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La decisione di Brandes
In una Parigi occupata dalle truppe tedesche, si gioca una strana partita a scacchi tra il pittore Brandes, proprietario di una Madonna con bambino di Lucas Cranach il Vecchio, e il mercante d'arte Walter Andreas Hofer, che vuole impossessarsi del quadro per farne dono a Hermann Goering, uno degli uomini più potenti della Germania nazista. Il mercante d'arte si dirige regolarmente all'atelier e minaccia il pittore. Brandes mette a punto una singolare forma di resistenza. Evocando i mesi nelle trincee della Somme durante la Grande Guerra, gli amori, la scoperta dei colori, l'evoluzione delle sue idee pittoriche, l'emarginazione voluta dalla cultura nazista, il protagonista si muove tra presente e passato alla ricerca dell'istante che possa dare un senso alla sua vita. Un romanzo che esplora le piccole forme di opposizione all'arroganza e ai soprusi del potere e che stupisce con un finale inatteso. -
Il libro dei sussurri
Tutto ha inizio nella piccola città di Focsani, in una strada armena, tra i vapori del caffè, gli aromi della cantina di nonna Arshaluys, i libri antichi e le fotografie appartenute a nonno Garabet. Il piccolo Varujan guarda un mondo colorato dallo sguardo dell'infanzia e ascolta le conversazioni e le storie favolose di alcuni vecchi armeni che, per parlare liberamente, si nascondono in una cripta. Prende vita così, in un'atmosfera già densa di presagi, uno straordinario romanzo, una vera e propria epopea nella quale partecipando ai destini dei personaggi, alle guerre, ai viaggi, alle fughe, alle avventure, agli amori, alle vite che si compiono nella fine, si segue passo dopo passo, con continui salti di tempo e di spazio, l'intera storia del Novecento, il destino umano e in particolare quello del popolo armeno, del suo genocidio e della sua diaspora. Un romanzo fuori dal comune, dall'ampiezza di respiro inusuale, popolato da personaggi indimenticabili e che è allo stesso tempo narrazione personale, libro identitario per il popolo armeno e tributo a tutti coloro che hanno subìto la Storia. -
Il silenzio degli alberi
In guerra tutti i giorni sono uguali. Nelle cantine, al buio, e nei palazzi, il tempo sembra fermarsi, scandito solo dai colpi delle granate e dai racconti di musica e di vita di Ernest Bolsi, un liutaio capace di riaccendere luce e speranza tra le stanze vuote del vecchio Museo della musica. Nella città assediata giunge anche il noto musicista Andreas Hymer, per tenere un concerto e ritrovare Amela Jensen, amore sospeso a causa dell'egoismo e della paura, ma mai dimenticato. Il viaggio e il concerto diventano per lui un tuffo nel passato, l'occasione per confrontarsi con la vita della madre, sparita misteriosamente quando era ancora un bambino, e per affrontare le conseguenze delle proprie scelte. Al ritmo di una partitura preziosa quanto la vita, ne ""Il silenzio degli alberi"""" si alternano il suono delle lettere di chi è rimasto a lottare e si aggrappa a ogni cosa per sopravvivere e il silenzio del passato di quattro destini uniti dalla musica e dall'amore."" -
Cielo di sabbia
Nessuno sguardo è tranquillo e in pace come può sembrare, nessun silenzio è uguale. E ci vogliono molta fortuna e molto coraggio per trovare un proprio posto nel mondo. Sembra volerci dire questo Sudabeh Mohafez, scrittrice iraniana trasferitasi in Germania a sedici anni, in questo libro delicato e duro, poetico e realista allo stesso tempo. Una manciata di storie ci trasporta in Iran, in Europa, in luoghi che come non mai ci appaiono vicini e famigliari, tra le vite di donne, bambini e figli tutti coinvolti in situazioni che sembrano senza via d'uscita e senza