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Niente salvia a maggio
In queste pagine è raccolta l'ultima giornata della Vita di un aspirante suicida tra personaggi bizzarri, situazioni comiche e, paradossalmente, amore per la vita, o, per essere esatti, amore per alcuni momenti della vita. Nel racconto il protagonista, stanco di una ""vita piatta"""" e conscio di non aver saputo o voluto fare nulla per cambiarla, decide, dopo un mea culpa che raccoglie critiche verso se stesso e il mondo in generale, di suicidarsi. Si fa carico delle colpe di tutta l'umanità quasi a voler purificare la società con il suo gesto ed esortandola ad andare avanti con spirito di miglioramento. La sua non è una critica generale alla società, ma una critica all'inedia che il nostro modo di vivere ci ha abituati. Ci stiamo dimenticando di vivere."" -
Stefania Beretta e Maurizio Anzeri. «Places». Scenari del reale e cattedrali della mente
Il catalogo presenta una sequenza di lavori a 4 mani in cui gli autori tessono, compenetrandoli fisicamente e progettualmente, lo spazio esterno del panorama fotografico con lo spazio, mentale, interno, della dimora o dell'insediamento abitativo. Sulle stampe fotografiche a colori 90 x 120 di Stefania Beretta, che rappresentano lo splendido scenario naturale delle bianche scogliere di Dover e delle spiagge di Seven Sisters, interviene, con una macchina da cucire industriale, Maurizio Anzeri. La doppia realtà così scritta, la prima dell'obiettivo, in camera oscura e l'altra dalle impunture dell'ago portano gli artisti a riscoprire, ciascuno a suo modo, memorie perdute di sensazioni, di volti e di paesaggi. -
Di armadilli e charango...
"Questi racconti-testimonianza [...] narrano di uno tra i più importanti fenomeni della storia contemporanea, quello dello spostamento. I flussi migratori, per motivi e in momenti diversi, hanno particolarmente segnato gli ultimi centocinquant'anni e ci parlano di stenti, violenze, fughe e incertezze, ma anche di solidarietà, speranza e rinascita che hanno numerose similitudini nello spazio e nel tempo: dalle emigrazioni economiche di fine Ottocento al rifugio e all'esilio della seconda guerra mondiale, dal Cile delle torture all'Africa dell'emergenza"""". (Nelly Valsangiacomo)" -
L' anno crudele
Bello e pavido, sciatto e idealista, Graham Wier, il protagonista è quel che si potrebbe dire un pover'uomo. Il peggiore dei nemici per Wier, insegnante in un grigio quartiere di periferia, è un suo alunno, Mitchell, un quindicenne col fisico da adulto. Tutti e due sono attratti da Shirley Taylor, una ragazza molto bella, dolce, insinuante, che brilla fra gli alunni, quasi tutti indifferenti e ostili, affidati alle cure di Wier. La vita di casa non è meno tormentata, per Wier; infatti la moglie, una donna sensuale, intelligente e volgare (uno dei più bei ritratti del romanzo) gli rimprovera di continuo la sua Viltà. Ma il personaggio che metterà definitivamente in gioco l'equilibrio di Wier e insieme lo rivelerà a se stesso, non è Mitchell, né la moglie. È proprio Shirley, che sfida con la sua avvenenza, il suo fascino adolescente, la passività di Wier fino a mettere in atto un tentativo di seduzione durante una gita di classe. Sorpreso, impaurito da questo slancio, il protagonista resiste. E sarà proprio questo rifiuto a procurargli una denuncia per una violenza mai tentata, e ad esporlo alle insidie di un processo e alla facile condanna morale di un ambiente conformista. -
Operazioni sotto copertura. Come ho infiltrato i cartelli della droga
