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Storie di una pieve del Valdarno. San Romolo a Gaville in età medievale
Nelle vicende di una pieve della campagna medievale è possibile leggere in controluce le dinamiche politiche, gli intrecci dei poteri, i conflitti tra le forze coinvolte nel territorio. Questo è il filo conduttore del volume dedicato alla pieve di San Romolo a Gaville (Figline Valdarno) dal X secolo fino alle soglie dell'età moderna. -
Eredità culturali dell’Adriatico. Archeologia, storia, lingua e letteratura. Vol. 1
Steering Committee: Rosanna Benacchio, Fiorenza Bertan, Luciana Borsetto, Gian Pietro Brogiolo, Furio Brugnolo, Maria Stella Busana, Silvana Collado, Renato Covino, Antonio Di Vittorio, Giovanni Luigi Fontana, Sauro Gelichi, Elena Francesca Ghedini, Egidio Ivetic, Vesna Girardi Jurkié, Miljenko Jurkovié, Vladimir Kovacic, Nella Lanza, Bratislav Luèin, Franco Mancuso, Antonio Monte, Rolf Petri, Paola Pierucci, Drago Roksandié, Guido Rosada, Nada Vajs Vinja, Guido Zucconi. -
Eredità culturali dell'Adriatico. Il patrimonio industriale
Steering Committee: Rosanna Benacchio, Fiorenza Bertan, Luciana Borsetto, Gian Pietro Brogiolo, Furio Brugnolo, Maria Stella Busana, Silvana Collado, Renato Covino, Antonio Di Vittorio, Giovanni Luigi Fontana, Sauro Gelichi, Elena Francesca Ghedini, Egidio Ivetic, Vesna Girardi Jurkié, Miljenko Jurkovié, Vladimir Kovacic, Nella Lanza, Bratislav Luèin, Franco Mancuso, Antonio Monte, Rolf Petri, Paola Pierucci, Drago Roksandié, Guido Rosada, Nada Vajs Vinja, Guido Zucconi. -
Scriptae venezianeggianti a Ragusa nel XVI secolo. Edizione e commento di testi volgari dell'Archivio di Stato di Dubrovnik
A partire dal l'edizione di un corpus di testi di carattere documentario, il libro analizza le differenti fenomenologie di penetrazione del veneziano nei documenti prodotti a Ragusa nel XIV secolo. -
Il rinascimento giuridico in Francia. Diritto, politica e storia
La Francia del XVI secolo rappresenta il grande laboratorio nel quale prende forma un sistema giuridico inedito rispetto alla tradizione medievale di ius commune. Questo libro mira ad approfondire i molteplici volti di tale complessa evoluzione, mediante l'analisi di opere ed autori sin qui poco studiati o l'opportuno ripensamento di temi ormai ""classici"""" in materia"" -
Stalinismo di frontiera. Colonizzazione agricola, sterminio dei nomadi e costruzione statale in Asia centrale (1905-1936)
I nomadi kazachi soffrirono più di ogni altra popolazione sovietica la ""rivoluzione dall'alto staliniana"""", e più di un un milione di loro morì nella grande carestia all'inizio degli anni Trenta del Novecento. Il libro, partendo dal problema della natura ambigua dello Stato sovietico in Asia, un potere in parte neocoloniale e in parte decolonizzatore, affronta l'evento più traumatico nella formazione dell'Asia centrale contemporanea, sulla base di anni di ricerche negli archivi ex sovietici della Federazione russa, del Kazakstan e dell'Uzbekistan."" -
Michelangelo, Vittoria Colonna e gli «spirituali». Religiosità e vita artistica a Roma (1540-1550)
Il libro analizza il rapporto fra Michelangelo Buonarroti, il gruppo di riformatori capeggiati dal cardinale inglese Reginald Pole e Vittoria Colonna, sullo sfondo della Roma di Paolo III, attraverso l'analisi dei disegni di Pietà e Crocefissione realizzati per l'amica poetessa ma anche delle statue della tomba di Giulio II in San Pietro in Vincoli. Accanto ad essi vengono esaminati anche due piccoli dipinti che ebbero grande diffusione fra gli ""spirituali"""", due prototipi di Pietà e di Crocefissione, che si ritengono, per la prima volta, eseguiti sotto la diretta supervisione di Michelangelo. Tale acquisizione finisce con incrinare però una consolidata tradizione critica, secondo la quale egli avrebbe preferito affidare al solo disegno e alle sue ultime sculture la grandezza del suo tormentato animo di uomo e di artista."" -
Biografia di un manoscritto. L'Isidoro malatestiano S.21.5. Con CD-ROM
Nella prima metà del nono secolo in un centro dell'Italia padana venne copiato un esemplare delle ""Etymologiae"""" di Isidoro di Siviglia, l'enciclopedia per antonomasia dell'alto medioevo. Il manoscritto, presto arricchito di postille e annotazioni, all'inizio del Quattrocento approdò alla Biblioteca Malatestiana di Cesena, dove è attualmente conservato, diventando dall'Ottocento a oggi meta abituale di filologi e paleografi di gran nome. Il cd-rom che accompagna il volume offe la riproduzione integrale a colori del manoscritto."" -