speranza. Ma ogni volta la vita riesce a regalare l'occasione della scelta giusta. Il coraggio di donne silenziose, la paura dei bambini di fronte a genitori assenti o addirittura prepotenti e violenti, la nostalgia degli emigrati, si perdono nella polvere della Teheran degli anni Settanta o nei rumori di una qualsiasi metropoli europea dei giorni nostri. Questo libro propone in modo molto originale un mondo sempre diviso tra due punti di vista: quello dei luoghi che lasciamo e quello dei luoghi che abitiamo. A riempire lo spazio tra i due: un mare, miraggi di montagne lontane migliaia di chilometri e storie. -
Il fiore rosso e il bastone
Questi scritti densi, leggeri e acuti allo stesso tempo, sospesi tra memoria, diario, poesia e riflessione ci permettono di scoprire il mondo privato e letterario di Herta Müller, vincitrice del Premio Nobel per la Letteratura, e di lanciare uno sguardo più lucido sul mondo. Ogni pagina è resa ancora più affascinante dall'incontro tra pensiero e quotidianità, tra gesti e oggetti semplici e interpretazioni del mondo, tra ricordi dell'infanzia e consapevolezze dell'età adulta che l'autrice rumena di lingua tedesca restituisce con una lingua e con immagini che restano a lungo nella memoria. -
La cosmonauta
Sotto una costellazione di luci Hella guarda il mondo col figlio Tobi. Accanto a lui l'universo sembra avere una collocazione e un significato precisi, ma quando il giovane muore durante una manifestazione di protesta per una società che avrebbe desiderato cambiare, Hella si perde e comincia un viaggio - a tratti onirico - che la conduce lontano da sé e in cui il cuore pare offuscarsi per sempre. L'unico nord della sua vita è il ricordo del figlio, ciò in cui credeva, ciò che sognava, come ad esempio prendere parte al primo viaggio lunare aperto al pubblico. Per questo Hella si iscrive al concorso che regala un posto nella spedizione e inizia un lungo avvicinamento alla stazione di lancio in Asia centrale, attraverso pianure estese a perdita d'occhio e steppe kazake, rovine dell'immenso ex impero sovietico: un viaggio tra ricordi del passato e incontri inattesi. In questo romanzo d'esordio, Jo Lendle ci conduce nell'animo di una donna che vuole arrivare sulla Luna per ricongiungersi con il figlio, ma in questo viaggio Hella avrà anche la possibilità di riscoprire l'amore, di sentirsi ancora una volta viva, nel corpo, nella mente, per Tobi e per se stessa. -
La tela
Amnon Zichroni ha il dono di rivivere i ricordi degli altri. Nato a Gerusalemme e cresciuto nella rigida osservanza della religione ebraica, si stabilisce a Zurigo dove esercita come analista. Lì incontra il liutaio Minsky e lo incoraggia a scrivere un memoriale sulla propria infanzia in un campo di sterminio nazista poi attaccato dal giornalista Jan Wechsler perché lo giudica frutto della fantasia. Dieci anni più tardi, lo stesso Wechsler si vede recapitare all'indirizzo di casa una valigia. Dicono che sia il bagaglio smarrito nel suo ultimo viaggio in Israele. Ma lui non ricorda nulla di quella valigia e nemmeno di quel viaggio. Forse si tratta solo di un errore, o forse qualcuno si sta prendendo gioco di lui. Decide quindi di recarsi a Gerusalemme per indagare sul mistero. Là scopre quello che non avrebbe mai immaginato, che in Israele ci era stato e che da allora Amnon Zichroni è scomparso... -
Gioco d'equilibrio. Cieco sul tetto del mondo
