della poesia in Italia"""" è dedicata a Clemente Rebora. La sinologa Giusi Tamburello presenta e traduce l'opera poetica dell'autore cinese Xu Zhimo. Nella sua rubrica """"I poeti di trent'anni"""", Milo De Angelis presenta una serie di inediti di Alessandro Anil. Marija Bergam Pellicani traduce alcuni testi tratti dalla terza raccolta poetica di Alen Besic, che scrive nella variante bosniaca del serbocroato. La lusitanista Livia Apa traduce i poeti angolani Maria Alexandre Daskalos e Arlindo Barbeitos. Completano il numero servizi dedicati a Stefano Raimondi, Mario Rigoni ed Ernest Dowson."" -
Poesia. Rivista internazionale di cultura poetica. Nuova serie. Vol. 10: Durs Grünbein. Le «poesie berlinesi».
Il numero 10 di Poesia si apre con un servizio di Paola Quadrelli su Durs Grünbein, uno dei maggiori poeti tedeschi viventi.Nato a Dresda nel 1962, Grünbein ha dedicato uno dei suoi libri migliori alla distruzione della sua città natale durante la Seconda guerra mondiale. In questa scelta per Poesia Grünbein racconta la Berlino in cui è lungamente vissuto, la caduta del muro e la seguente tumultuosa metamorfosi di cui è stato testimone. Il lusitanista Federico Bertolazzi presenta ai lettori una scelta dei bellissimi sonetti di Cames, che il sommo poeta Eugénio de Andrade ha definito il libro più affascinante della poesia portoghese. La rubrica di Silvio Ramat sulla ""giovinezza della poesia in Italia"""", rivolta cioè alle opere pubblicate nei primi quattordici anni del Novecento, è dedicata a Carlo Michelstaedter, il grande poeta e filosofo goriziano scomparso poco più che ventenne. Al lavoro poetico di Adrian Henry è invece dedicato un servizio dell'anglista Bernardino Nera. Nella sua rubrica I poeti di trent'anni, Milo De Angelis presenta alcuni inediti del poeta Andrea Donaera. Antiniska Pozzi introduce i lettori al poeta cubano Virgilio Piñera."" -
Tre estati
Tre sorelle, Maria, Infanta e Caterina, vivono nell'arco di tre estati il passaggio dall'adolescenza alla maturità. La vicenda è un lungo racconto di amori, di trepidanti attese, di amarezze e di illusioni. Protagonisti assoluti delle loro storie sono la solarità del paesaggio greco, la terra rossastra, i negozi di Atene, i disegni degli uccelli in cielo, elementi di una tenera e bellissima estate della vita. ""Tre estati"""" fu pubblicato nel 1946 e ottenne subito uno straordinario successo di critica e di pubblico. Stampato poi a Parigi, fu molto amato ed elogiato da Albert Camus, che nel romanzo ritrovava un grande affresco esistenziale che solo una prosa sonora e nitidissima, di sicuro sapore classico, sa rendere concreto e vero: """"Di questi tempi il sole è scomparso dai libri. Perciò essi ostacolano i nostri tentativi di vivere. Ma nel tuo Paese se ne conserva ancora il segreto, e tu sei uno dei pochi autori che lo tramandano"""". Margarita Liberaki ha scritto uno dei libri più suggestivi della letteratura greca del Novecento: dedicato alla giovinezza e al destino su cui si infrange il sorriso amaro degli uomini."" -
Autoritratto di un altro. Testo originale a fronte
In ""Autoritratto di un altro"""" Cees Nooteboom, uno dei maggiori esponenti della letteratura olandese contemporanea, candidato al Premio Nobel, traccia un percorso letterario che si snoda attraverso 33 prose poetiche. Sono descrizioni, miniature, ritratti, paesaggi, con uno stile ricco e variegato: alcuni potrebbero ricordare gli enigmatici quadri di un moderno Bosch, altri le tele di Bruegel il Vecchio, altri ancora immagini tratte dalla """"pittura nera"""" di Goya. Il filo conduttore dell'opera è la ricerca di una definizione """"altra"""" dell'esistenza: Nooteboom, autore visionario, è capace di andare al di là della scorza della realtà, di attraversare e fare proprio il guscio delle cose e della materia inerte. Le sue riflessioni danno particolare rilievo alla """"materialità"""", agli oggetti inermi che popolano un mondo fatto di gesti muti, paesaggi assorti forse in attesa di un'inondazione di luce: """"la trasmigrazione delle anime non avviene dopo, ma durante la vita""""."" -
