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Il sessantotto. Vol. 4: Come cambia il costume. Cultura e controcultura. Vecchia e nuova musica
“Ce n'est qu'u début, continuons le combat"", ritmavano i ragazzi del Joli Mai, il maggio francese, sfilando nelle strade di Parigi. A Roma, a Milano risuonavano le stesse parole: """"Non è che l'inizio, continuiamo a combattere"""". Già, ma fu davvero l'inizio? Di cosa? E le illusioni di allora vivono ancora? Cinquant'anni dopo, siamo qui a farci le stesse domande, specie adesso che siamo arrivati alla fine di questa corsa in quattro volumi attraverso gli avvenimenti di quella stagione formidabile. Su un muro dell'Università di Tolosa, occupata fino a pochi giorni fa dagli studenti, qualcuno ha scritto: «Maggio '68. Loro commemorano. Noi ricominciamo»; e subito dopo, al Salone del libro di Torino, il filosofo francese Edgar Morin ha affermato che cinquant'anni fa fu aperta una breccia e avviata una """"rivoluzione"""" che non è ancora finita. Il Sessantotto continua?"" -
Le strade del cuore. Guida per scoprire gli angoli più romantici d'Italia 2018
«Dire ""Strade del Cuore"""" è quasi un programma di viaggio. Uno di quegli itinerari del non detto che coviamo nell'anima quando vorremmo fare i conti con la bellezza della natura, con andamenti sinuosi e viste mozzafiato, con panorami incantati e quadri visivi quasi visionari, scolpiti nella memoria del nostro Paese. Ci sono migliaia di chilometri di sorprese, una dietro ogni angolo. Infiniti, accattivanti, ritorni di memoria che rendono immortali uno dei Paesi più belli del mondo...» (Giuseppe Cerasa)"" -
The Prussian Officer-L'ufficiale prussiano, Wintry Peacock-Il pavone invernale
Presentiamo qui due racconti della produzione giovanile di David Herbert Lawrence che già lo affermano quale maestro del modernismo. ""The Prussian Officer"""" (1914) racconta di un rigido ufficiale prussiano che prova una forte attrazione per il suo giovane attendente. L'impossibilità di palesare il suo desiderio si traduce in aggressività e vessazione nei confronti del povero subordinato, costretto alle mansioni più umilianti e sottoposto a continue violenze. La narrazione segue passo passo la progressiva presa di coscienza dell'attendente, che dall'iniziale stupore passa a poco a poco a una rabbia tanto più forte quanto più repressa, finché, in un parossistico crescendo, la situazione si scioglie con una duplice tragedia. Con """"Wintry Peacock"""" (1922) Lawrence ci porta in una landa desolata dell'Inghilterra tormentata da tempeste di neve, dove l'io narrante incontra una giovane donna che gli chiede di tradurle una lettera in francese ricevuta dal marito. È la lettera di una ragazza che comunica all'uomo che il loro bambino è nato da una settimana. L'io narrante fornisce una traduzione falsa, ma qualche giorno dopo trova la donna con il marito in una situazione molto tesa. Finirà con una spiegazione fra l'io narrante e il marito che non chiarisce nulla in modo esplicito, ma mostra l'inferno dei rapporti quotidiani, segnati dalla mancanza d'amore e dai rancori."" -
La cura dell'Antiriposo, Sredni Vashtar, La finestra aperta, Il metodo Schartz-Metterklume, Il contastorie- Gli intrusi. Testo inglese a fronte
Presentiamo qui alcune delle più brillanti short stories di Hector Hugh Munro. in arte Saki, irriverente fustigatore dell'ingessata società vittoriana. In ""The Unrest-Cure"""" il protagonista, Clovis, architetta una feroce beffa nei confronti di un signore incontrato in treno e prigioniero di una vita monotona e rigidamente organizzata. """"Sredni Vashtar"""" è intitolato al furetto di Conradin, bambino gravemente malato che vive con la cugina. Conradin idolatra l'animale come un dio e gli rivolge fervide preghiere perché lo liberi dal tormento della cugina... """"The Open Window"""" racconta di un giovane depresso e nevrotico che se ne va per un periodo in campagna. Ma il soggiorno, costellato da imprevisti paurosi, non sarà affatto riposante. """"The Schartz-Metterklume Method"""" è la storia dell'inganno ordito da una signora che si fa passare per l'istitutrice attesa da una famiglia, e in due giorni ne fa quanto Carlo in Francia, ricevendo in cambio l'ottusa stupefazione della coppia con bambini. In """"The Story-Teller"""" uno scapolo durante un viaggio in treno cerca di placare tre bambini pestiferi raccontando una storia piuttosto sconveniente... """"The interlopers"""" è la storia di una faida familiare arrivata agli ultimi due contendenti, costretti da impreviste circostanze a parlarsi, e finanche accordarsi. Ma il fato, ancora una volta, si metterà di traverso."" -