Andy Holzer non riesce a vedere le montagne perché è cieco dalla nascita. Eppure questo alpinista estremo può cogliere tutto del paesaggio che lo circonda perché i suoi sensi - l'udito, l'olfatto, il gusto e il tatto - gli forniscono informazioni sufficienti per assemblare una precisa immagine del mondo e delle pareti. In ""Gioco d'equilibrio"""" Holzer racconta la propria infanzia in un paese del Tirolo austriaco, l'adolescenza, come è cresciuto in una famiglia che non ha mai interpretato il suo stato come una limitazione e, infine, le sue incredibili ascensioni e scalate. Ne scaturisce un ritratto vero e appassionante. """"Gioco d'equilibrio"""" non è solo un libro sull'alpinismo. È un libro sulla vita. Qui la montagna è potente, con le sue vette, le sue sfide, i passaggi arditi, i limiti che impone all'uomo, ma tutto nasce con un bambino cieco che non si arrende, vive pienamente e diventa un grande alpinista. Andy Holzer è un esempio prezioso di come """"dipendere l'uno dall'altro possa essere una benedizione"""", un gesto di fiducia, un dono meraviglioso, anziché una maledizione."" -
Il re non ha sonno
William Hogan ha realizzato il suo desiderio, essere proprietario di un terreno, di una bellezza soggiogante: due ettari di foreste ricoperte di lamponi selvatici e popolate di cervi e caprioli. Ma la terra richiede sudore, fatica e investimenti e, per mantenerla, lui si ammazza di lavoro. Ombroso, triste e rabbioso ha però al suo fianco la bella e dolce Mary che gli dona il piccolo Thomas, un bambino fragile e sensibile. Quando però William si ferisce e muore di cancrena tutto vacilla e il dramma fa precipitare il giovane Thomas in un silenzio e in una rabbia indomabili. -
Mimose a dicembre
Adriana - vent'anni - lascia un remoto lembo di Romania per cercare futuro in Italia. In un appartamento di Roma la ragazza vive, quasi reclusa, in un budello di solitudine, immaginandosi la vita. La vecchia che il destino le ha assegnato però sa imbastire tenerezze, coltivare speranze, infondere coraggio. Tra le donne sboccia un denso legame affettivo. L'anziana signora proietta nella giovane i propri sogni perduti, tanto da favorire l'incontro tra Adriana e Antonello, il fornaio. Il loro amore si gonfia di promesse odorose come morbido pane, sino a quando, un giorno, il giovane scompare. E Adriana disperata, disorientata, confusa - fugge. -
Serve una casa per amare la pioggia
Ogni giovedì i cancelli del carcere di Sollicciano lasciano entrare Norma-Jean, affascinante cinquantenne parigina. Ogni giovedì Marco Conti, condannato all'ergastolo per un omicidio che non riesce a dimenticare, le oppone la sua rabbia e il suo rifiuto. Tra la prima e l'ultima visita si sviluppano una serie di flashback che ricompongono il puzzle di un dramma sorprendente. Un segreto che Norma-Jean non condivide nemmeno con se stessa, una verità monca che rimbalza nel rapporto con Marco e con il marito, il suo ex psicanalista. Il vortice innescato da questa donna, passionale e seducente come il diavolo, fa girare i due uomini in una folle danza che lascerà tutti senza fiato. Un romanzo che si addentra nelle profondità dell'inconscio, ricco di capovolgimenti e manipolazioni. ""Serve una casa per amare la pioggia"""" è il ritratto di una donna alle prese con le pericolose illusioni dell'amore."" -
I margini della ferita
Sono gli anni Sessanta e in Alto Adige si cresce divisi, a seconda che si parli la lingua della libertà, il tedesco, o quella dei condomini di Harlem, l'italiano. Sono gli anni in cui due ragazzini immaginano di andare a Milano e sedersi a fianco di Mazzola sull'autobus, ma anche e soprattutto di essere in campo nella partita della domenica. Sono le prime sigarette e i baci rubati nel buio del cinema, sperando che nessuno venga a sapere che quella ragazza, insomma, è una ""italiana"""". Nel frattempo il padre di uno di loro è prelevato improvvisamente di notte dai carabinieri, la madre piange lacrime nel grembiule e la sorella s'innamora di un soldato italiano. Nella stessa città ci sono anche Alex e la sorella che si prende cura anima e corpo di lui. Lei da sempre riempie le frasi tartaglianti di lui, gli fa da interprete e lo protegge. Eppure ora lo guarda impotente fare strane amicizie che lo portano lontano..."" -