I cartelli colombiani, la mafia, la camorra e la ndrangheta, il riciclo del denaro in svizzera: ecco alcune delle inchieste alle quali ha partecipato il commissario Cattaneo. L.autore ha operato in tutto il mondo: da Chiasso a Rio, da Milano a Bogotà, da Parigi a Miami. In questo libro getta gravi accuse sulle pratiche di certi colleghi e sulla mancanza d.audacia di qualche magistrato. Negli anni Ottanta si infiltra nell.organizzazione del trafficante Roberto Suarez. Il bilancio: 600 chili di cocaina sequestrati e il figlio di Suarez arrestato. In una lettera al presidente USA il boss propone, in cambio del figlio, di rimborsare il debito della Bolivia! Le accuse dell.autore: squadroni della morte che si finanziano con il narcotraffico; complicità svizzere nel riciclaggio di denaro sporco; informatori che operano senza controllo; ecc. Le sue inchieste disturbano. In Svizzera hanno provocato le dimissioni del ministro E. Kopp, accusata di aver protetto il marito. In Italia hanno gettato sospetti sulla provenienza e sull.invio di fondi legati all.impero Fininvest, a politici e a terroristi di destra. In Francia scopre le strane pratiche di alcuni poliziotti e dei loro informatori. -
Teatro San Materno, Ascona. Il restauro. Ediz. italiana e tedesca
L'intenzione di questa pubblicazione dedicata al Teatro San Materno di Ascona è di raccontare le vicende dell'edificio dalla sua costruzione nel 1928 fino all'odierno restauro e di presentare la personalità della danzatrice Charlotte Bara che ne fu l'ispiratrice. La storia ha inizio con l'arrivo dell'architetto Carl Weidemeyer ad Ascona e con il progetto per il Teatro, segue poi un breve ritratto della figura di Charlotte Bara di cui viene indagato il complesso di pensieri che stavano alla base della sua produzione artistica. Successivamente viene illustrato il lungo cammino del restauro, dalla constatazione del deperimento dell'edificio e della necessità di un intervento, fino alle scelte effettuate in vista di una sana rinascita degli spazi scenici. Infine si potrà osservare l'opera compiuta e pronta a segnare il futuro della danza e dello spettacolo. -
Quattro mele annurche
Il romanzo racconta la sconcertante e per certi versi ingiustificata storia d'amore fra i genitori dell'io narrante, il trait d'union che lega i due, fatto di polpa di pomodoro, di pentoloni in ebollizione, di fragranze che invadono la casa, seguite da vasetti, conserve e bottiglie stipati e depositati dappertutto. Si muove attonita, stupita la piccola protagonista, consapevole di essere esclusa da un amore fatto prima di ogni cosa di polpa, di sughi e di ragù. -
Antonia
Ciarli è un geologo malinconico e misantropo che ossessivamente racconta a se stesso la storia della sua famiglia: vorrebbe capire, ricostruire episodi, ricongiungere della sua vita randagia. Nulla si muove, però, in quel labirinto di solitudine e rimpianti. Ciarli è un ragno appiccicato alla sua ragnatela. Sarà la morte del nonno a cambiare radicalmente le cose; al funerale l'uomo incontrerà, dopo tanti anni, la cugina Antonia che porterà luce in ogni dove. Antonia, distinta da un profilo tenace e delicatissimo, saprà rammendare con grazia gli strappi del passato, svelando anche ruvide verità. Così tutto riemergerà da profondità nascoste dando nome e volto a sangue e carne, migrazioni e abbandoni, realtà e finzione. Ciarli tornerà a vivere rinunciando all'amore per Antonia, incontrando finalmente sua madre, accettando di conoscere le proprie figlie. Storia di amori impossibili, parole mai dette, luoghi gravidi di ricordi, affetti ritrovati che portano lontano, verso un futuro che non sarà migliore, ma sincero. Goethe intanto, attraverso le pagine di un suo libro, accompagnerà Ciarli e Antonia lungo un percorso puntellato da coraggio e costanza. -
Il ponte della luna
Gianmarco si trova in uno stato di incoscienza apparente. Riuscendo comunque a percepire il mondo circostante, inizia un viaggio nei suoi ricordi e ripercorre la sua vita. Figlio adottivo, oppresso da una madre possessiva e iperprotettiva che gli nasconde il suo passato e le sue origini e praticamente ignorato da un padre sempre assente, viene ricoverato in una clinica per disintossicarsi. Lì conosce Anselmo, vecchio e burbero giardiniere della struttura che lo prende sotto la sua ala protettiva e lo aiuta a emanciparsi ""assumendolo"""" come aiutante e diventando una vera e propria figura paterna, una fonte di stimoli mai ricevuti prima.Con un estremo atto d'amore il giardiniere induce Gianmarco a partire furtivamente per un lungo viaggio ai confini del mondo e di se stesso.Questo viaggio lo arricchirà di nuove esperienze e amicizie riuscendo ad aiutarlo là dove la terapia e i farmaci avevano fallito. Un viaggio che è una rinascita, una seconda possibilità. Con un coraggio che non credeva di possedere, il protagonista approfitta pienamente di questa occasione godendo ogni giorno di quella nuova vita.Sia nel bene che nel male."" -