The little regiment-Il piccolo reggimento, The open boat-La scialuppa
Presentiamo qui due racconti di Stephen Crane, che ben esemplificano la sua fama di maestro del realismo statunitense. ""The Little Regiment"""" (1896) è ambientato durante la battaglia di Fredericksburg della guerra civile americana e narra la vicenda di due fratelli arruolati nell'esercito del Nord, uniti da una relazione fatta di competizione, ostilità e sentimenti repressi. Le continue notazioni """"sensoriali"""", con richiami alle luci cangianti e all'oscurità, all'offuscamento vaporoso del fumo e della nebbia, ma anche ai rumori indistinti e lontani, si condensano in descrizioni di una vividezza fuori dal comune. La realtà è riproposta quasi fosse colta dalle sensazioni dei soldati del reggimento ridotti a un'entità indistinta in azione sul campo di battaglia e l'effetto complessivo è quello dell'indifferenza completa dell'universo nei confronti dei destini individuali, in un mondo di guerra, caos e morte. """"The Open Boat"""" (1898) è ispirato al naufragio cui andò incontro Crane mentre cercava di raggiungere Cuba come corrispondente dalla guerra ispano-americana. Il racconto ci presenta quattro uomini che col solo ausilio dei remi cercano di tenere a galla la scialuppa di salvataggio nel mare in tempesta: un """"cuoco"""", un """"macchinista"""", un """"corrispondente"""" e un """"capitano"""" ferito. Dopo sforzi immani riusciranno a raggiungere la riva, ma il corpo senza vita di uno di loro si arenerà sulla spiaggia."" -
Milano maxima. Storie, luoghi e segreti. Guida alla città del futuro
"Milano da scoprire, Milano da vivere, Milano da amare. Milano che quando arrivi ti fa subito dire: ma questa sì che è una città europea, simbolo di un'Italia orgogliosa del suo passato, attaccata al presente evolutivo, al centro degli interessi contemporanei. Una città che ha ancora tanto da mostrare, dove c'è tanto da scoprire. Questa guida nasce da qui, dal desiderio di accompagnare i lettori nel cuore di una città sempre più coinvolgente e svelare angoli mai visti, itinerari mai battuti."""" (Giuseppe Cerasa)" -
Tuscia Etruria 2019. Guida ai sapori e ai piaceri
Le eccellenze; 99 ristoranti della Tuscia e dell'Etruria; 72 botteghe del gusto; 30 dimore di charme; 41 agriturismi e B&B; 19 caseifici; 25 produttori di olio; 15 produttori di vino; i luoghi della cultura; Tuscia d'autore; Etruria da scoprire; itinerari naturali; le ricette degli chef. -
La tradizione nel piatto. Toscana. Le guide ai sapori e ai piaceri
"Cos'è la memoria se non il ricordo di emozioni forti, incancellabili. Quella voglia di auto generazione, quel filo che si vorrebbe perenne, ma che il tempo e le accelerazioni e gli strappi della contemporaneità rischiano di spezzare in maniera definitiva. La memoria permette che certi crimini non vengano dimenticati, che i giovani abbiano consapevolezza dei passaggi della storia e del duro prezzo pagato dalla democrazia per affermarsi e diventare modello e strumento di convivenza civile. Memoria è tante cose, è anche quella sequenza di gesti ripetuti dalle nostre nonne, dalle nostre mamme nei giorni di festa, quegli odori che si sono persi, cancellati e dispersi ai quattro venti da centinaia di puntante di master chef. Memoria sono quei quadernetti sgualciti, dalla copertina nera, con quelle grafie incerte di chi a stento era arrivato alla terza elementare ma che era depositano di sapienza secolare, di modalità spesso solo orali, tramandate di madre in figlia e adesso sul punto di sparire."""" (Giuseppe Cerasa)" -
Limes. Rivista italiana di geopolitica (2019). Vol. 1: La febbre dell'Artico