Dentro e fuori la Sicilia. Studi di storia per Vincenzo d'Alessandro
Un filo che lega i saggi contenuti in questo volume in onore di Vincenzo D'Alessandro: il convincimento che la storia del Mezzogiorno italiano e della Sicilia siano un frammento decisivo di una storia più grande; qualunque sia la sua scala (l'Italia, il Mediterraneo, l'Europa) questa storia ha bisogno del Mezzogiorno e della Sicilia per essere capita. -
La Costituzione politica della città. Trento e la sua autonomia (secoli XIV-XVIII)
La costituzione di Trento, dal Trecento fino al tardo Illuminismo, emerge da un ampio spettro di fonti fino ad oggi poco studiate e da una analisi volta a far emergere la specificità della città. Un'indagine di storia delle fonti e della dottrina a esse contemporanea che mette in luce un ordine politico-giuridico tanto complesso quanto interessante e vitale. -
Sotto altri cieli. L'oltremare nel movimento femminile italiano (1870-1915)
L'immagine della ""donna orientale"""", le esotiche narrazioni di primitivi sensualismi e barbare segregazioni accompagnarono la nascita dei movimenti femminili europei tra Otto e Novecento. Il libro intende fornire un contributo alla conoscenza della cultura femminista italiana ricollocandola nel contesto coloniale in cui nacque e si diffuse, nella convinzione che anche in Italia l'espansione africana abbia influito sulle modalità culturali e associative del movimento delle donne. Con un saggio introduttivo di Gabriella Bonacchi."" -
Spagna e Italia in età moderna. Storiografie a confronto
Lo scambio storiografico tra storici italiani e spagnoli è stato, anche nel passato, molto intenso, soprattutto per la compenetrazione delle vicende della Monarchia ispanica e dell'Italia preunitaria. Questo volume non focalizza però la storiografia sull'Italia ""spagnola"""", ma partendo dalla comune identità mediterranea di Spagna e Italia, mette a confronto gli studi più recenti su temi-chiave del dibattito storiografico europeo: il governo locale e le identità urbane, i consumi e gli stili di vita aristocratici, le frontiere, il controllo delle coscienze, la circolazione dei libri e dei saperi, la storia di genere."" -
Elisabetta Farnese. Principessa di Parma e regina di Spagna. Atti del Convegno internazionale fi studi (Parma, 2-4 ottobre 2008)
Erede di una dinastia in via di estinzione, Elisabetta Farnese sposa nel 1714 Filippo V di Spagna. Allevata in una corte padana piccola ma culturalmente prestigiosa, la principessa, rivelatasi immediatamente ""scaltra come una zingara"""", esercita un ruolo di primo piano nella direzione politica del Regno, sostituendosi di fatto al debole marito e occupando la scena europea fino alla morte. Dai primi anni alla corte farnesiana a quelli della vedovanza e dell'emarginazione, Elisabetta viene qui presentata in tutta la complessità della sua figura di sposa, madre, matrigna e abilissima sovrana."" -
Gramsci. Le culture e il mondo
La diffusione degli scritti di Antonio Gramsci ha raggiunto, negli ultimi tre decenni, una vasta dimensione internazionale. Il pensiero di Gramsci circola ampiamente in Europa, nelle Americhe, nel mondo islamico, in India e in Estremo Oriente. In questo volume viene tracciato un bilancio di alcuni recenti indirizzi di ricerca che si sono richiamati all'eredità gramsciana: gli studi culturali britannnici, gli studi post-coloniali statunitensi e i Subaltern Studies indiani. -
I taumaturghi della società. Santi e potere politico nel secolo dei lumi
Tra il XVIII e il XIX secolo nel Regno di Napoli vissero sacerdoti e alti prelati, predicatori e mendicanti, religiose terziarie e monache di clausura, visionarie, zelanti confessori, spregiudicati esorcisti che furono venerati come santi. Alcuni di loro ebbero fortune brevi o altalenanti, subirono condanne per simulazione, furono esiliati o internati; altri, dopo la morte, finirono in breve tempo nell'oblio; altri ancora furono beatificati o canonizzati. Il volume ripercorre le loro storie, scoprendone le valenze politiche, facendo emergere le strette relazioni con gli intrighi di corte, le derive fanatiche dei sovrani e i conflitti di potere che caratterizzarono l'epoca borbonica -
Perniciose letture. La Chiesa e la libertà di stampa nell'Italia liberale
Dal 1848 la libertà di stampa diventa una realtà acquisita prima soltanto nel piccolo regno sabaudo, poi nello stato nazionale italiano. Ma quali sono le reazioni a questo evento della Chiesa cattolica, da sempre contraria sia ad una divulgazione che ad una pratica della lettura non controllata dalla gerarchia? Il volume ricostruisce attraverso il vasto uso di fonti inedite, il dibattito sulla libertà di stampa all'interno della Chiesa e della società civile nel periodo che va dagli anni Cinquanta alla fine del secolo XIX. Tema quanto mai attuale ancora oggi, nel momento in cui la libertà di manifestazione delle idee appare costantemente minacciata da vecchi e nuovi poteri in Europa e nel mondo. -