Raccolto diurno
Il libro può nascondere una lima / per segare le sbarre del lettore. / Lo sanno i carcerieri / che lasciano passare solo quelli / di copertina morbida, arrendevole. / Eppure una lima può esserci lo stesso, / nascosta in mezzo a verbi coniugati al futuro.Erri De Luca addomestica le parole, che appaiono nelle sue mani come animali selvatici, solo per poco disposti a farsi ammansire. Le parole di questo artigiano della letteratura, infatti, sono sempre pronte a ribellarsi, a stringersi in forma di pugno, a mandare scintille. Si direbbe che per De Luca la distinzione tra prosa e poesia sia più labile che per altri autori: le sue scritture narrative sono condensate come poesie, le sue poesie a volte contengono racconti, storie, volti come se fossero narrazioni. Ma sono anche altro: per esempio odi minime agli elementi, come nel miglior Neruda; sono epigrafi per chi non c’è più e nostalgie di un futuro da scrivere. Sono inni essenziali alle cose del mondo, all’esserci, al resistere, al dire nonostante tutto “noi”. Sono un rendimento di grazie, una forma di gratitudine per i doni ricevuti e un modo per immedesimarsi con i deboli, i vinti e i lacerati dalla Storia, che sembrano non poter trovare pace visto che nessuno ha saputo accoglierli. Le parole e le poesie di De Luca sono un invito a scoprirsi umani, liberi, ancora capaci di amare. -
Poesia. Rivista internazionale di cultura poetica. Nuova serie. Vol. 11: Raoul Schrott. L'arte di non credere a nulla.
Il numero 11 di ""Poesia"""" si apre con un servizio su Raoul Schrott curato da Federico Italiano. Erudito e carismatico, Schrott è una delle figure più interessanti della letteratura contemporanea di lingua tedesca: poeta, romanziere, traduttore del Gilgamesh e dell'Iliade, critico e docente di letterature comparate, Schrott si è guadagnato il titolo di poeta ductus per l'inestinguibile curiosità intellettuale che anima ogni sua opera. A A.E. Stallings e alla sua raccolta d'esordio Archaic Smile è dedicato un servizio dell'anglista Carla Buranello. L'ispanista Gabriele Morelli commemora il premio Cervantes 2020 Francisco Brines, recentemente scomparso, e ne traduce un florilegio di testi. La rubrica di Silvio Ramat sulla """"giovinezza della poesia in Italia"""", rivolta alle opere pubblicate nei primi quattordici anni del Novecento, è dedicata a Diego Valeri, mentre nella rubrica """"I poeti di trent'anni"""", Milo De Angelis presenta alcuni inediti di Andrea Donaera. Fabio Scotto presenta infine la giovane autrice cinese Yin Xiaoyuan."" -
Testimonianze
Come ha più volte affermato lo stesso Ritsos: ""La poesia, nella misura in cui è poesia, ci dice sempre molte più cose, e in modo molto migliore, di quanto noi possiamo dire di essa"""". Le due serie delle Testimonianze, scritte dal 1957 al 1965, sono composte da poesie brevi, spesso ellittiche, epigrammatiche, o in forma di parabola. Hanno al centro la problematica metafisica dell'uomo, la sua missione sociale e i problemi dell'arte poetica. Il poeta rivendica il diritto """"che gli venga chiesta scusa a priori, in nome della coscienza delle cose indefinite, complesse, indecifrabili e irresponsabili della vita"""", e confessa la sua soddisfazione per aver scoperto """"la profondità"""" grazie all'esercizio della sua arte. Il tono di queste Testimonianze è impersonale, quasi indifferente, niente affatto sentimentale o retorico, umile e discreto, anche quando tratta di eventi tragici o drammatici, che affronta sempre con la moderazione che gli hanno insegnato le difficili esperienze della sua vita."" -