Sartoria Los Milagros
Sartoria Los Milagros in Calle Gascón a Buenos Aires: qui sotto la guida della zia Milagros lavora la giovane Mariana Nalo. Mariana ama tutti i fili colorati della sartoria e Gerardo, che però è scomparso negli USA senza lasciare traccia, eccezion fatta per tre cartoline... Un giorno al negozio arriva Analía Morán. Lei adora la perfetta simmetria dei numeri - e Roberto che sta per prenderla in sposa. Vuole adattare il prezioso abito italiano da sposa di sua madre e usarlo per il proprio matrimonio. Da quel momento nulla però sarà più come prima... perché Roberto e Gerardo sono forse la stessa persona... María Cecilia Barbetta racconta una storia d'amore, desiderio e speranze deluse, di lacrime di coccodrillo e genuina disperazione. Gioca con la grande tradizione latinoamericana della narrazione fantastica e delle telenovele, conducendo i propri lettori in una camera barocca piena di oggetti curiosi, un mondo di illusioni, sempre oscillante tra realtà e fantasia. Il libro è inoltre un oggetto costruito con disegni e rimandi interni, fotografie, pagine che si possono ritagliare. Un'esperienza anche concreta e artigianale da ""taglia e cuci"""" della carta e del cuore."" -
Nei suoi occhi verdi
Hanka Kaudersová ha bellissimi capelli e occhi verdi ancor più belli. Viene trasferita con la famiglia da Terezín ad Auschwitz. La madre e il fratello sono mandati subito alle camere a gas mentre il padre, incapace di sopportare quella perdita, si suicida lanciandosi contro i reticolati. Ma lei, Hanka, è ancora viva e lavora nello studio del dottor Krueger. Un giorno, mentre finisce di pulire l'ufficio, assiste alla selezione di giovani prigioniere per un bordello tedesco. Di fronte alla scelta se morire o lavorare in un bordello militare tedesco sul fronte orientale, le sceglie la vita: si fa passare per ariana e tace la sua giovane età. Inizia così la nuova vita di Hanka che combatte il freddo e la fame, la paura e la vergogna, sostenuta dal suo disgusto per gli uomini che la visitano e da un feroce desiderio di vivere. -
Dolce come le amarene
Annie ha capito ben presto che la vita degli adulti non sempre è migliore di quella dei bambini. Nella sua famiglia le cose sono andate in modo un po' diverso rispetto alle altre e oltre a crescere senza un padre, la giovane Annie ha imparato a prendersi cura di una madre fragile e a essere presente ogni volta che c'è bisogno di aiuto. Così non si spaventa quando si ritrova da sola a pensare a tutto e tutti, compreso il campo di famiglia con gli alberi di amarene pronti per il raccolto, e nemmeno quando alla fattoria si presenta Paula, una giovane ragazza incinta fuggita di casa... Un incontro che cambierà per sempre la vita di entrambe. ""Dolce come le amarene"""" è un romanzo pieno di umorismo e sentimento che s'interroga sull'essere genitori e sul diventare adulti."" -
Tanti cari saluti
Una passione travolgente che consuma gli animi e che via via si trasforma in una vera e propria battaglia d'amore, senza vincitori né vinti. La giovane Efina si innamora di un attore teatrale. I due si attraggono, s'avvicinano e allontanano, sembrano non capirsi mai e sempre, sempre, finiscono col cercarsi, con l'avere bisogno uno dell'altra. Parole dette e taciute, lettere scritte e mai spedite, due destini legati a filo doppio per una vita intera. -
L' angelo dell'oblio