La rivista Limes nasce nel 1993 e si impone rapidamente come prodotto di alto valore culturale. Frutto di varie e trasversali componenti intellettuali, e impreziosita da ricche cartine tematiche, Limes è un punto di riferimento imprescindibile per chi ha interesse per la geopolitica nazionale ed internazionale. -
Limes. Rivista italiana di geopolitica (2019). Vol. 5: La questione britannica
La rivista Limes nasce nel 1993 e si impone rapidamente come prodotto di alto valore culturale. Frutto di varie e trasversali componenti intellettuali, e impreziosita da ricche cartine tematiche, Limes è un punto di riferimento imprescindibile per chi ha interesse per la geopolitica nazionale ed internazionale. -
Limes. Rivista italiana di geopolitica (2019). Vol. 7: Gerarchia delle onde
Questo numero di Limes si occupa dei mari e degli Stretti ed è diviso in sei parti. La prima parte è dedicata a chi comanda le onde, gli Stati Uniti, la cui diretta eredità dal fu impero britannico passa proprio attraverso l’egemonia marittima. La seconda parte è dedicata alla sfida lanciata dalla Cina. La terza parte è incentrata sulle altre potenze marittime, come Russia, Giappone e Francia. La quarta parte tratta degli stretti più importanti al mondo: da Malacca a Suez, Hormuz e Bāb al-Mandab, da Bosforo e Dardanelli fino a Panamá passando per Gibilterra. La quinta parte è dedicata all’Italia, potenziale protagonista del Mediterraneo ma priva di una strategia marittima. La sesta e ultima parte è invece dedicata al mare nell’immaginario letterario. -
Limes. Rivista italiana di geopolitica (2019). Vol. 8: Il fattore umano
Limes prova a mettere a nudo i propri strumenti, la propria idea di geopolitica, partendo dall’assioma che sia il fattore umano l’elemento primo a cui bisogna rivolgere l’indagine. La dinamica storica è in quanto tale dinamica umana dispiegata nello spazio e nel tempo. A esserne motore sono dunque gli uomini e le collettività in cui sono organizzati. Qualsiasi forma una comunità vesta, il suo impatto risulterà sempre decisivo nell’orientamento di scelte e ambizioni della prassi geopolitica. Non i singoli individui, i grandi uomini a cui si intestano solitamente epoche storiche, ma che di quelle comunità sono prodotto e rappresentante. Tra contese e progetti territoriali, il soggetto geopolitico aumenta il proprio peso specifico anche in base al gruppo che rappresenta, divenendo più potente quando le parti in esso sono legate a un fine comune. A differenza di altre riviste di geopolitica, Limes si basa sull'incrocio di competenze e approcci molto diversi. Ad essa collaborano infatti studiosi (storici, geografi, sociologi, politologi, giuristi, antropologi eccetera) ma anche decisori (politici, diplomatici, militari, imprenditori, manager eccetera), in uno scambio aperto di opinioni e in una feconda contaminazione di approcci. Salvo le opinioni apertamente razziste, in quanto tali avverse a un dibattito aperto e paritario, tutte le idee politiche e geopolitiche hanno pieno accesso alla rivista.Essa si fonda infatti sul confronto contrastivo di rappresentazioni e progetti geopolitici diversi o anche opposti. L'essenziale è che essi siano riconducibili a conflitti di potere nello spazio (terrestre, marittimo, aereo), e che siano quindi cartografabili. L'uso di cartine geopolitiche è quindi essenziale per sviluppare il confronto, e su Limes infatti la cartografia abbonda. -
Le ricette di casa. Puglia
"La prima volta che ho scoperto ciciri e trio sono rimasto attratto dall'assoluta enigmaticità del piatto. Era il Capodanno di circa 20 anni fa, mi trovavo con alcuni cori amici in una masseria dalle parti di Ugento. La proprietaria colmava la mancanza di trattorie e ristoranti di qualche rilievo con la sua straordinaria capacità culinaria. Non si andava in giro. Le giornate erano straordinarie, il mare calmo, fuori dalla masseria non c'era nessuno, tanta sabbia e orizzonti sconfinati. Non facevo freddo. E la signora proprietaria della fattoria era estremamente premurosa. Preparava personalmente le orecchiette con le cime di rapa, dava un saggio della suo bravura con la passata di fave e cicoria, poi finiva con le cartellate. Ricordi semplici, ma potenti, ancora stampati nella memoria, indelebili nonostante siano passati più di vent'anni. Per tanto tempo ho accostato la Puglia a quei ricordi e a quei sapori. La Guida di Repubblica dedicata alle ricette antiche della cucina di casa non poteva dunque che esaltarsi raccontando una regione che in fatto di tradizioni gastronomiche popolari non è seconda a nessuno"""". (Giuseppe Cerasa)" -