«Fare diligente inquisitione». Gian Pietro Carafa e le origini dei chierici regolari teatini
Nel 1524, sette anni dopo le rivoluzionarie tesi di Lutero, il vescovo di Chieti Gian Pietro Carafa (poi papa Paolo IV) istituì la compagnia dei chierici regolari teatini in vista dei suoi progetti di rinnovamento della Chiesa. Orientati dalla guida del loro spregiudicato fondatore, i teatini si specializzarono nel controllo della corruzione del clero e nella repressione del dissenso eterodosso, consentendo al Carafa di raggiungere i vertici della gerarchia ecclesiastica e di imporre il supremo potere del Sant'Ufficio romano, la sua personale creatura, cui dedicò tutta la vita. Fu la tenace azione politica e religiosa del futuro pontefice ad avviare la lunga età della Controriforma, imprimendole una rigorosa intransigenza dottrinale e morale. Il libro propone nuovi elementi di giudizio e una nuova interpretazione sulla nascita dell'Inquisizione - la cui origine prima è da cogliere nelle deleghe ad personam che il vescovo di Chieti ottenne dai papi Clemente VII e Paolo III - e sulle modalità con cui i teatini abbandonarono le pratiche caritative tipiche degli istituti religiosi del periodo, condensate nell'esperienza della confraternita del Divino Amore da cui discendevano, per impegnarsi totalmente nella lotta contro l'eresia. -
Stringere la pace. Teorie e pratiche della conciliazione nell'Europa moderna (secoli XV-XVIII)
La storia sociale e politica dell'Europa del tardo medioevo e della prima età moderna fu caratterizzata da dinamiche conflittuali, cui le comunità erano spesso in grado di porre rimedio senza l'intervento dei poteri giudiziari, attraverso strategie di tipo mediatorio e informale. Nell'ambito di questa ""giustizia negoziata"""" un ruolo a sé fu svolto dal ceto nobiliare il quale difendeva la propria prerogativa di farsi giustizia attraverso la vendetta e il duello. Obiettivo del volume è di analizzare la complessità di tali fenomeni, sia attraverso la comparazione tra distinti contesti europei sia cercando di cogliere i diversi ambiti in cui il concetto di """"pace"""" si è inserito e ha prodotto i suoi effetti: le pratiche di giustizia nelle loro interazioni con le negoziazioni informali; l'idea di nobiltà e la sua armonizzazione con le esigenze del nascente assolutismo e dei processi di confessionalizzazione; l'evoluzione del concetto di uso delle armi in relazione all'idea di onore; il contributo dottrinale, nei suoi diversi campi, alla definizione della pace e all'opera di progressiva delimitazione del ricorso alla vendetta privata."" -
Ulisse e il desiderio. Il canto XXVI dell'Inferno
Nell'interpretazione di Gennaro Sasso, Ulisse è, in Dante, l'eroe e insieme la vittima della necessità che, per il tramite del desiderio intrinseco all'uomo, lo spinge ad andare oltre, senza che questo possa mai essere adeguato e un altro ""oltre"""" non si profili come una mèta da raggiungere. Ulisse è, infatti, il grande personaggio che racconta la storia della sua corsa verso la morte. Ma, nell'esserlo, è anche il luogo ideale in cui, attraverso il racconto della sua avventura, Dante prese contatto con quel che aveva pensato in una stagione determinata della sua vita, con quel che di quelle esperienze ancora condivideva e con quel che, seguitando a sentirne il fascino, non poteva tuttavia condividere più."" -
San Francesco d'Italia. Santità e identità nazionale
Nell'ottobre 1926 le celebrazioni del settimo centenario della morte di san Francesco d'Assisi mettevano in moto il processo che portò alla ""conciliazione"""" del 1929. A dieci anni di distanza, il 18 giugno 1939 Pio XII proclamava patroni d'Italia santa Caterina da Siena e san Francesco d'Assisi, che definiva """"il più Santo degli italiani, il più italiano dei Santi"""". Nel nesso sempre più stretto che si instaurava in Italia fra patria e nazione, la figura del santo di Assisi assumeva, nel periodo compreso tra le due guerre mondiali, un volto alquanto diverso dalla sua riscoperta romantica ottocentesca, e il francescanesimo si inseriva all'interno dei nuovi orientamenti del cattolicesimo. La storiografia, l'arte, il cinema, la radio, in Italia come all'estero, esploravano nuovi volti del Poverello.""