Nero-bianco-nero. Un viaggio tra le montagne e la storia del Caucaso
Dopo essersi spenta a Vancouver nel 2010, la fiamma olimpica dei giochi invernali si riaccenderà nel 2014 all'estremità occidentale del Caucaso, nella città russa di Soci sul Mar Nero,. Il confine meridionale della Federazione russa si ritrova così al centro dell'attenzione mediatica: l'irrisolta tensione con la Georgia, gli atti terroristici per rivendicare l'indipendenza delle repubbliche caucasiche e le polemiche sui cantieri olimpici di Soci mantengono i riflettori puntati sulla regione. Il giornalista e guida alpina Mario Casella, accompagnato dall'alpinista russo Alexey Shustrov, ha attraversato con gli sci, da est a ovest, i mille e più chilometri della catena caucasica, crogiuolo di etnie e di pericolosa instabilità politica. Al racconto dell'avventura si alternano i ritratti di personaggi e situazioni sorprendenti, incrociati dall'autore nei suoi numerosi viaggi nella regione in qualità di giornalista e alpinista. Dietro la grandiosità del paesaggio spuntano i drammi della Storia e le tensioni del presente. Il diario di un'eccezionale avventura alpinistica e un reportage esclusivo dalla polveriera caucasica. -
Il casalingo. Una giornata del maschio moderno
Divertente resoconto della giornata tipo di un uomo che ha scelto di invertire i classici ruoli all'interno della famiglia, diventando a tutti gli effetti un casalingo. Il protagonista racconta con ironia tutte le faccende a cui un perfetto casalingo deve far fronte: accudire e preparare i figli per l'asilo, la colazione, le faccende domestiche, il pranzo e la cena... in attesa dell'arrivo della ""moglie lavoratrice"""". Oltre a raccontare tutto ciò che un casalingo svolge durante la giornata, si sofferma descrivendo le persone che ruotano attorno alla vita del """"maschio di casa"""": parenti, amici, vicini, commesse ecc. Un racconto che mescola realtà (molta) e fantasia (un pizzico) mostrando quello che le donne hanno fatto dalla notte dei tempi e che oggi, in un mondo in continua evoluzione, anche gli uomini cominciano a comprendere."" -
Pellegrino di cemento. Le voyage d'Orient a 100 anni da Le Corbusier
Le Corbusier fece un viaggio attraverso Germania, Boemia, Austria, Balcani, Romania, Bulgaria, Ungheria, Istanbul, Atene, fino al Monte Athos, per poi tornare in Svizzera attraverso l'Italia. Chiamò l'esperienza Voyage d'Orient. Perché non raccontare il viaggio cento anni dopo, ripercorrendolo? Se lo è chiesto Flavio Stroppini sfogliando i ""Cahiers de voyage"""". Linee, parole, nomi di città. L'autore ha capito che doveva ripercorrere quelle tracce. È partito con uno zaino convinto che aver letto romanzi d'avventura sarebbe stato sufficiente. Non è andata proprio così. Mesi seguendo una guida di cento anni fa. Perdendosi e ritrovandosi. Stroppini scrive: """"È questo il viaggio. Sorprendersi continuamente, cambiare mezzi, arrangiarsi. Sono leggero, libero, vivo. Non mi trascino più. Galleggio"""". Guida? Romanzo? Forse racconto in viaggio. L'autore mescola il quotidiano con i ricordi, appunti di Le Corbusier con i suoi. Luoghi, persone, sensazioni. Paesi dove il tempo si è fermato e metropoli, monasteri e paesaggi mozzafiato. Ovest-Est-Ovest. Andata e ritorno. Seguendo Le Corbusier, ma con occhi diversi. Dice Stroppini: """"Non sono un architetto. Mi affascina l'architettura. Racconto storie""""."" -
In porta c'ero io!