Lassù nella baita aleggia il profumo d'affumicato e del pane appena sfornato, l'odore degli animali e del loro cibo. Eppure in questa terra sono le storie a riempire ogni cosa. Riecheggiano nelle osterie, nelle fiabe della buonanotte, nei discorsi di famiglia tra adulti, nelle parole di una nonna alla nipote e parlano di masi e partigiani, di lager e confini. Lì una bambina ascolta e diventa donna. Fa i conti con una lingua negata, con una famiglia tormentata, con i ricordi di una terra che non è più terra, con boschi che non servono più a far legna, con ruscelli che son diventati campi di battaglia. Quello che pagina dopo pagina prende vita sotto i nostri occhi è un romanzo straordinario: la storia di una vita e allo stesso tempo l'affresco di un popolo, quello sloveno, raccontati attraverso le vicissitudini di una famiglia nel cuore delle Alpi e dell'Europa. -
Il declino dell'economista
Gábor Kolozs ha visto crollare poco a poco tutto quanto. La promettente carriera universitaria, gli avanzamenti all'interno del partito, persino il matrimonio e quel poco di tranquillità economica che aveva conquistato. Per fortuna l'anziano padre l'ha accolto in casa a Budapest ed entrambi riescono a sbarcare il lunario con il suo misero vitalizio di sopravvissuto al campo di concentramento di Mauthausen. Un giorno, però, il vecchio genitore muore e Gábor, solo e senza alcun reddito, si trova di fronte a eventi che sembrano impedirgli di ufficializzare la scomparsa del padre. Chi è lui per opporsi al destino? Per non ascoltare quello che tutto il mondo - e forse anche lo stesso genitore dall'oltretomba - gli sta consigliando: che nessuno sappia di quella morte perché ogni cosa rimanga come prima e il vitalizio continui ad arrivare ogni mese? La vita procede per il meglio, fino a quando, qualcuno non vuole festeggiare quello che è il più anziano ebreo ungherese sopravvissuto all'Olocausto... -
La maturità del 1953
Siamo nel 1953 e in una cittadina della Germania dell'Est si avvicina l'esame di maturità per undici ragazzi del Liceo Gustav Adolf. Tra le difficoltà scolastiche, quelle legate all'ingresso nell'età adulta e i primi amori si fa strada una questione più grande: la libertà. La libertà di leggere i libri proibiti, di portare pantaloni che vengono dall'Ovest e anche di poter aderire o meno a un'associazione religiosa. In questo microcosmo scolastico, tra la noia della routine quotidiana e la gioia delle escursioni in barca a vela, si denunciano già i limiti di un progetto socialista che risulta forzato, e la pesantezza delle conseguenze subite da chi, con disarmante semplicità, prova a essere fedele a se stesso e ai propri ideali. Con questo suo primo romanzo Uwe Johnson ci regala una testimonianza della DDR otto anni prima della costruzione del Muro, ma ci pone anche di fronte a temi importanti come il rapporto tra educazione, libertà, religione, tra società e vita privata. -
Partenza e ritorno
Questo romanzo autobiografico è la storia di una giovinezza, quella del grande scrittore e intellettuale ungherese György Konrád, e allo stesso tempo la storia di un popolo e di una nazione. ""Partenza e ritorno"""" ci regala l'affresco di un'Europa ormai scomparsa nelle fiamme del Novecento e anche il cammino che, tramite la scrittura e la memoria, porta dritto a una dimensione privata che diventa condivisa e universale. Uno stile diretto ed essenziale per un romanzo che ci prende per mano, ci trasporta nella campagna ungherese durante il nazismo, ci fa camminare di fianco al giovane Konrád e respirare l'atmosfera unica e indimenticabile della Mitteleuropa, la dissoluzione degli stati e degli imperi, la guerra, l'Olocausto, il comunismo, la perdita della libertà e soprattutto la capacità di resistere per contribuire a costruire quella che è l'Europa in cui viviamo.""