Lince
"Quando non c'è più nulla la poesia salva"""" disse """"come un battesimo o un incendio?""""" -
Non piangere la Grecia
Atene, 21 aprile 1967: il golpe della giunta dei colonnelli instaura in Grecia la dittatura militare. I campi di concentramento vengono riaperti per accogliere gli oppositori al regime. Tra di loro si trova anche il grande poeta Ghiannis Ritsos. Nel frattempo, a Parigi, il giovane Antoine ha perso le tracce della studentessa greca di cui è innamorato. Impegnato nella preparazione di un Libro nero della dittatura, Antoine sperimenta personalmente gli orrori del regime dei militari. Partendo alla ricerca del poeta greco e dell'amica scomparsa, riuscirà però a ritrovare sé stesso... Alternando il racconto della vicenda di Ritsos, deportato sull'isola di Leros e qui detenuto in condizioni disumane, alla ricerca della verità di Antoine, Bruno Doucey ci racconta una storia commovente di grande forza e impatto, che non può lasciare indifferenti. ""Non piangere la Grecia"""" fa inoltre riscoprire un periodo oscuro e ormai dimenticato della storia della Grecia, e tratteggia la figura di un grande poeta rimasto a testa alta di fronte ai suoi persecutori."" -
Poesie
Vate del sole e dell'amore, del mare e del rimorso, nella sua lunga vita Odisseas Elitis ha sperimentato vari stili e maniere: dal Surrealismo declinato in chiave ""mediterranea"""" a una scrittura più meditativa incentrata sulla morte, il male e la bellezza; dagli accenti biblici dell'ambizioso poema lirico """"nazionale"""" Dignum est fino alla complicata introspezione di Maria Nuvola e alla fantasmagoria linguistica e visionaria delle ultime raccolte. L'antologia Poesie raduna testi scelti da tutte le raccolte pubblicate da Elitis, da Orientamenti (1940) alla postuma Da vicino: come cangiante è lo stile del poeta, così plurale è la voce italiana che assume: se infatti un paio di testi sono tradotti da Nicola Crocetti, il grosso deriva dall'inedita antologia allestita molti anni fa dal grecista Filippo Maria Pontani, rivista, aggiornata e ampiamente integrata da suo figlio Filippomaria. Alcune poesie sono tradotte in italiano per la prima volta, ma soprattutto vi è l'intento di presentare l'intera parabola di un percorso poetico accidentato ma sempre fedele all'amore, all'arcipelago, e alla «lingua sulle spiagge di Omero»."" -
Pietre ripetizioni sbarre
Le poesie di ""Pietre Ripetizioni Sbarre"""" sono state composte tra il 1968 e il 1969, negli anni in cui Ghiannis Ritsos era confinato nei campi di concentramento sulle isole di Ghiaros e Leros, e poi agli arresti domiciliari a Karlòvasi, sull'isola di Samo. Nel suo consueto dialogo con il Mito e con il passato, Ritsos racconta la memoria che resiste e che parla attraverso le pietre delle statue morte e delle colonne spezzate. Nei gesti che si ripetono da sempre, incessantemente, ritroviamo echi del passato che diventano immagini di un presente fatto di sbarre di carceri, di ricerca di una libertà definita dal poeta """"immensa, estatica orfanezza"""". Nella sua solitudine, simile a quella degli eroi antichi, Ritsos conserva integra la sua dignità e la speranza nell'uomo, e afferma la sua fede nel potere di redenzione della poesia."" -
Serie fossile
Serie fossile è un poema sull'amore, dal miracolo della sua nascita allo strazio della fi ne. È un amore che rifonda il mondo, ha il potere di illuminare e generare luce dall'interno di un corpo che si scuote dal ripiegamento su se stesso, torna alla vita, sboccia in un'Alba. E poi si ritrae, lasciando tracce incastonate in fossili, incancellabili, ma di pietra, non più vivi. Chi ancora ama può soltanto offrire un ultimo dono, che è un'estrema speranza: la visione di due galassie gemelle individuate nel 2013 dal telescopio spaziale Hubble della Nasa. Sono scientifi camente inseparabili, abbastanza vicine da avvertire l'una la forza di gravità dell'altra, senza disturbi gravitazionali visibili, per ora, ma destinate a fondersi tra qualche centinaio di milioni di anni. -