Ci vuole qualche ""pagina di pazienza"""" prima di entrare nella struttura mentale dell'io narrante, che saltella senza posa dal discorso diretto a quello indiretto, senza preavviso, ma solo lanciato all'inseguimento dei propri pensieri, spesso circolari, tipici della persona per un certo verso leggermente paranoica. Nel romanzo l'io narrante racconta con linguaggio insolito e colloquiale il proprio spazio esistenziale a Schummertal, piccolo paese situato nel cuore della Svizzera. Siamo negli anni Ottanta e Gol è un ex tossicodipendente da poco uscito di galera. Narratore instancabile vive la propria vita attraverso storielle che racconta senza sosta. Gol tenta di rimettersi in piedi nella vita di tutti i giorni: trova un impiego occasionale, s'innamora di una cameriera e la porta in vacanza in Spagna. Nonostante tutti i suoi sforzi però, il passato continua a tenerlo in ostaggio. Il romanzo è una sorta di trascrizione dei dialoghi interiori del protagonista e come altri testi scaturisce dalla tradizione narrativa orale di Pedro Lenz."" -
Consolate il mio popolo. Lettera pastorale n. 11
In questa piccola lettera pastorale ho cercato di ricordare dov'è la sorgente di ogni consolazione: nel Cristo Morto e Risorto per noi. Abbiamo ancora tanto bisogno di tanta consolazione. Abbiamo assoluta urgenza che la consolazione"" di tanti fratelli e sorelle diventi per noi, concretamente, la buona notizia della ricostruzione e della rinascita. Ma abbiamo bisogno, soprattutto, che Colui che solo può consolare e confortare non si allontani mai da noi e rimanga sempre in mezzo a noi"""" (Mons. Giuseppe Molinari, Arcivescovo Metropolita di L'Aquila)."" -
La cucina napoletana. A tavola con le ricette e la storia di una città
Con l'intento di fornire ai lettori una rivisitazione dell'arte culinaria partenopea in un'ottica storico-socio-culturale, l'opera è stata divisa in tre parti. La prima ""La storia"""", inizia con """"La Cucina di Trimalcione"""" (periodo Greco Romano) venticinque secoli fa ed arriva con """"La Cucina di Piedigrotta"""" ai giorni nostri. La seconda """"La cucina"""", riporta i piatti caratteristici della tradizione napoletana ancora oggi in uso. La terza """"Le ricette"""", descrive la preparazione delle pietanze: Pastasciutte, Minestre, Carni, Pesce, Pizze e Fritture, Ortaggi e Verdure, Dolci e Menù Festivi."" -
Pillole di saggezza popolare. Viaggio nel dialetto lucano. Proverbi e modi di dire del folklore marsicano e lucano
In questo volume una raccolta di proverbi marsicani e lucani. Gli spunti per questo lavoro sono da ricercarsi nel significato stesso della parola proverbio e in ciò che essa rappresenta. Il proverbio è una massima che in modo sintetico ed immediato esprime un concetto che nasce dall'esperienza, dal vissuto e dalla conoscenza di un popolo, dai suoi costumi e dalla sua identità. La scomparsa dei proverbi dialettali rappresenterebbe, non soltanto la semplice scomparsa di parole e di modi di dire antichi, ma soprattutto la perdita della memoria e delle radici di un popolo, di un'identità culturale, di un sentimento nostalgico del passato, di una storia fatta di piccoli avvenimenti ed aneddoti tramandati da padre in figlio, di un patrimonio di vita vissuta, sarebbe la perdita ineluttabile della identità e dell'anima di un popolo. Il processo di globalizzazione verso cui siamo spinti, distrugge inesorabilmente le peculiarità e le individualità, per cui ben venga chi (e tra questi l'autore), voglia tentare di difendere la cultura, i valori e le tradizioni di un popolo e di una terra. -
L' arte della commedia. Maschere, buffoni, saltimbanchi e improvvisatori