Micromega (2019). Vol. 5: Almanacco della scuola
È al sistema scuola nel suo complesso, tra elementi positivi e criticità, che MicroMega ha deciso di dedicare questo numero. Ad aprire l’Almanacco è l’intervento di Alessandro Barbero che traccia un quadro a 360° dei mali che affliggono la scuola, indicando qualche semplice rimedio, primo fra tutti: lasciare in pace gli insegnanti, liberandoli da scartoffie e inutili fardelli burocratici. Proprio ai docenti e a chi nella scuola lavora quotidianamente lascia la parola la prima sezione del numero: Stefania Marchetti racconta la propria esperienza alle medie, facendo un ritratto senza speranza del sistema; Christian Raimo chiarisce come la scuola può e deve tornare a essere perno di un progetto di educazione alla cittadinanza; Francesca Antonacci e Monica Guerra illustrano l’innovativo progetto pedagogico che le vede impegnate in prima linea; Carlo Scognamiglio e Onofrio Nardella descrivono pregi e difetti del sistema di inclusione scolastica; Eraldo Affinati spiega come funzionano le scuole Penny Wirton per l’insegnamento dell’italiano agli immigrati; e infine Marilù Oliva ci presenta la sua idea per una scuola superiore alternativa. Una seconda sezione del numero affronta una serie di questioni che sono – o dovrebbero essere – al centro del dibattito pubblico sulla scuola. Vera Gheno spiega come la scuola può gestire le nuove esigenze imposte dalla rivoluzione digitale; Paolo Berdini ripercorre la storia dell’edilizia scolastica in Italia e sottolinea l’importanza di una riqualificazione di questo immenso patrimonio immobiliare; Salvo Intravaia illustra alcune proposte per modificare il sistema di reclutamento degli insegnanti; Cristiano Corsini mette in luce limiti e potenzialità del sistema di valutazione Invalsi; Rossella Benedetti descrive i sistemi scolastici nel resto d’Europa; Checchino Antonini offre uno spaccato delle scuole popolari; Ismaele Calaciura Errante e Francesco Paolo Savatteri raccontano la politica studentesca dall’interno. Ma l’Almanacco non finisce qui. Ernesto Galli della Loggia e Tomaso Montanari dialogano a tutto tondo sulla scuola pubblica a partire da posizioni molto diverse che convergono solo nella critica alle recenti riforme che hanno portato all’aziendalizzazione della scuola. Girolamo De Michele e Antonio Vigilante si confrontano invece su tutte quelle novità che hanno investito la scuola negli ultimi anni e che più fanno discutere ‘a sinistra’: dall’alternanza scuola-lavoro alla didattica per competenze, passando per i sistemi di valutazione .Arricchiscono poi il volume il saggio di Carlo Barone e Antonio Schizzerotto sul legame tra disuguaglianze sociali e istruzione e quello di Paolo Ercolani sulla necessità di costruire una contro-narrazione pedagogica rispetto a quella imposta dal sistema tecno-finanziario che ha subordinato la scuola e più in generale la conoscenza alla logica quantitativa del commercio e del profitto monetario. Chiude il numero una sezione dedicata alle cenerentole fra le materie scolastiche, quelle cioè che rischiano di sparire o che vengono insegnate male e che invece andrebbero valorizzate. Luciano Canfora ci esorta allo studio della storia; Nicola Gardini sottolinea come il latino debba essere studiato a partire dalle elementari e anche nelle scuole tecniche; Ezio Bosso illustra i vantaggi di imparare la musica fin dalla più tenera età; Nicola Grandi ci offre qualche valido strumento per un insegnamento efficace... -
Micromega (2019). Vol. 6: La sinistra nel mondo a trent'anni dalla caduta del muro