Odissea
Un patrimonio linguistico prezioso destinato a scomparire, ma che Kazantzakis ha salvato tramandandolo ai posteri.«Nicola Crocetti si è imbarcato nell'impresa dell'impresa: tradurre questo folle volo e folle sequel» - Robinsonrn«L'Odissea di Kazantzakis è un monumento immortale alla lingua greca, una Babele linguistica di dialetti e tradizioni che collega idealmente la lingua di Omero al Novecento. Un inno alla vita che assume i toni di un'esortazione alla ricerca della libertà» - Stefano Malosso, BresciaoggirnL'Odissea di Nikos Kazantzakis, ""il più lungo epos della razza bianca"""", come lo definì il suo autore, è la prosecuzione fantastica dell'omonimo poema omerico. Fu portato a termine dopo 13 anni e mezzo di lavoro (dal 1925 al 1938) e sette stesure autografe. Nella versione definitiva si compone di 33.333 versi (la penultima redazione contava 42.500 versi) suddivisi in 24 canti, lo stesso numero delle lettere greche e dei canti dei poemi omerici. In quest'opera dall'estensione fluviale – tre volte l'Odissea di Omero – Kazantzakis riversò tutte le sue esperienze intellettuali e spirituali, sviluppando una dottrina ascetica sincretistica, basata sui principi di diverse religioni e di grandi, utopistici ideali politici. La narrazione delle straordinarie avventure di Ulisse dopo il ritorno a Itaca celebra soprattutto la mente libera dell'uomo. Quello di Kazantzakis è anche un avatar dell'Ulisse dantesco assetato di conoscenza, oltre che un alter ego del poeta stesso, alla disperata ricerca di una nuova visione di Dio e della salvezza del mondo. Poema di grande complessità, l'Odissea è anche un'arca di Noè linguistica, in cui Kazantzakis ha imbarcato e salvato dall'estinzione migliaia di termini popolari raccolti dalla bocca di pastori, contadini, pescatori e abitanti spesso analfabeti di isole e villaggi dell'Egeo. Un patrimonio linguistico prezioso destinato a scomparire, ma che Kazantzakis ha salvato tramandandolo ai posteri."" -
Quegli ultimi rumori...
"Se fosse la luce a tenere la penna, l'aria a respirare fra le parole, tutto sarebbe meglio.""""" -
Fuoco su Babilonia!
Fuoco su Babilonia!, uscito in prima edizione nel 2003 e da tempo introvabile, restituisce fi nalmente alle lettrici e ai lettori un percorso poetico decisivo, cominciato molti anni prima della nascita del ""fenomeno"""" narrativo Aldo Nove, la cui essenza fondamentale è interamente contenuta nelle liriche di questa raccolta. L'ironia, il nonsense, la mimesi pop – calibrate con straordinaria (e precocissima) competenza metrica e stilistica – sono le forme assunte da Aldo Nove come logica conduttrice del suo formidabile discorso poetico, sempre teso alla ricerca del vero e dell'Altro da sé, secondo l'insegnamento dei suoi maestri prediletti (in sorprendente convergenza) Nanni Balestrini e Milo De Angelis."" -
Nostalgia del presente
Antonis Fostieris è una delle voci più sensibili e rappresentative della poesia greca contemporanea. Oltre che poeta, è traduttore e saggista. Assieme a Thanassis Niarchos ha fondato e diretto per molti anni la prestigiosa rivista letteraria I Lexi (La Parola). Più di venti volumi delle sue opere sono stati tradotti nelle lingue principali e pubblicati in vari Paesi, tra cui Italia, Francia e Stati Uniti. Ha ricevuto i più prestigiosi riconoscimenti letterari greci. I testi antologizzati in Nostalgia del presente coprono un arco di tempo di oltre vent'anni, e sono trascelti da quattro delle sue dieci raccolte: Amore oscuro, Il futuro e l'imperativo della morte, Il diavolo ha cantato a tempo, Il pensiero appartiene al dolore.