Con questa raccolta di impressioni, l'autore intende dedicare un personale tributo a quei geniali istrioni che dalla seconda metà del '500 fino a tutto il '700, diedero con la loro arte, genuina e scanzonata, uno scossone alla cristallizzata commedia erudita inaugurando una forma espressiva rimasta inalterata nel tempo. -
Il sapere tra incertezza e coraggio. La conoscenza mobile
Nell'era dell'incertezza il sapere non ha punti di riferimento, non ha luoghi certi e persone che lo rendano sicuro, è un flusso continuo e incontrollato di informazioni che si moltiplicano e spezzano in tante frazioni, un ""dai e vai"""" tra memoria e brutale dimenticanza, tra realtà e virtualità, tra scientismo e falsificazione, tra mimetismo e verità relative. E spesso è piuttosto la rassomiglianza di come siamo cambiati e di come continuamente siamo indotti a cambiare. Il sapere d'elezione che garantisce denaro e potere, rimane lontano dalla diffusione globale, è controllato da pochi e non sempre è usato per fini etici e leciti, e quello non conforme o scomodo spesso manca dell'energia necessaria per arrivare alla gente. Bisogna chiedersi, dunque, quale sia il sapere che veramente ci serve. E come possa essere guidato da """"pensieri buoni"""" e da parole che non siano solo etichette, come creatività, lateralità, diversità, solidarietà. E soprattutto coraggio. Così è nato questo libro che mette insieme un po' di ragionamenti cercando di non essere troppo complicato."" -
Come si dice ho paura di...? Glossario delle fobie con personaggi storici e vip affetti
Sono sempre di più le persone che soffrono di ansie, inquietudini, preoccupazioni, attacchi di panico. A dispetto delle molte protezioni tecnologiche di cui gode, l'umanità si scopre paurosa come non mai, afflitta com'è da terrori arcaici, come quelli per ragni e serpenti, ma anche di paure nuove, come gli attentati. In gran parte dei casi, sono timori immotivati, pericoli remoti che la nostra mente trasforma in minacce reali e immediate, rendendoci, a volte, schiavi delle nostre paure. Il volume è dedicato ai termini fobici ed al loro significato. In esso sono riportate tutte le parole che identificano le varie fobie, le quali, talvolta, hanno anche più termini per essere definite. Viene fatto cenno anche alle cause che sono alla base di tali disturbi e alla definizione dell'idea fobica. I termini sono esposti rigorosamente in ordine alfabetico ed in appendice sono riportate tutte le parole con la rispettiva pagina a cui corrisponde il termine fobico. Il tema estremamente attuale rende il volume utile e stimolante tanto da incuriosire il lettore anche sulle fobie più comuni di cui moltissimi personaggi famosi soffrono. -
L' inerzia decisionale. La terapia psicomotoria con persone senza iniziativa motoria e con grave ritardo mentale
L'inerzia decisionale (ID) è la definizione data dall'autrice al comportamento di quei soggetti che, nonostante l'integrità del loro apparato neuromuscolare e neuromotorio, sono parzialmente o completamente privi di iniziative sul piano dell'azione. Essi non mostrano interessi verso il mondo esterno e spesso neanche verso le persone. Gli obiettivi della terapia psicomotoria riguardano l'attivazione della sensibilità somatica, considerata come fonte di energia per l'azione tramite una continua e intensa interazione corporea e la scelta attenta degli stimoli esterocettivi (in particolare oggetti e suoni), che siano sufficientemente pregnanti affinché nasca nei soggetti la curiosità per il mondo esterno e il desiderio di interagire con l'altro. L'efficacia dell'intervento psicomotorio dipenderà da come viene adattato alle caratteristiche senso-percettive, cognitive e relazionali di ciascuno. A tale fine, lo psicomotricista deve creare una motivazione per l'azione e conseguentemente ridurre lo stato di inerzia affinché il soggetto possa decidere di interagire con oggetti, spazi e persone.