Sono passati trent'anni dalla caduta del Muro di Berlino: un evento cruciale nella storia europea in generale e in quella della sinistra in particolare. MicroMega ha voluto cogliere l'occasione per ragionare sul significato di quell'evento per la sinistra in tutto il mondo e sul futuro stesso della sinistra. Abbiamo inviato a diverse personalità della cultura e della politica, italiane e straniere, una serie di domande, che indicano alcune delle questioni che MicroMega ritiene cruciali. Ciascuno ha risposto nella modalità che ha ritenuto più idonea: a ogni domanda singolarmente, solo ad alcune di esse oppure con un testo unico. -
Limes. Rivista italiana di geopolitica (2019). Vol. 12: America contro tutti
La rivista Limes nasce nel 1993 e si impone rapidamente come prodotto di alto valore culturale. Frutto di varie e trasversali componenti intellettuali, e impreziosita da ricche cartine tematiche, Limes è un punto di riferimento imprescindibile per chi ha interesse per la geopolitica nazionale ed internazionale. -
La nostra sfida più grande. Crescere con i figli
Il genitore perfetto fortunatamente non esiste, ma si può essere genitori “sufficientemente buoni”, capaci di rispondere con efficacia alle sfide di quest’epoca e alle inevitabili domande che comporta crescere un figlio. Senza imporre regole e ricette, La nostra sfida più grande, primo volume della collana “Genitori si diventa. Cavarsela con i figli 0-18”, offre alle famiglie, ma anche agli insegnanti e a tutti gli adulti coinvolti in questa “avventura”, una bussola per orientarsi nei momenti importanti e nella vita quotidiana, dall’arrivo del bebè fino agli anni tumultuosi dell’adolescenza. Uno strumento per scoprire i meccanismi delle emozioni e della crescita, spiegati con rigore scientifico e chiarezza. -
La solitudine dei nativi digitali. Tablet, cellulari e videogiochi
Come comportarsi con un figlio che non si stacca mai dal cellulare e dai videogiochi? A che età si può consegnare il tablet a un bambino? E poi: siamo così sicuri che tutti i giochi elettronici e le app facciano “male”? Senza ricette precostituite, il secondo volume della collana risponde alle domande che più assillano le famiglie dei “nativi digitali”, i bambini e i ragazzi nati dopo il 2000. Con un’ampia gamma di esempi tratti da situazioni reali che riguardano età, contesti e device differenti, l’autore fornisce le coordinate per orientarsi in un universo, quello delle nuove tecnologie, in costante evoluzione. -
Orvieto. Italia del vino. Le guide ai sapori e ai piaceri
«Che storia l'Orvieto, che meraviglia quando l'evoluzione di un vino, la vita di un vino, si intersecano con le vicende della storia d'Italia e accompagnano con i suoi profumi e la sua struttura la nascita e lo sviluppo di quei popoli che hanno segnato le sorti dei territori centrali del Belpaese. Dagli etruschi ai greci ai romani. E con loro spingendosi avanti nel tempo l'Orvieto ha contaminato la letteratura e l'arte, lasciando tracce nella Divina Commedia, negli scritti di Freud e D'Annunzio, negli affreschi del Signorelli. È come se in ogni goccia di questo vino ci fosse nascosta la memoria del tempo, una macchina perfetta che rilascia fragranze, colori, sensazioni, emozioni. E all'Orvieto è dedicato questo volume che rafforza la collana voluta dalle Guide di Repubblica, allungando la serie e i focus sui grandi vini d'Italia. La forza di un territorio come questo viene descritta perfettamente dalla testimonianza che ci regala in queste pagine Riccardo Cotarella, presidente mondiale degli enologi, con profonde radici in queste contrade: un amore infinito per il suo mondo e per la sua terra.» (Giuseppe Cerasa) -
Milano. Navigli. Le guide ai sapori e ai piaceri
"Questa guida si occupa dei navigli, della loro capacità tutta milanese di attrarre cultura, musica, spettacolo. Quell'acqua dentro Milano fonte di vita, di creatività, di bellezza. Abbiamo cercato di raccontarli con un testimonial d'eccezione, Teo Teocoli. Con gli itinerari ripercorsi insieme da Roberto Vecchioni, Costantino della Gherardesca, Francesco Mandelli, Federico Russo, Francesco Sarcina. Con le storie di decine di artisti, di artigiani, di personaggi minori ma autentici del quartiere, con 11 itinerari per vivere e conoscerei i luoghi tanto amati da Alda Merini per convincersi, come dice Roberto Vecchioni che di giorno o di notte """"i navigli vanno percorsi a piedi, come se fossimo in una piccola Parigi, la nostra minuscola Montmartre"""". (Giuseppe Cerasa)"